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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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@ Ovvio, i nostri sono solo due modi diversi per affrontare l'apparente e quasi totale inefficenza dei gay pride: tu proponi più libertà e trasgressione, mentre io propongo una linea meno "libertina" (scusate il termine, lo so è assolutamente sbagliato).......questo non toglie che, appena possibile, io intenda partecipare ad un pride per ponderare la questione con gli occhi da partecipante e non da semplice lettore di un giornale o telespettatore, e forse così cambierò idea :))::salut:

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Beh, se la nostra estetica non conta;

perché ti preoccupi delle checche e delle butch?

Non mi preoccupo delle checche e delle butch, ripeto, si parlava del Pride, e le critiche che di solito vengono rivolte al Pride sono di mostrare un mondo che non è ESCLUSIVAMENTE così. Passa un'informazione distorta e limitata. Questo mi preoccupa, non le checche e le butch in sé. Ma se tanto devi cercare di confutare o travisare qualsiasi cosa io dica, mi passa proprio la voglia di stare a precisare.

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A me invece sembra che fare le parate sia paradossale. Ma così non rischiamo di autobollarci come persone orogliose di essere gaydiverse? Perché essere orgogliosi di essere gay? Bisogna essere orgogliosi e basta di se stessi. A me sembra che fare i gaypride sia l'equivalente dell'avere la coda di paglia. Sono altri i modi di affermare i propri diritti e il proprio io secondo me.

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AndrejMolov89

Prova ad essere picchiato e offeso perché sei gay. Prova ad essere umiliato e poi dimmi se non vuoi rivalerti e non vuoi più vergognarti di te stesso. Essere fieri di essere gay, significa non vergognarsene. cioè sempre le stesse cose, eh?

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A tutti noi, credo, possa essere capitato nella vita di

aver "desiderato di essere normali".

 

Perchè siamo cresciuti in una società etero, dove la normalità

è etero e noi non siamo etero.

 

Se la normalità è etero ne consegue che tutto ciò che è gay

o sembra gay diventa in automatico una esibizione o una

trasgressione o una provocazione.

 

Da qui una serie di reazioni sbagliate:

 

-la prima è quella di ritenere alcuni tipi di gay-lesbiche-trans "trasgressivi", in realtà

sono solo differenti.

 

-la seconda è quella di ritenere che mostrare una differenza sia esibizionismo, come

se noi dovessimo mostrare solo il lato della normalità quando siamo in pubblico ( ognuno si

mostrerà per ciò che è )

 

-la terza è quella di ritenere che alcuni di noi cerchino di "provocare" gli etero, laddove è

evidente il fatto che impugnare una diversità serve a farne constatare l'esistenza. Mentre

comportamenti "scandalosi" oggettivamente non ce ne sono.

 

La coda di paglia in senso proprio ce l'ha chi, essendo cresciuto senza colpa col complesso

di non essere normale ( perchè come abbiamo visto fanno di tutto per non farti sentire normale

e per alcuni non lo saremo mai abbastanza...rassegnatevi! ) finisce per credere alle tre balle

di cui sopra, che sono la razionalizzazione di tutti quei comportamenti odiosi che vi vengono poi

buttati addosso quando fate CO.

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Prova ad essere picchiato e offeso perché sei gay. Prova ad essere umiliato e poi dimmi se non vuoi rivalerti e non vuoi più vergognarti di te stesso. Essere fieri di essere gay, significa non vergognarsene. cioè sempre le stesse cose, eh?

 

Cioè per te non vergognarti di essere gay è mostrare il deretano in pubblico dopo che ti hanno umiliato, picchiato o offeso?? maddai.. io che credevo che fosse rispondere a tono con le buone..

 

Hinzelmann non capisco dove tu voglia andare a parare.. non si parla di non-normalità (quella è una definizione che ci danno gli eterosessuali bigotti.. ma c'è sempre qualcuno che dice di no.. vabbé) ma semplicemente essere se stessi nella vita di tutti i giorni. Non è l'accentuare le differenze bollando gli effemminati o le butch, ma semplicemente i culi all'aria, i boa di struzzo che non c'entrano nulla secondo me con l'orgoglio gay (quando mai vai al supermercato nudo??) ma bensì solo al carnevale a Viareggio dal 5 febbraio al 5 marzo (oddio culi all'aria, oltre che per legge.. con questo freddo polare.. credo proprio di no).

Qui non si tratta di ostentare la non-normalità.. ma il buon senso..

Poi al discorso che la Svezia, l'Olanda ecc hanno già i diritti grazie al gaypride pieno di trasgressività.. ne dubito. Innanzitutto sono Stati culturalmente diversi dall'Italia dove il Cattolicesimo (purtroppo) è ben radicato.. Non necessariamente tutti gli Stati devono ragionare allo stesso modo.

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AndrejMolov89

No, yalen è la solita questione riguardo al sentirsi fieri di essere gay. Non mi interessa del pride, m'interessa rispondere al fatto che si demonizza il fatto di essere fieri di essere gay quando non si ha mai avuto accheffare con la vergogna di esserlo. Questa è la mia risposta.

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Inevitabilmente ci si ripete:

 

La realtà è che dopo aver partecipato a decine di pride posso dire

di aver visto qualche viados in topless, prevalentemente a Roma.

 

Vogliamo scandalizzarci per due tette nel 2011? Chiediamoci

semmai come mai a Roma ci sono tanti viados...

 

E qui finisce lo scandalo

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Si, io mi scandalizzo per due tette in pubblico (e non perché sono gay) perché non tutti sono prostitute che hanno intrapreso il cambio di sesso per quattrini.

Alla fine c'è solo da domandarsi qual è lo scopo del gaypride nel 2012 visto che saranno anni che c'è e non siamo ancora arrivati da nessuna parte.

 

A greed: io demonizzo il fatto di essere fiero di essere gay quando mi rappresentano per ciò che non sono (per menti sottili).

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AndrejMolov89

Diciamo per menti obese e/o per aumentare l'autostima per chi è sempre in ritardo.

A parte questo, non m'interessa questo fatto, m'interessa che le persone gay non si vergognano di esserlo, è semplice. Alla fine la proudness è questa, il fatto che tu ti senta minacciato dai comportamenti altrui, dovrebbe farti riflettere ^^

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Cioè per te non vergognarti di essere gay è mostrare il deretano in pubblico dopo che ti hanno umiliato, picchiato o offeso?? maddai.. io che credevo che fosse rispondere a tono con le buone..

 

:D :D :D :D Quoto in toto.

 

Prova ad essere picchiato e offeso perché sei gay. Prova ad essere umiliato e poi dimmi se non vuoi rivalerti e non vuoi più vergognarti di te stesso. Essere fieri di essere gay, significa non vergognarsene. cioè sempre le stesse cose, eh?

 

Non sono stato picchiato, ma anche io ho avuto qualche umiliazione. Le umiliazioni nella vita ce le hanno avute tutti, se uno prima non impara a stare bene con se stesso hai voglia a fare pride.

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NamelessDreamer

Ho votato "No, e penso che non andrò mai". Preciso che non ho nulla contro i gay-pride, ma non fanno per me. Poi i media li trasformano sempre in quel che non sono e questo peggiora ancora di più la situazione, portando la gente a farsi strane idee. :)

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AndrejMolov89

Se un cristiano commette qualcosa, è soltanto colpa sua, se un ebreo commette una colpa, è colpa di tutti gli ebrei.

Concludo in questo modo, riflettete adieu

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A tutti noi, credo, possa essere capitato nella vita di

aver "desiderato di essere normali".

 

 

Sarebbe la morte stessa della mia essenza....

 

Io sono diverso e me ne vanto!!!

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NamelessDreamer

Io a vantarmene non ci riesco ancora.... ma prima o poi lo farò! Una cosa è certa: perché dobbiamo lasciar decidere agli altri cosa è normale e cosa non lo è? :P

Edited by Loup-garou
Cancellato quote integrale del post precedente
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Purtroppo non ho mai partecipato ad un Gay Pride, volevo andare all'Europride dello scorso Giugno ma purtroppo mi trovavo all'esteo. Se non erro a Roma lo fanno tutti gli anni quindi andrò sicuramente al prossimo!

 

Secondo me i nostri diritti dovrebbero esserci dati e non richiesti perchè sono diritti talmente importanti che è inammissibile che nel nostro paese non ci siano. Detto questo credo che le opzioni siano:

 

1) Proprio per ciò che ho scritto prima protestiamo come ci pare, poichè non dobbiamo chiedere niente ma solo ricevere qualcosa che ci è dovuto.

2) Protestiamo in modo sobrio come gli altri vorrebbero che protestassimo e cerchiamo di ricevere i nostri diritti "abbassandoci" a chiederli "per favore", poichè abbiamo capito che con un atteggiamento come quello di prima nessuno ci darà mai nulla.

 

Spero di essere stato abbastanza chiaro :)

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  • 3 weeks later...
AndrejMolov89

2) Protestiamo in modo sobrio come gli altri vorrebbero che protestassimo e cerchiamo di ricevere i nostri diritti "abbassandoci" a chiederli "per favore", poichè abbiamo capito che con un atteggiamento come quello di prima nessuno ci darà mai nulla.

 

 

La sobrietà non cambierà niente. Siamo già sobri rispetto alle altre parti d'Europa, con le dovute eccezioni.

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Non capisco, dal sondaggio risulta che molti nel forum non sono mai stati ad un gay pride e molti addirittura non vorrebbero mai metterci piede... ma che senso ha?

tutti a offendersi al minimo accenno di battuta omofoba e poi quando si fa una manifestazione sui dirititti del mondo lgbt vi tirate indietro?

il fatto che sia una pagliacciata e che non vi sentite rappresentati è una palla colossale! chi è stato ad un gay pride sa che c'è molta gente "normalissima" nell'aspetto, ed è questo che mostra alla gente che i gay non sono solo trucco e paillettes, se te ne stai a casa contribuisci a fomentare un'immagine sbagliata, un luogo comune...

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E' un discorso che non finirà mai... Comunque secondo me la difficoltà del gay-pride deriva dal fatto che è formato da troppe sotto-culture e diverse identità sessuali che sono "costrette" a confluire tutte nelle stessa manifestazione per far numero. Certo l'obiettivo comune è la non-discriminazione, ma un trans non è una lesbica e una lesbica non è un gay, quindi è logico che ne uscirà sempre un bel polpettone in cui ne uscirà sempre più in evidenza una categoria di persone a cui piace mettersi in evidenza con culi all'aria o piume di struzzo.

 

Secondo me il vero problema è che siamo "pochi", se la percentuale di trans e lesbiche fosse uguale o maggiore a quella dei gay pensate davvero che non si sarebbe già organizzato un trans-pride o un lesbo-pride?Se ci fossero più persone e si potessero organizzare più manifestazioni per categoria non pensate che schiarirebbe più le idee alle persone?Invece di vederci tutti omologati in unico polpettone dove non si capisce chi è cosa e cosa chiede. Io penso che bene o male nella discussione tutti hanno più o meno la propria parte di ragione, ma dall'altro lato non riusciremo mai ad avere un pensiero comune perché siamo "costretti" a vivere ed andare alla stessa manifestazione che non esprime sinceramente le realtà di certe categorie.

 

Inutile far passare il messaggio che chi è contro il gay-pride non c'è mai andato. E' bello il clima pride nel quartiere gay e gli eventi della settimana del pride, ma la manifestazione in sè è deprimente e conosco parecchi gay che si sono stancati di questa rappresentazione carnevalesca. Il tizio col culo all'aria e le piume di struzzo fa benissimo a mostrarsi per quello che è se REALMENTE quotidianamente va in giro così (cosa di cui sinceramente dubito), ma i gay discreti hanno tutte le ragioni di voler prendere le distanze se alla fine vengono accomunati anche loro alle piume di struzzo. Io sono stato a 2 parate del gay pride, sinceramente sembrava Carnevale, "divertente" quanto volete, ma che c'entra coi diritti?Ma vi sembra un modo per essere presi sul serio o sensibilizzare la gente?Anche perché mi ricordo i commenti tipici post-pride "è stato divertentissimo/che cariniiii/troppo forte come si è conciato quel tipo", non credo che l'obiettivo sia organizzare dei diversivi divertenti per gli etero, ma di sensibilizzarli, o sbaglio?

 

Per ultimo poi non ho capito perché diate così importanza al Pride. Pensare che i diritti all'estero li abbiano acquisiti con dei semplici Pride è da "pover illusi"(e non lo dico per offendere), o magari è semplicemente dipeso da un certo tipo di comunità gay più combattiva o un governo o una società più aperta? Sono da anni che i Pride si fanno in Italia e che si è ottenuto?Un servizio al Tg?Ma pensate davvero che sia qualcosa che funzioni?Non è più utile e conveniente fare delle manifestazioni o fiaccolate mensilmente od ogni 3 mesi?In questo modo magari la gente capirebbe che è qualcosa di serio e non un carnevale o un capodanno che viene una volta l'anno.

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Lasciatemi riadattare le parole di un grande oratore, le cui parole nette, decise e ispiratrici, che non lasciano spazio a compromessi, ci sarebbero tanto utili in momenti bui come questi. :D

 

 

 

Stavo leggendo un po' di commenti sparsi per il topic. Direi che NON va bene, sembra che il mondo gay sia spaccato a metà tra quelli che vogliono protestare e quelli che sembrano più preoccupati di tenersi alla larga dalle altre categorie della comunità. Secondo me è una cosa gravissima questo discorso, ma ancor di più il fatto che quelli che lo fanno dicono che non hanno nulla contro effeminati, travestiti e drag queen. Anche se non si è al 100% d'accordo con la manifestazione, nel peggior dei casi i gay di tutta Italia dovrebbero approfittare e strumentalizzare quest'occasione per farsi sentire e invece che si fa?Si ci divide a metà?NON VA BENE!

 

Lo sappiamo tutti che questa è solo una scusa di chi al pride non vuole venire e che anche se al pride si cacciassero tutti quelli vestiti in modo più appariscente non verrebbero lo stesso, ma se la fai in un contesto gay-friendly ci può stare, non se la fai per isolare e discriminare le categorie più deboli in una nazione SENZA diritti per gli omosessuali e già con un forte tasso di omofobia. E SVEGLIA!!!

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Oh che bello, non sapevo di essere un "grande oratore", sono quasi commosso... :roll2:

 

Peccato che ti sono sfuggiti dei punti chiave del mio precedente intervento e quindi temo che queste grandi parole si prestino ben poco a essere riutilizzate in questo contesto :)!

 

NESSUNO vuol tenerssi "alla larga" da certe categorie, semplicemente non vuole finitre per essere rappresentato e omologato da quelle 3-4 categorie che giocoforza risultano più in evidenza. Ovviamente tu puoi strumentalizzare quanto vuoi questa mia affermazione, ma una mente priva di malignità penso che capirebbe il vero senso della mia affermazione. Il vero rispetto sta nelle differenze e nel rispettarle, non nell'omologare tutti in un polpettone perché tanto "ci piace lo stesso sesso". Nelle parate del gay pride è palese ed evidente che non c'è una dimostrazione equa di tutte le categorie, che è più importante "far e dar spettacolo" più che chiedere dei diritti.

 

Per sbagliato che sia nel momento in cui la parata del gay pride è "carnevalesca" non sta rispecchiando il gusto mio e di altri gay che non si sentono adeguatamente rappresentati. Di fatto la comunità gay se ne frega se noi non ci sentiamo rappresentati e se ne frega altamente di trovare un punto di incontro tra le diverse realtà omosessuali. Perché se una checca ha il diritto di poter mostrare culo all'aria e piume di struzzo, io ho anche il diritto di voler manifestare in altri modi, NON sta scritto da nessuna parte che una checca debba essere più tutelata di me. SIAMO TUTTI UGUALI, quindi se si fa una manifestazione tutti uniti vorrei che si rispettassero TUTTI, e non far passare le checche e i trans esibizionisti come dei cuccioli da proteggere, a cui tutto è concesso. Così come un gay non "vale" più di una lesbica, un trans non vale più di un gay nè una checca vale più di un bisex, non devono esserci trattamenti di favore verso uno o più categorie di omosessuali perché siamo TUTTI UGUALI. E' chiaro ora il concetto?

 

Ma devono passare altri 10 anni per capire che il Pride dopo un po' smette di fare effetto e non risolve nulla?Non c'è bisogno di cacciare nessuno, smettiamola con questo vittimismo da 4 soldi, un conto è essere appariscenti un altro sfruttare un evento importante per esibirsi e trasgredire gratuitamente!E a me in tasca non entra nulla, ma in quei momenti è l'esibizionista di turno che sta perdendo una buona occasione per dimostrarsi serio una volta nella vita, cosa ci guadagna lui a dar spettacolo e cosa ci guadagna la comunità gay lo sapete solo voi a questo punto, a me risulta solo ridicolo e fuori luogo. Se ci fosse un carnevale gay sarei il primo a giustificare qualsiasi sorta di esibizionismo o travestimento, ma non si può cercare di unire l'utile e il dilettevole in questo modo, mi sembra che si sprechi una di quelle poche occasioni per far riflettere la gente.

 

Io in tutto questo auspico in altre manifestazioni oltre al gay pride, secondo me una grande manifestazione all'anno serve a ben poco.

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Peccato che ti sono sfuggiti dei punti chiave del mio precedente intervento e quindi temo che queste grandi parole si prestino ben poco a essere riutilizzate in questo contesto :)!

La differenza è che lì i Soliti Idioti erano colpevoli di aver accusato i gay di essere "donne senza mestruazioni". Davanti a una tale accusa di effeminatezza generalizzata tutti i gay dovrebbero unirsi e scandalizzarsi, e quelli che non lo fanno dovrebbero darsi una svegliata SVEGLIATA!

Mentre invece adesso che si tratta di prendersela le "checche", ogni opinione è legittima e, anzi, l'unione è errore. :)):

 

NESSUNO vuol tenerssi "alla larga" da certe categorie, semplicemente non vuole finitre per essere rappresentato e omologato da quelle 3-4 categorie che giocoforza risultano più in evidenza.

Questo mi è chiaro, non mi è chiaro il perché.

Se io non voglio che il presidente dell'Arcigay sia nero, ho un problema con i neri oppure voglio solo legittimamente non essere rappresentato da un negro?

 

Il vero rispetto sta nelle differenze e nel rispettarle, non nell'omologare tutti in un polpettone perché tanto "ci piace lo stesso sesso".

Oh bella, io pensavo che fosse esattamente questo il motivo per cui ci dovessimo unire UNIRE.

Dividersi in due gruppi è sbagliato NON VA BENE solo quando si tratta di difendersi dalle accuse di essere frocie?

 

Quando si fa una manifestazione, la si fa perché si ha un'interesse comune. Di tutto il resto di te, che me ne frega?

 

Perché se una checca ha il diritto di poter mostrare culo all'aria e piume di struzzo, io ho anche il diritto di voler manifestare in altri modi,

Che equivoco, io pensavo che fossi tu a voler negare il diritto alla checca di manifestare nella sua maniera.

Non avevo capito che qualcuno avesse impedito a te di manifestare nel modo a te più consono. Sapresti descrivermi chi e come è venuto lì e ti ha privato del diritto di manifestare in altri modi? La prossima volta andiamo in gruppo, così vedrai che nessuno ti darà fastidio. :keeporder:

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Loup-garou' timestamp='1329857672' post='541251']

La differenza è che lì i Soliti Idioti erano colpevoli di aver accusato i gay di essere "donne senza mestruazioni". Davanti a una tale accusa di effeminatezza generalizzata tutti i gay dovrebbero unirsi e scandalizzarsi, e quelli che non lo fanno dovrebbero darsi una svegliata SVEGLIATA!

Mentre invece adesso che si tratta di prendersela le "checche", ogni opinione è legittima e, anzi, l'unione è errore.

[/color]

 

Non ho capito "di prendersela le checche". Non riesco a capire l'ultima parte. Comunque da i "non addetti ai lavori", da chi non è di questo mondo e non è ha la benché minima simpatia non accetto generizzazioni ridicolizzanti men che meno in contesti in cui TUTTA Italia sta guardando lo stesso programma. Ecco perché mi sono scagliato duramente contro i soliti idioti ed inoltre mentre le "checche" esistono non mi risulta esista nessuna "donna senza mestruazione". La effeminatezza in certe categorie gay esiste ed è risaputo, non c'è nulla da nascondere, ma oltre a non rappresentare tutti i gay è pure ingiusto per gli effemminati essere rappresentati come dei mentecatti. Capirai quindi che la mia indignazione può essere solo doppia sia per i non effemminati che per gli effemminati! Il messaggio era quello eter- rassicurante: "i gay sono tutti delle femmine mancate con l'intelligenza di una barbie - Non abbiate paura, ma compatiteli". E lo dico non per lo sketch (che è stupido a prescindere, ma va), quanto per il contesto in cui è avvenuto lo sketch, cosa che poi è peggiorata con l'affermazione del morandi "io non sono gay, mi piace Belen, ma non ho nulla contro i gay"(o qualcosa del genere non ricordo) che per me ha l'effetto di uno che sta parlando con degli "scoiattolini" o dei "freaks" da compatire e per cui avere al massimo pena, ma non rispetto.

 

Permetti che mi girano le balle??Permetti che mi girino il doppio quando le associazioni stanno li a lucrare sulle carnevalate tipo gay pride e nel momento di strumentalizzare una polemica o avere la possibilità di farsi sentire NON lo fanno?Ma a che cavolo servono ste associazioni??E quei gay pronti a scagliarsi per quello o quell'altro, ma poi incapaci di prendere posizioni o addirittura minimizzare umiliazioni del genere senza muovere un dito?Ah già è vero, secondo la tua logica ci penseranno al gay pride sventolando piume ed esibendosi in balli psuedo-(osceni)sensuali, così si che si risolvono le cose, eh sì!

 

Loup-garou' timestamp='1329857672' post='541251']

Questo mi è chiaro, non mi è chiaro il perché.

Se io non voglio che il presidente dell'Arcigay sia nero, ho un problema con i neri oppure voglio solo legittimamente non essere rappresentato da un negro?

[/color]

 

Che ossessione nel fare esempi con altre categorie "sensibili". Vi prego basta fare esempi con neri, ebrei, femministe, personalmente trovo di cattivo gusto fare esempi con altre categorie sensibili, più che altro perché ogni categoria ha problematiche di natura diversa. Non c'è nulla da capire, il presidente dell'Arcigay è logico che non può rappresentare tutti! A me non fregherebbe un cavolo se fosse trans, lesbica o che altro, l'importante è che sappia fare bene il suo lavoro. Farò un esempio un po' stupido (direi anche "psichedelico"): immagina un gruppo di ragazzi cresciuti assieme e grandi amici, questo gruppo è composto da molti teppistelli e pochi bravi ragazzi, nonostante tutto i teppistelli e i bravi ragazzi si trovano bene assieme e hanno un sacco di interessi in comune. L'unico neo è che la gente comincia a identificare i bravi ragazzi alla pari dei teppistelli perché tanto stanno sempre in gruppo. In entrambi i casi sia i teppistelli che i bravi ragazzi sono pur sempre dei ragazzi (con i loro pregi e difetti da ambo i lati) solo che le qualità dei bravi ragazzi vengono messe all'ombra dai modi di fare dei teppistelli che sono molti di più e le cui marachelle fanno più presa agli occhi della gente. Sia che tu sia un teppistello che un bravo ragazzo, sempre un ragazzo di base rimane (e non c'è un termine secondo cui i bravi ragazzi siano effettivamente meglio dei teppistelli), ma le personalità e i caratteri di teppistelli e bravi ragazzi saranno comunque diversi e sarebbe un po' ingiusto far vivere i bravi ragazzi sotto l'ombra perenne dei teppistelli. Ho già detto che è un esempio psichedelico, ma spero ci abbiate capito qualcosa (visto che manco io sono sicuro di aver capito il mio esempio!:D) - Mi sono preso la libertà di scrivere un pensiero senza pensarci più di tanto ;)

 

Loup-garou' timestamp='1329857672' post='541251']

Oh bella, io pensavo che fosse esattamente questo il motivo per cui ci dovessimo unire UNIRE.

Dividersi in due gruppi è sbagliato NON VA BENE solo quando si tratta di difendersi dalle accuse di essere frocie?

 

Quando si fa una manifestazione, la si fa perché si ha un'interesse comune. Di tutto il resto di te, che me ne frega?

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Ti ripeto se i gay fossero MOLTI di più ho i miei dubbi che ci riuniremmo tutti al gay pride, ma ci sarebbe il checca pride, il macho pride, il sadomaso pride, l'orso pride, lesbica pride. Probabilmente si farebbe lo stesso una grande manifestazione tutti assieme, ma ci sarebbero indubbiamente molte più manifestazioni perchè il mondo omosessuale avrebbe più potere. Purtroppo nella realtà in confronto al mondo etero siamo davvero pochi quindi è logico che le associazioni gay si muovano per omologarci tutti e spingerci tutti a un compromesso (che per me suona come "fatti andare bene pure le volgarità e gli esibizionisti che purtroppo siamo pochi"). "Più siamo e meglio è" perché probabilmente una sola categoria come quella delle trans non avrebbe sufficienti voci per farsi sentire senza l'aiuto di lesbiche e gay

 

Le manifestazioni è vero hai ragionissima, si fanno per gli interessi comuni, ma quando quegli interessi comuni si intrecciano in modo complicato al tuo stile di vita e alla tua personalità allora mi sa che la cosa risulta un po' più complessa di quello che dici. Non si tratta di farci aumentare il salario, ma di ottenere i diritti e farci vedere per quello che siamo, purtroppo in un quadro complessivo e così "impolpettato" alcune categorie vengono minimizzate anche se magari sono formate da molte persone.

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Farò un esempio un po' stupido (direi anche "psichedelico"): immagina un gruppo di ragazzi cresciuti assieme e grandi amici, questo gruppo è composto da molti teppistelli e pochi bravi ragazzi, nonostante tutto i teppistelli e i bravi ragazzi si trovano bene assieme e hanno un sacco di interessi in comune. L'unico neo è che la gente comincia a identificare i bravi ragazzi alla pari dei teppistelli perché tanto stanno sempre in gruppo. In entrambi i casi sia i teppistelli che i bravi ragazzi sono pur sempre dei ragazzi (con i loro pregi e difetti da ambo i lati) solo che le qualità dei bravi ragazzi vengono messe all'ombra dai modi di fare dei teppistelli che sono molti di più e le cui marachelle fanno più presa agli occhi della gente. Sia che tu sia un teppistello che un bravo ragazzo, sempre un ragazzo di base rimane (e non c'è un termine secondo cui i bravi ragazzi siano effettivamente meglio dei teppistelli), ma le personalità e i caratteri di teppistelli e bravi ragazzi saranno comunque diversi e sarebbe un po' ingiusto far vivere i bravi ragazzi sotto l'ombra perenne dei teppistelli. Ho già detto che è un esempio psichedelico, ma spero ci abbiate capito qualcosa (visto che manco io sono sicuro di aver capito il mio esempio!biggrin.png) - Mi sono preso la libertà di scrivere un pensiero senza pensarci più di tanto wink.png

 

A me pare che il paragone tra "bravi ragazzi" e "teppistelli" sia calzante;

anche se penso che non sia vero che i primi sono meno dei secondi.

Immaginiamo quindi che siano una compagnia 5 Bravi Ragazzi + 5 Teppistelli

e che il Comune voglia trasformare il loro campo da calcio in un parcheggio.

 

Decidono di andare a protestare in Municipio e il primo Bravo Ragazzo dice ai Teppistelli:

"E' meglio se non venite, ci fareste fare una brutta figura col Sindaco:

se lui vedesse i vostri piercing e i vostri capelli viola non ci ascolterebbe mai"

 

E un altro Bravo Ragazzo dice: "Io verrei a protestare al Comune, ma non voglio

che la gente pensi che sono anche io un Teppistello se mi vede con loro!"

 

E il terzo Bravo Ragazzo dice: "Protestare davanti al Municipio non serve,

se nella nostra compagnia non ci fossero Teppistelli, non ci avrebbero tolto il campetto da calcio!

Se protestiamo e il Sindaco vede i Teppistelli, ci tolgono anche le panchine!"

 

Il quarto Bravo Ragazzo si arrabbia e dice: "Ma non siamo tutti amici? Dobbiamo mantenerci uniti!

Se ci dividiamo in questo modo è ovvio che non avremmo mai un campetto da calcio!"

 

In Italia si vede tutto questo nel Movimento Gay.

Quello che non si è ancora visto è un Teppistello che mandi a fare in culo i Bravi Ragazzi

e che dica: "Ma statevene a casa, brutti cagasotto! Se ragionate in questo modo

non siete miei amici e non lo siete mai stati."

 

Quello che mi dà veramente fastidio è il quinto Bravo Ragazzo.

Quello che quando il campetto da calcio verrà salvato, porterà pure il pallone e dirà:

"Avete visto? Il campetto è stato salvato, anche se io alla protesta non c'ero!

Tutto merito del Sindaco e di noi Bravi Ragazzi che non abbiamo manifestato!"

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Ilromantico, non vedo differenze tra il mio esempio sui neri e il tuo sui teppistelli. Scegli quello che preferisci, entrambi comunicano il mio messaggio. XD

Infatti il Bravo Ragazzo non vuole essere assimilato ai Teppistelli, una figura condannata dal resto della società e che evidentemente anche lui giudica negativamente. Se "Teppistello" fosse una categoria neutra, che gli fregherebbe al Bravo Ragazzo di essere scambiato per tale?

 

Facciamo il solito esempio razziale, che aiuta sempre a far emergere le discriminazioni celate?

Se tutti i tuoi amici, invece di Teppistelli, fossero Rumeni e la gente iniziasse sparlare di te e a pensare che sei Rumeno anche tu visto che ti vede sempre in compagnia di Rumeni, che cosa diresti? "Scusate, ragazzi, forse è meglio se ci frequentiamo un po' di meno, non vorrei essere scambiato per uno di voi" oppure "Ma guarda che razzisti pezzi di merda!"

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Continui a non capire o far finta di non capire. I teppistelli e i bravi ragazzi sono grandi amici, non c'è nessun razzismo o forma di superiorità (il bravo ragazzo troverà divertenti le marachelle del teppista e quest'ultimo sarà affascinato dalla cultura del bravo ragazzo), tuttavia ci sono lati della personalità e del carattere che sono diversi e ci sono a volte diverse esigenze. Quindi il teppistello non vorrà essere preso per bravo ragazzo e quest'ultimo non vorrà essere preso per un maleducato o un teppista, che c'è di strano?

 

Nelle amicizie è obbligatorio farsi andare tutto bene o accettare tutto anche se si hanno idee diverse?Non capisco il senso di questa polemica. Io posso voler bene e trovarmi in sintonia con i miei amici metallari, ma non mi piacerà mai la loro sotto-cultura metal e i loro tipi di uscite in gruppo e, se qualcuno dovesse darmi del metallaro, la cosa non mi darebbe fastidio perché penso che un metallaro sia peggio di me, ma perché non corrisponderebbe alla mia vera personalità e sarebbe una descrizione che con me non c'entra nulla.

 

Se un tizio venisse a dire che i metallari fanno schifo, ecc. io direi che semplicemente sono gusti e la cosa non potrebbe interferire di meno con la possibilità che nonostante le differenze caratteriali possa comunque nascere una solida e bella amicizia con un metallaro. Bisogna voler bene alla persona in sè, non farsi piacere a tutti i costi cose che non ti piacciano per dimostrare ipocritamente che si ha pieno rispetto degli altri.

 

Per questo continuo nuovamente a trovare di cattivo gusto l'esempio dei rumeni, neri o quello che vuoi. Il razzismo è una cosa orribile e non può essere paragonato al fatto che non piacciano determinati stili di vita o atteggiamenti. Impariamo a capire bene cosa vuol dire razzismo, se un gay evitasse, prendesse a botte, deriderebbe o umilierebbe in un ambiente pubblico un trans esibizionista e volgare allora sì che potremmo parlare di razzismo, ma se questo gay trova l'atteggiamento del trans esibizionista e volgare e ne vuole prendere solo le distanze, tu che colpa gliene puoi fare?Deve farsi piacere per forza l'esibizionismo e la volgarità anche se la detesta in ogni sua forma sia etero, gay che trans?

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Il punto è che "teppisti" "esibizionisti" e "volgari" esistono solo

in contrapposizione ai "bravi ragazzi"

 

L'esempio è calzante perchè mostra la divisione prodotta su i gay

come comunità.

 

La stessa cosa può capitare al rumeno: sono rumeno, ma ho il

permesso di soggiorno ; sono rumeno ma lavoro ; sono rumeno

ma non sono zingaro etc. etc.

 

Tutte le categorie oppresse possono fare lo stesso errore cioè

suddividersi per cercare di sfuggire in parte all'oppressione

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AndrejMolov89

Allora il Gay Pride

  • Gay:
    * Checche, maschili, bear, drag queen
  • Etero
    * Dragqueen, gay - friendly ( agedo)
  • Lesbiche
  • Transgender

Sono diversi gruppi, più eventuali sotto culture, ok?

Tu come bisex puoi non condividere, magari, le sottoculture, ma di fatto manifesti con loro. Se dici io come gay, vengo minacciato dall'esistenza delle altre sottoculture, allora inizi a fare una discriminazione bella e buona. Stai semplicemente suggerendo di prendere le distanze dalle sottoculture, di fare in modo di far vedere solo i bravi ragazzi all'interno di una manifestazione che, come si ripete da 29999999999999999 volte, è una manifestazione ricorsiva di carattere politico aggiunto.


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