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Trasferirsi all'estero: una possibile soluzione?


Akira86

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Beh mi auguro che vada meglio nelle università almeno ...

 

Alle superiori da noi non hanno nemmeno fatto venire uno che doveva parlare di contraccezione XD

Comunque penso che sarebbe utile più collaborazione dai tanti collettivi studenteschi che spopolano nelle scuole.

Nel liceo dove ho studiato fino al 2004 l'unica cosa che facevano era un gran casino sull'antimilitarismo ma non hanno mai fatto vere e proprie iniziative sociali.

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Eh. Sai perchè vero? Perchè a quello gente piace solo far caos, poi di concreto c'è sempre poco, se non il caos xDDD

 

Alle superiori, la situazioni di oscurantismo si nota già dall' introduzione di "educazione all' affettività" perchè sessualità è una brutta parola eh!

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In alcune classi infatti l'educazione alla sessualità era fatta dalla prof di religione ... non oso immaginare che cosa avrà detto.

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"L' omosessualità è peccato. Masturbarsi è peccato. Usare il preservativo è peccato. Avere rapporti prematrimoniali è peccato."

 

"Professoressa, parlarne è peccato?"

 

"Certo che è peccato! Detto questo abbiamo esaurito il tema. Passiamo ad altro."

 

Cioè. In Spagna si educano i bambini ad evitare omofobia e machismo. Qui in Italia cosa facciamo? Insegniamo ad essere e a rimanere ignoranti.  :rotfl:

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Ma chi siamo noi per pensare ... deve pensare il signore per noi ...

 

Io ci sono rimasto di merda quando un amico spagnolo mi ha detto che da loro alcune organizazioni si occupano di spiegare la contraccezione già in prima superiore ed a volte in terza media (da noi devi attendere la terza superiore in certe scuole ).

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Io ricordo che la mia insegnante delle elementari ci aveva mostrato un video dove l' orsetto prima di andare con l' orsetta andava a prendere i preservativi. Ok. Si trattava di un cartone, stupido, ma almeno un tentativo di educazione a riguardo del tema si provava già a darlo. Ricordo perfettamente che a quel tempo si chiamava educazione sessuale e nessuno si faceva problemi a dirlo, in terza media ho fatto pure la verifica sul tema e ho preso quasi ottimo xDDD

 

Tutto questo per dire che invece di andare avanti stiamo tornando indietro, che ora abbiamo solo (almeno che io sappia) educazione all' affettività in seconda superiore, ma ci rendiamo conto verso dove stiamo regredendo? Mah.

 

Oltretutto gli italiani guardano verso gli altri paesi solo quando c'è da dire: "beh, ma loro stanno peggio di noi, siamo avanti a confronto" stica, ti compari all' Afghanistan e ti vanti di essere nel futuro? Questa gente si rende conto che stiamo andando verso un regime teocratico come quello dell' Iran? Di nuovo. Mah.

 

E poi c'è chi dice che scappare all' estero è fuggire? Beh. Fuggo con piacere viste le condizioni deplorevoli dell' itaglia.

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Beh è innegabile che si stia tornando indietro.

Ma non cè da meravigliarsene.

Basti pensare che il vaticano persiste con idee che vanno apertamente contro la contraccezione.

E la cosa peggiore è che sembra che le persone non si rendano conto che i diritti che sono stati acquisiti vanno anche mantenuti.

Fino ad ora sembra che tutti diano per scontato che la democrazia si autosostiene e non danno peso alle pericolose tendenze antidemocratiche che che sta prendendo il paese.

In ogni caso torno a ripetere , con un parlamento ed un senato che sono praticamente l'anticamera dell'ufficio del papa non cè da meravigliarsi che non vi sia democrazia.

Anche se continuano a darsi a botte ra destra e sinistra di una cosa possiamo star certi... entrambi non hanno nei loro piani fare niente di serio per noi ... la loro anima democristiana non glielo consente.  :rotfl:

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Per noi? Per la popolazione intera, spero tu intenda questo.

 

Perchè caspita, i pacs, la fecondazione assistita ed altri diritti a difesa della dignità personale non sono diritti per tutti? Etero e non?

 

A parer mio, come Milk insegna, dovremmo puntare sul trovare punti d' accordo con le altre minoranze e così aumentare il numero dei consensi nei loro e nei nostri confronti. Un esempio? Allearsi con le donne. Che si possono considerare ancora "parte debole" della società, oppure con i disabili che ancora vengono discriminati e mal tollerati se non offessi e allontanati, o ancora con gli immigrati, ma lì diventa ben più difficile u_u

 

In ogni caso, ciò che voglio dire è che quando parliamo di noi, dovremmo parlare di ogni minoranza che subisce soprusi in Italia e che da questi non viene tutelata a causa di uno stato schifosamente conservatore e retrogrado, formato da una gerontocrazia gestita dalla gerarchia ecclesiastica.

 

Dobbiamo combattere per una società migliore per la sua interezza, non solo per la nostra minoranza.

 

Poi, ritornando al laicismo, guardo questa immagine e mi chiedo: "Quando accadrà mai una cosa simile da noi?"

 

zapatero.jpg

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sebastian83

Io ricordo che la mia insegnante delle elementari ci aveva mostrato un video dove l' orsetto prima di andare con l' orsetta andava a prendere i preservativi. Ok. Si trattava di un cartone, stupido, ma almeno un tentativo di educazione a riguardo del tema si provava già a darlo. Ricordo perfettamente che a quel tempo si chiamava educazione sessuale e nessuno si faceva problemi a dirlo, in terza media ho fatto pure la verifica sul tema e ho preso quasi ottimo xDDD

 

Anzi anzi... da noi in terza media dovevano venire gli psicologi/sessuologi del consultorio; la professoressa di lettere si premunì facendo venire due settimane prima due teologhe in avanscoperta (anzi, per decidere se far venire i professionisti del consultorio convocò il consiglio di classe, le teologhe le fece venire e basta...)

Queste ci dissero nell'ordine:

- che i rapporti perfetti erano tra esseri reciproci e complementari;

- che di conseguenza l'omosessualità non era un rapporto perfetto;

- che la masturbazione non era una pratica etica (se fossi stato credente mi sarei buttato per terra con le convulsioni);

- che la spirale è uno strumento abortivo tremendo, perché uccide un embrione che ha già gambe e braccia;

- che il preservativo non è proprio abortivo, ma c'è di meglio;

- che Dio ha concesso all'umanità il metodo di Ogino-Krauss per controllare le nascite...

 

:gh: :P Questo in Italia... In Francia sarebbero state cacciate fuori a calci...

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Guest davidemax

Trasferirsi per il solo motivo sessuale mi sembra riduttivo. Io andrei in Spagna, ma perché apprezzo la linea politica intrapresa da Zapatero, mi piace il paese, la gente ed il modo di vivere in generale. Inoltre non ho attaccamento all'Italia, non sono nazionalista né amo gli italiani.

 

Un mio amico, che si è trasferito a Sitges, mi dice che i "problemi gay" sono comunque gli stessi. Non perché si abbiano maggiori diritti si viene apprezzati dagli "etero di merda", né i gay sono maggiormente stabili sentimentalmente. Mi diceva che anche là apprezzano la "botta e via", senza differenza da qua.

 

Voglio semplicemente dire che non è la legislazione più favorevole a cambiare i comportamenti sociali degli omosessuali, per quanto sia un po' più semplice accettare sé stessi se si è "visibili" legalmente.

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Il botta e via si trova ovunque nel mondo. Ciò che conta è che all' estero, se hai voglia di intraprendere una relazione duratura hai tutta una serie di vantaggi legislativi dalla tua parte, in Italia no. Addirittura non esiste nessuna reale difesa contro l' offesa discriminatoria basata sull' orientamento sessuale. Oltretutto c'è un paese più laico e sempre più avanti in ambito di diritti civili e di campagna contro la paura o la violenza contro il diverso, il più debole.

 

La legilsazione favorisce eccome il cambiamento, ma di certo non lo possiamo vedere ora, magari lo vedremo tra dieci o vent' anni, il processo è sicuramente lento, ma arriverà, a parer mio a dare i suoi frutti.

 

Grazie a Dio Sebastian, non ho mai avuto insegnanti fortemente cattolici nè alle medie nè alle elementari :gh:

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sebastian83

Già... noi siamo sempre un po' indietro degli altri...

 

Se non sbaglio, dopo che la Binetti fece quasi cascare il governo Prodi nel dicembre 2007, in Italia non è stata mai codificata una norma che punisce le discriminazioni dell'orientamento sessuale...

 

Secondo voi, se la nostra classe politica fosse più coraggiosa e indipendente, e se approvasse leggi non discriminatorie (quindi anche su matrimoni, adozioni, ecc.), la maggioranza degli italiani sarebbe veramente contraria? Non è che la gente comune ha più buon senso dei nostri governanti?

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Mah. Certo è che si innescherebbe una rivoluzione culturale su questo e su tanti altri temi. Allora si che la gente probabilmente svilupperebbe buon senso e crescerebbe. La strada è lunga, ma bisogna iniziarla a percorrere sennò non si arriva mai. :gh:

 

In ogni caso, un po' più indietro?  onion15.gif?w=50&h=50

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in Italia no. Addirittura non esiste nessuna reale difesa contro l' offesa discriminatoria basata sull' orientamento sessuale.

Grazie per aver ricordato questo punto. Io credo che in Italia il reato di discriminazione basata sull'orientamento sessuale sia un concetto talmente remoto, che la gente non capisce che e' un diritto basilare delle persone. Lo ritengono un costrutto, un "di piu'", una cosa che viene elargita tipo regalo.

E invece non e' cosi'. Il reato di discriminazione basata sull'orientamento sessuale dovrebbe sussistere dovunque. E non dubito che in tanti stati dove magari i gay non hanno il diritto a sposarsi o a fare figli abbiano COMUNQUE nonostante questo una qualche forma di legislazione che li protegge QUANTOMENO dalla discriminazione.

In Italia tutto questo e' impensabile, cioe' siamo proprio al livello di "ma che, c'e' bisogno di una LEGGE?" La gente cade ancora dal pero, o magari nega che un simile reato sussista... o rigira il tutto contro il gay che sarebbe un vittimista.

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Io credo che in Italia il reato di discriminazione basata sull'orientamento sessuale sia un concetto talmente remoto, che la gente non capisce che e' un diritto basilare delle persone.

 

 

E' così, Sweet. «Remoto» è il termine giusto; ma aggiungerei anche un riferimento al menefreghismo delle persone eterosessuali magari colte, magari laiche, ma del tutto disinformate su questi temi, e disinformate per incuria. Spesso bisogna convincere anche i gay che hanno dei diritti costituzionali. L'ignoranza dei diritti che sono stati finalmente riconosciuti all'estero (Norvegia, Spagna, Belgio, Olanda eccetera, per non parlare di alcuni Stati americani) fa il resto. Il fatto di vivere sostanzialmente disinformati di quello che i movimenti glbt hanno fatto e ottengono in alcuni Paesi civili del mondo rende in linea generale le persone omosessuali in Italia scollate dalla realtà planetaria, e le loro rimangono vaghe aspirazioni. Quando ce le hanno.

 

Il reato di discriminazione basata sull'orientamento sessuale dovrebbe sussistere dovunque. E non dubito che in tanti stati dove magari i gay non hanno il diritto a sposarsi o a fare figli abbiano COMUNQUE nonostante questo una qualche forma di legislazione che li protegge QUANTOMENO dalla discriminazione.

 

 

Le due cose credo che vadano di pari passo. L'articolo II 81 della Costituzione dell'Unione Europea sancisce l'uguaglianza dei diritti di tutti menzionando specificamente «indipendentementa da (eccetera eccetera) e dall'orientamento sessuale». In base a questo articolo è possibile ottenere diritti assolutamente  uguali a quelli degli eterosessuali quindi il diritto a contrarre matrimonio civile, adozioni, eccetera.

 

In Italia, non la Chiesa cattolica, ma lo Stato asservito alla Chiesa cattolica impediranno sempre il minimo passo sostanziale in questa direzione.

 

Questa, per chi è giovane, credo sia la motivazione determinante per lasciare l'Italia.

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Spesso bisogna convincere anche i gay che hanno dei diritti costituzionali.

Si' infatti... una scena di questo genere:

persona illuminata: "guarda che tu hai il diritto di non essere discriminato in base all'orientamento sessuale"

gay italiano medio: "ma no davvero non e' necessario"

persona illuminata: "e' un diritto basilare2

gay italiano medio: "ma io non voglio dare fastidio, me ne sto nel mio cantuccio..."

Si dice tanto che bisogna cambiare la mentalita' dell'Italia (intendendo della maggior parte della popolazione che per mancanza di idee proprie si rifa' a quelle della chiesa) ma tanto spesso le prime idee da cambiare sarebbero quelle dei gay stessi. Manca questo senso di rivalsa di "cio' che e' mio e mi spetta di diritto me lo prendo", si preferisce fare gli agnellini.

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Si dice tanto che bisogna cambiare la mentalita' dell'Italia (intendendo della maggior parte della popolazione che per mancanza di idee proprie si rifa' a quelle della chiesa) ma tanto spesso le prime idee da cambiare sarebbero quelle dei gay stessi. Manca questo senso di rivalsa di "cio' che e' mio e mi spetta di diritto me lo prendo", si preferisce fare gli agnellini.

 

E' così. E' doloroso ma necessario ammetterlo. Ma anche i leaders, direi tutti i leaders del movimento glbt italiano, a parte qualcuno, sperano nell'accordo, magari sottobanco, al ribasso, e non si rendono conto non solo che non ci sarà mai, ma, che se non si ha il fuoco del sentire di avere un diritto, nelle vene, non cambierà mai niente in Italia, anche, al limite, in presenza di qualche piccola forma di contratto di convivenza elargito.

 

Credo però che pian pianino i giovani, per effetto delle notizie che circolano, dei cambiamenti che sono già avvenuti e che finiranno per varcare le frontiere degli Stati, finiranno per volere di più, realmente. Un po' come gli Albanesi che, vivendo sotto il regime comunista alla stato di bestie, hanno, mediante la televisione italiana, cominciato a dire: ma questo lo voglio anch'io!

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Credo però che pian pianino i giovani, per effetto delle notizie che circolano, dei cambiamenti che sono già avvenuti e che finiranno per varcare le frontiere degli Stati, finiranno per volere di più, realmente. Un po' come gli Albanesi che, vivendo sotto il regime comunista alla stato di bestie, hanno, mediante la televisione italiana, cominciato a dire: ma questo lo voglio anch'io!

Forse, ma finche' ci sara' chi fa contro-informazione dicendo cose tipo di non credere alle utopie del paese straniero-paradiso, la gente si convincera' sempre che, tra le due fazioni, hanno ragione quelli. Perche'? Perche' dar retta a uno che ti dice "resta in Italia", e' piu' semplice, meno fatica, meno pianificazione!! Dar retta a uno che ti dice "guarda per il tuo bene vattene" e' faticoso, cazzo ma vuoi mettere ti tocca PENSARE?? organizzare, pianificare?? non sia mai!!!

Io non dico che e' tutto rose e fiori, anzi recentemente ho parlato con un ragazzo che mi ha confermato la teoria espressa da Roby dell'emigrato che resta emarginato anche dopo anni, questa volta il paese di cui si parlava era la Francia e l'immigrato un italiano. Proprio perche' bisogna scendere a compromessi pero', io francamente posso dire che se mi fossi trovata emarginata sarei rimasta comunque perche' la voglia di avere dei diritti davanti alla legge era troppo forte. soprattutto perche' io mi sono trasferita con moglie gia' al seguito e quindi se anche fossi stata emarginata ci saremmo sempre e comunque state l'una per l'altra. Il punto e' proprio quello, NON aspettarsi il paradiso, perche' altrimenti rimani deluso e ti arrendi!

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Forse, ma finche' ci sara' chi fa contro-informazione dicendo cose tipo di non credere alle utopie del paese straniero-paradiso, la gente si convincera' sempre che, tra le due fazioni, hanno ragione quelli. Perche'? Perche' dar retta a uno che ti dice "resta in Italia", e' piu' semplice, meno fatica, meno pianificazione!!

 

 

Bisogna ammettere che non è facile andarsene. Perché? Perché, secondo me, lo devi decidere da giovanissimo, crescere con questo desiderio e obiettivo in testa. Lo riesci a fare se lo fai nella ventina. Per persone molto determinate, al massimo entro i 32 anni: dopo, lo reputo quasi impossibile, a parte casi isolati (e non mi sto riferendo a uno che espatria per, ad esempio, far carriera, ma a un gay e a una lesbica che abbandonano l'Italia perché se ne sentono soffocati). Indubbiamente ci vuole determinazione, pianificazione, coraggio, e, oserei dire, una certa serenità interiore. Quella serenità interiore che ti permette di portare la tua tenda in giro per il mondo.

 

 

Proprio perche' bisogna scendere a compromessi pero', io francamente posso dire che se mi fossi trovata emarginata sarei rimasta comunque perche' la voglia di avere dei diritti davanti alla legge era troppo forte.

 

 

La tua voglia di avere diritti davanti alla legge ha un nome preciso: si chiama avere un Ideale. Una motivazione di principio. Qualcosa che va molto oltre il tuo personale benessere. Un edonista, ad esempio, che ha una fervida vita sessuale, non avrà motivazioni per lasciare l'Italia (come, per ragioni diverse, non le avranno il timido, l'incerto, e come non le avrà colui che è attaccato alla propria Terra - che è una cosa ancora diversa).

 

 

soprattutto perche' io mi sono trasferita con moglie gia' al seguito e quindi se anche fossi stata emarginata ci saremmo sempre e comunque state l'una per l'altra.

 

 

Il fatto di avere già un compagno e un rapporto stabile lo considero un vantaggio enorme. Ti rassicura enormemente. Hai il tuo centro affettivo a posto, con te. In due si è infinitamente più forti e soprattutto ci può più facilmente essere quella nota di spensieratezza, quel guardarsi in faccia e sorridersi o mettersi a ridere, che ti fanno superare qualsiasi difficoltà!  :P :gh:

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Secretwindow

Perche' dar retta a uno che ti dice "resta in Italia", e' piu' semplice, meno fatica, meno pianificazione!!

 

Sono totalmente d'accordo, Sweet.  L'ho constatato di persona quando c'è stato da decidere tra restare in Italia o fare i bagagli e partire, e quello che mi ha lasciato perplesso è che questo discorso me l'hanno fatto degli amici gay che erano i primi a lamentarsi del clima sempre pià pesante che si respira in Italia. Arrivando alla conclusione che certo l'Italia non è un' isola felice però nessun paese lo è e che per quanto male si possa stare c'è di peggio.

 

Certo non è una decisione facile da prendere, i fattori che coinvolgono il piano personale, affettivo, emotivo e materiale sono tanti ma la mia opinione è che gli ostacoli si superano quando ci sono volontà e motivazioni forti.

 

 

Il fatto di avere già un compagno e un rapporto stabile lo considero un vantaggio enorme. Ti rassicura enormemente. Hai il tuo centro affettivo a posto, con te. In due si è infinitamente più forti e soprattutto ci può più facilmente essere quella nota di spensieratezza, quel guardarsi in faccia e sorridersi o mettersi a ridere, che ti fanno superare qualsiasi difficoltà!  :P :gh:

 

Questo aspetto per me è fondamentale. Inizialmente forse si incontra qualche difficoltà in più per arrivare ad una decisione definitiva, c'è da ragionare come "noi" e non solo come "io" (mi sembra di ricordare che Sweet stessa abbia messo l'accento su questo aspetto in un post precedente), però l'entusiasmo e la voglia di costruire qualcosa insieme è quello che fa scattare tutto il processo e quello che fa sì che si continui a crescere.

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Sono totalmente d'accordo, Sweet.  L'ho constatato di persona quando c'è stato da decidere tra restare in Italia o fare i bagagli e partire, e quello che mi ha lasciato perplesso è che questo discorso me l'hanno fatto degli amici gay.

 

 

Non io, Federico!

 

Questo aspetto per me è fondamentale. Inizialmente forse si incontra qualche difficoltà in più per arrivare ad una decisione definitiva, c'è da ragionare come "noi" e non solo come "io" (mi sembra di ricordare che Sweet stessa abbia messo l'accento su questo aspetto in un post precedente), però l'entusiasmo e la voglia di costruire qualcosa insieme è quello che fa scattare tutto il processo e quello che fa sì che si continui a crescere.

 

 

E anche tu sei stato aiutato dal tuo ragazzo, che più di te aveva spirito di avventura, e ti ha stimolato, anche se poi questo spirito di avventura e questa voglia di andar via è uscito fuori anche a te.

 

Ma ricordiamoci anche di un altro aspetto:

 

Andiamocene! Al di là dei diritti gay (tutto sommato è la cosa meno importante) l'Italia è un paese tecnicamente fallito! nel 2030 il 33%della popolazione avrà più di 65 anni, il rapporto debito/pil è al 108% (lo pagheremo noi non i nostri padri) il sistema pensionistico è al collasso, corruzione, chiesa, mafia, berlusconi.

 

Andiamocene prima che chiudono le frontiere diventando noi i nuovi extracomunitari!

 

Se l'Italia è una zattera che sta andando a fondo, chi può trovare un lavoro all'estero, ed è anagraficamente in tempo utile, secondo me dovrebbe pensarci seriamente

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sebastian83

Tra parentesi, quand'è che l'Italia è diventato un paese oscurantista? Perché negli anni Settanta la gente manifestava, scioperava per i propri diritti, vinceva i referendum sul divorzio e sull'aborto (quando si andava a votare NO ai referendum, mica come ora che si boicotta il quorum per sfruttare l'astensionismo fisiologico), riformava il diritto di famiglia...

 

Quand'è che l'Italia si è fatta superare dalla Spagna (paese reduce da una dittatura isolazionista con l'approvazione vaticana) in fatto di apertura mentale, oltre che di diritti civili?

 

E soprattutto, perché? Perché in Italia certi processi sociali e soprattutto politici si sono fermati, mentre negli altri paesi hanno proseguito?

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Io comunque per i diritti gay ho molt fiducia nell'unione europea. Prima o poi dovrà armonizzare la cosa (il processo è già iniziato) e dovrà costringere gli stati nazionali a legiferare.

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Io comunque per i diritti gay ho molta fiducia nell'unione europea. Prima o poi dovrà armonizzare la cosa (il processo è già iniziato) e dovrà costringere gli stati nazionali a legiferare.

 

Roby, su questo punto importante (il processo è già iniziato) sono purtroppo sostanzialmente disinformato.

Ti dispiace di dirci di più, circa la direttiva (o le note) già emanate, e i passaggi che secondo te dovrebbero seguire?

Sicuro che possa "costringere" gli Stati nazionali a legiferare? In ogni caso, potrebbe far ciò, ma credo che non

avrebbe potere sul contenuto: intendo dire

che qualunque brodaglia all'italiana potrebbe essere presentata dall'Italia-Vaticano come una risposta ottemperante.

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Non sono certo un giurista. E' iniziato il processo di omogenizzazione per quanto riguarda gli stati che riconoscono dei diritti, però non so tecnicamente a che punto sia.

 

So che la cosa dovrà prima o poi coinvolgere gli altri stati perchè ne ho parlato abb approfonditamente con due importanti giuristi che sono stati miei professori universitari ed entrambi erano sostanzialmente d'accordo sul fatto che l'unione europea dovrà affrontare la questione e risolverla in maniera positiva.

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sebastian83

Sicuro che possa "costringere" gli Stati nazionali a legiferare?

 

Che io sappia, nella giurisprudenza comunitaria attuale, alcuni atti (quali le sentenza della Corte di Giustizia) hanno automaticamente maggior forza di qualsiasi atto dei singoli stati.

 

Se quindi una sentenza europea decidesse, per esempio, che i matrimoni gay possono essere celebrati, i singoli tribunali di ogni paese si devono rifare a quella sentenza piuttosto che al diritto di famiglia nostrano... E' proprio il caso di dire "c'è un giudice a Berlino"...

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nella giurisprudenza comunitaria attuale, alcuni atti (quali le sentenza della Corte di Giustizia) hanno automaticamente maggior forza di qualsiasi atto dei singoli stati.

Se quindi una sentenza europea decidesse, per esempio, che i matrimoni gay possono essere celebrati, i singoli tribunali di ogni paese si devono rifare a quella sentenza piuttosto che al diritto di famiglia nostrano...

 

Questo è molto interessante, ma come non pensare che dietro il diritto c'è la politica, e che quindi questa

possibile sentenza europea sarà bloccata dai partiti cattolici e dallo stesso Vaticano?

 

Tra l'altro, Napolitano, Pdl e Pd alzeranno la soglia percentuale per entrare nel Parlamento

europeo, e questo nullifica le speranze per l'Italia, dove entrambi gli schieramenti principali

sono sotto il protettorato della santa sede. Quindi noi italiani non possiamo far niente, temo,

per dare forza all'Europa laica.

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Sulla questione della possibilta' che l' Italia si adegui alle leggi degli altri Stati nazionali non ho sufficienti conoscenze e informazioni per poter approfondire la discussione.

 

Per me e il mio ragazzo quello che ha fatto prendere la decisione definitiva, dopo aver considerato una marea di pro e contro è stato proprio quel "prima o poi".

 

Un margine di ripensamento c'è sempre, ma nel nostro caso si è ridotto di molto sulla considerazione che non potendo prevedere i tempi del "prima o poi" si sarebbe persa un' occasione che può presentarsi solo una volta in una vita.

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Per me e il mio ragazzo quello che ha fatto prendere la decisione definitiva, dopo aver considerato una marea di pro e contro è stato proprio quel "prima o poi".

 

Un margine di ripensamento c'è sempre, ma nel nostro caso si è ridotto di molto sulla considerazione che non potendo prevedere i tempi del "prima o poi" si sarebbe persa un' occasione che può presentarsi solo una volta in una vita.

 

Complimenti, avete colto il kairòs!

 

Ma se la nuova generazione la pensa così, in Italia resteranno solo gli eterosessuali? :look::ok:

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