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Il comitato del "Rivolta Pride" di Bologna contro l'associazione degli sbirri LGBTQ: ennesima vittoria dei movimenti radicali e populisti escludenti con cui spesso l'attivismo va a braccetto?


MyleneFarmer

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MyleneFarmer

La stessa cosa che diciamo della politica tradizionale ovvero che sono fuori dal mondo reale mi viene da dirla per questi movimenti(cchi): ma esattamente a chi parlano se non a loro stessi?

Lotta al "capitalismo" e alla globalizzazione, comportamenti sovversivi contro le forze dell'ordine, grammatica inclusiva "di fantasia" (basta leggere un loro comunicato su fb per piangere sangue)... Per finire spesso col dire le stesse cose della destra solamente con qualche glitter in più su molte cose. Sembra che a loro piaccia il passato e il degrado così hanno un motivo per continuare ad esistere piuttosto che essere nel presente.

Stessimo parlando di persone che vivono nel ghetto e appena sbarcate capirei anche queste rivendicazioni...ma nella peggiore delle ipotesi hanno il padre farmacista col suv e la madre dentista, vivono di rendita grazie a loro, non si saltano una vacanza all'estero neanche per sogno, usano i social network come tutti gli altri (ovvero per vantarsi di quanto la loro vita sia figa) e abitano in centro a 600 euro a stanza e credono di essere migliori degli altri perché studiano in qualche facoltà umanistica e la sera +++monopolizzano+++ qualche area degradata periferia della città per fare le loro cose.

Al gay operaio di 50 anni e nell'armadio da una vita che ogni giorno si deve sorbire le battute omofobe del capo di Cosenza frega qualcosa delle rivendicazionƏ di questU privilegiati frikkettoni? Meno di zero. Anzi, magari vorrebbe un po' di globalizzazione in più così Amazon apre uno stabilimento anche lì da lui, che paga meglio del suo capo calabrese. 

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1 minute ago, MyleneFarmer said:

ma nella peggiore delle ipotesi hanno il padre farmacista col suv e la madre dentista, vivono di rendita grazie a loro, non si saltano una vacanza all'estero neanche per sogno, usano i social network come tutti gli altri (ovvero per vantarsi di quanto la loro vita sia figa) e abitano in centro a 600 euro a stanza e credono di essere migliori degli altri perché studiano in qualche facoltà umanistica e la sera +++monopolizzano+++ qualche area degradata periferia della città per fare le loro cose.

Mio padre non è farmacista e non postavo spesso su FB foto delle vacanze, comunque ho cambiato vita.

Io capisco che a te infastidisca il "velleitarismo", però non è che tutti tutti quelli che fanno parte di certi movimenti siano ipocriti come tu suggerisci, anzi la maggior parte delle persone che li animano ci dedicano tutto il loro tempo libero. Se i problemi sono sempre "ben altri" non si riesce mai a fare un discorso un po' di sinistra, perché se ho la fortuna di non vivere sotto ad un ponte dal tuo punto di vista sono già un privilegiato 🙂 Insomma, hai ragione a credere che ci sia anche molta fuffa in alcune forme di attivismo, hai torto marcio se credi non serva a niente o che la gente che fa queste cose sia solo gente ricca. Poi, nel tuo titolo parli di "movimenti radicali e populisti"...ecco, mi pare che certi collettivi LBGTQ siano la cosa meno populista che riesco ad immaginare.

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Non scadiamo per piacere. Il motivo per cui Polis Aperta non via venuta alle riunioni organizzative fino all'ultimo

è palesemente perché in un ambiente di giovani froci/e di sinistra con aspirazioni di rivoluzione culturale non ci

volevano stare né discutere. E lo dico perché a Padova si è riproposto lo stesso fenomeno, con il PD ed AGEDO

a fare capolino solo all'ultimissima riunione per assicurarsi un Pride acriticamente inclusivo in barba ai valori delinati

durante 5 mesi di discussione.

Questo perché, come già dicevo in questo stesso topic, un ventenne gay di estrema sinistra ed un militante pro-LGBT

di Giorgia Meloni, oltre alla simpatia verso le persone LGBT, non convididono né il fine del Pride né i mezzi con cui

si dovrebbe esplicare la manifestazione né quale percorso sia adatto a combattere l'omofobia.

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1 minute ago, dreamer_ said:

Il motivo per cui Polis Aperta non via venuta alle riunioni organizzative fino all'ultimo è palesemente perché in un ambiente di giovani froci/e di sinistra con aspirazioni di rivoluzione culturale non ci volevano stare né discutere.

🙀

6 minutes ago, dreamer_ said:

un militante pro-LGBT di Giorgia Meloni

No. Dissento proprio... totalmente. Non può essere questo il motivo. Se mi sbaglio mi prendo le responsabilità delle mie affermazioni, ma il presidente dell'associazione è di sinistra. Assolutamente non voterebbe mai FdI. No raga per me state a pijà un granchio

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31 minutes ago, MyleneFarmer said:

La stessa cosa che diciamo della politica tradizionale ovvero che sono fuori dal mondo reale mi viene da dirla per questi movimenti(cchi): ma esattamente a chi parlano se non a loro stessi?

Lotta al "capitalismo" e alla globalizzazione, comportamenti sovversivi contro le forze dell'ordine, grammatica inclusiva "di fantasia" (basta leggere un loro comunicato su fb per piangere sangue)... Per finire spesso col dire le stesse cose della destra solamente con qualche glitter in più su molte cose. Sembra che a loro piaccia il passato e il degrado così hanno un motivo per continuare ad esistere piuttosto che essere nel presente.

Stessimo parlando di persone che vivono nel ghetto e appena sbarcate capirei anche queste rivendicazioni...ma nella peggiore delle ipotesi hanno il padre farmacista col suv e la madre dentista, vivono di rendita grazie a loro, non si saltano una vacanza all'estero neanche per sogno, usano i social network come tutti gli altri (ovvero per vantarsi di quanto la loro vita sia figa) e abitano in centro a 600 euro a stanza e credono di essere migliori degli altri perché studiano in qualche facoltà umanistica e la sera +++monopolizzano+++ qualche area degradata periferia della città per fare le loro cose.

Al gay operaio di 50 anni e nell'armadio da una vita che ogni giorno si deve sorbire le battute omofobe del capo di Cosenza frega qualcosa delle rivendicazionƏ di questU privilegiati frikkettoni? Meno di zero. Anzi, magari vorrebbe un po' di globalizzazione in più così Amazon apre uno stabilimento anche lì da lui, che paga meglio del suo capo calabrese. 

Questo è un problema di tutti i movimenti politici e non solo ma spiace dirlo in quello gay è ancora più fastidioso.
 

Sinceramente utilizzare la causa gay per proporre lotte sovversive anni 70 da bolscevichi nostaligici è davvero irritante nello stesso tempo nemmeno si può pretendere che tutti gli omosessuali la pensino politicamente allo stesso modo.
Pertanto un movimento nazionale, un coordinamento trasversale deve esserci, al fine di fare gruppo su temi centrali e pacificamente condivisi.

Diciamo che fare un pride bolognese ad appannaggio di una sola forza estremista non è proprio il massimo.

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18 minutes ago, dreamer_ said:

E lo dico perché a Padova si è riproposto lo stesso fenomeno, con il PD ed AGEDO

a fare capolino solo all'ultimissima riunione per assicurarsi un Pride acriticamente inclusivo in barba ai valori delinati

durante 5 mesi di discussione.

...avevo letto uno status fb di un amico che si riferiva a questa situazione...non menzionava nessuno, ma ora ricollego i puntini...

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1 hour ago, Renton said:

No. Dissento proprio... totalmente. Non può essere questo il motivo. Se mi sbaglio mi prendo le responsabilità delle mie affermazioni, ma il presidente dell'associazione è di sinistra. Assolutamente non voterebbe mai FdI. No raga per me state a pijà un granchio

Io non faccio parte dell'organizzazione del Rivolta Pride e non considero il tuo amico un meloniano,

il mio voleva essere un esempio per esprimere il fatto che questi due modi di fare attivismo hanno

metodi e fini diversi e per mantenere una forma di coerenza interna alla manifestazione non possono

coesistere contemporaneamente, a meno di trovare una sintesi che non rispecchia né il primo né il

secondo. Finora in Italia si sono trovati dei compromessi e non delle sintesi, a quanto ne so.

1 hour ago, schopy said:

...avevo letto uno status fb di un amico che si riferiva a questa situazione...non menzionava nessuno, ma ora ricollego i puntini...

La mancanza di rispetto e di volontà di cooperazione assembleare è stato da parte di alcune associazioni

estremamente carente e a tratti platealmente offensivo. E' un peccato perché le dichiarazioni di fiducia iniziali ci

avevano fatto sperare in uno sviluppo cooperativo inedito.

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2 hours ago, Almadel said:

sarebbe un tema interessante se NON parlassimo dei Centri Sociali

e invece usassimo questa polemica estiva per parlare delle Forze dell'Ordine.

Che è un argomento enormemente più interessante e che ci interessa da vicino molto di più.

discussione che mi pare utile come un paio di mutande nei pornazzi...

per curiosità, puoi dirci chi chiami quando hai bisogno di aiuto? sailor moon o il 112? 

2 hours ago, Almadel said:

Perché cazzo di tutto quello che scrivo non ve ne importa una fava,

ma frignate come vitelli se a DUE persone viene chiesto di non portare un cartello?

perchè non stai scrivendo, ma vomitando bile & rancore repressi contro la "categoria" sbirri & contorni.

posizione semplicemente sterile ed inutile a qsi discussione o progresso sul tema.

 

ah! per la cronaca,

2 hours ago, Almadel said:

Negli anni Novanta le retate nelle discoteche gay erano un grande classico.

forse succedeva in polentonia, anche se non ricordo di averne sentito tanto parlare all'epoca (o almeno al Borgo e alla Fossa non erano accadimenti frequenti):

a Roma all'Alibi prima e al Mukka poi (per tacer dei battuage) eravamo noi a chiamare la polizia quando c'erano fascistelli o rumeni che aggredivano, pestavano o rapinavano (e in qualche caso ammazzavano) dietro le fratte o nelle dark.

il povero Calipari (quello che morì in Iraq per salvare la Sgrena) prese molto sul serio tutte ste aggressioni e con le sue indagini parecchi de sti aggressori son finiti al gabbio, e ancora stanno là. Ti svelo un segreto: erano poliziotti perfino lui e la sua squadra! ai suoi funerali c'era tutta la comunità gaya romana, coi dirigenti che la vedova volle nelle prime file, e non per cercare visibilità; anzi, nessuno dichiarò volutamente ai vari microfoni tv, perchè avevamo tutti perso un amico

13 minutes ago, dreamer_ said:

questi due modi di fare attivismo hanno

metodi e fini diversi e per mantenere una forma di coerenza interna alla manifestazione non possono

coesistere contemporaneamente, a meno di trovare una sintesi che non rispecchia né il primo né il

secondo

mi spieghi come cazzo pensi di riuscire ad ottenere qsa alla voce diritti se non fai massa critica ed escludi, anzi cacci, chi vorrebbe essere dalla tua parte??

questo non è nemmeno velleitarismo, è voler essere inutili, per non dire dannosi

1 hour ago, Iron84 said:

Pertanto un movimento nazionale, un coordinamento trasversale deve esserci, al fine di fare gruppo su temi centrali e pacificamente condivisi.

citofonare coordinamento Onda pride. Che infatti sono incazzati neri (vedi il post di GayNet -che nel coordinamento c'è- che ho postato stamattina)

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2 hours ago, Almadel said:

Perché cazzo di tutto quello che scrivo non ve ne importa una fava,

ma frignate come vitelli se a DUE persone viene chiesto di non portare un cartello?

Perché preferiremmo tutti passare una notte in questura piuttosto che stare tra i compagni del centro sociale queer di Bologna 😛

Oltretutto, se bisogna andare a ripescare il g8 di vent'anni fa come motivazione a favore di quest'esclusione, in un paese di sessanta milioni di abitanti... non si è molto convincenti.

Se si pensa a Bologna è difficile immaginarsi i disordini in America, con la polizia poco addestrata che spara facile, che non interviene quando ci sono le sparatorie a scuola, che protegge la proprietà privata e non i cittadini. E' più facile immaginarsi questi scarti di centro sociale arrabbiati perché la sera prima sono stati sgridati dall'agente per aver fatto casino in piazza 😛 

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4 minutes ago, freedog said:

per curiosità, puoi dirci chi chiami quando hai bisogno di aiuto? sailor moon o il 112? 

Sai con chi stai parlando?

A me i compagni di Autonomia - quando siamo stati menati dai fasci - avevano anche proposto di fare una spedizione punitiva contro gli aggressori,

invece di rivolgerci alla DIGOS. E ho dovuto spiegare che noi poveri preferiammo un risarcimento in denaro

rispetto a togliersi delle soddisfazioni menando a nostra volta qualcuno.

Io non ho "simpatie" per nessuno: mi faccio i conti in tasca e mi conto i lividi.

Solo così capisco chi sono i miei amici e i miei nemici.

Io ragiono come un animale.

8 minutes ago, freedog said:

perchè non stai scrivendo, ma vomitando bile & rancore repressi contro la "categoria" sbirri & contorni.

Posso dirti quelle che sono state le mie esperienze o le vuoi questionare?

E' importante sapere che queste cose capitavano in "Polentonia" o che gli sbirri che ci schedavano erano tutti "terroni"?

Dimmelo tu, io non ci ho fatto caso.

 

Sì, sono rimasto traumatizzato. L'ho mai negato? Non mi pare.

Sì, a causa di quello che ho subito a Genova ho avuto paura a rivolgermi alla Polizia,

ma l'ho fatto lo stesso: perché pensavo che fosse la cosa migliore per noi.

 

Le cose che dite sulla mia vita mi fanno solo schifo.

Per fortuna tutte le volte che mi sono esposto - sia contro la Polizia , sia chiedendo il suo aiuto -

la Magistratura ha sempre stabilito che ero io dalla parte della ragione.

Perché io non sono un sottone che sta sempre dalla parte dei manganelli dei camerati,

né un anarcoide che sta sempre con le spranghe dei compagni.

Io non sono coerente: il mio istinto mi spinge sempre dalla parte giusta.

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31 minutes ago, dreamer_ said:

non considero il tuo amico un meloniano

Ok dai è già qualcosa sono contento 

32 minutes ago, dreamer_ said:

Il mio voleva essere un esempio per esprimere il fatto che questi due modi di fare attivismo hanno metodi e fini diversi e per mantenere una forma di coerenza interna alla manifestazione non possono coesistere contemporaneamente

Questo può essere, ma nel mio modo di vedere la cosa, qui ci sono queste due istanze contrapposte 

Da una parte vedo un'associazione che si occupa delle problematiche di uno specifico (e molto difficile) settore lavorativo, di carattere statale, a beneficio deə lavoratorə che ne fanno parte, dell'ambiente e della comunicazione con la realtà LGBTQIA+ in generale 

Dall'altro un collettivo con uno specifico, legittimo, orientamento ideologico, il quale rifiuta l'istituzione statale di cui sopra e, per conseguenza, vuole tenerne le distanze 

Ora, se io ricevo mobbing sul lavoro, vengo discriminato in quanto appartenente alla comunità LGBTQIA+, eccetera; posso sì condividere le istanze ideologiche del collettivo, ma preferisco rivolgermi all'associazione 

Aka posso essere pure orientato all'anarchia politicamente, ma nel mio quotidiano mi serve più il primo approccio nel qui e ora. Non mi posso affidare all'aspettativa che butterete giù lo Stato

43 minutes ago, dreamer_ said:

Finora in Italia si sono trovati dei compromessi e non delle sintesi, a quanto ne so.

Spero si possa pragmaticamente trovare un punto di incontro perché questa divisione è sfiancante

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38 minutes ago, Almadel said:

Posso dirti quelle che sono state le mie esperienze o le vuoi questionare?

il problema è che sono le TUE esperienze, e le generalizzi a tutta la categoria sbirri!!

vatti a rileggere le pagine vecchie de sto thread: non ti sto dicendo che ti sei inventato aggressioni o che ne so, ma che tra gli sbirri non sono tutti psicpoazzi come quelli della Diaz o di Cucchi.

e che se vogliamo progredire in tante cose, non puoi non accogliere Polis Aperta e collaborarci.

mi manda ai matti pensare che queste dovrebbero essere banalità, al massimo dovrei sentirmi dire "grazie al cazzo" quando le scrivo, e invece tocca stà a discute coi gruppettari strafighi incazzati contro il Sistema e bla bla bla.

ma che cazzo si potrà mai risolve con st'atteggimento respingente??

37 minutes ago, Renton said:

Spero si possa pragmaticamente trovare un punto di incontro perché questa divisione è sfiancante

sei ancora giovane.. sai chi ragionava così negli anni 90?

quei reduci dei vari 68 o 77 -zona lotta continua, autonomia e dintorni- che erano ostinatamente duri & puri e non s'erano riciclati craxiani o berlusconiani e a 40-50 anni s'erano accorti di esse froci: volevano monopolizzare tutte le discussioni e riunioni nelle ass.ni "perchè loro sanno come si fa", salvo poi venire presi a pernacchie per i loro pippon.. ehm.. monologhi interminabili nonchè inconcludenti.

a legge sto thread mi sembra di esse tornato a quell'epoca...

Edited by freedog
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4 minutes ago, freedog said:

sei ancora giovane

A quanto pare non più così giovane da pensare che per risolvere i concreti problemi sul lavoro basti prendere atto della repressività delle istituzioni e invocare la rivoluzione 

5 minutes ago, freedog said:

quei reduci dei vari 68 o 77 -zona lotta continua, autonomia e dintorni- che erano ostinatamente duri & puri e non s'erano riciclati craxiani o berlusconiani e a 40-50 anni s'erano accorti di esse froci: volevano monopolizzare tutte le discussioni e riunioni nelle ass.ni "perchè loro sanno come si fa", salvo poi venire presi a pernacchie per i loro pippon.. ehm.. monologhi interminabili nonchè inconcludenti.

Ok ma io chi sono in questo quadretto? Lol

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8 minutes ago, Renton said:

ma io chi sono in questo quadretto?

un* (dei pochi) che cerca di fare un ragionamento (quasi) logico

8 minutes ago, Renton said:

A quanto pare non più così giovane da pensare che per risolvere i concreti problemi sul lavoro basti prendere atto della repressività delle istituzioni e invocare la rivoluzione 

un giorno qualcuno mi dovrà spiegà su cosa si basa st'assioma giovane = rivoluzionario a tutti i costi.

Non voglio dì che siete tutti inebetiti appresso alle storie social (è dal riflusso nel privato degli anni 80 che c'è sta polemica sull'edonismo e la superficialità dei giovani; anche basta co ste diatribe generazionali) e che ve ne fregate di quello che vi succede intorno, però una sana & consapevole libidin.. ehm..  concretezza non fa mai male, a qsi età!

Edited by freedog
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1 minute ago, freedog said:

un giorno qualcuno mi dovrà spiegà su cosa si basa st'assioma giovane = rivoluzionario a tutti i costi.

Avrei una mezza spiegazione... che non vuole essere universale. Se tu stai al quinto del liceo o al primo anno dell'università... il tuo pensiero sul futuro è molto più possibilista. Puoi pure sperare che il mondo cambi radicalmente prima della tua entrata nel mondo del lavoro. Poi il tempo passa, il mondo resta la stessa m*rda, e a un certo punto ti dici: ops! L'unico sbocco professionale per il quale mi sono preparato mi immetterà in un ambiente transfobico! E mo??? Che  faccio??? Che mi succederà??? Finirò anche io schiacciato dalla propaganda politica, dal provveditorato, dai tribunali, demonizzato perché esempio pericoloso per i giovani, per poi ritrovarmi a 60 anni da solo, depresso, emarginato, a vivere in un camper, a valutare se sia il caso di comprare una tanica di benzina e un accendino??? OPS!!!

 

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6 minutes ago, Renton said:

Poi il tempo passa, il mondo resta la stessa m*rda, e a un certo punto ti dici: ops! L'unico sbocco professionale per il quale mi sono preparato mi immetterà in un ambiente transfobico!

Non è detto che accada; la vita per i gay è migliorata parecchio negli ultimi vent'anni, e non c'è motivo di credere che non migliorerà anche per i trans, anche se ce n'è di strada da fare. Poi su, hai studiato filosofia; i posti da insegnante nei licei sono talmente pochi che l'essere trans sarà l'ultimo dei problemi 😃

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@Renton sono pienamente d'accordo con te. Il tassello che a mio parere manca nel tuo ragionamento

è che questa "associazione di categoria", Polis Aperta, non raccoglie dei lavoratori statali comuni; i funzionari

dell'INPS, ad esempio, non hanno una storia alle spalle di episodi sporadici ma ricorrenti di violenza fisica e psicologica

sui cittadini esterni che finiscono sotto l'azione del distaccamento INPS locale. [Ho citato l'INPS ma puoi sostituirlo

con i pompieri, se preferisci un istituto più vicino come funzione alle FdO]

Sinceramente fatico ad immaginare un Pride che non apprezzerebbe vedere sfilare un'associazione che

promuove di diritti LGBTQ all'interno dell'INPS.

 

Gli elementi vanno fra loro collegati perché guardati singolarmente perdono di significato.

 

A Polis Aperta non si critica la nobile -e sicuramente faticosissima- opera di attivismo dall'interno, ma la scelta

di rappresentare in chiave totalmente positiva la propria appartenenza alle FdO senza costruire una narrativa

anche di critica interna che riconosca l'esistenza di ricorrenti episodi di violenza.

Questo perché l'omofobia si intreccia con il sessismo, l'eteronormatività, il classismo (certo non farei attivismo se

come Gabbana fossi miliardario e potessi permettermi di fare causa a chiunque mi insulti per strada) e la tutela

dello status-quo. Non è possibile sconfiggere l'omofobia senza affrontare le questioni sopracitate, ma sei una persona

sveglia quindi non penso tu l'abbia già colto.

Polis Aperta invece si prefigge di sconfiggere l'omofobia come se la discriminazione sugli omosessuali esistesse

in una bolla e non fosse supportata da altre discriminazioni di cui le FdO sono, in sporadici ma ricorrenti episodi,

attori attivi. E' come se venisse detto "combattiamo il problema sistemico e ricorrente dell'omofobia nelle FdO, ma

gli episodi di violenza sui carcerati (esempio a caso) non sono sistemici e ricorrenti nelle FdO ma è colpa di alcune

mele marce e non è rappresentativo". Una visione assai parziale, non trovi?

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6 minutes ago, Renton said:

Avrei una mezza spiegazione... che non vuole essere universale. Se tu stai al quinto del liceo o al primo anno dell'università... il tuo pensiero sul futuro è molto più possibilista. Puoi pure sperare che il mondo cambi radicalmente prima della tua entrata nel mondo del lavoro. Poi il tempo passa, il mondo resta la stessa m*rda, e a un certo punto ti dici: ops! L'unico sbocco professionale per il quale mi sono preparato mi immetterà in un ambiente transfobico! E mo??? Che  faccio??? Che mi succederà??? Finirò anche io schiacciato dalla propaganda politica, dal provveditorato, dai tribunali, demonizzato perché esempio pericoloso per i giovani, per poi ritrovarmi a 60 anni da solo, depresso, emarginato, a vivere in un camper, a valutare se sia il caso di comprare una tanica di benzina e un accendino??? OPS!!!

sicur* che ci sia solo l'opzione Cloe?

per dire, oggi è il compleanno di Vlady Luxuria, un'ltra che di merda addosso nel tempo ne ha presa a carrettate (quando si candidò con Bertinotti, quelli di An ai comizi in piazza le tiravano dietro finocchi. E selci); eppure è riuscita a diventare l'icona pop indiscussa che è oggi.

L'ho detto pure a lei, secondo me si svende a stà sempre in certi salotti tv (tipo reality o la D'Urso), però quanto è (stata) utile per sdoganà l'universo lgbt+ dalla macchietta della checca col vizietto?

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17 minutes ago, schopy said:

Non è detto che accada; la vita per i gay è migliorata parecchio negli ultimi vent'anni, e non c'è motivo di credere che non migliorerà anche per i trans, anche se ce n'è di strada da fare.

Va bene ma comunque era per spiegare com'è che secondo me uno passa dal ragionare in astratto al fare considerazioni più pragmatiche tutto qua

14 minutes ago, freedog said:

sicur*

Amo va bene la -o finale con me

14 minutes ago, freedog said:

eppure è riuscita a diventare l'icona pop indiscussa che è oggi

Questa è la classica roba da "uno su mille ce la fa", mettiamola così. E poi decisamente mi manca il phisique du rôle per diventare un'icona pop. Non ci investirei troppo

@dreamer_ siccome il tuo messaggio è lungo rispondo quando torno che esco a cena con un amico

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5 minutes ago, Renton said:

Amo va bene la -o finale con me

recepito

sarà fatto!

5 minutes ago, Renton said:

E poi decisamente mi manca il phisique du rôle per diventare un'icona pop.

non ti sottostimare.. chi può dire quali saranno i canoni estetici tra 15-20 anni?

magari a quell'epoca i/le tiktoker di oggi sempreranno plastica patinata e tu sarai LA perfezione

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MyleneFarmer

Penso che l'obiettivo sarebbe riuscire ad avere delle vite noiosissime e comuni piuttosto che sperare di diventare delle star di Hollywood o della televisione nazionale per avere la vita che un eterosessuale ha dalla nascita.... 

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45 minutes ago, freedog said:

per dire, oggi è il compleanno di Vlady Luxuria, un'ltra che di merda addosso nel tempo ne ha presa a carrettate (quando si candidò con Bertinotti, quelli di An ai comizi in piazza le tiravano dietro finocchi. E selci); eppure è riuscita a diventare l'icona pop indiscussa che è oggi.

Sì, va detto pure che Luxuria come molte altre trans sue coetanee ha dei trascorsi nella prostituzione...che è una cosa vorremmo nessun/nessuna trans dovesse più fare per necessità, ma solo per scelta.

L'idea è di battersi perché i/le trans possano essere ben accetti e ben accette in qualsiasi luogo di lavoro preferiscono, senza che questa loro caratteristica sia di intralcio...insomma, non è che vogliamo tutti far spettacolo, magari uno vuol fare l'autista, una vuol fare la segretaria, un'altra vuol lavorare in banca...

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11 minutes ago, schopy said:

L'idea è di battersi perché i/le trans possano essere ben accetti e ben accette in qualsiasi luogo di lavoro preferiscono, senza che questa loro caratteristica sia di intralcio...insomma, non è che vogliamo tutti far spettacolo, magari uno vuol fare l'autista, una vuol fare la segretaria, un'altra vuol lavorare in banca...

ho conosciuto anni fa (era proprio all'epoca del G8) un camallo del porto di Genova che bazzicava don Gallo e dintorni; una forza della natura, ma di quelli con cui è molto salubre non litigarci mai, pure dopo che aveva fatto la transizione MtoF.

sapeva bestemmiare in non so quante lingue e le cene con lei erano qsa da piegarsi in due dalle risate.

è da un po' che non la sento, ora che mi ci fai pensare; dopo le mando un msg

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3 hours ago, schopy said:

L'idea è di battersi perché i/le trans possano essere ben accetti e ben accette in qualsiasi luogo di lavoro preferiscono

Purché non vogliano entrare in polizia, diciamo

4 hours ago, dreamer_ said:

A Polis Aperta non si critica la nobile -e sicuramente faticosissima- opera di attivismo dall'interno, ma la scelta di rappresentare in chiave totalmente positiva la propria appartenenza alle FdO senza costruire una narrativa anche di critica interna che riconosca l'esistenza di ricorrenti episodi di violenza.

Ma sta proprio qui il nodo del disaccordo: io non vedo questa esaltazione acritica in Polis Aperta. Cioè, capisco che, dall'esterno, l'idea di un'associazione del genere possa far pensare a esaltati di quella risma; solo che non è quel che vedo e leggo da parte loro. Penso che, dal momento in cui è scoppiata la polemica, i toni si siano subito radicalizzati, da una parte con gli "acab" e i "per noi siete a prescindere sbirri demmè", dall'altro con gente a caso esaltata alla "un ce toccate i nostri eroi della patriah" e via discorrendo. Nella maggior parte dei casi dubito che chi parla conosca un minimo le persone che fanno parte dell'associazione... o almeno questa è l'impressione 

5 hours ago, dreamer_ said:

E' come se venisse detto "combattiamo il problema sistemico e ricorrente dell'omofobia nelle FdO, ma gli episodi di violenza sui carcerati (esempio a caso) non sono sistemici e ricorrenti nelle FdO ma è colpa di alcune mele marce e non è rappresentativo".

Ho capito il tuo punto, solo che io, per credere che l'attribuzione di questa mentalità a questa associazione sia corretta, come minimo ho bisogno di evidenze.

Perché altrimenti, per me, tu stai parlando di un'associazione il cui presidente è un tizio:

- laureatosi su tematiche transgender, attualmente dottorando in sociologia di polizia con una tesi che si propone di mettere in luce il clima di genere all'interno delle forze dell'ordine, con particolare riferimento alla percezione e alla condizione del femminile all'interno della Polizia di Stato (ho citato quasi alla lettera ciò che mi ha spiegato quando gliel'ho chiesto)

- che ha attraversato un calvario burocratico di sovradeterminazione medica e giuridica di cui non ha mai taciuto la sofferenza e le complessità e soprattutto il carattere di discriminazione sistemica

- che scrive sempre post sentitissimi sulla condizione femminile, transgender, eccetera

- che mi è sempre parso una persona estremamente sensibile

- che adora Paul Preciado wtf ma di che stiamo parlando 

In pratica ciò che dici per me semplicemente non ha alcun senso e secondo me proprio c'è un equivoco e vi state sbagliando nel giudicarli. Magari ci saranno state un paio di occasioni in cui non sono stato d'accordo con qualcosa che ha detto ma comunque nulla che per me giustifichi la diffidenza 

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AndrejMolov89
15 hours ago, MyleneFarmer said:

La stessa cosa che diciamo della politica tradizionale ovvero che sono fuori dal mondo reale mi viene da dirla per questi movimenti(cchi): ma esattamente a chi parlano se non a loro stessi?

Lotta al "capitalismo" e alla globalizzazione, comportamenti sovversivi contro le forze dell'ordine, grammatica inclusiva "di fantasia" (basta leggere un loro comunicato su fb per piangere sangue)... Per finire spesso col dire le stesse cose della destra solamente con qualche glitter in più su molte cose. Sembra che a loro piaccia il passato e il degrado così hanno un motivo per continuare ad esistere piuttosto che essere nel presente.

Stessimo parlando di persone che vivono nel ghetto e appena sbarcate capirei anche queste rivendicazioni...ma nella peggiore delle ipotesi hanno il padre farmacista col suv e la madre dentista, vivono di rendita grazie a loro, non si saltano una vacanza all'estero neanche per sogno, usano i social network come tutti gli altri (ovvero per vantarsi di quanto la loro vita sia figa) e abitano in centro a 600 euro a stanza e credono di essere migliori degli altri perché studiano in qualche facoltà umanistica e la sera +++monopolizzano+++ qualche area degradata periferia della città per fare le loro cose.

Al gay operaio di 50 anni e nell'armadio da una vita che ogni giorno si deve sorbire le battute omofobe del capo di Cosenza frega qualcosa delle rivendicazionƏ di questU privilegiati frikkettoni? Meno di zero. Anzi, magari vorrebbe un po' di globalizzazione in più così Amazon apre uno stabilimento anche lì da lui, che paga meglio del suo capo calabrese. 

La retorica dei figli di papá lascia il tempo che trova. Non é che Karl Marx non fosse una persona proveniente da un certo background culturale. Solitamente sono gli studenti e chi ha disponibilitá di tempo libero a poter fare una riflessione politica gratuitamente. Ad esempio, io, non riesco oggettivamente a seguire queste discussioni, e se le seguissi interferisce col mio lavoro. Ho dovuto eclissarmi dai social perché sostanzialmente sono diventate piattaforme di discussione politica ed attivismo, perché non posso starci dietro come tanti altri. Al contempo sono felice che alcune persone a prescindere dal background culturale abbiano il tempo e decidano di dedicarcelo. Magari vi sono problemi di comunicazione e di outreach come é naturale che capiti, ma l´operaio 50 enne gay non ha il tempo, gli strumenti per capire l´utilitá di alcune rivendicazioni. Questo non perché sia stupido, perché anche il post dottorando in fisica delle particelle ha lo stesso medesimo problema. D´altro canto vi sono alcuni problemi quando persone inesperte si affacciano ad un mondo complesso che é in un equilibrio metastabile di per sé. Per esempio ridurre la produzione di greggio e favorire green energy ha oggettivi vantaggi sul lungo periodo, ma sul breve periodo significa una contrazione dei consumi data dall´aumento del prezzo, e oggettivamente anche una riduzione dei posti del lavoro di un settore. Siccome siamo quel che che siamo, se non investiamo cognitivamente non riusciamo a fare proiezioni sul futuro o anche ad altre implicazioni materiali, é logico che vi sia una certa tensione tra i cittadini e questi attivisti. Da un lato il comune cittadino non ha "il tempo" (i.e. sufficienti energie da investire a meno di casi particolari) e dall´altro abbiamo attivisti che non riescono a mettersi nella prospettiva piu´ "mondana".

Se si valutano le idee, le persone che le dicono sono del tutto irrilevanti - i.e. é un argoment ad hominem - se si vuole semplicemente odiare l´ipocrisia e il virtue signalling di alcuni, ci sta, ma sta sempre nella sfera delle antipatie personali. A me stanno sul cazzo moltissime persone, nella misura in cui fanno virtue signalling, senza spendersi realmente su alcune battaglie, pero´, l´ipocrisia di alcuni non rende meno giuste alcune battaglie contro il body shaming, per dire.

La questione della partecipazione di alcune sigle ai Pride, é, e rimarrá un problema. Perché sostanzialmente non si impedisce al meloniano di partecipare al Pride in quanto privato cittadino, si impedisce alla frangia arcobaleno di FI di partecipare con il nome della sigla. Quando si parla di sigle, associazioni, vi é l´implicazione che il comitato che organizza il pride accetta determinate posizioni, e le suffraga. Ad esempio, se io facessi una manifestazione di geologi, e accetto che Forza nuova abbia il suo spazio ritengo che queste idee abbiano casa nella manifestazioni geologiche. Che sia giusto o sbagliate, sono un altro paio di maniche.

Se i comitati organizzativi sono composti da determinate sigle, e alcune di esse sono mutualmente esclusive con altre, mi aspetto che l´"inclusivitá" del pride dipenda dalla composizione associativa di una determinata realtá. Ne consegue che non bisogna valutare questo parametro su un pride locale, ma su tutta l´onda pride.

Non posso commentare la situazione precipua, perché non ho gli elementi. Non leggo i giornali, né sono sui social. Leggere i giornali é inutile perché i giornalisti sono schiavi che scrivono cose a caso nel disperato tentativo di arrivare al giorno dopo, sui social vedi sopra. Se il comitato che ha organizzato il pride, ha deciso di non includere una determinata associazione che é stata latitante nelle fasi organizzative, e che inoltre ha alcune incompatibilitá ideologiche con chi ci mette la forza lavoro, e anche i soldi, direi che stiamo discutendo di un non problema per fare la solita sviolinata contro i centri sociali disobbah. Io, personalmente, sarei per la partecipazione di queste realtá, come non nutro il massimo rispetto per i movimenti queer post modernisti o altro, ma comprendo la ragione per cui questa scelta é stata fatta. Se io ci metto la faccia, se io ci metto i soldi, se io ci metto i miei weekend, tempo libero, per organizzare, non farei mai un pride con un ingegnere. Magari, porla in questi termini avrebbe reso piu´ digeribile questa scelta, ma li é difficile per alcune realtá ideologiche ammettere che si obbedisce alle stesse logiche di un "privato" ed hanno deciso di abbellire il comunicato con un generatore automatico as usual.

Edited by AndrejMolov89
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10 hours ago, schopy said:

Sì, va detto pure che Luxuria come molte altre trans sue coetanee ha dei trascorsi nella prostituzione...che è una cosa vorremmo nessun/nessuna trans dovesse più fare per necessità, ma solo per scelta.

Per quel che ne so io le trans che hanno battuto o battono i marciapiedi lo fanno si per soldi ma questo e' strano per luxuria. Se le trans provengono da paesi poveri e battono in europa lo fanno si per poter avere generi di prima necessita' come cibo e abitazione.

se erano trans da paesi eu storici una volta battevano i marciapiedi perche' i sistemi sanitari nazionali in passato facevano loro problemi per pagare le operazioni che necessitavano.

luxuria per quel che so io non ha i genitali da donna e dunque se batteva non lo faceva per necessita' classica di una trans europea del passato che voleva operarsi ma per altri motivi.

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27 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Ho dovuto eclissarmi dai social perché sostanzialmente sono diventate piattaforme di discussione politica ed attivismo

Magari... a me pare invece che ci sia una grossa deriva egocentrica da sto punto di vista: si vuol solo far risaltare la propria figaggine o brillantezza, e sticazzi di tutto il resto & di tutti gli altri

30 minutes ago, AndrejMolov89 said:

si impedisce alla frangia arcobaleno di FI di partecipare con il nome della sigla

GayLib ai Pride c'e' sempre stata con tanto di cartelli e stiscioni, per la cronaca

32 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Quando si parla di sigle, associazioni, vi é l´implicazione che il comitato che organizza il pride accetta determinate posizioni, e le suffraga

e' esattamente il contrario: e' chi viene ai Pride che accetta la piattaforma rivendicativa proposta

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AndrejMolov89
9 minutes ago, freedog said:

Magari... a me pare invece che ci sia una grossa deriva egocentrica da sto punto di vista: si vuol solo far risaltare la propria figaggine o brillantezza, e sticazzi di tutto il resto & di tutti gli altri

GayLib ai Pride c'e' sempre stata con tanto di cartelli e stiscioni, per la cronaca

e' esattamente il contrario: e' chi viene ai Pride che accetta la piattaforma rivendicativa proposta

1) Puo´ essere, sta di fatto che sono un cestino della mia attenzione a causa delle discussioni politiche che avvengono li.

2) Non lo metto in dubbio. Ma magari hanno partecipato maggiormente ai lavoro, e non posso commentare per Bologna pride

3) Vi é un comitato che organizza il pride, e dá la piattarforma rivendicativa. Chi viene accetta il pride, ma anche chi lo organizza deve valutare. Dipende se si intende il pride come servizio pubblico o meno.

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1 hour ago, AndrejMolov89 said:

Vi é un comitato che organizza il pride, e dá la piattarforma rivendicativa. Chi viene accetta il pride, ma anche chi lo organizza deve valutare.

c'è anche un coordinamento NAZIONALE onda pride che cmq una linea la detta.

e non è quella bolognese...

 

che poi -nota a margine- i fatti di Oslo di stanotte son pure un bel campanello d'allarme su quanto può esse autolesionistico non essere inclusivi.

Sì, ok, stavolta era il pazzoide tipo Utoya, però se l'aria è ANCHE questa, non mi sembra la cosa più intelligente da fare esse respingenti con chi vuol stare dalla nostra parte...

Edited by freedog
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