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Discriminazione e bullismo nei "safe space" LGBTQ.


MyleneFarmer

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Uno "spazio sicuro" è un luogo in cui si sa che non si verrà giudicati per come si è (ma solo per come ci si comporta).

O - perlomeno - un luogo in cui le persone che lo fanno verranno allontanate.

 

Per me uno "spazio sicuro" è anche un luogo in cui è scoraggiato provarci.

Se viene in un'associazione LGBTI un ragazzo e tu ti approfitti della sua ricerca di uno "spazio sicuro" per rimorchiarlo,

è molto probabile che io ti dica di smettere. (Anche se ci provi nel forum o allo sportello trans).

Puoi farlo ovviamente, ma è meglio fuori dagli spazi controllati.

 

Il locali gay invece hanno delle regole di controllo più basse persino della realtà.

In un locale gay puoi toccare un culo o un pacco (perlomeno in dark) o sbirciare un cazzo che piscia

senza che la molestia venga drammatizzata, che è proprio il contrario di uno "spazio sicuro".

Complice l'alcol e - a volte - le dinamiche del branco, i freni inibitori sono più bassi.

 

Un Pride è un buon compromesso.

Si può flirtare - ma senza essere molesti - e verrebbe stigmatizzata anche una risposta maleducata;

perché è un evento costruito intorno a un "progetto etico",

ma non si tratta di un "rifugio" come lo può essere uno "spazio sicuro".

Quindi posso dire a un ragazzo che ha delle chiappe fantastiche (cosa che non posso dire in associazione)

e lui deve rispondermi "grazie!" e non "sparisci, scherzo della natura" (cosa che rischio se lo faccio in un locale)

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Vivacia3But

Uno spazio sicuro è uno spazio come un altro con idealmente qualche paletto in più, ma con l'oggettiva impossibilità di mettere troppi paletti, specialmente quando chi ci arriva è il primo a selezionare i ragazzi che vede, escludendo i non carini, e a provarci con quello carino. C'è una grande ipocrisia in queste lamentele ed è inutile invocare il bisogno di spazio sicuro quando sappiamo benissimo che provarci con un ragazzo carino in una discoteca è l'esatto contrario.

Se uno cerca ambienti nei quali esistano solo l'amore universale e l'altruismo disinteressato, beh, c'è il volontariato alle mense dei poveri. 

Se cerchi un ragazzo carino che non ti rifiuti, credo che ci siano ragazzi carini che lo fanno di lavoro.

Altrimenti incassi il due di picche come abbiamo fatto tutti, a una certa!!

Edited by Vivacia3But
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1 hour ago, MyleneFarmer said:

Prima di tutto bisogna rispondere alla domanda: esistono o no i "safe space"? Se esistono, allora troviamo una definizione.

Certo che un bar gay è tendenzialmente un "safe space" per un ragazzo gay, ma ciò non significa che solo per questo si sia al riparo dell'altrui maleducazione. Il tiktoker mica è stato discriminato in quanto gay, e a ben vedere non è nemmeno stato discriminato, ha solo approcciato dei ragazzi poco gentili.

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Il confine è anche molto soggettivo. Quello che può essere per me spazio sicuro, può non esserlo per altri. 

Per me è sicuro se uno che osa fare un commento omofobo non ti tira anche una sediata se gli giri le spalle dopo avergli risposto. Per altri è sicuro se un altro gay non ti offende sull'aspetto. 

Il rischio è di creare un ambiente talmente ovattato da risultare paradossalmente nocivo. Lo stimolo a sopravvivere e quindi a migliorarsi nasce proprio dall'ostilità dell'ambiente in cui viviamo. Quindi va bene che sia safe sulle cose basilari, ma non esageratamente a tal punto da assecondare ogni minima nostra paura. 

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10 minutes ago, Vivacia3But said:

Uno spazio sicuro è uno spazio come un altro con idealmente qualche paletto in più, ma con l'oggettiva impossibilità di mettere troppi paletti, specialmente quando chi ci arriva è il primo a selezionare i ragazzi che vede, escludendo i non carini, e a provarci con quello carino. 

Pure tu confondi però...essere rifiutato è un'eventualità che può accadere ovunque e non può rappresentare il discrimine per identificare uno spazio come sicuro o non sicuro. Santo cielo, vi perdete in un bicchier d'acqua. Perché ormai la vostra generazione "ha i sentimenti in testa al posto dei pensieri" (semicit.)

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Vivacia3But
2 hours ago, MyleneFarmer said:

Non voglio fare l'avvocato del tiktoker ma la "voce narrante" è solo una scelta stilistica come tante, non significa che sia quindi una storia finta.

L'aspetto rilevante da tener presente è che si tratta di  una narrazione, e di certo lo stile non è giornalistico. E' molto probabile che sia finta per la natura stessa del social, che è basato sul montaggio creativo di canzoncine, vocine, didascalie e stickers allo scopo di lanciare video accattivanti al mondo e fare quante più visualizzazioni possibili. 

Una testimonianza seria di un episodio del genere si dovrebbe fare raccontando, anche in pochi secondi, almeno i punti salienti del dialogo intercorso tra i due ragazzi affinché abbia una sua logica e una sua coerenza e affinché chi ascolta possa effettivamente capire che cos'è accaduto. 

Una reazione del genere (offese gravi solo per aver salutato o essersi presentati) me la immagino solo da parte di uno che abbia subito avance molto fastidiose e insistenti o pesanti, oppure da un ubriaco o da uno che ha evidenti problemi ed è da evitare --> quindi non bisognerebbe piangere e lamentarsi, ma aver acquisito la consapevolezza che la persona era idiota e non averci a che fare fino alla fine dei ns giorni.

Non è assolutamente la norma e non mi è mai capitato, né l'ho mai sentito raccontare a qualcuno.

E non credo che tra gay ci siano tutti questi criteri selettivi che fra etero o in generale nel mondo non ci sono.  Anzi forse ce ne sono molti di meno, se andiamo a vedere che cosa accade nel mondo etero e nei locali etero!!

Edited by Vivacia3But
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22 minutes ago, Ghost77 said:

Il confine è anche molto soggettivo. Quello che può essere per me spazio sicuro, può non esserlo per altri. 

Ma se si è al riparo da discriminazioni omofobe direi che non ci piove, quello spazio è "tecnicamente" sicuro...magari frequentato da gentaglia ma sicuro sotto un certo profilo.

25 minutes ago, Ghost77 said:

Quindi va bene che sia safe sulle cose basilari, ma non esageratamente a tal punto da assecondare ogni minima nostra paura. 

Ma è insensato anche solo immaginare esistano luoghi o situazioni in cui tutto funzioni come lo vorremmo...è questo che chiedono i ventenni ad uno spazio "safe"?

Qualcuno più sopra menzionava le associazioni; chi le ha frequentate o animate sa che sì, certo, sono luoghi in cui non si tollerano risposte come "smamma ciccione", ma accade pure che ci si incastri in dinamiche molto più spiacevoli sul lungo termine se qualcuno continua a provarci con chi non lo ricambia 😅

27 minutes ago, Vivacia3But said:

E non credo che tra gay ci siano tutti questi criteri selettivi che fra etero o in generale nel mondo non ci sono.  Anzi forse ce ne sono molti di meno, se andiamo a vedere che cosa accade nel mondo etero e nei locali etero!!

La verità è che, etero o gay che tu sia, se nasci di bell'aspetto ed hai un buon carattere sarai trattato mediamente meglio di chi non ha le stesse fortune...non c'è nulla di sofisticato da comprendere.

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9 minutes ago, schopy said:

Ma è insensato anche solo immaginare esistano luoghi o situazioni in cui tutto funzioni come lo vorremmo...è questo che chiedono i ventenni ad uno spazio "safe"?

Che sia insensato concordo ma l'impressione è realmente questa. E non parlo di ciò che abbiamo letto qui nel thread ma di un andamento che si percepisce palesemente altrove : discord stesso è pieno di discussioni sulle "comunità tossiche" e sulla ricerca perenne di un ambiente in cui "stare in pace" "fare cose in tranquillità e con serenità". 

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3 hours ago, blaabaer said:

Poi oh, io non risponderei mai "schioda, ciccione" a uno che mi si avvicina, ma è perché mia mamma mi ha insegnato le buone maniere.

Eh, già, le buone maniere.... quelle che mancano troppo spesso oggi, quando tutti pretendono di dire a tutti tutto quel che pare a loro.

In gran parte dei casi d'omofobia e di fobie varie forse sarebbe più efficace osservare il galateo che obbedire al codice penale!

Edited by Mario1944
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2 hours ago, MyleneFarmer said:

mi pare ovvio che per me i safe space esistono e sono compresi i locali cosi come tutti gli ambienti "gay" altrimenti non avrei fatto il topic... 

Io non ho capito in base a quale logica un locale LGBTQ+ debba automaticamente essere "safe" rispetto alla maleducazione e alla grassofobia o ad altre discriminazioni su base estetiche. Ci entrano persone, come in qualsiasi altro ambiente, ivi compresi maleducati, grassofobici e annessi.

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1 hour ago, schopy said:

Qualcuno più sopra menzionava le associazioni; chi le ha frequentate o animate sa che sì, certo, sono luoghi in cui non si tollerano risposte come "smamma ciccione", ma accade pure che ci si incastri in dinamiche molto più spiacevoli sul lungo termine se qualcuno continua a provarci con chi non lo ricambia

Questo è uno dei motivi per cui nelle associazioni è preferibile non rimorchiare.

Sono altri i posti che sono deputati a questo scopo

(anche se in troppi continuate a consigliarle quando ci dicono che su Grindr si trovano male).

E in questi altri posti però non verrete protetti, perché al cameriere non importa dei vostri sentimenti...

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2 hours ago, MyleneFarmer said:

Inoltre la definizione di wikipedia che hai postato non spiega assolutamente niente dal momento che tutte le persone "comunicano"... ovunque. 

Hai ragione: e questo è perché l'idea di "safe space" tipicamente si applica ad ambienti di studio e di lavoro e in un certo senso, per estensione, a delle associazioni culturali; insomma: dove c'è uno scambio di idee. Non dove ci si va a divertire in compagnia, o a rimorchiare. Per questo dicevo che un bar non rientra nell'ambito "safe space", neanche se è un bar gay.

Il concetto di "safe space" in assoluto non ha significato: si parla di "safe space for..." (learning, working). Un safe space è un posto in cui puoi condurre la tua attività di studio o di lavoro ed esprimere le tue opinioni o idee o semplicemente fare le tue cose, senza che siano messe in atto dinamiche discriminatorie nei confronti di una certa minoranza (esternazioni derogatorie, svalutazione delle idee di un gruppo di persone, eccetera)

Un safe space si implementa tramite l'uso di strumenti che facilitano e incoraggiano l'inclusione e tali strumenti dipendono dall'ambiente professionale o di studio che prendi in considerazione. Le misure che adotti in un posto di lavoro non sono necessariamente le stesse di quelle che adotti all'università; gli accorgimenti che trovi in un corso di scienze politiche non sono necessariamente gli stessi di quelli che trovi per un corso di ingegneria.

Uno sportello di ascolto o un gruppo lgbt rientrano nella categoria di safe space lgbt un po' in automatico, nel senso che non solo sono ambienti in cui puoi fare le tue cose senza essere soggetto di discrimazione, ma le cose che fai sono proprio collegate al tuo essere una persona lesbica, gay, bisessuale, trans, eccetera.

Creare uno spazio sicuro comporta una pianificazione strutturata su come gestire le interazioni verbali e gli scambi di idee in un gruppo; su come gestire e prevenire potenziali conflitti; come dare il giusto contesto a certe spiegazioni o presentazioni; eccetera. Non vuol dire disegnare un cerchio per terra, mettere un cartello "HERE BE HOMOS" e cominciare a versare cocktail.

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8 minutes ago, blaabaer said:

Per questo dicevo che un bar non rientra nell'ambito "safe space", neanche se è un bar gay.

Paradossalmente l'unica persona che può lamentarsi che un bar gay non sia un "safe space"

non è il cliente, ma il cameriere 🙂 Perché è quello che ci si aspetta da un luogo di lavoro e non da un locale

Un conto è se mi chiama "ciccione" un cretino che ho appena conosciuto, un conto se me lo dice un collega...

Quest'ultima cosa è proprio un reato che si chiama "mobbing".

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Esatto. Pensare che un bar gay sia un safe space perché ci si sente protetti e liberi di fare cose che magari in pubblico non si riuscirebbe a fare (per esempio: limonare con il proprio compagno) è prendere il concetto di "safe space" e dargli un altro significato, che è quello di oasi protetta, o "sanctuary" se vogliamo continuare con i termini presi in prestito dall'inglese. Al massimo un bar gay può essere un safe space se è un luogo dove si fa attivismo, ma non penso che succeda così spesso nel 2022

 

(edit: ed è per questo che considero importante prima chiarirsi sulle definizioni, e poi dare un giudizio. Altrimenti sì che è aria fritta!)

Edited by blaabaer
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MyleneFarmer
2 hours ago, Vivacia3But said:

L'aspetto rilevante da tener presente è che si tratta di  una narrazione, e di certo lo stile non è giornalistico. 

ogni volta che ti succede qualcosa di bizzarro o memorabile tu fai una dichiarazione stampa e chiami skynews24 o solo il social media management prima di raccontarla sui social ai tuoi amici??? Mah..

3 minutes ago, blaabaer said:

Esatto. Pensare che un bar gay sia un safe space perché ci si sente protetti e liberi di fare cose che magari in pubblico non si riuscirebbe a fare (per esempio: limonare con il proprio compagno) è prendere il concetto di "safe space" e dargli un altro significato, che è quello di oasi protetta, o "sanctuary" se vogliamo continuare con i termini presi in prestito dall'inglese. 

Questo forum è un safe space? Se sì perché? O se no, perché? 

57 minutes ago, Cesco00 said:

Io non ho capito in base a quale logica un locale LGBTQ+ debba automaticamente essere "safe" rispetto alla maleducazione e alla grassofobia o ad altre discriminazioni su base estetiche. Ci entrano persone, come in qualsiasi altro ambiente, ivi compresi maleducati, grassofobici e annessi.

Si presume che la gestione del locale LGBTQ in questione sia più attenta a certe tematiche rispetto alla media dei locali "etero". E poi trattare i locali, gay in questo caso, come degli esercizi commerciali qualsiasi è sbagliato dato che spesso hanno anche un significato storico per le minoranze storicamente oppresse del posto legate a quel locale.

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4 minutes ago, MyleneFarmer said:

Questo forum è un safe space? Se sì perché? O se no, perché? 

Sì e no.

Sì, perché dichiaratamente questo è il suo scopo.

No, perché una volta lo era molto di più: poiché c'era una moderazione ubiqua e severa.

 

Molti anni fa però tutti i moderatori litigarono tra loro e ora stai visitando le rovine di Cartagine.

Meno moderazione significa anche uno spazio meno sicuro

e uno spazio meno sicuro significa anche meno utenza.

Quindi direi: "Sì, lo è: almeno nelle intenzioni".

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47 minutes ago, Almadel said:

Questo è uno dei motivi per cui nelle associazioni è preferibile non rimorchiare.

Però non possiamo escludere che accada, così come non è escluso ci si fidanzi con un collega al lavoro, con un compagno di studi o degli scout; la mia opinione è che le situazioni spiacevoli a cui accennavo si verifichino tra "associati" anche perché si teme che scoraggiare in modo deciso le avances di un altro partecipante possa essere causa di risentimenti, e allora ci si deve barcamenare in situazioni equivoche talvolta molto a lungo.

15 minutes ago, blaabaer said:

Pensare che un bar gay sia un safe space perché ci si sente protetti e liberi di fare cose che magari in pubblico non si riuscirebbe a fare (...) è prendere il concetto di "safe space" e dargli un altro significato, che è quello di oasi protetta, o "sanctuary" (...)

Ti ringrazio per questa precisazione. Davo per scontato che la "safeness" dello spazio si potesse riferire appunto anche alle attività ludiche di un locale.

16 minutes ago, MyleneFarmer said:

Questo forum è un safe space? Se sì perché? O se no, perché? 

Mi sembra di sì in linea generale; non ci si insulta spesso, e quando ciò accade interviene un moderatore.

2 hours ago, Ghost77 said:

discord stesso è pieno di discussioni sulle "comunità tossiche" e sulla ricerca perenne di un ambiente in cui "stare in pace" "fare cose in tranquillità e con serenità". 

Che significa illudersi che esistano già dei club, online o fisici, a misura delle mie opinioni...una baggianata 😂 la verità è che tanto in un'associazione fisica quanto in una comunità online ci stai bene se ti piace argomentare, se impari a non prendere le critiche alle tue idee troppo sul personale e se entri rispettando un filino le gerarchie già sussistenti nel gruppo.

2 minutes ago, Almadel said:

(...) una volta lo era molto di più: poiché c'era una moderazione ubiqua e severa.

Ti pare che ora scoppino spesso dei flame?🤔

29 minutes ago, MyleneFarmer said:

Si presume che la gestione del locale LGBTQ in questione sia più attenta a certe tematiche rispetto alla media dei locali "etero". 

Cosa ti fa pensare che la gestione del locale frequentato dal tiktoker non lo sia? Mica l'ha insultato qualcuno dello staff. Pensi che i gestori di un locale dovrebbero intervenire per qualsiasi interazione tra clienti risulti sgradita a qualcuno...?

Nei locali gay tra l'altro si organizzano specifici eventi per ragazzi sovrappeso come le serate bear 😊

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23 minutes ago, MyleneFarmer said:

Questo forum è un safe space? Se sì perché? O se no, perché? 

Ci sono un paio di riflessioni da fare in merito, che scriverò in modo completamente scoordinato.

Ovviamente c'è il fatto che al momento questo forum non ha una vera e propria "moderazione", se non Ghost che ci fa il favore di intervenire con richiami se gli animi si scaldano, o con provvedimenti più severi in casi, diciamo, "estremi". In tutto ciò, "safe space" non vuol dire solo allontanare chi si comporta male.

Ma più in generale, non saprei esattamente come declinare il concetto di "safe space" a un forum o una comunità online. Questi spazi sono generalmente, per loro natura, molto orizzontali. Uno spazio sicuro richiede un certo tipo di mediazione e moderazione da parte di chi lo coordina e lo gestisce, e perlomeno che tutti quelli che vi partecipano siano consapevoli di entrare in uno spazio sicuro e intenzionati a mantenerlo e coltivarlo come tale. Qui non c'è sempre questa volontà (perché es. ci sono utenti che iniziano thread proprio con l'intenzione di creare un flame) o questa accortezza (quando scriviamo senza contare fino a dieci, ma anche perché siamo abituati ad usare l'internet come se fosse un luogo senza regole)

Poi c'è anche la questione dell'anonimato, e del fatto che l'educazione e il lavoro sono una cosa, e invece navigare su internet è un'altra cosa.

Il forum è un punto d'incontro virtuale; un po' come per un gruppo di amici, è difficile stabilire come possa essere uno spazio "sicuro". Penso che più che altro possa provare ad essere uno spazio accogliente

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47 minutes ago, MyleneFarmer said:

 

Si presume che la gestione del locale LGBTQ in questione sia più attenta a certe tematiche rispetto alla media dei locali "etero". 

Lo trovo un presumere un po' gratuito, ecco. Anche perché continua a non essermi chiaro come potrebbe fare un gestore di una discoteca a impedire che un avventore risponda male a un ragazzo sovrappeso che ci prova con lui. Chiede all'ingresso un'autocertificazione di gentilezza e non grassofobia? L'alternativa è credere che tali luoghi siano "safe" perché gli omosessuali tendano a essere più rispettosi e "inclusivi". Il che è insostenibile, credo siamo tutti d'accordo. È una discoteca, che sia gay o etero cambia poco: non c'è proprio ragione di credere che sia impossibile incontrare un cafone.

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3 minutes ago, blaabaer said:

Uno spazio sicuro richiede un certo tipo di mediazione e moderazione da parte di chi lo coordina e lo gestisce, e perlomeno che tutti quelli che vi partecipano siano consapevoli di entrare in uno spazio sicuro e intenzionati a mantenerlo e coltivarlo come tale. Qui non c'è sempre questa volontà (...) o questa accortezza (...)

A me qui sembra tutto si svolga in modo accettabile 😅 gli utenti più insolenti ormai li conosciamo, e qualche volta la strategia migliore per spegnere un flame è quella di ignorarlo. Intendo, se non è sicuro questo forum, twitter che cos'è? Una giungla? 

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3 minutes ago, Cesco00 said:

L'alternativa è credere che tali luoghi siano "safe" perché gli omosessuali tendano a essere più rispettosi e "inclusivi". Il che è insostenibile, credo siamo tutti d'accordo. È una discoteca, che sia gay o etero cambia poco: non c'è proprio ragione di credere che sia impossibile incontrare un cafone.

In locali diversi valgono protocolli diversi.
Se è un bar con quattro tavolini e un bancone, il gestore probabilmente si accorgerà se ci sono interazioni negative tra avventori che non si conoscono. Ma in un bar così, se io mi sto facendo i cavoli miei e arriva qualcuno a provarci con me, onestamente, lo trovo abbastanza sgarbato.

Se è un locale più da rimorchio o una discoteca, ovviamente, sia io che il gestore useremo un metro diverso

3 minutes ago, schopy said:

A me qui sembra tutto si svolga in modo accettabile 😅 gli utenti più insolenti ormai li conosciamo, e qualche volta la strategia migliore per spegnere un flame è quella di ignorarlo.

Il punto è che qui non c'è niente che possa prevenire il fatto che ad un certo punto si iscriva un utente nuovo e se ne esca con, esempio a caso, interventi che sostengono o magari anche solo vagamente suggeriscono che la bisessualità non esiste, o cose così

Quello che voglio dire è che un forum online non deve necessariamente essere uno spazio sicuro, e nella maggior parte dei casi non può esserlo per forza di cose:
- perché non è necessariamente il suo scopo
- perché chiunque può accedervi
- perché spesso si chiude un occhio
- perché non ci sono conseguenze gravi per chi sgarra (il ban da un forum ovviamente non ha ripercussioni IRL)
- perché si preferisce creare uno spazio che promuova la libertà di opinioni (anche se queste opinioni sono es. transfobiche)
- perché a volte la mole di utenti fa sì che sia impossibile star dietro a tutto
- perché il dialogo è strutturato in modo orizzontale

Come vedi, alcune delle caratteristiche che impediscono a uno spazio online di essere uno "spazio sicuro" non sono negative, di per sé

Il fatto è che non c'è una dicotomia "safe space = buono" / "altrimenti = cattivo"

La creazione di uno spazio sicuro è una cosa sacrosanta e che ha senso in certi contesti, perché dipende da strumenti che sono specifici del contesto in cui lo si vuole creare

Il fatto che questo forum mantenga o no livelli di conversazione accettabili è un discorso su un piano completamente diverso

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MyleneFarmer

Nei locali gay c'è una netiquette da seguire?

Ci dovrebbe essere, secondo me, ma spesso non c'è... Quindi si accettano cose che normalmente fuori da lì verrebbero considerate sbagliate e improponibili. Poi ripeto non faccio di tutta l'erba un fascio, ma questa è l'impressione che ho. 

Quando sono stato all'estero come exchange student durante il penultimo anno delle superiori non ho mai beccato un locale che facesse lo sconto "ai twink", per tutto il mese... Mentre a Bologna sì.

La differenza con il posto in cui sono stato all'estero è che perlomeno se non ti piacevano certe cose, potevi cambiare locale. Ma se in città (in Italia) va bene se ci sono 3 locali, diventa un pochino difficile.

Un'altra volta ero in un locale della periferia di Milano e durante la serata un gruppo di ragazzi con la scusa di ballare animatamente né approfittava per toccare un po' tutti... sia davanti che dietro. Non in bagno tra chi ci stava, ma in pista. A me non fregava un tubo di loro e non volevo essere toccato. Finita la serata scrivo sui social agli organizzatori di questa cosa e di stare più attenti e magari cercare di promuovere certi comportamenti all'interno dei loro ambienti tra i partecipanti  e mi risponde uno di loro: "eh eh menomale dai... se riesci a riconoscerli presentameli". 🙃

Edited by MyleneFarmer
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17 minutes ago, MyleneFarmer said:

Ci dovrebbe essere, secondo me, ma spesso non c'è...

E' come andare in pizzeria.

Tu puoi pretendere che il cameriere sia gentile,

ma se ci provi con la ragazza del tavolo a fianco e quella ti manda a cagare malamente

non può certo essere colpa del gestore del ristorante. Giusto? Siamo d'accordo su questa cosa?

Dovrebbe esserci una "etiquette" per comportarsi tra clienti di una pizzeria?

23 minutes ago, MyleneFarmer said:

Non in bagno tra chi ci stava, ma in pista.

Sì, le regole dei locali gay sono diverse da quelle dei locali etero.

Se palpi le ragazze in discoteca in questo modo,

il buttafuori ti mena e ti segnalano anche ai Carabinieri.

E' importante che un locale gay abbia dei luoghi (generalmente le darkroom)

in cui questi comportamenti siano consentiti e altri in cui non lo siano.

 

A posteriori però il gestore non può fare nulla, se non sdrammatizzare.

Il modo giusto per risponderti sarebbe stato: "La prossima volta se ti senti molestato, chiamami"

Che è esattamente la stessa cosa che ti direbbe il gestore di una pizzeria:

"Non ho modo di assicurarmi che gli avventori siano persone civili;

se però sono incivili fammelo sapere, ho modo di intervenire solo sul momento"

 

Il messaggio che ti è stato mandato è invece: "Preferisco avere loro come clienti e non te.

Questo è lo stile che voglio che abbia il mio locale, se non ti sta bene non ripresentarti che mi rovini il mood".

L'idea è che - se non ti trovi bene - puoi andartene in qualsiasi momento.

Ha diritto il gestore di un club privato a pensare o dire una cosa del genere?

Non so risponderti con certezza, ma è il motivo per cui io e Alessandro Zan non siamo più amici 🙂

 

 

 

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2 hours ago, blaabaer said:

Il punto è che qui non c'è niente che possa prevenire il fatto che ad un certo punto si iscriva un utente nuovo e se ne esca con, esempio a caso, interventi che sostengono o magari anche solo vagamente suggeriscono che la bisessualità non esiste, o cose così

Solitamente però in questi casi interviene la moderazione; io comunque fatico ad equiparare le opinioni, più o meno destramente espresse, a degli atti violenti o a degli insulti, quel che renderebbe "pericoloso" anche il luogo virtuale...non capisco allora cosa si possa qualificare come safe space ad eccezione di una casa-rifugio per donne in fuga da mariti violenti.

A mio modo di vedere la suscettibilità dell'utenza non può essere un metro di giudizio affidabile per valutare se uno spazio virtuale sia più o meno "safe" 😊

 

Edited by schopy
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6 hours ago, Vivacia3But said:

Una reazione del genere (offese gravi solo per aver salutato o essersi presentati) me la immagino solo da parte di uno che abbia subito avance molto fastidiose e insistenti o pesanti, oppure da un ubriaco o da uno che ha evidenti problemi ed è da evitare --> quindi non bisognerebbe piangere e lamentarsi, ma aver acquisito la consapevolezza che la persona era idiota e non averci a che fare fino alla fine dei ns giorni.

Non è assolutamente la norma e non mi è mai capitato, né l'ho mai sentito raccontare a qualcuno.

davvero pensi che NON sia la norma???

ti assicuro che in qsi battuage, dark room o posto da rimorchio capita tanto ma tanto spesso...

6 hours ago, schopy said:

Qualcuno più sopra menzionava le associazioni; chi le ha frequentate o animate sa che sì, certo, sono luoghi in cui non si tollerano risposte come "smamma ciccione", ma accade pure che ci si incastri in dinamiche molto più spiacevoli sul lungo termine se qualcuno continua a provarci con chi non lo ricambia

uh!!! quanti aneddoti vuoi in materia???

2 hours ago, MyleneFarmer said:

Nei locali gay c'è una netiquette da seguire?

beh.. per esempio quella di non provarci con lo staff (camerieri, baristi, massaggiatori nella sauna...)

 

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1 hour ago, schopy said:

Solitamente però in questi casi interviene la moderazione; io comunque fatico ad equiparare le opinioni, più o meno destramente espresse, a degli atti violenti o a degli insulti, quel che renderebbe "pericoloso" anche il luogo virtuale...non capisco allora cosa si possa qualificare come safe space ad eccezione di una casa-rifugio per donne in fuga da mariti violenti.

Ma infatti è semplicemente un concetto che secondo me non si applica a un posto come questo

Il che non lo rende un posto "pericoloso" necessariamente

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45 minutes ago, freedog said:

uh!!! quanti aneddoti vuoi in materia???

Senza addentrarci necessariamente negli aneddoti, secondo me questo è un punto interessante: in un ambiente pensato per essere, oltre che accogliente, un vero "safe space", in cui si usa un linguaggio controllato, la prossemica è vigilata, i comportamenti in genere sono improntati alla correttezza...può accadere che non si sappia come reagire ad un'avance insistente e sgradita o ad una prepotenza imprevista. Chiaro che a violare i patti di buona convivenza sia chi inizia ad infastidirci o chi prova a prevaricarci, ma come se ne esce se non rispondendo in modo ugualmente deciso?

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25 minutes ago, schopy said:

Senza addentrarci necessariamente negli aneddoti, secondo me questo è un punto interessante: in un ambiente pensato per essere, oltre che accogliente, un vero "safe space", in cui si usa un linguaggio controllato, la prossemica è vigilata, i comportamenti in genere sono improntati alla correttezza...può accadere che non si sappia come reagire ad un'avance insistente e sgradita o ad una prepotenza imprevista. Chiaro che a violare i patti di buona convivenza sia chi inizia ad infastidirci o chi prova a prevaricarci, ma come se ne esce se non rispondendo in modo ugualmente deciso?

dipende anche se l'insistenza del corteggiamento sfocia anche nella molestia o nello stalking belli e buoni...

però non pensavo solo a discorsi sentimental-sessualosi: in ass.ne ci si può scornare anche per millantamila altri motivi, che quasi sempre hanno a che vedere coi soldi...

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On 5/19/2022 at 10:50 PM, Almadel said:

Però davvero non possiamo dire che non si scopi abbastanza dalle nostre parti.

Su questo sono d'accordo anche io. Credo che a parità di bellezza (o di bruttezza), entro certi limiti, il gay che vuole scopare e che non ha aspettative irrealistiche può farlo senza problemi e abbondantemente, più dell'equivalente etero single.

On 5/19/2022 at 10:18 PM, freedog said:

Si', ma come dicevo stamattina dipende pure da come ci provi! Se sei insistente, quando non molesto, alla fine ci sta che ti becchi la rispostaccia.

Invece ci sono tanti modi per respingere una persona insistente, anche senza ricorrere al body shaming da quattro soldi. Puoi essere fermo, scostante, brutale, anche minaccioso, pur senza adottare metodologie sbagliate e che poi attirano una marea di critiche. Spero che tu non avresti fatto come il belloccio del video...

Comunque il mondo non è composto solamente da persone altruiste e beneducate, quindi il ragazzo respinto dovrebbe imparare a gestire anche quelle situazioni che, per quanto possano non piacere, è probabile si verifichino. Altrimenti rischia di chiudersi in una bolla di vittimismo che non lo aiuta. Questa è la mia opinione.

20 hours ago, Vivacia3But said:

- Se è vero che effettivamente gli è stata data questa risposta

MA SOPRATTUTTO ---> Se l'episodio narrato è avvenimento reale o finzione.

Mettere in dubbio se sia realmente accaduto mi pare inutilmente polemico. Posto che non abbiamo gli strumenti per verificarlo con certezza, consideriamo quanto riferito come autentico: se non altro è lo spunto per discutere delle questioni che emergono. Come diceva Almadel, è un episodio del tutto verosimile, che sarà successo e succederà chissà quante volte.

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3 hours ago, schopy said:

. Chiaro che a violare i patti di buona convivenza sia chi inizia ad infastidirci o chi prova a prevaricarci, ma come se ne esce se non rispondendo in modo ugualmente deciso?

Aspetta, però. Riferendoci all'evento del video, non vedo davvero in quale contesto infierire sul girovita di qualcuno sia una difesa lecita. Esempio: se sono in un battuage e tu inizi a toccarmi nonostante ripetuti rifiuti, al limite ti mando a fare in culo e ti tiro un destro, mica ti dico "sei un lurido ciccione, nessuno ti vorrà mai se non perdi almeno 60kg, come puoi pensare di provarci con me?".

54 minutes ago, Eirene said:

il gay che vuole scopare e che non ha aspettative irrealistiche può farlo senza problemi e abbondantemente, più dell'equivalente etero single.

Ecco perché ringrazio ogni giorno di non essere dell'altra parrocchia. È in assoluto la cosa più bella che mi sia successa nella vita.

Edited by Cesco00
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