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Vivacia3But
1 hour ago, metalheart said:

Non mi sembra stiano male, né loro né i rispettivi compagni. Si godono delle belle vite, si sa tutto di loro, questa ambiguità ripaga economicamente e gli unici che rimangono con il culo per terra siamo noi che allora ripieghiamo su presunti messaggi morali che pretendiamo loro mandino ai giovani gay (ma ce ne frega, o gliene frega davvero qualcosa? Suvvia). Accettiamo, per favore, l'amore e gli orientamenti in tutte le loro forme. Stressiamo ancora una volta l'importanza della libertà - anche quella degli altri di fare cose che ci triggerano ❤️

L'ambiguità - che poi di ambiguità non si tratta, questa che vedi nelle foto è qualcosa di molto più vicino all'ipocrisia che all'ambiguità - non credo ripaghi economicamente. Sono artisti di successo e sono ripagati economicamente dal lavoro che fanno, come ognuno di noi dal nostro lavoro. Possono fare quello che vogliono, andare dove vogliono, si sposeranno a Timbuktu - che fra poco, in materia di diritti civili, sarà più avanti dell'Italia - auguri e figli maschi e niente da dire sulla loro felicità.

Come già detto almeno 3 o 4 volte, io non ho nulla contro chi non fa coming out, per qualsiasi ragione. Le ragioni possono essere tante e valide: c'è chi non si sente pronto, chi è cresciuto in un contesto particolarmente omofobo, chi è più cervellotico oppure è impegnato in altro e non ha tempo per mettersi in discussione. 

Non sono assolutamente triggerato dalla velatezza o velataggine che dir si voglia. A questo proposito non mi è piaciuto affatto Tiziano quando, dopo aver fatto CO, ha dichiarato che non ha nessuna stima per chi non fa CO. L'ho trovata una frase sciocca e gratuita quasi quanto quella della Nannini che sente il bisogno di rivendicare l'uso della parola "frocio".

https://corrieredellumbria.corr.it/news/spettacoli/27477994/tiziano-ferro-omosessualita-tardi-nessuna-stima-no-coming-out-marito-victor-allen.html

Quello che non mi piace è che, alle innocue e classiche domande sul privato, quelle sulla mamma, sul papà, sul fidanzato o sulla fidanzata, siano proprio loro stessi, ovvero i Bolle, i Mahmood e le Nannini, e non io, non "gli attivisti", non gli interlocutori, non i pettegoli, non le drag queen di Stonewall, non Lady Gaga, a tirar fuori tanti discorsi sul coming out, sulla privacy, su cos'è la sessualità oggi, sulla parola gay, addirittura sul mancato riconoscimento della stepchild in Italia, con annessi papiri di spiegazioni date per una e una sola ragione: pararsi il culo perché hanno paura che un onesto e banale coming out di due secondi e tre parole possa, oggi, nel 2022, comprometterli pubblicamente. Questa paura si chiama omofobia interiorizzata ed è sano superarla, non portarla sul petto come una medaglia, perché farlo significa semplicemente fare il gioco degli omofobi e accettare di vivere nell'ombra, quando agli etero non è assolutamente richiesto e non si compromettono, anzi, si esaltano e si autocelebrano, e non hanno motivi per dire che il proprio partner è un amico, un assistente o "uno che conosco da quarant'anni" (come ha detto Gianna a proposito di Carla)

Edited by Vivacia3But
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cmq pure sti metrosexual etero - gender fluid - beato chi li capisce cominciano ad esagerà un filino negli outfit...

Blanco-reggiseno-tour.jpg

(per chi se lo fosse perso; https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/06/blanco-canta-in-reggiseno-sul-palco-e-lancia-il-dress-code-per-i-suoi-concerti-vestitevi-fotmente-di-bianco-o-nero/6550267/ )

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Vivacia3But

Di Penelope Gianna dice tranquillamente che è sua figlia, e non che è sua nipote.

Mahmood ha detto mille volte, mi sembra, che i suoi genitori sono separati e che suo padre è andato in Egitto, e poi che si è fatto vivo, e tutta la storia biblica della sua famiglia. Non dice che è stato portato dalla cicogna e che è figlio di Madre Terra e del soffio divino di Zeus.

Guarda caso privacy e ragionamento filosofico entrano in gioco selettivamente solo quando parlano dei partner dello stesso sesso. Chissà perché.

Edited by Vivacia3But
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58 minutes ago, Vivacia3But said:

Questa paura si chiama omofobia interiorizzata ed è sano superarla

Oppure anche no, sta alla Nannini di turno curarsi della sua salute. Dalle foto che vedo su Google mi sembra perfettamente in salute, felice, stronza come al solito, piena di tasse non pagate e contenta così, in Inghilterra. 

1 hour ago, Vivacia3But said:

annessi papiri di spiegazioni date per una e una sola ragione: pararsi il culo perché

Scusa ma le ragioni sono tante e ne hai elencate alcune tu qualche riga sopra. Tra queste c'è anche la paura di compromissione dell'immagine pubblica, si, è valida anche quella. D'altronde l'Italietta è così omofoba, no? C'è anche, volendo, una banale mancanza di voglia che è più che legittima, così come sono legittimi e stimolanti i discorsi sul superamento delle etichette. Dobbiamo lavorare noi sul fastidio di pancia che proviamo per questi personaggi, e non loro su una presunta omofobia interiorizzata (che non vedo più di tanto, ma pure se ci fosse, non mi pare li faccia stare male più di tanto)

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Vivacia3But

Omofobia interiorizzata e omofobia ambiente sono fatte della stessa pasta, nascono dalla stessa matrice dalla quale dovremmo liberarci tutti per vivere meglio con noi stessi e in una società migliore. Non credo che si possa vivere in una società migliore liberalizzando l'uso della parola frocio come vorrebbe la Nannini, che chiaramente esprime quest'idea cavernicola perché viene da un mondo talmente omofobo che non le è bastata una vita per superare dentro di sé quei pregiudizi sull'omosessualità con cui è stata svezzata nella sua Siena, città meravigliosa ma, ahimé, altrettanto chiusa in se stessa e arretrata come poche.

Chi non supera l'omofobia interiorizzata e preferisce nascondere l'ovvio non fa del male a nessuno direttamente - se non eventualmente alla persona con la quale sta se questa non è d'accordo col nascondimento - e può anche essere felice e appagato nel vivere in una fogna dorata come gli artisti che abbiamo citato, tuttavia è innegabile che perseverare nell'ipocrisia equivale ad accettare, avallare e subire la mentalità di quelli che mettono apertamente in campo le discriminazioni e ci tengono che siano preservate. 

Non c'è nulla di nobile o di filosofico in questo, e ormai non c'è neanche niente di furbo. E' semplicemente anacronistico, banale e triste.

45 minutes ago, metalheart said:

Dobbiamo lavorare noi

Tu di sicuro. Senza offesa.

Edited by Vivacia3But
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Sono felice che Blanco abbia voluto omaggiarmi aprendo il suo tour proprio nella mia città,

ma purtroppo devo cancellarlo dalla mia lista di "cantanti che mi piacciono e che non si vestono da donna".

1 hour ago, metalheart said:

D'altronde l'Italietta è così omofoba, no? C'è anche, volendo, una banale mancanza di voglia che è più che legittima, così come sono legittimi e stimolanti i discorsi sul superamento delle etichette.

Delle due l'una: o l'Italia è troppo omofoba per dichiararsi o è già così avanti che non serve più.

Qui sta il cortocircuito che si deve evidenziare.

Non puoi mai dire che stai con un uomo: prima perché c'era l'omofobia e adesso perché non c'è più.

 

Beato Michele Bravi che è riuscito a dichiarsi negli unici cinque minuti nella storia d'Italia

in cui siamo stati passati dal Medioevo direttamente al post-modernismo. 🙂

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1 hour ago, Vivacia3But said:

dovremmo liberarci tutti per vivere meglio con noi stessi e in una società migliore

Forse devi liberartene tu. Mahmood e Nannini hanno fatto le loro scelte, e ci pensano loro al proprio benessere.

1 hour ago, Vivacia3But said:

fogna dorata

 

1 hour ago, Vivacia3But said:

anacronistico, banale e triste.

Sono i giudizi di cui parlavo, purtroppo ci si deve girare attorno a lungo ma alla fine sembra che si tratti di questo. Lasciamo perdere il discorso fantoccio sui "danni indiretti" che ci sarebbero sugli altri gay (che poi, voglio dire, chissenefrega: dobbiamo essere liberi, no?), è questo complesso di superiorità che abbiamo verso chi non ha ancora fatto il grande passo che va indagato.

57 minutes ago, Almadel said:

Delle due l'una: o l'Italia è troppo omofoba per dichiararsi o è già così avanti che non serve più.

Qui sta il cortocircuito che si deve evidenziare.

Non puoi mai dire che stai con un uomo: prima perché c'era l'omofobia e adesso perché non c'è più.

Mahmood sembra che abbia optato per la seconda, anche se va encomiato per il suo prezioso supporto al ddl contro l'omobitransfobia e il riconoscimento che questo problema, per quanto l'Italia sia avanti, ancora esiste. L'unico cortocircuito è lamentarsi continuamente dell'omofobia per poi incolpare comunque quei gay che a causa dell'omofobia non si dichiarano. Non mi spingo a dire che è qualcosa di banale o triste perché chissenefrega - è un problema che letteralmente non interessa a nessuno se non qualche gay e siiti di gossip - è giusto per sottolineare che no, Gianna e Mahmood stanno benissimo. Per Mahmood credo funzioni ancora meglio questa ambiguità (o ipocrisia, è uguale): crea un po' di mistero, un non-detto molto interessante che arricchisce il personaggio (al padre che torna in Egitto e alla vita da periferia aggiungiamoci un rapporto struggente con la propria sessualità), che altrimenti sarebbe un ennesimo Sam Smith condannato a vita ad arcobaleni e bandierine. Secondo me ci sta, alla grande.

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19 minutes ago, metalheart said:

L'unico cortocircuito è lamentarsi continuamente dell'omofobia per poi incolpare comunque quei gay che a causa dell'omofobia non si dichiarano.

Io mi lamento continuamente sia della mafia che di quelli che a causa della mafia non denunciano.

Penso che l'omertà sia una cosa schifosa della cultura italiana

e lo penso perfino quando i rischi che si corrono sono molto peggiori di un calo di vendite.

 

E proprio come gli omertosi arriva a dire che "la mafia non esiste"

e vuole cambiare argomento quando se ne parla "perché ormai non esiste più".

Edited by Almadel
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È un confronto demenziale che non ha senso fare quello tra omertosi di mafia e gente che non riesce a fare coming out. Siamo riusciti a fare di Mahmood uno schifoso omertoso solo perché è gay, e non ha fatto coming out per GayBurg.it o Dagospia lol 

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Lo trovo invece un confronto molto efficace.

Sia la mafia che l'omofobia fondano la loro forza sulla nostra incapacità di reagire.

Noi non chiediamo che tutti siano eroi, chiediamo solo che non neghino il problema.

E chissenefrega se la loro omertà li fa vivere comunque bene.

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Vivacia3But
5 hours ago, Vivacia3But said:

Non credo che si possa vivere in una società migliore liberalizzando l'uso della parola frocio come vorrebbe la Nannini, che chiaramente esprime quest'idea cavernicola perché viene da un mondo talmente omofobo che non le è bastata una vita per superare dentro di sé quei pregiudizi sull'omosessualità con cui è stata svezzata

Mi correggo, la Nannini non vuole la liberalizzazione della parola frocio. Le parole sono libere. La Nannini vorrebbe sostituire la parola gay, che non le piace, con la parola frocio. Cosa che penso sia ben chiara a tutti non essere una novità né un'avanguardia,  ma passatismo, un ritorno agli anni Sessanta.

Per lei frocio è una termine familiare, del linguaggio comune, e soprattutto non la riguarda.

Come rispose la mamma di Olimpia, ragazza trans, alla preside della figlia che si rifiutava di prendere provvedimenti contro i bulli che la chiamavano frocio sostenendo che quella parola fosse parte del linguaggio comune: "Allora se io la saluto dicendole - Buongiorno troia - lei non si offende".

Edited by Vivacia3But
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On 4/7/2022 at 3:52 AM, Silverselfer said:

Però> averne la possibilità non può diventare un dovere o si perde il principio di libertà di fare o non fare. Io inorridisco al pensiero di un obbligo, seppure solo etico, di dover dichiarare pubblicamente chi si ama. 

quando è stato detto e da chi?
Ma basta con questa retorica dell'obbligo, falsa e noiosa
Dalla comunità non è mai venuta la visione del coming out come obbligo, vediamo che fonti ci sono per sostenere il contrario. Anzi si dice sempre che il consiglio per il coming out è di non farlo, se non ci sono le condizioni, in primis di incolumità fisica e psicologica.
Non c'è una legge che obbliga al coming out per lgbt (anzi c'è chi vorrebbe che fosse vietato prima dei 21 anni, vedi recenti discussioni politiche usa), non c'è un obbligo morale, non si parla mai di obblighi di nessun tipo. Tu sei stato in associazioni lgbt. Sei mai stato obbligato a fare coming out nei confronti di terzi?

E' assurdo per me che ci si immagini da zero un obbligo e nessuno voglia mettere una questione molto reale che è il desiderio. Il desiderio delle persone lgbtq+ di dire chi sono, raccontare la loro verità. Milioni di persone sentono questo desiderio. E noi vorremmo che ci fosse una società pronta ad accogliere questi racconti, senza giudizio - il che non vuol dire obbligare al racconto.

Se poi vogliamo tornare al caso di Mahmood, definiamo chi lo sta obbligando a fare qualcosa.
I giornalisti lo obbligano? I giornalisti al massimo pongono delle domande, è il loro mestiere, ma non è che gli forniscono delle risposte obbligate.
I fan o chi lo ascolta lo obbligano a fare qualcosa? Ma semmai commentiamo quello che dice e fa, dopo che lo ha detto o fatto, qui o sui social o con i nostri amici. Non mi sembrano cose che possano determinare un obbligo.
(semmai sarà la casa discografica che lo obbliga a fare delle cose, con il suo contratto. Comunque i contratti si possono anche sciogliere pagando delle penali, perciò nemmeno quelli sono obblighi assoluti)

On 4/7/2022 at 3:52 AM, Silverselfer said:

In ogni modo, ci poniamo domande solo sul personaggio celebre, non considerando che magari è quell'altro a non voler finire sulle home pages gossippare

Non mi sembra proprio questo il caso, ma pure se fosse, chi sta con lui dovrà considerare che stare con uno famoso comporta di poter essere paparazzati, e certo non vorrebbe impedire al suo amato di fare un coming out pubblico come gay (non come accoppiato con Tizio; come gay), giusto?

 

On 4/7/2022 at 3:52 AM, Silverselfer said:

Il valore intrinseco m'interessa e lo volgerei anche al plurale e proprio per questo cambia per ogni individuo> Per ognuno ha un valore diverso e persino per qualcuno può non avere valore. Il Coming out delle celebrità è però un'altra cosa ...

Ma guarda il valore a livello di singolo che cambia per ognuno è difficile materia di discussione.
Io parlo del valore condiviso dalla comunità. Ad un certo punto è stato chiaro che era impossibile dissociare certi stereotipi da gay e lesbiche, se suddetti sodomiti e lelle non facevano coming out portando la loro verità. E' facile dire che i gay sono criminali, se gli unici gay di cui si parla sono in cronaca nera, e i gay poliziotti non fanno coming out. E' facile dire che i gay sono perversi promiscui, se i gay che vedi sono quelli ai cessi delle stazioni, e chi ha una relazione fissa e convive non fa c.o. E' facile dire che i gay sono rari stramboidi che nulla hanno a che fare con te, se non fanno c.o. tuo fratello, tuo figlio, il tuo migliore amico. E così via...
E il coming out delle celebrità (che nessuno ha mai detto sia un obbligo! Figuriamoci!!) dobbiamo anche riconoscere che ha un valore di esempio. E' innegabile. Ogni coming out di un Elton John, un Tom Daley, un Matt Bomer ha avuto un impatto su tanti gay che ne sono stati colpiti, ammirati, in molti casi ispirati.
 

On 4/7/2022 at 3:52 AM, Silverselfer said:

Permettimi di sottolineare quanto mi sta sulle palle ogni tipo di definizione ed è questo il coming out che faccio sempre,


Ah ti chiedo scusa.
Non lo sapevo, io pensavo che tu ti dichiarassi bisessuale, come avevi fatto ad esempio qui, nel topic di Asia Argento

On 10/13/2018 at 3:02 AM, Silverselfer said:

Da bisessuale sono convinto che in questo momento lei è il giudice più severo di se stessa 

On 4/7/2022 at 12:53 PM, Almadel said:

Quando Mahmood avrà un fidanzato farà coming out: come hanno fatto Michele Bravi, Tiziano Ferro e Marco Carta.

Tiziano, almeno a quanto dichiara lui, non ha fatto un c-o da fidanzato né tantomeno perché fidanzato.
Infatti il momento del suo coming out esordiva con "ho voglia di innamorarmi di un uomo" presentandosi come gay e single
Michele Bravi nemmeno. Nel 2017 dichiara il suo rifiuto per le etichette e che ha avuto una storia, finita, con un ragazzo.
Su Marco Carta non ricordo bene ma dubito che abbia fatto c-o al momento della sua prima relazione, probabilmente ne ha avute varie fisse, prima di dichiararsi dalla D'Urso.
Ci aggiungo pure Gabriel Garko che ha avuto almeno una (forse molte di più) relazione importante e seria portata avanti per anni senza fare c-o

Se vogliamo identificare un fattore comune, pur a rischio di sembrare maliziosi, tutte queste persone non hanno fatto c-o finché avevano un pubblico femminile numeroso, spesso di giovani e giovanissime, che li seguivano anche perché un po' mezze cotte. Quando questo tipo di pubblico è calato, allora sono arrivati i c-o. Probabilmente. Magari qui fa eccezione Bravi perché è stato un pochino più onesto ecco.

On 4/7/2022 at 2:01 PM, metalheart said:

E' assolutamente possibile che un giovane nel 2022 non abbia lo stesso bisogno che avevamo noi di fare coming out plateali con scene di pianto, chiamate ai genitori, post sul gay forum eccetera, e che invece comunichi ai suoi amici, tranquillamente, di avere uno scopamico e di non volersi etichettare. Insomma adotterei un atteggiamento meno paternalistico

Guarda che noi non vogliamo un c-o pieno di pianti eh. Se si può fare in tranquillità tanto meglio. E il problema non è certo il no-label che ci racconta di avere un fuck buddy, figurati, qui si parla proprio di tutt'altro

On 4/7/2022 at 2:01 PM, metalheart said:

Intanto sappiamo che non ha affermato che "il coming out non serve", ma che è inutile "a fini promozionali"

No no la storia è diversa. Riassumiamola: nel giugno 2021 dice "Dissi che è inutile farlo a scopo promozionale: venni frainteso. Sul tema ho deciso di non dire più niente". Purtroppo però questa sua vecchia dichiarazione è uscita in modo molto distorto. Puoi rileggerla (e leggere i nostri seguenti commenti) a partire da qui https://www.gay-forum.it/topic/36648-festival-di-sanremo-2019/?do=findComment&comment=1036237
 

 

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37 minutes ago, Krad77 said:

il coming out delle celebrità (che nessuno ha mai detto sia un obbligo! Figuriamoci!!) dobbiamo anche riconoscere che ha un valore di esempio. E' innegabile. Ogni coming out di un Elton John, un Tom Daley, un Matt Bomer ha avuto un impatto su tanti gay che ne sono stati colpiti, ammirati, in molti casi ispirati

:love:

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On 4/7/2022 at 5:51 PM, metalheart said:

Così come nulla gli vieta di non farlo, se non ne vede vantaggi concreti

I vantaggi concreti ci sono. Potersi raccontare, non dover mentire con balle, e non dover mentire per omissione.
Dovrebbe essere proprio un compito della comunità lgbt far vedere i vantaggi concreti del c-o, a chi questi vantaggi non li vede

9 hours ago, Almadel said:

Beato Michele Bravi che è riuscito a dichiarsi negli unici cinque minuti nella storia d'Italia

Lol peccato appunto che non si dichiarò gay ma no-label. Per arrivare a dire "sono gay" ci ha messo un po' più di 5 minuti 🤣

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9 minutes ago, Krad77 said:

. Per arrivare a dire "sono gay" ci ha messo un po' più di 5 minuti

Beh, pero' ora sta facendo dei discorsi assai condivisibili, da applausi direi (qualcuno l'ho postato in giro per il forum, non so se li hai visti)

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26 minutes ago, Krad77 said:

Ma certo ho seguito il topic
Sta di fatto che dal 2017 "non mi etichetto" a "sono gay" sono passati quanti anni?

5, se la matematica non mi inganna.

Pero' nel frattempo c'ha avuto pure tutta la storiaccia dell'incidente, che di sicuro non e' stata gradevole, ma che cmq (se vogliamo trovarci un piccolo lato positivo) gli ha tolto delle sovrastrutture inutili, tra cui la velataggine

Edited by freedog
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Vivacia3But
9 hours ago, Krad77 said:

retorica dell'obbligo

Mah, io provo sconcerto al pensiero che nel 2022 ancora, da qualche parte nel mondo, ci siano persone che facciano i discorsi di metalheart o quelli di Silverselfer - che già avevo notato nel forum per le numerose inesattezze scritte sulle drag queen nel suo post/logorrea sui musicisti.

Un Bolle che dichiara (su Vanity Fair) :

Sono ovviamente tutti liberissimi di raccontare i propri amori e la propria sessualità, ma non è la mia natura e non lo sarà mai. Ho sempre cercato di distinguere la mia immagine privata da quella pubblica e ho ferma intenzione di continuare a farlo.

secondo gli utenti che ho citato va solo che ringraziato, perché, tra un'intervista a Famiglia Cristiana e l'altra, dove ci parla approfonditamente di tutte le chiesette del cuore dove va a pregare, ci concede la grazia di raccontare i nostri amori e la nostra sessualità.

Ma per favore. 

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17 hours ago, Krad77 said:

Lol peccato appunto che non si dichiarò gay ma no-label. Per arrivare a dire "sono gay" ci ha messo un po' più di 5 minuti 🤣

Per me la questione rimane sempre la stessa.

I ragazzi sicuri della propria eterosessualità sul palco si baciano con altri maschi, indossano calze a rete e reggiseni;

si definiscono fluidi e non si vergognano di avere la ragazza.

I ragazzi che si definiscono fluidi - ma che stanno con un uomo - non si comportano allo stesso modo.

Si nascondono sempre dietro la privacy, non limonano né ragazzi né ragazze sul palco

e - dopo un tortuoso percorso di sofferenza - si definiscono gay.

 

Si può fare di meglio? Cazzo, questi sono quelli che hanno vinto gli ultimi festival di Sanremo...

Un normale bisessuale lo possiamo avere? Solo etero che si fingono bisex e gay che si fingono bisex?

Ho capito che la bisessualità vende di più, ma uno vero lo possiamo trovare?

Ma chi ci crede che Damiano domani si trovi un fidanzato o che Mahmood si trovi una fidanzata? Penso nessuno.

 

Non possiamo anche noi Italiani avere un banale Brian Molko?

Perché nel 2022 mi devono tutti sembrare finti?

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2 hours ago, Almadel said:

Perché nel 2022 mi devono tutti sembrare finti?

perchè sti piskelli moderni sò fluidi.

all'epoca nostra eravamo orgoglion.. ehm.. orgogliosi de esse noi stessi, anzi, lo rivendicavamo; questi d'oggidì usano il metodo sticazzi su tutto, identità sessuale compresa

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1 hour ago, freedog said:

perchè sti piskelli moderni sò fluidi.

all'epoca nostra eravamo orgoglion.. ehm.. orgogliosi de esse noi stessi, anzi, lo rivendicavamo; questi d'oggidì usano il metodo sticazzi su tutto, identità sessuale compresa

Ecco, io non credo a questa cosa: non mi sembra una cosa generazionale.

Tantissimi artisti - che hanno l'età di mio padre - hanno giocato su una potenziale bisessualità:

qualcuno per non rivelare la propria omosessualità, qualcun'altro per non rivelare la propria eterosessualità.

 

 

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infatti io parlavo in generale: se ti limiti a cantanti/artisti in genere, negli anni 80 manco Scialpi era dichiarato...

a quell'epoca erano ufficialmente gay solo la Malgy e Ivan Cattaneo, per cui che ci sarebbe da parlà?

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35 minutes ago, freedog said:

infatti io parlavo in generale: se ti limiti a cantanti/artisti in genere, negli anni 80 manco Scialpi era dichiarato...

a quell'epoca erano ufficialmente gay solo la Malgy e Ivan Cattaneo, per cui che ci sarebbe da parlà?

Pure io li volevo citare (e decisamente salverei solo Ivan Cattaneo).

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