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Maschile singolare


freedog

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aspetta un attimo:

41 minutes ago, Krad77 said:

Commesse è del 2000 e cosa faceva se non mischiare dramma e commedia? E ci dava un personaggio positivo accettato inserito e che era pure fidanzato

far passare il personaggio che interpretava Castellano (Romeo mi pare si chiamasse, ma potrei sbagliarmi) per un esempio di gay risolto, anche no: era na roba così triste e melanonica che se passava un gatto nero davanti a lui, se grattava il gatto...

cmq era un personaggio quanto meno secondario, e Capitani l'aveva abbozzato fin troppo da clichè. l'unico suo merito è stato quello di esser stato il primo frocio dichiarato in uno sceneggiato della rai1 del giubileo

41 minutes ago, Krad77 said:

C’è stato un personaggio gay in ogni singola fiction di Cotroneo

già con Ivan c'è stato un salto di qualità: ha tolto quella patina di negatività & tristezza cronica ai froci; non se ne poteva più! ma anche lui abbonda(va) coi clichè.

41 minutes ago, Krad77 said:

in parecchie mediaset

uh,  quelle puttanate superpatinate del povero Teo Losito con Virna Lisi sempre protagonista, la De Sio & Eva Grimaldi cattivissime, la Zanicchi svalvolata & co.

pure lì, daje a clichè eh.. o parrucchieri, o interior designer o cmq artisti estrosi.

ma idraulici, muratori o prof di liceo? non possono fà parte pure loro della categoria?

e cmq, do u remember Ares-gate? ecco, era quella roba là

41 minutes ago, Krad77 said:

se consideriamo un prodotto che ci ricorda qualcosa di 15 anni fa è nato già vecchio,

mah.. continuo invece a pensare che sia una commedia molto attuale, sia come ambientazione che come plot.

se avessero voluto fà un reality in salsa frocia, sarebbe bastato mette qualche webcam a casa di @Fladimiro71 & @Nicky99 e c'avevamo un bel reality h24 a costo molto basso; ma sarebbe venuta fuori una roba che grande fratello scansate proprio!

Edited by freedog
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12 minutes ago, Krad77 said:

il mercato è globale

Il mercato è globale ma le identità individuali e comunitarie non si relazionano con una collettività globale, ma nazionale: la violenza conformativa sul singolo proviene primariamente ancora da lì. Tu adotti il punto di vista di un produttore cinematografico che vuole vincere l'Oscar, io adotto il punto di vista di un ventenne/trentenne italiano gay. Al primo non interesserà più di tanto voler vedere rappresentata la realtà quotidiana o alcune sue buffe distorsioni, ma gli interessa essere originalissimo, iconico, brillante, talmente originale da spiccare in mezzo alle centinaia di migliaia di film prodotti nel mondo.

Al secondo fa invece un certo effetto vedere che si parli esplicitamente ed inequivocabilmente di qualcosa di molto pragmatico con cui lui si confronta tutti i giorni. E senza aloni di senso di colpa, marginalità, degrado, né tanto meno con le solite edulcorazioni Mediasettiane il cui target, non dimentichiamolo, è sempre e comunque la casalinga boomer, per la quale il gay va ritagliato secondo parametri piuttosto precisi. E guarda caso molto difficilmente si parla del modo con cui si incontrano nuove persone e di come lo si può provare a fare senza che diventi una specie di tortura ossessiva, problema invece capitale di un qualunque ventenne/trentenne (adesso perfino di un qualunque etero!).

Qui invece è un po' il tema centrale del film. Direi che ci sta. Non voglio difendere il film ovviamente, ci sono tante cose che io cambierei e modificherei (a cominciare dal protagonista che mi sta molto antipatico!) però volevo spiegarti meglio il mio punto di vista, che fra l'altro si modifica pian piano che ti scrivo. Insomma è per questo che penso che da questo una serie tv la si potrebbe ricavare nonostante il tema non sia granché originale. Il fatto che non sia originale non significa che non sia sentito.

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@freedog non sapevo di queste diatribe ma non me ne stupisco. Ho sempre avuto antipatia a pelle per certi soggetti e ricordo come si svolgeva il dietro le quinte negli inizi 2000. Sfruttamenti, coltellate e - peggio che mai- lo scopaggio dei volontari ritenuti degni da staff e registame vario, che manco in sauna.

Spero che con Luxuria e con il cambio dei tempi certi fenomeni si siano un po' attenuati 

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28 minutes ago, freedog said:

già con Ivan c'è stato un salto di qualità: ha tolto quella patina di negatività & tristezza cronica ai froci; non se ne poteva più! ma anche lui abbonda(va) coi clichè.

Credo che tra gli sceneggiatori out Cotroneo sia davvero il più bravo 😊 ogni tanto cede allo stereotipo, ma nel complesso è quello che più di altri è riuscito a inserire bene i finocchi in film e fiction per famiglie.

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22 minutes ago, freedog said:

far passare il personaggio che interpretava Castellano (Romeo mi pare si chiamasse, ma potrei sbagliarmi) per un esempio di gay risolto, anche no: era na roba così triste e melanonica che se passava un gatto nero davanti a lui, se grattava il gatto...

cmq era un personaggio quanto meno secondario, e Capitani l'aveva abbozzato fin troppo da clichè. l'unico suo merito è stato quello di esser stato il primo frocio dichiarato in uno sceneggiato della rai1 del giubileo

Non sono d’accordo tra l’altro era chiaramente coprotagonista anche perché c’era una precisa struttura a episodi orizzontale-verticale… ma non trovo il senso qui di analizzare Commesse

22 minutes ago, Sampei said:

Tu adotti il punto di vista di un produttore cinematografico che vuole vincere l'Oscar, io adotto il punto di vista di un ventenne/trentenne italiano gay.

Figuriamoci! Non avrei mai abbastanza $ da fare il produttore… sono uno spettatore se vuoi abbastanza preparato culturalmente che si ricorda ciò che è stato fatto. Certo se uno ha visto solo Il bello delle donne non ha idea della situazione complessiva… ma un ventenne soprattutto si vede già rappresentato su instagram tiktok ecc, non trovo questa “necessità” di rappresentazione audiovisiva, skam da solo fa già molto ma molto meglio.

chiaramente il mio è un parere personale, da spettatore voglio una cosa che mi interessi, e anche se questo fosse il prodotto “di cui abbiamo bisogno”, vorrei di più di come lo classifico: un filmetto.

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27 minutes ago, Ghost77 said:

lo scopaggio dei volontari ritenuti degni da staff e registame vario, che manco in sauna.

😲😲😲 hai testimonianze di primo culo cioè di prima mano?

2 minutes ago, Krad77 said:

ma un ventenne soprattutto si vede già rappresentato su instagram tiktok ecc, non trovo questa “necessità” di rappresentazione audiovisiva

È tutto un mondo nuovo che non capisco fino in fondo, e mi chiedo se la stessa riflessione non potrebbe essere applicata a migliaia di soggetti cinematografici...mi chiedo pure se non sia per questo che i film che più incassano globalmente somigliano più ad attrazioni da LunaPark che al cinema per come lo vedo io.

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2 minutes ago, Krad77 said:

vorrei di più

come lo modificheresti? hai delle idee o lo ritieni insalvabile?

Sono  comunque d'accordo che non è abbastanza per ciò "di cui abbiamo bisogno".

Mi verrebbe da dire che abbiamo bisogno di un po' di proposte di Bildung contemporanea, ma magari già ce ne sono e non le conosco

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24 minutes ago, schopy said:

hai testimonianze di primo culo cioè di prima mano?

Sí, ne giravano alcuni nella mia compagnia ; robe dei primissimi 2000, quando i 18enni erano ancora ingenuissimi e senza malizia, si affacciavano dalla loro tana pieni di entusiasmo verso una nuova vita vera, si offrivano come volontari per dare un contributo a qualcosa di importante per la causa e si ritrovavano polipati da queste culandre varie, alcuni ci stavano (credendo che l'occasione di essere corteggiato da un altro maschio non sarbbe più capitato loro per tutta la vita) e ora sono 40enni disillusi dalla vita. 

Poi già il fatto che facevano i party ufficiali del festival IN SAUNA, cazzo, in sauna, la dice tutta. Alcuni dicevano,quasi offesi se chiedevi il perché, che la sauna faceva parte della cultura gay; tutte balle, era la voglia imperante di katzo e basta. 

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27 minutes ago, Sampei said:

come lo modificheresti? hai delle idee o lo ritieni insalvabile?

Sono  comunque d'accordo che non è abbastanza 

Sai Sampei che forse anziché farci un film una serie con la stessa (non) trama poteva risultare più piacevole?

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Propongo una serie su denis (titolo: denis on grindr), numero episodi:7  ogni episodio racconta un uscita con i casi più particolari di grindr (in ogni episodio se sviluppa la vita di danis, vita, gaia vita, sesso, droga, prostituzione, rapporto con la famiglia). Attore richiesto: eduardo valdarnini. 

Idee ultimi due episodi 

Sesto episodio: trova l'amore 

Settimo episodio: incidente più o meno fatale (a seconda degli ascolti) per un eventuale seconda stagione. 

 

 

 

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8 minutes ago, Tyrael said:

Propongo una serie su denis (titolo: denis on grindr), numero episodi:7  ogni episodio racconta un uscita con i casi più particolari di grindr (in ogni episodio se sviluppa la vita di danis, vita, gaia vita, sesso, droga, prostituzione, rapporto con la famiglia). Attore richiesto: eduardo valdarnini. 

Idee ultimi due episodi 

Sesto episodio: trova l'amore 

Settimo episodio: incidente più o meno fatale (a seconda degli ascolti) per un eventuale seconda stagione. 

 

 

 

Mmhhhh...

Sai che non è una brutta idea?

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11 minutes ago, freedog said:

Mmhhhh...

Sai che non è una brutta idea?

Ti ringrazio caro freedog 😆 

Ora me sento meno scemo 🤣

 

Aggiungi alla bozza un dettaglio 

Special guest episodio 4 = iron che tira su gli ascolti e i peni :pausa:

 

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47 minutes ago, Tyrael said:

Special guest episodio 4 = iron che tira su gli ascolti e i peni :pausa:

Nel ruolo della star di Onlyfans il barattoletto sarebbe perfetto

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3 hours ago, Sampei said:

come lo modificheresti? hai delle idee o lo ritieni insalvabile?

La domanda è bella ma non so a quanti possa interessare la risposta. Perciò la metto sotto spoiler.

Spoiler

Innanzitutto c’è la particolarità di mettere una coppia che si conosce in terza liceo in Sicilia. E rimangono assieme 12 anni, sposandosi pure a un certo punto (e traslocando a Roma). Non posso non farlo vedere. Non faccio neanche un flashback: parto proprio dalla terza liceo. E ci aggiungo qualche scena pescando qua e là nei 12 anni di storia. Tra l’altro rende la separazione più struggente, se posso vedere come nasce la storia e magari quanto rispecchia i sogni d’amore di quando ero adolescente.

 

Poi se devo parlare di uno che si è annullato nel matrimonio, laureato in architettura che non esercita ma fa la moglie trofeo, ti spiego anche il perché. Bassa autostima, troppe porte sbattute in faccia, omofobia interiorizzata, sia quello che sia, non posso parlarti del cambiamento senza farti capire perché prima era azzerbinato.

 

E poi ok grindr, ma post-divorzio il tuo giro gay non può esser formato dal tuo coinquilino + il tuo capo, entrambi conosciuti da 5 minuti, dai, è assurdo.

 

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19 hours ago, Krad77 said:

La domanda è bella ma non so a quanti possa interessare la risposta. Perciò la metto sotto spoiler.

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Innanzitutto c’è la particolarità di mettere una coppia che si conosce in terza liceo in Sicilia. E rimangono assieme 12 anni, sposandosi pure a un certo punto (e traslocando a Roma). Non posso non farlo vedere. Non faccio neanche un flashback: parto proprio dalla terza liceo. E ci aggiungo qualche scena pescando qua e là nei 12 anni di storia. Tra l’altro rende la separazione più struggente, se posso vedere come nasce la storia e magari quanto rispecchia i sogni d’amore di quando ero adolescente.

 

Poi se devo parlare di uno che si è annullato nel matrimonio, laureato in architettura che non esercita ma fa la moglie trofeo, ti spiego anche il perché. Bassa autostima, troppe porte sbattute in faccia, omofobia interiorizzata, sia quello che sia, non posso parlarti del cambiamento senza farti capire perché prima era azzerbinato.

 

E poi ok grindr, ma post-divorzio il tuo giro gay non può esser formato dal tuo coinquilino + il tuo capo, entrambi conosciuti da 5 minuti, dai, è assurdo.

 

Si mi piace, sono d'accordo, vedo che anche a te ha infastidito la gestione delle tempistiche, infatti:

 

La conoscenza fin dalle superiori, a costo di sembrare romanzata, dovrebbe comunque essere adeguatamente sviscerata, altrimenti non c'è immedesimazione sufficiente al momento del divorzio. Il fatto di essersi accorti di essere gay, l'inizio della frequentazione magari di nascosto, qualche litigio adolescenziale, i problemi di omofobia a scuola, il nascondersi dalle famiglie. Poi le strade, stranamente, non si dividono, e nonostante la fine della scuola si ritrovano a Roma: casini universitari, difficoltà economiche, fino al matrimonio. Questo però, invece di riuscire a diventare qualcosa di bello, si trasforma in un rifugio dal mondo: troppa idealizzazione, troppa aspettativa irrealistica alimentata da miti adolescenziali e una certa rigidità residua post-accettazione schiaccia uno dei due nel ruolo del workaholic, l'altro nel ruolo della casalinga hikikomori. Si crede di vivere secondo i canoni, in realtà si espia sistematicamente su entrambi i fronti. Non c'è introspezione, non c'è crescita personale, non c'è consapevolezza. E' un "va tutto bene" che non va bene. Ma il non detto si trascina a lungo, Svevianamente, fino all'esplosione.

La rottura si consuma con tempistiche appropriate, quindi magari a singhiozzo, fra incredulità e rancore, imbarazzo e disorientamento. Le famiglie si intromettono, la tensione è forte. Il post-rottura è ancora più lento e graduale. Tante case condivise, tanti coinquilini, tanti lavori diversi si susseguono senza che si riesca a ritrovare una zona di confort vera e propria. Un grande approfondimento con doveroso spin-off va dedicato al buon Denis, amato antieroe alla Harley Quinn. Magari si frappone una terribile parentesi di ritorno al paesello, e di confronto terrificante con gli amichetti dell'oratorio. I nuovi legami si ricostruiscono lentamente, intervallati da maldestri tentativi di relazione, incontri finiti male, incomprensioni e franitendimenti. Dello spazio deve essere dedicato alla dinamica della codipendenza. La fuga dall'inettitudine è lenta e costellata di avversità, e non si completa mai del tutto, ma giunge a nuovi stadi di consapevolezza. Il finale aperto potrebbe andar bene.

21 hours ago, schopy said:

Sai Sampei che forse anziché farci un film una serie con la stessa (non) trama poteva risultare più piacevole?

Oh, guarda, Krad ha strizzato fuori materiale per almeno due/tre stagioni, ora @Ghost77 con i suoi contatti ci raccoglie tutti gli attori necessari; intanto, caro @freedog, ci introduci nell'ambiente e ci dai tantissimi soldi per finanziare le riprese? ❤️ 

 

 

22 hours ago, schopy said:

Sai Sampei che forse anziché farci un film una serie con la stessa (non) trama poteva risultare più piacevole?

Oh Guarda, Krad ha strizzato fuori materiale per almeno due/tre stagioni, ora @Ghost77 con i suoi contatti ci raccoglie tutti gli attori necessari; intanto, caro @freedog, ci introduci nell'ambiente e ci dai tantissimi soldi per finanziare le riprese? ❤️ 

Edited by Sampei
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31 minutes ago, Sampei said:

 I nuovi legami si ricostruiscono lentamente, intervallati da maldestri tentativi di relazione, incontri finiti male, incomprensioni e franitendimenti. Dello spazio deve essere dedicato alla dinamica della codipendenza. La fuga dall'inettitudine è lenta e costellata di avversità, e non si completa mai del tutto, ma giunge a nuovi stadi di consapevolezza.

D'accordo! Ma io voglio pure più scene di sesso col fornaio che è l'unico del cast veramente fico e che fa sangue a tutti :D 

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1 hour ago, Sampei said:

caro @freedog, ci introduci nell'ambiente e ci dai tantissimi soldi per finanziare le riprese? ❤️ 

Ah beh, co me caschi proprio bene, guarda....

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1 hour ago, paraspera said:

La recitazione è alquanto spiacevole e un paio di lezioni di dizione non farebbero certo male

L'accento siculo così marcato è puramente voluto, in quanto funzionale alla narrazione dell'ex fuorisede ormai fisso a Roma 

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41 minutes ago, freedog said:

L'accento siculo così marcato è puramente voluto, in quanto funzionale alla narrazione dell'ex fuorisede ormai fisso a Roma 

Sarà perché sono un grigio nordico, ma in certi momenti ho dovuto mettere i sottotitoli 

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11 hours ago, schopy said:

D'accordo! Ma io voglio pure più scene di sesso col fornaio che è l'unico del cast veramente fico e che fa sangue a tutti

Direi di cambiare "tutti" con "molti" 😆

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L’ho finito adesso. Dico solo che ci metterei la firma per farmi mantenere per i prossimi dieci anni per poi darmi alla pazza gioia. 
Il sugo della storia mi elude. Ci sono molte storie che insegnano a rinunciare ai soldi per amore, ma dover rinunciare ai soldi per rinunciare anche all’amore mi mancava. 

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  • 2 weeks later...
On 6/5/2021 at 4:32 PM, freedog said:

Visto sul web (in attesa che i cinema riaprano in per sul serio..), l'ho amato alla follia

FINALMENTE una commedia italiana dolce-amara sulla vita gaya estremamente realistica e in cui tutti possiamo ritrovarci, per un verso o per l'altro; l'unica cosa un filo poco realistica è che sò tutti boni da sturbo, ma possiamo sopravvivere a questa... licenza poetica!!

Per capirci, difficilmente in una recensione di film gay-themed italiani ho usato queste parole

02.jpg

Bellissimo film, soprattutto rivendicazione Italiana del cinema lgbtqia+(anche se solo gay) d'attualità! Produzione Rufus Film, Mp Film, regia di Alessandro Guida e Matteo Pilati, chi sa se qualcuno saprebbe proporre altro di questi. E niente di complicato. Comunque io mi sarei buttato tra le braccia del bel fornaio che faceva il geloso, ma gli avrei detto di no al triangolo. Vabbè, la risoluzione alternativa è assolutamente valida: riuscire ad amare se stessi è il primo passo per amare il prossimo, anche se questo significa infrangere anni di comoda convenzionalità, sbattere contro la dura realtà per provare a rispondere alla domanda: mi voglio bene? 

Il rapporto con la sessualità ben descritto, la crescita del personaggio, la solidarietà dell'amicizia rendono il film godibile al pubblico.

Necessario.

* * * * * cinque stelle!

@Bloodstar Ovvio che per una questione di marketing scritturano attori di bell'aspetto, cosa ti aspettavi...  nella società vale ancora: bellezza e prestanza fisica="norma", ma alla fine il cinema queer italiano è carente, quindi...

 

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Cavolo, il papiello che ho scritto non me l'ha rieditato...

Si può paragonare il cinema-teatro-tv LGBTQIA+ italiano con quello estero? No, incompatibile al confronto di quello US, Francese, Spagnolo... In Italia niente che dia voce alla sofferenza di un teenager LGBTQIA+, ma intanto, alcuni fanno una brutta fine. O prodotti che parlino della vita sociale queer, elevandola a valore validissimo, magari film di cultura, magari che parli della nascita di un movimento lgbt+ italiano, doc, storie, testimonianze. Credo che, chiedendo in mezzo alla via di chi parla "goccie di memoria" di Giorgia, risponderebbero: "della triste storia di Giorgia che ha perso il compagno". Pochi altri ricorderanno che è la storia di Giovanna e Filippo...

Canzone scritta (da Giorgia) e composta per il film del 2003 di Özpetek, che mette sullo stesso piano (livello filmico) la storia travagliata tra Giovanna e Filippo, e quella "mai vissuta"  seppur viva tra Davide e il suo perduto Simone, vittima dell'Olocausto. Due storie malinconiche, dunque è fato l'incontro tra Giovanna e Davide. Ciò implica che, -a livello musicale- vale il parallelismo tra le tre coppie Giorgia-Alex Baroni, Giovanna-Filippo e (nessuno direbbe) Davide-Simone. Certo vent'anni fa non sono oggi, ma l'antifona è quella. Se non c'è una cultura promossa contro l'odio, ma a favore, relativa a LGBTQIA+, è relativa la prospettiva italiana in merito a tale ambito. Soggettività tutta italiana. Per carità, può cambiare anche velocemente.

Edited by MARIO8530
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5 minutes ago, Tyrael said:

😆😆😆 

Sembra un commento lasciato sotto a cineblog01 xD 

Sarà perché prima di vedere un film mi leggo la trama, interpretazioni varie, slanci poetici possibili... Sì, sono uno Sheldon Cooper che ha paura dell'imprevedibilità XD XD

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