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Emo...


-Raffa-

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Ma se uno si trova a suo agio vestito in un modo "alternativo", perchè criminalizzarlo?

 

sia ben chiaro che ognuno si può vestire come vuole, nella realtà è pieno di persone che dicono di vestirsi in modo alternativo (con qualunque definizione che viene data alla parola!) quando poi ti giri e vedi decine di persone vestite allo stesso modo!

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Essere "emo" vuol dire essere in grado di provare sensazioni forti, ma soprattutto essere in grado di "capire" le emozioni e i sentimenti delle persone che ci sono intorno.

 

 

questo e' qualcosa che e' in grado di fare chiunque pero'

potenzialmente anche mia zia di 48 anni lo sa fare

ma non credo si professi emo

 

-.-

 

altrimenti in questo modo

emo diventa sinonimo di sensibile

un aggettivo per descrivere un lato del carattere di una persona

 

e non un insieme di valori e credenze e ideali condivise

da una collettivita'

 

qui non si criminalizza il modo di vestire

ma si tenta di capire se in effetti

quello che chiamate emo style..possa andare al di la

della fase moda

 

se guardi bene

tutti parlano di sto emo

ma nessuno spiega niente limitandosi a dire

"e' uno stile di vita"

manca un manifesto comune

che

 

dovrebbe andare al di la

della capacita' delle persone di provare emozioni

di fronte agli stimoli che la vita ci mette davanti

 

altrimenti si riduce ad etichettare una persona

in base alle sfaccettature piu' evidenti del carattere

..questo non funziona

 

gli "scorbutici" e gli "acidi"

non appartengono a sottoculture

none?

 

perche' dovrebbe essere diverso per i "sensibili?" :love:

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La mia venerata bisnonna morta centenaria vestiva solo il nero della vedovanza, portava l'immancabile frangia delle signorine ottocentesche, aveva le mani distrutte dalle cicatrici del lavoro nei campi, si lamentava continuamente degli altri e mi strapazzava di coccole.

 

Solo ora apprendo che in realtà la cara vecchietta era "emo".

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Perbacco... come siamo critici!  :love:

 

@Nihil: per me uno Stile, non è solo "un modo di vestire" ma, come hai detto tu, dipende dal carattere di una persona. Non ci vedo niente di strano.

In ogni caso non mi piacciono le etichette.

Dire "sono Emo" non implica esserlo. E non bisogna certo dare per scontato che tutti siano in grado si "emozionarsi" allo stesso modo, ne tanto meno che tutti siano in egual misura sensibili ai sentimenti e alle emozioni degli altri.

Tutti sono "Potenzialmente" (come hai detto tu) capaci di interessarsi delle emozioni degli altri... ma non vorrai mica farmi credere che tutti lo fanno?

 

@yrian: Come ha detto Almadel

 

La vera novità dell'Emo è la sua pucchosità.

L'Emo cerca una persona che lo coccoli o da cui essere coccolata

 

Personalmente trovo una vecchia signora centenaria estremamente poco "pucciosa"...  :love:

Mah... ognuno ha i suoi gusti... :gha:

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Quota Raffa... se uno è emo, lo è anche se indossa uno smoking e non si fa nessun piercing

E se si veste da sancarlino? Mai si direbbe di un ragazzino-bene in Fred Perry "guarda, un emo"... eppure, io un sancarlino che rientra perfettamente nella tua definizione di emo lo conosco!  :love:

Non so, cosa c'è di tragico nell'ammettere che con emo si indica semplicemente chi veste in un certo modo?

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Non so, cosa c'è di tragico nell'ammettere che con emo si indica semplicemente chi veste in un certo modo?

 

C'è che nessuno ammette mai di star seguendo "una moda", anche se di fatto è proprio quello che fa.

 

Vuoi mettere come ci si sente fighi a dire che non è una moda ma uno stile di vita e che gli altri non possono comprendere?

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no

solo che il punto e' un altro

 

se parliamo del punk

del goth

degli hippi

degli hell's angels

 

vediamo che hanno ideali e valori (se non leggi)

al di la' delle sfaccettaure del carattere

 

un hell's angel puo' essere sensibile ma cio' non fa di lui un emo giusto?

come puo' essere uno stronzo di prima...o depresso

o la persona piu' gentile ed equilibrata di questo mondo

ma per quell'insieme di valori comuni

di fatto rimane un hell's angels

 

quello che voglio dire

...il carattere di una persona non puo'

automaticamente incasellarla in una sottocultura

 

perche' cio' significherebbe che una sottocultura

per essere definita..dovrebbe guardare alla caratterialita' degli individui

il che non e' vero

 

 

come anche il modo di vestire...senza

un pensiero di fondo

perde di significato...e rimane una moda

 

se prendiamo in analisi

il caso "emo" questi valori condivisi

questo pensiero di fondo

non ci sono..non c'e'

non vengono spiegati

non esistono

 

...e crolla il palco

 

perche' il voler essere coccolati

il voler essere amati...ed essere sensibili

sono desideri e dinamiche comuni a quasi tutto il genere umano

 

della serie :

 

in base a cosa tu persona che si definisce "emo"

giudichi un'altra persona "non emo"

 

in base a cosa giudichi...la sua capacita' di interiorizzarsi

ed esprimere le emozioni..se non di voler essere amato/coccolato?

 

____

 

ecco credo che in realta' il fulcro graviti tutto attorno a questo :

 

@Non so, cosa c'è di tragico nell'ammettere che con emo si indica semplicemente chi veste in un certo modo?

@Vuoi mettere come ci si sente fighi a dire che non è una moda ma uno stile di vita e che gli altri non possono comprendere?

 

forse siam arrivati ad una risposta *-*

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L'emo esprimerebbe un "tormentoso" bisogno affettivo?

Una specie di posa romantica che oscilla fra il vittimismo

e l'esibita fragilità emotiva?

 

A parte il fatto che mi sembra perfetto per un adolescente gay,

perchè ne legittima l'isteria ( sotto questo profilo gli adolescenti

gay emo non sono mai mancati...) direi che come ogni sottocultura deve

essere soprattutto indagata per ciò che rappresenta e mette in scena,

più che per ciò che dice.

 

Apatia...?

 

La cosa singolare, mi pare sia il tratto marcatamente individualista

che esclude radicalmente il carattere di controcultura del fenomeno.

Mi pare marcato il fatto che gli emo si definiscano per sottrazione

dai coetanei, più che per aggregazione contro un mondo

o una immagine di mondo ( adulto, borghese, quello che volete

voi...)

 

In fondo ci sono stati un sacco di controculture o sottoculture

altrettanto fragili sotto il profilo dei contenuti, ma mi

sembravano più aggreganti.

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Ho appena letto l'articolo di Io Donna....orribile....per loro un emo è "Uno che legge tanto",ma siamo scemi!

E poi:"I fantasy sono moooolto emo" poi per loro facciamo cosplay nelle nostre camere....

VERGOGNA ALL'ITALIA CHE SA SOLO PEGGIORARE LE SITUAZIONI CON QUESTI ARTICOLI!

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C'è che nessuno ammette mai di star seguendo "una moda", anche se di fatto è proprio quello che fa.

 

Vuoi mettere come ci si sente fighi a dire che non è una moda ma uno stile di vita e che gli altri non possono comprendere?

 

 

Fatemi capire...

Prima criticate quelli che si vestono in una determinata maniera solo per una stupida moda senza senso.

E, fin qui, sono pienamente d'accordo con voi.

 

Poi vi lamentate del fatto che si cerca di dare un significato più profondo alla questione.

 

Un po' di coerenza la vogliamo mettere?  :awk:

O, come dice la frase sotto ai tuoi messaggi, critichi tutti a ruota solo per il gusto di essere ACIDO?

 

Personalmente, non ho la frangia, ne piercing ne le converse... in ogni caso credo di essere lo stesso emo, senza bisogno di particolari fronzoli.

Comunque, è tanto sbagliato vestirsi in quel modo?

Francamente a me piace molto... non mi vesto così solo perchè studio in ospedale e, qualche ignorante con troppi pregiudizi, potrebbe pensare che sia un delinquente (a volte basta un orecchino per essere scambiato per un tossico).

 

@nihil: Non dare per scontato che tutti siano "Carini e Coccolosi" come i pinguini di Madagascar...

Se è vero che tutti vogliono l'affetto degli altri, non è sicuramente vero che tutti lo dimostrano apertamente.

E sono molto pochi quelli che tengono davvero ai sentimenti delle altre persone.

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Non mi pare nessuno abbia detto che c'è qualcosa di male nel vestirsi in quel modo. A me in primis molti emo piacciono, e spesso mi concio così anch'io. Ma quel che non mi riesce assolutamente di capire è perchè il vestirsi in quel modo debba necessariamente essere indice di una più spiccata sensibilità e balle varie. E nemmeno capisco perchè tentare di pomparsi l'ego a spese altrui - id est considerarsi "veri emo" e dare ad altri dei poser, magari perchè non vestono sempre nella stessa maniera o non ascoltano musica ""emo"" (le doppie virgolette son d'obbligo, considerando che al momento gruppi come gli MCR vengono considerati emo).

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Prima criticate quelli che si vestono in una determinata maniera solo per una stupida moda senza senso.

E, fin qui, sono pienamente d'accordo con voi.

Poi vi lamentate del fatto che si cerca di dare un significato più profondo alla questione.

Un po' di coerenza la vogliamo mettere?  :awk:

 

O, come dice la frase sotto ai tuoi messaggi, critichi tutti a ruota solo per il gusto di essere ACIDO?

 

La coerenza, in quello che io ed altri stiamo dicendo, c'è: una moda è una moda, un valore è un valore.

 

Sono i discorsi che fanno i sedicenti "emo" che non ne hanno troppa di coerenza. Basta leggere i post di questo topic, in cui si vuol eleggere una moda a valore e si rendono i valori mode. Pfui.

 

Quanto alla mia firma, costituisce una "campagna di sensibilizzazione" e invoca (con ironia) l'acidità METODICA, quindi un atto lucido e consapevole; non l'essere acidi per il "gusto" animalesco di esserlo. Quello sarebbe "emo"...

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Ma quel che non mi riesce assolutamente di capire è perchè il vestirsi in quel modo debba necessariamente essere indice di una più spiccata sensibilità e balle varie.

Mai detta una cosa del genere... anzi!  :awk:

Vestirsi in quel modo NON vuol necessariamente essere indice di una più spiccata sensibilità.

 

una moda è una moda, un valore è un valore.

Perfettamente d'accordo!

 

Ma se uno eleva la "moda" a "stile di vita" è così sbagliato?

 

Anche la tua "Acidità Metodica" potrebbe essere considerata una moda, ovvero un modo di apparire.

Se poi sono cose in cui tu credi davvero di sicuro non ti deve importare minimamente della mia opinione a riguardo.

Ed è giusto che sia così.

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Ma se uno eleva la "moda" a "stile di vita" è così sbagliato?

 

Non è sbagliato.

 

E' falso.

 

Perché NON E' questo che sta accadendo con gli "emo".

 

E' accaduto nei decenni trascorsi - con i beat, gli hippy, i punk - perché quelle erano "mode" intrinsecamente connesse a una scelta di vita alternativa e fortemente contestatrice della società di quegli anni. Tanto è vero che quelle controculture giovanili non si sono ancora del tutto esaurite, pur essendosi certamente snaturate.

 

Gli "emo" invece non protestano (e sarebbe incoerente se protestassero, dato che essenzialmente sono figli di papà che spendono la paghetta di papà per comprarsi il look giusto), non sanno riconoscersi in uno stile di vita (tanto è vero che fanno appello a una vaga "sensibilità" che non sanno meglio definire o almeno spiegare il perché dovrebbe essere particolarmente loro; né saprebbero spiegarlo, anche perché sono per lo più ignoranti come delle capre asmatiche: ah, la sublime turbolenta blasfema destabilizzante ignoranza del punk che nulla sapeva e nulla voleva sapere!), seguono una moda (infatti la loro principale occupazione è stabilire chi è emo e chi no -come in questo e nell'altro topic - il che rispecchia i meccanismi tipici dell'essere modaioli, cioè voler a tutti i costi sembrare alternativi essendo invece omologati).

 

A questo punto è più onesto un sancarlino, sinceramente convinto che per essere qualcuno nella vita conta solo l'immagine da fighetto e amen senza troppe ipocrite sovrastrutture.

 

(Quanto alla mia acidità: non è una "moda", semmai è un "modo". Ma non oso rendere questo post difficile oltre il dovuto con ulteriori dettagli.)

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A questo punto è più onesto un sancarlino, sinceramente convinto che per essere qualcuno nella vita conta solo l'immagine da fighetto e amen senza troppe ipocrite sovrastrutture.

 

Alt. Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non dovrebbe cambiare, non trovi?

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Gli "emo" invece non protestano (e sarebbe incoerente se protestassero, dato che essenzialmente sono figli di papà che spendono la paghetta di papà per comprarsi il look giusto), non sanno riconoscersi in uno stile di vita (tanto è vero che fanno appello a una vaga "sensibilità" che non sanno meglio definire o almeno spiegare il perché dovrebbe essere particolarmente loro; né saprebbero spiegarlo, anche perché sono per lo più ignoranti come delle capre asmatiche: ah, la sublime turbolenta blasfema destabilizzante ignoranza del punk che nulla sapeva e nulla voleva sapere!), seguono una moda (infatti la loro principale occupazione è stabilire chi è emo e chi no -come in questo e nell'altro topic - il che rispecchia i meccanismi tipici dell'essere modaioli, cioè voler a tutti i costi sembrare alternativi essendo invece omologati).

Non starai mica facendo di tutta l'erba un fascio?  :awk:

Come quando si dice che "tutti i tedeschi sono nazisti" o "tutti i gay sono pedofili"...

In effetti, come fai a dire che tutti gli emo sono "figli di papà che spendono la paghetta di papà (la ripetizione della parola "papà" forse ha un significato che mi sfugge) per comprarsi il look giusto".

Quando avrai conosciuto tutti gli emo presenti sulla faccia della Terra ne riparleremo...

 

Oltretutto, qui nessuno cerca di "stabilire chi è emo e chi no".

Si stava solo discutendo su quali siano le basi di questa "moda" (uso le virgolette non a caso...).

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Prego?

Semplicemente trovo insensato, soprattutto alla luce di quanto già detto in questo topic, indulgere in generalizzazioni inverse quali quella che ho quotato. Si tratta in ambedue i casi di attribuire caratteristiche morali ad una categoria di persone sulla sola base del modo di vestire di queste ultime, no?

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Ad entrambi: si tratta di pure valutazioni - diciamo - sociologiche, che non hanno alcuna pretesa di esattezza né di universalità, ma solo di interpretazione del fenomeno.

 

In particolare, il fatto che gli "emo" passino il tempo ad accusarsi l'un l'altro di essere "poser" lo evinco da questo topic, al quale mi riferisco. Rileggete i primi post e sappiatemi dire.

 

Idem il discorso sui sancarlini o fighetti che dir si voglia: il succo della provocatoria affermazione è che un modaiolo il quale riconosca di essere modaiolo senza avere altri valori che il culto dell'immagine è sostanzialmente preferibile a un modaiolo che sostenga di essere un alternativo ribelle contestatore originale.

 

:awk:

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Scusami Yrian,

l'unica differenza reale che vedo tra un "emo" e le sottoculture giovanili che lo hanno preceduto è la tendanza all'individualismo.

Gli Emo per essere tali non devono "fare gruppo" - come i punk, gli skinhead, gli hippie, i fighetti (quelli che voi chiamate "sancarlini" ma di fatto sono gli eredi dei "paninari") - ANZI.

 

L'Emo è veramente Emo quando si confronta con un gruppo che lo ESCLUDE.

 

Questa cosa è molto interessante, non trovate?

 

Ammetto che sia spiacevole per un Emo che un Non-Emo come me faccia della sociologia su di loro... spero di non risultare troppo pedante o offensivo.

 

Dei grandi gruppi giovanili degli anni Ottanta - Dark, Paninari e Punk80's - solo gli ultimi erano "contestatori della società".

 

Di queste tre sottoculture gli EMO mi paiono una sintesi molto interessante.

Come i Paninari sono indicati con l'appellativo: "figli di papà modaioli"

Con i Dark condividono l'individualismo e la passione per il Nero.

Con i Punk hanno in comune l'autolesionismo e la "volontà di dispiacere".

 

Evidentemente gli Anni Ottanta si ripropongono negli Emo: che, sono certo, hanno verso quel decennio, così poco stimato da Yrian e da me (per motivi che esporremo da qualche altra parte), una particolare simpatia.

 

Ora: è noto che le Mode si ripropongono dopo vent'anni.

(Vedrete che il Grunge tornerà di moda dal 2010)

 

Però non voglio sentire la solita solfa: "Ah, questi giovani! Noi sì che eravamo più ribelli/lavoratori/drogati/perbene... etcetera." I BEI TEMPI ANDATI non esistono, Yrian.

Esiste solo un fatto: non avere più vent'anni :awk:

(E non dirmi che il tuo boy ce li ha e non è Emo; io non ho mai seguito le mode, neanche per sbaglio, a meno che ciò non avenisse nei modi e nei tempi sbagliati...)

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Hai perfettamente ragione, Almadel! :awk:

 

Non sono gli... "emo" ... che pretendono di essere qualcosa che non sono. Ero io ad aver male interpretato i post precedenti.

 

Anzi, vorrei scusarmi ufficialmente per il tono perentorio di ciò che ho scritto: siccome so che gli... "emo"... sono ragazzi particolarmente sensibili, non vorrei che qualcuno di loro, ferito da uno come me incapace di capire la loro profondità, adesso si tagliasse le vene o simili.

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Ad entrambi: si tratta di pure valutazioni - diciamo - sociologiche, che non hanno alcuna pretesa di esattezza né di universalità, ma solo di interpretazione del fenomeno.

 

In particolare, il fatto che gli "emo" passino il tempo ad accusarsi l'un l'altro di essere "poser" lo evinco da questo topic, al quale mi riferisco. Rileggete i primi post e sappiatemi dire.

 

Idem il discorso sui sancarlini o fighetti che dir si voglia: il succo della provocatoria affermazione è che un modaiolo il quale riconosca di essere modaiolo senza avere altri valori che il culto dell'immagine è sostanzialmente preferibile a un modaiolo che sostenga di essere un alternativo ribelle contestatore originale.

 

:awk:

Sarà... ma io questo lo chiamo "generalizzare"... :gha:

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Va bene... ve bene...

 

Era solo perchè mi eri sembrato un po' ironico negli ultimi post...

sarà stata una mia impressione.

 

Se è così, scusami per aver puntualizzato.

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La Storia insegna che nel momento in cui una data tecnologia viene resa possibile, l'uomo non sa astenersi dall'utilizzarla.

 

Quando qualcuno utilizza il ... "karma" ... non è con lui che me la prendo, ma con chi l'ha reso possibile.

 

(Snaturando ciò che il Forum è e dovrebbe essere per elezione, fin dai primordi e per affermazione degli stessi che il... "karma"... hanno segretamente introdotto.)

 

Adunque: tu, quoque... ferisci... qui, nel mezzo dell'ignudo mio petto...

 

(Basta OT... :awk:)

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Però se di un fenomeno vogliamo parlare, non si può non generalizzare,

a parte Yrian ( abbiamo scoperto che lui è un poser...) ciò che vien fuori

è che gli emo non riescono a definirsi come identità collettiva ( lo dimostra

Eru che secondo me è veramente Emo ) non sono un fenomeno di

aggregazione.

 

Solo a queste condizioni ,se ben ci pensate, si pone l'alternativa radicale,

fra lo stabilire quale singolo individuo sia veramente tale ( cioè emo ) e la

mera moda ( che in quanto tale appartiene in modo indistinto a tutti,

cosa negli anni '80 inconcepibile per Dark, punk e in parte pure per i paninari

che potevano essere "moda" di gruppo )

 

E questo emerge per bocca degli stessi emo....in questo Yrian dice il vero

secondo me, anche se "procomberà sol lui"  da vero poser.

 

Per quel che riguarda Almadel, il quale suscita l'arma generazionale,

sappi che con me non funziona: io sono un Hinzelmann, non un

essere umano, non invecchio anche se ho la data di scadenza

( alla quale diverrò sgradevolmente amaro ) come

lo yogurt :awk:

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