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Apparire gay, tra naturalezza e stereotipi...


AndreDgl

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1 minute ago, dokdok said:

Non concordo. Detti così sembrano scale di grigio e tutte vagamente "dispregiative".
 

Perché dispregiative?

"Effeminato" è l'unico termine che può avere una connotazione negativa,

perché è vista come un'affettazione e un'ostentazione.

A me capita di considerare "femminile" qualche forumista che non vuole solo sesso, ma cerca il grande amore.

E non si colloca in nessuna scala di grigio rispetto all'effeminato che cerca una gang bang di tori per sentirsi una troia.

Ovviamente posso avere tratti femminei anche sono un attivone campione di gare di rutti che pensa solo a pucciare il biscotto.

Anche se magari usiamo le stesse parole con accezioni differenti, mi pare che siano tre cose che tutti distinguiamo.

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Hinzelmann
1 hour ago, schopy said:

è meglio che sia la Rettore a darti della "checca laida" se ascolti Patty Pravo anziché il primario di chirurgia che ti sta operando...

Non c'è dubbio, ma è pur vero che nei confronti del chirurgo si aprirà un procedimento disciplinare, al massimo noi ipotizzavamo che la Rettore potesse essere ripresa sull'uso dell'aggettivo "laido" che forse non è neanche del tutto intenzionale perchè si è anche un po' incartata nel discorso ( fra pettegoli e vintage e laidi corre una differenza notevole ) ma esiste un confine fra ciò che può essere divertente e ciò che ( al di là delle sensibilità soggettive ) non può esserlo

39 minutes ago, dokdok said:

Checca per me è un gay che esprime modi eccessivamente sguaiati e volgari andando a copiare e simulare in una forma spesso al limite della parodia comportamenti femminili, non per un gusto personale, ma per ostentazione.

Quella che dici tu è la scheccata o lo scheccare, cioè l'esibizione volontaria di certi atteggiamenti, certamente deriva da checca ma presuppone un uso estensivo del termine perchè tutti gli omosessuali possono scheccare, cioè ostentare omosessualità e quindi essere checche, rientra quindi nel recupero del termine offensivo ad uso interno

E' un uso del termine che però deve rimanere strettamente confinato al gergo gay, la stessa Rettore che da etero cerca di far ridere usando in parte il gergo gay in un contesto pubblico, determina non solo la reazione del gay presente, ma il facile scivolamento su termini sbagliati che possono ingenerare l'equivoco

 

 

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21 minutes ago, metalheart said:

Ah e Facchinetti mi sembra visibilmente a disagio, la Maionchi cerca di cambiare discorso e il suo "ah brava" alla Rettore mi sembra sarcastico. Bravo Diaco che pur "velato" ha avuto il coraggio di contrastare la rettore (aggiungo che quest'ultima, siccome a quanto dice freedog è un mondo piccolo quello dell'intrattenimento e le cose si vengono a sapere, probabilmente sapeva benissimo di Diaco, anche in virtù del suo essere frociarola, e già il "è un mondo che FORSE conosco anche meglio di te.." è una frecciatina subdola)

Concordo totalmente, lei ha proprio l'aria di volersi approfittare della situazione: probabilmente sapeva di lui ma al contempo sapeva anche che non avrebbe voluto fare CO così, in diretta televisiva, sicché gli ha fatto apposta questa domanda per metterlo a disagio, per costringerlo a dire no, così da poter rispondere "E allora stai zitto!", insomma per silenziarlo, bel modo di essere gay friendly il suo.

7 minutes ago, Almadel said:

A me capita di considerare "femminile" qualche forumista che non vuole solo sesso, ma cerca il grande amore.

E non si colloca in nessuna scala di grigio rispetto all'effeminato che cerca una gang bang di tori per sentirsi una troia.

Continua a sembrarmi la distinzione tra santa e puttana :asd:

Edited by Hazel226
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1 minute ago, Hinzelmann said:

Quella che dici tu è la scheccata o lo scheccare, cioè l'esibizione volontaria di certi atteggiamenti, certamente deriva da checca ma presuppone un uso estensivo del termine perchè tutti gli omosessuali possono scheccare, cioè ostentare omosessualità e quindi essere checche, rientra quindi nel recupero del termine offensivo ad uso interno

E' un uso del termine che però deve rimanere strettamente confinato al gergo gay, la stessa Rettore che da etero cerca di far ridere usando in parte il gergo gay in un contesto pubblico, determina non solo la reazione del gay presente, ma il facile scivolamento su termini sbagliati che possono ingenerare l'equivoco

Agree. Però ti invito alla riflessione che per molti è checca chi ostenta lo scheccare,  e rientra nella categoria, in maniera lecita o meno, anche chi mostra in maniera ritenuta eccessiva e ostentante una parvenza pesantemente effemminata. Ci sta che per un gay il livello "scheccata" sia più alto che per un etero.
Ma è chiaro che se una persona si muove in maniera eccessivamente "Patty Pravo", con la voce molto spesso allocata nei toni del falsetto e con un abbigliamento molto morbido nei colori, questi è facile che sia identificato come "checca", giusto o sbagliato, voluto o inconsapevole che sia,  in quanto l'apparenza va molto vicino all'ostentazione di una "femminilità" simulata. 

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metalheart

Quindi siamo arrivati a

  • femmineo
  • femminile
  • effeminato (l'avrei scritto con due 'm' ma avrete notato che lo dà come errore, si vede che lo è)

Dove mi sembra che la condizione più ripugnante e degradante sia quella dell'effeminato: solo un gay può esserlo, è affettato, troia (questo non l'ho capito perché ma gli esempi di Almadel lo fanno intendere), artificiale ed istrionico; poi abbiamo il femmineo, che può anche essere etero, maschiaccio, ha solo lineamenti più "dolci"(?), immagino principalmente a livello di faccia ma anche in base alla corporatura; e poi il femminile, che può essere anche un uomo etero robusto e con la voce bassa, che sogna di fare lo stay-at-home dad che cucina pancake per la moglie perfetta e i suoi 4 figli, e magari non ascolta Lady Gaga a differenza dell'effeminato ma si commuove sulle note di Céline Dion, tenendolo nascosto agli amici

A me non convince

 

Edited by metalheart
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11 minutes ago, dokdok said:

Per molti è checca chi ostenta lo scheccare,  e rientra nella categoria, in maniera lecita o meno, anche chi mostra in maniera ritenuta eccessiva e ostentante una parvenza pesantemente effemminata. 

Io ad esempio ho serie difficoltà a visualizzare la differenza tra queste due cose.

@metalheart In effetti credo sia più corretto con una m sola.

Uhm... Secondo me prima siamo andati vicini alla vera origine della differenza tra effeminato e femminile.

La donna è femminile; l'uomo, invece, quando è femminile, è effeminato, perché il femminile non gli è proprio. Infatti è un participio passato, viene dal verbo effeminare: questo secondo me lascia intendere una sorta di modificazione successiva rispetto a una natura originaria, maschile, dell'uomo. Perché non esistono donne effeminate? Perché secondo questa logica non hanno bisogno di effeminarsi per essere femminili: lo sono "di natura".

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7 minutes ago, metalheart said:

Quindi siamo arrivati a

  • femmineo
  • femminile
  • effeminato (l'avrei scritto con due 'm' ma avrete notato che lo dà come errore, si vede che lo è)

Dove mi sembra che la condizione più ripugnante e degradante sia quella dell'effeminato: solo un gay può esserlo, è affettato, troia (questo non l'ho capito perché ma gli esempi di Almadel lo fanno intendere), artificiale ed istrionico; poi abbiamo il femmineo, che può anche essere etero, maschiaccio, ha solo lineamenti più "dolci"(?), immagino principalmente a livello di faccia ma anche in base alla corporatura; e poi il femminile, che può essere anche un uomo etero robusto e con la voce bassa, che sogna di fare lo stay-at-home dad che cucina pancake per la moglie perfetta e i suoi 4 figli, e magari non ascolta Lady Gaga a differenza dell'effeminato ma si commuove sulle note di Céline Dion, tenendolo nascosto agli amici

A me non convince

 

Non convince perchè, come ho detto ad @Almadel, non è convincente come distinzione, che sembra essere rivolta ad associare difetti di un gay a differenti gradi di giudizio.
Mi chiedo perchè in ambito gay si insista così tanto all'associazione gay-donna. Non basta scopare con gli uomini per associare le due categorie, credo.

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1 minute ago, dokdok said:

Mi chiedo perchè in ambito gay si insista così tanto all'associazione gay-donna. Non basta scopare con gli uomini per associare le due categorie, credo.

Credo sia perché adesso stiamo parlando di femminilità e non di omosessualità.

E anche perché "il mondo là fuori",  non è assolutamente in grado di riconoscere un gay, a meno che non lo guardi dallo spioncino. Si accorge solo di chi è effeminato. Il quale, talvolta, è anche gay. Altre volte non lo è, ma viene preso per gay lo stesso.

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1 minute ago, Hazel226 said:

Io ad esempio ho serie difficoltà a visualizzare la differenza tra queste due cose.

@metalheart In effetti credo sia più corretto con una m sola.

Uhm... Secondo me prima siamo andati vicini alla vera origine della differenza tra effeminato e femminile.

La donna è femminile; l'uomo, invece, quando è femminile, è effeminato, perché il femminile non gli è proprio. Infatti è un participio passato, viene dal verbo effeminare: questo secondo me lascia intendere una sorta di modificazione successiva rispetto a una natura originaria, maschile, dell'uomo. Perché non esistono donne effeminate? Perché secondo questa logica non hanno bisogno di effeminarsi per essere femminili: lo sono "di natura".

La donna non è effemminata, è femmina. Per lei sono propri modi caratteristici del suo patrimonio stereotipale. Diventa "Checca" quando l'ostentazione è molto forte
Una donna però può essere maschiaccia, nel momento in cui acquisisce modi caratteristici del patrimonio stereotipale maschile. Diventa "maschio mancato" quanto l'ostentazione è molto forte.

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51 minutes ago, metalheart said:

quest'ultima, siccome a quanto dice freedog è un mondo piccolo quello dell'intrattenimento e le cose si vengono a sapere, probabilmente sapeva benissimo di Diaco, anche in virtù del suo essere frociarola, e già il "è un mondo che FORSE conosco anche meglio di te.." è una frecciatina subdola

di sicuro la Rettore sapeva benissimo quanto Diaco anche all'epoca c'avesse il culo trafficato;

e giusto per non smentirsi, matta come una cavalla com'è, ha fatto la sua ennesima sparata ad minkiam pure quella volta (ci si è giocata la carriera per non saper tenere la linguaccia a posto; non è un caso se da sempre non la sopporta nessuno nello show biz)

Edited by freedog
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metalheart
3 minutes ago, Hazel226 said:

Io ad esempio ho serie difficoltà a visualizzare la differenza tra queste due cose.

@metalheart In effetti credo sia più corretto con una m sola.

Anch'io ho difficoltà a essere sincero, @dokdok non sono conclusioni mie ma quelle che mi sono sembrate emergere dalla discussione

E non mi interessano le elucubrazioni sulla femminilità o effeminatezza, vorrei solo che tra gay si smettesse con la caccia all'effeminato perché poi queste visioni vengono legittimate agli occhi degli omofobi e danno ulteriori pretesti per odiarci

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Just now, Hazel226 said:

Credo sia perché adesso stiamo parlando di femminilità e non di omosessualità.

E anche perché "il mondo là fuori",  non è assolutamente in grado di riconoscere un gay, a meno che non lo guardi dallo spioncino. Si accorge solo di chi è effeminato. Il quale, talvolta, è anche gay. Altre volte non lo è, ma viene preso per gay lo stesso.

Ma appunto. E' li che c'è la differenza fra femminile, femmineo ed effemminato.
Tralasciando l'essere gay, la questione dei termini è necessariamente legata alla differente categoria per cui l'aggettivo è usato.
Quando dici di un comportamento, lo distingui fra femminile e maschile a seconda dell'appartenenza più o meno forte agli stereotipi maschili e femminili. Giocare a rugby è maschile, contatto fisico intenso, ma c'è il rugby femminile da sempre.
Quando parli di una caratteristica fisica, parli di femminea o mascolina a seconda del fatto che un qualcosa che appartiene di più a un genere appaia nell'altro. Così un taglio di capelli molto corto è mascolino in una donna, e delle dita sottili e affusolate è femmineo in un uomo. Ovviamente non c'è neanche da rimarcare degli esempi.
Quando parli di effemminatezza o di maschiaccità, parli di atteggiamenti, modi, apparenza complessiva che acquisisce modi dall'universo dell'altro sesso. Così le spalline sono state per lungo tempo un elemento "maschiaccio" per una donna, e un foulard (non mi viene il giusto nome) usato come cravatta ci ha messo un po' per essere considerato non effemminato.

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14 minutes ago, dokdok said:

La donna non è effemminata, è femmina. Per lei sono propri modi caratteristici del suo patrimonio stereotipale. Diventa "Checca" quando l'ostentazione è molto forte
Una donna però può essere maschiaccia, nel momento in cui acquisisce modi caratteristici del patrimonio stereotipale maschile. Diventa "maschio mancato" quanto l'ostentazione è molto forte.

Esatto. Io credo che l'origine della differenza tra i due termini sia questa qui.

E ne rifiuto i presupposti: ovvero rifiuto la realtà della "natura propria"; e, rifiutandola, confermo la mia scelta di sostituire "effeminato" con "femminile".

Detto ciò, credo che il livello di "esgerazione" nella femminilità sia talmente soggettiva che nella pratica chiunque abbia un minimo tratto femminile può essere appellato come checca: tutto dipende dal punto di vista di chi guarda. E per la logica detta sopra nessuno dovrebbe essere mai una checca (se non c'è una natura propria, non c'è neanche mai un eccesso nella deviazione da tale natura propria).

Però forse lo userò lo stesso perché checca è un termine che mi fa pensare a una caramella. E mi piace particolarmente il termine criptochecca perché mi fa pensare a qualcosa che deve prima essere decriptato, come un piccolo scrigno rompicapo di metallo che all'interno contiene una caramella. Voglio decriptare le criptochecche e prendere la caramella. :sisi:

10 minutes ago, metalheart said:

E non mi interessano le elucubrazioni sulla femminilità o effeminatezza, vorrei solo che tra gay si smettesse con la caccia all'effeminato perché poi queste visioni vengono legittimate agli occhi degli omofobi e danno ulteriori pretesti per odiarci

AGREE!! Giuro che il primo profilo che mi faccio su Grindr scrivo "no maschili" per compensare.

Edited by Hazel226
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15 minutes ago, metalheart said:

Anch'io ho difficoltà a essere sincero, @dokdok non sono conclusioni mie ma quelle che mi sono sembrate emergere dalla discussione

E non mi interessano le elucubrazioni sulla femminilità o effeminatezza, vorrei solo che tra gay si smettesse con la caccia all'effeminato perché poi queste visioni vengono legittimate agli occhi degli omofobi e danno ulteriori pretesti per odiarci

Non entro nel merito della caccia all'effemminato tra i gay. Non comprendo ancora questo discorso. Ci sono effeminati che sono etero 1000%.
Il discorso è sempre e comunque l'ostentazione, che nel momento in cui diventa volgare o viene percepita come tale, risulta essere fastidiosa e osteggiata.

Ma vale per tutte le forme di ostentazione. Un tifoso di calcio che ostenta la sua tifoseria in maniera eccessiva è fastidioso e crea divisione. 
Lo è il ricco che ostenta cessi in oro e si accende le sigarette con le banconote da 100 euro.

Non credo personalmente sia giusto che, siccome gay, devo guardare con un occhio di riguardo chi mi ostenta con modi e comportamenti la sua omosessualità,  quando lo fa acquisendo in maniera forzosa e artificiosa modi che sono parodistici. 

8 minutes ago, Hazel226 said:

Esatto. Io credo che l'origine della differenza tra i due termini sia questa qui.

E ne rifiuto i presupposti: ovvero rifiuto la realtà della "natura propria"; e, rifiutandola, confermo la mia scelta di sostituire "effeminato" con "femminile".

Tu puoi fare come credi. Però ci sono nel patrimonio comunicativo comune dei fattori oggettivi, nel senso accettati come significato in senso globale.
Puoi non accettare che truccarsi sia femminile, ma lo è nel significato comune. Un trucco che ingentilisce le linee del volto di un uomo facendole apparire femminee è un comportamento effeminato, e puoi accettarlo o no, ma è tale perchè fatto da un uomo. Può non piacerti, ma la questione qui credo non sia "cosa sia giusto" o "cosa mi piace", ma "cosa significa".

Edited by dokdok
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6 minutes ago, dokdok said:

Tu puoi fare come credi. Però ci sono nel patrimonio comunicativo comune dei fattori oggettivi, nel senso accettati come significato in senso globale.
Puoi non accettare che truccarsi sia femminile, ma lo è nel significato comune. Un trucco che ingentilisce le linee del volto di un uomo facendole apparire femminee è un comportamento effeminato, e puoi accettarlo o no, ma è tale perchè fatto da un uomo. Può non piacerti, ma la questione qui credo non sia "cosa sia giusto" o "cosa mi piace", ma "cosa significa".

Ma visto che il linguaggio non è neutro, bensì portatore di una visione delle cose; se io non condivido quella visione delle cose sono libero di usare altri termini che siano più coerenti con ciò che penso. Mica sono per forza obbligato a perpetrare un sistema in cui non mi riconosco.

P.s. Talvolta l'ostentazione è una forma di lotta.

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metalheart
6 minutes ago, Hazel226 said:

Voglio decriptare le criptochecche e prendere la caramella. :sisi:

LOL. Ho googlato “criptochecca” e credo dovremmo interpellare il già citato Sgarbi che a quanto pare a gergo LGBT è molto avanti.

Anche a me piace il gergo lgbt e lo trovo divertente; “sfranta” per esempio mi dà l’idea di una dissolutezza morale e fisica divertentissimi. Però se usato per scherzo ok, se lo usa la Rettore con serietà no

9 minutes ago, dokdok said:

Un tifoso di calcio che ostenta la sua tifoseria in maniera eccessiva è fastidioso e crea divisione. 
Lo è il ricco che ostenta cessi in oro e si accende le sigarette con le banconote da 100 euro

Non sono d’accordo sul trito discorso dell’ostentazione dell’effeminatezza (Sarebbe quella che gli omofobi chiamano ostentazione di omosessualità?) che è l’anticamera di altri ben peggiori quindi mi limito... 

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13 minutes ago, dokdok said:

Non credo personalmente sia giusto che, siccome gay, devo guardare con un occhio di riguardo chi mi ostenta con modi e comportamenti la sua omosessualità, soprattutto quando lo fa acquisendo in maniera forzosa e artificiosa modi che sono parodistici. 

Io per esempio vivrei e lascerei vivere

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Just now, Hazel226 said:

Ma visto che il linguaggio non è neutro, bensì portatore di una visione delle cose; se io non condivido quella visione delle cose sono libero di usare altri termini che siano più coerenti con ciò che penso. Mica sono per forza obbligato a perpetrare un sistema in cui non mi riconosco.

P.s. Talvolta l'ostentazione è una forma di lotta.

Si, ma ancora, secondo me (<-- secondo me), si confonde quello che si vorrebbe, con quello che oggi è. 
Il linguaggio è fluido e oggi i pantaloni sono unisex, negli anni 30 il pantalone era vietato alle donne. 
Però il linguaggio è un codice e trasporta dei significati, ed è neutro e incolpevole. Tu puoi non essere d'accordo e usare parole differenti. Se oggi però gli altri non usano la tua accezione delle parole e non comprendono quello che dici, non è colpa degli altri, la colpa è la tua.

Riguardo al fatto che l'ostentazione è lotta, posso concordare ma fino a un certo punto e mi sembra, come affermazione, del tutto gratuita e giustificante in maniera forzosa, nella discussione che stiamo facendo.
Sono sicuro che c'è gente che ostenta perchè vuole lottare, e c'è gente che ostenta perchè è affetta da profondo esibizionismo. 
Non credo che sia negli scopi della discussione andare a distinguere tra Luxuria, che si fa carico dell'esposizione mediatica e lotta, e Giovanni che, in un bar gay, schecca sguaiatamente per attirare l'attenzione su di se.

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1 minute ago, dokdok said:

Si, ma ancora, secondo me (<-- secondo me), si confonde quello che si vorrebbe, con quello che oggi è. 
Il linguaggio è fluido e oggi i pantaloni sono unisex, negli anni 30 il pantalone era vietato alle donne. 
Però il linguaggio è un codice e trasporta dei significati, ed è neutro e incolpevole. Tu puoi non essere d'accordo e usare parole differenti. Se oggi però gli altri non usano la tua accezione delle parole e non comprendono quello che dici, non è colpa degli altri, la colpa è la tua.

Riguardo al fatto che l'ostentazione è lotta, posso concordare ma fino a un certo punto e mi sembra, come affermazione, del tutto gratuita e giustificante in maniera forzosa, nella discussione che stiamo facendo.
Sono sicuro che c'è gente che ostenta perchè vuole lottare, e c'è gente che ostenta perchè è affetta da profondo esibizionismo. 
Non credo che sia negli scopi della discussione andare a distinguere tra Luxuria, che si fa carico dell'esposizione mediatica e lotta, e Giovanni che, in un bar gay, schecca sguaiatamente per attirare l'attenzione su di se.

Credo riuscirò a farmi capire lo stesso, voglio dire, se anziché dire effeminato dico femminile, non credo di mandare così a puttane la comunicazione. Non è mica un termine ostrogoto.

Comunque io non so che vita faccia Giovanni, non so se ostenti o se sia così spontaneamente; e non so quanto gli costi a livello sociale, affettivo, familiare, perdurare in quei suoi modi; perciò lo rispetto. Non mi dà fastidio e il fatto che non sia nessuno non significa che non stia portando avanti una sua lotta.

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16 minutes ago, metalheart said:

Io per esempio vivrei e lascerei vivere

Ma cosa c'entra e cosa c'entrano gli esempi fatti? Di cosa discutiamo? Di linguaggio ed etichette o di abusi?
IL fatto che Sgarbi sia omofobo cosa c'entra con il fatto che un abuso di comportamento sfocia in un eccesso fastidioso?
Deve essere o tutto o niente per forza? E vale solo per i gay, oppure vale anche per la religione, la scelta politica, le considerazioni culturali, il fatto che non bisogna guardare gli eccessi e lasciar vivere?

8 minutes ago, Hazel226 said:

Credo riuscirò a farmi capire lo stesso, voglio dire, se anziché dire effeminato dico femminile, non credo di mandare così a puttane la comunicazione. Non è mica un termine ostrogoto.

Comunque io non so che vita faccia Giovanni, non so se ostenti o se sia così spontaneamente; e non so quanto gli costi a livello sociale, affettivo, familiare, perdurare in quei suoi modi; perciò lo rispetto. Non mi dà fastidio e il fatto che non sia nessuno non significa che non stia portando avanti una sua lotta.

Ripeto la considerazione qua sotto. Questa morbidezza la consideri solo per i gay, oppure anche per le altre categorie socioculturali?
Se uno di destra ti viene a parlare di lotta politica contro l'omosessualità, lo rispetti e non ti da fastidio perchè non sai quanto gli costi a livello sociale, affettivo, familiare, perdurare in quei suoi modi, o se ostenta o è così spontaneamente?

Essere gay significa obbligatoriamente dover giustificare qualunque comportamento in nome di una difesa di genere, oppure è un momento di crescita quando si è in grado di distinguere quelli che sono gli eccessi e accettare la critica non ostile, non violenta, ma una critica ragionata su di essi, anche solo fosse da una parte della comunità?

PS: scusate se mi sono permesso di esprimere un punto al di fuori del coro. Un saluto ci sentiamo una prossima volta.

Edited by dokdok
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16 minutes ago, dokdok said:

Ripeto la considerazione qua sotto. Questa morbidezza la consideri solo per i gay, oppure anche per le altre categorie socioculturali?
Se uno di destra ti viene a parlare di lotta politica contro l'omosessualità, lo rispetti e non ti da fastidio perchè non sai quanto gli costi a livello sociale, affettivo, familiare, perdurare in quei suoi modi, o se ostenta o è così spontaneamente?

Essere gay significa obbligatoriamente dover giustificare qualunque comportamento in nome di una difesa di genere, oppure è un momento di crescita quando si è in grado di distinguere quelli che sono gli eccessi e accettare la critica non ostile, non violenta, ma una critica ragionata su di essi, anche solo fosse da una parte della comunità?

Tra gli esempi che hai fatto, sono "morbido" solo verso il gay (in realtà parlavamo di femminilità ma fa niente), per il motivo che secondo me quello di destra che porta avanti idee discriminatorie fa del male agli altri, mentre il tizio femminile non fa male a nessuno, vuole solo essere se stesso e sarebbe scorretto associarlo a qualcuno che fa del male. Io difendo la libertà delle espressioni di genere, tutto qua. Tra l'altro non lo faccio mica perché sono gay.

Edited by Hazel226
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9 minutes ago, dokdok said:

IL fatto che Sgarbi sia omofobo cosa c'entra con il fatto che un abuso di comportamento sfocia in un eccesso fastidioso?
Deve essere o tutto o niente per forza? E vale solo per i gay, oppure vale anche per la religione, la scelta politica, le considerazioni culturali, il fatto che non bisogna guardare gli eccessi e lasciar vivere?

Sagarbi è semplicemente sgarbicentrico, il che significa che può essere frociarolo o omofobo, mangiapreti o chirichetto a seconda di come gli conviene (o gli gira)  -per dire, ricrdo che al world pride del 2000 si fece tutta la sfilata sottobraccio alle trans brasiliane; evdentemente era liberal quel giorno-, non gli darei tutta st'importanza, che sinceramente nemmeno merita, proprio per quanto sa essere fastidioso & irritante.

per esempio, sta sparata su Conte a che serve? era nell'italietta democristiana anni 50 che potevi rovinare la carriera di un ministro mettendo in giro voci sulla sua frociaggine (Andreotti chiamava Rumor "il signorino", alludendo manco troppo velatamente..);

ormai, e per fortuna, di ste voci, ammesso che siano vere, non gliene frega niente a nessuno!

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metalheart
15 minutes ago, dokdok said:

IL fatto che Sgarbi sia omofobo cosa c'entra con il fatto che un abuso di comportamento sfocia in un eccesso fastidioso?

Errore di formatting, lo screenshot delle dichiarazioni di Sgarbi non c'entra con la risposta al tuo commento ma con quello di Hazel e "criptochecche"

18 minutes ago, dokdok said:

Se uno di destra ti viene a parlare di lotta politica contro l'omosessualità, lo rispetti e non ti da fastidio perchè non sai quanto gli costi a livello sociale, affettivo, familiare, perdurare in quei suoi modi, o se ostenta o è così spontaneamente?

Essere gay significa obbligatoriamente dover giustificare qualunque comportamento in nome di una difesa di genere, oppure è un momento di crescita quando si è in grado di distinguere quelli che sono gli eccessi e accettare la critica non ostile, non violenta, ma una critica ragionata su di essi, anche solo fosse da una parte della comunità?

Non vedo come andare in giro indossando boa di piume o tacchi sia equiparabile a lottare contro l'omosessualità, mi sembra il contrario: chi va in giro esibendo modi "effemminati" che non ledono nessuno ma che fanno parte della propria personalità non fa torto a nessuno.

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26 minutes ago, freedog said:

Sagarbi è semplicemente sgarbicentrico, il che significa che può essere frociarolo o omofobo, mangiapreti o chirichetto a seconda di come gli conviene (o gli gira)  -per dire, ricrdo che al world pride del 2000 si fece tutta la sfilata sottobraccio alle trans brasiliane; evdentemente era liberal quel giorno-, non gli darei tutta st'importanza, che sinceramente nemmeno merita, proprio per quanto sa essere fastidioso & irritante.

per esempio, sta sparata su Conte a che serve? era nell'italietta democristiana anni 50 che potevi rovinare la carriera di un ministro mettendo in giro voci sulla sua frociaggine (Andreotti chiamava Rumor "il signorino", alludendo manco troppo velatamente..);

ormai, e per fortuna, di ste voci, ammesso che siano vere, non gliene frega niente a nessuno!

ma si concordo. Nel discorso ho usato Sgarbi solo perchè era il primo della lista quotata. 

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1 hour ago, dokdok said:

PS: scusate se mi sono permesso di esprimere un punto al di fuori del coro. 

Quale coro? Ma poi perché scusarsi? Stavamo parlando normalmente.

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1 hour ago, metalheart said:

A me non convince

Magari tu non distingui queste tre cose.

O le distingui, ma dai a esse dei nomi diversi rispetto a quelli che gli do io.

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3 hours ago, Almadel said:

Sarà un modo personale di usare questi aggettivi, ma pare che anche @dokdok

li usi nella mia stessa accezione. Quindi evidentemente non è tanto strana

Sono d'accordo sulla distinzione tra femminile e femmineo da una parte ed effeminato dall'altra, usandosi effeminato per colui che non sia naturalmente femminile o femmineo, ma che tale s'atteggi e quindi necessariamente usandosi per un maschio.

Quanto alla distinzione tra femminile e femmineo mi pare che stia in un certo disprezzo apportato dall'aggettivo femmineo rispetto a femminile.

Ma gli esempi che hai proposti non mi pareva aderissero a tale distinzione, che peraltro potresti oppormi  essere superata dall'uso presente, il quale certo tu conosci meglio che conosca io.

2 hours ago, metalheart said:

effeminato (l'avrei scritto con due 'm' ma avrete notato che lo dà come errore, si vede che lo è)

Trattasi di vox docta, derivata cioè per via dotta dal latino, e dunque si preferisce evitare la m geminata, conformemente all'originale latino.

2 hours ago, dokdok said:

Mi chiedo perchè in ambito gay si insista così tanto all'associazione gay-donna.

Ineffetti pare un'associazione abbastanza recente, non rilevandosi in antico neppure in età esasperatamente omofobe:

ad esempio Dante nella punizione dei sodomiti non usa alcun contrappasso in qualche modo collegato ad una considerazione di loro femminilità.

Probabilmente la cosa iniziò con Ulrichs alla metà del secolo scorso, il quale definiva l'uomo omoerotico come "anima muliebris virili corpore inclusa" e ne faceva un "terzo sesso" distinto, ma parimenti partecipe degli altri due.

 

3 hours ago, Almadel said:

A me capita di considerare "femminile" qualche forumista che non vuole solo sesso, ma cerca il grande amore.

Come dire che la maschilità è senz'autentica affettività, mentre solo la femminilità è autentica affettività:

io ho il sospetto che invece sia proprio il maschio apportatore d'affetti nell'atto sessuale,  riversandoli su colei con cui lo consuma;  mentre la femmina apporta affetti primariamente al prodotto dell'atto sessuale, che nutre prima in sé stessa e poi fuori di sé.

L'amore erotico mi pare insomma sia invenzione maschile, non femminile.

Edited by Mario1944
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52 minutes ago, Hazel226 said:

Quale coro? Ma poi perché scusarsi? Stavamo parlando normalmente.

No è che a volte c'è (secondo me) da parte di qualcuno una eccessiva reazione ad idee diverse. E volevo mettere le mani avanti 🙂 A me piace avere un luogo dove discutere certi aspetti e confrontarmi, e mi da realmente fastidio essere attaccato in maniera stupida da parte dei soliti noti.

 

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4 minutes ago, Mario1944 said:

Quanto alla distinzione tra femminile e femmineo mi pare che stia in un certo disprezzo apportato dall'aggettivo femmineo rispetto a femminile.

Dici?

Per me la distinzione è puramente fisica.

Per quanto non mi stupisca di chi inverta tali termini

io uso "femmineo" per i tratti del viso o la forma dei fianchi

e "femminile" quando mi riferisco a uno specifico atteggiamento, abbigliamento o modo di fare.

Poi è chiaro che se voi avete termini migliori non avete che da propormeli.

Basta che la smettiate di considerarli più o meno offensivi e di volerli evitare per quello.

Se volete offendere un effeminato o una persona a vostro avviso troppo femminile, c'è il termine "checca".

 

Se dite con voce acuta "Hiiii, che schifo la figa!" avete chiaramente un atteggiamento effeminato,

ma al tempo stesso è un atteggiamento per nulla femminile , giacché nessuna donna etero si esprimerebbe così.

 

Se invece dite: "Gli uomini pensano solo al sesso: sono immaturi e prepotenti" esprimete invece un pensiero femminile

perché è esattamente il modo in cui si esprimono molte donne e che mai gli etero userebbero per descrivere le loro partner.

 

Io vedo un enorme differenza tra questi due comportamenti, tanto enorme da poterli contrapporre.

Se non ci accordiamo sul mio uso dei termini o su un vostro uso altrettanto ficcante

sarà davvero un guaio quando proverò a vendervi la mia differenza tra "virile", "maschile" e "mascolino" 🙂

 

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58 minutes ago, Mario1944 said:

Ineffetti pare un'associazione abbastanza recente, non rilevandosi in antico neppure in età esasperatamente omofobe:

ad esempio Dante nella punizione dei sodomiti non usa alcun contrappasso in qualche modo collegato ad una considerazione di loro femminilità.

Probabilmente la cosa iniziò con Ulrichs alla metà del secolo scorso, il quale definiva l'uomo omoerotico come "anima muliebris virili corpore inclusa" e ne faceva un "terzo sesso" distinto, ma parimenti partecipe degli altri due.

 

Per me che sono "lato Bear", e anche bisessuale, l'associazione gay = femminile fortemente difesa nell'ambito gay mi sconcerta.. Sarà che conosco etero incredibilmente effeminati eppure felici etero con famiglia e figli annessa e che io per primo ma conosco molti gay che non sono effeminati per nulla, come conosco gay bear che sono fortemente effeminati senza che questo sia assolutamente un problema per nessuno. 
Il mio unico problema è con gli eccessi, ma in ogni categoria. Sono un po' borghesotto forse per questo...

Edited by dokdok
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