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Apparire gay, tra naturalezza e stereotipi...


AndreDgl

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8 hours ago, Prince1999 said:

Io sento di essere un gay perfetto, perché non sono troppo femminile ma nemmeno troppo alfa. So fare sia il macho man che ti spacca come una noce,sia la troietta bionda che si fa sbattere come un telecomando quando non funziona. Credo che sia sempre difficile stabilire dei confini..prima di dichiararmi mi dicevano che ero molto effemminato,ma sono totalmente in disaccordo..ho solo una sensibilità estremamente spiccata,che si nota tantissimo. 

stai dando della TROIETTA al mio amico Prince ?????

Ma come ti permetti?!

                       :dwarf:

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9 hours ago, LongJhonSilver said:

Io penso che la tua collega si sbagli. L' effemminatezza o l'iper machismo di un gay non sono una sorta di bandiera della propria esistenza, ma il risultato di un rapporto problematico (il più delle volte a livello non consapevole) con la propria omosessualità nel primo caso, con la propria identità sessuale nel secondo.

Cerco di spiegarmi meglio: se hai la sfortuna di nascere in una società, (o più particolarmente in un contesto famigliare/culturale) , che non accetta pienamente l'omosessualità, e che non la vede semplicemente come una delle tante variabili della natura umana, durante il tuo percorso di crescita è possibile che assumerai un atteggiamente femminile allo scopo di ricondurre la tua sessualità ad una versione riveduta e corretta del binomio uomo/donna , eterosessuale. Ovvero il tuo inconscio ti porterà in un certo qual modo ad assumere un ruolo e movenze femminili, di modo che tu possa essere (inconsciamente) una donna che cerca un uomo.

Sono arrivato a questa conclusione anche alla luce dei mie viaggi all'estero, e avendo constatato che in quei paesi socialmente e culturalmente emancipati, dove quindi vi è una larga e spontanea accettazione dell'omosessualità, il numero di gay "femminei" è relativamente basso.  (O perlomeno è sembrato così a me).

Invece l'esigenza (più o meno inconscia anche questa), di assumere un atteggiamento ed una apparenza iper machista, è legata ad un problema di costruzione della propria identità sessuale.

Anche in questo caso se sei gay e hai la sfortuna di non nascere in un contesto particolarmente emancipato, sarai circondato da una società che in maniera più o meno esplicita ti introietterà il messaggio che essere gay è sbagliato; che il gay non è un vero "uomo", o al massimo è un uomo sui generis, la cui virilità è contaminata da elementi femminili. Allo scopo di respingere questa sorta di condizionamento negativo, si cercheranno modelli particolarmente virili , (o che vengono considerati tali) e li si farà propri, sia sul piano "estetico" che sul piano comportamentale.

Questo non accade all'uomo etero. Non avendo mai dovuto mettere in discussione la propria virilità, non ha bisogno di cercare modelli di riferimento dai quali attingere la propria mascolinità. Lui si sente e si considera "virile" a prescindere. Indipendentemente dal modo di vestire, o dall'atteggiamento che caratterizzerà il suo modo d'essere.

Questo spiega perchè se vai nei locali gay della nostra capitale, noterai un numero diffusissimo di individui che cercano (in modo più o meno riuscito) di imitare il modello "coatto de Tor Bella Monaca*"), perchè a Roma, il "coatto" è considerato uno dei modelli virili per eccellenza. Il maschio (in virtù del suo essere rozzo e greve) più maschio tra i maschi.

E questo spiega anche il perchè nel nostro ambiente sono diffusissimi, (in proporzione molto ma molto di più di quello che succede nell'ambiente etero), dei modelli  "feticisti"; perchè collegati ad una costruzione artificiosa, (e quindi feticista) di virilità.

Chi è attratto esclusivamente dagli "orsi", dai "daddy", "dai palestrati" e così via, e lo è in modo tassativo, ti spiegherà (se ha un minimo di consapevolezza) che i suoi gusti sono motivati dal fatto che chi rientra nel feticcio che lui rincorre , è da lui percepito come più "maschio" di chi in quel feticcio non vi rientra.

*Tor Bella Monaca: per chi non è di Roma, quartiere situato nel quadrante est della capitale, famoso per essere particolarmente malfamato, centro di spaccio e fonte inesauribile di gran "coattoni"   (più di qualcuno pure  "bono"; bisogna ammetterlo)

 

Anche io ho sempre fatto un'analisi più o meno simile a questa.
Anche se ci sarebbe da fare un discorso sul concetto di genere e sul perché molti comportamenti vengano considerati "virili" e altri "femminili".
Ritengo che ci sia una forte componente storico-sociale che condiziona inconsciamente le persone dentro dei comportamenti comuni al loro genere di appartenenza e che questa giochi un ruolo molto più decisivo delle differenze innate/biologiche.

Per quanto riguarda la nostra comunità LGBT, nonostante ci sia una consapevolezza maggiore dei concetti di genere, i feticci e anche i modi "effeminati" sono comunque qualcosa di inconscio.

Edited by Lor24
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Io sono convinto di avere avuto un blando processo di "virilizzazione" una volta entrato alle superiori: ho cominciato a essere più sboccato, a non mascherare l'accento che ho abbastanza pesante, a essere a volte meno timorato e rispettoso. Come corollario ho iniziato anche a seguire un po' il calcio.

Ovviamente non mi sono annullato nel machismo di facciata, anzi, ho cominciato a dare sfogo alle mie tendenze (salvo quelle sessuali): ho letto molto, ho mantenuto un rendimento scolastico molto buono, ho iniziato i miei studi musicali. 

Non ho vissuto tutto ciò come una omologazione particolarmente pesante e opprimente, anzi, da un certo punto di vista mi ha reso più disteso e in pace con me stesso. Ho vissuto con liberazione l'essermi lasciato parzialmente alle spalle quel bambino molto educato, falsamente gentile ed estremamente ingessato (forse effeminato, ma non saprei) che ero stato per tutte le medie e le elementari. Nonostante fossi in un tragico istituto tecnico di provincia, ho avuto rapporti superficiali ma gradevoli con i miei compagni, non sono mai stato nemmeno vagamente bullizzato, ho imparato a giocare a carte in un vero stile da osteria e, in generale, i cinque anni di superiori mi sono scivolati addosso lievi.

Ovviamente il punto debole di tutta questa narrazione è la mia omosessualità. Non mi sono mai dichiarato con nessuno dei miei compagni di classe e non ho mai avuto esperienze sessuali e sentimentali. Però è anche vero che proripo durante gli anni delle superiori ho maturato una forte e piuttosto serena consapevolezza dei miei gusti, che si sono poi espressi una volta principiata l'università.

Scusate lo sproloquio, non so nemmeno se sono rimasto in tema.

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Hinzelmann
1 hour ago, Lor24 said:

Anche io ho sempre fatto un'analisi più o meno simile a questa.

E' un tipo di analisi che gode di una certa popolarità, insomma la si legge spesso in giro

In realtà ci sarebbero studi americani che -per quel che valgono- direbbero il contrario e cioè che nelle aree rurali e conservatrici della bible belt, lo straight acting e l'effeminofobia sarebbero più diffusi nella comunità LGBT rispetto alle aree urbane tipo San Francisco o New York. Il turista italiano vede meno effeminati a San Francisco, perchè vede zone di socializzazione gay frequentate anche da persone maschili e dichiarate, mentre nel Wyoming vede solo l'effeminato che non si è trasferito a San Francisco, perchè assiste la madre anziana.

Al contempo è intuibile che se si frequenta un quartiere gay vedremo palestrati che esibiscono i muscoli con camicie strette da rimorchio del Sabato sera ( non la felpa o la giacca con cui vanno in ufficio ) vedremo qualche leather, dei bear ed eventualmente qualcuno che esibisce un look "aggressivo" da coatto ( anche se va detto che in genere i coatti vestono i brand che i gay indossavano 5 anni prima...per cui il fenomeno reale è di senso inverso Un po' come i turisti russi che comprano i vestiti italiani, sono omofobi ma finiscono sempre per scegliere le cose più gay del negozio )

Quanto al processo di "virilizzazione" durante l'adolescenza...per certi versi è un processo fisiologico, anche se è presumibile che la pubertà nei gay sia meno tranquilla perchè si scopre anche l'omosessualità e quindi magari si procede con più prudenza ed insicurezza

In questo caso ciò che accade ai gay è di ricercare nella propria infanzia dei comportamenti non conformi al genere, che poi vengono considerati a posteriori predittivi di omosessualità, la mia impressione è che in alcuni casi li si vuole trovare a tutti i costi, cioè non sempre questi comportamenti appaiono poi così significativi, ma la persona che li racconta ti tiene molto.

 

Edited by Hinzelmann
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leggendo sto topic, chiedo a Coniuge per avere un parere "esterno" su di me: "ma tu pensi che io sia un frocio maschile o una sfrantah che schecca alla grandissima?"

mi guarda, bacetto sulla guancia e.. "sei solo un gran rompicoglioni!"

seguì pacca sul culo.

🤔

-le giuoie della vita di coppia...-

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19 hours ago, AndreDgl said:

Voi sentite di essere totalmente naturali? il vostro io esteriore è del tutto in linea con il vostro io interiore? 

Non saprei...pressapoco però sono sempre allo stesso modo. In molte occasioni ho scelto deliberatamente di non valorizzare il mio aspetto in senso "ammiccante", perché non è che io abbia sempre sta gran voglia di piacere. Sono l'anti instagram.

La voce non è molto virile...pace 😄

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20 hours ago, AndreDgl said:

Lei sostiene che a volte "accentuare" il proprio essere femminile in un maschietto gay sia una sorta di "statement" politico nel voler affermare la propria esistenza e non omologazione,

E' probabile che per alcuni sia così, ma la questione è appunto perché alcuni di loro, quelli almeno  che sono maschi ed accettano di buon grado d'essere tali non desiderando trapassi all'altro sesso, giudichino che  "la propria esistenza e non omologazione" si debba manifestare anche per femminilità e non per maschilità:

in altre parole, che cosa induce a pensare che l'inclinazione omoerotica in un uomo di sesso maschile abbia come compagna imprescindibile l'effeminatezza, tanto che, se essa non si manifesti, quell'uomo si possa pensare reprima la propria inclinazione omoerotica autentica?

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Io credo che qualsiasi sia la risposta a questa domanda valga anche per gli etero. E per gli eterocis.

Il comportamento di un eterocis è naturale? Oppure è culturalmente influenzato? E in che misura lo è?

 

Poi mi è capitato di domandarmi: non staremo confondendo la causa con l'effetto?

E con ciò intendo dire: l'eterocis medio è convinto che la persona gay abbia tratti visibili che lo identificano come gay.

Ma non sarà lui piuttosto ad associare alcuni tratti all'essere gay, in modo erroneo?

Lui pensa di saper distinguere a pelle un etero da un gay, ma magari al contrario gli è capitato chissà quante volte di scambiare un etero per un gay, basandosi su degli stereotipi; perché possono esistere tranquillamente persone con espressioni di genere tendenti al femminile (o al maschile) ma di orientamento eterosessuale, solo che in quel caso l'orientamento viene semplicemente presupposto, insinuato. E non è, nei fatti, falsificabile. 

Un ragazzo che viene percepito come effeminato (o una ragazza percepita come mascolina) viene sospettat* di essere omosessuale; e quella persona potrà dire anche mille volte che non è vero, potra pure sposarsi e figliare: se uno vuole, può continuare a comunque a pensare che sia omosessuale ma che non voglia ammetterlo.

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5 hours ago, Hazel226 said:

Io credo che qualsiasi sia la risposta a questa domanda valga anche per gli etero. E per gli eterocis.

Il comportamento di un eterocis è naturale? Oppure è culturalmente influenzato? E in che misura lo è?

Vero, ma mentre per gli etero le pressioni vengono dal gruppo dei pari,

per noi gay sono pressioni che derivano dal nostro target sessuale.

Le ragazze non sono fissate col "macho" (esteticamente parlando)

quanto lo sono i gay passivi, la maggior parte dei versatili e pure una bella quota di attivi.

Diciamo che noi lo facciamo per scopare, mentre loro lo fanno per farsi rispettare dagli amici.

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33 minutes ago, Almadel said:

Le ragazze non sono fissate col "macho" (esteticamente parlando)

quanto lo sono i gay passivi

Minchia che ansia

 

Comunque immagino ci siano tutta una serie di fattori che possono culturalmente influenzare al di là del target; magari buona parte di queste influenze non sono neanche coscienti.

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13 minutes ago, Hazel226 said:

Minchia che ansia

Benvenuto nel magico mondo dei gay attivi!

Spero che il soggiorno sarà piacevole 🙂

15 minutes ago, Hazel226 said:

Comunque immagino ci siano tutta una serie di fattori che possono culturalmente influenzare al di là del target; magari buona parte di queste influenze non sono neanche coscienti.

In questo sarai privilegiato: le pressioni sociali sugli ftm sono pressocché zero.

Il tipo di merda che dovrai digerire sarà di tipo molto diverso (e il forum te ne avrà già dato un assaggio).

 

 

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2 hours ago, Saramandasama said:

Immagino riguardi il follocenrismo esagerato dei gay, poi?

Magari si riferisce a tipi come quel tizio che diceva "mi eccita l'idea dominare uno che all'apparenza è uomo al 100% ma che in realtà non lo è, sottometterlo come un etero farebbe con una donna" ecc.

Comunque siamo ot

 

 

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Hinzelmann
19 hours ago, Hazel226 said:

Io credo che qualsiasi sia la risposta a questa domanda valga anche per gli etero. E per gli eterocis.

Il comportamento di un eterocis è naturale? Oppure è culturalmente influenzato? E in che misura lo è?

Ovviamente è culturalmente determinato in larga parte, ma costituisce il modello dominante e lo si ricava da una serie di indizi

Per dire Lor24....ipotizza che i comportamenti non conformi al modello siano "inconsapevoli" e Bloodstar sostiene che si è un po' omologato ma non si è sentito "oppresso"

Due cose contro cui io non ho niente da dire, io contesto più che altro l'idea che addirittura il progresso spazzerà via i comportamenti non conformi che è un terzo aspetto che si aggiunge

Il quarto elemento, che parzialmente confligge con il terzo è che le stesse persone che ritengono che il comportamento non conforme debba scomparire ( non solo individualmente, crescendo, ma collettivamente per il progresso della Storia ) non manifestano lo stesso sentimento quando parlano di comportamenti non conformi infantili. In questo caso si ricercano anche comportamenti non conformi che a me paiono di scarso rilievo

Ragionevolmente questa "inversione" del canone avviene perchè il comportamento predittivo di omosessualità rafforza la convinzione che:  "omosessuali si nasce"

Quindi omosessuali si nasce, ma non si diventa...perchè si deve diventare maschi

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Il quarto elemento, che parzialmente confligge con il terzo è che le stesse persone che ritengono che il comportamento non conforme debba scomparire ( non solo individualmente, crescendo, ma collettivamente per il progresso della Storia ) non manifestano lo stesso sentimento quando parlano di comportamenti non conformi infantili. In questo caso si ricercano anche comportamenti non conformi che a me paiono di scarso rilievo 

Puoi esemplificare?

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Ovviamente è culturalmente determinato in larga parte, ma costituisce il modello dominante e lo si ricava da una serie di indizi

Per dire Lor24....ipotizza che i comportamenti non conformi al modello siano "inconsapevoli" e Bloodstar sostiene che si è un po' omologato ma non si è sentito "oppresso"

Due cose contro cui io non ho niente da dire, io contesto più che altro l'idea che addirittura il progresso spazzerà via i comportamenti non conformi che è un terzo aspetto che si aggiunge

Il quarto elemento, che parzialmente confligge con il terzo è che le stesse persone che ritengono che il comportamento non conforme debba scomparire ( non solo individualmente, crescendo, ma collettivamente per il progresso della Storia ) non manifestano lo stesso sentimento quando parlano di comportamenti non conformi infantili. In questo caso si ricercano anche comportamenti non conformi che a me paiono di scarso rilievo

Ragionevolmente questa "inversione" del canone avviene perchè il comportamento predittivo di omosessualità rafforza la convinzione che:  "omosessuali si nasce"

Quindi omosessuali si nasce, ma non si diventa...perchè si deve diventare maschi

A dire il vero non ho mai dubitato si trattasse del modello dominante. Cioè non ho mai detto il contrario.

Ma (forse in maniera controintuitiva?) per me è più facile sospettare che la naturalezza sia nei comportamenti con conformi che non l'inverso. 

Non importa se uno è consapevole di adeguarvisi oppure no. Quello con lo straight passing per me può anche spergiurare di essere naturalissimo, di fatto però resta il prodotto di una cultura che affonda le sue radici nei secoli e di un'educazione che è iniziata nella culla.

Lo sto vedendo adesso ad esempio con mio cugino che va alle elementari: suo padre gli propone esclusivamente giochi, attività, modelli iper-mascolini, al punto da sfiorare il ridicolo ('sto bambino guarda solo horror e o quasi, è pieno di armi giocattolo e la settimana scorsa l'ho trovato a giocare a Call of Duty e a far esplodere le teste dei nemici davanti alla Play... Ha 8 anni e il gioco è PEGI 18).

In generale comunque sono d'accordo con @davydenkovic90 e penso che le cosiddette (perché anche queste definizioni sono culturalmente determinate) effeminatezza e mascolinità siano piuttosto equamente distribuite tra eterosessuali e omosessuali e che esista un bias che fa pensare che l'effeminato sia sempre gay, bias infalsificabile come dicevo perché se una persona si mette in testa che tu sia segretamente gay può tendenzialmente continuare a pensarlo a prescindere dal tipo di vita sessuale che conduci, e non escludo che potreste anche voi essere vittime dello stesso bias. Del resto se mai è successo durante la vostra vita che qualcuno abbia dedotto l'orientamento dal vostro comportamento, si dà il caso che per quanto riguarda voi tale deduzione fosse esatta. Siamo su Gay-Forum.It quindi non ci sono voci contrarie. 

A ciò si aggiunga il fatto che non ci trovo niente di speciale nel fatto che uno sembri etero quindi non auspico la sparizione dei comportamenti non conformi e questo potrebbe influenzare il mio giudizio a riguardo.

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2 minutes ago, Hazel226 said:

effeminatezza e mascolinità siano piuttosto equamente distribuite tra eterosessuali e omosessuali

Questo a me pare molto difficile da sostenere.

Tra gay e lesbiche a non essere conformi di genere non sarà la maggioranza

ma alla fine mi pare una cosa piuttosto frequente.

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Just now, Almadel said:

Questo a me pare molto difficile da sostenere.

Tra gay e lesbiche a non essere conformi di genere non sarà la maggioranza

ma alla fine mi pare una cosa piuttosto frequente.

Però anche il contrario è difficile da sostenere.

Perché è infalsificabile: tu magari entri in un bar, vedi una butch e pensi "ecco, quella è molto probabilmente lesbica".

Poi esci dal bar e non la rivedi mai più.

E magari quella non era lesbica ma chi te lo viene a dire?

Stereotipo confermato, bias non messo in discussione, la vita continua.

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Io in un bar gay mi accorgo di quanti siano effeminati e di quante siano mascoline.

Mi pare che sia una cosa che salta piuttosto all'occhio.

In genere colgo sfumature ben più sottili di queste, che sono piuttosto eclatanti:

altrimenti non sarei riuscito ad abbordare anche fuori dai giri gay.

Ciò non toglie che ci siano anche etero effeminati/mascoline,

ma non tutti/e lo sono in modo da sembrarmi omosessuali.

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25 minutes ago, Hazel226 said:

effeminatezza e mascolinità siano piuttosto equamente distribuite tra eterosessuali e omosessuali

Non ne ho le prove statistiche, ma credo che un gruppo qualsiasi riconoscerebbe più atteggiamenti e comportamenti effemminati osservando cento ragazzi gay a caso anziché cento ragazzi eterosessuali a caso...ma forse più che di effeminatezza si potrebbe parlare di specifici modi di porsi gay 😅

14 minutes ago, Bloodstar said:

Però siamo tutti piuttosto d'accordo nell'affermare che il gay-radar esiste e funziona.

Già; credo che tutti noi dopo alcuni anni di vita out siamo piuttosto capaci di riconoscere l'altrui omosessualità.

@Almadel ok, tu ormai indovini pure i ruoli sessuali, ma lì giocano la maggiore età ed esperienza 😊

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20 minutes ago, Almadel said:

Io in un bar gay mi accorgo di quanti siano effeminati e di quante siano mascoline.

Questo credo se ne accorgano tutti. Infatti non ho mai pensato il contrario!

Quello che dubito è che la tomboy, la butch o come cavolo la vogliate chiamare (perché esistono tutti questi termini per le donne e nessun per sostituire "effeminato", a proposito?) sia più probabilmente lesbica che non etero (o che in generale sia una lesbica).

Guarda sono disposto a mettere in discussione l'"equamente distribuiti", magari il rapporto non è proprio 50 e 50? Magari è 40 e 60? 35 e 65? 

In ogni caso esiste un bias.

Magari non in te che sei venuto a contatto con realtà che l'uomo medio non conosce, ma nella maggior parte delle persone sì.

N.B. Potrei essere influenzato dalla mia esperienza personale nel pensare questa cosa.

20 minutes ago, Almadel said:

Ciò non toglie che ci siano anche etero effeminati/mascoline,

ma non tutti/e lo sono in modo da sembrarmi omosessuali.

Quindi forse non sono l'effeminatezza e la mascolinità in sé a portarti alla deduzione dell'orientamento ma qualcosa di più sottile?

 

34 minutes ago, Bloodstar said:

Però siamo tutti piuttosto d'accordo nell'affermare che il gay-radar esiste e funziona.

Aspe', mi stai dicendo che il gay radar si basa su stereotipi di genere? Quindi che tipo non funziona su chi ha lo straight passing?

Edited by Hazel226
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7 minutes ago, Hazel226 said:

Aspe', mi stai dicendo che il gay radar si basa su stereotipi di genere?

In parte si basa anche su questi e penso sia molto ipocrita negarlo. 

 

7 minutes ago, Hazel226 said:

Quindi che tipo non funziona su chi ha lo straight passing?

Cosa intendi precisamente te per straight passing?

Il voler omologarsi a dei modelli percepiti come etero? 

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Cely McFarland
23 hours ago, Hazel226 said:

Un ragazzo che viene percepito come effeminato (o una ragazza percepita come mascolina) viene sospettat* di essere omosessuale; e quella persona potrà dire anche mille volte che non è vero, potra pure sposarsi e figliare: se uno vuole, può continuare a comunque a pensare che sia omosessuale ma che non voglia ammetterlo.

Mi viene in mente Federico Fashion Style...

E noi, maligne, che continuiamo a tacciarlo di essere ipocrita! :D

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15 minutes ago, Cely McFarland said:

Mi viene in mente Federico Fashion Style...

E noi, maligne, che continuiamo a tacciarlo di essere ipocrita! :D

Tipo quello che noi straight-passing* facciamo con Ronaldo.

*ovviamente sto scherzando, quand'anche potessi passare per etero non me ne frega granchè.

Edited by Bloodstar
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11 minutes ago, Bloodstar said:

In parte si basa anche su questi e penso sia molto ipocrita negarlo. 

Cosa intendi precisamente te per straight passing?

Il voler omologarsi a dei modelli percepiti come etero? 

Intendo il "passare per etero", volontariamente o meno.

Se si basa sugli stereotipi di genere non funzionerà sui gay non stereotipati; mi sta bene, eh. Solo che pensavo fosse una capacità più sottile.

Comunque non ho particolari interessi nel sostenere questa idea.

Tipo cinque-sei anni fa ho avuto una relazione durata un anno con uno che sembrava totalmente gay, perlomeno a me. Pensavo "questo ragazzo prima o poi farà coming out, ma non oggi". Però di fatto non ho avuto prove inconfutabili di quella mia supposizione (non gliel'ho neanche mai chiesto). Chiaramente quel giorno che dovessi ottenere delle prove sarò un bimbo felice.

D'altro canto il mio orientamento è stato cannato da terzi piuttosto spesso, eppure io ho sempre avuto interesse e relazioni solo con uomini; questo non può che farmi pensare che la gente confonda le espressioni di genere con l'orientamento in maniera arbitraria.

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26 minutes ago, Cely McFarland said:

Mi viene in mente Federico Fashion Style...

E noi, maligne, che continuiamo a tacciarlo di essere ipocrita! :D

beh.. che si sappia vendere bene e si faccia pagare meglio mi pare fuori discussione (poi per carità, sicuramente è bravissimo e super profescional nel suo lavoro, eh!). 

certamente potrebbe fare a meno di st'alone di dico/non dico, manco fosse un Renato Zero di 40 anni fa,

però c'è di peggio: penso a Mahamood o Gabrel Garko, che continuano a fare i vaghi quando anche i sassi sano quanto siano chiacchierati (e affollati..) i loro lati b!

Edited by freedog
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10 minutes ago, Hazel226 said:

Solo che pensavo fosse una capacità più sottile.

Il cosiddetto gay-radar sono in realtà due abilità distinte. La prima, che è piuttosto grezza e si basa di più sugli stereotipi, è quella che ti fa capire al volo, quando sei in fila alla posta, quanti altri possibili omosessuali ci sono oltre a te.

La seconda è più sottile, ed è quella che ti permette di farti un'idea sulle inclinazioni di una persona parlandoci e magari frequentandola. E' quella cosa che ti fa capre se un collega nerd dell'università è gay e non te l'ha detto oppure è solo imbranatissimo colle ragazze.

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15 minutes ago, Bloodstar said:

Il cosiddetto gay-radar sono in realtà due abilità distinte. La prima, che è piuttosto grezza e si basa di più sugli stereotipi, è quella che ti fa capire al volo, quando sei in fila alla posta, quanti altri possibili omosessuali ci sono oltre a te.

mmhh.. perchè grezza?

certo, se mi capita la checca isterica che fa la scena madre alla posta, sono io il primo a dire che il soggetto c'ha bisogno di robuste dosi di cazzo per calmarsi un attimo*, però un buon gaydar si basa sul linguaggio non verbale (che non è solo il "polso rotto", ma comprende un po' tutto, dallo sguardo alla camminata)

--

*lo so, battuta triviale & scontata; venitemi a dire che non ne fate mai, possibilmente senza ridere da soli per l'enorme fandonia che avreste appena sparato

Edited by freedog
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