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"Guarire" l'omosessualità?


JessySummy

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:zzz::D:rotfl::zzz:

 

 

in poche parole siamo malati ma lo stato deve darci i nostri diritti......... ve beh, sempre meglio di quello che dice quel razzista del papa..

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Per evitare ogni equivoco e' meglio definire anche la parola ”malattia” = malEssere, essere nel male e cioe' il vivere nell'ignoranza = la non conoscenza delle Leggi universali che regolano le strutture Viventi.

Infatti la PEGGIORE malattia dell'uomo e' proprio l'IGNORANZA che tanto danno produce a questo povero pianeta T..erra...il pianeta che erra....

La parola malattia significa semplicemente: esse nel malessere, e/o essere nel male, dolore ed e' SEMPRE la conseguenza (conscia od inconscia) di errati comportamenti (NON Etica) rispetto alle Leggi della Manifestazione (UniVerso).

 

Si va di male in peggio, le persone non etero sarebbero ignoranti?

Non può essere il contrario? :rotfl::D

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Qualcuno ha un amico hacker che può distruggere questi siti? :D

 

[però questa è forte: dal secondo link, apprendo che la definizione di omosessualità dal dizionario è: “insormontabile difficoltà ad adattarsi alle fondamentali norme comportamentali del gruppo - maschio e/o femmina - di appartenenza)”... Ma che dizionario hanno??? :rotfl:)]

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Guest Irish Dragon

Qualcuno ha un amico hacker che può distruggere questi siti? :zzz:

 

[però questa è forte: dal secondo link, apprendo che la definizione di omosessualità dal dizionario è: “insormontabile difficoltà ad adattarsi alle fondamentali norme comportamentali del gruppo - maschio e/o femmina - di appartenenza)”... Ma che dizionario hanno??? :D)]

 

Ma neanche a sprecarci il tempo, davvero :zzz:

 

Noi omosessuali: pseudo sociopatici, ex bambini traviati dai cartoni animati e adolescenti\adulti malati ma curabili... mah :rotfl:

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noi possiamo permetterci di ridere un po su perche' bene o male abbiamo superato la fase critica dell'accettazione, ma immaginatevi una povera neofinocchia che come primo approccio sull'argomento si imbatte in questi siti...... cioe' come minimo fara' il giro delle farmacie della sua citta' per trovare la magica aspirina che lo faccia guarire dalla sua ipotetica malattia!

 

finche' una persona ha un minimo di senso pratico e una certa cultura , questi siti possono ancora far sorridere, ma c'e' gente che ci crede! ed e' spesso la stessa gente che l'indomani trovi sul giornale col titolo '' inspiegabilmente giovane si impicca'' . si, come no, molto inspiegabilmente!

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Guest Irish Dragon

Ma siamo poi sempre alle solite: in genere il problema dell'accettarsi deriva dagli altri, non tanto da noi stessi... ci si scherza si, però a volte è l'unica di fronte a gente come quella che realizza siti simili, con tanto di ricerche, citazioni e definizioni più o meno assurde.

Il problema è che su Internet non sono poi molti i siti che parlano dell'omosessualità da un punto di vista generico e *neutrale*... l'omosessualità in sé, dovrebbe più assumere i contorni del dato di fatto, che del parere vero e proprio... noi che l'abbiamo vissuta e la viviamo tutt'ora, sappiamo che è una condizione pari a quella dell'essere etero, tanti altri per paura o ignoranza, ancora sentono il bisogno di dire che è una malattia.

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Si devono solo vergognare questi cretini, gli insegnerei io due o tre cose a questi tizi......

Comunque arrivato a '' LA CHIESA CATTOLICA INSEGNA CHE...'' mi sono fermato, poichè ho capito da cosa nasceva questo grande interesse nel curarci''

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Guest Paulie

Ma che tristezza assurda.

Anch'io come crock dopo aver letto "La chiesa cattolica insegna che" ho provato subito l'istinto di chiudere e così ho fatto. Cosa c'è da aspettarsi da certa gente? L'unica cosa che mi viene da pensare oltre al fatto che la loro è una grave malattia di intolleranza e che molto probabilmente sono solo dei gay repressi a cui è stato impedito di vivere la propria vita con felicità.

 

Sono lesbica e non mi sento una persona incompiuta, vivo benissimo nella mia sessualità e l'unico problema che c'è nella mia vita è causato da persone come loro che non permettono a noi di vivere come ci spetta.

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noi possiamo permetterci di ridere un po su perche' bene o male abbiamo superato la fase critica dell'accettazione, ma immaginatevi una povera neofinocchia che come primo approccio sull'argomento si imbatte in questi siti...... cioe' come minimo fara' il giro delle farmacie della sua citta' per trovare la magica aspirina che lo faccia guarire dalla sua ipotetica malattia!

 

finche' una persona ha un minimo di senso pratico e una certa cultura , questi siti possono ancora far sorridere, ma c'e' gente che ci crede! ed e' spesso la stessa gente che l'indomani trovi sul giornale col titolo '' inspiegabilmente giovane si impicca'' . si, come no, molto inspiegabilmente!

 

Purtroppo è vero, ci sono persone che cercano in siti o forum aiuto e in tutta risposta vedono queste cose e si consolano dicendo a se stessi che possono "diventare etero"curandosi, alla fine, però, si accorgono che non ci riescono e si disperano fino ad arrivare al suicidio.

 

Queste cose accadono soprattutto a persone che hanno parenti, genitori e amici omofobi e si sentono diversi ed esclusi.

 

Io non conosco nessuno con questi problemi però se ne sente molto parlare in giro.

 

Concludendo voglio dire che questi non sono aiuti ma solo causa di altro male.

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freddie mercury

ricordo che i greci andavano con i maschi nelle accademi militari prima dei diciotto anni , i generali i ricchi avevano un propio servo disponibile per avere rapporto sessuali e nn li chiamavano di sicuro amalati

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freddie mercury

e poi sara' sempre cosi ...quando si va contro corrente ci sara sempre un piccolo ostacolo se eravamo tutti gay e gli etero erano in minoranza avremo fatto cosi anche noi quindi freghiamocene

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ricordo che i greci andavano con i maschi nelle accademi militari prima dei diciotto anni , i generali i ricchi avevano un propio servo disponibile per avere rapporto sessuali e nn li chiamavano di sicuro amalati

 

è si, si puo proprio dire...beati loro.

Io odio il cattolicesimo anche per quello, prima che questo prendesse il sopravvento gay e etero erano considerati alla pari, ora....proprio no.

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freddie mercury

poi scusate il mio cane Pippo quando va a nusare il sederino ad un altro cane maschio il pistolino e poi prova a montarlo dite che e' amalato o semplicemente gay o natura ?????perche poi monta anche le cagnette

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  • 6 months later...

Se n'era già parlato in codesto topic, ma riguardava la posizione del Pentagono.Qui invece si tratta di un libro scritto da uno di quei fondamentalisti cristiani oltreoceano.I gay sono affetti da una malattia. Gruppi di cristiani oltranzisti ne sono convinti. Le teorie dello pseudo-scienziato Joseph Nicolosi...Siamo un paese liberale e di larghe vedute, abbiamo persino – o avevamo -  i Dico. Resta da chiedersi quanto abbiano dovuto lottare i ministri Bindi e Pollastrini per abbozzare un simile disegno di legge se nel sottobosco dell’informazione cattolica si annidano convinzioni oltranziste e ultraconservatrici sugli omosessuali, ritenuti ancora “malati” da un’ampia fetta di cristiani. La letteratura di base è fornita dai testi di Joseph Nicolosi, cofondatore dell’Associazione nazionale per la Ricerca e la terapia sull’omosessualità in California. “Oltre l’omosessualità. Ascolto terapeutico e trasformazione”  è il titolo della sua ultima opera tradotta in Italia (San Paolo, 310 pp., 16 euro).Un diario che raccoglie gli incontri con i pazienti che si sottopongono a terapie riparative individuali e di gruppo per guarire dalle proprie preferenze sessuali, un’impresa che avrebbe fatto ridere anche Freud. Il presupposto per la cura: “è l’identità di genere che determina l’orientamento sessuale”. Come affermano tutte le principali associazioni di salute mentale americane (http://en.wikipedia.org/wiki/Ex-gay) le tecniche utilizzate si basano sul pregiudizio e il senso di colpa, fino a convincere il paziente che la vita da eterosessuale è meno frustrante e più “naturale”.  La campagna per la guarigione dall’omosessualità, iniziata nei primissimi anni ’50, non è mai uscita allo scoperto soprattutto per ragioni mediche e scientifiche che le considerano “potenzialmente dannose per la salute mentale”.Nella prefazione del libro di Nicolosi, Claudio Risè parla di un germe omoerotico che serpeggia in Occidente e sottovaluta la sofferenza del disagio psicologico ed esistenziale dei gay. E anche se i diretti interessati negano, in fondo in fondo si sentono così. In Italia queste teorie sono accolte favorevolmente da diversi gruppi di oltranzisti cristiani, primi fra tutti i crociati vecchio stile di Alleanza Cattolica. L’elemento più disturbante di queste pubblicazioni risiede nei toni pietosi e compassionevoli con cui descrivono gli omosessuali, vittime di una malattia da cui devono liberarsi.Toni da campeggio estivo per adolescenti anni '50. Deduciamo che i difensori della normalità affettiva preferiscano l’altro sesso, ma non sarebbe inopportuna una seria terapia per rimediare alla loro pruriginosa e preoccupante intolleranza.Eleonora Bianchinida http://canali.libero.it/affaritaliani/culturaspettacoli/gay2302.html[modbreak=Avviso]E' utile inserire SOLO un riassunto neutrale dell'articolo citato, seguito dall'argomento discusso ed, eventualmente, dal proprio commento personale.[/modbreak]

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Non spenderei mai 16 euro, per leggere 310 pag di stron**te! Scritte giusto per essere vendute e che non portano alcun contributo sostanziale a nessuno! Servono, a mio parere, ad alimentare maggiormente le idee omofobe, e a togliere a questi individui ogni sorta di dubbio sulla loro "sanità mentale", o meglio "chiusura mentale"! ( già immagino i commenti: avevamo ragione noi: i gay sono malati! ) Poveri alberi! Carta sprecata, nient altro... :P

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ombra della notte

io studio psicologia e trovo assurdo che ci siano professonisti del campo che definiscono malattia l'omosessualità.l'omosessualità è come l'eterosessualità un modo di essere,soprattutto è una scelta e in ogni caso scientificamente è provato che dipenda anche dai nostri cromosomi,in quanto l'ippotalamo (una parte del cervello che si trova ben nascosta e non si può vedere prima della morte )è più piccolo nelle donne e più grande negli uomini,nelle persone omosessuali assume una forma diversa,cioè se è un uomo è più piccola,se è una donna è più grande,quindi se le persone nescono con una caratterizzazione genetica non si può assolutamente definirla malattia!!!!i cristiani mi fanno ridere dicono che il loro dio ci dà la vita e che i gay non devono esistere ma se è lui che ci ha fatti nascere perchè avrebbe fatto nascere persone omosessuali allora? :P senza contare che anche se fosse una malattia (e assolutamente non lo è)non si può certo curare con il senso di colpa e l'inadeguatezza!!!!così si crea solo un profondo stato di inadeguatezza che porta a dei disturbi anche gravi della personalità. :bah:spero che certa gente la finisca una buona volta di voler salvare gli omosessuali visto che certamente non ne hanno nessun bisogno,sono (siete) persone come tutte le altre meritate rispetto e meritate di essere trattati con dignità,e io non sarò soddisfatta finchè tuttinon la penseranno come si deve.L'OMOSESSUALITA' NON E' UNA MALATTIA,E' UN MODO DI VIVERE LA PROPRIA VITA,CHE ASSOLUTAMENTE NON PUO' ESSERE DEFINITA ANORMALE,IN FONDO CHI SIAMO NOI PER DECIDERE COSA E' NORMALE E COSA NN LO E'?secondo voi una gallina è normale?direte sicuramente di si.ma se girassimo tuto l'universo non troveremmo mai un'altra gallina quindi come possiamo definire normale una cosa che esiste solo qui???tenendo presente che fa un uovo quasi tutti i giorni!!!scusate lo sfogo,ma questa cosa degli psicologi mi ha fatta davvero arrabbiare....

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Tratto da la Stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200702articoli/18527girata.asp

Al «corso» letture sacre e preghiereFLAVIA AMABILEROMALo si può incontrare in una via di Milano, confuso tra la folla del sabato, a fare acquisti con la fidanzata, attento a non spendere troppo perché sta mettendo da parte i soldi per il matrimonio. Tranquillo, «normale» come dice di se stesso, virgolette comprese. Chi lo avesse conosciuto dieci anni fa potrebbe pensare di essersi sbagliato. Invece è proprio Luca Di Tolve, nella sua nuova vita. «Quella - racconta - che mi sono conquistato dopo sei anni di terapia riparativa dell’omosessualità: tre rosari al giorno, gruppi di ascolto, studio della Bibbia e dei testi di Josè Maria Escrivà, il fondatore dell'Opus Dei. Adesso, finalmente, sono guarito».«Guarito», dice, come se essere gay fosse una malattia, secondo le più bieche posizioni omofobiche. Eppure Luca era omosessuale, e non uno tranquillo. Piuttosto uno da montagne russe, capace di passare dalle eleganti suite newyorchesi al sesso rubato in una «darkroom», dall’ufficio dove dirigeva un team di persone a un parco di notte a consumare rapporti.Il primo amoreGay lo è sempre stato, fin da bimbo. «Ricordo la mia infanzia a giocare con le bambole e con le amiche del palazzo volevo sempre fare la mamma», racconta. Già allora i genitori si erano separati, lui viveva in un monolocale a Milano con la mamma «troppo affettuosa, a volte soffocante ma anche tanto indaffarata nella lotta per la sopravvivenza». Andò a finire che in seconda media si innamorò perdutamente del suo compagno di banco «bello, perfetto, forte e dolce allo stesso tempo». Amore non corrisposto. E non solo: «Se ne accorse la prof, anzi, praticamente tutti». Lo sospesero. «Rimasi a letto per giorni, gridavo il nome del mio compagno nel sonno. Lo psicologo disse che ero il classico bambino turbato per la separazione dei genitori e che un altro cambiamento sarebbe stato dannoso».Il sessoLuca tornò in classe, riuscì anche a diventare amico del suo «bello». Ma l'amore quello no. «Rimaneva in me un vuoto che mai riuscii a colmare, i miei studi andarono a rotoli, abbandonai la scuola». Dopo un po’ arrivò il sesso, forse anche l'amore, con un ragazzo più grande. Il mondo omosessuale si aprì davanti a lui, «un mondo finalmente pieno di colori dopo tanta amarezza, sentivo di poter finalmente camminare da vincitore e non da sconfitto».La prima vittoria? Arrivare a Canale 5. Batteva le mani, faceva apparizioni sporadiche, guadagnava quasi nulla ma intanto conosceva meglio l'ambiente. Il passo successivo fu entrare nel giro delle discoteche. Quando anche le discoteche iniziarono a stargli strette passò a occuparsi della sezione turismo dell'Arci Gay. Organizzava viaggi per omosessuali. Gli piacque talmente che pensò di aver finalmente trovato la via giusta. Mise su un'agenzia sua, specializzazione i viaggi a tema, soprattutto negli Usa, ma anche feste ed eventi come il Gay Pride di Napoli. «Ero amato, invidiato, avevo soldi, casa in centro, bei vestiti, in tasca biglietti d'aereo per andare a fare shopping negli Usa quando volevo». Il massimo, insomma. O forse no. «L'Aids marciava trionfante, la vita di amici ventenni con i quali avevo diviso anni lieti, si spegneva miseramente». Anche lui finì nella morsa dell'Hiv. Scomparve il suo lavoro, un sieropositivo non può sottoporsi a una girandola di viaggi e vaccinazioni. Si dissolsero le paillette, iniziò il periodo peggiore. «Tornai a casa di mia madre, ormai risposata, e fu il mio deserto». Ovvero, il momento delle darkroom, dei parchi, del sesso disperato, degli stupefacenti. «Poi ho scoperto il buddismo, e sono arrivate le canzoni. Ho vinto un concorso con testo dedicato a un Dio non ancora decifrato bene».La svoltaLa svolta avvenne per caso. Un giorno un amico omosex dimenticò a casa sua alcuni appunti di filosofia. Luca li sfogliò per curiosità e s’imbattè nelle teorie di Joseph Nicolosi. Spiega: «All'inizio ebbi voglia di prendere a pugni questo signore e le sue idee. Però non riuscivo nemmeno a liberarmene. In fondo che cos'era quell'andare in giro per parchi se non la conferma che anch'io ero vittima di pulsioni, di nevrosi di cui dovevo liberarmi? E perché non riuscivo a raggiungere la felicità con un ragazzo, uno dei tanti conosciuti in quegli anni? Perché nei maschi mi guardavo come in uno specchio, ma era della diversità di una donna che avevo bisogno».Abbandonò il buddismo, ritrovò il cristianesimo e scoprì per la prima volta l’identità di uomo. «Non dico che sia stato facile, devi saper rinunciare, fermare la caccia al sesso compulsivo che prima praticavo istintivamente». Ci sono voluti sei anni, qualche caduta qui e lì, molta volontà, anche - e un tempo gli sarebbe apparso impensabile - tante preghiere. «Tre rosari al giorno, i corsi del gruppo Chaire e quelli di Living Waters. Un anno fa ho conosciuto la mia fidanzata. Di me sa tutto e ha accettato di starmi accanto». Stanno mettendo da parte i soldi per sposarsi, conta di farcela nel giro di due anni.
Articolo ridicolo  :asd: secondo me si capisce che mente[modbreak=Avviso]E' importante non copiare totalmente l'articolo da cui si trae la notizia. E' consigliato invece riportarne solo un riassunto "neutrale", la fonte, lo spunto di discussione ed eventualmente il proprio parere.[/modbreak]
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Secondo me il problema di questo qui non era l'omosessualità, ma la dipendenza dal sesso... :bah:Contento lui... Anche a me puzza di falso, comunque. :asd:

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Guarito è una parolona.. represso a furia di lavaggio del cervello, può darsi.. se la storia è vera in realtà è questo ciò che è successo... è facile farsi condizionare, purtroppo.. specie con quello che ha passato questo tizio.. magari tra un paio d'anni torna peggio di prima.. :asd:

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Posso aggiungere una cosa? Appartenendo all'opus Dei questo tizio non può fare sesso prima del matrimonio e, contagiato dall'Hiv non potrà farlo neanche dopo perché chi è nell'opus dei non può far sesso con il preservativo. Risultato: non farà mai la prova del nove e lui e sua moglie vivranno (magari lui no perché potrà sempre andare nei parchi contagiando altri poveracci come lui) repressi e contenti :asd:

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hahahahahahahahahaDopo aver letto certe caXXate si può solo ridere, non vale la pena piangere.......troppo patetica 'sta storia!Aggiungerei una cosa:EXPRESS YOURSEL, DON'T REPRESS YOURSELF !!!!!!!!!!!!!!!!Ragazzi, fidatevi, vivete a pieno la vostra vita non fatevi condizionare da NULLA!!!Ragionate con la vostra testa non con quella degli altri: fregatevene di cosa la "gente" pensa di voi; se agirete in caso contrario vi farete soltanto del male (come quel poveretto protagonista della storia!). :asd: :asd:

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------------------------------------------------http://www.ellexelle.com/modules.php?op=mo...rticle&sid=1590Monsignor Anatrella accusato di abusi sessualiInviato da : Owner Venerdì, 03 Novembre 2006 - 21:23--------------------------------------------------------------------------------Proprio lui, monsignor Anatrella, il famigerato psicologo autore della ancor più famigerata voce sull'omosessualità del "Lexicon" della Chiesa cattolica; l'esperto sul cui pronunciamento si basano gli strali del Vaticano su gay e lesbiche, è stato accusato di avere molestato un giovane paziente che doveva "guarire" dall'omosessualità. E l'ipotesi che la violenta omofobia della Chiesa serva in realtà a coprire la pedofilia o gli abusi sessuali commessi dal clero, diventa sempre più credibile."Facciamo breccia" lancia la campagna Adotta un'anatrella--------------------------------------------------------------------------------Francia: gesuita antigay indagato per abusi sessualidi Gay.itVenerdì 03 Novembre 2006Tony Anatrella, gesuita e psicanalista, collaboratore del Vaticano, indagato dalla procura di Parigi per abusi su un suo giovane cliente che diceva di voler “guarire” dall’omosessualità.PARIGI – Monsignor Tony Anatrella, gesuita e psicanalista francese, consigliere di Papa Ratzinger in materia di omosessualità, è sotto inchiesta da parte delle autorità francesi per l’accusa aver abusato di un suo giovane paziente. La denuncia alla polizia è stata fatta il 30 ottobre da parte di Daniel Lamarca, un ex seminarista che nel 1987 era in terapia di psicanalisi con Anatrella, che avrebbe avuto con lui dei rapporti sessuali proprio nel periodo nel quale avrebbe dovuto “guarirlo” dalla sua omosessualità. La sua testimonianza è apparsa su Golias, rivista cattolica del dissenso che nell’ultimo numero ha redatto un dossier su "Gli strani metodi del dottor Anatrella". Lamarca, che ha poi lasciato perdere gli studi seminaristici, ricostruisce di come nel nell’87, a 23 anni, era stato esposto a patologizzanti e astruse teorie dell’omosessualità come "immaturità narcisistica" e dei conseguenti esercizi di "lavoro corporeo" che sarebbero poi sfociati in rapporti sessuali col prete psicanalista. Lamarca ne parlò il cardinale Lustiger, allora vescovo di Parigi, che gli promise di interessarsene: in realtà non fece niente e Anatrella rimase dov’era a fare quello che faceva. Non solo, col tempo è diventato uno degli esperti del Vaticano sul tema, al punto da aver redatto per il controverso Lexicon Familiare la parte riguardante "Omosessualità ed Omofobia”. Padre Anatrella è citatissimo da tutti i siti cattolici che pretendono di illustrare la verità rivelata sulla vita immorale di tutti coloro che non sono eterosessuali, e nel febbraio scorso faceva anche parte del selezionato gruppo di “esperti” invitati a parlare all’Università Lateranense in un seminario internazionale sulla questione sessuale e l’omosessualità. Oggi l'associazione francese omosessuale cristiana "David et Jonathan" si chiede: "Tenuto conto di questi nuovi elementi, Tony Anatrella resterà il portavoce ufficiale o semiufficiale della chiesa cattolica in Francia su tutti i temi che concernono l'omosessualità?".Aurelio Mancuso, segretario di Arcigay nazionale, si domanda “se la Chiesa cattolica riuscirà mai a chiedere davvero perdono per tutte le sofferenze che ha procurato e sta procurando ai giovani e ai gay del mondo. Ogni giorno siamo sottoposti alla dure reprimende morali da parte di un’organizzazione che, per stessa ammissione di tanti preti e cardinali, nasconde violenze contro i minori, abusi nei seminari, discriminazioni contro i gay. La giustizia farà chiarezza sulle accuse rivolte ad Anatrella, noi ci limitiamo a sottolineare come questo portavoce della chiesa in materia di omosessualità, sia evidentemente uno dei tanti preti omofobi cattolici, che hanno grandi problemi personali rispetto alla propria sessualità.” (Roberto Taddeucci)http://www.gay.it/channels/view.php?ID=22235

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