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Omosessuali si nasce o si diventa?


Novgorod

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Mmmh... sì, fila. Abbastanza. Non so come rispondere, cacchio, anche se sento che il tuo discorso non mi convince. Mi viene da dire solo che credo che l'omosessualità sia un qualcosa di più complicato di un gusto... insomma, dai, non lo puoi paragonare con il ribrezzo di tua sorella per i formaggi

 

sicuramente è molto più complicato di così.. poi dipende anche dalla persona, ci sono persone in cui in un certo senso è più marcata..in cui c'è "da sempre" e altre che la vivono in modo più confusionario, o comunque con indecisione, volendo, questo ad esempio potrebbe dipendere più da qualcosa a livello fisico che non ambientale (a parte quando l'indecisione è data da una cultura imposta, in quel caso si tratta solo di accettarsi).

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Guest liverpool

Io però non ho ancora capito perché non sento mai nessuno chiedersi se ETEROsessuali si nasce o si diventa... :bah:

                                                                           

 

 

 

Lo si diventa per effetto di traumi subiti nella vita prenatale, di abusi gravissimi perpetrati nella prima infanzia, o più semplicemente per mancanza di originalità.                        :cry:

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Lo si diventa per effetto di traumi subiti nella vita prenatale, di abusi gravissimi perpetrati nella prima infanzia, o più semplicemente per mancanza di originalità.                         :bah:

 

soprattutto l'ultima! :cry:

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Amor Greco ed amor genitale.

 

Caro Giovinetto Amato da Zeus,

 

stupisci:

"Io però non ho ancora capito perché non sento mai nessuno chiedersi se ETEROsessuali si nasce o si diventa...".

E' opinione diffusa, né mi pare razionale dissentire, che la natura delle cose abbia talmente conformati i due sessi d'animali e piante, maschile e femminile, affinché congiungendosi generino prole, conservando e moltiplicando la specie. 

 

Da ciò discende, se non secondo necessità, al meno secondo ragione, che l'appetito brutale degli animali di sesso maschile sia verso quelli di sesso femminino e vice versa.

 

A mio giudizio, dunque, non è né irrazionale né insultante dare per certo che la natura delle cose urga la parte maschile degli animati alla congiunzione con quella femminina, al fine della generazione della prole; anzi, è ciò che tutti e ciascuno possiamo universalmente osservare nella nostra esperienza quotidiana di viventi, nessuna diversa o contraria notizia avendo ricevuta dai nostri antenati o letta negli annali del genere umano.

 

Questo concesso, perché non mi pare si possa negarlo, tutt'altra questione è domandarsi perché alcuni uomini concupiscano piuttosto le beltà e le virtù maschili, che quelle femminine, accendendosi d'amore per coloro, i quali sono del medesimo sesso e negligendo coloro, le quali sono dell'opposto.

 

Tuttavia, qualcuno potrebbe osservare che, facendo tale concessione, si conceda anche di necessità che l'amor Greco sia disposto in uno stato meno degno o più vile, che l’amor genitale, non avendo quello, come quest’altro, le sue radici nella natura delle cose, ma nell'elezione d'alcuni uomini, i quali possono pur errare, sedotti da vizii o da morbi che ne deviino l'inclinazione naturale.

 

A ciò è facile opporre che, affinché possano convivere, pacificamente o non troppo bellicosamente, congiunti nel consorzio umano e, a maggior ragione, nella società civile, gli uomini tanto debbono levigare le asperità della sua natura brutale, temperandone le affezioni, contenendone gli appetiti e raffrenandone i desiderii, che non possiamo affatto dichiarare che il genere umano prenda a  misura delle sue azioni la natura pura e semplice, seguendo e perseguendo ogni affezione, ogni appetito ed ogni desiderio innato, ma, anzi, dobbiamo riconoscere che proprio per ciò spesso li soffoca e non raramente li estingue del tutto, perché vuole salvare il convivere umano e civile.

 

E veramente, se sia lecito addurre, contro l’amor Greco, l’argomento che esso sia contro natura perché questa urge le specie animate a congiungere i sessi diversi per generare prole;  non sarà dunque parimenti lecito addurre, contro il consorzio umano e la società civile, l’argomento che la legge e la morale, incatenando la nostra indole innata, gettano in carcere le nostre affezioni, i nostri appetiti, i nostri desiderii naturali e non sono, per ciò, meno innaturali d’un amore che non abbia efficacia genitale ?

 

Anakreon.

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  • 2 weeks later...

per me si nasce

 

ho letto milioni di saggi su Freud e compagnia cantante però alla fine, anche ritrovandomi in alcune cose (causa di una mamma castrante, padre debole, come i miei genitori infatti) penso si nasca, sia una cosa genetica, parlando anche con un sessuologo psicologo fra i più grandi d'Italia due anni fa, lo ammetteva anche lui che ci si nasceva, studiando per 40 anni omosessuali

 

riguardo il fatto che c'è gente che lo scopre tardi, penso ci sia niente di più semplice che spiegarlo in questo modo: da piccolo il bambino non ha avuto modo di scoprirlo perchè è stato sopraffatto dal modello sociale uomo-donna, magari per un tempo sessualmente gli sono anche piaciute le donne, poi si è accorto che la sua natura non era quella li prefissata dalla società ma un altra ... ho in famiglia un caso limite di un ragazzo che è stato 6 anni con una ragazza e alla fine ha scoperto che quella non era la sua vita, non è nemmeno bisessualità quella ... altro motivo per qui un omosessuale non potrà mai scoperire di essere eterosessuale

 

io ringrazio Dio di averlo scoperto prestissimo, da subito

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L'omosessualità come preferenza sessuale di individui del proprio sesso anche in presenza di quelli dell'opposto c'è pure in altre specie animali; ora credo che si possa dire tutto tranne che gli animale non seguano l'istinto, e l'istinto è bene o male codificato nei geni, quindi non capisco perché è tanto difficile dire che ci si possa nascere, senza contare che poco fa una ricerca ha dimostrato, sebbene non trovandolo, che la presenza di uno o più geni causa dell'omosessualità, non sono affatto in contrasto, come alcuni dicono, con la teoria evolutiva.

 

Poi è ovvio come la sessualità non è spiccata in noi appena nasciamo, ma si manifesta vicino alla pubertà, è logico che molti la scoprano più tardi, così come e logico che dato il bombardamento di messaggi eterosessualizzanti che riceviamo fin da piccoli, che si crei in noi già prima del tempo una identità di orientamento sessuale, di tipo eterosessuale; salvo poi il metterla in crisi quando il nostro vero orientamento si rileva durante l'adolescenza o, nei casi in cui per diverse ragioni rimane più sopito, durante l'età matura.

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Guest liverpool

 

Poi è ovvio come la sessualità non è spiccata in noi appena nasciamo, ma si manifesta vicino alla pubertà, è logico che molti la scoprano più tardi, così come e logico che dato il bombardamento di messaggi eterosessualizzanti che riceviamo fin da piccoli, che si crei in noi già prima del tempo una identità di orientamento sessuale, di tipo eterosessuale; salvo poi il metterla in crisi quando il nostro vero orientamento si rileva durante l'adolescenza o, nei casi in cui per diverse ragioni rimane più sopito, durante l'età matura.

 

La sessualità, intesa come erotismo, è spiccatissima già nei primi mesi dopo la nascita (Freud chiamava il bambino: "un perverso polimorfo") e nella fase puberale si manifesta e si consapevolizza. A parte questa precisazione, non mi pare che i "messaggi eterosessualizzanti" abbiano un' influenza particolare sugli orientamenti sessuali delle persone; si può eventualmente parlare di assetto sociale, di modalità consolidate di intendere la vita familiare o di quelle che sono da sempre le relazioni fra i sessi...di quello che è -scusate la parola- il modo "normale" di vivere.

Eppure in questo vivere secondo le norme (o secondo natura, come si diceva tempo fa) le eccezioni ci sono sempre state e continueranno ad esserci. Il problema non è tanto sapere se omosessuali si nasce o si diventa (forse entrambe le cose), ma il giudizio etico che viene dato a tale condizione; un giudizio che proviene da un determinato modo di  concepire e programmare la vita sociale, aperta o meno alla differenza.

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Poi è ovvio come la sessualità non è spiccata in noi appena nasciamo, ma si manifesta vicino alla pubertà, è logico che molti la scoprano più tardi, così come e logico che dato il bombardamento di messaggi eterosessualizzanti che riceviamo fin da piccoli, che si crei in noi già prima del tempo una identità di orientamento sessuale, di tipo eterosessuale; salvo poi il metterla in crisi quando il nostro vero orientamento si rileva durante l'adolescenza o, nei casi in cui per diverse ragioni rimane più sopito, durante l'età matura.

 

era quello che intendevo io

 

:look:

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  • 3 weeks later...

Per esperienza personale devo dire che ci si nasce: infatti è da quando avevo 4 anni che so di provare una speciale attrazione per individuo del mio sesso, e proprio non mi saprei spiegare come ci si possa diventare gay già dall'infanzia se non nascendoci, visto che la sessualità attiva è tipica dell'adolescenza e non dell'infanzia

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beh secondo me la scienza in questo caso nn ci troverà mai nulla...Come dici tu,gay non ci si nasce,ma ci si diventa...Forse molte persone l'omosessualita lo legano al fatto dell'essere affeminato fin da piccoli,e cosi si dice ke si nasce gay...ma non è vero nulla...Ci so uomini di 30 anni ke dopo aver avuto storie cn ragazze,omofobi....infine si so scoperti gay...Dai gli scienziati,si ke studiano e trovano risposte...ma questa ke dicono ke gay ci si nasce è una bufala...o no?

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se l'ambiente influisse sulla sessualità, in culture ed ambienti diversi ci dovrebbero essere differenze nella percentuale dei gay. invece la percentuale gay è abbastanza fissa, questo è un indicatore fondamentale alla prova che l'omosessualità sia innata.

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beh secondo me la scienza in questo caso nn ci troverà mai nulla...Come dici tu,gay non ci si nasce,ma ci si diventa...Forse molte persone l'omosessualita lo legano al fatto dell'essere affeminato fin da piccoli,e cosi si dice ke si nasce gay...ma non è vero nulla...Ci so uomini di 30 anni ke dopo aver avuto storie cn ragazze,omofobi....infine si so scoperti gay...Dai gli scienziati,si ke studiano e trovano risposte...ma questa ke dicono ke gay ci si nasce è una bufala...o no?

 

 

Non credo sia una bufala. Se uno si scopre gay a 30 anni non significa che ci sia diventato a 30. Sono fermamente convinto che omosessuali si nasce e le scoperte scientifiche da 2 anni a questa parte lo confermano

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  • 1 month later...

Non è un cambiamento, è una presa di coscienza (oppure uno smettere di negarlo :D)

 

Comunque sia, se ti interessa sapere in particolare le diverse maniere in cui ce ne siamo accorti, c'è qui un topic lungo pagine e pagine :D

 

 

p.s. il gay scritto maiuscolo ha qualche significato recondito?  :kiss:

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Non è un cambiamento, è una presa di coscienza (oppure uno smettere di negarlo :D)

 

Comunque sia, se ti interessa sapere in particolare le diverse maniere in cui ce ne siamo accorti, c'è qui un topic lungo pagine e pagine :kiss:

 

 

p.s. il gay scritto maiuscolo ha qualche significato recondito?  :kiss:

E' ché sono BSX e non mi riconosco del tutto 50/50.:D

Ché vita casinata :ghgh:

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Perchè alcuni GAY vivono prima una vita etero poi passano a questa scelta?

Innanzitutto non è una scelta, non è come scegliere di comprare un nokia invece che un motorola, è come il proprio carattere: non lo si sceglie.

La scelta sta nel scegliere di accettarsi e di vivere la propria vita invece che non accettarsi e vivere una "vita finta"

 

Non hanno avuto sentori?

Beh, se non ci si accetta tutti i sentori vengono negati.

 

Non accettano la condizione?

Beh, in effetti è difficile e puo volerci tempo... nel frattempo molti tentano di vivere una vita da eterosessuale...

 

 

ah, non serve usare il maiuscolo, a meno che tu non intenda un acronimo a me sconosciuto

xD

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io ho fatto esattamente così... x anni presunto etero (mai nulla di serio perchè non mi interessava andare con donne) fnchè non ho avuto il coraggio di accettare il tutto e smetterla di nascondermi... la parola scelta suona sempre male per questo argomento...nessuno sceglie x chi provare attrazione e sentimenti.

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io ho fatto esattamente così... x anni presunto etero (mai nulla di serio perchè non mi interessava andare con donne) fnchè non ho avuto il coraggio di accettare il tutto e smetterla di nascondermi... la parola scelta suona sempre male per questo argomento...nessuno sceglie x chi provare attrazione e sentimenti.

Si nasce?

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Bellissima domanda. I genetisti hanno tentato di rispondere, elencando una serie di geni che potrebbero essere coinvolti nella predisposizione, ma non stiamo parlando di un carattere a trasmissione mendeliana. Se esistesse una base genetica essa sarebbe multigenica e non potrebbe prescindere dall'interazione con l'ambiente. Alcuni indicano come fattore ambientale una famiglia numerosa con molti fratelli, alcuni di voi smentiranno sicuramente questo punto perchè magari sono figli unici. Nella mia esperienza sono presenti i fratelli, ma, ad esempio, non sono presenti parenti gay quindi, a rigor di logica, dovrei mancare di una fantomatica predisposizione. C'è da dire che anche questa storia della predisposizione mi sta strettissima ed è anche un po' fastidiosa... si è predisposti ad alto rischio di patologie cardiovascolari se si è ipercolesterolemici, se si è fumatori. Diventare gay non mi sembra sia una "patologia". Allora... come risolvo la situazione? Semplicemente... ognuno di noi è un'essenza (passatemi il termine, non intendo anima visto il mio profondo materialismo, per me essenza è l'insieme di caratteristiche che derivano dalla struttura del nostro bellissimo cervello che interagisce con tutti gli stimoli esterni). Ad un livello profondo, l'essenza maschile e quella femminile non sono differenti. Più in superficie ci sono, però, delle reali differenze tra essenza maschile e femminile che si estrinsecano anche nella differente morfologia tra maschio e femmina. Ecco, io quando parlo con una ragazza pur potendone amare l'essenza profonda non riesco ad andare oltre, mi fermo. Invece, in un ragazzo l'interazione tra la parte superficiale e quella profonda crea un mix che mi attrae da un punto di vista mentale, ma anche fisico.

Insomma, gay lo sono almeno da quando ho 11 anni. Non so se sia qualcosa che si scateni in pubertà, ma la storia del nascere gay non mi convince. E' un percorso, una storia di vita, un'evoluzione. Il mio ragionamento si ferma a questo punto perchè non ho altri strumenti...

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Alcuni indicano come fattore ambientale una famiglia numerosa con molti fratelli, alcuni di voi smentiranno sicuramente questo punto perchè magari sono figli unici. Nella mia esperienza sono presenti i fratelli, ma, ad esempio, non sono presenti parenti gay quindi, a rigor di logica, dovrei mancare di una fantomatica predisposizione. C'è da dire che anche questa storia della predisposizione mi sta strettissima ed è anche un po' fastidiosa... si è predisposti ad alto rischio di patologie cardiovascolari se si è ipercolesterolemici, se si è fumatori. Diventare gay non mi sembra sia una "patologia".

Io sinceramente ci credo, in una sorta di predisposizione (che poi non significa mica una cosa brutta  :)). Ho sempre avuto il dubbio che mia cugina fosse lesbica e conosco due ragazzi inequivocabilmente gay che sono cugini  :sisi:

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Io sinceramente ci credo, in una sorta di predisposizione (che poi non significa mica una cosa brutta  :)). Ho sempre avuto il dubbio che mia cugina fosse lesbica e conosco due ragazzi inequivocabilmente gay che sono cugini  :sisi:

Faranno pure i test per vedere se il bambino è gay e nel caso abortirlo?  :) :roll: :)

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Io sinceramente ci credo, in una sorta di predisposizione (che poi non significa mica una cosa brutta  :)). Ho sempre avuto il dubbio che mia cugina fosse lesbica e conosco due ragazzi inequivocabilmente gay che sono cugini  :sisi:

 

Hai perfettamente ragione, non è assolutamente una cosa brutta (anzi è una cosa bellissima, mi sento così vivo, potrei spaccare il mondo), però, dal mio punto di vista, non è rilevante trovare nella mia informazione genetica i geni o il complesso di geni che mi predispone ad essere attratto fisicamente e mentalmente da un ragazzo come puoi essere tu o qualcun altro. Ora cerco di spiegarti un po' il perchè il concetto mi sta stretto: ci sono fior fior di genetisti che continuano quotidianamente ad urlare "abbiamo trovato il gene dell'intelligenza" oppure "abbiamo trovato il gene della delinquenza". capisci bene che io non sono disposto a credere che alla nascita è già scritto chi andrà bene a scuola e chi no, oppure chi compirà un omicidio e chi, invece, non sfiorerà una mosca con un dito. Se vogliamo trovare un punto d'incontro possiamo dire che sono coinvolti entrambe i fattori, genetica e ambiente, ma nessuno dei due prevale, è qualcosa che avviene casualmente in ciascuno di noi. Quindi (non me ne vogliate, sembrerà iuna risposta da politico ma vi giuro che ci sto a ragionare da tempo) si nasce gay, ma lo si diventa pure.

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Concordo con Raito, alcuni geni potrebbero portare ad una "estensione" di determinate facoltà, che l'uomo usa o meno a seconda della sua volontà e dell'ambiente in cui vive.

Tra l'altro se non sbaglio avevano ipotizzato alcuni scienziati di Padova dei modelli per cui vi sarebbero alcuni geni che fanno nascere persone omosessuali favorendo la riproduzione. Ma come detto in precedenza, nel nostro DNA non è di certo contenuto il nostro destino, e questo genere di scoperte deve sempre essere preso per le pinze.

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