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Il genocidio del Medio Oriente


Fabius81

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@Mario1944
sta di fatto che il fatto che i palestinesi ammazzano per abitudine i gay palestinesi stride un po' col loro modo di esporre in pubblico i morti dei bombardamenti israeliani. sembra quasi che vogliano mostrare al mondo come israele non rispetti i diritti umani, quando neppure loro lo fanno coi loro fratelli.

 

La propaganda stride sempre con la realtà, altrimenti non sarebbe propaganda, ma ciò non implica che la propaganda non veicoli mai nessuna realtà.

 

 

 

 


Allora bon, non vi resta che ammettere che gli israeliani fanno bene a torturare e umiliare i palestinesi perché i tedeschi li hanno torturati ed umiliati settant'anni fa, ed ora è il loro turno di giocare ai carnefici.

 

In effetti è così che va spesso il mondo: oggi a me, domani a te.....

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E' spregevole vedere che in questo forum ci siano omosessuali che sembrano sogghignare soddisfatti se un bambino palestinese viene ammazzato da un bombardamento, per il fatto che i palestinesi sono omofobi.

 

a me sembra che questo te lo inventi tu.

 

i palestinesi non sono solo omofobi, ammazzano i loro gay per il fatto che sono gay. omicidio.

Edited by marco7
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Marco tu lo sai, vero, che le bombe sganciate dagli aerei israeliani uccidono sia i bambini palestinesi gay che i bambini palestinesi etero? Sono supertecnologici ma non lo hanno mica il gayradar, neh.

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@Sampei

 

i bambini non vengono suddivisi in bambini gay e bambini etero. sono solo bambini. lo sai ?

 

in ogni caso è meglio sia per i bambini "gay", sia per il resto dei palestinesi che possono esporre al mondo i bambini morti che questi bambini "gay" vengano ammazzati da una bomba del nemico piuttosto che ammazzati dal loro stesso padre. 

Edited by marco7
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Come ad Hinzelmann non fotte nulla del fatto che Putin sia furiosamente omofobo

 

Io non mi offendo...poi ci sono abituato, perché la gente su Israele perde la testa

ma non mi sembra credibile che ad Hinzelmann - in generale - non interessi l'omofobia

 

Per quanto riguarda l'omofobia leggiti questo articolo e vedi i filmati:

http://lilin.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/07/09/quando-la-democrazia-si-sposa-con-il-nazismo/#more-125

 

Neanche farlo apposta sembra scritto apposta su mia commissione XD

 

 

 


Allora bon, non vi resta che ammettere che gli israeliani fanno bene a torturare e umiliare i palestinesi perché i tedeschi li hanno torturati ed umiliati settant'anni fa, ed ora è il loro turno di giocare ai carnefici.
 

 

Sono 7 pagine che ti invito a NON istituire paragoni fra la shoah degli ebrei e la politica

di Israele, ma la tua foga ideologica antisionista te lo rende impossibile....ogni 2 pagine

ci ricaschi

 

Fallo almeno per quel giornalista ed opinionista ebreo e israeliano che condivide la 

tua opinione

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Hamas ha respinto la proposta di tregua egiziana:

 

La nostra battaglia contro il nemico si intensificherà", si legge nel comunicato diffuso dalle Brigate Ezzedin al-Qassam. Sami Abu Zuhri, dirigente di Hamas, ha semplicemente detto che la tregua "non è accettabile". 

 

La decisione finale contrasta con le precedenti aperture del leader di Hamas,Ismail Haniyeh, e rappresenta uno schiaffo alla Lega Araba, che aveva fatto appello alle parti affinché accettassero il cessate il fuoco, e alla diplomazia internazionale. 

 

(...)

 

Con un provvedimento a sorpresa, Hamas ha deciso di impedire da oggi il transito fra Gaza ed Israele attraverso il valico di Erez. La misura, afferma un comunicato, riguarda anche i giornalisti stranieri, nonché i malati palestinesi che progettavano oggi di sottoporsi a cure in Israele. Hamas esige ora garanzie internazionali per la sicurezza del proprio personale al confine dopo che nei giorni scorsi la aviazione israeliana ha bombardato i suoi uffici.

 

www.repubblica.it/esteri/2014/07/15/news/gaza_15_luglio-91592990/?ref=HRER3-1

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Mi spieghi @Hinzelmann per quale curioso motivo ad un certo punto chi difende la posizione di Israele si sente in dovere di utilizzare argomentucci del tipo "oh guarda come sono fighi gli israeliani, permettono un'opinione dissenziente su un loro giornale e permettono ai gay di andare mano nella mano sul lungomare di Tel Aviv" per poter aggirare il nucleo essenziale della questione, cioè che allo stato attuale ci sono cinque milioni di palestinesi che vivono in stato d'assedio permanente, in condizioni di umiliazione perpetua e di privazioni materiali specificamente pianificate con strumenti di politica segregazionista dallo stato israeliano? E di conseguenza questa gente spinta (volutamente!) all'esapserazione, ogni tanto cerca di alzar la testa e viene stroncata da Israele che la utilizza come serbatoio di consensi interni e come valvola di sfogo per l'economia più militarizzata del mondo?

 

Mi vuoi spiegare perché all'affermazione "grazie ad un assetto specificamente creato dallo stato israeliano questa gente vive in una miseria programmata e in stato di guerra permanente" mi si deve rispondere "eh ma dai in fondo chi progetta tutto questo è tanto democratico!" ?

 

Ora siamo al ridicolo, Israele per pararsi il culo lancia dolci e teneri volantini in arabo dicendo ai palestinesi di fuggire... ora, dove cazzo fuggono un milione ed ottocentomila persone che vivono in miseria, trincerate in un buco da decenni?

 

L'unico, l'unico effetto che Israele sortisce (E VUOLE SORTIRE) sarà un costante inasprimento delle fazioni più estreme fra i palestinesi, che porteranno i palestinesi stessi ad un suicidio... programmato dall'esterno.

 

E' un progetto militarmente encomiabile, perché consente l'annientamento della popolazione occupata senza passare per uno sgradevole e puzzolente sterminio diretto e materiale dei civili. Si salvano capra e cavoli.

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E' inutile che cerchi di scantonare...

 

Mi hai fatto una battuta infelice sull'omofobia ed io sono  stato in grado di replicarti con un articolo sulla situazione

degli omosessuali in Ucraina, che sembra scritto appositamente per questo ( non che sia mia colpa...)

 

Trovo abbastanza naturale che un gay provi una istintiva simpatia per Israele e abbastanza innaturale che un gay

sia antisemita, ma a parte questa considerazione accessoria...non sono argomenti che io ho impiegato in questa

discussione.

 

Il dovere di un gay che militi in una qualunque associazione-partito-centro sociale di Antagonisti-Antisionisti

è quello di combattere ogni deriva antisemita che questa ideologia ( perché l'antisionismo è una posizione ideologica )

possa contenere-esprimere-sottintendere-implicitare

 

Soprattutto se parliamo di gruppi di Giovani

 

Per far questo - il suddetto gay - deve essere consapevole del fatto di cosa significa appartenere ad una minoranza

e portare questo approccio e questa cultura minoritaria, laddove cova invece il settarismo ideologico e l'intolleranza

 

Tu ( ma non solo beninteso ) in questa discussione dimostri di fare l'esatto contrario...io posso anche capire che si

possa per ragioni ideologiche ritenere che questo non sia un conflitto come gli altri, Israele uno stato come gli altri

ma se si passa da israele non sarebbe mai dovuto esistere a considerazioni sugli ebrei, si è varcata quella linea

sottile che separa l'antisionismo radicale dall'antisemitismo

 

E questo per un gay, che appartiene ad altra minoranza, ma pur sempre minoranza, è un delitto capitale

 

Inoltre io non ho detto che Israele è figa perchè consente ad un giornalista dissenziente di scrivere su Haaretz, ho 

detto semmai che è discutibile il fatto che l'Internazionale pubblichi una unica voce di Israele, guarda caso la più

radicalmente antisraeliana che esista e basta

 

Passiamo al fatto di oggi: Hamas respinge la tregua

 

Questo è un fatto

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L'unico, l'unico effetto che Israele sortisce (E VUOLE SORTIRE) sarà un costante inasprimento delle fazioni più estreme fra i palestinesi, che porteranno i palestinesi stessi ad un suicidio... programmato dall'esterno.

 

A parte la questione se l'effetto del tutto sia un "suicidio dei Palestinesi", è innegabile che Israele abbia a suo tempo aiutato i movimenti islamici palestinesi più radicali in funzione anti Arafat ed  anti Al Fatah che è sempre stato un movimento notoriamente laico almeno a livello teorico, come del resto il partito Baath al potere (si fa per dire.....) in Siria ed in Iraq,  e infatti ora fa parte dell'Internazionale Socialista.

 

Ora probabilmente Israele un po' si pente di questo aiuto antilaico, dato che gli Islamici si sono manifestati molto più pericolosi ed estremisti dei movimenti laici di liberazione arabi anticolonialisti o genericamente antioccidentali.

D'altronde cosa fatta capo ha e dato che non si può tornare indietro, alla fine Israele non può uscire dal vicolo cieco del "divide et impera" in campo palestinese che ovviamente implica fazioni estreme e fazioni moderate le une contro le altre armate e tutte, ma debolmente, contro Israele.

 

La cosa potrebbe certo avere avvitamenti pericolosi ed imprevedibili ma, appunto perché imprevedibili, è difficile che Israele receda dalle attuali posizioni di forza politico-militare ed anche psicologica, per concedere con un "colpo d'ala" ai Palestinesi, moderati ed estremisti, laici ed islamici, quello che ha finora sempre negato ai laici moderati, mettendosi così in condizioni di grave debolezza.

Non mi pare sarebbe un'operazione allo stato dei fatti razionale, al più sarebbe un'operazione fideistica che però poteva andar bene agli antichi Giudei, almeno a quelli più fanatici, usi a sperare nell'aiuto di Yaveh e nell'avvento del Messia liberatore, ma tale fideismo messianico non credo proprio faccia più parte del bagaglio culturale della stragrande maggioranza degli Israeliani.

Edited by Mario1944
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credo sia impossibile mettersi nei panni degli uni o degli altri. ma un dato è certo: la disperazione dei palestinesi.

la disparità di forze tra uno stato come Israele, i cui confini esulano evidentemente dalle linee di una mappa geografica, e un popolo recluso nella terra che da secoli abita, ridotta a una piccola striscia, privata a volte persino dell'acqua, non può sfuggire a nessuno.

che hamas possa rappresentare, agli occhi di un palestinese, la sola alternativa nel dialogo tra sordi e muti di una comunità internazionale della cui imparzialità, a conti ampiamente fatti, è lecito molto più che dubitare, per quanto mi spaventi, non mi stupisce.

mi stupisce, invece, che si possa ritenere l'offesa di hamas più grave di quella che la gran parte dei governi israeliani ha recato e reca alla sua gente: hamas esiste, perché israele esiste, non il contrario.

la guerra, mi si dirà, è comunque una cosa sporca. non ne dubito: ma fino a quando non si riconoscerà alla resistenza dei palestinesi una ragione diversa da quella etichettabile, a posteriori, come terrorista si farà torto al dolore e all'orgoglio di un popolo la cui colpa è quella di occupare la terra promessa da dio agli ebrei e irresponsabilmente consegnata nelle loro mani, sulle ceneri di un conflitto mondiale, dai potenti di turno.

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per quale curioso motivo ad un certo punto chi difende la posizione di Israele si sente in dovere di utilizzare argomentucci del tipo "oh guarda come sono fighi gli israeliani, permettono un'opinione dissenziente su un loro giornale e permettono ai gay di andare mano nella mano sul lungomare di Tel Aviv" per poter aggirare il nucleo essenziale della questione, cioè che allo stato attuale ci sono cinque milioni di palestinesi che vivono in stato d'assedio permanente, in condizioni di umiliazione perpetua e di privazioni materiali specificamente pianificate con strumenti di politica segregazionista dallo stato israeliano?

 

Perché tirare fuori questi argomenti è l'unica propaganda possibile per Israele

di fronte all'oggettiva pulizia etnica che stanno perpetrando.

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Fosse vero che esiste....una pulizia etnica

 

Il problema è che sta solo nelle vostre teste, non esiste nella realtà

 

La notizia di oggi è che Hamas ha respinto la proposta di tregua egiziana

 

Ora ovviamente voi cancellerete questa notizia, come le altre e direte che Israele

fin dall'inizio voleva continuare i combattimenti

 

etc.

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Come ha già detto @bastian è inutile fare finta

che Hamas sia la causa e non l'effetto della macelleria:

più orfani fa Israele più Hamas crescerà.

 

La democrazia israeliana è proprio il motivo per cui

a noi Europei questa continua violenza fa così tanto orrore:

più ancora di quanto è accaduto nella non-democratica Jugoslavia.

 

E' vero: gli Israeliani sono Occidentali proprio quanto noi:

hanno la nostra democrazia e i nostri valori

(e le critiche della Sinistra israeliana sono anche le critiche della nostra Sinistra):

come possono persone così simili a noi arrivare a questo punto?

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Beh certo Hamas non vi può piacere, quindi è totalmente l'effetto

delle politiche di Israele, in effetti il mondo arabo - laddove Israele

non esiste - esprime solo movimenti politici pacifici e progressisti...

 

Bastian è antisionista lo ha chiaramente detto qui:

 

 


la cui colpa è quella di occupare la terra promessa da dio agli ebrei e irresponsabilmente consegnata nelle loro mani, sulle ceneri di un conflitto mondiale, dai potenti di turno.

 

Per me è fondamentale non scivolare nell'antisemitismo, però riconosco

che si può essere antisionisti senza essere antisemiti ( anche se le scivolate

ci sono )

 

Fatta questa premessa voi troverete sempre una colpa da attribuire ad Israele

perché Israele stessa è la colpa, il peccato originario

 

Se Israele invade Gaza e spinge un milione e passa di profughi nel deserto è "pulizia etnica"

 

Se Israele avverte la popolazione civile di sgomberare una zona di Gaza dichiarata zona di guerra

per poter distruggere le basi missilistiche riducendo il numero delle vittime civili ( cosa che altrove

sarebbe ritenuto civile ) per voi è sempre "pulizia etnica" , come nella prima ipotesi

 

Se Israele non fa niente Gaza stessa è un esempio di pulizia etnica, per il solo fatto di esistere  

 

Ovviamente - accecati dall'ideologia - non capite che in questo modo legittimate qualunque

comportamento di Israele, perché tanto qualunque cosa faccia per voi non cambia niente

l'unica cosa che potrebbe farvi felici è che Israele in quanto stato cessasse di esistere

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come possono persone così simili a noi arrivare a questo punto?

 

forse anche se noi ci trovassimo nella loro situazione saremmo simili a loro.

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Soprattutto non è vero che sono Europei e in

gran parte neanche Occidentali

 

Il 10% della popolazione Israeliana è nato in Asia o Africa

 

700.000 ebrei circa sono arrivati in Israele perchè espulsi dai

paesi Arabi e loro ed i loro figli se sono diventati Occidentali

lo sono diventati in Israele, ma etnicamente non lo sono affatto

 

I discendenti di persone scappate dall'Est Europa di terza o

quarta generazione, in origine non erano neanche così Occidentali

 

Insomma è un gran miscuglio etnico

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l'unica cosa che potrebbe farvi felici è che Israele in quanto stato cessasse di esistere

 

Non l'ho detto in questa discussione, ma la mia idea in merito è sempre la stessa.

Un solo Stato laico con due lingue e le quote etniche come il Sud-Tirol/Alto-Adige.

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di me, Hinzelmann, credi pure quello che ti pare.

ma non dimenticare che Israele è uno stato per volontà non di dio, ma di comuni mortali.

comunque, non si tratta di mettere in discussione la sua esistenza che, piaccia o non piaccia, è un fatto: piuttosto di non ritenere l'argomento della sua legittima difesa una ragione sufficiente ad attaccare un popolo - non soltanto di fanatici terroristi - che non può difendersi se non facendosi scudo della sua rabbia.

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@Almadel

Appunto uno stato unico che dovrebbe sostituire Israele

 

Al di là del fatto se sia o meno auspicabile, certo non è realizzabile a breve

ed in ogni caso implicherebbe il superamento dell'esistenza di Israele

 

Ad ogni modo poiché Betlemme e Gerusalemme distano 10 minuti di macchina

ed un missile rudimentale di Hamas un minuto e mezzo per arrivare a Tel Aviv

se si fosse chiusa la trattativa di pace, poiché è inimmaginabile che i due stati

possano realmente vivere separatamente ( se in pace ) non è un qualcosa di

impossibile nell'arco di un 50-100 anni di tranquillità

 

Anche alla luce del fatto che già vivono in Israele un 24% di Arabi

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non dimenticare che Israele è uno stato per volontà non di dio, ma di comuni mortali.

 

Io non credo che nessuno stato esista per volontà di Dio, sono Ateo

 

Credo sia più che altro un tuo problema

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Non l'ho detto in questa discussione, ma la mia idea in merito è sempre la stessa.

Un solo Stato laico con due lingue e le quote etniche come il Sud-Tirol/Alto-Adige.

 

io temo che questa soluzione, che appare in astratto ragionevole, non sia perseguibile nel caso specifico

è vero che Israele è un'eccezione tra gli stati, ma perché?

Israele nasce dopo il dimezzamento (non decimazione, dimezzamento) del popolo ebraico messo in atto dal nazismo: erano cittadini tedeschi, polacchi etc., totalmente integrati

improvvisamente quello stesso Stato di cui facevano parte e la sua polizia, in cui avevano fiducia, li ha presi e li ha mandati a morire come fossero maiali da sgozzare

ora capite che se io sono figlio di qualcuno fortunosamente sopravvissuto all'eccidio sistematico di nonni, zii, prozii e cugini, eccidio perpetrato dallo Stato di cui mi credevo cittadino, non ho nessun motivo per fidarmi mai più di una polizia o di uno Stato che non sia sotto il diretto controllo della mia gente

è una pura questione di sopravvivenza

impossibile per loro anche solo pensare di fare uno stato laico con le quote etniche, considerando poi che la prolificità degli arabi, molto maggiore della loro, li ridurrebbe presto a minoranza, e dunque li porrebbe in una situazione di potenziale rischio come accadde nella Germania degli anni '30 e '40

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mi domando se la questione della prolificità degli arabi sia realistica, ho letto dati contrastanti

Certo come mito aiuta a far sentire gli israeliani in perenne rischio di estinzione

Comunque, se mi permettete di uscire dal momento, trovo straordinario il modo in cui la storia di israele rispecchi quella degli antichi giudei....sempre in esilio, sempre di ritorno, sempre in guerra con i popoli autoctoni

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Anche alla luce del fatto che già vivono in Israele un 24% di Arabi

 

Anche solo questo dovrebbe mettere a tacere chi accusa Israele di essere un paese intollerante: se fosse copsì avrebbero già cacciato quel 24% fuori dai confini di stato. 

 

 

 


i palestinesi non sono solo omofobi, ammazzano i loro gay per il fatto che sono gay. omicidio.

 

 

Hai detto bene...perseguitano ed uccidono anche i LORO STESSI FRATELLI...questo fa capire che bestie incivili che sono.

 

 

 

 


Marco tu lo sai, vero, che le bombe sganciate dagli aerei israeliani uccidono sia i bambini palestinesi gay che i bambini palestinesi etero?

 

 

E' la guerra, caro mio... i missili non fanno ovviamente distinzioni di orientamento, ma i palestinesi ne fanno eccome, perseguitando i gay...e voi che li difendete fate solo una figura da mentecatti.... ripeto, io vi ci manderei a vivere in Palestina o in qualunque paese islamico, poi sai che risate...

 

 

p.s. notizia dal telegiornale di stasera: Hamas non ha rispettato il cessate il fuoco...il che fa capire quanto siano pacifinti...

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Comunque, se mi permettete di uscire dal momento, trovo straordinario il modo in cui la storia di israele rispecchi quella degli antichi giudei....sempre in esilio, sempre di ritorno, sempre in guerra con i popoli autoctoni

 

vero: a Gerusalemme devono tornare, c'è poco da fare

una città in cui Dio si è intestardito a presentarsi sotto forme diverse in tre momenti diversi, dando luogo a tre tradizioni religiose diverse :D

il problema è ben simboleggiato dalle rovine del Tempio di Salomone con sopra la Cupola della Roccia, come fai a separarle?

la porta del paradiso chiamano Gerusalemme... qualcuno sostiene che Gerusalemme rispecchi nella sua struttura quadripartita la vera forma del governo occulto di questo mondo

 

4-gerusalemme-citta-vecchia.png

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Mai come oggi dovrebbe essere chiaro quanto sia discutibile l'identità nazionale dei seguenti

paesi: Libano - Siria - Iraq - Kuwait

 

Sono paesi i cui confini sono stati definiti da assetti geopolitici dopo la millenaria vicenda 

dell'Impero Ottomano ( che si autodefiniva per distinzione generica fra Arabi e Turchi )

eppure noi ragioniamo come se qualunque soluzione ai loro problemi interni, sia una mera

questione interna, come se fossero degli stati nazionali, come se quei confini abbiano realmente

un senso

 

Noi li percepiamo in termini eurocentrici, come se fossero lo schermo su cui proiettiamo la nostra

storia europea . Libano - Siria - Iraq - Kuwait sono come Francia-Italia-Austria-Germania etc

Nonostante i fatti ci dicono che non è così, noi ci ostiniamo a ragionare così 

 

E Israele cosa è?

Israele è una "eccezione fra gli stati"

 

Dice bene Bastian...noi riteniamo che sia così. Ma è evidente che lo diciamo

con un senso di fastidio, di disvalore, di proiezione di colpa che non ha precedenti

e termini di comparazione.

 

Eppure se non esistesse Israele non esisterebbe neanche una nazione palestinese

come non esiste quella irachena, non esiste quella libanese e non esiste quella siriana

Eppure noi ci ostiniamo a ragionare esattamente al contrario come se il Medio Oriente

fosse lo specchio d'Europa

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Io non ho particolarmente a cuore le sorti degli ebrei e di Israele, eppure mi pare che essi stiano conducendo il conflitto nel modo più "corretto" possibile (tra volantinaggi, annunci per i civili, etc...) e questo risulta piuttosto evidente tanto che negarlo potrebbe facilmente essere additato quale mala fede. I Palestinesi risultano, di contro, totalmente strumentalizzati da i loro capi da un parte, e dall'altra (forse) ancor più dai media occidentali che tendono a farli passare per vittime e santi a ogni costo (scusatemi il paragone certamente fuori luogo, ma non poi così assurdo: tipo la santificazione di Lady Diana), anche praticando una sistematica campagna di disinformazione.

Il volersi schierare per forza da una parte o dall'altra non è l'atteggiamento più giusto e sensato, né cercare di risalire a chi potrebbe avere la colpa originaria, né partendo da posizioni estreme (es. Israele non dovrebbe esistere), perché non portano da nessuna parte (che esista da 70 anni è un dato di fatto, tempo di discutere di ciò è finito, dunque pensiamo alla situazione attuale) e viziano un dibattito già di per sé estremamente complicato.

 

Concludo con un giudizio meramente personale nato dalla (quasi integrale) lettura del topic in questione. Seguire queste 7 pagine di interventi è piuttosto faticoso non per la lunghezza, bensì a causa di alcune prese di posizioni irragionevoli, volte più alla ricerca del conflitto verbale piuttosto che ad una discussione costruttiva che tenga conto delle opinioni spesso ben informate e motivate degli altri partecipanti. Trovo particolarmente produttivi e ragionevoli (nel senso di cui sopra) gli interventi di Mario1944, Hinzelmann (tanto per citarne due), posto che se io dovessi esprimere una posizione personale sulla vicenda che fosse diversa dal mio primo pensiero (se la sbrighino per conto loro, meno ci impicciamo meglio è) non mi troverei così distante dalle posizioni di ben81 e Marco7. 

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un popolo la cui colpa è quella di occupare la terra promessa da dio agli ebrei e irresponsabilmente consegnata nelle loro mani, sulle ceneri di un conflitto mondiale, dai potenti di turno.

 

Non è che i potenti di turno nel caso specifico siano stati poi così ingiusti verso i Palestinesi o verso gli Ebrei:

sia prima gli Inglesi quando ebbero il mandato nel 1920 sia poi le Nazioni, tra cui molte neutrali, incaricate di proporre la soluzione del rompicapo nel 1947, cercarono di soddisfare le ragioni d'entrambe le parti dividendo la Palestina secondo le terre prevalentemente occupate dagli uni e dagli altri e dividendo anche Gerusalemme.

Non si può quindi ragionevolmente parlare di "terra irresponsabilmente consegnata" nelle mani degli Ebrei!

 

 

 

 

 

E' vero: gli Israeliani sono Occidentali proprio quanto noi:

hanno la nostra democrazia e i nostri valori

 

Non proprio:

il mito della Terra Santa ormai ci è estraneo;  anche per i Cristiani, con qualche eccezione singolare, si tratta al massimo di una terra da visitare come turisti, al pari, e forse anche meno, dei Caraibi o delle Seycelles!

 

 

 

 

 

Non l'ho detto in questa discussione, ma la mia idea in merito è sempre la stessa.

Un solo Stato laico con due lingue e le quote etniche come il Sud-Tirol/Alto-Adige.

 

Forse tra duecento anni.....

 

 

 

 

 

Comunque, se mi permettete di uscire dal momento, trovo straordinario il modo in cui la storia di israele rispecchi quella degli antichi giudei....sempre in esilio, sempre di ritorno, sempre in guerra con i popoli autoctoni

 

E spesso anche oppressori e sterminatori dei vicini:  teste il loro "Testamento"!

 

 

 

 

 

una città in cui Dio si è intestardito a presentarsi sotto forme diverse in tre momenti diversi, dando luogo a tre tradizioni religiose diverse

 

Dio??? quale dio?

 

 

 

 

 

Io non ho particolarmente a cuore le sorti degli ebrei e di Israele, eppure mi pare che essi stiano conducendo il conflitto nel modo più "corretto" possibile (tra volantinaggi, annunci per i civili, etc...)

 

Astrattamente hai anche ragione; GreenLamb.

Però tieni conto che qualsiasi contendente in qualsiasi guerra più o meno dichiarata, quando è in condizioni di forza può permettersi di rispettare il codice cavalleresco, quando è in condizioni di debolezza estrema di solito non lo rispetta mai e tira colpi bassi poco cavallereschi sperando siano efficaci.

Del resto i partigiani in ogni tempo e luogo erano considerati banditi o ladroni dal belligerante vincitore che aveva occupata la loro terra iure belli, ma consideravano sé stessi patrioti e protettori dei vinti ed illegittimo predone ed usurpatore di beni altrui l'occupante, per quanto rigorosamente si attenesse al diritto internazionale.

 

D'altronde, se uno ti legasse mani e piedi (rectius zampe e zampe.....) per macellarti secondo le regole dell'arte di macellaio e senza violare le norme legali sulla macellazione degli animali, non perciò tu non lo considereresti un maledettissimo boia e, potendo, non gli daresti un morso feroce alla mano che stesse per colpirti, ad onta delle regole della cavalleria (del resto non sei né cavallo né cavaliere!).

Edited by Mario1944
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alla fine perché la guerra tra palestinesi e israele continua ? io penso perché non vogliono la pace. se la volessero si troverebbe un'intesa.

 

non fanno la guerra per il petrolio o per altre risorse prime importanti come spesso succede. la fanno per odio, per cercare di riappropriarsi di quel che ritengono loro o per sopravvivere in quel territorio. una specie di guerra di posizione come nella prima guerra mondiale nelle trincee, tutti impantanati nelle loro posizioni ideologiche da cui non riescono a staccarsi per capire che la realtà è diversa da come la vorrebbero che fosse. 

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E Israele cosa è?

Israele è una "eccezione fra gli stati"

 

Dice bene Bastian...noi riteniamo che sia così. Ma è evidente che lo diciamo

con un senso di fastidio, di disvalore, di proiezione di colpa che non ha precedenti

e termini di comparazione.

 

 

 

quella dell'eccezionalità di Israele è una constatazione oggettiva.

rimarcarla non comporta alcun giudizio di parte, nessuna connotazione dispregiativa.

è un dato di fatto.

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