Jump to content

matematica: perché così odiata?


Marcolino2

Recommended Posts

Non vorrei che questo intervento venisse inteso come una lezioncina 'fastidiosa', ma in molti testi che a te -forse- paiono privi di regole c'è invece un notevole rigore intellettuale.

Perdonami, la lezioncina l'ho letta in ritardo XD

Sì, si intende filosofia continentale contemporanea "in gergo", il tuo dubbio che avessi frainteso può essere placato. D'altro canto non capisco perché i miei due esempi siano infelici, Derrida è considerato da molti uno dei più grandi filosofi moderni (pardon, contemporanei, anche se è morto XD), e Galimberti uno dei più importanti in Italia. Non facciamo il "no true scotsman", suvvia.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 209
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Roger

    26

  • FreakyFred

    25

  • wasabi

    23

  • gardus

    18

Top Posters In This Topic

Posted Images

Be...hanno avuto o hanno ancora molto spazio sui giornali, di qui la tua impressione di 'importanza'...

ed è lo stesso motivo per cui sono esempi "infelici" in fondo.

T'assicuro che c'è molta altra gente in giro meno cazzara di loro :)

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

Lucky.Walker

 

Aggiungo anche che la maggior parte degli adulti si ricorda al massimo alle equazioni di secondo grado, effettivamente perché la vera utilità della matematica di ferma li, a meno che uno non debba diventare appunto professore di questa materia, ingegnere, informatico o simili. Il massimo di utilità che la matematica può avere per gli altri nella vita di tutti i giorni è calcolare le spese di fine mese o verificare che alla cassa non si siano sbagliati col resto.

Una buona conoscenza della matematica, anche di tipologie di esercizi che non verranno successivamente utilizzate, incrementa le capicità logiche!

Link to comment
Share on other sites

Pure io andavo bene in tutto. E sicuramente se esistono questi fantomatici geni che vanno male nelle materie umanistiche sono un'eccezione. Se poi elogiate l'ora di religione l'idea che mi faccio è che volete il cazzeggio per evitare di affrontare le materie serie.

 

 

A me basta confrontare i libri di testo universitari da cui ho studiato. Quelli di materie prettamente scientifiche sono scritti in modo lineare, semplice e conciso. Quelli delle materie umaniste erano prolissi, vaghi e ridondanti. Dovrei dire che è vero l'esatto contrario?

 

Ritenerla un cazzeggio è quello che appunto fanno solo le persone stupide nella nostra classe, che la lasciano non perchè effettivamente lo sia, ma perchè sono loro stessi a fregarsene e cazzeggiare durante la lezione, senza ascoltare la prof, poverina, (che è una bravissima insegnante ed una persona fantastica) e chiacchierando beatamente tra loro. Le lezioni che facciamo sono interessanti, mature, si parla di attualità, come lo sono anche le discussioni e le attività che ci vengono proposte (sì, anche un film, che non serve giusto a perdere delle ore, questa è la visione che solo degli ignoranti possono avere).

 

Per quanto riguarda i libri: sì, è vero, quello di filosofia ad esempio. Tantissime scritte e parole. Ma hanno un motivo. Preferisco leggermi tutto e selezionare tra queste parole quelle che mi sono utili e che ritengo più importanti, piuttosto che ritrovarmi con libri di fisica e matematica che sono davvero pessimi, saltano delle spiegazioni, fanno esempi assurdi o poco chiari e mettono risultati sbagliati negli esercizi.

 

Meglio abbondare che andare al risparmio per conto mio. Nel primo caso basta fare una selezione e ho comunque tutto se escludo il troppo, nel secondo non ho alcun modo di recuperare quello che manca.

Link to comment
Share on other sites

Non ti sto nemmeno a raccontare l'uso dei film che faceva la professoressa di religione. Servivano a parcheggiare la classe, ci ha fatto vedere lo stesso film quattro volte, ogni volta partendo da un punto diverso e finendo in uno diverso e mai vedendolo al completo, perché dovevamo tentare disperatamente di sincronizzarci con altre cassi egualmente parcheggiate. Quando arrivò una professoressa di religione decente, ero l'unica a cagarla un po' poverina. E non mi dispiaceva la sua ora, dopotutto sono portato per il dibattito. Ma non mi dite che la mia formazione sarebbe stata mutilata senza quell'ora alla settimana, non servì a niente allora, non mi è servita dopo. 

Link to comment
Share on other sites

Non ti sto nemmeno a raccontare l'uso dei film che faceva la professoressa di religione. Servivano a parcheggiare la classe, ci ha fatto vedere lo stesso film quattro volte, ogni volta partendo da un punto diverso e finendo in uno diverso e mai vedendolo al completo, perché dovevamo tentare disperatamente di sincronizzarci con altre cassi egualmente parcheggiate. Quando arrivò una professoressa di religione decente, ero l'unica a cagarla un po' poverina. E non mi dispiaceva la sua ora, dopotutto sono portato per il dibattito. Ma non mi dite che la mia formazione sarebbe stata mutilata senza quell'ora alla settimana, non servì a niente allora, non mi è servita dopo.

Ripeto, se certi professori sono incompetenti non significa per forza (per fortuna) che tutti lo siano di conseguenza. Ma dire che non serve un'ora dove si contribuisce e non si ascolta solo, dove si riflette, dove si può parlare liberamente, dove ci si può informare meglio di quello che ci succede attorno... Assurdo. Il vero problema è che servirebbero più ore così e in una non si riesce a fare molto.

 

Tra l'altro quando la profe di filosofia ci ha chiesto come era andato l'anno o ci faceva domande personali su cosa facevamo in estate, del perché avevamo scelto questo indirizzo o simili, è rimasta praticamente sconvolta nel sapere che altri prof non sacrificavano nemmeno pochi minuti per parlare di problemi evidenti nella classe o anche al di fuori di essa.

 

Solo uno stupido vive la sua vita come chiuso in una bolla credendo che quello che gli succede attorno siano avvenimenti lontani e che non potranno mai sfiorarlo minimamente. Perché poi queste sono le prime persone che vanno in panico quando gli capita qualcosa che ritenevano impossibile e fuori dal loro mondo, della serie "tanto a me non succederà mai". È importantissimo informarsi come lo è non prendere queste informazioni come parola assoluta, ma criticare e rielaborarle, creando un proprio punto di vista e riflettendo su cosa sia effettivamente giusto o sbagliato.

Edited by Roger
Link to comment
Share on other sites

Bullfighter4

Ma stai parlando delle elementari e medie, o delle superiori? A 16-17 anni io non avevo bisogno Di questi supporti "psicologici". Magari era veramente un'altra epoca. Adesso, almeno qui in America ( spero in Italia sto trend non sia ancora arrivato) I genitori vengono a rompere le palle all'universita' perche' i pargoli non hanno preso il voto "giusto"...mah...

Link to comment
Share on other sites

Ma dire che non serve un'ora dove si contribuisce e non si ascolta solo, dove si riflette, dove si può parlare liberamente, dove ci si può informare meglio di quello che ci succede attorno... Assurdo. Il vero problema è che servirebbero più ore così e in una non si riesce a fare molto.

L'ora di religione non è concepita per quello, è l'ora di insegnamento della religione cattolica. Quando esisterà "l'ora di dibattito filosofico" sarò d'accordo. 

Link to comment
Share on other sites

Bullfighter4

So che la scuola americana e' considerata Di bassissimo livello, ma in molte high schools hanno i Debate Teams, dove a delle square vengono proposti degli argomenti e le squadre poi devono presentare delle argomentazioni e delle controargomentazioni per mettere in discussione le loro teorie contro quelle degli altri.

Link to comment
Share on other sites

L'ora di religione non è concepita per quello, è l'ora di insegnamento della religione cattolica. Quando esisterà "l'ora di dibattito filosofico" sarò d'accordo.

Forse lo è alle medie o alle elementari, ma non da noi. Da noi l'ora di religione è ben altro. Comunque possiamo andare avanti all'infinito, tu a dire che non serve e io a dire che sono solo degli ignoranti che possono lasciarla come hanno fatto dei miei compagni, ritenendola inutile perché alla fine erano loro stessi ad essere inutili alle discussioni.

Link to comment
Share on other sites

No, non è una mia opinione, si chiama proprio così, insegnamento della religione cattolica. Sei tu che stai generalizzando al contrario, pensando che siccome da te era un'ora di dibattito o qualcosa del genere allora sarebbe concepita così ovunque. Non è fatta per quello. Poi c'è chi la usa per quello, chi la usa per parcheggiare classi quindici volte davanti allo stesso film, chi la usa davvero per parlare di religione cattolica... fondamentalmente è un'ora di buco che il prof riempie come vuole. E io pago... 

Link to comment
Share on other sites

Io avevo un prof che (in una classe obiettivamente poco dedita allo studio della matematica) si ostinava a ripetere, a fronte dei nostri insuccessi (chiaramente determinati da un diffuso disinteresse e pressapochismo nello studio di questa materia) che non eravamo predisposti. Questa sorta di difetto congenito (di cui l'iscrizione al liceo classico pare sia il principale sintomo) ci ha sempre legittimati a trascurare tale studio, e quando qualcuno di noi, mosso dal timore reverenziale per la maturità o, prima, dalla folgorante curiosità per una certa questione matematica, ha tentato di cimentarcisi si è bloccato sulla soglia di un abisso conoscitivo che non avrebbe potuto colmare in tempo utile.

Una rigorosa consequenzialità conoscitiva e l'approccio disfattista di alcuni prof (che tuttavia potrebbe essere non una causa, ma una conseguenza) credo siano grossi ostacoli. Nulla che tuttavia non si possa riscontrare, per esempio, nello studio del latino, anche se qui la logica del "o ci arrivi, o non ci arrivi", l'ho sempre percepita meno.

Edited by anakin
Link to comment
Share on other sites

 

 


piuttosto che ritrovarmi con libri di fisica e matematica che sono davvero pessimi, saltano delle spiegazioni, fanno esempi assurdi o poco chiari e mettono risultati sbagliati negli esercizi.

 

Perdonatemi l'off topic, è solo una mia curiosità: che libri hai di mate e fisica? Forse temo di sapere quali sono, se li giudichi così male XD

 

 


nel secondo non ho alcun modo di recuperare quello che manca.

 

Se sarai in difficoltà con mate o fisica c'è il topic che abbiamo creato Marcolino ed io, ti aiuterò senza problemi ;-)

Però promettimi che non la odierai più  :lol:  :lol:

Link to comment
Share on other sites

Perdonatemi l'off topic, è solo una mia curiosità: che libri hai di mate e fisica? Forse temo di sapere quali sono, se li giudichi così male

Matematica nemmeno così terribile, ho Manuale Blu della Zanichelli... MA FISICA...

 

Si chiama "La Fisica - Una Mer(D)avigliosa Avventura" della Mondadori... È davvero qualcosa di... Osceno, assurdo e incomprensibile! E l'anno prossimo nonostante le lamentele per colpa di un compagno di classe idiota rappresentante, avremo il volume 2!!! Mioddio... TT_TT

 

Grazie comunque per l'aiuto, vado già a ripetizione, ma al massimo se mi servirà qualcosa chiederò :)

Edited by Roger
Link to comment
Share on other sites

per conto mio la matematica e la fisica che si fanno al liceo non necessitano di un libro. il docente dovrebbe scrivere lui alla lavagna le cose ed eventualmente dare delle dispense aggiuntive.

 

certo però che è più facile e comodo far comprare un libro e leggerlo in classe. ma io credo sia anche meno efficacie perchè gli allievi sono più passivi in classe se hanno un libro e magari stanno anche meno attenti, tanto c'è il libro che ha il testo già scritto.

 

la matematica a livello universitario non viene spiegata facendo uso di libri ma solo coi professori che fanno tutto alla lavagna (e questo può essere un bane o un male).

 

se il professore del liceo o universitario è bravo e spiega bene facendo bene alla lavagna il suo lavoro. si ha la situazione ideale.

 

se il prof scrive e spiega male meglio avere un libro che almeno garantisce un testo su cui basarsi.

Link to comment
Share on other sites

Personalmente ritengo il libro indispensabile in ogni caso AL LICEO, che sia matematica o fisica.

Perché nel caso arrivi il professore incompetente, purtroppo lo studente deve ricorrere a se stesso e basta.

Se il docente invece è una gemma preziosa allora risparmiamo pure sulla carta.

 

Per esempio, ho trovato il libro di fisica (Halliday - Walker), seppur abbastanza difficile molto stimolante.

Di matematica non ne ho mai avuto bisogno XD però ora all'università che ho magari bisogno di altri supporti didattici cerco in internet, prendo giù dispense, ecc..

Link to comment
Share on other sites

Io ho avuto una professoressa di fisica unica!!! Sosteneva che pur conoscendo il volume (e quindi la capacità) di una bottiglia non era possibile stabilire quanta acqua potesse entrarci perchè il volume non teneva conto dello spessore delle pareti...ok.

 

Invece la prof di matematica era molto preparata, ma non ha la minima idea di cosa significhi spiegare la matematica, a scuola si limitava a fare SOLO le dimostrazioni delle formule, senza applicarle agli esercizi o fare altro, e quindi chi non aveva delle basi solide non riusciva a far nulla. Purtroppo la matematica, a differenza delle altre materie, è così o sei portato e la tua conoscenza si basa su delle fondamenta solide oppure non vai avanti. In ogni caso il professore deve essere capace di esporti gli argomenti senza limitarsi a copiare alla lavagna le dimostrazioni del libro (perchè lei faceva così), perchè il libro posso anche consultarlo da solo...

Fortunatamente me la son cavata con il mio bellissimo 9 XD

Edited by Hefes
Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

E voi, cosa pensate? Perché tanti insuccessi in questa disciplina?  

 

Perché la matematica è difficile. E' più difficile delle materie umanistiche, che utilizzano competenze che si sviluppano già durante i primi anni. A un certo livello (non quello del liceo scientifico, devo ammettere) è anche concettualmente difficile.

 

E, mentre in altre materie si può quasi sempre impapocchiare qualcosa, in matematica (e, in generale, nelle materie scientifiche), come si dice a Roma, le chiacchiere stanno a zero.

Link to comment
Share on other sites

Io penso che il discorso matematica-fisica vada leggermente sdoppiato in quelle che sono, appunto, le due materie. 

La matematica probabilmente è materia "difficile" perché più rigorosa, fino al liceo ben poco "opinabile", discutibile, segue un percorso preciso e soprattutto ha necessità di uno studio consequenziale che pone lo studente in obbligo di costanza nello studio e di memoria verso lo studiato che non può MAI essere dimenticato perché, inevitabilmente, in essa TUTTO (o quasi) torna per forza.

Inoltre è una materia che bisogna capire per forza, a differenza di quasi tutte le altre.

Molti studenti "vanno meglio" in altre materie perché le studiano a memoria, si fanno interrogare, e dimenticano. In matematica questo non è possibile.

E poi... vogliamo mettere la "lunghezza" dei programmi e la quasi assoluta impossibilità di non poter saltare parti di programma? In italiano, se al prof del quinto anno D'Annunzio sta antipatico... lo salta e pace. Ma se al prof di matematica stanno antipatiche le derivate? Che si fa con gli integrali dopo? :D

--

Per la fisica, invece, credo che il problema di fondo sia un altro: viene insegnata da gente che, mediamente, non la conosce o la conosce poco, o la odia.

Io sono fermamente convinto che la fisica debba essere insegnata solo da fisici ed ingegneri. Senza offesa per quei matematici capaci, che però attenzionerei con selezioni particolari (e anche premi per questo).

--

Infine, credo che se entrambe le discipline venissero motivate... sarebbe tutta un'altra cosa.

Aldilà del fatto che la matematica e serve a fare i calcoli più elementari e la fisica a misurare la velocità quando ti multano con l'autovelox, io proverei a dire che anche cose più "strane" come, che so, le equazioni, le serie, i limiti, le stesse derivate e gli stessi integrali servono a qualcosa: spiegherei ai ragazzi, prima di iniziare un argomento, com'è che in Germania azzeccano le previsioni del tempo (e in Italia no xD), come funziona la radiografia che il compagno entrato la seconda ora è andato a farsi un attimo prima, perché la Torre di Pisa vista in gita tre giorni prima non cade, il giorno dopo un eclissi spiegherei come hanno fatto ad andare sulla Luna 60 anni fa (che bello sarebbe dirlo per i "noiosi" studi di funzione!!!), e ancor di più come fanno i videogiochi etc. con esempi concreti. Qualche "fan" lo si recluterebbe sempre (così come parecchi se ne fregherebbero uguale xD).

 

In questo, credo che la fisica sia la materia con il potenziale più alto in quanto ad innesto dell'amore verso la conoscenza da poter far nascere in uno studente. Assieme alla filosofia, naturalmente.

E perché si, per completezza dico che io sono uno di quelli che boccerebbe anche Einstein e Manzoni se l'uno non conoscesse almeno un po' l'altrui campo (questo fino al liceo, poi son scelte, sia chiaro!).
 

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

Se poi i tuoi prof motivano le formule che non capite con "Perché è così e basta" allora bisognerebbe che loro stessi studiassero di nuo<Purtroppo anche in matematica esistono problemi privi di soluzione: però in questi casi capire che non esiste alcuna soluzione è già considerata una specie di "soluzione" XD

 

Il mio professore di matematica del liceo diceva che conoscere la matematica significa capire, davanti a un problema del quale non si riesce a trovare la soluzione, se il motivo è la mancanza dei dati necessari oppure l'impossibilità del problema.

 

Lasciamo stare la matematica che "non serve": è una baggianata. Non solo serve la matematica: serve la storia, serve l'italiano, serve la filosofia, servono le scienze, servono le lingue straniere. Servono per capire e per sapere; capire e sapere è potere.

 

Due osservazioni.

 

1) Io non concordo affatto con la teoria del "bisogna esserci portati". Anche per le lingue straniere, per esempo, "bisogna essere portati", nel senso che chi ha talento, predisposizione, interesse, volontà e opportunità per impararle ne imparerà di più e meglio. Però questo non significa che, per una persona di media intelligenza, una padronanza sufficiente di una lingua straniera possa essere un ostacolo insormontabile, a meno che non sia proprio negata (ma una persona di media intelligenza non è veramente negata per alcuna disciplina).

 

2) Circa il metodo di studio. Il mio professore di matematica del liceo sosteneva che studiare male fosse peggio che non studiare affatto. Per lui, piuttosto che risolvere meccanicamente una serie di problemi o di esercizi (cosa comunque necessaria, a suo parere, per acquisire una sufficiente tecnica di calcolo, che era comunque un requisito indispensabile per risolvere un quesito matematico), uno studente ideale avrebbe dovuto sforzarsi di risolvere un problema in modi diversi, sforzandosi di capire i vantaggi di un metodo rispetto all'altro e scegliendo la soluzione ottenuta con il metodo migliore.

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

Mentre, per la matematica, quello che serve mediamente nella vita di tutti i giorni è soltanto conoscere le 4 operazioni, le tabelline, e poco altro, operazioni che si studiano alle elementari e alle medie.

 

Bene.

 

L'esempio lo faccio io.

 

Guido la macchina e il serbatoio indica che sono in riserva. So che, in media, a questo punto nel serbatoio ho circa 4 litri di gasolio. Il prossimo distributore è a settanta chilometri e chiude fra cinquanta minuti.

 

In media con un litro di gasolio faccio venti chilometri. Se vado a ottanta all'ora ci arriverò, ma tra un'ora, quando il distributore sarà chiuso; ma, se aumento la velocità, rischio di consumare troppo carburante (immaginiamo di conoscere di quanto). Il problema è anche che il consumo di carburante aumenta in misura più che proporzionale all'aumento della velocità. Se la aumento di poco ridurrò il tempo di percorrenza e sarò ancora sicuro di arrivarci, ma arriverò ancora troppo tardi; se la aumento di troppo, rischio che il consumo aggiuntivo sia eccessivo.

 

Cosa devo fare? Il problema ha soluzione? C'è una velocità tale che mi permetta di arrivare al distributore in tempo?

 

Perché, se so che non c'è, magari mi conviene fermarmi nell'albergo che sta a venti chilometri, considerato che, se dovessi puntare al distributore senza riuscire a farcela, dovrei correre il rischio di cercarmi un albergo con a disposizione solo poche gocce di carburante.

 

Per conoscere la risposta le tabelline non mi bastano, credo.

Edited by privateuniverse
Link to comment
Share on other sites

Io ho avuto una professoressa di fisica unica!!! Sosteneva che pur conoscendo il volume (e quindi la capacità) di una bottiglia non era possibile stabilire quanta acqua potesse entrarci perché il volume non teneva conto dello spessore delle pareti...ok.

Ah perché mo' l'acqua entra nelle pareti della bottiglia :D o forse perché quando si dice che una bottiglia è da 1 litro quella è la misura lorda? Come i metri quadri della casa, muri compresi...hahahahahahahahaha

 

@privateuniverse

 

è un esempio simpatico però dai, dove vivi...70 km tra un distributore e l'altro? Forse se sto guidando in Estonia, in Italia non direi...e pure te trovarti in riserva in mezzo al nulla...

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

Ah perché mo' l'acqua entra nelle pareti della bottiglia :D o forse perché quando si dice che una bottiglia è da 1 litro quella è la misura lorda? Come i metri quadri della casa, muri compresi...hahahahahahahahaha

Esatto XD il bello è che quando le ho dimostrato che l'esercizio poteva essere risolto normalmente lei si è incazzata e mi ha messo un bel 4 O_O 

Edited by Hefes
Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

è un esempio simpatico però dai, dove vivi...70 km tra un distributore e l'altro? Forse se sto guidando in Estonia, in Italia non direi...e pure te trovarti in riserva in mezzo al nulla...

 

Se sei in autostrada sulla Roma-Pescara può ben essere così.

 

Tra le aree di servizio Brecciarola e Monte Velino i chilometri di distanza sono 94: http://www.automap.it/autostrade/mappa.asp?tratta=A25.

 

Io ci sono rimasto a secco, su quell'autostrada, per la cronaca.

 

Comunque, forse perché detesti la matematica, ti sfugge che i dati del problema possono anche essere modificati senza che ne cambi la natura fondamentale; per esempio, posso immaginare di aver già percorso 40 chilometri in riserva. In autostrada 40 chilometri di distanza fra un distributore e un altro sono la norma. (A proposito: a quel punto dovrei pure chiedermi quanto carburante mi rimane).

 

Potrei fare altri esempi, ma c'è un punto importante che è stato trascurato.

 

Conoscere la matematica non serve soltanto a risolvere problemi di matematica; serve anche a impostarli come problemi matematici.

Link to comment
Share on other sites

Vabbè @privateuniverse, anche io che in matematica andavo malissimo, sapendo quanti litri di riserva dispone la mia auto, e quanto percorre al litro, riesco a calcolare a mente quanto posso ancora andare avanti, e lo scarto non è poi importante, visto che solo in coda nel traffico i consumi si impennano e si discostano enormemente da quelli medi, addirittura per i motori diesel il consumo medio è ancora meno sensibile alla strada rispetto a quelli a benzina... questi sono appunti i calcoli che, come dicevo, servono nella vita di tutti i giorni, ma sono calcoli alla portata di chiunque abbia fatto le medie.

 

p.s. ma il punto focale non è fermarsi in piazzola a calcolare quanti km si percorranno alla data velocità, prima di rimanere a piedi, semplicemente non ci si deve mai ridurre quasi in riserva o comunque con poco carburante: si rischia di pescare melma dal fondo del serbatoio e compromettere gli iniettori, danno ben piu' grave del solo rimanere a secco...

Edited by ben81
Link to comment
Share on other sites

@privateuniverse

guarda che scherzavo :D

comunque come scrive ben non è che necessariamente occorre avere 9 in matematica al liceo per accorgersi che si sta per rimanere a secco...

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

OT

qui c'è gente che parla di 9, ma da me, alle superiori, i voti andavano da 4 ad 8.

Ehhh devi capire che nella mia classe eravamo 27 e di questi solo in 2 capivamo qualcosa di matematica, la prof ci metteva 9 per farci spiccare rispetto agli altri...gli 8 c'erano ma era gente che all'orale faceva un interrogazione davvero bella, solo perchè la prof chiedeva UNICAMENTE la teoria senza far nessun'esercizio, mentre allo scritto i voti scendevano al 4, anche al 2, la gente si salvava solo perchè dopo la prima ora di compito io e l'altro mio compagno lo passavamo a tutta la classe altrimenti sarebbero stati tutti rimandati...lo so il sistema scolastico fa schifo XD

 

OT:

In ogni caso nella mia classe i voti andavano da 1 a 10...

Edited by Hefes
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...