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matematica: perché così odiata?


Marcolino2

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Immagino che tu non abbia letto il post di prima

 

Quale, quello in cui parli dei tuoi professori? Nono, l'ho letto eccome ed ho evitato di commentare altrimenti sarei stato bannato dal forum per offese verso i tuoi prof  :D Al di là della capacità di spiegare, certi professori con i voti hanno dei veri problemi psicologici...

 

Matematica invece mi impone il pensiero oggettivo di altri e anche con strade diverse si arriva sempre allo stesso risultato con formule di cui a volte non si capisce nemmeno l'utilità o la provenienza con la scusa "Perché è così e basta".

 

Occhio Roger: c'è una grande differenza tra imporre il pensiero oggettivo di altri e studiare matematica. I teoremi ad esempio non sono forzature di pensiero, ma proposizioni che, partendo da certe ipotesi, ti consentono di trarre delle conclusioni vere. Faccio un esempio: a te quindi dà fastidio se qualcuno ti dimostra che esistono infiniti numeri primi perché la vedi come un'imposizione del pensiero di altri?

 

In matematica forzare il pensiero significa ben altro secondo me, ad esempio soffocare gli studenti nei loro processi risolutivi, esigendone alcuni invece di altri. Mi spiego: il primo quesito dell'esame di stato dello scientifico di quest'anno si poteva risolvere in 3 modi diversi: un modo sfruttava la formula di Erone, un altro la trigonometria e l'ultimo si basava esclusivamente su un ragionamento geometrico. Ora, sarebbe stata un'imposizione obbligare gli studenti a risolvere il quesito in un modo solo dei tre, certo però che se scrivi la formula di Erone sballata o delle uguaglianze trigonometriche inesatte hai semplicemente scritto una cosa sbagliata e non perché qualcuno ti ha "imposto" il suo pensiero.

 

Se poi i tuoi prof motivano le formule che non capite con "Perché è così e basta" allora bisognerebbe che loro stessi studiassero di nuovo matematica da capo...

 

Ai problemi non c'è mai una sola soluzione, tranne che in matematica.

 

Purtroppo anche in matematica esistono problemi privi di soluzione: però in questi casi capire che non esiste alcuna soluzione è già considerata una specie di "soluzione" XD

Edited by gardus
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Le regole vanno seguite, ma questo non vuol dire che dobbiamo fare i finti stupidi e seguirle senza porci degli interrogativi. Ricordiamoci che sono altre persone come noi che hanno imposto queste regole... Ma chi sono loro per farlo? Chi dice che siano loro ad avere ragione e che effettivamente quella regola venga imposta per il mio bene o per quello degli altri?

La matematica infatti è l'esatto contrario di uno stare alle regole "cieco". In matematica ogni cosa deve essere dimostrata, ogni regola messa alla prova. Di più, se le regole non ti piacciono le puoi perfino cambiare (tanto gli assiomi quanto le regole di inferenza possono essere cambiati). Ti si impone soltanto di mantenerti coerente e rigoroso nel pensiero, di seguire una strada e non depistare continuamente, di non farti adescare da soluzioni facili ma non dimostrate. 

Guarda che sei in buona compagnia fra quelli così terrorizzati dall'idea di dover seguire regole da rifiutare perfino quelle della logica... mi vengono in mente Adorno e Horkheimer, ti starebbero simpatici suppongo. Ma Adorno e Horkheimer non sarebbero mai riusciti a costruire il computer che stai usando coi loro "spiriti liberi".

Secondo il tuo ragionamento se avessimo dovuto ascoltare Hitler e dargli ragione, ci saremmo dovuti suicidare perché "contro natura" (LOL).

Anche lui imponeva delle regole, era forse giusto ascoltarlo? Aveva ragione? Fai un po' te... 

 

Questo è uno straw man. Direi che ci sono regole da rispettare non significa sostenere che appena passa Pinco Pallo che vuole importi delle regole tu devi starci. Però devi stare al sistema di regole che hai accettato, e soprattutto saper riconoscere quando chi hai davanti ti sta imbrogiando facendo soltanto FINTA di seguire le regole.

Il bello è che Platone diceva "non sia filosofo chi non è matematico"... Perché considerava il rigore nel pensiero come una cosa fondamentale nella ricerca della verità. Oggi pare il contrario: non sia filosofo chi è matematico! E lo trovo alquanto desolante. Anche perché i matematici non hanno proprio bisogno dei filosofi per essere utili alla comunità, mentre i filosofi con rare eccezioni servono hamburger.  

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Bullfighter4

@roger:a volte non ci si pup' permettere Di sbagliare, e magari accettare I consigli Di chi "sa" o "ha scoperto" e' utile. Ripeto, in linea teorica ( e molto romantica), il tuo discorso puoi' anche essere accettato.

 

@freaky:che ventata Di buon senso e rigore logico che sei in questo forum.

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Bullfighter2

Anche il tuo discorso funziona in via teorica... Perché andiamo, chi è che (mettiamo un caso estremo) se deve salvare la sorella che sta per precipitare da un burrone, si mette a calcolare la velocità a cui cadrà a terra e se farà un moto uniforme o accelerato? Oppure calcolare se con la mia accelerazione in corsa sono in grado di arrivare da lei entro 10 secondi? Nessuno. Le scelte le facciamo con i ragionamenti della nostra testa e con le leggi morali ed etiche che ci vengono imposte, ma anche con quelle personali. E in quel caso la matematica non serve proprio a nulla.

Edited by Roger
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Però, quando devi scegliere un mutuo o un tipo di investimento, non andare in pappa per due conti potrebbe essere utile ;-)

 

 

C'è chi è pagato per farli.

 

E comunque si tratta di conti alla portata di tutti, oltre che specifici ed utili ad un fine, non di concetti e stronzate inutili come i numeri primi, tanto per fare un esempio.

 

Che poi torniamo alla differenza tra la differenza di utilità, tra me citata, tra gli insegnamenti di economia e quelli di matematica.

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Perché andiamo, chi è che (mettiamo un caso estremo) se deve salvare la sorella che sta per precipitare da un burrone, si mette a calcolare la velocità a cui cadrà a terra e se farà un moto uniforme o accelerato? Oppure calcolare se con la mia accelerazione in corsa sono in grado di arrivare da lei entro 10 secondi? Nessuno. Le scelte le facciamo con i ragionamenti della nostra testa e con le leggi morali ed etiche che ci vengono imposte, ma anche con quelle personali. E in quel caso la matematica non serve proprio a nulla.

 

Roger, ti stai un po' arrampicando sugli specchi per me :) Ok, hai detto tu stesso che l'esempio era estremo, però non mi sembra che sia molto significativo e che in qualche modo dimostri qualcosa sulla matematica. Certo, nessuno (credo XD) in quella situazione si metterebbe a fare calcoli di fisica, ma cosa diamine c'entra?? Ti posso fare 1000 esempi simili più concreti: quando guido e devo frenare, ad esempio, mica mi metto a calcolare lo spazio di frenata in base alla decelerazione dell'auto: questo dimostra che la matematica è insulsa e inutile? Oppure che studiare la meccanica in fisica non serve a niente perché tanto dal vivo nessuno farà mai quei calcoli? (perché è di questo che tu sei convinto, o no?)

 

 

non di concetti e stronzate inutili come i numeri primi, tanto per fare un esempio.

 

Che bel flame!  :lol:

Scusa ben, una curiosità: quando pensi e scrivi queste cose, ti riferisci all'inutilità in generale o solo limitatamente alla vita di tutti giorni?

Edited by gardus
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Era per rispondere al post di prima, ovvero che per fare delle scelte della matematica non abbiamo alcun bisogno, al contrario di quanto diceva il post di prima. La matematica è utile per chi ci deve lavorare e quando è alla base del lavoro che fai, ma a tutti gli altri la matematica non serve praticamente a nulla se non per fare due conti.

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@gardus Guarda, non è il caso di offendersi. Anch'io provo un fastidio viscerale quando leggo certe stronzate, scritte con la brutalità tipica di chi parla con la stessa grazia con cui spalerebbe merda, ma capita in ogni ambito ... C'è gente che ritiene che ciò che dice Platone sia una stronzata, c'è chi ritiene che leggere Foucault o ascoltare Schubert sia una perdita di tempo...

Edited by wasabi
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Guarda, non è il caso di offendersi.

 

Perché? Mica sono offeso, ci mancherebbe! Amo discutere ed affrontare punti di vista diversi, soprattutto quando c'è di mezzo la mia disciplina. Voglio capire fino in fondo le ragioni di tutto questo odio ingiusto e gratuito che effettivamente molte persone riversano sulla matematica.

Edited by gardus
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Ti ho detto così perchè parlavi di flame ...

In realtà è la vecchia favoletta della volpe e l'uva, quando uno non ci capisce niente sputa disprezzo ;-) 

 

Poi mi piace la frase: "C'è chi è pagato per fare i conti" ...

ecco perchè è così facile fregare le persone ...

Edited by wasabi
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Bullfighter4

@roger:va be' Roger, ma adesso salvare la sorella dal burrone e' un problema dove applichi un ragionamento filosofico invece Della matematica? Non applichi nessuna delle due. Anzi, in situazioni Di pericolo spesso non pensi neppure, dato che il cervello spesso va in automatico. Se metti la mano Sulla stufa, non inizi a fare un ragionamento filosofico sul Dolore causato da una scelta sbagliata, ma la ritrai per in riflesso fisiologico. A volte le cose sono molto semplici, non bisogni per forza Dover cercare spiegazioni impossibili.

Capisco che questo sia un forum, e che la gente ami lanciarsi in argomentazioni estreme, ma non e' che bisogni fare gli avvocati del diavolo ogni volta.

Comunque il discorso Di partenza era sul perche' la matematica e' tanto odiata, e per me la risposta e' spiegata egregiamente dall'illustre Neil deGrass Tyson nella foto-vignetta che ho postato prima: la matematica (e la fisica) sono spesso odiate perche' sono difficili.

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Come il canto è difficile per chi è stonato e il disegno è difficile per chi non sa disegnare. Non è possibile imparare tutto perfettamente e si è sempre portati per qualcosa, altrimenti saremmo tutti bravissimi e tutti perfetti e saremmo tutti Beyoncé o Picasso. Qualsiasi cosa è difficile se non sei portato e lo è ancora di più se non ti piace nemmeno.

 

Per i ragionamenti ti ho specificato che era un caso estremo e solo per farti capire che non è la matematica a farti fare la scelta giusta.

 

Facciamo un altro esempio: la matematica non sarà mai in grado di dirmi se dicendo alla mia amica che il vestito nuovo le sta male faccio bene oppure no. Ci sono da tenere in conto il rapporto con l'amica, il suo carattere e i risvolti positivi e negativi che potrebbe avere. Farla andare in giro felice con la gente che la guarda male per il vestito orrendo? O dirglielo e renderla triste? O magari mi ringrazia per averglielo detto perché per lei significa che sono un vero amico?

 

In tutti questi ragionamenti non c'entra nulla la matematica e se ne può tranquillamente fare a meno, non mi potrà mai dire qual'è la cosa giusta in assoluto da fare. Solo noi possiamo deciderlo.

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AndrejMolov89

E comunque si tratta di conti alla portata di tutti, oltre che specifici ed utili ad un fine, non di concetti e stronzate inutili come i numeri primi, tanto per fare un esempio.

La maggior parte della tecnologia che usi, si fonda essenzialmente su quelle stronzate. Non sei programmatore? Ok, non ti serve sapere qualcosa riguardo la matematica nella vita di tutti i giorni, nessuno ti obbliga dopo la scuola di saperlo. Ma definire stronzate argomenti di cui tu stesso ammetti tronfiamente l'ignoranza è un atteggiamento al quanto da maleducato. 

In un mondo sempre tecnologico, la matematica e una formazione di base scientifica, come una formazione di base umanistica (se non sai capire le leggi, non puoi avere senso critico, ad esempio o anche qualsivoglia articolo di opinione o altro), si fa pesare nel tuo percorso di vita. Sfortunatamente, però questo peso non lo percepisci in quanto incosciente e incapace di avere un minimo di pensiero critico sensato, quindi logicamente è come se ti incatenassero dicendoti che sei libero e non hai gli strumenti culturali per affermare che quello che ti hanno fatto è un sopruso. 

Ti cito degli esempi, negli stati uniti d'america, sanno interpretare correttamente le previsioni del meteo, sanno cosa significa probabilità di un tale evento, probabilità condizionata. In America mettono anche le probabilità condizionate dei terremoti. Qui in Italia, invece, la maggior parte delle persone digiune di scienza e orgogliose di non saperne un cazzo, si lamentano dell'incapacità da parte degli scienziati fannulloni e inutili di predire un evento sismico. Credi che siano questioni secondarie? Ti assicuro, che se la maggior parte delle persone avesse conoscenza di cose che forse non hanno un utilità pratica nella vita quotidiana lavorativa, sarebbero in grado di resistere con forza alle mistificazioni mediatiche e saprebbero che di terremoto non si muore, ma sono le costruzione costruite con la ghiaia a farti crepare. La mancanza di cultura ti rende più passivo, e diventi come un oggetto da modellare come si vuole dall'alto. Perché credi che si lotti continuamente per la cultura accessibile a tutti? Perché credi che fondamentalmente in un sistema democratico l'istruzione deve essere fondamentale?

 

La matematica, Roger, è molto utile, non puoi arrampicarti sugli specchi. Conoscere il funzionamento del ragionamento alla base della matematica. Ti sviluppa la mente, ti rende propenso al rigore. PAradossalmente la logica matematica potrebbe aiutarti anche nel tuo essere filosofo. Io per esempio vorrei studiare filosofia della scienza, parallelamente al mio corso studio, non perché sia necessario per la mia formazione professionale, ma perché potrebbe darmi un quid intellettuale in più, che sinceramente mi arrichirebbe come persona ^^

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Bullfighter4

Mi sono perso all'accostamento Beyonce'-Picasso per gli esempi Di "bravissimi" nel canto e nell'arte.

 

Scherzi a parte, Roger, nessuno mette in discussione che a uno debba piacere qualcosa per eccellere, ma ( a parte Beyonce') non puoi usare l'esempio Di "genio". Se uno canta male, ma va a lezioni Di canto e si fa un mezzo cosi' , penso possa raggiungere dei livelli decenti. Se uno e' stonato, e dice che cantare e' una perdita Di tempo, non migliorera' mai. Ovvio non diventa la Callas ( magari la Beyonce' si pero' :-) )

Edited by Bullfighter2
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In tutti questi ragionamenti non c'entra nulla la matematica e se ne può tranquillamente fare a meno, non mi potrà mai dire qual'è la cosa giusta in assoluto da fare. Solo noi possiamo deciderlo.

 

Non mi pare che @Bullfighter2 sia convinto che con la matematica si possa sempre in assoluto decidere che cosa fare, però ci sono situazioni anche molto ma molto reali in cui aver studiato matematica aiuta a capire meglio cosa sta succedendo.

 

Adesso ti faccio io un esempio molto concreto: supponiamo che tu abbia il timore di aver contratto il virus HIV, che in Italia ha un'incidenza di circa 26 casi su 10.000. Il test a cui ti sottoponi ha un'attendibilità del 99% e ti dà esito positivo. Quali sarebbero le tue conclusioni?

Edited by gardus
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La maggior parte della tecnologia che usi, si fonda essenzialmente su quelle stronzate.

 

 

Appunto, non so se te ne rendi conto, ma mi stai dando ragione: si tratta di calcoli inuili ai piu' ed inutili nella vita media di tutti i giorni della stragrande maggioranza della gente;  calcoli e concetti che servono quindi soltanto a chi ne è appassionato, o agli addetti a determinati tipi di lavori.

 

Come del resto saper leggere e suonare musica da uno spartito serve solo a chi ama suonare uno strumento, o a chi ci lavora, e non di certo ai fruitori della musica.

 

Solo che musica termina in terza media, mentre matematica ce la portiamo dietro 5 anni alle superiori, anche in quelle scuole (vedi esempio da me portato del liceo linguistico) nelle quali la presenza di quella materia non è utile a chi sceglie quel determinato percorso.

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Bullfighter4

@ben1:io sarei d'accordo con te sul fatto che in molte scuole la matematica si fermi dopo pochi anni, a patto che agli studenti Di queste scuole sia preclusa una carriera scientifica, oppure che per accedervi la selezione sia basata su esami specifici e molto selettivi. Troppe universita' spendono una marea Di soldi per Corsi Di recupero per studenti che non stanno nulla Di matematica, fisica, o chimica, e magicamente dopo la scuola superiore cambiano idea e vogliono diventare ingegnieri, architetti, biologi,etc, etc.

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Appunto, non so se te ne rendi conto, ma mi stai dando ragione: si tratta di calcoli inuili ai piu' ed inutili nella vita media di tutti i giorni della stragrande maggioranza della gente;  calcoli e concetti che servono quindi soltanto a chi ne è appassionato, o agli addetti a determinati tipi di lavori.

 

Come del resto saper leggere e suonare musica da uno spartito serve solo a chi ama suonare uno strumento, o a chi ci lavora, e non di certo ai fruitori della musica.

 

Solo che musica termina in terza media, mentre matematica ce la portiamo dietro 5 anni alle superiori, anche in quelle scuole (vedi esempio da me portato del liceo linguistico) nelle quali la presenza di quella materia non è utile a chi sceglie quel determinato percorso.

E' un ragionamento sbagliato sotyto almeno due aspetti.

Il primo è che è chiaramente un ragionamento formulato ad hoc contro la matematica. Se fosse portato in fondo sicuramente si dovrebbero trarre le stesse identiche conclusioni su storia, geografia, italiano... non mi sono mai servite a niente né nella vita di tutti i giorni né sul lavoro (le pubblicazioni scientifiche sono in Inglese). Come ho già detto, solo le lingue straniere si salverebbero; e anche su quelle molti potrebbero dire "ma tanto io non voglio emigrare e parlare con gli stranieri perché devo fare il fruttivendolo, quindi non mi frega dell'inglese".

Il secondo è che se volessimo ammettere che hai ragione, e quindi tutte le materie che non ti trovi ad usare quando vai a fare la spesa alle superiori non si devono studiare, sbaglieremmo. Un cittadino di oggi deve essere formato, di base, a tutto tondo. Per questo serve leggere quella sega di Manzoni e risolvere un'equazione di secondo grado, mica perché se non leggi Manzoni e non sai risolvere x2=4 non riesci più a cucinarti la cena, ma perché ti servono ad imparare a far funzionare il cervello. In Italia abbiamo un gigantesco problema di analfabetismo scientifico non perché a scuola non passino le nozioni, ma perché non si impara il ragionamento.  

@ben1:io sarei d'accordo con te sul fatto che in molte scuole la matematica si fermi dopo pochi anni, a patto che agli studenti Di queste scuole sia preclusa una carriera scientifica, oppure che per accedervi la selezione sia basata su esami specifici e molto selettivi. Troppe universita' spendono una marea Di soldi per Corsi Di recupero per studenti che non stanno nulla Di matematica, fisica, o chimica, e magicamente dopo la scuola superiore cambiano idea e vogliono diventare ingegnieri, architetti, biologi,etc, etc. 

Questo sarebbe accettabile, ma secondo me comunque sbagliato. Va nella direzione di una settorializzazione assoluta che non fa bene alla società di oggi. La formazione di base dovrebbe essere interdisciplinare. Inoltre rischia di far buttare occasioni agli stessi studenti. La matematica è la più odiata dagli italiani, pochi a scuola le stanno dietro, ma assecondare quest'odio rischia di bloccare poi gli stessi studenti. L'odio per una materia non è una vocazione, gli studenti non dovrebbero scegliere lettere antiche e servire hambuger solo perché nessuno è riuscito a insegnarli a fare due più due, devono farlo perché gli piacciono le lettere, non perché non gli riesce la matematica. E purtroppo i più sono semplicemente spaventati dalla matematica.  

Edited by FreakyFred
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Mi sono perso all'accostamento Beyonce'-Picasso per gli esempi Di "bravissimi" nel canto e nell'arte.

 

Scherzi a parte, Roger, nessuno mette in discussione che a uno debba piacere qualcosa per eccellere, ma ( a parte Beyonce') non puoi usare l'esempio Di "genio". Se uno canta male, ma va a lezioni Di canto e si fa un mezzo cosi' , penso possa raggiungere dei livelli decenti. Se uno e' stonato, e dice che cantare e' una perdita Di tempo, non migliorera' mai. Ovvio non diventa la Callas ( magari la Beyonce' si pero' :-) )

Piano, qua devo intervenire con un OT. La lirica e la musica leggera possono piacere oppure no, ma non è che se un cantante fa lirica, diventa automaticamente più bravo e non è da sminuire uno a favore dell'altro. Beyoncé forse farà canzoni commerciali (la Callas poi, come tutti i lirici, canta sempre gli stessi pezzi delle opere), ma in questa generazione è la cantante con la miglior voce e una tecnica strabiliante. Mi sento di ritenerla seconda solo alle sempre troppo snobbata Mariah, che a livello tecnico e vocale è forse l'eccellenza. Uno può anche provare a cantare, ma se non ha un bel timbro, è stonato o non ha il senso del ritmo può canticchiare qualcosa, ma non diventerà certo una star (anche se ultimamente è tutto il contrario visto che la maggior parte usa autotune e poi in live fa cagare). Con tutto il rispetto per la Callas, amata anche dalla mia insegnante di canto, che pur non conoscendo bene so essere una grandissima cantante "di tutti i tempi". Però come non raggiungi lei, sfido chiunque ad essere Mariah o Bey, rischia di lasciarci qualche corda vocale xD

 

Riprendendo il discorso, anche io se me la spiegano bene matematica la capisco, ma non sarò mai bravo e non mi interessa più di tanto perché le mie materie preferite e le mie passioni sono da sempre state molto più artistiche e letterarie che scientifiche, e questo non deriva certo dall'odio per la matematica. Semplicemente non me ne faccio un problema perché in qualsiasi cosa che a me piace fare, la matematica non mi è di nessuna utilità e non me ne faccio un problema.

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Bullfighter4

@roger: la battuta Sulla beyonce' era appunto una...battuta.

 

Pero' dai, sono paginate che ti scagli contro l'inutilita' Della matematica rispetto alle materie letterarie, e poi te he esco con un "semplicemente non me ne faccio un problema"?

La domanda del topic era: perche' la matematica e' tanto odiata? Da quello che si e' letto, ci sono principalmente due correnti Di pensiero: chi giustifica l'odio con l'inutilita', e chi con la difficolta' rispetto ale materie letterarie. Un'altro " pareggio" nel magico mondo del forum.

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@roger: la battuta Sulla beyonce' era appunto una...battuta.

 

Pero' dai, sono paginate che ti scagli contro l'inutilita' Della matematica rispetto alle materie letterarie, e poi te he esco con un "semplicemente non me ne faccio un problema"?

Perché la odio e la ritengo inutile, ho spiegato perché, ma in ogni caso me ne frega poco visto che per qualsiasi cosa rientri nei miei interessi non è utile. Non è difficile se la spiegano bene, ma specifico PER ME e per quello che ci dovrei fare non ha senso insegnarmela, anche se è comunque qualcosa in più che so.

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io se me la spiegano bene matematica la capisco, ma non sarò mai bravo e non mi interessa più di tanto perché le mie materie preferite e le mie passioni sono da sempre state molto più artistiche e letterarie che scientifiche, e questo non deriva certo dall'odio per la matematica. Semplicemente non me ne faccio un problema perché in qualsiasi cosa che a me piace fare, la matematica non mi è di nessuna utilità e non me ne faccio un problema.

 

Roger, sei un filosofo nato  :D Non era mia intenzione farti diventare un matematico o cambiare le tue passioni ed i tuoi interessi! Volevo solo farti ragionare su alcune frasi un po' infelici sulla matematica, come quelle sulla sua inutilità, anche relativamente alla vita di tutti i giorni.

 

Poi hai bypassato (penso volutamente) la mia domanda sul test HIV...

Edited by gardus
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A parte educazione fisica e religione, che obbiettivamente nella vita contano quanto il due di coppe a briscola bastoni, io a scuola non mi sono mai permesso di pensare che una materia che stavo studiando era così inutile e folle da potermi permettere di fregarmene. Neanche con le due ore a settimana di storia dell'arte mi sono mai preso questo lusso. Se avessi dovuto studiare solo le materie che mi servivano per la mia carriera futura avrei studiato due giorni a settimana in tutto: matematica, fisica, scienze e inglese. 

E' una disparità di trattamento evidente qui. A parità di "inutilità" è evidente che i math-haters definiscono "inutile" solo la matematica, e non la storia europea o la geografia della Russia. 

E' evidente anche un altro modus cogitandi, quello che mira a pretendere, anzi, a chiedere il meno possibile dallo studente (e quindi poi dal cittadino). In un mondo in cui a scuola si pretende che si sappia la matematica COME l'Italiano, chi le sa entrambe e si impegna in entrambe è premiato. In un mondo in cui si pretenda che una delle due (in questo caso la vittima è la matematica, ma poteva essere l'Italiano in un altro mondo) possa essere eliminata tout court, a essere favorito è automaticamente chi è bravo solo in una delle due, o addirittura chi dell'altra se ne frega... ovvero complessivamente chi è meno bravo. 

E sì che poi un sacco di gente che non sa un cavolo di matematica è tranquillamente promossa anche con voti alti all'esame di stato, quindi non è che la lamentela sia "mi hanno bloccato la carriera per una cosa che neanche mi serve!"; la lamentela è "continuano a penalizzarmi perché so solo l'Italiano rispetto a chi sa la matematica E ANCHE l'Italiano". Cambiando l'ordine dei fattori, la lamentela è "continuano a premiare chi sa di più ed è più bravo rispetto a chi ne sa di meno!" 

Mon dieu, questo sì che è un crimine. Speriamo che si rimedi subito, sia mai che la gente si convinca che essere formati a tutto tondo sia una cosa positiva.

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Che bel flame! 

Scusa ben, una curiosità: quando pensi e scrivi queste cose, ti riferisci all'inutilità in generale o solo limitatamente alla vita di tutti giorni?

 

 

Premesso che non è un flame, ma un mio reale pensiero, chiaramente alla vita di tutti i giorni,  come ho specificato quando ho parlato dell'utilità di certi concetti che è relegata solo a certi "addetti ai lavori".

Ma il discorso non vale mica solo per matematica, vale anche per altre materie "settoriali" come possono essere appunto la già citata musica, o educazione artistica; nella vita di tutti i giorni leggere uno spartito cosi' come saper dipingere un ritratto ad olio servono soltanto ai sopra citati "addetti ai lavori".

 

 

 

 

E' un ragionamento sbagliato sotyto almeno due aspetti.

Il primo è che è chiaramente un ragionamento formulato ad hoc contro la matematica. Se fosse portato in fondo sicuramente si dovrebbero trarre le stesse identiche conclusioni su storia, geografia, italiano... non mi sono mai servite a niente né nella vita di tutti i giorni né sul lavoro (le pubblicazioni scientifiche sono in Inglese). Come ho già detto, solo le lingue straniere si salverebbero; e anche su quelle molti potrebbero dire "ma tanto io non voglio emigrare e parlare con gli stranieri perché devo fare il fruttivendolo, quindi non mi frega dell'inglese".

 

 

Quando parliamo di storia parliamo di cultura generale,  quando parliamo di italiano parliamo della lingua indispensabile per comunicare bene ed in maniera efficace all'interno della nostra società, e quando parliamo di geografia parliamo comunque di una materia che, a differenza di matematica, oltre a far parte sempre della cultura generale, serve in molti e variegati ambiti lavorativi (c'è gente al lavoro da me che doveva spedire un plico a Bangkok e nemmeno sapeva che stato scrivere sulla busta, tanto per fare un esempio).

Mentre, per la matematica, quello che serve mediamente nella vita di tutti i giorni è soltanto conoscere le 4 operazioni, le tabelline, e poco altro, operazioni che si studiano alle elementari e alle medie.

Edited by ben81
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Ben81, non avere in simpatia una materia si può, ma ci vuole l'onestà di riconsocere quando si sta alterando la realtà perché corrisponda a come la vogliamo. Se voglio sapere dove sta Bangkok me lo cerco sull'enciclopedia, se ci devo arrivare mi compro la cartina, e a meno di abitare in Thailandia non mi serve sapere dove sta Bangkom e mi sarà impossibile sapere, ad esempio, come arrivare nei dintorni di Bangkok solo perché so che è in Thailandia. Sapere la geografia della Thailandia avrà un utilizzo pratico solo se mi occuperò di storia della Thailandia, o di geologia della Thailandia, o di diplomazia o politica della ThaiIandia. A me non è mai servita a niente e non promette di servirmi mai; mea culpa, non sapevo neanch'io dove fosse Bangkok perché odio la geografia e non mi è mai servita a nulla di pratico, solo che non dico che facevo bene a non saperlo solo perché non aveva nessun utilizzo pratico. Come non ce l'ha la storia medioevale, come non mi è mai servito a niente leggere le Operette Morali. 

Indubbiamente tutte queste cose sono state formative perché mi hanno aiutato a ragionare sul mondo e a metterne insieme un'idea coerente, uno scopo nel quale un ruolo altrettanto, se non più importante, ha svolto la matematica, che insegna a ragionare in maniera rigorosa e ad avere un approccio scientifico al mondo. Ma non mi si dica che saper commentare l'infinito di Leopardi serve nella vita di tutti i giorni di un ingegnere, o di un'operaio o di un ricercatore, che vi rido in faccia. Può servire alla formazione di chi con le parole ci lavora, a intellettuali e come accessorio ai giornalisti, ma a nessun altro; l'Italiano che si parla alle medie è più che sufficiente per quasi tutti i mestieri. 

Accetterei di più, anche se non lo condividerei, un discorso del tipo "le scuole dell'obbligo dovrebbero fermarsi alle medie, come una volta". Almeno sarebbe intellettualmente onesto.

Edited by FreakyFred
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l'Italiano che si parla alle medie è più che sufficiente per quasi tutti i mestieri.

 

Per la matematica uguale. Però per farti capire dagli altri devi parlare e scrivere, non dire numeri e scrivere equazioni.

 

Io ti faccio l'esempio pratico comunque della mia classe: tutti i bravissimi/"geni", sembrano mezzi scemi e hanno un livello di maturità e profondità (sia mentale che emotiva) pari ad una pozzanghera, oltre a non sapersi esprimere se non con i termini di un bambino.

 

Inutile dire che vista la loro "posizione", ci fanno delle figure ridicole dovute al fatto che l'italiano non lo sanno.

 

Poi sputi sull'ora di religione che è l'unica dove si può esprimere il proprio parere liberamente e discutere su argomenti interessantissimi di attualità. Palestra poi serve eccome, visto che ormai i bambini sono tutti budenfi e con 2 ore scarse non aiuti certo, bisognerebbe farne di più che tanto fa solo bene.

Edited by Roger
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Bullfighter4

Roger, quando andavo a scuola io i "geni" in matematica andavano molto bene anche in tutte le altre materie. Non posso affermare il contrario.

Edited by Bullfighter2
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