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matematica: perché così odiata?


Marcolino2

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Tu hai scritto questo:

Allora se io sono normale tutti gli altri o sono scemi o non ci si impegnano granché o non gliela sanno spiegare. 

Io ho ribadito:

Per il resto, pensa pure che tutti siano scemi

cogliendo una delle tre alternative da te suggerite

 

Non intendevo far sarcasmo, augurandoti di continuare così perché 'farai strada'.

Io mi son bruciato molte possibilità a causa della mia scarsa costanza e dei dubbi, talvolta paralizzanti, sulla mia preparazione e le mie effettive competenze...mi sono accorto che spesso avrei potuto farla 'molto più facile' di quanto in effetti la facevo.

 

Questo è per me IL problema PRINCIPE della filosofia moderna europea. Il rifiuto di qualsiasi regola, ordine, o autorità; che a mio avviso è un residuato del terrore collettivo più o meno inconscio dei totalitarismi. 

 

Credo tu ti riferisca a quella che tutti chiamiamo filosofia "contemporanea"...perché la filosofia "moderna" (in Francia invece la filosofia del Seicento si dice di "età classica") è quella che va da Descartes alla fine dell'Ottocento...e se prendi in mano un qualsiasi testo di Kant o di qualche amico suo -da Reinhold a Maimon- di 'regole' ne trovi a bizzeffe.

 

Credo poi tu ti riferisca a quella che si dice in gergo filosofia "continentale", perché in Inghilterra, nel mondo anglofono e in realtà anche in alcuni paesi scandinavi -vedi Jaakko Hintikka che è finlandese- o dell'est Europa -vedi i logici polacchi- la filosofia che va per la maggiore è quella "analitica", che come saprai prende le sue mosse dai lavori di Bertrand Russell e Alfred North Whitehead (i Principia Mathematica), del primo Wittgenstein (il Tractatus), e di Rudolf Carnap (guarda un po' un tedesco, profondamente influenzato dal testo Le Analisi delle Sensazioni di Ernst Mach) e dagli autori del circolo di Vienna in genere.

Qui di regole ne fioccavano a bizzeffe, visto che, un po' pretenziosamente, l'ambizione era quella di creare un unico tipo di 'sapere scientifico', espungendo dal discorso qualsiasi asserzione priva di contenuto logico o empirico...naturalmente tutto s'è arenato.

 

Lo strutturalismo poi, corrente filosofica e antropologica degli anni '50-'60 del Novecento, è tutto fuorché anarchica.

 

Se poi la tua antipatia per la mancanza di regole in filosofia si riferisce, non so, ad Hannah Arendt o di altri autori di saggi in etica,in parte ti do ragione, anche se davvero non si può parlare di 'romanticismo'...

 

Se invece sto andando fuori strada, e tu parlando di afflato romantico nella filosofia moderna europea ti riferisci, che ne so, a Hegel, permettimi di ricordarti che ormai anche tra i filosofi analitici Hegel viene letto, studiato, apprezzato e la sua Logica "fa scuola". 

 

Non vorrei che questo intervento venisse inteso come una lezioncina 'fastidiosa', ma in molti testi che a te -forse- paiono privi di regole c'è invece un notevole rigore intellettuale.

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Roger, quando andavo a scuola io i "geni" in matematica andavano molto bene anche in tutte le altre materie. Non posso affermare il contrario.

Non è il nostro caso. Siamo solo in due ad avere 9 in italiano, ed entrambi siamo bravi (e sappiamo anche di aver sbagliato indirizzo, ad un classico i geni saremmo stati noi), ma non andiamo bene in matematica. Chi ha 8 o nove in matematica, il 9 in italiano se lo scorda.

 

È proprio il tipo di pensiero e il modo di pensare che cozza, perché una parte utilizza il ragionamento "scientifico", l'altro quello "filosofico", che sono diversissimi e a volte si contraddicono perfino. Quindi o sei talmente perfetto da poter cambiare il tuo modo di pensare, oppure avrai sempre vantaggi e svantaggi derivanti dall'uno e dall'altro.

Edited by Roger
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Per la matematica uguale. Però per farti capire dagli altri devi parlare e scrivere, non dire numeri e scrivere equazioni.

E per ragionare, poiché il mondo segue leggi per lo più matematicamente descrivibili, devi capire i numeri. Il mondo è pieno di numeri, quindi potremmo anche finirla con questa storia, anche piuttosto offensiva per chi della matematica abbia fatto un mestiere, che saper manipolare i numeri non serve. E' una dote che anzi si usa tutti i giorni. Si potrà dire, più o meno a ragione, che nella vita di tutti i giorni non serve la matematica avanzata. Vero, ma non serve neanche l'italiano avanzato. A meno di soffrire di gravi afasie, con quello che impari alle medie comunichi benissimo con chiunque. Se poi vuoi fare il letterato ti fa comodo avere strumenti extra, ma allora anche per fare lo scienziato ti servono strumenti extra di matematica. 

Inutile dire che vista la loro "posizione", ci fanno delle figure ridicole dovute al fatto che l'italiano non lo sanno.

 

Invece chi l'Italiano lo sa si prende pure il lusso di vantarsi perché non ti sa fare la radice quadrata di nove o non sa calcolare l'area del cerchio. Molto equo. 

Poi sputi sull'ora di religione che è l'unica dove si può esprimere il proprio parere liberamente e discutere su argomenti interessantissimi di attualità. 

 

Oppure per fare catechismo. Oppure per vedere film idioti. E' così inutile che è facoltativa, se voglio discutere di argomenti di attualità posso farlo a casa e di sicuro non serve pagare un professore scelto dalla curia per quello. 

Palestra poi serve eccome, visto che ormai i bambini sono tutti budenfi e con 2 ore scarse non aiuti certo, bisognerebbe farne di più che tanto fa solo bene. 

Appunto, ma siccome due ore non bastano mai, non serve a niente. E soprattutto, malgrado il detto latino, l'educazione fisica è del tutto marginale nella preparazione intellettuale, su cui a mio avviso a ragione (almeno questo), si focalizza la scuola moderna. In era fascista le era data grande importanza, ma oggi fatta in questo modo non serve assolutamente a niente. La preparazione fisica potrebbe servirmi forse per fare il vigile del fuoco o lo sportivo professionista... ma la scuola non è in grado di darmi strumenti sufficienti per affrontare quel tipo di carriera. Fermo restando che quell'ora c'è e se voglio la posso usare. 

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È proprio il tipo di pensiero e il modo di pensare che cozza, perché una parte utilizza il ragionamento "scientifico", l'altro quello "filosofico", che sono diversissimi e svolte si contraddicono perfino. Quindi o sei talmente perfetto da poter cambiare il tuo modo di pensare, oppure avrai sempre vantaggi e svantaggi derivanti dall'uno e dall'altro.

 

Questa te la passo se la applichi principalmente a questo forum. Adesso pero' qualcuno ti scanna (simpaticamente :-)  )

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Infatti è venuto fuori che il ragionamento filosofico è un "ragionamento", virgolette d'obbligo, in cui non devi mantenere il rigore, non devi dimostrare quello che dici, non devi essere coerente fra quello che hai detto prima e quello che dici dopo, non è richiesta consequenzialità nelle formulazioni. 

Ecco perché oggi ci sono in giro i più grandi cazzari che passano per grandi filosofi. Aridatece Wittgenstein...

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E per ragionare, poiché il mondo segue leggi per lo più matematicamente descrivibili, devi capire i numeri. Il mondo è pieno di numeri, quindi potremmo anche finirla con questa storia, anche piuttosto offensiva per chi della matematica abbia fatto un mestiere, che saper manipolare i numeri non serve. E' una dote che anzi si usa tutti i giorni. Si potrà dire, più o meno a ragione, che nella vita di tutti i giorni non serve la matematica avanzata. Vero, ma non serve neanche l'italiano avanzato. A meno di soffrire di gravi afasie, con quello che impari alle medie comunichi benissimo con chiunque. Se poi vuoi fare il letterato ti fa comodo avere strumenti extra, ma allora anche per fare lo scienziato ti servono strumenti extra di matematica.

Invece chi l'Italiano lo sa si prende pure il lusso di vantarsi perché non ti sa fare la radice quadrata di nove o non sa calcolare l'area del cerchio. Molto equo.

Oppure per fare catechismo. Oppure per vedere film idioti. E' così inutile che è facoltativa, se voglio discutere di argomenti di attualità posso farlo a casa e di sicuro non serve pagare un professore scelto dalla curia per quello.

Appunto, ma siccome due ore non bastano mai, non serve a niente. E soprattutto, malgrado il detto latino, l'educazione fisica è del tutto marginale nella preparazione intellettuale, su cui a mio avviso a ragione (almeno questo), si focalizza la scuola moderna. In era fascista le era data grande importanza, ma oggi fatta in questo modo non serve assolutamente a niente. La preparazione fisica potrebbe servirmi forse per fare il vigile del fuoco o lo sportivo professionista... ma la scuola non è in grado di darmi strumenti sufficienti per affrontare quel tipo di carriera. Fermo restando che quell'ora c'è e se voglio la posso usare.

Tu con l'ora di religione stai facendo quello che fanno altri in questo topic con matematica: disprezzarla. Se hai insegnanti di religione scarsi non so cosa farci, ma esistono quelli competenti, che per quanto "schierati" sono aperti a lasciarci parlare ed ascoltare le nostre opinioni mettendole in discussione e parlando di attualità con film utilissimi per alimentare i dibattiti e rifletterci su. Cosa che in matematica nessuno ti fa fare e che non fai in nessun'altra materia purtroppo.

 

Non a caso tanti di quelli che hanno abbandonato l'ora di religione sono i famosi geni che alle discussioni era utili 0 e che hanno deciso di abbandonare perché la prof. era "troppo di parte". Ma non ha mai cercato di imporci il suo pensiero, anzi, ha sempre cercato di ascoltare il nostro e sarebbe assurdo pretendere che lei non ne abbia uno. Tanto meglio, almeno i dibattiti saranno migliori e ci sarà più spazio per noi per esprimere i nostri pareri... Oltre a meno bradipi limitati ed inutili.

 

Per conto mio servirebbe una lezione settimanale di attualità perché è qualcosa di davvero positivo.

Edited by Roger
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Non è il nostro caso. Siamo solo in due ad avere 9 in italiano, ed entrambi siamo bravi (e sappiamo anche di aver sbagliato indirizzo, ad un classico i geni saremmo stati noi), ma non andiamo bene in matematica. Chi ha 8 o nove in matematica, il 9 in italiano se lo scorda.

 

Idem per la mia esperienza, sia alle medie che alle superiori: in classe quelli che come me spiccavano in italiano ed in inglese andavano male in matematica, e, viceversa, quelli che andavano bene in matematica andavano male in italiano e in inglese (e anche francese, alle medie).

Tant'è che che tra vari compagni si era creata una sorta di joint venture, io ero uno di quelli che passavano inglese a tutti, e altri ci passavano matematica.

 

 

 

@FreakyFred

Sta di fatto che la geografia è universalmente riconosciuta come materia che è anche argomento di cultura generale, in quanto può servire in innumerevoli contesti, sia di lavoro, che semplicemente di dialogo; mentre al contrario, la conoscenza dei numeri primi (ma potrei fare infiniti esempi di regole e calcoli matematici) NON è considerata una conoscenza di cultura generale, ma una conoscenza specifica, che serve solo a specifiche persone e per specifiche professioni.

 

 

 

OT

Per quanto riguarda religione ho sempre avuto insegnanti laiche e molto in gamba, per la mia esperienza è stata un'ora utile, forse l'unica ora in cui si parlava del lato umano delle persone, e si lasciavano da parte concetti e formule umanamente vuote.

Educazione fisica invece è sempre stata tempo perso: alle medie si trattava di quasi due ore di corsa in cerchio, alle superiori di pallavolo. L'unica utilità era (gli ultimi due anni alle superiori) il poter dire al prof che si doveva ripassare e quindi usare quelle ore per studiare per le interrogazioni che sarebbero seguite. Stop.

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Il flame era riferito al fatto che avevi definito "stronzate" concetti che sono fondamentali in matematica.

 


Mentre, per la matematica, quello che serve mediamente nella vita di tutti i giorni è soltanto conoscere le 4 operazioni, le tabelline, e poco altro, operazioni che si studiano alle elementari e alle medie.

 

Non posso darti torto, però ridurre l'insegnamento della matematica a quello che solamente serve nella vita di tutti i giorni è estremamente riduttivo: dopotutto, oggi abbiamo i computer e le macchine calcolatrici, non c'è più bisogno di saper fare i calcoli, basta digitare su un computer. Togliamo anche le operazioni e le tabelline dai programmi scolastici visto che ormai non è più necessario saperle fare perché esistono delle macchine a cui possiamo delegare il calcolo?

 

 

 

 


Roger

 

Quindi tu pensi davvero che eccellere in matematica implichi non saper condurre una libera discussione, essere dei bradipi limitati ed inutili, avere opinioni poco significative e non sapersi esprimere?

Edited by gardus
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@FreakyFred

Sta di fatto che la geografia è universalmente riconosciuta come materia che è anche argomento di cultura generale, in quanto può servire in innumerevoli contesti, sia di lavoro, che semplicemente di dialogo; mentre al contrario, la conoscenza dei numeri primi (ma potrei fare infiniti esempi di regole e calcoli matematici) NON è considerata una conoscenza di cultura generale, ma una conoscenza specifica, che serve solo a specifiche persone e per specifiche professioni.

Ecco da cosa si vede che non ti piace la matematica e perché. Non senti alcun bisogno di dimostrarle le cose che dici. Ti basta che siano "universalmente riconosciute" (ma da chi?! Qualche percentuale su CHI la riconosce come tale, almeno, giusto per dare un minimo di oggettività al discorso e uscire dal sentito dire?)

Tu con l'ora di religione stai facendo quello che fanno altri in questo topic con matematica: disprezzarla. Se hai insegnanti di religione scarsi non so cosa farci, ma esistono quelli competenti, che per quanto "schierati" sono aperti a lasciarci parlare ed ascoltare le nostre opinioni mettendole in discussione e parlando di attualità con film utilissimi per alimentare i dibattiti e rifletterci su. 

Io sarei per l'ora di storia delle religioni, infatti. Ma l'ora di religione cattolica (si chiama esattamente così) no. Anche perché quelli di cui stai parlando sono argomenti attinenti a educazione civica e filosofia, coi miei professori delle suddette materie se ne parlava. 

Cosa che in matematica nessuno ti fa fare e che non fai in nessun'altra materia purtroppo.

 

Fossi stato il tuo professore, te l'avrei lasciato fare. Ti avrei dato come compito a casa di costruire una matematica alternativa, o una geometria alternativa, e avrei visto fin dove arrivavi. Magari ce la facevi pure, chi lo sa, potresti essere un Gauss incompreso tutto sommato :P

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Quindi tu pensi davvero che eccellere in matematica implichi non saper condurre una libera discussione, essere dei bradipi limitati ed inutili, avere opinioni poco significative e non sapersi esprimere?

Vorrei non pensarlo, ma per esperienza diretta non mi è mai stato dimostrato il contrario. La realtà nella mia classe è quella, se poi nelle altre non è così non lo so, tanto meglio.

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Io avevo nove in tutto. Un dieci in inglese, uno in scienze e uno in storia dell'arte. Anche uno scandaloso nove in educazione fisica XD

Sì, si può fare. E' anche abbastanza normale per la mia esperienza...

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non mi è mai stato dimostrato il contrario

 

La matematica apre la mente, non la chiude. La matematica è una disciplina creativa, tutto il contrario di una forzatura di pensiero. Lascia stare la realtà nelle classi scolastiche, lì purtroppo è molto raro che i professori insegnino questa materia come si deve. Pensa a personaggi del calibro di Bertrand Russel, Kurt Gödel, Gottfried Leibniz... oppure guardati il mio profilo, leggi alcune discussioni che ho iniziato con le mie passioni ed i miei interessi, che non sono esclusivamente limitati alla matematica (e sono laureato in matematica).

 

Hai tutto il diritto di non volerne fare la tua vita, di non volerla studiare a livelli accademici e non sei obbligato ad avere 10. Però, cazzarola, cambia almeno idea perché quel tuo sillogismo è una grande cavolata e qui non si tratta più solo di opinioni ;-)

Edited by gardus
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Infatti è venuto fuori che il ragionamento filosofico è un "ragionamento", virgolette d'obbligo, in cui non devi mantenere il rigore, non devi dimostrare quello che dici, non devi essere coerente fra quello che hai detto prima e quello che dici dopo, non è richiesta consequenzialità nelle formulazioni. 

Ecco perché oggi ci sono in giro i più grandi cazzari che passano per grandi filosofi. Aridatece Wittgenstein...

 

Bah questo lo dici tu.

E' vero che spesso di molti autori oggi si preferisce valutare le qualità letterarie, divulgative...ma la maggior parte di loro non si paragona certo a Wittgenstein...così come la maggior parte dei fisici non si paragona ad Einstein.

 

"Io avevo nove in tutto. Un dieci in inglese, uno in scienze e uno in storia dell'arte. Anche uno scandaloso nove in educazione fisica XD Sì, si può fare. E' anche abbastanza normale per la mia esperienza..."

 

Sai anche tu che non è comune prendere solo 9 e 10...la tua modestia suona un po' fasulla  :cheesy:

Edited by schopy
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E' vero che spesso di molti autori oggi si preferisce valutare le qualità letterarie, divulgative

Vuoi dirmi che di gente come Derrida o Galimberti loderesti le doto divulgative? Io noto senz'altro le loro carenze nel rigore e nella logica, ma non certo particolari doti di chiarezza comunicativa, se possibile l'esatto opposto. 

Il che ci porta a quello che non hai capito: non è comune prendere solo nove e dieci, ma è comune che chi prenda voti alti li prenda un po' in tutte le materie. Io non vedo tanti geni letterari che si vedono le carriere distrutte dalla matematica. Di solito vedo gente mediocre nelle materie umanistiche e nulla in matematica che si laurea in scienze della comunicazione con 98 e si chiede come mai non trova lavoro, e si lamenta che la matematica gli ha tarpato le ali. 

Edited by FreakyFred
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Io avevo nove in tutto. Un dieci in inglese, uno in scienze e uno in storia dell'arte. Anche uno scandaloso nove in educazione fisica XD

Sì, si può fare. E' anche abbastanza normale per la mia esperienza...

 

La situazione che descrivi non è affatto normale, o meglio non è usuale (usiamo questo termine onde evitare che i soliti flamer si scatenino nell'ennesimo ot sul cosa sia la normalità): comunque dando per buono cio' che ci dici riguardo il tuo andar bene in tutte le materie, quante persone esistono che a scuola andavano veramente bene in tutte, e ripeto tutte, le materie?

Davvero poche, in quanto quasi tutti hanno avuto almeno una materia che detestavano e/o nella quale non brillavano.

 

Quindi è inutile stare a disquisire sui casi limite, su sparuti genietti, sulle mosche bianche, in quanto la realtà media è completamente diversa.

 

 

@Roger

ti do' un consiglio da 32enne: se puoi cerca di ottenere la sufficienza in matematica, ma se non puoi/non riesci non rammaricartene; sappi che una volta finite le superiori tutto quello che hai studiato in quella materia non ti servirà mai, a meno che tu voglia intraprendere una carriera scientifica, ma ne dubito, visto quello che ci hai detto. ;-)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non posso darti torto, però ridurre l'insegnamento della matematica a quello che solamente serve nella vita di tutti i giorni è estremamente riduttivo: dopotutto, oggi abbiamo i computer e le macchine calcolatrici, non c'è più bisogno di saper fare i calcoli, basta digitare su un computer. Togliamo anche le operazioni e le tabelline dai programmi scolastici visto che ormai non è più necessario saperle fare perché esistono delle macchine a cui possiamo delegare il calcolo?

 

 

Fare calcoli veloci e a mente è importante anche quando (porto degli esempi) sei in cassa e ti stanno dando il resto, oppure quando devi fare calcoli veloci sul posto di lavoro.

Mentre saper calcolare una tangente, nella vita media di chiunque, non sarà mai necessario.

Edited by ben81
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@Roger

ti do' un consiglio da 32enne: se puoi cerca di ottenere la sufficienza in matematica, ma se non puoi/non riesci non rammaricartene; sappi che una volta finite le superiori tutto quello che hai studiato in quella materia non ti servirà mai, a meno che tu voglia intraprendere una carriera scientifica, ma ne dubito, visto quello che ci hai detto. ;-)

Il mio odio è accentuato dal fatto che sono svantaggiato per aver sbagliato indirizzo grazie all'orientamento del cavolo che faceva la nostra scuola (puoi ben immaginare, io che avevo deciso di fare questo indirizzo per informatica al posto di latino pur con tante ore di mate e fisica, quando ho scoperto che per informatica non si intendeva grafica digitale con Photoshop, ma programmazione, che mi fa cagare) e anche per aver sempre avuto brutte esperienze e prof di merda ad insegnarmela, con profe bravi che arrivavano all'ultimo a salvare l'irrecuperabile. Tanto per dirti, pur avendo scelto uno scientifico tecnologico, avrei fatto uno scienze umane o un linguistico, ma soprattutto il primo perchè adoro passare del tempo coi bambini e fare l'educatore, punto un po' a psicologia però, o anche qualcosa in campo artistico (non di sa mai che disegno, fotografia o canto possano tornarmi utili).

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quante persone esistono che a scuola andavano veramente bene in tutte, e ripeto tutte, le materie?

Nella mia classe eravamo tre su venti, e siamo quelli che hanno preso cento. In realtà misero cento anche ad altri due che invece erano molto meno bravi. Gli altri hanno preso di meno, come è normale, e uno è stato anche bocciato (ma non per via della matematica).

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Vuoi dirmi che di gente come Derrida o Galimberti loderesti le doto divulgative? Io noto senz'altro le loro carenze nel rigore e nella logica, ma non certo particolari doti di chiarezza comunicativa, se possibile l'esatto opposto. 

Scegli due esempi piuttosto infelici. Nel loro caso più che di filosofia parlerei di ermeneutica, se proprio dobbiamo dargli una qualifica..

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E cambiare scuola o indirizzo è tardi? A che anno sei?

Purtroppo si. Mi avevano consigliato di non fare uno scientifico perchè appunto da sempre sono bravissimo in quel che riguarda arte e letteratura... Io mi sono intestardito e ho confuso informatica per altro... Quest'anno mi hanno pure rimandato in fisica per colpa di un prof indecente (gli anni scorsi avevo 8, tanto per farti capire di chi è la colpa) nonostante avessi dei gran 8 e perfino un 9 nelle altre materie (tranne ovviamente le 2 famose dove ho 6, info e mate, ma sono collegate anche a fisica e tra loro alla fine). In teoria devo andare in quarta ed è decisamente tardi. Infatti mia mamma si è un po' incazzata visto che per due anni sembrava che andasse tutto bene e quest'anno mi hanno fatto morire. Potevano dirlo prima, così cambiavo indirizzo al volo senza pensarci due volte.

Edited by Roger
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Bullfighter4

La storia Di quelli che vanno benissimo in tutte le materie l'ho tirata fuori io sullo spunto Di Roger innervosito dai " geni" della matematica che non andavano bene in materie letterarie.

Io non ho mai conosciuto nessuno che prendeva 9 in calcolo e studio Di funzioni senza MAI aprire un libro. Certo, erano portati e dovevano impegnarsi molto meno Di chi non e' portato alla matematica, ma studiare dovevano studiare.

Non ho mai visto uno studente molto diligente non andare bene in materie letterarie ( magari non 9, ma almeno 7 si), mentre ho visto molti studenti diligenti non arrivare neppure lontanamente vicini alla sufficienza in matematica. Capisco l'odio per la matematica, ma secondo e questa e' una indicazione che matematica e fisica sono molto piu' difficili delle altre materie a parita' Di impegno messo nello studio.

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Il mio odio è accentuato dal fatto che sono svantaggiato per aver sbagliato indirizzo

 

Ecco che si apre il vaso di Pandora... Mi lancio in un'introspezione psicologica: forse tu in realtà non odi la matematica, ma solo il fatto di aver sbagliato indirizzo e scarichi tutta la frustrazione sulla matematica e sulla fisica. Può essere?

 

Cavolo Roger, ami le materie umanistiche e le arti ma ti scegli uno scientifico-tecnologico? o.O

Sei un po' masochista  :D

Edited by gardus
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Bisogna essere predisposti, sennò la si vede come "materia piena di numeri che non hanno nessun senso"!

Per finire, ecco la reazione di chi mi conosce se affermassi, per puro scherzo, che mi piace la matematica!

 

image.jpg

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Leggendo le risposte del topic mi è venuto in mente il film "il teorema del delirio" in cui un matematico un po' folle cerca di scoprire una successione numerica che regola tutti gli avvenimenti: dall'andamento dell'economia, alla forma delle piante, alla religione... è un film interessante seppur un po' datato, che fa riflettere appunto sull'utilità (o inutilità) della matematica nella vita, ma anche sull'ossessione di trovare per forza una legge per controllare di tutto, e non mancano gli spunti riguardo al potere ottenuto da tale controllo.

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Ecco che si apre il vaso di Pandora... Mi lancio in un'introspezione psicologica: forse tu in realtà non odi la matematica, ma solo il fatto di aver sbagliato indirizzo e scarichi tutta la frustrazione sulla matematica e sulla fisica. Può essere?

 

Cavolo Roger, ami le materie umanistiche e le arti ma ti scegli uno scientifico-tecnologico? o.O

Sei un po' masochista :D

Se avessi letto prima sapresti che era stato un compromesso per fare informatica (che immaginavo diversa, ma da quello che avevano detto non si capiva nulla) e che a quell'età, per conto mio, un ragazzo non sa cosa vuole fare dopo le superiori e non può che scegliere un indirizzo in base alle materie nelle quali va bene.

 

A mia madre hanno detto che anche se non era indicato, avrei potuto fare anche uno scientifico e per due anni sembrava così perché andava tutto bene e anche col 6 in matematica, in fisica avevo 8. Matematica però l'ho odiata dalla quarta elementare in poi, perché facevo anni e anni con prof di merda e ogni tanto ne arrivava uno bravo a salvare il possibile anche se era ormai tardi. E giusto per dirti, dalle medie sono uscito con 9 in tutto, anche in matematica.

 

Semplicemente mi dà fastidio l'aver sbagliato indirizzo solo perché ritengono brava la gente che pare a loro. Se vai benissimo in italiano e male in matematica sei un povero stronzo, se succede il contrario sei un genio assoluto perché sei bravo nelle materie di indirizzo. Avrei voluto portarla al classico sta gente a vedere chi era il più bravo, con 2 ore di matematica e un programma del cucco invece che 5 con quello più tosto del liceo, ma col programma tosto in italiano.

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La storia Di quelli che vanno benissimo in tutte le materie l'ho tirata fuori io sullo spunto Di Roger innervosito dai " geni" della matematica che non andavano bene in materie letterarie.

Io non ho mai conosciuto nessuno che prendeva 9 in calcolo e studio Di funzioni senza MAI aprire un libro. Certo, erano portati e dovevano impegnarsi molto meno Di chi non e' portato alla matematica, ma studiare dovevano studiare.

 

Tu non conosci la gente in classe da noi. Non fanno un caxxo a casa, durante le lezioni si fanno i cavoli loro guardando fuori dalla finestra, passano pomeriggi a nerdare e se i prof chiedono i compiti o fanno domande loro se la scampano sempre e si inventano qualcosa. Poi ci dicono che 10 in comportamento lo danno a chi fa domande ed è bravo in classe, invece lo danno a questi che stanno muti come pesci e fanno fatica a rispondere alle domande dei prof quando gliele fanno.

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Se avessi letto prima sapresti che era stato un compromesso per fare informatica

 

Avevo letto eccome, infatti mi sembrava strano che solo per informatica tu avessi scelto un indirizzo in cui si fanno una valanga di ore in più di materie che non ti piacciono (anche se erano materie in cui andavi bene) ed una valanga di ore in meno di quelle che invece ti piacciono. Vabbè, adesso cerca di resistere fino in fondo e sappi che matematica diventerà bella tosta, quindi se in futuro avessi bisogno di qualche aiuto o suggerimento in extremis puoi chiedermi tranquillamente via MP quello che vuoi senza alcun problema  ^_^

 

Comunque, sempre in questa sezione del forum, c'è il topic che abbiamo creato @Marcolino2 ed io proprio per aiutare (per quanto possibile) chi ha difficoltà in matematica e fisica.

Edited by gardus
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Personalmente, da insegnante non noto molti casi di ragazzi che sono bravi in matematica mentre vanno male nelle materie umanistiche. Anzi. Riflettendo sui ragazzi più portati per la matematica che ho tra le diverse classi, solo uno ha 9 in matematica e 6 in italiano e 7 in latino. Mediamente, soprattutto per le ragazze (che, notoriamente, hanno proprietà linguistiche superiori ai ragazzi), i voti sono molto simili tra le due discipline, almeno nelle mie quattro classi in cui insegno.

Non vedo perché una persona che ha una predisposizione per le materie scientifiche debba necessariamente essere un pessimo comunicatore, una persona quasi semianalfabeta che non sa parlare la lingua italiana né conosce le lingue straniere. Pensate che un laureato in matematica non legga, non studi le lingue straniere, ma passi tutto il proprio tempo a scrivere equazioni differenziali, integrali multipli e formule astruse? 

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Bah, tanto per portare un esempio, io avevo 9 o 10 praticamente in tutte le materie al liceo (matematica, fisica, scienze, italiano, latino, inglese, filosofia, storia ...). Come ho già detto, detestavo solo il disegno tecnico, ma c'è di buono che il voto faceva media con storia dell'arte, materia che invece amavo moltissimo. Inoltre, amo molto leggere, sono un lettore particolarmente vorace e onnivoro.

Questa presunta dicotomia, davvero, è piuttosto artificiosa e non è affatto una legge.

Edited by wasabi
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Pure io andavo bene in tutto. E sicuramente se esistono questi fantomatici geni che vanno male nelle materie umanistiche sono un'eccezione. Se poi elogiate l'ora di religione l'idea che mi faccio è che volete il cazzeggio per evitare di affrontare le materie serie.

 

 

Non vedo perché una persona che ha una predisposizione per le materie scientifiche debba necessariamente essere un pessimo comunicatore

 

 

A me basta confrontare i libri di testo universitari da cui ho studiato. Quelli di materie prettamente scientifiche sono scritti in modo lineare, semplice e conciso. Quelli delle materie umaniste erano prolissi, vaghi e ridondanti. Dovrei dire che è vero l'esatto contrario?

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