Jump to content

Governo Letta


Haider

Recommended Posts

A me pare che il tentativo di Enrico Letta sia la strada da seguire

 

vorrei che le priorità fossero:

 

- tagli agli sprechi della casta politica e amministrativa

- detassazione per le imprese che assumono.

- riformza costituzionale: capo dell'esecutivo eletto dal popolo e una solo camera di 500 deputati. 

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 191
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • conrad65

    22

  • Mario1944

    18

  • Frollo

    15

  • Haider

    15

anche secondo me ci vorrebbe fatto un governo fatto dal meglio dei politici di pd e pdl ma l'impressione che ho è che questo governo non ci sarà e che boh... tutti al voto per una situazione che uscirà simile all'attuale.

 

questa cosa della camera unica l'hanno proposta i saggi di napolitano ?

 

io non so se ci sono molti paesi con un'unica camera, puzza di dittatura parlamentare.

 

per capire quel che succederà bisogna anche mettersi nei panni dei parlamentari: cosa conviene ai parlamentari ? a loro non conviene un letta che vuole dimezzarne il numero mandandone a casa prima o poi la metà.

 

conviene cercare di terminare il loro mandato parlamentare fino alla scadenza o fare altre elezioni con questa legge elettorale così che la maggior parte di loro va alle elezioni e ritorna forse in parlamento (senza avere il numero di parlamentari dimezzato).

Edited by marco77
Link to comment
Share on other sites

marco77

 

 

il bicameralismo è nato in tempi remoti quando c'era una camera dei nobili e accanto a essa una camera elettiva borghese

 

 

poi si è sviluppato il bicameralismo degli stati federali, che ha un senso in USA e in Germania

 

 

ma ad esempio negli Stati scandinavi  il sistema si è orientato in senso monocamerale

 

che poi è la razionalità!

 

 

a cosa servono due camere, se non a eleggere più notabili e a fare giochini parlamentari???

 

 

una camera secca! e soprattutto capo del governo eletto dal popolo.

Link to comment
Share on other sites


detassazione per le imprese che assumono

 

Questo mi sembra un po' un boomerang.... ok che bisogna incentivare ad assumere... ma se cominciano ad assumere gente senza neanche poterli pagare? giusto per avere sgravi fiscali.... 

 

Oggi le aziende non assumono perché non hanno soldi per pagare i dipendenti..  già mandano in cassa integrazione quelli che hanno. 

 

Io spero solo che questo governo (governicchio.. perché a me Letta non ispira fiducia) innanzitutto cambi la legge elettorale e soprattutto faccia dei tagli in quegli elementi che sono considerati superflui (es le province, autoblu ecc)... che faccia poi una patrimoniale sui beni di lusso e tagli la tassa sulla prima casa. 
Ma la vedo molto dura... 
 

Link to comment
Share on other sites

@Haider

 

io so a cosa servono due camere in svizzera: una legge esce più equilibrata se deve passare le due camere. 

 

quando io ero adolescente la camera dei cantoni (regioni) svizzera era più a destra di quella eletta in base al numero di votanti.

 

oggi è il contrario e da noi le leggi devono essere approvate da entrambe le camere e finchè si mettono d'accordo niente legge.

 

in francia invece sembra che non sia così e una delle due camere ha la parola definitiva se non si raggiunge un accordo.

 

io trovo due camere una buona cosa.

 

potreste fare due camere in italia con un terzo degli attuali parlamentari se c'è la volontà.

Link to comment
Share on other sites

come ha detto la Bindi, difficile che nel PD facciano fare al vicesegretario quello che non hanno permesso al segretario... a meno che... :)):

Link to comment
Share on other sites

si te li vedi i deputati che discutono con i senatori

 

deh! riflettiamo più a fondo per arrivare alla legge migliore...

 

 

ma non prendiamoci in giro...

 

 

il problema dell'italia è lo stallo continuo (congiunto alla infinita corruzione e cialtronaggine dei parlamentari e alla instabilità dei governi

 

 

capo del governo eletto dal popolo

stabile per 4 anni

una sola camera

e di 500 deputati.

Link to comment
Share on other sites


Questo mi sembra un po' un boomerang.... ok che bisogna incentivare ad assumere... ma se cominciano ad assumere gente senza neanche poterli pagare? giusto per avere sgravi fiscali....
Oggi le aziende non assumono perché non hanno soldi per pagare i dipendenti.. già mandano in cassa integrazione quelli che hanno.

 

Sì infatti, questa detassazione mi sembra un pò una trovata del cavolo: non che non possa servire a qualcuno ma oggi il problema è che un gran numero d'imprese non hanno lavoro per i dipendenti che già hanno in forza e prevedono di averne ancor meno nei prossimi mesi: figuriamoci se si mettono ad assumerne altri solo con l'incentivo della detassazione di utili che ormai ben poche hanno!

Inoltre si sà benissimo che, una volta assunto, licenziare un dipendente per mancanza di lavoro è molto difficile sia normativamente sia per la tendenza della magistratura a salvare sempre e comunque il posto di lavoro.

Infine il costo di un dipendente è ormai esorbitante rispetto ai margini medi d'impresa.

Per queste tre ragioni dubito fortemente che ci sia un assalto a tale incentivo se non appunto da parte di quelle imprese che assumerebbero comunque (ammesso che ce ne siano ancora).

 

 


Io spero solo che questo governo che faccia poi una patrimoniale sui beni di lusso.

 

Chissà come saranno contenti i produttori di beni di lusso che in Italia non sono certo pochi.....

Comunque a spaventare gli acquirenti del lusso, almeno quelli italiani, ci ha già pensato il caro Tremonti validamente sostenuto dall'amabile Befera con redditometro, spesometro, indagini a tappeto sui movimenti dei conti correnti ecc.

Naturalmente gli evasori (che passano sopra e sotto questi provvedimenti ridicoli) sentitamente ringraziano.

Un po' meno ringraziano i nostri produttori di beni di lusso e non solo di lusso!

La patrimoniale sui beni di lusso quindi mi sembra ormai molto in ritardo.....

Link to comment
Share on other sites

ragazzi perchè vi create problemi allucinanti su cose che sono di naturale buon senso

 

 

la tassazione in italia è altissima e blocca l'economia

 

è ovvio che bisogna abbassarla e che bisogna cominciare dalle imprese che assumono

 

 

 

se no come volete rilanciare l'occupazione?

 

 

i matrimoni gay (con ricchi milionari)

e le adozioni gay (facciamoci adottare da ricchi milionari... io ovviamente scelgo Silvio)

Link to comment
Share on other sites

è ovvio che bisogna abbassarla e che bisogna cominciare dalle imprese che assumono

se no come volete rilanciare l'occupazione?

 

 

E per quelle che non assumono? per loro aumentiamo imposte e contributi?

E comunque un'impresa sana non è necessariamente un'impresa che assume, soprattutto quando gli ordini calano e le previsioni sono nere!

Sapessi quante imprese ho visto fallire (una proprio il mese scorso: 40 persone a spasso senza contare i fornitori) perché avevano personale in eccesso rispetto ai ricavi diminuiti, avendolo aumentato troppo per ambizione, per vanagloria, per entusiasmo e forse anche per ottenere qualche stimolo concesso per le nuove assunzioni e non avendolo poi potuto celermente ridurre per i vincoli ai licenziamenti!

 

Il costo del lavoro và ridotto comunque e generalmente se si vogliono stimolare le assunzioni e anche favorire una maggior retribuzione dei dipendenti, come và ridotta la pressione tributaria su lavoro autonomo e dipendente, ma soprattutto e prima ancora và ridotta l'oppressione tributaria in particolare e burocratica in generale che è forse il vero nostro problema peculiare non solo per chi lavora ma anche per chi non lavora.

Edited by Mario1944
Link to comment
Share on other sites

ecco appunto siamo arrivati al punto

 

ridurre le tasse.

 

 

lo so che questo a gente orientata a sinistra non piace per pregiudizio

ma è pure vero che in nessun paese del mondo la sinistra ha portato sviluppo economico (clamoroso il caso di Mitterand che voleva fare una politica di sinistra, dopo pochi mesi cambiò rotta...)

 

 

ma pensa

 

c'è uno studio inglese.

 

basta ridurre di pochi centesimi le accise sulla benzina e questo determina un aumento di decine di migliaia di posti di lavoro...

 

 

lo so 

 

 

non vi piace per pregiudizio...

 

 

però fidatevi:

 

oggi è venticinque aprile

 

cominciamo col tagliare tutti i finanziamenti a quel circolo parapolitico che si chiama ANPI (così tanto per fare un esempio, ma i parassiti sono tanti...)

 

e usiamo il ricavato per ridurre le tasse...

 

vedrete che la storia comincia a migliorare...

Link to comment
Share on other sites

Guardate che la detassazione delle assunzioni, meglio dell'IRAP, è una misura utile poichè in Italia, come sottolineano tutte le associazioni di categoria(confidustria, sindacati, reteitalia...),, molte aziende hanno ancora capacità d'investimento, ma, soprattutto le piccole e medie aziende, sono scoraggiate ad assumere per gli alti oneri che questo comporta, considerate che 1900 euro lordi si riducono a 1400-1300 euro netti, e per questo mantengono un profilo molto più basso, e vi assicuro io conosco molti imprenditori in simili condizioni. Abbiamo visto il contrario di questo meccanismo con l'aggravio degli oneri in entrata per i contratti a termine e di collaborazione con la riforma Fornero.

 

Sottolineo che tasse su i beni di lusso esistono già, ma se si sta parlando della famosa aliquota IVA su i beni di lusso è una delle tasse più recessive in assoluto, soprattutto in periodo di crisi, perchè colpisce chi mantiene capacità d'acquisto, e scoraggia anche compratori esteri. Ciò detto rimando a questo brevissimo articolo:

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-08-24/impossibile-misura-lusso-144614.shtml?uuid=Aaky5eyD

Link to comment
Share on other sites

Assolutamente d'accordo. Il costo del lavoro in Italia è esagerato e fuori da ogni comune ragionamento: ovvio che non si assume, se non se ne ha la possibilità.

 

Penso che sia il caso anche di pensare di ridurre ( o eliminare) l'IMU, tassa inutile e gravante sulle famiglie italiane.

 

Accorpare il 5 per mille con l'8 per mille in un unico 5 per mille. Il resto lo tiene lo stato sgravando il peso dell'iva.

 

Rivedere la politica sanitaria nazionale, che copre quai il 40% dei costi totali. Direi troppi, bisogna seguire un modello di semi-assistenza.

 

Costi della politica, costi della burocrazia ecc..
 

Edited by Fra93
Link to comment
Share on other sites

L'otto per mille è intoccabile in quanto parte di un accordo internazionale, il nuovo concordato di Villa Madama, e quindi non modificabile unilateralmente. 

Io francamente due cose che farei subito, sia come misure per contrastare la criminalità, sia per trovare risorse per diminuire la pressione fiscale, sono la liberalizzazione e la depenalizzazione dell'uso, della vendita e dell'acquisto di droghe leggere, e la legalizzazione della prostituzione. Mi rendo però conto che esse non siano certamente due priorità che avrà il governo Letta.

Edited by Frollo
Link to comment
Share on other sites

io se fossi nel governo organizzerei la stampa di euro falsi

credo che con i mezzi dello Stato si potrebbe riuscire senza grandi problemi :uhsi:

Link to comment
Share on other sites

Icoldibarin

Questo neogoverno ha tutte le premesse per essere un Monti bis con la conclusione che in Italia per adesso non possiamo meritarci nulla di diverso. L'unico lato positivo è che si brucerà Letta come presidente del consiglio e forse non lo rivedremo più.

Beppe Grillo gioisce come una Pasqua, il PDL si sta leccando le dita e la parte più lercia del Partito Democratico è stracontenta di avere il culetto al caldo.

Gli altri, cioè noi, hanno incassato, chi era nel Cinque Stelle perché aveva voglia di cambiare in positivo si sarà reso conto dell'assurda posizione assunta dal movimento che ha appena regalato due governi (Questo e quello del 2014) a Berlusconi mentre la parte di Sinistra del PD si sta ancora chiedendo perché non hanno votato Prodi o Rodotà.

Fra i due litiganti i terzi godono, e gli Italiani (la maiuscola non è casuale) subiscono.

Ho una gran rabbia repressa in questi giorni da sbollire, suggeritemi qualcosa :banghead:

 


L'otto per mille è intoccabile in quanto parte di un accordo internazionale, il nuovo concordato di Villa Madama, e quindi non modificabile unilateralmente.

 

Massì, al più se non gli va bene dichiariamo guerra al vaticano, almeno abbiamo occasione di usare gli F35 difettosi che compriamo... :P:

Link to comment
Share on other sites

io se fossi nel governo organizzerei la stampa di euro falsi

credo che con i mezzi dello Stato si potrebbe riuscire senza grandi problemi :uhsi:

 

 

 

hahahhaah ottima idea,

 

ma temo che la Merkel reagirebbe organizzando dei lager di contrabbando!

 

 

(tra l'altro... già in Grecia... )

Link to comment
Share on other sites

Guardate che la detassazione delle assunzioni, meglio dell'IRAP, è una misura utile poichè in Italia, come sottolineano tutte le associazioni di categoria(confidustria, sindacati, reteitalia...),, molte aziende hanno ancora capacità d'investimento, ma, soprattutto le piccole e medie aziende, sono scoraggiate ad assumere per gli alti oneri che questo comporta

 

 

Comunque l'Irap è una delle imposte più assurde che siano mai state create: preparata da Visco (Vincenzo) ministro di area comunista fu aspramente criticata da Tremonti che però si guardò bene dal correggerne almeno gli aspetti più odiosamente oppressivi come il fatto di gravare anche su un'impresa in perdita secca!

Per di più l'indeducibilità del costo del lavoro dalla base imponibile stimola le imprese a NON assumere per avere il minor costo del lavoro dipendente possibile e l'indeducibilità degli interessi passivi grava sulle imprese con imprenditori finanziariamente poco facoltosi.

Un esito paradossale se pensiamo che fu pensata da un uomo della sinistra comunista che avrebbe dovuto se non altro per ragioni ideologiche favorire l'espansione del lavoro dipendente e l'impresa delle persone meno abbienti!

 

In ogni caso una detassazione sui nuovi assunti, comunque fosse formulata, allo stato presente gioverebbe solo alle poche, pochissime imprese ancora in condizione di accrescere l'occupazione e sarebbe inutile per tutte le altre.

Invece è tutto il mondo delle imprese (dipendenti compresi ovviamente) che dovrebbe essere aiutato alleviando pressione fiscale e contributiva ed oppressione burocratica perché in massima parte sono in condizioni difficili quando non disastrose.

 

 

considerate che 1900 euro lordi si riducono a 1400-1300 euro netti

 

 

Questo vale per il dipendente, ma per l'impresa su 1.400 euro pagati al dipendente ne devi calcolare altrettanti (in tutto 2.800) per contributi ed oneri vari, ai quali poi sarebbero da aggiungere l'Irap sul costo del lavoro, i costi per la formazione e per la salute e infine ultimi ma non trascurabili i costi per l'elaborazione delle paghe e le denunce retributive che ormai non possono più essere svolte all'interno delle aziende di minori dimensioni essendo demandate ai professionisti.

 

Se non oltrepassi i 35.000 euri annui per un dipendente del livello minimo nell'edilizia, sei già fortunato.....

 

Abbiamo visto il contrario di questo meccanismo con l'aggravio degli oneri in entrata per i contratti a termine e di collaborazione con la riforma Fornero.

 

 

Sì infatti e se pensiamo che la riforma voleva ridurre i vincoli per stimolare l'occupazione, possiamo capire come si scrivano le leggi in Italia anche da parte dei "tecnici"!

Del resto uno dei provvedimenti di Berlusconi autore Tremonti, intitolato "semplificazioni" in ambito fiscale, è ancora ricordato per le mirabili complicazioni.....

 

 

Sottolineo che tasse su i beni di lusso esistono già, ma se si sta parlando della famosa aliquota IVA su i beni di lusso è una delle tasse più recessive in assoluto, soprattutto in periodo di crisi, perchè colpisce chi mantiene capacità d'acquisto, e scoraggia anche compratori esteri.

 

 

Infatti e se poi ci aggiungiamo redditometro, spesometro e terrorismi vari, possiamo solo sperare che il nostro settore del lusso tenga almeno sui mercati esteri!

 

 

Beppe Grillo gioisce come una Pasqua,

 

 

Oddio..... non si direbbe..... dopo la sonora sconfitta nelle "quirinarie" (quelle vere ovviamente).

Certo che la campagna è ancora lunga e una sola sconfitta non pregiudica tutta la guerra specialmente se gli avversari riusciranno ad offrirgli la vittoria su un piatto d'argento continuando a fare i galli litigiosi in un pollaio ormai senza galline!

Edited by Mario1944
Link to comment
Share on other sites

apprezzo molto la vostra conoscenza dei particolari 

 

però io esprimevo una linea generale:

 

 

tagliare gli sprechi

diminuire le tasse

 

colpire ferocemente i parassiti (dai commessi della camera fino all'ultimo falso invaldo)

aiutare i produttori. 

Link to comment
Share on other sites

Ma per favore, è tutta una orribile farsa in cui si finge di essere d'accordo su qualcosa per salvare il culo e quel briciolo di credibilità rimasto. Letta è la mediocrità del burocrate triste e sfigato, quello che non avrebbe manco un voto se si presentasse da solo, l'ombra perenne pronto ad essere la seconda linea. Evito commenti sui ministri indecenti di cui si è fatto il nome (rapida carrellata dei nomi "autorevolissimi" di cui si vocifera: D'Alema, Gelmini, Brunetta, Cicchitto, Violante, Schifani, Fioroni...).

Il Pd aveva promesso un governo del cambiamento, e garantisce l'esatto opposto.

Il Pdl un governo senza i "comunisti" e sotto la guida di Alfano, e si allea con il Pd.

Scelta civica voleva essere alternativa e finisce con essere una nullità, un'amalgama, il pizzico di sale o la scorzetta di limone che puoi aggiungere o meno a un dolce, tanto non cambia niente.

 

Breve rassegna delle ovvietà che ho sentito (non perché le dica @@Haider , in effetti riporta solo la vulgata dominante al momento, forse causa più che effetto del pantano in cui sguazziamo da decenni)


tagliare gli sprechi

è tautologico, uno spreco è ontologicamente una spesa da tagliare, il problema è scoprirlo, e che metro si usa.

La sanità pubblica garantita a tutti potrebbe essere uno spreco se garantita anche ad un extracomunitario?per qualcuno sì.

E la consulenza inutile, ma all'amico dell'amico, è spreco? no, per il politico è molto utile, semmai inefficiente, ma all'analisi costi-benefici vince la spesa, seppur dannosa per la comunità.

 


diminuire le tasse

i soldi chi li mette? o ci finanziamo col debito? vogliamo provare il brivido di arrivare a un bel rapporto debito/PIL al 200%?

 

colpire ferocemente i parassiti

Di nuovo, i parassiti sono da qualche parte per un motivo: un privilegio, un rapporto specifico, una falla del sistema. Il problema è trovarli, e non colpirli ferocemente, ma renderli non più tali (efficientare il sistema, non potare i rami secchi, per restare agli slogan che piacciono tanto, ma dicono poco)

 

aiutare i produttori. 

E in che modo? Andiamo a zappare la terra con loro? gli portiamo l'argilla per i vasi?

Se sono un produttore in perdita cronica, e ho un'impresa fallimentare, siamo così sicuri che "aiutarli" a tenere vivo un morto che cammina sia costruttivo e non siano gli sprechi tanto vituperati?

 

Un governo di grossa coalizione, contraddittorio con gli ideali e i programmi dei suoi componenti, esatto opposto di quanto detto agli elettori non può che finire male o fare cose raffazzonate, rischiando di perdere anche quella facciata di presentabilità che aveva il governo Monti.

Io starò all'opposizione, spesso in compagnia non proprio felicissima, ma tant'è. Spero che il pd vada al 3% e Berlusconi venga contagiato dalla barca che affonda.

 

L'unica soluzione per me è - escludendo un'alleanza Pd-M5S anche data la pessima gestione di entrambe le parti della situazione e dei reciproci rapporti - fare senza un governo che si sia formato una legge elettorale che garantisca maggioranze stabili in camera e senato (proporzionale+sbarramento al 5%+ premio di maggioranza al 51% per qualsiasi coalizione - pre o postelettorale - superi il 35% oppure un maggioritario a doppio turno, quello che c'è in francia per intenderci). 

Sulle regole del sistema è l'unica cosa per cui M5S-csx-centro-cdx possono dialogare e trovare un accordo di massima.

Fatta questa, si sciolgono le camere e si va a elezioni per settembre, e chi vince governa.

Link to comment
Share on other sites

esempio pratico:

 

al sud la sanità costa infinitamente di più che al nord perchè i politici-medici meridionali semplicemente rubano

 

bisogna brutalmente metterli di fronte a un muro:

 

signori la siringa deve costare lo stesso in campania come in lombardia...

 

 

riguardo agli stranieri è ovvio.

 

stop a tutte le discriminazioni.  non si possono regalare soldi a rom e "rifugiati politici"  (si si tutti Mazzini...). Bisogna restituire la refurtiva agli italiani. 

Link to comment
Share on other sites

io dico solo che con questa operazione il pd sparirà alle prossime elezioni. non hanno ancora capito che, a dispetto della metastasi ex dc presente nel partito (letta, boccia, fioroni, franceschini, etc.) che non aspettava altro di fare questo inciucione, l'elettorato del pd ODIA berlusconi e tutto ciò che rappresenta. buon suicidio a tutti.

Link to comment
Share on other sites

@Orfeo87

 

quello che dici ha senso però considera due cose

 

1. Il PD non ha vinto le elezioni.... ha pareggiato... cioè ha perso tutto il vantaggio che aveva. E Berlusconi ha preso esattamente gli stessi voti.

 

2. Grillo li ha mandati affanculo. E Bersani si è prostrato fino alla ignominia del servilismo, inutilmente

Link to comment
Share on other sites

@@Icoldibarin così è, poi peraltro il programma F-35 è un ottimo programma, e mi spiace per voi ma quegli aerei sono necessari. Ad avere un esercito risibile poi alla prima India che incontri non ti fila più nessuno.

 

@@Mario1944 non sono così poche le imprese, ed ad ogni modo anche se servisse a generare 10000 nuovi posti di lavoro che si faccia, tanto sarebbe a costo zero per lo stato. Iniziamo a mettere nelle condizioni di investire chi può ancora farlo.

 

@@Haider adesso non cadiamo nelle facili trappole della retorica grillina, la sanità al centro-sud costa di più che al Nord non tanto perché rubano di più ma perché hanno un modello inadatto, molto spesso utilizzato come ammortizzatore sociale. Io ad esempio una cosa che farei è l’equiparazione immediata tra lavoratore privato e lavoratore pubblico, la valutazione delle performance dei settori e la loro messa a rete.

Un altro provvedimento molto semplice da adottare sarebbe la verifica della congruità dei costi per le forniture pubbliche non solo con i bandi stessi, ma anche con le medie di mercato, comprese i privati.

 

Comunque personalmente ribalto la logica generale che è prima crisi economica, poi morale ed infine istituzionale, ma tendo a considerare che è la crisi del sistema istituzionale a generare la crisi morale, che infine si tramuta in crisi economica, quindi l’intervento prioritario a mio modo di vedere è la modifica della costituzione per modificare l’architettura dello stato.

Link to comment
Share on other sites

Icoldibarin
Oddio..... non si direbbe..... dopo la sonora sconfitta nelle "quirinarie" (quelle vere ovviamente).

 

Certo che la campagna è ancora lunga e una sola sconfitta non pregiudica tutta la guerra specialmente se gli avversari riusciranno ad offrirgli la vittoria su un piatto d'argento continuando a fare i galli litigiosi in un pollaio ormai senza galline!

A dispetto di quanto dice io penso proprio di sì, perché è riuscito a realizzare il cosiddetto "inciucione" che sarà da terreno fertile per la sua linea d'azione volta a guadagnare consensi nel bacino elettorale del PD.

 

@@Icoldibarin così è, poi peraltro il programma F-35 è un ottimo programma, e mi spiace per voi ma quegli aerei sono necessari. Ad avere un esercito risibile poi alla prima India che incontri non ti fila più nessuno.

In tempo di vacche magre (Io in verità direi in qualsiasi tempo) solo lo stolto investe in armi piuttosto che in istruzione. Poi siamo d'accordo che il mondo sia pieno di stolti, non si discute.

Tutto il teatrino propagandistico montato in India è stato davvero ridicolo e più che gli F35 serviva un po' di onestà piuttosto che tentare la corruzione dei familiari sotto silenzio per fare bella figura...

Comunque personalmente ribalto la logica generale che è prima crisi economica, poi morale ed infine istituzionale, ma tendo a considerare che è la crisi del sistema istituzionale a generare la crisi morale, che infine si tramuta in crisi economica, quindi l’intervento prioritario a mio modo di vedere è la modifica della costituzione per modificare l’architettura dello stato.
Sai ci avevo pensato anche io, il problema è che il parlamento italiano è l'esatto specchio della sempre più marcia società italiana perciò non so quanto possa essere efficace una ristrutturazione dell'apparato governativo (che è si comunque troppo lento ed inefficiente). Se l'Italia avrà una salvezza questa avverrà dall'interno per mezzo delle ultime persone rimaste coscienti se queste avranno la capacità di fornire strumenti di giudizio a questa questa e alla prossima generazione.

Diversamente diverremo solo un'altra corrotta colonia americana, in attesa che i poteri del domani ci recidano una volta che la putrefazione è completa.

Tu hai delle proposte?

Link to comment
Share on other sites

@Frollo

 

qualche anno fa avresti detto che era retorica leghista

 

quindi come vedi da più parti si sottolinea questa differenza tra Nord-Sud che tu stessi confermi

 

e alla quale bisogna porre termine

 

altrimenti hanno ragione i lombardi a dire che le loro tasse non devono essere depredate.  

Link to comment
Share on other sites

@@Icoldibarin avevo composto una risposta più interessante e più argomentata, ma ho chiuso la finestra e l’ho persa, quindi dovrai accontentarti dell’enunciazione dei principi per sommi capi ;-)

Le ricette non sono nuove ne innovative, il problema è trovare chi le implementi, ma in sostanza è sempre la solita terzina responsabilità, concorrenza ed autonomia.

Personalmente reputo sia auspicabile conferire la gestione di ulteriori servizi, anche in via esclusiva, alle autonomie locali, partendo dai comuni, ma soprattutto conferirgli autonomia fiscale, diminuendo quanto più possibile il trasferimento di risorse dallo stato centrale, e favorendo la responsabilità fiscale dei politici locali. Questo trasferimento di competenze deve essere compiuto con intelligenza, incentivando il più possibile la concorrenza fra i vari livelli di governo, sia orizzontalmente che verticalmente, ed in questo uno stato a cui guardare è la Confederazione Elvetica.

Altro punto dirimente è la revisione del potere centrale, e visto la stato attuale, io opterei per il superamento del parlamentarismo a favore di un semi-presidenzialismo sul modello francese. In questo cambio andrebbe modificato il senato in camera delle autonomie, che sia non elettiva ma rappresentativa dei livelli di governo inferiori, che abbia il compito di occuparsi delle competenze specifiche e di quelle concorrenti, e che faccia da bilanciamento al potere dell’altra camera e del Presidente della Repubblica. L’attuale Camera di Montecitorio diverrebbe altresì la camera deputata alla gestione delle competenze dello stato centrale, da gestire in intesa con il governo, che limiti il potere di quest’ultimo e soprattutto del PDR, la quale abbia ultima parola sulle materie concorrenti con l’altra camera, in caso di mancata intesa. Andando controcorrente, considerato anche la fine del bicameralismo perfetto, non diminuire il numero di deputati ma lo aumenterei, per aumentare la rappresentatività.

La revisione del sistema comporterebbe anche la modifica della legge elettorale, ed io propenderei ovviamente per l’uninominale di collegio; senza bisogno di soffermarsi troppo è abbastanza logico che elezione della Camera di Montecitorio le farei tenere in giorni diversi da quelle del PDR, che ovviamente non avrebbe più un mandato settennale.

A queste andrebbero poi implementate alcune riforme “accessorie”, come la revisione del contributo pubblico, la remunerazione degli eletti, soprattutto la trasparenza della stessa, le norme sulla candidabilità, la regolazione DEI conflitti d’interesse, la cumulabilità di cariche, la regolamentazione giuridica dei partiti, ecc…

Revisionare l’architettura dello stato è complessissimo, infatti ci sarebbero poi tutti gli altri poteri da modificare per controbilanciare Parlamento e PDR. La cosa più importante sarebbe però concedere poteri in maniera quanto più univoca possibile, evitando pasticci stile revisione del titolo quinto.

Qualora si volesse seguire la vulgata ed abolire un livello di governo, considerando anche il potenziamento delle autonomie, seppur compensando dalla figura elettiva del PDR, io opterei per le regioni più che per le provincie, in primo luogo per favorire una maggiore concorrenza, ed anche per evitare realtà troppo grandi che schiaccino le altre(vedi MaCCCCro ReGGGione del Nord-e).

 

@@Haider io sono un feroce autonomista, ma di quelli veri, non alla cozze e vongole stile Lega, i quali propongono di sostituire al centralismo romano quello del Pirellone, chiedendo mica maggiore autonomia ma semplicemente più risorse da spendere in maniera discrezionale. La deresponsabilizzazione fiscale è nemica dell’autonomismo, e se leggessero Miglio, oppure qualcuno dei suoi allievi come Bassani o Lottieri, lo saprebbero bene. Io non voglio il 75% di ciò che mando a Roma, voglio essere io a gestire le tasse, e semmai mandare io il 25% a Roma, partendo dai comuni, non dalle Regioni, soprattutto se non entità statuali da 11 milioni di abitanti, e lo dico da lombardo anti-nazionalista, a cui interessa veramente poco della fantomatica coesione nazionale. I salvataggi della sanità laziale, dell’amministrazione di Catania, dell’emergenze napoletane, e delle prossime sciagure piemontesi, sono scandalosi, ma dire che giù le cose funzionano peggio perché rubano di più è una cavolata. Giù le cose funzionano peggio perché c’è completa deresponsabilizzazione, e quindi poco gli interessa avere un sistema funzionante. La sanità lombarda che è ottimale, e di cui ringrazio sua maestà lo celeste Presidente, è vittima di corruttela, che sarebbe relativamente facile combattere, ma nella quale tutti i partiti di tutto l’arco parlamentare ci sguazzano, perché si tratta di voti e di finanziamenti, ma nonostante questo il sistema rimane efficiente e funzionale perché il modello è costruito bene(per quanto sia migliorabile), e perché insieme ad intascare gli amministratori si occupano anche di governare. Certo la corruzione è un grandissimo problema, ma innanzitutto un problema di sistemi, anche perché in un sistema funzionante è meno facile “rubare” che in un sistema inefficiente. Comunque il discorso è troppo lungo per affrontarlo in questa sede.

 

 

P.s./ @@Icoldibarin in Europa l’unico stato che sta investendo in Difesa è la Germania, e l’Italia in particolare ha compiuto tagli feroci, tant’è che il sistema delle forze armate è ad un punto critico, e gli F-35 servono proprio per mantenere in piedi l’aviazione. Ciò detto avere un esercito funzionale serve anche all’economia ed è la migliore garanzia per i propri interessi internazionali, ed il fatto che l’Italia perda sempre più terreno non è un caso. Infine consentimi di dire che mettere la Difesa, che è compito primario di uno stato, contro l’Istruzione è un atteggiamento sbagliato, perché su 830 mld di spesa pubblica mi sembra che gli ambiti dove tagliare siano altri, senza considerare che per l’istruzione è più un problema di come e non di quanto(dove licenziare, dove assumere, meno stipendi più investimenti, autonomia degli istituti, favorire i privati, ecc…).

Link to comment
Share on other sites

la biografia di Letta è interessante, un caso da manuale: un cursus honorum europeo costruito in laboratorio per diventare a un certo momento presidente del consiglio

 

 

 

_____________________________

 

Nato a Pisa nel 1966, Enrico Letta, frequenta la scuola dell’obbligo a Strasburgo per poi laurearsi in Diritto internazionale all’Università di Pisa, dove consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee alla Scuola Superiore “S. Anna”. A 25 anni è presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo.

Il primo contatto con le istituzioni

Il suo incontro con Beniamino Andreatta nel 1990 lo portò a svolgere l’attività di ricercatore dell’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993. Nello stesso anno avvenne il primo contatto con le istituzioni, quando seguendo proprio Andreatta, come capo della sua segreteria, al Ministero degli Esteri, nel governo Ciampi, viene chiamato nel 1996 al Ministero del Tesoro come segretario generale del Comitato per l’euro.

Un giovane ministro

Vicesegretario del Partito popolare italiano dal gennaio 1997 al novembre 1998, nello stesso mese diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie con il primo governo D’Alema, il più giovane ministro della storia repubblicana battendo Andreotti, che divenne ministro a 35 anni.

Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’Estero fino al 2001. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita.

Nel giugno 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera e, da capolista dell’Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est (circa 173.000 voti). Nella XV Legislatura torna deputato della Repubblica italiana e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi.

L’impegno nel partito Democratico

Nel 2007 si candida alla segreteria del neonato Partito democratico ottenendo, con le primarie del 14 ottobre, oltre l’11% dei consensi. Nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, capolista PD nella Circoscrizione Lombardia 2, viene eletto alla Camera dei Deputati. Poche settimane Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del PD in qualità di responsabile Welfare. Nel 2009, in occasione del Congresso del Partito democratico, decide di appoggiare Pier Luigi Bersani e la mozione che lo sostiene. Il 9 novembre 2009 – dopo le primarie che eleggono Bersani segretario nazionale – viene nominato dall’Assemblea nazionale, vicesegretario unico del Partito Democratico.
Alle elezioni politiche del 2013 è capolista del Partito Democratico alla Camera dei Deputati nelle Marche e in Campania.

Vicepresidente di Aspen Institute Italia dal 2004, Letta ha svolto attività di insegnamento e di ricerca presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa e l’Haute Ècole de Commerce di Parigi.

Link to comment
Share on other sites

Abbiamo un governo perfettamente democristiano. E questo nonostante, sia alle elezioni che alle primarie del PD, gli esponenti cattolici hanno avuto dei pessimi risultati. Rischiamo di avere due ciellini in ministeri particolarmente delicati come sanità (pensiamo alla questione dell'aborto) e all'istruzione (insegnanti di religione, insegnamento delle scienze, problemi degli studenti omosessuali nelle scuole) con disastri che abbiamo già visto in passato e che non sono quindi solo immaginari, tipo De Mattei al CNR. In pratica è stato inutile votare, non a queste elezioni ma negli ultimi vent'anni. Mi auguro che lascino la questione del riconoscimento delle coppie gay all'iniziativa parlamentare, altrimenti il massimo che potremmo avere saranno i DICO, e più verosimilmente, nemmeno quelli. La cosa peggiore è che non mi posso nemmeno augurare che cada presto perché, in ogni caso, tornerà Berlusconi.

E in tutto questo non mi pento minimamente del voto che ho espresso.

Link to comment
Share on other sites

@coeranos 

 

 

dimentichi un particolare

 

il PD ha buttato via la vittoria, il leader di sinistra è riuscito a perdere pur avendo un clamoroso vantaggio di partenza

 

ho questa impressione la sinistra italiana non vincerebbe neppure se il cdx fosse guidato da Krusty il Clown

 

Krusty_il_Clown_3.jpg

 

 

 

e ci siamo vicini...

 

 

il PD  dovrebbe cambiare

 

e capire che proprio il suo essere "dde sinistra"  è il problema...

 

 

(come forse ha capito Matteo Renzi). 

 

 

i tempi sono difficili

e l'Italia avrebbe bisogno di scelte coraggiose, riformatrici, modernizzatrici: cioè di destra.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...