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Com'è il vostro ragazzo ideale?


Fra93

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privateuniverse

Quand'è che finisce questo processo agli effeminati?

 

Non che mi piacciano, anche se con uno ci sono stato, e anche se, pur non essendo esattamente un tagliaboschi, mi ritengo senz'altro più mascolino della media dei gay che conosco.

 

Però vorrei capire esattamente di cosa vengono accusati. Mi sembra che l'accusa principale che venga mossa loro sia quella di essere contraddittori: di desiderare come partner proprio quelle persone che li respingerebbero senza esitare.

 

Ora, a me pare che questa tesi sia molto lacunosa. Tanto per cominciare, i molto effeminati, con la voce stridula e le movenze sculettanti, sono una minoranza dei gay. Ma, a dirla tutta, la grande maggioranza dei gay è effeminata in qualche misura, maggiore o minore (mi ci metto pure io). Quindi, la critica dell'incoerenza dovrebbe essere rivolta non al segmento dei "molto effeminati" ma, in realtà, ad una quota molto, molto ampia di gay, se non addirittura maggioritaria.

 

In secondo luogo, si possono avere preferenze incoerenti con le proprie possibilità anche se non si è effeminati. Il ragazzo molto colto e sensibile potrebbe desiderare di farsela con uno fissato con la palestra con il quale non saprebbe cos'altro fare se non scoparci (cosa di per sé per niente disdicevole, ma temo non sufficiente per dar vita a una relazione stabile). Il ragazzo ignorante potrebbe desiderare di farsela con una persona molto colta, l'irascibile con uno molto paziente, il vecchio con il giovane e viceversa (tanto per fare un esempio, nonostante nel mio profilo in un sito abbia specificato di cercare coetanei, ho avuto non poche richieste di contatto da gente abbondantemente sotto i trent'anni). Vogliamo affrontare il tema dell'incoerenza tra preferenze e possibilità prendendo spunto dalla discussione sulle caratteristiche del ragazzo ideale? Facciamolo, ma almeno facciamolo a trecentosessanta gradi.

 

In terzo luogo, impostare il tema "gli effeminati non possono pretendere di mettersi con gente più mascolina" dicendo "o cambiate, o imparate a farvi piacere quelli come voi", che senso ha? Le relazioni non possono essere tra identici, e implicano sempre, per definizione, un confronto con l'altro e una ridefinizione della propria identità. Certo, ciascuno cerca, nell'altro, allo stesso tempo il simile e il complemento, in proporzioni magari diverse. Se è così, una ricetta unica e valida per tutti non può esistere, a meno che il messaggio che si vuole far passare è che si debba essere gay in un certo modo e non in altri, perché quel modo, e non altri, funzionano di più, oppure perché è quello che ci piace di più. Io sono convinto che molti gay la pensino così e che la socializzazione tra gay comporti una forma di pressione in tal senso, che gay non si nasca, ma s'impari ad esserlo. Sono anche convinto che si debba essere realistici nelle proprie aspettative sessuali e relazionali. Però, un conto è riconoscere questo come un dato di necessità con il quale fare, realisticamente, i conti; un altro è considerarlo un punto di partenza da considerare come dato e incontrovertibile.

 

Ognuno di noi, credo, aspira ad essere amato e accettato per quel che è. Ovviamente, l'amore non solo non si può pretendere; ma, per certi versi, non lo si può neanche conquistare né meritare. Ma dire che, per ottenere questo risultato, sia necessario presentare, persino essere, qualcosa di diverso da quel che si è, è un modo estremamente dogmatico di porre l'intera questione, e non so neanche quanto equilibrato.

Edited by privateuniverse
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Certamente hai ragione, molte delle critiche erano credo anche un po' "surreali", e un po' ci si è riso sopra. Ok, alcune uscite di Almadel mi hanno fatto veramente ridere.

Il discorso però può anche essere letto in un senso differente che come "una accusa".

 

Siamo ragionevoli: il concetto che "uno è quel che è e non può cambiare" è un discorso di comodo. Ognuno di noi cambia ogni giorno, almeno invecchia, ma anche acquisisce modi, positivi e negativi, che riceve dall'esterno e reagisce, con forze dall'interno, agli stimoli e le pressioni che si acquisiscono.

 

Cambiamento è vita. E' energia. Non c'è nulla di male nel migliorare se stessi.

 

Non sono d'accordo con chi dice che "bisogna essere mascolini perchè in discoteca il muratore è quello che piglia di più", uno se ne può anche fregare di cosa succede in discoteca. Però sono d'accordo con chi dice che bisogna prendere ispirazione da quello che è il mondo esterno.

 

E' troppo facile fermarsi nella propria buca ben comodi ed aspettare chi arriva con corda, scala, te e pasticcini per tirarti fuori e comprarti. Se si è fortunati, alla peggio bisogna "accontentarsi" di chi ti si piglia, e almeno a mio parere non è l'approccio più positivo. Ma se non si è fortunati, si rimane li a chiedersi perchè si è l'ultima scelta.

 

Essere effemminati (e no, non è la stessa cosa che raffinati, si può essere raffinati e maschili basta scegliere con gusto ) è un modo d'essere, e non c'è niente di male ad essere così. Puoi piacere e non piacere, ma massima dignità per ognuno di noi.

Solo, amplificare la propria femminilità all'estremo significa percorrere uno stretto sentiero che evidentemente in pochi apprezzano. In questo caso, è evidente che si può incorrere in tanti rifiuti.

 

Questo vale anche per altri tipi di estremi. Chessò mi vengono in mente i Chubby, i supergrassi, o gli emo estremi, gli anoressici. O gli eccessivamente palestrati, o gli eccessivamente grezzi.

 

Non mi sembra sbagliato consigliare a un ragazzo effemminato che si trova a cercare nuovi partners, di porre una limitazione almeno sugli aspetti correggibili, almeno per quanto riguarda i primi incontri. Il che non significa mettersi a parlare con voce da basso e grattarsi le palle ogni 2x3, però magari evitare pantacollant e maglietta aderente con la V scollatissima su petto depilato, con un tocco di trucco e trattenersi di scheccare e di urlare in continuazione, beh, potrebbe non essere una cattiva scelta.

 

Si fa sempre in tempo poi a capire se il partner, che evidentemente non rifiuta comunque un tocco più femmineo nell'uomo, può essere l'uomo ideale per e non scappare via alla vista della borsa di Luis Vuitton.

Edited by korio
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@privateuniverse

Non capisco, non parlavo di Chrys.

Mi lamentavo del fatto che se un effeminato dà consigli di stile è stiloso

e se invece dai consigli di stile a un effeminato sei praticamente omofobo.

 

Forse è anche per questo che molti effeminati non trovano partner: perché magari sono settari, perché hanno interessi da checche (senza offesa). Se sei patito di Madonna non soltanto non troverai mai un partner mascolino che lo sia, ma non lo troverai mai neanche andandoci, al concerto di Madonna.

 

Mi lamento anche di due tendenze sovrapponibili:

non si può dire né "fatti piacere gli effeminati" (Ma noo! I gusti sono gusti! Che ci posso fare?)

e nemmeno "smetti di essere effeminato" (Ma noo! Io sono fatto così! Che ci posso fare?).

 

Molto spesso essere effeminati non è una scelta. E' vero, si può accentuare di proposito questo aspetto, magari chiamando gli amici o rivolgendosi a se stessi al femminile, ma determinate movenze o la voce più acuta non sono delle scelte.

Sarebbe come dire che hai scelto tu di avere gli occhi nocciola o di puzzare sotto le ascelle nonostante un'accurata igiene.

 

Nessuno degli "effeminati" a cui sto pensando lo è "in modo naturale":

mi riferivo solo all'abbigliamento da disco e solo in funzione "pro-rimorchio".

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deve essere il contrario di me, in pratica caratterialmente pazzo xD casinista, leale e sincero, fisicamente alto e carino (carino non è sinonimo di top-model sia chiaro <.<)

Edited by AizenSosuke
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Io non ci posso credere di aver letto tante frasi che provengono da persone omosessuali. Dovreste capire cosa vuol dire essere diversi e non giudicare un effeminato, alla stessissima maniera di un omofobo. Non c'è niente di male ad essere effeminato, così come ad essere un modello o un secchione. Bisogna essere se stessi, perchè è giusto che sia così.

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Dovreste capire cosa vuol dire essere diversi e non giudicare un effeminato, alla stessissima maniera di un omofobo. Non c'è niente di male ad essere effeminato, così come ad essere un modello o un secchione. Bisogna essere se stessi, perchè è giusto che sia così.

tecnicamente chi cerca un uomo mascolino è in primis un mezzo effeminato, si cerca un vero uomo rude, per colmare la mancanza di mascolinità all'interno della propria essenza xDxD ma tanto non so cosa sia più ridicolo farci discriminare dagli eterosessuali o discriminarci tra di noi, eh si il gay moderno deve affrontare una duplice battaglia la prima, contro il mondo, la seconda, contro la stessa "razza"

 

aggiungo in oltre che il ragazzo ideale mio deve essere un assiduo consumatore di vodka °___° se no non reggerebbe i miei discorsi filosofici xD

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Dare consigli è una buona cosa, naturalmente si possono seguire sino ad un certo punto. Immagino vi siano ragazzi effemminati che non si fanno problemi e seguono i loro gusti, altri che invece si 'uniformano' vestendo casual o comunque limitando i loro modi. Non vedo nulla di male in un senso o nell'altro. Ognuno cerca di rapportarsi con gli altri in base al proprio carattere, a ciò che lo fa sentire meglio.

 

Io stesso, come immagino un po' tutti, ho cambiato alcune abitudini perche ho scoperto che magari davano fastidio ad altri, non mi è costato nulla, anzi ho imparato qualcosa. La domanda da porsi è, un ragazzo effemminato è felice nel 'modificare' il suo modo di essere per facilitare la ricerca di un partner? Se lo è, che lo faccia pure. Se invece è una forzatura che vive male, torni ad essere se stesso, ne gioverà in tranquillità.

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@@Almadel Si Alma, avevo capito il tuo discorso, e sono sostanzialmente d'accordo. ;)

Rispondevo a ben, che sostiene (da quello che ho capito io) che un ragazzo si "sforzi" di essere effeminato a tutti i costi, senza un motivo ben preciso.

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@AizenSosuke Io non lotto con la mia razza, cioè in senso generale e non con delle singole persone specifiche ;).

Edited by That's Hot
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@AizenSosuke Io non lotto con la mia razza, cioè in senso generale e non con delle singole persone specifiche .

forse te come tutti quelli che... ( si alzano la mattina aprendo gli occhi ) in questo forum sei un macho che cerca un altro macho ò_ò buon per te allora non dovrai subire il doppio rigetto della discriminazione :)

 

ps: ho chiesto la modifica del nick adesso sono solo Aizen *_*

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Ora, a me pare che questa tesi sia molto lacunosa. Tanto per cominciare, i molto effeminati, con la voce stridula e le movenze sculettanti, sono una minoranza dei gay. Ma, a dirla tutta, la grande maggioranza dei gay è effeminata in qualche misura, maggiore o minore (mi ci metto pure io). Quindi, la critica dell'incoerenza dovrebbe essere rivolta non al segmento dei "molto effeminati" ma, in realtà, ad una quota molto, molto ampia di gay, se non addirittura maggioritaria.

 

Beh ok.

Possiamo estenderla anche alla maggioranza.

A me danno solo fastidio quelli che si lamentano

che i gay sono troppo superficiali e che cercano il "macho";

quando invece - se riguarda loro - diventano "gusti personali".

Sono la maggioranza? Pazienza, vorrà dire che mi infastidisce la maggioranza :)

 

Vogliamo affrontare il tema dell'incoerenza tra preferenze e possibilità prendendo spunto dalla discussione sulle caratteristiche del ragazzo ideale? Facciamolo, ma almeno facciamolo a trecentosessanta gradi.

 

Visto che l'aggettivo più ricorrente è "maschile"

(tranne nei casi in cui è "non effeminato")

mi sembrava il tema migliore per un'analisi.

 

In ogni caso io sono piuttosto caustico anche coi maturi

che si lamentano che i giovani non ci stanno con loro:

se neanche a te piacciono i maturi, di che ti lagni?

 

E in effetti se un intellettuale si lamenta

che i palestrati lo snobbano, io gli consiglio di andare in palestra

non gli consiglio di "essere sé stesso, che il palestrato giusto arriverà".

 

In terzo luogo, impostare il tema "gli effeminati non possono pretendere di mettersi con gente più mascolina" dicendo "o cambiate, o imparate a farvi piacere quelli come voi", che senso ha? Le relazioni non possono essere tra identici, e implicano sempre, per definizione, un confronto con l'altro e una ridefinizione della propria identità. Certo, ciascuno cerca, nell'altro, allo stesso tempo il simile e il complemento, in proporzioni magari diverse. Se è così, una ricetta unica e valida per tutti non può esistere, a meno che il messaggio che si vuole far passare è che si debba essere gay in un certo modo e non in altri, perché quel modo, e non altri, funzionano di più, oppure perché è quello che ci piace di più. Io sono convinto che molti gay la pensino così e che la socializzazione tra gay comporti una forma di pressione in tal senso, che gay non si nasca, ma s'impari ad esserlo. Sono anche convinto che si debba essere realistici nelle proprie aspettative sessuali e relazionali. Però, un conto è riconoscere questo come un dato di necessità con il quale fare, realisticamente, i conti; un altro è considerarlo un punto di partenza da considerare come dato e incontrovertibile.

 

Sì, io credo che tra simili funzioni molto di più.

E non lo considero solo come un "triste dato di necessità",

ma anche come un "ottimo punto di partenza."

Non dico che un Orso non possa stare con un Cacciatore;

dico solo che è meglio se gli piacciono anche gli altri Orsi.

Non amare negli altri il modo in cui siamo noi stessi

(grassi o magri, effeminati o maschili, giovani o maturi)

generalmente ha dei risultati piuttosto disfunzionali.

 

E prima di essere preso a sassate sul dogmatismo :)

è ovviamente una opinione personale

(anche perché tutte le mie opinioni lo sono :D)

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ti ho dimostrato che è una conclusione che vedi solo tu...

 

No è una conclusione che vede il 90% dei gay, che ti piaccia o non

ti piaccia Almadel, hanno un immaginario del maschile diverso dagli etero...

 

E' chiaro che questa discussione non smuoverà un passo fintantochè non ci si affrancherà

dalla totale dipendenza culturale dei gay dagli etero.

 

Dal fatto cioè che i gay se non assolutamente incapaci di parlare di sè, se non utilizzando

categorie e strumenti che non gli appartengono e che non usano nella realtà della loro

vita. In quanto tali inautentici.

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Il 90% dei gay pensa che il grasso renda effeminati?

E chi non lo pensa "dipende culturalmente dagli etero"?

Beh, se la tua "dimostrazione" finisce qui, dovrò fidarmi :)

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Io sono grasso e non sono affatto considerato femmineo da nessun tipo di gay. Questo legame "grasso = effemminatezza" non mi convince affatto, proprio perchè bisogna smettere di trasportare parametri etero nella mentalità gay.

Forse in ambito etero, la grassezza in ambito adolescenziale e preadolescenziale viene vista come "mollezza" e "timidezza" per cui spesso i ragazzini prendono in giro il ragazzo grasso con termini tipo "femminuccia". Ma è appunto una posizione molto etero e molto suburban.

 

Anche per quanto riguarda i Chubby, non parlerei di effemminatezza, ma di caratteristiche esotiche della tipologia, non associabili a "maschio" o "femmina".

 

Non vedo come un ragazzo più grasso in un contesto di normopesi (quindi escludendo in generale i bear) possa essere visto come "femmineo", anzi, normalmente ci sarà maggiore attenzione a caratteristiche stylish di ispirazione "fotomodella" e quindi "magro è glamour". Anche in un contesto Drag Queen, le "big size" sono in numero minore rispetto ai normopesi o a un leggero sovrappeso.

 

In ambito bear, invece, la mole fisica è indipendente dalle caratteristiche di effemminatezza. Ci sono palestrati che scheccano e Chubby che picchiano chi li porta in giro. E immagino che in ambito bear, il concetto di effemminatezza estrema sia molto limitato proprio per l'impossibilità all'aderenza a modelli estetici femminili ideali. Invece, ci sono molti bear effemminati a vario livello ma questo non li rende affatto "esclusi" dal gioco, aldilà dei gusti.

 

A meno che, non si voglia tornare alla dicotomia: attivo = maschio, passivo = femmina. Associazioni che non approvo e non esistono più in nessun contesto.

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Che i gay vedano il grasso come elemento di femminilità mi pare abbastanza fuori dal mondo.

In generale i gay vedono la femminilità dove è presente nei modi: grasso o non grasso.

Mi guarderei dal riprendere l'associazione tra effeminatezza e aderenza ai modelli estetici femminili ideali.

C'è tutta una generazione di tamarri eterosessuali sbarbati, depilati, lampadati e strettamente aderenti alla moda del momento, eppure di effeminato non hanno nulla.

 

Un bear può risultare assolutamente effeminato se lo è, anche se l'ideale estetico a cui tende è meno artefatto (questo intendo quando parlo di "raffinato") e più vicino a un ideale naive (questo intendo quando parlo di "rozzo") di quanto non sia l'ideale estetico del cubista palestrato, depilato e lampadato, ma dai modi assolutamente mascolini.

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Secondo me @@Hinzelmann si riferiva alla "morbidezza" che viene associata al femminile, al contrario dell'essere "sodo e muscoloso" associato al maschile.

Mi ha fatto venire in mente un mio amico che dice spesso alla sua ragazza (piuttosto in carne): "Sei bella morbida, sei molto femminile, mi fai sesso!". Quindi, probabilmente, almeno negli etero, un'associazione del genere c'è...

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Korio, adesso scopro che è "da etero" considerare effeminati i grassi :D

Non è che vi state riferendo tutti alla ginecomastìa?

 

E' uno stereotipo vecchio ma presente, quello del "giovane grasso" => "debole" => "femmina".

Fa parte di molte culture, a livello storico, quando il ragazzo grasso e incapace di svolgere convenientemente i compiti maschili: l'arte delle armi, la caccia, la guerra, il lavoro di fabbro o falegname etc, veniva escluso dalla famiglia e spesso destinato alla chiesa. Gli eunuchi erano sovrappeso o grassi, gente che non ha modo di sfogare meglio la propria mascolinità e sta li a mangiare.

magro = attivo, maschio, produttivo, grasso = passivo, femmina, ricettivo.

Chiaramente questo non vale per gente adulta che ha già dimostrato la sua virilità, in quel caso vale poi il discorso differente di "chi ha la panza è perchè se lo può permettere" o "omo de panza omo de sostanza" e in generale mostrava anche in tempi antichi una certa ricchezza e agiatezza.

Ancora fino a qualche tempo fa, il ragazzino grasso che non giocava a pallone e non stava con gli amici veniva visto con sospetto, emarginato e associato con le altre emarginazioni.

Il ragazzino grasso poi ha movenze più morbide, e psicologicamente tende ad avere un maggior legame quasi eccessivo con la madre (che lo nutre evidentemente in maniera eccessiva mostrando una iperprotezione), dalla quale prende alcune caratteristiche. Stiamo parlando di una generalizzazione, è chiaro.

 

 

 

 

Se lo scopri ora, è perchè il tuo animo gentile e innocente non ti fa vedere la perversità del mondo.

Edited by korio
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Mica è colpa mia se tutti i bulli che ho conosciuto erano grassi

e rubavano le merendine ai magrolini... :)

 

posto che vai usanza che trovi. Io alle medie ho dovuto fare a botte con il bullo magro, anche se le ho prese ma l'atto di coraggio è stato sufficiente, per dimostrare di essere il maschio dominante della classe e i diritti sulla mia fidanzatina.

Edited by korio
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Io ho conosciuto un sacco di magri carogne....ed essendo magro

tendo a ritenere di essere più obiettivo. Magari fra ragazzini è

penalizzato chi dimostra meno anni ed è più piccolo...ma è un discorso

da scuola elementare-media.

 

Ho già precisato che il concetto non si applica in ambito bear

da quando i bear hanno sviluppato una propria cultura detta "bear glamour",

ma le cose stanno così.

 

Il grasso per la maggior parte dei gay -non bear- è una copertura dei

muscoli e della struttura ossea, è interpretato psichicamente

come "mollezza" femminile.

 

Altro discorso l'uomo "massiccio" che non è grasso ma

grosso ( non un impiegato del catasto molle, ma

un tagliaboschi rude etc ) sodo.

 

Vedo che Wasabi ha ben inteso, grazie al cielo...ma proprio

un bear invece dovrebbe conoscere la differenza fra bear glamour e

straight acting o normal

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Pure io sono magro (eccetto la pancia da birra che sviluppo in estate)

e credevo di essere anche io obiettivo, in più neanche mi piacciono i grassi...

Giuro che questa cosa della mollezza femminile non l'ho mai

né pensata né sentita; né dai gay né dagli etero.

E non mi stupisce Hinzelmann e Korio non riescano a mettersi d'accordo

sul fatto che sia una opinione solo degli etero o solo dei gay magri.

 

Io ho la erre moscia. Nelle barzellette è considerata una cosa da gay effeminato.

Qui in Veneto è una cosa da "scaricatore di porto" (non in senso figurato, in senso stretto;

essendo molto diffusa negli strati proletari della provincia di Venezia).

Può darsi che anche per il grasso ci siano variazione geografiche nella percezione.

O forse sono io che frequento troppo la Comunità Bear ("Eh, guarda quella secca!")

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Domanda per @@Almadel : ma se non ti piacciono i grassi, perchè frequenti la comunità bear? E' un caso? O una scelta?

 

Cmq mi è venuta in mente una cosa su questo tema effemminato o no...

Per me l'importante è la "coerenza" con il "personaggio" che si vuole essere.

 

Nel mio ufficio c'è un tizio super bear, anzi "muscle bear", palestrato, tronco a "V", barba perfetta..... oggi l'ho sentito parlare... sembrava Malgioglio.... :alcoholic:

 

Ecco.... Se devi essere femmineo allora meglio esserlo in tutto... se sembri (o ti conci come) un boscaiolo, devi almeno avere la tonalità vocale di un baritono/basso.

Edited by Fabiofax
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Giuro che questa cosa della mollezza femminile non l'ho mai

né pensata né sentita; né dai gay né dagli etero.

 

In realtà è un discorso ben noto ...

Pensa alle opere d'arte, ai nudi femminili rispetto a quelli maschili, fino a tutto l'Ottocento almeno, ma anche oltre.

 

Donne morbide e burrose, uomini scolpiti e sodi.

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Edited by wasabi
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Ma il termine "BURROSO" è un complimento? Io l'ho sempre trovato terribile..... E poi anche gli uomini possono essere "burrosi" o vale solo per le donne?

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Non so se è un complimento, ho usato questo termine per dire che certe "rotondità" sono sempre state associate ad un senso di morbidezza legato alla donna.

 

Certo che un uomo può esserlo, il discorso era se questo richiamasse in qualche modo il femmineo.

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Domanda per @@Almadel : ma se non ti piacciono i grassi, perchè frequenti la comunità bear? E' un caso? O una scelta?

 

 

la comunità Bear non è fatta di grassi, ma di pelosi.. e poi è più una filosofia di vita..

 

@@Almadel non è che mi invento le cose io. Non si tratta di tradizioni o di zone geografiche, sono elementi culturali quelli che ti ho detto. Il grassoccio infantile è culturalmente legato a uno che è molto legato alla gonna femminile, un carattere passivo, spesso poco reattivo. Nel clan dei maschietti è quello che non viene chiamato a giocare a pallone.

E' l'emarginato, che viene fatto coincidere nel pregiudizio con "la femmina" che è l'essere umano differente che non gioca a pallone con noi, tanto che la femmina che gioca a pallone, che è reattiva, nervosa, viene chiamata "il maschiaccio" e che immagino subisca in ambito femminile la stessa emarginazione e l'identificazione con il concetto di "lesbica

 

Su, mi sembra assurdo negare una cosa che è evidente, che è in tutti i film del mondo sull'adolescenza. Nel medioevo l'erede che non sapeva combattere con le armi, che era grasso e impacciato e lento, veniva subito identificato con gli eunuchi, e non erano rari i casi in cui i Signori prendevano e spedivano la persona a fare i preti.

 

Poi ti meraviglierà come cosa, però è un elemento che esiste. Oggi ha una incidenza molto inferiore, ma ci sta. Oggi, in un mondo in cui la quasi totalità dei bambini è sovrappeso e si è persa l'abitudine dei giochi agonistici per strada (pallone, nascondino, palla avvelenata etc), la cosa non traspare più. Forse il tuo e vostro stadio pubertale e preadolescenziale non si è vissuto per strada o nei gruppi di gioco, ma come avviene oggi, solo in zone controllate, pochi ragazzi, palestre, videogiochi e poco altro.

Ma ad esempio quando ero bambino io , era un pregiudizio che i bambini avevano. C'era un bambino sulla via, che aveva la madre che alle 9 di sera lo chiamava per dirgli di andare a fare pipì. Questo bambino era un po' tardo, un po' grassoccio, e pur rimanendo del gruppo (perchè noi eravamo bravi amici e non escludavamo nessuno nel nostro gruppo giochi, neanche le femmine), era comunque "etichettato". Quando le questioni sessuali hanno iniziato ad emergere in preadolescenza, il ragazzo un po' è stato marchiato come "frocio" nei discorsi di ragazzini, che lo fosse o no.

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@@Almadel i canoni classici li conosciamo un po' tutti, le immagini erano solo per rendere visivamente l'idea di cosa si intende per morbidezza femminile versus solidità maschile.

 

Questo è di Tintoretto:

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Edited by wasabi
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