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Campagna pubblicitaria Gay Village 2012


otamarco

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Bene, vogliono il calciatore...ma il calciatore la sua faccia la dà a Dolce e Gabbana

ma non ad una iniziativa GAY

 

Quindi chi organizza l'evento non può usufruire di calciatori

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Perché chi ha mai detto che dovessero usare un calciatore?

 

Dal mio punto di vista la discussione sta diventando davvero sterile. Le mie opinioni, motivate, sulla pubblicità in quanto pubblicità (e non sul messaggio che può far passare, che di quello mi interessa poco nel frangente. Mi interesserebbe solo se si trattasse di pubblicità progresso) le ho date.

Il tuo ultimo intervento è una risposta a non so chi e a non so cosa, forse complice il non aver letto 4 pagine di topic, a cui di conseguenza non saprei se e come rispondere, perché nell'ottica del discorso attuale è come se tu mi avessi risposto: ciliegie.

Cioè proprio non la capisco e non le trovo un senso logico nel mio cervello.

 

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SaintJust, il tuo problema ( dal mio punto di vista )

è proprio questo tu dai delle risposte sulla pubblicità

in quanto pubblicità

 

Ed è sbagliato, cioè è un approccio tecnico del tutto

insufficiente quando la scelta è condizionata dai fattori

esterni, che ti ho mostrato

 

Dolce e Gabbana possono fare certe cose, il gay village no

pur essendo assistiti entrambi da dei professionisti

 

Diciamo pure che per il target gay il massimo è ciò che han

fatto da Dolce e Gabbana ( beati loro...peccato lo possan fare

a certe condizioni cancellando ogni riferimento pubblico all'omosessualità )

 

E di fatti qui si proponeva la soluzione "povera" : se non

posso avere il calciatore ci metto uno che fa finta di esserlo

e gli somigli fisicamente

 

Tecnicamente era possibile, ma avremmo giocato in difesa

non solo la comunicazione non avrebbe fatto notizia, ma non

l'avrebbe fatta a ragione...visto che la notizia non c'era

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Hinzelmann non è una questione di soldi per un testimonial. Le più belle e riuscite pubblicità nella storia della comunicazione neanche avevano un testimonial.

 

La scelta comunicativa non è condizionata da fattori esterni, è condizionata solo da ciò che vuoi comunicare. Tu credi, erroneamente, che il tipo di comunicazione sia condizionato da quanti soldi puoi investire in una foto.

Per questo non ci capiamo.

 

Io credo che il mio approccio sia quello giusto, perché la pubblicità è comunicazione. Nient'altro che comunicazione. Si può fare bene o male anche con milioni di euro.

Tu cerchi di difendere questa pubblicità dicendo: poverini, hanno meno soldi di dolce e gabbana.

Dovresti difenderla spiegandoci davvero perché secondo te funziona dal punto di vista della comunicazione.

 

Credo però anche che tu non abbia (giustamente tea l'altro) i mezzi per capire e di conseguenza rispondere ad una critica tecnica, che non solo è del tutto legittima nel caso specifico della pubblicità, ma è anche l'unico modo di analizzarla realmente evitando considerazioni come a me piace o non piace (che hanno poco senso, in quanto non dimostrano assolutamente la funzionalità della specifica comunicazione. Esempio semplicissimo: io adoro una vecchia pubblicità dell'audi, da sempre, la trovo bella ed emozionante, ma non è indirizzata a me. Io non sono e non sarò mai il target dell'audi. Questo per dire che pubblicità che mi piace non significa buona pubblicità, e pubblicità che non mi piace non significa cattiva pubblicità. Se restiamo sul piano emotivo della cosa è inutile parlarne, almeno con me, perché sono perfettamente consapevole che non è il modo giusto per aporocciare una critica ad una comunicazione pubblicitaria)

 

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Non hai capito niente

 

La comunicazione povera, che io condanno, è quella del gay forum!

 

Quella del Village, certamente non geniale -ma in fondo al calcio

si son riferiti Dolce e Gabbana....quindi l'evento Europeo evidentemente

è scattato per tutti- io la trovo buona.

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Hinzelmann rileggi il tuo ultimo intervento. Continui a parlare di gay village. E della sua pubblicità. E di dolce e gabbana.

E del fatto che io sbagli analizzando tecnicamente una pubblicità.

Io rispondevo a quello.

 

A parte questo ritorno al discorso che tu rispondi ciliegie se ti si chiede di definire un colore.

Stiamo parlando della pubblicità?

Che c'entra il gay forum?

Ma, soprattutto, che c'entra il fatto che non si debba (secondo tua opinione) analizzare tecnicamente una pubblicità?

 

Devo dar ragione ad @@otamarco io sento suono di unghie su vetro. E credo anche che tu, in questo specifico frangente, non voglia rispondere a domande o questioni, ma voglia solo cercare di cambiare discorso, mandandola magari un po' in caciara.

Il che mi stupisce e mi dispiace, perché ho sempre letto con interesse i tuoi interventi, soprattutto quelli in cui le nostre opinioni divergevano.

 

Ma, soprattutto, mi fa perdere interesse nella questione, almeno finche restiamo solo noi due a parlarne, il che mi sembra perfettamente inutile, e non perché non ci accorderemo, ma perché, al momento, è proprio il dialogo che manca.

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@SaintJust, credo che Hinzelmann sia infastidito

dalla possibilità che dietro al nostro fastidio per questa campagna

si nasconda una qualche forma di transfobia.

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Onestamente non capisco come si faccia a non capire

dopo sei pagine di topic, ciò che dico...

 

Lo si condivida o meno, nessuno entra nel merito di ciò che

dico e questo semmai è fastidioso ( tra l'altro essendo l'unico

a sostenerlo magari un minimo di sforzo dovreste farlo...)

 

Cosa c'entra il gay forum? Per la decima volta...XD

 

Gli utenti del gay forum hanno criticato questa comunicazione

dicendo che era preferibile un manifesto con due etero o comunque

due modelli vestiti da calciatori che si baciavano...

 

( potrei citare i nickname...per comodità dico "gay forum" : e suvvia...!! )

 

Questo nella impossibilità di avere dei calciatori veri, sarebbe stata

una comunicazione perdente...difensiva rispetto allo stereotipo machista

e quindi confermativa della situazione di fatto e una soluzione da "poveri"

da "sfigati"

 

Il fatto che D&G abbiano fatto l'inverso avendo il

potere di comprare dei calciatori veri lo dimostra

a posteriori

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Semplicemente non si è capito perché un manifesto con due "calciatori" che si baciano

(che ovviamente saranno dei modelli, è un "modello" chiunque posi per un cartellone)

sia perdente rispetto a un "calciatore" che per far capire di essere omosessuale

- invece di baciarsi con un altro maschio - debba indossare un paio di scarpe col tacco.\

 

La comunicazione sta tutta qui:

a parità di messaggio per far passare l'idea che il calciatore sia gay

invece di un bacio tra uomini tu preferisci inspiegabilmente delle scarpe da donna.

 

E il messaggio "naturalmente attaccanti" punta proprio sulla nostra capacità

di immedesimarci in quel personaggio e sull'orgoglio di sentirci "centrocampisti" nella vita quotidiana

("attaccanti" perché lottiamo contro i pregiudizi e contro la società, suppongo).

E visto che una persona dello stesso sesso l'abbiamo baciata tutti

e i tacchi alti non li ha indossati quasi nessuno questa immedesimazione risulta imperfetta.

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Perchè NON sono due calciatori veri...

 

Se tu mi porti in cartellone Totti e De Rossi

che si baciano sarebbe un messaggio contro

l'omofobia ( ovvio che sarebbe stato meglio ! )

 

Siano essi etero o gay, non importa, ma è in quel momento

che rompi lo stereotipo machista del mondo del calcio.

 

Poiché viviamo in una situazione in cui questo è impossibile

si deve usare l'arma dell'ironia ( non vorrei descrivere per l'ennesima

volta il manifesto...l'ho già fatto mille volte: non si vede la faccia,

etc. etc. )

 

Ovviamente il fatto di reagire dicendo che è una macchietta, un travestito

una trans etc. chiarisce che non siamo affatto "naturalmente attaccanti"

ma tremendamente sulla difensiva

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Hinzelmann onestamente non capisco se tu legga davvero ciò che scrivono gli altri. Ho scritto almeno due volte di non essere andata oltre pagina 2, perché non mi interessava quel tipo di discorso sulla pubblicità, ma solo dare la mia opinione tecnica. Che è poi ciò di cui ho parlato in ogni singolo post che ho fatto.

Con le tue risposte ai miei interventi a volte inerenti, a volte totalmente avulsi dal discorso.

Io credo che a te poco interessi un dialogo in questo frangente, vorresti solo che qualcuno ti desse ragione.

 

Ps: due modelli che si baciano sono più reali e realistici di un calciatore con le scarpe di una doroty battona :P

Comincio davvero a pensare che visto che tu sia l'unico che sembra capire ed apprezzare davvero questa pubblicità tu sia parte del loro target. In alternativa stai giocando a fare l'avvocato del diavolo. Non lo so e non mi interessa, certo sarebbe interessante dialogare con qualcuno che legga gli interventi degli altri per intero e risponda coerentemente ad essi.

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Non ho capito...tu dici di non voler leggere ( liberissima )

e poi la colpa del mancato dialogo sarebbe mia sulla base

del fatto che per te è una "battona" XD

 

A me non interessa che tu mi dia ragione, per carità

se per te è una "battona" a me va bene così

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Non ho detto che sia una battona. Ho detto che sono scarpe da dorothy (mago di oz presente?) ma da battona perché col tacco. Le faccine si usano per un motivo su internet. E questa :P significa: sto scherzando.

E tu ci stai marciando.

 

 

No, hinzelmann, la tua colpa è non leggere, o preferire far finta di non farlo e rispondere alla membro di cane, almeno in questo caso.

 

Se io parlo del tempo e tu mi rispondi parlando della tua cena, mi dispiace, ma il problema dell'incomunicabilità ricade tutto su di te. Io ho fatto un intervento, premettendo che ero estranea alla discussione e che volevo parlare solo della pubblicità tecnicamente parlando, se tu mi rispondi parto dal presupposto che tu abbia letto ciò che ho scritto e voglia discuterne, se dopo tre post ti inventi che parlavi di altro è un tuo problema. Io sono stata chiara dall'inizio.

Ho spiegato ciò di cui avevo interesse discutere, ciò che non avrei discusso e perché, e tu per un po' mi sei venuto dietro, almeno finchè l'unico modo per dirmi che non capisco è stato quello di cambiare discorso in corsa, perché fino a quel momento tu della pubblicità in se hai parlato, non di quello che gli utenti del forum vogliono.

 

Con tutto il rispetto che provo per te penso tu ci stia facendo una pessima figura, almeno si miei occhi (non che te ne possa fregar di meno, mi rendo conto).

 

Comunque se mai tornerete a parlare di pubblicità sarò interessata.

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privateuniverse

Mi riesce francamente difficile capire l'oggetto del contendere.

 

A mio parere le cose stanno in maniera molto più semplice. Si tratta di un manifesto che pubblicizza un'iniziativa commerciale e che, per farlo, punta soprattutto a solleticare le fantasie più o meno nascoste di molti eterosessuali alludendo al fatto che lì si può forse trovare quel che altrove non sarebbe possibile.

 

E' un messaggio che gioca sulla doppiezza e sull'ambiguità e che le sfrutta a fini commerciali. Come tale è inevitabile che non possa piacere a tutti coloro che hanno dell'omosessualità una visione diversa, nella quale la doppiezza e l'ambiguità non giocano alcun ruolo, e che vedono il proprio orientamento affettivo e sessuale come qualcosa di sostanzialmente lineare e trasparente, almeno a sé stessi. Del resto, quanti locali per gay veicolano, anche nel nome, quest'approccio? A Roma non c'era un locale che si chiamava "Detour", tanto per fare un esempio (e dalle mie parti ce n'era uno che si chiamava "Censura").

 

Trovo, invece, che sia sopravvalutato l'impatto sui "pregiudizi" della gente, che messaggi di questo genere confermerebbero e rafforzerebbero. Certo, è un messaggio che perpetua dei cliché, un po' come la sovraesposizione mediatica di Malgioglio, per dire: ma questo, ormai, quanto conta veramente? Di omosessualità ormai se ne parla tanto, di omosessuali dichiarati ce ne sono forse non tanti, ma comunque molti di più che in passato. Alla fine la società si trasforma, in meglio o in peggio, seguendo dinamiche sue proprie, sulle quali l'effetto di campagne pubblicitarie del genere mi sembra paragonabile a quello di un'increspatura dell'acqua in uno stagno.

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Sulla questione pregiudizi sono d'accordo con privateuniverse... non credo che sia quello il problema.

 

Se invece dovessi pensare al target del gay village come un target di etero (non capisco bene perché, ma non capisco molte cose di questi eventi dopotutto) direi che, effettivamente, potrebbe tranquillamente funzionare così com'è.

Alla fine i gay romani leggono gay village e basta (com'è successo a me la prima volta che ho visto il manifesto), gli etero nella situazione prospettata da privateuniverse

punta soprattutto a solleticare le fantasie più o meno nascoste di molti eterosessuali alludendo al fatto che lì si può forse trovare quel che altrove non sarebbe possibile.

invece, probabilmente ne sono colpiti, e su di loro funzionerebbe.

(però mi sembra un target un pochino ristretto per una cosa come il village che vorrebbe accogliere molta molta gente... credo ancora che il messaggio sia sbagliato, non a livello morale bensì meramente commerciale, e che funzioni solo perché ormai ogni romano sa cos'è il village... se l'avessero lanciato così sarebbero stati cavoli amari, probabilmente)

 

(l'oggetto del contendere era semplice, parlavamo di due cose diverse XD)

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privateuniverse

Ma infatti penso anch'io che funzioni. Del resto, qualcuno (Altair?) diceva che è un posto in cui vanno più etero che gay.

 

 

PS Quanto all'oggetto del contendere, onestamente credo di non aver proprio capito io. :)

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Aspetta... io in realtà credo che funzioni sul target espresso da te, ma non in toto.

Nel senso... attualmente (cioè ad oggi dopo che ogni anno ci ritroviamo col gay village a roma) funziona, sulla persone che ci sono già state, solo la scritta gay village (ma anche su quelle che non ci sono state e sanno cos'è) basta a far sapere che è aperto.

Ma il cartellone così non funziona, realmente, nel prendere nuova gente, perché il target da te prospettato (che trovo anche il più probabile, in effetti) è davvero minimo ed esiguo.

 

Immagina se questo fosse il primo anno dal gay village a roma... credo che non andrebbe per nulla l'evento.

 

è ovvio che non sia il primo anno, e che, di conseguenza, qualunque cosa ci fosse sul quel cartellone, anche niente e solo il logo, come dicevo n post fa funzionerebbe a suo modo, qui però sto tirando un po' la corda e tirando fuori un what if per far capire il mio punto di vista... e il perché dico che la comunicazione specifica, così com'è, non ha proprio centrato il suo obiettivo e perché credo che il village dovrebbe cambiare agenzia pubblicitaria.

Sono dubbiosa sul target, o meglio, sono sicura che acchiappa quella fascia di etero che dicevi, ma sono dubbiosa sul fatto che sia stato volontario... semplicemente è capitato.

(sparando nel mucchio a caso qualcosa lo prendi sempre e comunque con la pubblicità, i target sono infiniti d'altronde XD)

 

PS: ma alla fine manco io XD

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