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Guida turistica Usa avverte: "Sicilia pericolosa per i gay" E scoppia subito la polemica


gaioso29

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Io vorrei sottolineare per la seconda volta che la guida turistica, almeno dal frammento citato dall'articolo, non parla di pericolosità.

Parla di "disapprovazione da parte degli isolani".

 

Quindi stiamo esattamente parlando di posti senza apertura mentale ampia verso gli omosessuali, non di pericolo.

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Sì, ma suppongo che lo faccia per consigliare prudenza

rispetto a comportamenti apertamente gay in pubblico da

parte di turisti gay americani.

 

Per questo dico che secondo me non si può sostenere

sia una topica totale e le reazioni dei politici siciliani, le

trovo eccessive.

 

Al contempo si può fare una eccezione per Catania o Taormina

dove esistendo una gay life ed un turismo gay si può supporre

si possa essere meno prudenti di quanto la guida non consigli in

generale, in modo un po' sommario.

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L'omofobia non è trasversale solo in Italia, è trasversale ovunque...non crediate che

in Inghilterra non esistano problemi etc. Questo è ciò che piace pensare a noi, cioè il

fatto che possa esistere un luogo in cui l'omofobia semplicemente possa scomparire

al 100% una volta per tutte, contrapposto ad un luogo pericoloso in assoluto.

 

 

vero, tant'è che gli afroamericani ad esempio (e paradossalmente) sono nettamente più omofobici dei bianchi e il povero Obama si è trovato in mezzo a due fuochi.

 

Basterebbe perfezionare la guida, specificando che "quartieri neri del Bronx newyorkese" e "paesini campagnoli siciliani" sono luoghi rischiosi per sbaciucchiamenti omosessuali.

"l'omofobia è inesistente" è un'affermazione piuttosto divertente

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privateuniverse

Se Aquarivs però ci dice che a Catania si è sentito più al sicuro che altrove credo che

lo si possa anche accettare no?

 

No, perché le esperienze meramente individuali non sono generalizzabili.

Allora io potrei dire, per esempio, che in Sicilia non mi sentirei sicuro.

E' vero, in Sicilia non ci sono mai stato: facciamo allora il paragone con un posto in cui sono stato, per esempio Roma.

Tizio dice che a Roma si sente sicuro, io controbatto che, conoscendola, se ci vivessi non mi ci sentirei. Uno a uno, palla al centro.

Chi ha ragione?

 

L'omofobia non è trasversale solo in Italia, è trasversale ovunque...non crediate che

in Inghilterra non esistano problemi etc. Questo è ciò che piace pensare a noi, cioè il

fatto che possa esistere un luogo in cui l'omofobia semplicemente possa scomparire

al 100% una volta per tutte, contrapposto ad un luogo pericoloso in assoluto.

 

Infatti.

Ma il punto è proprio questo, e l'esempio degli ebrei (ma se ne potrebbero fare altri) mirava proprio a chiarire questo punto.

Provo a farne un altro: il razzismo.

 

Razzisti ce ne sono ovunque, ovviamente. Tuttavia, per una persona potenziale oggetto di discriminazione razziale non è la stessa cosa vivere in un paese in cui il razzismo è istituzionalizzato e incorporato nelle leggi, e vivere in un altro in cui questo non avviene.

 

Ancora: non è la stessa cosa vivere in un contesto nel quale le leggi non discriminano in base alla razza, ma il razzismo è un atteggiamento socialmente diffuso e considerato non riprovevole, oppure in un contesto nel quale il razzismo è, non soltanto ufficialmente, ma anche nei comportamenti interpersonali, esecrato. Per spiegare quest'aspetto, basti pensare a quante volte capita di assistere ad atteggiamenti che denotano razzismo o xenofobia. Quand'ero ragazzino non accadeva spesso di sentir esprimere opinioni razziste o xenofobe, perché razzismo e xenofobia erano atteggiamenti considerati socialmente da condannare; al contrario, oggi accade di frequente di sentire gente che esprime opinioni apertamente razziste, non soltanto in televisione, sui giornali o nelle sedi ufficiali della politica come il parlamento, ma anche nei negozi, al bar, all'ufficio postale, in piscina, mentre si fa rifornimento, nelle sale d'attesa degli ospedali, in una normale conversazione privata.

 

Una società nella quale opinioni e atteggiamenti del genere siano "sdoganati" è una società più "pericolosa", in senso lato, per uno straniero o per l'appartenente ad una minoranza razziale, rispetto a una nella quale opinioni e atteggiamenti del genere non lo siano; nel senso che, nel primo caso, lo straniero o l'appartenente ad una minoranza razziale deve stare, per così dire, "attento a quel che fa", mentre nel secondo no.

 

Mi sembra difficile, da questo punto di vista, immaginare che, per un gay, l'Italia sia come la Norvegia da una parte, o il Cile dall'altra; che la Gran Bretagna di cinquant'anni fa sia come la Gran Bretagna di adesso, oppure che la Sicilia sia come la Toscana, anche se è evidente che gli omofobi ci sono anche nei contesti più favorevoli.

 

Per questo motivo a me sembra che il giudizio espresso nella guida descriva la realtà (e, per certi versi, non soltanto la realtà siciliana, ma anche quella italiana nel suo complesso) e che sia difficilmente contestabile.

 

 

EDIT

Non so come aggiungere un'altra considerazione senza intervenire per due volte consecutive, ma vorrei farlo.

 

A dire il vero, rileggendo l'articolo che è stato linkato, penso che la peggiore conferma di quanto riportato in questa guida turistica siano state le repliche dei tre politici siciliani interpellati, nessuno escluso.

 

Non uno di loro ha replicato nella maniera che sarebbe stata più ovvia di fronte ad un'accusa del genere, e cioè sostenendo che la descrizione contenuta nella guida fosse infondata perché la società siciliana è bendisposta nei confronti dei gay e adducendo come prova un atteggiamento favorevole delle istituzioni o un elevato numero di gay dichiarati e che vivono apertamente il loro orientamento sessuale. Il motivo per cui non l'hanno fatto è ovvio: dicendo cose simili avrebbero affermato palesemente il falso e si sarebbero coperti di ridicolo, in particolare il fasciomafioso Dell'Utri, braccio destro di quel Berlusconi i cui governi non hanno fatto assolutamente nulla per i gay, assumendo anzi le posizioni più retrive possibili, e che si è contraddistinto per diverse dichiarazioni rozze, volgari e apertamente offensive nei confronti dei gay (in questo prontamente imitato da molti suoi scherani, a tutti i livelli, anche locali).

 

Per il resto, ovvietà e sciocchezze iperboliche (la Sicilia "crogiolo di culture", "la più grande stratificazione culturale del pianeta"), conferme indirette (Granata che parla di "spirito dionisiaco", come a dire che sotto le lenzuola in Sicilia ogni buco è trincea, ma solo in camera da letto, o magari in una fratta), e Crocetta che cita il barone Von Gloeden e Wilde, come se i gay fossero tutti baroni e se quello che è concesso a uno straniero altolocato sia concesso anche a chi, in un determinato contesto sociale, ci nasce, ci cresce, ci vive e ci lavora.

Edited by Loup-garou
Unito doppio post
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  • 1 year later...

Scusate, resuscito questa discussione (perdonatemi).
Ma è stata aggiornata la guida o no? Perché se dopo l'elezione di Crocetta siamo ancora fermi all'idea del gay a rischio di vita, i redattori di questa guida saranno messi male male.

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Bullfighter4

L'americano medio non viaggia quasi per nulla fuori dai confini nazionali, a volte manco fuori dal loro stato. Quelli che viaggiano sono gli americani con un livello Di educazione superiore ( o quelli coi soldi, che sono quelli che fanno sembrare tutti gli americani dei buzzurri).

Gli americani gay che viaggiano poi sono una categoria a parte. Non sono I gays dei paesini, ma sono normalmente I gays delle grandi citta' che sono abituati a vivere abbastanza rilassati la loro omosessualita'. Da qui il consiglio Di evitare atteggiamenti particilarmente evidenti in alcune zone Di italia e del mondo ( e in America stessa). Non vedo perche' fare polemica. Quando vengo in vacanza in italia, cosi' come ovunque nel mondo, mi piace sapere come alcuni atteggiamenti possono provocare reazioni.

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Hinzelmann

Si sa che al Sud sono stati eletti Crocetta e Vendola

però è un tipico paradosso italiano....significa poco.

 

Evidentemente sono stati eletti nonostante fossero gay

 

Crocetta è stato addirittura eletto con l'appoggio dell'UDC

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  • 3 weeks later...

Sinceramente le aggressioni più cruente le ho sentite a Roma e Milano. Poi se vogliamo mettere in ballo i soliti stereotipi, siete liberi di fare gli italiani! XD

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Sinceramente le aggressioni più cruente le ho sentite a Roma e Milano. Poi se vogliamo mettere in ballo i soliti stereotipi, siete liberi di fare gli italiani! XD

 

NUMERI:  questi sconosciuti.

Grazie e graziella che nelle uniche due metropoli italiane, in cui vivono milioni di persone,  accadano piu' crimini rispetto ai centri piu' piccoli...e questo mica riguarda solo i reati omofobi, possiamo prendere in considerazione i furti d'auto, che sicuramente saranno enormemente piu' numerosi a Roma rispetto che in città come Messina piuttosto che Perugia o Novara...

Chiarito l'ovvio, qui gli stereotipi non c'entrano nulla, ma parliamo di fatti: chiedi a qualunque gay trapiantato al centro o al nord Italia se la sua vita da gay è piu' libera nella città in cui vive ora, o se lo era maggiormente nella citta' di origine... non ci prendiamo in giro, su...

 

 

 

 

 

 

 

Gli americani gay che viaggiano poi sono una categoria a parte. Non sono I gays dei paesini, ma sono normalmente I gays delle grandi citta' che sono abituati a vivere abbastanza rilassati la loro omosessualita'. Da qui il consiglio Di evitare atteggiamenti particilarmente evidenti in alcune zone Di italia e del mondo ( e in America essa).stessa).

 

Esatto, mica vale solo per l'Italia...o qualche fenomeno pensa che vivere out  e baciarsi per strada in una cittadina persa nelle campagne del Texas sia come farlo a NY o a SF ?

Edited by ben81
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@ben81 conosco molti omo che si lamentano della loro condizione al Centro e al Nord. Il tuo discorso non smentisce la mia tesi, dimostra solamente che nelle del Centro e del Nord ci sono le stesse percentuali di omofobia che nel resto d'Italia, perché bisogna contare la grandezza delle città. Grandezza, poi, del tutto sballata: ci sono Regioni del Sud molto più popolose di quelle del Nord.

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Io ti dico solo che se cammini mano nella mano in un paese dell'Umbria o della Toscana  nessuno ti dice niente (esperienza personale di anni di frequentazione) mentre se lo fai in un paese delle stesse dimensioni situato pero' ad esempio in Campania (il mio ragazzo e' campano) o in Sardegna (regione di origine del mio miglior amico) non solo rischi offese, ma una vera aggressione fisica. 

Vogliamo ricordare la troupe di Lucignolo aggredita in pieno giorno e davanti alle telecamere a Battipaglia  mentre intervistava in pubblico una coppia gay? Ecco, una situazione del genere in posti come Citta' di Castello o Fabriano non solo non sarebbe mai successa, ma non e'  nemmeno pensabile, perche'  fortunatamente ci sono posti in cui le persone e le leggi si rispettano. 

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Bullfighter4

Premetto che secondo me il rischio Di aggressione c'e' ovunque, non capisco come mai la gente se la prende cosi' tanto quando vengono mosse delle critiche sul loro paese, provincia, o citta'.

La prima volta che sono entrato nella shout Ed e' saltato fuori che sono cittadino americano e che vivo in usa, alcuni utenti mi hanno detto subito che non vivrebbero mai qui. Manco fossi l'ambasciatore o sindaco Di dove vivo.

So che magari sono solo ignorante Sulla situazione italiana, ma anche qui nei stati del sud la mentalita' e' molto piu' ristretta con tutte le conseguenze del caso. Perche' la gente del sud italia se la prende cosi' tanto quando ci sono queste critiche?

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So che magari sono solo ignorante Sulla situazione italiana, ma anche qui nei stati del sud la mentalita' e' molto piu' ristretta con tutte le conseguenze del caso. Perche' la gente del sud italia se la prende cosi' tanto quando ci sono queste critiche?

 

Mah dovessi dire un'impressione "a pelle" in Italia il sud mediamente è più tollerante in tutto rispetto al profondo nord, io dovessi temere qualche posto avrei molta più paura a girare a Brescia o Verona piuttosto che a Lecce o Salerno, non parliamo poi nel caso di un colore della pelle un po diverso...

Oltretutto gli estremismi di destra sono sempre proliferati al nord e mai al sud, che nel corso dei secoli ha visto invasioni di tutti ed è molto più portato alle "differenze", dunque i pregiudizi americani sono del tutto fuori luogo.

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Bullfighter4

Appunto, magari sono solo ignorante in materia ( addirittura fuori luogo). Quello che intendevo io e' che da quello che ho capito c'e' piu' una mentalita' machista al sud italia ( cosi' come in molti stati nel sud degli usa). Tre l'altro tu dici una cosa, ben81 parla anche do mamcanza Di senso civico, e tu subito la butti Sui " pregiudizi americani". Magari sono anche pregiudizi italiani? Non prendertela pero', che si fa cosi' per parlare.

Edited by Bullfighter2
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Appunto, magari sono solo ignorante in materia ( addirittura fuori luogo). Quello che intendevo io e' che da quello che ho capito c'e' piu' una mentalita' machista al sud italia ( cosi' come in molti stati nel sud degli usa). Tre l'altro tu dici una cosa, ben81 parla anche do mamcanza Di senso civico, e tu subito la butti Sui " pregiudizi americani". Magari sono anche pregiudizi italiani? Non prendertela pero', che si fa cosi' per parlare.

 

Esatto, nel sud Italia, ma in generale in tutta l'Europa Mediterranea e nelle popolazioni latine in genere c'è un sentimento "machista", dovuto ad una forte cultura patriarcale che c'è stata per secoli ma... malgrado l'omosessualità è meno evidente che nel mondo germanico/anglosassone e meno tutelata giuridicamente è più accettata come un fatto strettamente personale, e poco incide sulla percezione da parte della popolazione. Dimostrazione che abbiamo ben due presidenti di regione dichiaratamente gay e non penso che i siciliani e pugliesi sulla scheda elettorale si siano fatti domande sull'orientamento sessuale dei candidati.

 

A mio parere la mentalità mediterranea è più vera di quella nordica, che tutela e integra con le leggi, ma che sulla popolazione incide ben poco, infatti i partiti anti-immigrazione, islamofobi e neonazisti sono quasi tutti a nord delle Alpi, qualcosa vorrà pur dire?

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