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"Beato chi ti avrà", ovvero quella frase che mi ha sconvolto la vita


Guest burro.e.miele

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Guest burro.e.miele

L'iscrizione a questo forum non è stata casuale. Ho meditato per un bel po' di tempo, prima di entrare. Ciò che mi ha spinto a iscrivermi è stato un evento che ha davvero portato una grande confusione nella mia vita, a partire dalla considerazione che io ho sempre avuto di me stesso e dei miei valori.

Nella mia presentazione sul forum ho detto che non so propriamente definirmi, inquadrarmi in una delle classiche categorie sull'orientamento sessuale: non ho mai avuto relazioni o rapporti con persone del mio stesso sesso, tanto meno ho mai ricercato in passato approcci di questo genere. Questa premessa è essenziale per il discorso che sto facendo. Insomma, suppongo sarei definito come eterosessuale, almeno fino al mese passato.

 

L'ultima settimana di agosto, mi trovavo in vacanza con dei miei amici, abbiamo passato insieme praticamente tutto il mese, facendo ciò che fa un normalissimo gruppo di ragazzi single in vacanza: divertirsi, andare a caccia di gnocca, sbronzarsi e stare svaccati sotto l'ombrellone, per riprendersi dai bagordi della sera precedente. Nel gruppo era presente anche il mio migliore amico, che conosco da sempre, abbiamo frequentato tutte le scuole insieme, fino all'anno passato, in cui le scelte universitarie differenti ci hanno separato, tuttavia ci si vedeva praticamente un giorno sì e l'altro pure, quindi poco era cambiato. Questo mio amico, anch'egli 20enne, per scelte di vita, a deciso di lasciare Milano, la città dove entrambi abbiamo sempre vissuto e siamo cresciuti, per trasferirsi altrove (non è importante dove) e realizzare i suoi progetti per il futuro. Ha dovuto lasciarci circa una settimana prima della fine del mese e non lo avremmo rivisto presto, quindi, la serata prima della sua partenza, abbiamo deciso di organizzare una piccola festa di addio. Vi lascio immaginare i fiumi di alcol e tutte le cazzate combinate quella sera. Ecco, quella notte si stava giocando a nascondino nel giardino della tenuta (so di avere ormai 20 anni e che la cosa può risultare alquanto infantile, ma eravamo abbastanza brilli, alcuni erano decisamente sbronzi...  :cool:)...

Io e questo mio amico veniamo beccati subito, quindi, per passare il tempo, abbiamo iniziato a chiacchierare e passeggiare per il giardino. Si parlava proprio della sua partenza, della perdita di un amico da parte mia e dell'impresa di ricostruirsi una vita sociale nel nuovo posto per lui, di tutte le cavolate che abbiamo combinato in questi vent'anni, di come ci si aiutava nelle situazioni peggiori, di tutte le volte che ci siamo soccorsi a vicenda, dalle necessità scolastiche ai collassi alcolici :bah:.

 

Gli ho chiesto come avrei fatto senza di lui, chiedendomi chi mi avrebbe parato il culo in caso di cazzate (scusate i termini, ma una perifrasi più educata non avrebbe reso bene il discorso). È davvero forte tra di noi quest'amicizia, tanto che gli avrei ciecamente affidato nelle sue mani le sorti della mia vita, e, suppongo, lui avrebbe fatto lo stesso.

Al che, lui si gira e mi dice questa frase: "Troverai qualcun altro, sei una persona che alla lunga si fa voler bene. Beato chi ti avrà, io non ne ho avuto il coraggio, ho sprecato la mia occasione, una bella castigata te l'avrei data volentieri". Detto questo, mi abbraccia, mi dà un bacio sulle labbra, una pacca sul sedere e se ne torna in casa a prendersi da bere.  :D

 

Guardate, non ho neanche avuto il tempo di reagire, per lo shock, per la sorpresa, per i riflessi rallentati dall'alcol, per non so cos'altro! Sono rimasto lì come un salame, con il mondo che mi crollava addosso e io che implodevo. Da una parte, non mi sarei MAI aspettato questa rivelazione dal mio amico, non mi è mai sembrato avesse tendenze non-etero, ma quello che più mi ha shockato è stata la MIA reazione interna: la cosa mi aveva lasciato frastornato e allibito, ma non ho provato un senso di repulsione e delusione, solo un'ondata di confusione, che mi porto dentro da praticamente un mese.

 

Rientrato in casa, faccio un salto in salotto e lo vedo da solo dietro al minibar, mentre traffica con bottiglie e bicchieri. Nonostante la confessione di amicizia fattagli poco prima del suo discorso (l'alcol mi rende un po' più umano e caloroso), sono una persona definita generalmente fredda, così mi hanno educato, a trattenere dentro con dignità le emozioni, dalla gioia al dolore, quindi sono andato a sedermi sul divano, senza parlare e senza dare troppa importanza alla sua presenza.

Dopo qualche minuto, mi chiede se andiamo a letto (si dormiva nello stesso letto, non è mai stato un problema), gli rispondo che lo avrei raggiunto. Ero davvero stanco, sarei andato volentieri subito a letto, tuttavia io mi immaginavo chissà cosa potesse dirmi... 

Alla fine, ho deciso di andare a letto, lui era ancora sveglio. Spenta la luce e augurata la buona notte, mi richiama e mi chiede se quello che mi aveva fatto prima mi fosse dispiaciuto, gli rispondo che non sapevo davvero cosa pensare, che ci avrei ripensato il mattino seguente.

Mi sono sentito una merda: per orgoglio, per freddezza, per dubbio, non ho avuto il coraggio di confessargli che la cosa mi aveva spiazzato, ma non mi aveva ferito. Anzi... mi sentivo lusingato. Il mattino seguente, non abbiamo avuto tempo e modo di parlarci. Dopo pranzo, arrivato il taxi per prelevarlo, ci siamo salutati, con una classica stretta di mano e un abbraccio, quasi fosse una formalità. Eppure nei suoi occhi si vedeva chiaramente, almeno per me, che c'era dell'altro.

 

I miei e suoi impegni ci hanno impedito di mantenerci in contatto, almeno fino a qualche giorno fa, che mi ha chiamato per avvisarmi che sarebbe tornato a Milano per qualche giorno, chiedendomi se uno di quei giorni potevamo incontrarci da soli, per parlare dell'accaduto, per completare quella discussione, rinviata alla mattina della sua partenza e poi mai fatta. Sabato prossimo dovrei incontrarlo.

 

Dopo tutta la menata che vi siete sorbiti, cercherò di essere rapido nell'arrivare al dunque: non nego l'esistenza di un'attrazione, di curiosità, non tanto di carattere sessuale, ma sentimentale, tuttavia io mi vedo nel mio futuro con una famiglia, con una moglie, non riesco a vedermi con un uomo. La curiosità è forte, ma ho timore di sbagliare. Non ho mai avuto pregiudizi contro i il mondo non etero, tuttavia non ho mai sentito una sola volta in vita mia la necessità di accostarmi a questo, se non dopo questo episodio. Seppure abbia cercato di scavare dentro di me, non riesco a capire se questa sensazione sia una sfumatura più forte dell’amicizia, un grande affetto, oppure amore. Ma se fosse amore, sarei bisessuale, eppure come già detto, davvero non riesco a vedere me stesso con un uomo. Sono davvero confuso, non riesco a capire cosa voglio e cosa sono, ma soprattutto non so come comportarmi la prossima volta che ci si incontrerà e si intavolerà il discorso. Qualcuno potrebbe aiutarmi obiettivamente a fare chiarezza, anche alla luce delle proprie esperienze?

 

PS: spero di aver azzeccato sezione, altrimenti ne voglio una "ad personam" :D

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Sei gay o quantomeno bisex, anche se magari ancora ti devi accettare: un etero si sarebbe ritratto infastidito w schifato se un altro uomo lo avesse baciato...e non è neppure "solo amicizia" perchè anche tra amici strettissimi certi comportamenti non si tollerano...

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Guest burro.e.miele

Sei gay o quantomeno bisex, anche se magari ancora ti devi accettare: un etero si sarebbe ritratto infastidito w schifato se un altro uomo lo avesse baciato...e non è neppure "solo amicizia" perché anche tra amici strettissimi certi comportamenti non si tollerano...

 

Non mi sono ritratto, infatti anch'io mi sono sorpreso di questa reazione mancata e questo sentirmi lusingato e non disgustato, ma come ho già detto, non mi vedo con un uomo, cioè mi farebbe davvero schifo un approccio sessuale. Ecco perché non sono andato anche subito a dormire, temevo più quello che poteva chiedermi, piuttosto che quello che poteva dirmi sul fatto accaduto: penso non avrei tollerato un passo oltre a quella confessione. Non avrei problemi ad accettarmi, sono sempre stato dell'idea che ognuno è libero di fare le sue scelte e di seguire le sue tendenze, ma la mia confusione nasce proprio da questo distinguo netto: seppur ho provato una forte emozione, che se non è amore può definirsi affetto, verso una persona del mio stesso sesso, davvero non riesco a immaginare qualcosa di più 'fisico', non so se mi spiego...

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Secondo me questa è un'opportunità.Magari tu non ti ci vedi con un uomo, però il bacio non ti era dispiaciuto...secondo me varrebbe la pena di provare.Se sarà amore il problema del "non mi vedo con un uomo" svanirà da se, se non sarà amore...bhè, almeno sarai sicuro del tuo orientamento, no?  :cool:

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Però nel frattempo avrà usato il suo amico come "cavia" e dato il suo coinvolgimento emotivo non mi sembra la cosa migliore. A meno che non gli dici tutto chiaramente, ma questo dipende anche dalla tua volontà di approfondire la cosa.

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Uahaha! Mi piace troppo la frase "una bella castigata te l'avrei data volentieri...!" :cool:

 

Bè, dunque.

 

Ti sei sentito confuso e lusingato.

Questo sentirsi lusingato s'è tradotto o no in un'eccitazione sessuale?

Quest'episodio ti ha confuso. Ok. Vi volete bene, c'era un rapporto molto profondo, non credo la tua reazione automatica se tu fossi etero certamente sarebbe stata quella di schifo, come dice qualcun'altro.

 

Ti piacciono le ragazze? Ne frequenti?

Dopo questo shock pensi mai a dei ragazzi in termini sessuali?

Ti incuriosisce la pornografia gay? E se no, quando guardi film pornografici, sei o no attratto dai corpi maschili?

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Guardate, non ho neanche avuto il tempo di reagire, per lo shock, per la sorpresa, per i riflessi rallentati dall'alcol, per non so cos'altro! Sono rimasto lì come un salame, con il mondo che mi crollava addosso e io che implodevo. Da una parte, non mi sarei MAI aspettato questa rivelazione dal mio amico, non mi è mai sembrato avesse tendenze non-etero, ma quello che più mi ha shockato è stata la MIA reazione interna: la cosa mi aveva lasciato frastornato e allibito, ma non ho provato un senso di repulsione e delusione, solo un'ondata di confusione, che mi porto dentro da praticamente un mese.

 

Guarda, nella tua reazione (e parzialmente nella tua esperienza) mi è sembrato di rivivere, momento per momento, la mia, identica.

La rivelazione di un amico (nel mio caso conoscente) che arriva addosso come un pugno nello sterno, lasciando senza fiato..la descrizione della reazione l'avrei potuta scrivere io da quanto è uguale

 

Nel mio caso posso dirti che mi è servita per aprire gli occhi; ci è voluto del tempo, un po' di fatica, qualche inevitabile stronzata, ma alla fine mi son reso conto che, evidentemente, oltre all'attrazione per le ragazze c'era anche quella per i ragazzi (in entrambi i casi, sessuale e sentimentale) e che, altrettanto evidentemente, rientravo nella categoria dei bisex, che lo negassi a me stesso o meno.

 

Non mi azzardo assolutamente a dire che possa essere lo stesso per te, sia chiaro, dico solo che questa "rivelazione" potrebbe magari permetterti di capire qualcosa di più su di te, su ciò che sei e ciò che provi.. ;-)

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non avere nel tuo immaginario un futuro con un uomo e' abbastanza normale, sin da piccoli siamo indottrinati con lo stereotipo dell'uomo "modello" (studio, lavoro, ragazza, moglie, mutuo, figli e nipoti o la versione piu' di moda calciatore + velina :cool: ) per cui discostarsi da questo modello richiede una gran fatica mentale.

 

dalla mia esperienza, ho iniziato ad accettare il mio orientamento sessuale quando l'amico per cui avevo un immenso affetto mi abbraccio' per la prima volta: BAM, e' stato un tripudio di emozioni!

 

va all'incontro col tuo amico sereno, cercando di essero onesto con lui e con te stesso

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ManInThePlains

Mah...ci vedo un po' troppa malizia in alcune delle risposte lette.

 

Quando due persone si conoscono da tanto tempo, e nel tuo caso è così, il rapporto che si crea va al di la della amicizia, diventa un amore fraterno (che non è lo stesso di una coppia di fidanzati o di sposati, esistono varie forme di amore) del tutto uguale a quello che prova qualsiasi fratello o sorella.

Il fatto che tu non abbia provato disgusto non significa automaticamente che sei bisessuale o gay, a modo tuo lo "ami".

 

Per quanto riguarda il tuo amico, credo proprio stia proprio male, magari sta pensando "ecco, ho rovinato tutto!". Approfittate dell'appuntamento per spiegare l'accaduto e vaglia tu stesso la possibilità che ti ho appena consigliato; parlo anche un po' per esperienza personale, ho un ottimo amico che con me scambia gesti affettuosi (non slinguazzate o affini, ma qualche bacio "stampo" qualche volta accade) ed è assolutamente etero, e scommetto che lui, come te, non si è mai visto in coppia con un altro uomo o attirato da altri ragazzi, semplicemente è così...fra buoni amici è normale si crea un amore che per molti versi è simile o del tutto uguale, al rapporto affettivo fra due fratelli.

 

Tienici aggiornati, ciao!

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ManInThePlains

Main, da come ha raccontato la dinamica non mi sembrava una cosa paragonabile ai baci a stampo etero XD Mi sa che sei molto fuori strada...

 

Credo di essermi spiegato male, ho anche l'influenza e sono rintronato  :bah:

 

Quello che ho capito è che il suo amico ha fatto più o meno coming out sulla sua sessualità, non Miele.

Quello che voglio dire è che se Miele non ha provato un senso di repulsione non significa per forza e senza ombra di dubbio che lui sia gay o bisessuale, come ha detto lui non ha mai provato attrazione verso il suo stesso sesso, altrimenti qualche dubbio gli sarebbe venuto anche prima, e mi sembra di capire non sia così.

Se non gli ha fatto schifo il bacio può anche essere perchè quello che prova per il suo amico va al di la di una amicizia, che non è automaticamente amore gay  :cool:

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Guest burro.e.miele

Se ti dovesse baciare un'altra volta cosa faresti?

 

Non so, in quel bacio non c'era davvero malizia o qualcosa di sconcio. È stato un bacio a stampo, una dimostrazione di affetto forse un po' troppo spinta, ma non mi ha disgustato. Non so davvero se lo respingerei. Mi ha dato più fastidio la pacca sul sedere, se devo essere sincero.

 

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Ti sei sentito confuso e lusingato.

Questo sentirsi lusingato s'è tradotto o no in un'eccitazione sessuale?

Quest'episodio ti ha confuso. Ok. Vi volete bene, c'era un rapporto molto profondo, non credo la tua reazione automatica se tu fossi etero certamente sarebbe stata quella di schifo, come dice qualcun'altro.

 

Ti piacciono le ragazze? Ne frequenti?

Dopo questo shock pensi mai a dei ragazzi in termini sessuali?

Ti incuriosisce la pornografia gay? E se no, quando guardi film pornografici, sei o no attratto dai corpi maschili?

 

No, nessuna eccitazione sessuale, ma un giramento di testa, un po' come quando prendi una testata contro il muro :cool: Una sorta di blackout: il corpo andava avanti, ma il cervello era spento.

Mi piacciono le ragazze, fino a qualche mese fa ero fidanzato, da oltre un anno, poi ci siamo lasciati. Comunque, dopo questa storia, ho frequentato altre ragazze, ma nulla di serio (solo sesso insomma)

No, l'unica cosa che mi sono chiesto è cosa intendesse con "una bella castigata te l'avrei data volentieri...", ma non è che mi faccia molto piacere pensarci.

Sinceramente, una volta mi è capitato di vedere un porno che iniziava in un modo e finiva in un "altro", tuttavia la cosa mi lascia indifferente, posso provare ammirazione a livello estetico per un corpo maschile, ma non eccitazione e attrazione.

 

 

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Per quanto riguarda il tuo amico, credo proprio stia proprio male, magari sta pensando "ecco, ho rovinato tutto!". Approfittate dell'appuntamento per spiegare l'accaduto e vaglia tu stesso la possibilità che ti ho appena consigliato; parlo anche un po' per esperienza personale, ho un ottimo amico che con me scambia gesti affettuosi (non slinguazzate o affini, ma qualche bacio "stampo" qualche volta accade) ed è assolutamente etero, e scommetto che lui, come te, non si è mai visto in coppia con un altro uomo o attirato da altri ragazzi, semplicemente è così...fra buoni amici è normale si crea un amore che per molti versi è simile o del tutto uguale, al rapporto affettivo fra due fratelli.

 

Tienici aggiornati, ciao!

 

Spero proprio di non averlo ferito e che non stia soffrendo, non è assolutamente mia intenzione questo. È scontato che chiarirò tutto sabato prossimo, ci tengo davvero tanto a lui, non mi sembra il caso di rovinare questa amicizia.

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Guest burro.e.miele

Però nel frattempo avrà usato il suo amico come "cavia" e dato il suo coinvolgimento emotivo non mi sembra la cosa migliore. A meno che non gli dici tutto chiaramente, ma questo dipende anche dalla tua volontà di approfondire la cosa.

 

C'è poco da usarlo come cavia, anche in un'improbabile ipotesi analoga alla tua: distanza e impegni ci separano. Tuttavia concordo sul fatto che si debba fare chiarezza sulla cosa.

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va' dove ti porta il cuore, diceva un libercolo uscito alcuni anni fa... certe cose si sentono da dentro, senza stare a pensarci. Da come racconti, non credo che le cose fra te ed il tuo amico evolveranno in senso "sentimentale". Però parlaci, e digli che gli vuoi bene. E non lasciare che l'educazione al contegno ed al controllo delle emozioni sciupino una così salda amicizia. Ha bisogno di confrontarsi francamente, dopo la sua rivelazione. Fare finta di nulla e soprassedere minerebbe silenziosamente il vostro rapporto. All the best, andrea

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Se intervengo, è solo perché mi piace il tuo scrivere. E, dalla mia esperienza, posso dirti questo: occorre tempo, agli animi domi o controllati, perché si possa aprire la breccia di una possibilità. L'educazione alla inespressività si trasforma in dominio razionale, ma non sempre il volere, o quel che vorremmo fare di noi, coincide con quello che siamo. Non ho diagnosi pronte, non saprei dirti cosa sei da quattro righe scritte nel dubbio. Sono solo sicuro che negli educati al rigore, il percorso può essere assai lento, e, talvolta, doloroso. Beninteso, una volta tanto, no ho la pretesa che queste mie parole abbiano valore universale.

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Se intervengo, è solo perché mi piace il tuo scrivere.

....

Beninteso, una volta tanto, no ho la pretesa che queste mie parole abbiano valore universale.

 

modesto

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Bohh,io non mi preoccuperei più di tanto.

Intanto eri alquanto gonfio da quello che ho letto,il che non aiuta in queste situazioni.

Perche' se da una parte puo' abbattere certe barriere emotive,dall'altro poi ti lascia con un pugno di mosche in quanto le sensazioni stanno a troie.

Lui,il tuo amico,è chiaramente gay,te lo ha detto e te lo ha fatto capire piuttosto chiaramente  :salut:

Tu...boh,non lo so.

Da una parte,il solo fatto che tu sia qui,in un forum simile,depone a tuo sfavore (se vorresti che ti dicessimo che sei etero ovviamente).

Dall'altra pero' non capisco tutto questo preoccuparsi.

Vi conoscete da mille mila anni,vi volete bene in quanto amici da tanto tempo,e lui ti da un bacio (da gonfio).

Come puo' non confonderti una cosa del genere?

Ti diro',se la mia migliore amica mi facesse un ciocco del genere,avrei un casino di dubbi anche io.

Ci sto bene da anni,mi conosce come nessuno,è una bella ragazza e potrei creare una famiglia...

Detto schiettamente,non si puo' essere gay se non ti tira per gli uomini.

E se non ti tira,vai sereno.

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Secondo me dovresti solo startene più tranquillo. Non ha molto senso capire se sei etero o bisex e decidere di questo rapporto in base alla conclusione a cui arrivi. Il processo dovrebbe essere l'inverso.

Il fatto che non ti abbia disgustato il suo bacio, non vuole assolutamente dire che tu sia gay; così come il fatto che non hai provato nulla di sessuale non è una garanzia di eterosessualità. Ti faccio un esempio. Quando avevo 18 anni mi sono innamorato di un ragazzo conosciuto ai campetti. Lo pensavo giorno e notte, pensavo di uscirci, di passare il tempo con lui. Poi ho iniziato a pensare a come sarebbe stato baciarlo e mi sono concesso il lusso di un "amore platonico". Io ero davvero convinto che non c'era nulla di sessuale in questo amore, che ho tenuto sempre solo per me. Non ho mai pensato di farci sesso, ma questo perché anche io come te non mi vedevo a stare con un uomo. E poi c'è sempre da capire che cosa può essere il sesso con un uomo. Non a tutti piace l'idea (e la pratica) del sesso anale per esempio. A me non ha mai eccitato e questa cosa l'ho usata come scusa per nascondermi a me stesso: non mi piace quindi non sono gay.

Guarda, col senno del poi io ti consiglierei semplicemente di essere te stesso. Se ti capita l'occasione (e la voglia) di baciare questo tuo amico, stai tranquillo e fallo, che non cambia assolutamente nulla. Al limite se scopri che certe cose non ti piacciono semplicemente non le farai più. L'unica cosa, anche se potrebbe essere imbarazzante, parlane con il tuo amico. In questo modo anche lui saprà come comportarsi e non crearsi troppe aspettative. E di sicuro aiuterà a rinsaldare la vostra amicizia! In bocca al lupo e facci sapere!

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Non farti troppi problemi su cosa sei e cosa non sei, per ora non è la priorità. :salut:

La priorità è salvare questa amicizia. Non che ci siano problemi di fondo, intendiamoci, ma possono essersi creati dei malintesi.

Lui potrebbe essersi illuso, per esempio. Sono ipotesi. Può essere che anche no.

Non metterlo al corrente dei dubbi che hai su te stesso; fagli piuttosto sentire che per lui continuerai ad esserci, anche a distanza. Mi fa piacere il fatto che, se ho capito bene, lui non la vive male questa attrazione.

Siete migliori amici, un'attrazione anche sessuale ci può stare. Diciamo che quando con la persona più importante della tua vita hai condiviso tutto, ti viene poi naturale, in alcuni casi, volerci condividere anche la tua intimità più profonda, fisicamente parlando.

Che poi questa scelta rimanga platonica o meno, si concretizzi in atti o no, sta a voi deciderlo.

Se gli uomini non ti attirano fisicamente non sei gay.

Sei solo un amico, sei capace di provare affetto, e mentalmente sei aperto. Il tuo amico è fortunato ad avere te, e tu sei fortunato ad avere lui.

Quindi il consiglio ultimo è: meno seghe mentali e vivetevela st'amicizia! :ok:

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Quindi il consiglio ultimo è: meno seghe mentali e vivetevela st'amicizia! :eek:

 

A mio parere non è questa la strada da percorrere. Le "seghe mentali" sono necessarie eccome, per lo meno per mettere ordine in mezzo a tutto ciò che di nuovo è venuto alla luce. Sicuramente non si arriverà subito a una conclusione, ma almeno si ristabilisce un nuovo punto da cui ripartire.

Le questioni sono diverse, e, secondo me, è bene tenerle distinte: un conto è la tua possibile bisessualità, e un conto sono i nuovi aspetti del rapporto col tuo amico.

Riguardo alla prima questione purtroppo non saprei cosa dirti (sono un po' estraneo a questo ambito  :salut:), forse ti devi mettere in gioco, e osare, ma è bene che tu scopra il tuo orientamento indipendentemente dall'eventuale attrazione verso questa persona. Riguardo alla seconda, se fossi al posto tuo non riuscirei mai a ignorare che adesso nell'amicizia ci sia anche una componente di attrazione sessuale (e per questo non sarebbe più una vera e propria "amicizia"...); non tanto perché ciò debba essere un problema, quanto invece perché, a mio giudizio, è fondamentale avere piena coscienza di quale rapporto c'è sempre stato, e di quale nuovo rapporto potrete avere, alla luce di ciò che hai scoperto. Parlarne con lui è la cosa migliore.

L'unica cosa che ti direi io è di rifletterci a fondo, con calma e ordine. E ovviamente ci vuole tempo  :ok:

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Lorens, d'accordo con molte cose che dici, soprattutto col tuo incipit, ma non dimenticare il fatto

(das Factum) della repressione dell'omosessualità, in tutto il mondo. Non è che le amicizie

adolescenziali tra ragazzi nascono e sono, in linea generale, amicizie consapevolmente distinte da amori,

gli amori omosessuali essendo leciti (e addirittura incoraggiati e protetti come quelli etero). E' vero

esattamente il contrario. Queste amicizie sono un groviglio inestricabile di varie pulsioni,

anche di pulsioni omosessuali che «non si è avuto il coraggio» (il riferimento è chiaro) di portare alla

luce. Non sarebbe dunque la prima volta che invece di nascere e morire nel non detto e nell'interdetto,

una amicizia tra maschi potesse far nascere e far emergere tutt'un'altra ricchezza di cose inespresse, e

negate.

 

Il vero problema è sapere se Burro e miele lo vuole, è interessato a questa prospettiva, ad analizzarla,

può corrispondere ad essa, eccetera.

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Guest burro.e.miele

Ringrazio tutti per le risposte e i consigli. In questi giorni, sto avendo tempo per riflettere, tuttavia penso di essere arrivato alla conclusione di non sapere ciò che davvero voglio  :salut: : seppur non sia nel mio stile, preferisco non pianificare nulla, non pensare troppo al futuro e concentrarmi sul presente, quindi, la prossima volta che incontrerò il mio amico, cercherò di lasciare da parte un po' di razionalità e rigore, discutendo un po' più umanamente sull'accaduto e su di noi.

 

---

 

Il vero problema è sapere se Burro e miele lo vuole, è interessato a questa prospettiva, ad analizzarla,

può corrispondere ad essa, eccetera.

 

Guarda, se sapessi cosa vorrei, non mi sarei mai iscritto a questo forum, non avrei mai parlato a nessuno, seppur dietro un anonimo monitor, della situazione, più mi sforzo di analizzare la situazione, più dubbi e perplessità sorgono. Non è mai stato nel mio carattere raccontare le mie vicende personali, ma questa è stata davvero una batosta: è stata una delle poche volte, nella mia breve vita, in cui non ho saputo prendere una scelta, in cui non ho saputo comportarmi, in cui non ho saputo cosa volere. Per questo motivo, ho assolutamente bisogno di capire come meglio comportarmi e siccome non ho conoscenze non-etero precedenti a questo evento, con chi parlarne?

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seppur non sia nel mio stile, preferisco non pianificare nulla, non pensare troppo al futuro e concentrarmi sul presente, quindi, la prossima volta che incontrerò il mio amico, cercherò di lasciare da parte un po' di razionalità e rigore, discutendo un po' più umanamente sull'accaduto e su di noi.

 

 

Credo che questo atteggiamento sia più che giusto e probabilmente l'unico per affrontare questa cosa

nuova che ti/vi capita. In certi casi la razionalità può essere solo uno schermo che non lascia passare

le emozioni e i sentimenti, che offre risposte preconfezionate, e quindi da accantonare per scavare

più in profondità. In bocc'al lupo!

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Guest burro.e.miele

Ieri pomeriggio, è tornato a Milano il mio amico. La sera ho fatto una sorta di festa, ho la casa libera, quindi ho invitato un po' di amici. Verso le tre, quando si è svuotata casa e si era troppo distrutti per sistemare, ci siamo seduti sul divano per guardarci un film, si è iniziato a parlare del più e del meno, di come si trovasse lontano da casa, se avesse conosciuto qualcuno, mi chiedeva come andava il mio lavoro e l'università, alla fine si è toccato il discorso vacanze ed ovviamente mi dice che io e lui avevamo in sospeso un discorso, che era l'unica ragione per cui aveva deciso di tornare qualche giorno a Milano. Silenzio di tomba. Dopo qualche minuto, gli dico che io avevo pensato davvero molto a quello che era successo in vacanza, che volevo essere sincero con lui. Gli ho detto che non avevo provato disgusto per quello che mi aveva fatto, anzi, mi sentivo lusingato, ma davvero non riuscivo a capire se si trattasse di amicizia od altro. Lui mi dice che da parte sua era davvero qualcosa di più dell'amicizia, con me sta bene, che è cotto. Beh, sarà stato l'alcol (che anche ieri sera non mancava nel sangue  :salut:) o quelle parole, ma davvero mi sono sentito emozionato, lui si è accorto (insomma, da bianco divento bordeaux) e si avvicina, cerca di darmi un bacio, ma lo respingo. Ecco, non so cosa mi è preso, infatti è rimasto anche lui un po' di stucco, però non si è allontanato, è rimasto lì, praticamente naso a naso a fissarmi negli occhi. Al che, mi dice che sono sempre il solito, se non gestisco e controllo io la situazione non sono soddisfatto. Ovviamente mi conosce come le sue tasche e ha ragione, ci facciamo una risata; riprova di nuovo e lo lascio fare. Non scendo nei dettagli, ma non è stato il classico bacio a stampo :muro:. C'è stato un altro bacio e poi un grattino sulla mia testa, finché non mi sono addormentato sul divano. Non mi sono sentito eccitato, tuttavia mi sono davvero sentito bene, cioè non mi è dispiaciuto affatto quel bacio e il resto. Boh, ho capito che non me ne frega niente di quello che sono o non sono, farò l'edonista e seguirò ciò che mi piace e mi fa star bene.  :D

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Bello il tuo modo di trarre le somme, bello quello che è accaduto fra voi.

Non è questione di "fare l'edonista", quello che stai facendo è una cosa molto più importante: è capire te stesso, prima di tutto.

Se non hai provato disgusto per ciò che è accaduto, non hai provato a non farlo accadere (nonostante l'iniziale ritrosia) e ora non hai problemi a parlarne qui con noi con apparente naturalezza direi che hai già fatto un bel passo avanti nell'indagare cosa sia il vostro rapporto di...

Già... può essere solo un rapporto di amicizia quello che fa passare alle coccole?!? Questo dovrete capirlo insieme...  :D

 

:salut:

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Al che, mi dice che sono sempre il solito, se non gestisco e controllo io la situazione non sono soddisfatto. Ovviamente mi conosce come le sue tasche e ha ragione, ci facciamo una risata; riprova di nuovo e lo lascio fare. Non scendo nei dettagli, ma non è stato il classico bacio a stampo :salut:. C'è stato un altro bacio e poi un grattino sulla mia testa, finché non mi sono addormentato sul divano. Non mi sono sentito eccitato, tuttavia mi sono davvero sentito bene, cioè non mi è dispiaciuto affatto quel bacio e il resto. Boh, ho capito che non me ne frega niente di quello che sono o non sono, farò l'edonista e seguirò ciò che mi piace e mi fa star bene.  :muro:

 

 

Adesso capisco perché il tuo amico ti dice che sei uno che si fa volere bene. Sei capace di ragionare sulle

cose che ti dicono gli altri, di accoglierle (e questa è una gran cosa); hai le tue reazioni di testa, ma sei capace di modificarle; e sei molto realista sul piano umano: la tua conclusione «farò l'edonista e seguirò ciò che mi piace e mi far sentire bene» è perfetta. Devo dire che anche il tuo amico mi piace molto. Spira tra di voi un forte affetto, una forte intesa e conoscenza reciproca, nonchè un'aria di onestà, intellettuale e sentimentale: tutte cose che non hanno prezzo.

 

:D

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