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Libri da NON leggere


cirdan

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Guest macavity

giusto...mi sono sbagliata...mocciosa è tipo il diario (e qualcuno lo compra, questo mi turba) e penso anche una cosa tipo il blog di moccia o robe così...ah si naturalmente quoto il pro caridade (detto così suona meglio :ok:)

 

per tornare in topic...

ho letto recentemente "la solitudine dei numeri primi" e lo sconsiglio. Sicuramente si legge molto bene, facilmente; però i personaggi sono tutti odiosi, tutti non ne salvo manco uno! c'è anche un personaggio gay che ho trovato idiota oltre che deprimente all'inverosimile! Mi è dispiaciuto che anche mia madre abbia letto il libro, perché il capitolo in cui si descrive la vita di questo personaggio è scritto con dei toni, che lasciano intendere che tutti gli omosessuali siano dei depressi con un torbido passato alle spalle, e che in fondo saranno sempre infelici. Così, giusto per confermare le idee che temo mia madre abbia. E se non ce le aveva, potrebbero esserle venute! :salut:

Inoltre non capisco proprio come si faccia a trovare romantica la storia tra i due protagonisti; io la definirei in un unico modo: odiosa!

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Grimmy, perchè parti dal presupposto che un ragazzo che sceglie il liceo classico debba essere già preparato in precedenza? Secondo me l'unico requisito necessario è la curiosità. Le cose poi si imparano lì.

 

No no.... La curiosità ti viene dopo... Devi essere preparato, e devi avere neuroni ben funzionanti... perchè puoi sapere la divina commedia a memoria ma se non sei intelligente non vai da nessuna parte....

Anche perchè come fai a essere curioso di conoscere il greco se non hai una minima idea di cosa significhi studiarlo??

Io mi sono iscritta al classico perché credo siala scuola migliore e più adatta a me, nonostante sia per natura molto più interessata alla biologia e alla chimica che non al latino e al greco...

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  • 4 weeks later...
  • 1 year later...

Aggiungo Siddharta, sopravvalutato e noiosissimo. La sua fama (a mio parere immotivata) lo precede, e molti lo considerano un classico della letteratura. Io lo trovo solo noioso e incocludenti.

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Senza andare sui luminari della letteratura italiana, dirò che uno dei pochi libri che non sono mai riuscita a finire è "Non ci sono solo le arance" di Jeanette Winterson, una famosa autrice lesbica. So che a molti è piaciuto, ma io lo trovo scritto (o forse solo tradotto :roll:) male e con una trama che fa acqua da tutte le parti.

 

Ma allora non sono l'unica a cui non é piaciuto per nulla :)

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Aggiungo Siddharta, sopravvalutato e noiosissimo. La sua fama (a mio parere immotivata) lo precede, e molti lo considerano un classico della letteratura. Io lo trovo solo noioso e incocludenti.

E' un libro da leggere con un occhio profondo e attento, altrimenti vedi solamente un tizio che medita senza concludere nulla per tutto il libro.

 

Invece voglio rivalutare "Cuore" di Edmondo de Amicis che ,letto in età adulta, aiuta molto a capire come il mondo non sia quello banale e stereotipato che presenta il libro e che le persone non si dividano affatto in "buoni" e "cattivi".

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I don't wanna get hurt

Io non consiglierei "La solitudine dei numeri primi"...l'ho trovato insulso, banale, privo di un insegnamento da lasciare al lettore. Ho avuto quasi l'impressione che la storia sia stata costruita in un secondo momento attorno al titolo, che di per sè può essere carino.

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il primo che mi viene in mente è "l'ultima riga delle favole" di gramellini... una palla totale e 16 € buttati nel wc! :bah:

lui può essere bravo come giornalista, ma come scrittore è meglio che si ritiri dal panorama italiano.

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Non ricordo di aver finito un libro che non mi piacesse, o da cui ritenessi di non poter apprendere nulla.

Non sono riuscito a finire Moby Dick. Mamma mia quanto è dispersivo... centinaia di pagine a descrivere come si caccia una balena, pareva un manuale per balenieri dell'Ottocento. Noia noia noia. E non mi piaceva neanche lo stile, ad essere onesto, a tratti sembrava una fanfiction. Lo abbandonai verso la fine.. forse da lì in poi sarebbe migliorato, ma ero già stremato.

 

In tempi recenti ho fatto anche un folle tentativo di lettura di Hegel. Va be' che è sempre molto specialistico come testo, però avevo già precedentemente approcciato Kant e non mi aveva dato difficoltà alcuna, quindi mi son gettato.

Assolutamente impossibile. Sono un lettore attento e analitico, ma di fronte alla "Fenomenologia dello Spirito" mi sono dovuto arrendere, quella roba è incomprensibile a meno di dedicarci una quantità di tempo ed energie di cui non dispongo. Ne ho letto la prefazione, qualche breve saggio sull'argomento e un po' di estratti significativi dalla Fenomenologia, dalla Logica e dall'Enciclopedia, e solo per questo mi sento un gran figo XD

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  • 4 months later...

Il Castello D'Otranto. Non capisco come una cosa talmente banale possa essere rimasta nella storia della letteratura. Sebbene sia il primo romanzo gotico, oltre a piazzare i personaggi in un castello e ambientare la vicenda nel medioevo manca tutta la componente inquietante e spaventosa che contraddistingue appunto il romanzo gotico inglese.

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Non ci sono solo le arance, La scomparsa dell'alfabeto, La ragazza di Pechino, Washington Square, Le affinità elettive, L'acchiappasogni, La casa dipinta, Tre sorelle, ecc

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Washington Square, Le affinità elettive,

Aspetta aspetta, perché???

Ho amato il primo (non sarà il meglio di James ma comunque...) e mi ha sinceramente divertito il secondo, anche solo per la storia della chimica sarebbe da salvare.

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Allora, Washington Square non sono riuscita a finire di leggerlo. Non so perchè, ma mi prese meno rispetto a Giro di vite, che invece mi piacque parecchio e alla fine lo lasciai lì con l'intenzione di non portarlo avanti. L'ho messo nella lista per questo motivo. Ma Btw, mi farebbe piacere invece sapere da te cosa te l'ha fatto amare, perchè non si sa mai che mi venga voglia di rileggerlo.

Le affinità elettive mi hanno annoiata a morte e per riuscire ad arrivare alla fine è stata un'impresa. La noia però arrivò da metà libro in poi, prima non si era fatta sentire. Diciamo che comunque non è un libro che rileggerei attualmente, anche se a distanza di anni mantiene il suo fascino e sono contenta, a suo tempo, di averlo letto.

La ragazza di Pechino m'ha delusa perchè la protagonista si piangeva continuamente addosso e a me le persone o personaggi così mi irritano assai. E sinceramente, non mi ha lasciato molto come libro.

Non ci sono solo le arance è dispersivo e ha un finale pessimo, cioè; in realtà non ce l'ha..!

La scomparsa dell'alfabeto è un altro libro senza senso, non si capisce dove la Viganò voglia andare a parare, è pieno di parti descrittive che alla lunga stancano e che creano false aspettative sul contenuto che dovrebbe arrivare dopo quelle parti e che invece non arriva. Poteva recuperare nel finale, invece s'è arrotolata su sè stessa pure lì. (Ricordo che quando finì di leggerlo, chiusi il libro e lo lanciai sul pavimento per quanto sentivo di aver perso tempo. Una reazione di stizza che non mi era mai successa di avere nei confronti di un libro.)

L'acchiappasogni, La casa dipinta e Tre sorelle non li ho finiti, perchè non mi piaceva la trama.

 

Tuttavia, scusate se non avevo descritto i motivi del perchè "sconsigliassi" questi libri, ma ho il catetere per la flebo inficcato in una mano, perciò scrivere è impresa ardua... ;) Dai, spero che adesso si capisca di meglio.

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Ok, però questo topic dovrebbe essere di libri da non leggere, non libri che non ci sono piaciuti.

Magari perché portano delle idee che per noi sono sbagliate ecc. Infatti per me non esistono libri da non leggere, mentre di libri che non mi sono piaciuti ne ho a pacchi.

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Ok, però questo topic dovrebbe essere di libri da non leggere, non libri che non ci sono piaciuti. Magari perché portano delle idee che per noi sono sbagliate ecc. Infatti per me non esistono libri da non leggere, mentre di libri che non mi sono piaciuti ne ho a pacchi.

Ah ok. La prossima volta leggerò meglio e scusate per l'incomprensione. ;)^_^

A questo punto, m'è venuto in mente un libro che proprio non è da leggere, perchè è fondamentalmente un libro omofobo, ricco di pregiudizi e considerazioni negative su gran parte di ciò che riguarda l'omosessualità e cioè: Amore e orgasmo di Alexander Lowen.

Quel libro mi ha fatto stare veramente male e se posso, non lo consiglio a nessuno. Soprattutto a chi si è appena scoperto. Le cose che scrive Lowen per fortuna sono superate o confutate e se uno psicologo pensa ancora di curare l'omosessualità o di considerarla una patologia mentale e una malattia fisica, viene radiato dall'albo degli psicologi, ma purtroppo c'è ancora qualcuno che si rifà alle sue teorie. Tipo quei due deficienti che hanno scritto un breve manuale sul Narcisismo della Xenia Edizioni.

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Secondo me si può anche dire che un libro non è piaciuto,

ma bisognerebbe spiegare il perchè.

 

Insomma Emu al 90% qualunque libro non ci sia piaciuto

ci ha annoiato, non ci ha preso alla lettura.

 

Nel caso del Piccolo Principe, non ti piacciono le favole?

lo hai trovato moralistico? ( troppo buono, troppo puro,

troppo ingenuo...insomma, "che palle" in questo senso )

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  • 1 month later...
ShinkuNoshonen

vediamo se ho capito lo scopo del topic:

-Per sempre (Susanna Tamaro): un libro pieno di luoghi comuni e banalità, il protagonista è tratteggiato con tutti gli stereotipi negativi degli uomini (inaffidabile, incoerente, inconcludente, che si perde dietro alla prima sottana che passa...) il messaggio dell'autrice vorrebbe essere "quando hai perso tutto, non perderti ne' piangiti addosso:cambia vita e ricomincia daccapo, tuttavia verrai ricompensato per le cose buone che hai fatto..."

Bah, nel libro non trovi nulla di questo, e se uno cerca uno sprone o un conforto da questa lettura ti verrà voglia di prendere il suddetto tomo e buttarlo nel cestino...

Ho come l'impressione che l'autrice l'abbia scritto spinta dal risentimento o dalla delusione...

 

_Lesbo è un'isola del mar Egeo (Alessandra Bianchi) orbene dopo aver letto questo libro uno pensa che le ragazze omosessuali siano tutte delle pazze psicopatiche sempre alla ricerca del sesso... la scena del sesso con la Signora altolocata è grottesca, così come la storia della prostituta... ora una persona che si diceva vicino all'autrice affermava che la storia fosse tratta da esperienze vissute... spero l'autrice ci abbia ricamato parecchio sopra, non posso credere che una donna (ok lo ammetto di psicologia femminile ne capisco ZERO) dopo tutte quelle esperienze possa uscirsene con certe sparate da psicologia spiccia, davvero, o ti ricoverano alla neuro o diventi una super psicologa...

 

spero di non essere andato OT e di aver scritto in maniera comprensibile...

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ti ricoverano alla neuro o diventi una super psicologa...

 

apertura di un piccolo OT.

Perchè la neuro? La scrittrice ha l'alzheimer, il parkinson, la sclerosi multipla, l'epilessia, ha avuto un ictus, ischemia cerebrale, tumore cerebrale o qualche altro problema neurologico? No perchè, la neuro (o meglio, neurologia) non è psichiatria... Giusto per capire.

chiusura del piccolo OT.

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La scrittrice sta pure troppo bene, penso, ma la sua protagonista (che dovrebbe essere lei stessa, ma penso proprio sia molto romanzato) qualche problema serio ce l'ha. Effettivamente il libro è proprio brutto e poco credibile, con un finale veramente irritante tra l'altro.

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Strano che nessuno abbia citato Danielle Steel, incuriosito dalla montagna di libri scritti da lei in vendita nelle librerie ho dato uno scorcio alle trame, mi sembra roba per zitelle di mezz'età :D, tipo l'angelo che parlava con il figlio che si era suicidato e roba simile, qualcuno ha mai letto un libro di questa autrice solo per curiosità?

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Hoho è un po' che non scrivo in questo topic, e ho prooooprio un bel libruccio da aggiungere a quelli che ho citato in precedenza su queste pagine.

 

Solar

di Ian Mc Ewan

 

Me l'hanno regalato a natale dell'anno scorso, credo più per sbaglio che altro.

Dopo pochi capitoli ho inziato con raccapriccio a capire quale fosse "l'idea" che stava dietro all'opera e di coseguenza dove sarebbe andata a parare la storia. Ho voluto infliggermelo tutto, giusto perchè non era molto lungo, e giusto per confermare quello che avevo presentito (ovviamente avevo visto giusto).

Mamma mia che spreco di tempo.

Una storia inutile di un personaggio inutile che non possiede neppure mezza caratteristica che possa interessare un qualunque lettore.

Io davvero provo ad immedesimarmi nell'autore... un giorno si è seduto alla scrivania e si è detto:

"Scriverò un nuovo libro. Su cosa? Scriverò la storia di un uomo che è un FAIL vivente, una miseria d'uomo, una specie di Ugo Fantozzi con un nobel, fisicamente e caratterialmente non-attraente, di indole meschina, a cui di norma succedono cose che se va bene fanno sbadigliare, al quale di capiterà un fatto che darà il via ad una serie di eventi che porteranno a un MEGA-FAIL, giusto per confermare che il protagonista è un Sfigato con la S maiuscola anche nei suoi imbrogli e nelle sue bassezze"

 

Bella m**da!

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ShinkuNoshonen

apertura di un piccolo OT.

Perchè la neuro? La scrittrice ha l'alzheimer, il parkinson, la sclerosi multipla, l'epilessia, ha avuto un ictus, ischemia cerebrale, tumore cerebrale o qualche altro problema neurologico? No perchè, la neuro (o meglio, neurologia) non è psichiatria... Giusto per capire.

chiusura del piccolo OT.

 

In realtà è un modo per dire Neuropsichiatria... e comunque è anche un modo gergale di esprimersi...

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So bene che è un modo gergale di esprimersi, ma è un modo molto triste per esprimersi. Siccome ci sono persone che hanno malattie neurologiche pesantissime, non credo sia carino da parte di queste persone leggere commenti di quel tipo, neanche per scherzare. Tutto ciò che non funziona correttamente a livello psichiatrico (anche semplicemente psicologico) in persone affette da malattie neurologiche è dovuto a danni gravi causati al cervello. I fattori psicologici influiscono su malattie di quel tipo, perchè appunto il cervello non funziona correttamente come prima della malattia, ma queste persone non nascono folli e non sono schizofreniche neanche dopo (la maggior parte delle volte hanno problemi di demenza, cambi repentini dell'umore, irascibilità, perdita della memoria, deficit cognitivi), ma a causa di malattie fisiche devastanti. Secondo me potevi avere più tatto, visto che sai cosa significano quelle parole, magari non andare per stereotipi. In più, la Neuropsichiatria non è più unificata da circa 40 anni e si divide, appunto, in: Psichiatria e Neurologia. E' rimasta Neuropsichiatria infantile, ma non è una materia carina pure quella, visto quello che stanno combinando coi bambini della gente... Va be dai, almeno ci siamo chiariti.

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ShinkuNoshonen

Lungi da me voler offendere chichessia, ma ti ringrazio del tuo post (non leggerci polemica, non ce n'è) mi ha fatto capire quanto risulti fastidioso il fatto di riprendere un perfetto estraneo.

Posso capire che un luogo comune possa darti fastidio, soprattutto se così ferrata in argomento, ma prima di lanciarti a spada tratta a riprendere chi ha fatto un commento (che tra parentesi non mi pare così offensivo, sul forum si è letto ben peggio) cerca di capire il periodo in cui è contenuto. Avrei dovuto mettere delle virgolette? hai perfettamente ragione, ma qui non siamo nel mondo felice dove nessuno commette errori, e io in quanto essere umano sbaglio come gli altri.

Come spero di aver fatto capire sono ben disposto a chiedere scusa a chi si è sentito offeso da quello che ho scritto, ma un attacco mirato come il tuo mi è sembrato volutamente saccente, e come tale mi ha fatto rimanere male (probabilmente un offesa diretta mi avrebbe infastidito meno). scusa se ho tirato per le lunghe ma sentivo di esprimere quello che ho scritto,

grazie per il tempo che hai dedicato a leggere questo post.

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