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Libri da NON leggere


cirdan

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creato un topic dove ognuno propone libri che lo hanno colpito favorevolmente perchè non dovrebbe esisterne uno in cui parlare di libri che proprio non ci vanno giù??

 

Titolo: Il piacere

Autore: Gabriele D'Annunzio

Come al solito D'Annunzio è maniacale nei particolare e ancora di più in questo libro, che vuole raccontare la storia di Andrea Sperelli, un esteta romano.

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Titolo: Le confessioni di un Italiano

Autore: Ippolito Nievo

e provate a contestarmi che sia brutto.

Non solo è orribilmente buonista e inutile, ma è pure di una noia mortale! Il tutto condito dal fatto che me l'ha proposto la mia professoressa di italiano del ginnasio, che dio la fulmini.

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che dio la fulmini.
muahahahahahahahahahahahahhahahaha (scusate non cel'ho fatta a trattenermi :look::cry::no:..

 

Titolo: Le Metamorfosi

Autore: Kafka

So che molti lo adorano, ma dio santo io quando l'ho letto volevo uccidermi. forse perchè costretto a leggerlo per ragioni scolastiche? che dio fulmini anche i miei professori (tanto che fa fuori quelli di jack :gh: )

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che dio la fulmini.
muahahahahahahahahahahahahhahahaha (scusate non cel'ho fatta a trattenermi :cry::no::gh:..

 

Titolo: Le Metamorfosi

Autore: Kafka

So che molti lo adorano' date=' ma dio santo io quando l'ho letto volevo uccidermi. forse perchè costretto a leggerlo per ragioni scolastiche? che dio fulmini anche i miei professori (tanto che fa fuori quelli di jack :D )[/quote']

 

:look: ERETICO !

 

(non per Dio, ma per Kafka)

 

E pensa e ripensa non trovo nessun libro che non mi sia piaciuto. Forse anche perchè i libri che non mi prendevano li abbandonavo dopo un paio di pagine, e non sono mai stato costretto a leggere a scuola... semmai il contrario. Resto dell'opinione che ogni lettura sia un incontro. E se l'incontro non avviene nei momenti giusti, e nelle modalità giuste, può risolversi malamente.

 

Ma in fondo, tanto per dare un nome, ho abbandonato i Brodenbrook (e non so nemmeno se si scriva così) di Mann dopo sole tre pagine :P

 

Errata corrige: Buddenbrook

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Ce ne sarebbero tantissimi... Ma il primo a venirmi in mente è l'ultimo che ho letto in ordine di tempo: "Memnoch il diavolo" della Rice.

 

La delusione mi brucia tanto di più perché a me la Rice piace molto, di solito: temo invece che quello sia un capitolo delle "cronache dei vampiri" da dimenitcare assolutamente...

 

Il motivo del mio disgusto l'ho spiegato nel topic apposito... e non aggiungo altro perché so che molti sono appassionati della Rice e non vorrei spoilerare...

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Perdonatemi, ma non sono assolutamente stato in grado di digerire un romanzo senza trama come I Malavoglia di Verga, la cui lettura mi fu imposta dalla prof. di italiano (la quale prof. si riprese tutta la mia stima pochi mesi dopo facendomi leggere Il Fu Mattia Pascal :look: ).

No, veramente, Verga non lo sopporto, mi spiace. :shock:

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Michele1982
Ce ne sarebbero tantissimi... Ma il primo a venirmi in mente è l'ultimo che ho letto in ordine di tempo: "Memnoch il diavolo" della Rice.

Ti quoto alla grande Pyer! Non so come ho fatto a leggerlo tutto...forse il capitolo più basso della Saga dei Vampiri...

 

Ah, mentre a melLa metamorfosi di Kafka è piaciuto molto, anche se era un libro "imposto" dalls scuola, lo lessi tutto in un giorno, ne rimasi affascinato!

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D'accordissimo sui Malavoglia, non capisco come venga mitizzato un libro così noioso! E il dramma è che l'ho dovuto sostenere per partito preso contro la mia adorata professoressa del ginnasio (sì, sempre lei).

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Amore, una volta o l'altra dobbiamo parlare del tuo rapporto conflittuale coi prof... :look:

 

Quanto a Verga, ho l'impressione che pochi oggi riescano a digerirlo (me compreso), ma bisogna valutarlo nella prospettiva storica e alla luce dell'importanza rivoluzionaria che ebbe all'epoca. Se questo tipo di ottica viene trascurata credo sia colpa dell'insegnamento, non di Verga in sé... :cry:

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Amore, i prof sono NEMICI :look:

 

Quanto a Verga e anche a Nievo, è ovvio che bisogna valutarli nella loro prospettiva storica, ma la bellezza di un libro dovrebbe trascendere la storia. I classici sono tali che riescono a parlare a ogni epoca...le confessioni di un italiano dopo duecento anni non ha più nulla da dire. E allora seppelliamolo!

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Vorrei darti torto per il gusto di contraddirti, ma non posso per coerenza: ssono esattamente gli stessi argomenti che uso di solito contro Carducci e De Amicis... :look:

 

Entrambi portatori di un pensiero conservatore e antiquato attraverso una retorica tronfia che nel primo ammazza la poesia e nel secondo la narrativa.

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Senza andare sui luminari della letteratura italiana, dirò che uno dei pochi libri che non sono mai riuscita a finire è "Non ci sono solo le arance" di Jeanette Winterson, una famosa autrice lesbica. So che a molti è piaciuto, ma io lo trovo scritto (o forse solo tradotto :roll:) male e con una trama che fa acqua da tutte le parti.

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Yrian, su De Amicis posso anche essere d'accordo; no, anzi, lo sono senz'altro! :D

 

Ma quello che hai detto su Carducci (portatore "di un pensiero conservatore e antiquato"?!?) non mi sembra avere alcun fondamento... Ma tu parli di Giosuè, vero? non è che ti riferisci a qualche omonimo? :uhm: :roll:

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:) che ha guerra e pace che non va? :uhm:

 

@ Alexarcus: i Buddenbrook non sono così male, ma si potevano scrivere agevolmente in 50 pagine :rotfl:

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Guest -NakedOnTheSand-

Mi linceranno, ne sono certo, ma leggere le cose imposte le rende odiose ai miei occhi. Se poi, per le interrogazioni, i capitoli e i dialoghi tra i personaggi devono essere saputi a memoria o quasi, ancora peggio. Tutto ciò spiegherà il mio odio per I promessi sposi che furono al 60% la causa dell'anno più brutto della mia vita: il 5 ginnasio. :)

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Sono d'accordissimo...per ogni due capitoli dovevo fare il riassunto, scegliere un episodio e commentarlo. In più in classe veniva "drammatizzato", ossia i personaggi erano interpretati dai miei compagni di classe. Inutile dire che la monaca di Monza divenne un'emiliana dai facili costumi, Don Abbondio fu interamente interpretato con una voce da pokémon e Renzo non riuscì mai a leggere più di tre righe consecutive senza sbagliare, con la stessa intonazione del distributore che quando al casello ritiri il biglietto ti augura un buon viaggio.

E io, dato che stavo simpatico alla mia cara prof, che assegnava i ruoli, ero...l'Innominato.

Un incubo! :)

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Ma... ma... Yrian, Carducci non è conservatore e antiquato!!! A scuola non l'ho studiato così, dalle sue opere non traspare questo... :) :) :)

 

Comunque sono d'accordo anche sui Promessi Sposi, anche se, fra un capitolo noioso e uno ancora più noioso, ogni tanto ha dei momenti molto elevati. :)

 

EDIT: e Le ultime lettere di Jacopo Ortis? Io non ce l'ho fatta, a finirlo... :)

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"La linea della Bellezza" di Alan Hollinghurst. E' un libro pieno di pretese letterarie, elegantemente scritto, ma i pregi si fermano qui La storia è inconsistente, i personaggi insignificanti e antipatici, l'azione è lentissima, e l'idea di chiamare il protagonista, ospite di una famiglia aristocratica che lo tollera a malapena "Guest", ospite, appunto, fa cascare le braccia. Sì, ci sono scene di sesso esplicito, ma non ne vale la pena, quando il resto è di una noia pazzesca.Se il vostro ragazzo soffre d'insonnia, regalateglielo: è la risposdta della letteratura gay al Valium.

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  • 4 weeks later...
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Su Verga, ahimé, concordo in toto. I Malavoglia riuscii a leggerli, con lacrime amare. Ma Mastro Don Gesualdo, dopo cinque pagine, si è visto scaraventato quanto più in fondo possibile nella mia biblioteca :asd:

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Guest Anubis

Normalmente se mi sconsigliano un libro devo assolutamente documentarmi.

Però qui sconsigliano i classici!!!

 

Io penso che se un libro merita di essere letto è un libro con cui noi non siamo daccordo e he troviamo noioso, poiché io penso che senza confronto non si può progredire e poi poiché se lo troviamo noioso c'è qualcosa che troviamo noioso nel mondo o in noi.

 

Comunque ufficialmente da parte mia sconsiglio completamente tutte le opere dei "maestri del Sospetto" penso sia anche banale il perché (ufficiosamente vi invito caldamente a leggerle).

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grandguignol

E pensare che io ADORO Verga... Mi lessi veramente il leggibile l'ultimo anno di liceo...

 

Il vero dramma de "I promessi sposi" è il modo in cui viene barbaramente fatto leggere al Ginnasio: tra riassunti, sottolineare quante volte Lucia va in bagno, quante volte Don Abbondio dice messa, individuare l'area semantica che va da pagina X a pagina X, cercare il narratore interno ed esterno, fare la divisione in sequenze... Macro e micro sequenze ovvio... Beh io sfido chinunque a godersene la lettura...

Essenzialmente viene fatto leggere per applicare i principi di narratologia...

 

Veri e propri libri da sconsigliare non ne ho. Forse uno: "Lessico famigliare" della Ginzburg, che, seppur breve, mi annoiò a morte...

 

Sconsiglierei invece delle edizioni...

Una casa editrice gloriosa come l'Einaudi si permette sovente delle sviste colossali: lasciamo pure da parte le traduzioni di Rosa Calzecchi Onesti di Omero e Virgilio, da me già denigrate altrove...

Ma l'edizione di "Guerra e pace" non riporta traduzione alcuna delle numerosissime parti in francese.

L'edizione di "Due di Due" di De Carlo è un ricettacolo di errori di stampa. (Spero che con l'ultima edizione le cose siano cambiate...)

Con "Il rosso e nero" di Stendhal si arriva forse al culmine: nelle pagine iniziali il curatore dice già come andrà a finire il libro. Innumerevoli inoltre gli errori (ORRORI!) di grammatica...

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Con "Il rosso e nero" di Stendhal si arriva forse al culmine: nelle pagine iniziali il curatore dice già come andrà a finire il libro. Innumerevoli inoltre gli errori (ORRORI!) di grammatica...

 

:kiss::D

 

Errori di grammatica? Stendhal? Ma cosa hai letto? Io ho un'ottima edizione di "Le rouge et le noir" della Folio Classique  (con prefazione di Jean Prévost) e ti giuro che errori di grammatica non ne ho trovati.

Ho seguito numerose lezioni di letteratura francese all'università, ho ascoltato opinioni spesso contrastanti su Stendhal, ho letto parecchi saggi, ma non mi era mai capitato in vita mia di vedere catalogato "Le rouge et le noir" come libro da non leggere. E poi Julien Sorel è un personaggio così affascinante ed enigmatico!!!

Ma abbiamo letto lo stesso romanzo io e te?

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grandguignol

Abbiamo letto letto lo stesso romanzo, ma tu non hai letto il mio intervento...

Ho sconsigliato l'EDIZIONE dell'Einaudi... NON il romanzo in sè, che è bellissimo.

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Oops, pardon! Non avevo capito che tu stessi criticando la casa editrice!

Comunque spero tu abbia letto il romanzo in questione in lingua originale.

Non mi piace nessuna delle traduzioni attualmente in commercio...

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Titolo: Wuthering Heights (Cime Tempestose)

Autore: Emily Brontë

 

Un aborto, una noia mortale dall'inizio alla fine, un Harmony citato dai libri di letteratura come "un delizioso classico di un amore travolgente e passionale" per dio solo sa quale motivo . Vabbè che Emily Brontë, così come le sue sorelle, era una sfigata senza precedenti (una che muore in piedi mentre cucina la cena rasenta veramente il patetico), ma per quale motivo al mondo ha dovuto scrivere una porcheria simile, così che dovessero sciropparsela gli (ex) studenti di liceo linguistico due secoli dopo?

 

Ho dovuto leggerlo sotto costrizione, perdonate la mia acidità ma non l'ho mai digerito quel libro :kiss:

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