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omosessualità e pedofilia


tolliver

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Vabbé, dopo tutti questi giri di parole voglio dire una cosa più soggettiva....

Per rispondere alla domanda del thread: ovviamente non c'è correlazione tra omosessualità e pedofilia!

 

Poi voglio dire una cosa che si discosta un po' dal tema centrale...

Secondo me non si può considerare l'omosessualità naturale e bella (un "diverso" modo di amare) e la pedofilia come una malattia mentale...

Cioè: assunto che noi omsoessuali non siamo malati/perversi, allora non lo sono neanche i pedofili...

 

Io naturalmente sono contro gli atti sessuali pedofili così come sono anche contro alle moelstie sessuali sulle donne...

ma una tendenza sessuale non implica necessariamente una data condotta...

 

Cioè, mettiamola così: i pedofili amano diversamente come noi: a noi piacciono gli uomini, a loro piacciono i bambini...

Mi sento in dovere di avere rispetto del loro "diverso modo di amare", così come noi chiediamo rispetto per il nostro...

Poi è evidente che se uno abusa sessualmente di un bambini allora bisogna metterlo in carcere e buutar via la chiave...ma questo vale epr tutti, anche per chi abusa delle donne

 

Ma se una persona è attratta sessualmente dai bambini e non abusa di essi e capisce che non deve farlo, ha tutto il mio rispetto!

 

Detto questo, ripeto: l'omsoessualità è diversa dalla pedofilia, ma anche se ci fosse una correlazione io non me ne vergognerei... perché ciò che distingue una persona dall'altra (in senso buono e cattivo) sono le sue azioni, e non il suo "modo di amare"

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sappiamo benissimo che esistono pedofili tra gli etero e gli omosessuali ma che la pedofilia sia -correlata- in qualunque modo con l'omosessualità non esiste proprio, non esiste niente che lo confermi, nessuno studio serio che ne stabilisca una correlazione.

inoltre, se dei tizi si mettono a fare -associazioni di persone- di qualunque genere non significa che esista una correlazione effettiva. poi il discorso su boy love e girl love (bah...) fare la conta dei siti non ha senso, faccio l'esempio: se per statistica di scoprisse che in russia nascono la maggior parte di quei siti vorrebbe dire che c'è una correlazione tra l'essere russi e l'essere pedofili?

 

il resto delle cose riferite a me sono solo insinuazioni che mi fanno confermare quanto detto in precedenza, le calunnie non vanno accettate.

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sappiamo benissimo che esistono pedofili tra gli etero e gli omosessuali ma che la pedofilia

sia associata in qualunque modo con l'omosessualità non esiste

 

Ma se i pedofili sono sia eterosessuali sia omosessuali è ovvio che la tua affermazione è incoerente:

«non associata in qualunque modo» è falso.

 

Inoltre tu stai usando un termine,

 

«associato», «associazione»

 

che a questo punto è estremamente vago e impreciso, e tale da ingenerare equivoci.

Licantropo ti ha già spiegato che non afferma che ci sia

 

«correlazione»

 

tra omosessualità e pedofilia, e che esse sono diverse.

 

 

ovviamente non c'è correlazione tra omosessualità e pedofilia!

 

ripeto: l'omosessualità è diversa dalla pedofilia

 

A questo punto sei tu che devi fare autocritica, Coeranos.

E, se si volessero usare parole grosse, si dovrebbe dire che sei tu che stai calunniandolo.

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in alcuni punti mi sono spiegato male. quello che volevo dire è che non esiste un qualcosa di effettivo che possa correlare gli omosessuali ai pedofili.

e comunque mi riferivo a

 

Cioè: la pedofilia omosessuale è più diffusa di quella etero...

E quindi spesso si arriva, con un ragionamento contorto, a dire che quindi c'è una correlazione tra omosessualità e pedofilia...

Si tratta però di argomenti fallaci, in quanto è la pedofilia che si esprime maggiormente in forma omosessuale, e non l'omosessualità che si esprime in forma pedofila...

 

 

se poi l'utente si mette a dire il contrario non mi cambia le cose.

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Ma se una persona è attratta sessualmente dai bambini e non abusa di essi e capisce che non deve farlo, ha tutto il mio rispetto!

 

 

Ma nella frase di Licantropo che tu citi lui dice esattamente che è fallace il ragionamento in base al quale si stabilisce

una correlazione tra omosessualità e pedofilia!

 

Cosa vuoi di più?

 

Che i pedofili siano omosessuali o eterosessuali, rassegnati: è la pura evidenza, ed è ovviamente necessario che sia così.

 

 

Ma se una persona è attratta sessualmente dai bambini e non abusa di essi e capisce che non deve farlo, ha tutto il mio rispetto!

 

L'ho sempre pensata così anch'io, e l'ho sempre sostenuto in questo Forum.

Purtroppo molta gente non è capace di fare la distinzione tra pedofilia e abuso sessuale di minori.

 

L'uso errato dei sostantivi astratti è uno delle più grande violenze che si possono commettere con il linguaggio.

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Forse gioverebbe sapere di cosa si parla.

 

Sotto Petain e poi con De Gaulle fino all'emendamento Mirguet del 1960

in Francia si punisce l'omosessualità nella forma di un trattamento diverso

e discriminatorio della "corruzione di minorenni" e badate bene che ai tempi

maggiorenni si diventa a 21 anni.

 

L'idea è che gli atti sessuali "contro natura" se rivolti al minore creano un danno

maggiore perchè lo traviano facendolo diventare omosessuale. Questo ordine

concettuale era assai diffuso ed in parte lo è ancora oggi ( una esaustiva testimonianza

la dà la famosa intervista ad Andreotti quando si dibatteva sui Dico in cui disse che da

grande comprese il motivo per il quale la madre non lo mandava al Cinema da solo...)

 

Se la situazione normativa è questa, è ovvio che per certi versi tutti gli omosessuali sono

potenziali pedofili ed è ovvio che invece l'atto rivolto contro la ragazzina seppur illegale non

è "contro natura". Se a questo associamo poi il fatto che la bambina e la ragazzina effettualmente

subiscono violenza in casa, mentre i maschi vanno al Collegio o al Seminario o all'Accademia militare

e poi in caserma...cioè in strutture esclusivamente maschili e chiuse, ma certamente meno chiuse

della famiglia, ecco spiegato come di fatto storicamente si pone la connessione fra omosessualità e

pedofilia.

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L'omosessualità era/è associata alla pedofilia per motivi culturali.

Nella nostra tradizione l'omosessuale non era una persona che aveva il diritto di amare un'altra del suo stesso sesso e che poteva aspirare con questa a una vita di coppia esclusiva: l'omosessuale era un uomo adulto che poteva avere rapporti sessuali con un ragazzo necessariamente più giovane. Questa era la combinazione accettata. Un rapporto del genere era considerato sano. Tant'è che più che di omosessualità, si parla di pederastia cioè pedofilia.

Se un uomo non si ammogliava e si dedicava tutto a quel ragazzino, era considerato un pervertito, perchè non adempiva ai suoi doveri verso la natura. Tuttavia quasi tutti i più ricchi avevano una donna con cui procreare e un ragazzo che amavano fin quando non fosse diventato maturo, "maggiorenne", e in grado di gestire una relazione col sesso opposto.

C'erano addirittura, per le donne, degli istituti, cioè delle scuole riconosciute istituzionalmente: e pensiamo al tiaso di Saffo; ma spesso ci scappava l'amore, il sentimento, l'affezione e, quando quelle fanciulle, ormai mature, abbandonavano la loro maestra, lei soffriva e versava i fiumi di lacrime e di inchiostro nelle sue liriche più personali. L'amore a quei tempi non era un sentimento nel quale le persone realizzavano se stesse. Era, diciamo, un uso, una consuetudine. Esistevano l'affezione e il sesso, non propriamente l'amore come lo intendiamo noi. Infatti anche gli amici spesso facevano sesso, pur rimandendo amici, cioè senza pretendere di essere una coppia esclusiva o di poter fare a meno, in futuro, di una donna. Non realizzandosi nell'amore, non sentivano il bisogno di rivendicare quell'amore, i suoi diritti, l'esclusività della coppia...di distinguere tra omo e etero. Poi, infatti, doveva venire il tempo di ammogliarsi e bisognava mettere da parte quel tipo di amore: anche solo rilegarlo in un angolo, non per forza sopprimerlo; bastava che fosse un amore...bisessuale. Le mogli, nella cultura maschilista del tempo, accettavano di condividere il loro uomo con un altro uomo, anche oltre l'età concessa dalla società, perchè in fondo quell'uomo non era tanto "loro"; non era solo "loro marito".

 

Così l'omosessualità socialmente accettata nasce come pedofilia.

Ma attenzione: allora per pedofilia si intendevano i rapporti con quelli che noi chiamiamo "adolescenti": ragazzi non ancora maturi sotto il profilo personale, culturale e sessuale, ma nemmeno con gli organi sessuali non sviluppati: erano rapporti con i GIOVANI non con i BAMBINI. Era una sorta di "praticantato d'amore" e, nel caso dei filosofi, anche di trasmissione della propria saggezza e assennatezza attraverso il proprio seme.

Per questo sarebbe più corretto parlare di PEDERASTIA piuttosto che di PEDOFILIA.

Per noi oggi la pedofilia, facendo di tutta l'erba un fascio ("perversione per perversione!"), indica non solo la pederastia, ma anche il rapporto sessuale con bambini che non sono pronti nè psicologicamente, ma nemmeno fisicamente, biologicamente.

Quest'ultimo sì che mi sembra uno stupro, anche se il bambino appare accondiscendente, non potendo realizzare cosa gli accade, o perchè adescato con giocattolini e cose che a lui piacciono. QUesta mi sembra una profonda mancanza di rispetto verso il mondo infantile e il bambino in persona. E dove c'è mancanza di rispetto e abuso, c'è anche ingiustizia. E forse un conflitto interiore irrisolto nella persona pedofila che va dipanato. Curato.

Non vorrei fare la parte di tanti eterosessuali verso l'omosessualità, ma nell'omosessualità e nella pederastia (anche eterosessuale!), a meno che non si parli di violenza psicologica o fisica, non c'è nessun abuso, nessuna mancanza di rispetto. Non c'è ingiustizia. Però è bene riconoscere cosa è lecito e cosa non lo è, se non altro per la tutela dei bambini.

 

Oggi non tanto, ma qualche anno fa, quando l'omosessualità era considerata ancora una perversione, veniva/viene associata alla pedofilia sia per queste reminiscenze tradizionali che pervadono le menti inconsciamente, sia per un errore di banalizzazione: "Perversione per perversione!"

 

Scusatemi per la lunghezza....ma per quanto mi riguarda, ammetto la pederastia (mi piacciono di solito i ragazzi più grandi...ma non oltre i 5,6 anni eh!XD)omosessuale: quella eterosessuale è ammessa da sempre; in passato più l'uomo era grande, più era cosa buona e giusta, soprattutto agli inizi del '900.

Ma non ammetto la pedofilia.

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Darei per assunto che nel 2010

quando si parla di "pedofiia"

si parli di sesso tra un adulto

e una persona pre-pubere

(quindi sotto gli anni 12 o 14).

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Eh già, questo nel linguaggio comune. Solo che solo il ragazzo di 11 anni è prepubere mentre il ragazzo di 12 e 13 è in pubertà,

così come la ragazza di 11-12 anni è già sviluppata (la grande Aretha Franklin è diventata madre a 13 anni, 60 anni fa, e so che il menarca

si è abbassato attualmente anche a 9 anni). L'ambiguità del termine pedofilia sta nel fatto che ricopre due realtà, ragazzi/e prepuberi e già

sessualmente sviluppati/e. E soprattutto ricopre anche situazioni patologiche, di coloro che stuprano o usano del corpo di bimbi ben più piccoli.

Un vero ginepraio.

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Darei per assunto che nel 2010

quando si parla di "pedofiia"

si parli di sesso tra un adulto

e una persona pre-pubere

(quindi sotto gli anni 12 o 14).

 

Almadel, sì, tu lo dai per assunto e pure io, ma la maggior parte delle persone definisce pedofilo anche un uomo di 45 anni, per esempio, che ha rapporti con un/una sedicenne. La maggior parte definisce pedofilo in base allo scarto di età che c'è tra i due, non tanto pensando all'età della persona più piccola notando se rientra negli schemi scientifici delle pubertà. E l'uomo è ancora più pedofilo, nel sentire comune, se adesca un ragazzo.

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Tecnicamente non sarebbe difficile stabilirlo, la legge in fondo

sbroglia situazioni assai più complicate, definendo la morte legale

etc. etc. ed in effetti la soluzione secondo cui si vietavano gli atti

sessuali con persone infraquattordicenni, senza parlare di violenza

e senza definire in alcun modo chi compiva tali atti, era una buona

soluzione. Ci sono atti sessuali vietati e atti sessuali leciti stop.

 

Solo che evidentemente questa asciuttezza non rispondeva ad una

domanda sociale, se è vero come è vero che la percezione sociale

dalla realtà normativa si è progressivamente divaricata, imponendo prima

l'uso di un termine mai normato e poi continue deroghe e correzioni

restrittive etc. etc.

 

Ma forse più realisticamente quella norma non è mai stata in sintonia con

la percezione sociale del fenomeno ed a questo punto tanto varrebbe

dare una definizione legale del reato di pedofilia e quindi di pedofilo.

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Ho sentito anche altri pareri su questo tema che non condivido...

È la riflessione di una persona omosessuale...

Secondo questa persona, l'omosessualità è realmente correlata con la pedofilia.

Secondo lui, molti omosessuali tendono ad avere, seppure omosessuali, dei "gusti eterosessuali"...

Ossia, sono attratti dai maschi, ma che presentano tratti femminili come ad esempio un corpo liscio e asciutto...

Da questo seguirebbe che gli omosessuali tenderebbero ad essere maggiormente attratti dagli adolscenti che non dagli uomini adulti, in quanto i giovani hanno un corpo meno peloso , tratti più "morbidi" come le donne

Quando poi la ricerca della "femminilità" nel maschio è esasperata, allora si ottiene un pedofilo, ossia un omosessuale attratto dai bambini, nonché dei maschi completamente spogliati di virilità, senza barba né mezzo pelo sul corpo...

 

Questa teoria potrebbe funzionare assunto che sia vera la premessa: che gli omosessuali tendono a ricercare la non-virilità...

Ovviamente, la premessa è molto buttata là e non vedo nessun riscontro con la realtà dei fatti, per cui non la condivido

 

A scanso di equivoci ho sottolineato "non condivido", caso mai che qualcuno mi accusasse ancora di calunie...

Volevo solo riportare un terzo parere che ho sentito )o meglio letto) più volte

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Questa persona omosessuale, mica sei tu..."Licantropo" ? :sisi:

Non importa che rispondi...beninteso. Può rimanere anonimo.

 

Se del caso il problema principale sarebbe che si può essere

omosessuali e pensare un sacco di sciocchezze tipo il fatto

che pur essendo in due ( omosessuali ) conta solo un elemento

della coppia ( magari se stesso? ) grazie a Dio la matematica non

è una opinione...e se uno desidera una cosa, l'altro dovrà per forza

di cose desiderare quella opposta, o no?

 

Ma alle spalle di questa evidente incoerenza aritmetica, c'è di fatto

una concezione debolissima della propria omosessualità e di quella

altrui. Chiunque sia questa persona dimostra il fatto che sulla pedofilia

si proietta un immaginario di sè condizionato da un complesso di impotenza

e da una difficoltà di relazione umana che è più ampio della pedofilia stessa,

il chè a mio avviso non è calunnioso, o comunque io non mi sento calunniato,

perchè il problema non è il mio, ma il suo.

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Bella discussione. Perdonate solo un dubbio?

 

Se assumiamo che omosessualità, eterosessualità e pedofilia (nell'accezione di attrazione verso i pre-pubere) sono tre diversi orientamenti sessuali, ne consegue di fatto che:

 

Omosessualità e pedofilia non siano correlate, in quanto è indifferente all'interno dell'orientamento pedofilo - il sesso del partner (o meglio non è il punto di discrimine) quanto piuttosto la sua età;

 

Eterosessualità e pedofilia non siano correlate, per gli stessi motivi sopra elencati;

 

Dato questo per assodato, ne risulta evidente che ogni accettazione o condanna di un orientamento piuttosto che l'altro passano per due canali precisi: la diffusione e la cultura.

 

DIfficilmente l'eterosessualità sarà messa in discussione, perchè maggioritaria. Al contrario, l'omosessualità, essendo riuscita a creare dibattito e cultura di sè, in molte parti del mondo è assunta allo stesso piano dell'eterosessualità.

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Darei per assunto che nel 2010

quando si parla di "pedofiia"

si parli di sesso tra un adulto

e una persona pre-pubere

(quindi sotto gli anni 12 o 14).

 

Almadel, sì, tu lo dai per assunto e pure io, ma la maggior parte delle persone definisce pedofilo anche un uomo di 45 anni, per esempio, che ha rapporti con un/una sedicenne. La maggior parte definisce pedofilo in base allo scarto di età che c'è tra i due, non tanto pensando all'età della persona più piccola notando se rientra negli schemi scientifici delle pubertà. E l'uomo è ancora più pedofilo, nel sentire comune, se adesca un ragazzo.

 

Conosci la trama di Scusa ma ti chiamo amore?

Lui ne ha 37 e lei 17 e - nel sentire comune -

è un libro sull'eterosessualità melensa

e non certo sulla pedofilia.

 

Il discorso di Licantropo sull'efebofilia

(la ricerca dei tratti femminili può portare alla pedofilia

in quanto i bambini sono massimamente poco virili)

diventa paradossale se applicato all'eterosessualità.

Secondo tale formula infatti sono i "gusti eterosessuali" ad essere pedofili!

E se sono pedofili alcuni omosessuali che hanno questi gusti,

ne consegue che lo siano TUTTI gli eterosessuali!

(Suppongo non sia vero)

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Darei per assunto che nel 2010

quando si parla di "pedofiia"

si parli di sesso tra un adulto

e una persona pre-pubere

(quindi sotto gli anni 12 o 14).

 

Almadel, sì, tu lo dai per assunto e pure io, ma la maggior parte delle persone definisce pedofilo anche un uomo di 45 anni, per esempio, che ha rapporti con un/una sedicenne. La maggior parte definisce pedofilo in base allo scarto di età che c'è tra i due, non tanto pensando all'età della persona più piccola notando se rientra negli schemi scientifici delle pubertà. E l'uomo è ancora più pedofilo, nel sentire comune, se adesca un ragazzo.

 

Conosci la trama di Scusa ma ti chiamo amore?

Lui ne ha 37 e lei 17 e - nel sentire comune -

è un libro sull'eterosessualità melensa

e non certo sulla pedofilia.

 

Il discorso di Licantropo sull'efebofilia

(la ricerca dei tratti femminili può portare alla pedofilia

in quanto i bambini sono massimamente poco virili)

diventa paradossale se applicato all'eterosessualità.

Secondo tale formula infatti sono i "gusti eterosessuali" ad essere pedofili!

E se sono pedofili alcuni omosessuali che hanno questi gusti,

ne consegue che lo siano TUTTI gli eterosessuali!

(Suppongo non sia vero)

 

Non hai capito bene il senso della teoria, Amaldel...

Quello che questa persona sostiene ( e non sono io, per rispondere a Hinzelman... infatti io ho detto chiaramente a questa persona che non son' d'accordo) è che sostanzialmente moltii omosessuali sono omosessuali incompiuti, e per cui pur essendo attratti dal sesso maschile, hanno ancora una preferenza per le curve femminili (per il corpo liscio e la finezza femminile)...

Praticamente la premessa di questa teoria è che difficilmente si diventa completamente omosessuali, e molti omosessuali sono in parte attaccati al corpo femminile, e non apprezzano cioè la mascolinità/virilità in tutta la sua essenza...

Il risultato quindi sarebbe che molti omosessuali preferiscono i ragazzini piuttosto che gli omoni, perché vedono nei ragazzini quella finezza femminile: il corpo glabro, la voce "fine", la muscolatura poco sviluppata, ecc...)

Questo ragionamento ovviamente può valere per la pedofilia omosessuale , e non per quella etero.

 

Gli eterosessuali sono attratti dalle donne, per cui non hanno il problema che questo teoria spiega, perché nelle donne trovano tutto ciò di cui hanno bisogno...

 

 

Questa teoria potrebbe funzionare molto bene assunto che sia vero che la pedofilia omosessuale è più diffusa di quella etero, o rispettivamente se fosse vero che molti omosessuali abbiano questa propensione nel ricercare i tratti femminili...

 

Siccome la premessa non è dimostrata, penso che questa teoria sia falsa

 

Però volevo riportarla perché l'ho letta più di una volta... e io penso che l'abbia messa in giro la cultura "boylover" (ossia i pedofili omosessuali) che descrivono l'omosessualità vista dai loro occhi...

 

Sebbene io pensi che questa teoria non possa essere applicata all'omosessualità, penso che invece possa essere applicata molto bene a descrivere il meccanismo psicologico dei pedofili omsoessuali: un misto di eterosessualità e omosessualità. In pratica una sessualità confusa: un piede di qua e uno di là. Un po' come se non avessero compiuto una "scelta" precisa.

 

 

In effetti ai pedofili ciò che attrae dei bambini sono proprio quei tratti feminili sopra citati...

 

Bisogna però aggiungere anche l'attrazione per l'innocenza, l'ingenuità e la fragilità dei bambini, nonché per il mondo dell'infanzia: questo caratterizza sia la pedofilia omosessuale che quella eterosessuale: è il punto di incontro tra le due!

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Se assumiamo che omosessualità, eterosessualità e pedofilia (nell'accezione di attrazione verso i pre-pubere) sono tre diversi

orientamenti sessuali

 

Alexarcus, sono d'accordo con quanto dici nel resto del tuo post, ma non su questa possibile ammissione, che è esclusa dalla

psicologia clinica, scientifica e terapeutica.

 

Capisco che considerare la pedofilia un orientamento sessuale a sé permetterebbe di considerarla del tutto normale, perché

questo è coessenziale al concetto di orientamento sessuale.

 

Tuttavia non si possono creare e moltiplicare ad libitum gli orientamenti sessuali e men che mai sulla base dell'età

dei soggetti desiderati: allora chi concupisce vegliarde e magari le stupra (come accade) costituirà

un quarto orientamento e perché non un quinto quello del ragazzo giovane cui piacciono i daddies.

 

In altri casi (e non mi sto quindi rivolgendo a te), il tentativo di scorporare la pedofilia dall'eterosessualità e dall'omosessualità

è patetico perché rappresenta la negazione dei fatti e perché è contraddittorio con l'assunto che muove questo tentativo,

ovvero che la pedofilia sia una "alterazione" (che allora non potrà essere che una manifestazione alterata

di un orientamento etero o omosessuale). Questo tentativo, in realtà, esprime un problema di singoli omosessuali,

(non a caso non di eterosessuali), i quali possono sentirsi strumentalmente accostati in quanto tali ai pedofili

da santa madre chiesa, oppure sono di per sé intolleranti verso la pedofilia.

 

 

Detta anche efebofilia, la pedofilia è un'attrazione erotica per bambini o adolescenti del proprio o dell'altro sesso

che non si traduce necessariamente in atti sessuali come nel caso della pederastia (Galimberti, Dizionario di Psicologia).

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Ascolta questo.

 

In molti eterosessuali c'è una componente omosessuale

che li spinge a rifiutare caratteri troppo femminili.

Quindi sono attratti dalle bambine perché ancora poco sviluppate

e quindi fondamentalmente prive di seno e di curve.

 

Ti piace questa teoria? :sisi:

E' esattamente speculare.

 

Se è vero che i bambini sono poco maschili,

è vero anche che le bambine sono poco femminili.

Uno non ha peli e muscoli, l'altra non ha curve e seno.

 

Possiamo dire che il pedofilo è attratto dai caratteri sessuali ancora incompiuti? Certo.

Questo significa che i pedofili omosessuali "sono un po' etero"

e che i pedofili omosessuali "sono un po' omo"? Non mi sembra.

 

Certo: un etero a cui piacciono le tettone (e ce ne sono moltissimi)

e un gay a cui piacciano muscoli, pelo e grossi peni (e ce ne sono altrettanti, in percentuali)

sono attratti dal pieno sviluppo sessuale;

ma non è la "bisessualità" che fa scattare la pedofilia.

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Convengo che non si possa parlare di orientamento sessuale.

 

Solo rimanendo su un piano strettamente criminologico, che ovviamente

deve essere inteso come riferito a persone che pongono in essere condotte

criminali di varia natura e gravità, esistono in realtà svariate teorie ; una delle

più diffuse, che di per sè è neutrale rispetto all'orientamento sessuale, è la

teoria della inadeguatezza sessuale.

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Darei per assunto che nel 2010

quando si parla di "pedofiia"

si parli di sesso tra un adulto

e una persona pre-pubere

(quindi sotto gli anni 12 o 14).

 

Almadel, sì, tu lo dai per assunto e pure io, ma la maggior parte delle persone definisce pedofilo anche un uomo di 45 anni, per esempio, che ha rapporti con un/una sedicenne. La maggior parte definisce pedofilo in base allo scarto di età che c'è tra i due, non tanto pensando all'età della persona più piccola notando se rientra negli schemi scientifici delle pubertà. E l'uomo è ancora più pedofilo, nel sentire comune, se adesca un ragazzo.

 

Conosci la trama di Scusa ma ti chiamo amore?

Lui ne ha 37 e lei 17 e - nel sentire comune -

è un libro sull'eterosessualità melensa

e non certo sulla pedofilia.

 

Sì e ne ho letto anche alcune pagine, dal momento che mia sorella lo leggeva avidamente e volevo capire cosa la prendesse tanto. Ti dirò di più...ho cercato anche di appassionarmici...ma niente da fare! :sisi:

Innanzitutto la fiction letteraria e/o cinematografica non sono dei DOCUMENTARI. Il documentario è fedele alla realtà, le storie no. Cioè non vogliono raccontarla oggettivamente, ma sono frutto del punto di vista dell'autore o di una fantasia verosimile ma non vera. Fiction non reality. E questo non lo dico io che sono un insignificante e anche un po' svogliato studente, ma lo dicono Aristotele, Spencer ne "La filosofia dello stile", e Alessandro Baricco. Pensa un po' se Mallarmè, Pessoa, Rostand, Falubert, Merini, D'Annunzio (solo per citartene alcuni, il più possibile diversi tra loro) avessero fatto tutto quello di cui hanno raccontanto. O se ciò di cui hanno parlato lo facessero le persone. E se lo avessero fatto Pascoli, Alceo, Archiloco, poi, altro che cirrosi epatica! Ma non voglio mica paragonare quel simpaticone di Moccia a loro: Moccia si rifà a una concezione adolescenziale dell'amore dal punto di vista tipicamente femminile, della ragazzina adolescente che viene iniziata all'amore. E funziona alla grande. Spacca.

E poi, certo, magari se lui è uno strafigo di 37 e lei una ragazza con gli ormoni a 1000 di 17, la cosa funziona ancora di più agli occhi della gente. Soprattutto delle ragazzine che vi si identificano. Ti sei mai chiesto perchè Moccia sia un fenomeno da adolescenti e non da adulti?

Pensa, invece, se lui fosse un uomo più grande! Un cinquantenne, per esempio! E lei una 17enne. Non credi che l'opinione pubblica definirebbe lui un pedofilo? Ancora di più se ad avere 50 anni è la donna. E ancora di più se si parla di due persone dello stesso sesso.

Te ne parlo a ragion veduta, cioè con l'ottica di uno che sente come l'argomento viene affrontato e recepito anche nei piccoli paesi di provincia, non solo nella grande città. E non solo da Moccia.

 

Io sono d'accordo con te, questa non è pedofilia! Come credo tutti lo siano.

Nel mio discorso, infatti, con questo semplice passaggio volevo solo sottolineare il fatto che non tutto ciò che per noi è così scontato lo è anche per gli altri!!Che non bisogna dare per assunto, nel 2010 proprio niente. E poi la mia specificazione pederastia tradizionale/pedofilia tradizionale vs pedofilia odierna, era funzionale a farci una ragione della correlazione omosessualità-pedofilia. Tutto qui. Non volevo far crollare nessuna certezza, ma solo andare a fondo, Almadel. Non volevo che in questa sede si cambiasse il significato di pedofilia, essendo noi, immagino, persone abbastanza avvedute. E soprattutto non volevo veicolare una visione passata, vecchia, marcia, direi ante-2010, avendo io 21 anni e tanta fiducia nel progresso.

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Speme inane, ma innocua.

 

Ma forse, caro Euelpide, converrebbe mutare il senso nuovo della voce di pedofilia e ripetere l'antico.

 

Speme inane, lo so, ma sperar non nuoce...

 

Anakreon.

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Ascolta questo.

 

In molti eterosessuali c'è una componente omosessuale

che li spinge a rifiutare caratteri troppo femminili.

Quindi sono attratti dalle bambine perché ancora poco sviluppate

e quindi fondamentalmente prive di seno e di curve.

 

Ti piace questa teoria? :sisi:

E' esattamente speculare.

 

Se è vero che i bambini sono poco maschili,

è vero anche che le bambine sono poco femminili.

Uno non ha peli e muscoli, l'altra non ha curve e seno.

 

Possiamo dire che il pedofilo è attratto dai caratteri sessuali ancora incompiuti? Certo.

Questo significa che i pedofili omosessuali "sono un po' etero"

e che i pedofili omosessuali "sono un po' omo"? Non mi sembra.

 

Certo: un etero a cui piacciono le tettone (e ce ne sono moltissimi)

e un gay a cui piacciano muscoli, pelo e grossi peni (e ce ne sono altrettanti, in percentuali)

sono attratti dal pieno sviluppo sessuale;

ma non è la "bisessualità" che fa scattare la pedofilia.

 

In un certo senso quello che dici è vero: ciò che fa la differenza tra uomini e donne sono i caratteri sessuali; meno i caratteri sessuali sono accentuati, e meno differenza c'è...

In effetti è più facile scambiare un bambino per una bambina o viceversa una bambina per un bambino: basta dare a una bambina un look un po' maschile o a un bambino un look un po' femminile e si fa infretta ad avere il dubbio...

Più l'età dei bambini è bassa, e più a facile confondere...

Dopo la pubertà questo divenat quasi impossibile: le forme del corpo cambiano completamente e si dinguono tra un sesso e l'altro, e una volta adulti è impossibile scambiare un uomo per una donna o viversa a meno che non ci metti dietro uns acco di trucco, parrucche e robe varie.. (il lavoro che se vuoi fanno i transgender) e anche con il trucco e tutto il ersto riesci ancora a capire di solito se è un trvestito...

 

Però il ragionamento speculare non funziona: una bambina non si avvicina maggiormente a un'idea di mascolinità rispetto a una donna...

 

Invece un bambino rispetto a un uomo si avvicina maggiormente a un'idea di femminilità...

 

Il corpo liscio, la pelle "morbida", la fragilità e la finezza, la voce più femminile.

 

Cose che idealmente si possono associare a un'idea di femminilità, di graziosità femminile...

 

Le bambine invece non si avvicinano all'idea del mascolino: non hanno la voce rauca simile agli uomini, non hanno barba e peli, non hanno muscoli: il ragionamento all'inverso non funziona...

 

La mia teoria sul pedofilo omosessuale ( e non solo mia) spiega tra l'altro anche il perché i pedofili omosessuali sono spesso eterosessuali con gli adulti. (diciamo che almeno il 50% parlando di adulti vanno con le donne o comunque le preferiscono rispetto agli uomini adulti).

 

Per questo motivo sono d'accordo a considerare la pedofilia come un terzo orientamento, a sua volta suddiviso in omo e etero, perché osservando il fenomeno si può capire che l'orientamento pedofilo si dissocia da quello verso gli adulti...

Quando c'è di mezzo la pubertà anche l'età si può considerare una discriminante: la differenza tra puberi e impuberi è elevata quasi quanto la differenza tra sessi...

 

Secondo me se si vuole riuscire a spiegare meglio la sessualità di tutte le persone del mondo è necessario considerare la pedofilia come un orientamento.... ma sarebbe ancora apporssiamtivo, perché il fenomeno è troppo complesso.

Ma inserendo il concetto di "orientamento pedofilo" ci si avvicinerebbe a un modello più esatto.

 

E comunque per concludere: il misto di eterosessualità e omosessualità dei pedofili omosessuali non coincide con l'essere bisessuali....

Per farti capire meglio: gli omosessuali stanno da una parte, gli etero da un'altra, i bisex da entrambe le parti, i pedofili omosessuali non sanno dove stare e hanno un piede di qua e un piede di là (vedilo come un disorientamento). E quindi vanno a ricercare l'idea di  femminilità nella mascolinità --------> nei ragazzini

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Cerco di capire in cosa non siamo d'accordo.

 

Tu associ la mancanza di mascolità alla femminilità

(quindi la mancanza di pelo e muscoli

per te è un carattere femminile)

ma - al contrario - non associ

alla mancanza di femminilità la mascolinità

(quindi la mancanza di seno e curve

per te non è un carattere maschile).

 

Ovviamente tu non lo fai perché sei gay.

E come gay non vedi che sono entrambe false:

né i bambini sono effeminati (come tu credi)

né le bambine sono mascoline

(anche se coi capelli corti sono indistinguibili)

 

Se il tuo ragionamento vale per l'uno,

deve valere anche per l'altro.

Come il bambino è meno maschile del "bear" muscoloso

così la bambina è meno femminile della maggiorata fatalona.

E il bambino non somiglia alla maggiorata fatale

più di quanto la bambina somigli a un bear muscoloso.

 

E l'immaturità non coincide con l'ambiguità.

"Ambiguo" è un viado con un grosso pene e grosse tette

e non la mancanza di caratteristiche sessuali.

E' questa mancanza a contraddistinguere il pedofilo.

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Chi l'ha detto che i pedofili omosessuali sono etero con gli adulti?

 

E soprattutto ne dovremmo dedurre che i pedofili etero sono omosessuali

cogli adulti o loro invece al contrario di quelli omosex sono etero e basta?

 

Perchè la descrizione della pedofilia omosex, così viene di fatto ad essere

molto vicina a quella di una parafilia ( attrazione prevalentemente

sessuale-estetico-erotica e delimitata quanto all'oggetto ) rispetto ad una

eterosessualità che pare invece tranquilla e non disturbata più che tanto.

 

Non escludo che vi possano essere persone che si definiscano così, ma

definire questo strano fenomeno come orientamento sessuale contraddice

l'idea di orientamento, che dovrebbe non esaurirsi in una attrazione così delimitata

ed al contempo svilisce, guarda caso, la componente omosessuale dell'attrazione

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Cerco di capire in cosa non siamo d'accordo.

 

Tu associ la mancanza di mascolità alla femminilità

(quindi la mancanza di pelo e muscoli

per te è un carattere femminile)

ma - al contrario - non associ

alla mancanza di femminilità la mascolinità

(quindi la mancanza di seno e curve

per te non è un carattere maschile).

 

Ovviamente tu non lo fai perché sei gay.

E come gay non vedi che sono entrambe false:

né i bambini sono effeminati (come tu credi)

né le bambine sono mascoline

(anche se coi capelli corti sono indistinguibili)

 

Se il tuo ragionamento vale per l'uno,

deve valere anche per l'altro.

Come il bambino è meno maschile del "bear" muscoloso

così la bambina è meno femminile della maggiorata fatalona.

E il bambino non somiglia alla maggiorata fatale

più di quanto la bambina somigli a un bear muscoloso.

 

E l'immaturità non coincide con l'ambiguità.

"Ambiguo" è un viado con un grosso pene e grosse tette

e non la mancanza di caratteristiche sessuali.

E' questa mancanza a contraddistinguere il pedofilo.

 

Lo so che è un ragionamento un po' astratto, però devi capire che il ragionamento speculare non è la stessa cosa.....

Noi ora potremmo stare qui a scrivere valanghe di post: tu rimarresti nella tua posizione e io nella mia...

La mia è una teoria: le premesse possono essere giusto oppure no, dipende dal punto di vista...

 

Fatto sta che molti pedofili vedono nel bambino una "femmina con l'uccello", e questa non è una teoria, ma un dato di fatto!

 

Non so se hai mai sentito parlare degli shotacon e dei lollicon...

Sono dei manga, degli hentai (fumetti/disegni pornografici giapponesi) che raffigurano ragazzine/ragazzini impuberi in atti sessuali...

In sostanza: disegno pedopornografico, in cuio appaiono bambini che fanno sesso tra di loro oppure uomini con bambini...

Negli shotacon (che sono diretti ai pedofili omosessuali) è evidente che ai ragazzini viene quasi sempre associata una evidente femminilità, sia nel carattere che nel fisico. Negli esempi più estremi, i ragazzini appaiono come delle "ragazzine in tutto e per tutto (a livello di lineamenti)... ma con l'uccello"

 

Un'altra cosa molto evidente è che nel caso in cui si tratti di rapporto tra uomo e bambino, l'uomo è SEMPRE attivo e il bambino SEMPRE passivo...

 

Negli shotacon si cerca di conferire una figura femminile ai ragazzini, perché è così che i pedofili vogliono

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Chi l'ha detto che i pedofili omosessuali sono etero con gli adulti?

 

E soprattutto ne dovremmo dedurre che i pedofili etero sono omosessuali

cogli adulti o loro invece al contrario di quelli omosex sono etero e basta?

 

Perchè la descrizione della pedofilia omosex, così viene di fatto ad essere

molto vicina a quella di una parafilia ( attrazione prevalentemente

sessuale-estetico-erotica e delimitata quanto all'oggetto ) rispetto ad una

eterosessualità che pare invece tranquilla e non disturbata più che tanto.

 

Non escludo che vi possano essere persone che si definiscano così, ma

definire questo strano fenomeno come orientamento sessuale contraddice

l'idea di orientamento, che dovrebbe non esaurirsi in una attrazione così delimitata

ed al contempo svilisce, guarda caso, la componente omosessuale dell'attrazione

 

Oddio, non lo so... può anche essere che un pedofilo etero sia omosessuale con gli adulti, ma non ci vedo un filo logico....

 

E comunque io non ho detto che i pedofili omosessuali sono etero con gli adulti.... Ho detto che possono essere eterosessuali oppure omosessuali con gli adulti. Diciamo che circa la metà sono etero, e un'altra metà sono omosessuali (con gli adulti).

E la mia teoria spiega anche questo fenomeno: se è vero che a un pedofilo omosessuale piacciono i bambini perché vede in essi sia tratti femminili che maschili, allora è facile capire perché può essere etero oppure omo con gli adulti.

Perché se questa teoria non è valida, come ti spieghi che molti pedofili omosessuali hanno una fortissima attrazione per i bambini maschi impuberi, mentre con gli adulti sono etero e avrebbero schifo ad andare con un uomo adulto? Puoi trovare un'altra spiegazione se vuoi, ma devi trovarla... io una possibile spiegazione l'ho trovata...

 

E adesso ti chiedo di spiegarmi la parte che ho messo in bold nel quote: non l'ho capita bene...

In base a cosa dici che la pedofilia non è un orientamento, in poche e semplici parole?

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Se assumiamo che omosessualità, eterosessualità e pedofilia (nell'accezione di attrazione verso i pre-pubere) sono tre diversi

orientamenti sessuali

 

Alexarcus, sono d'accordo con quanto dici nel resto del tuo post, ma non su questa possibile ammissione, che è esclusa dalla

psicologia clinica, scientifica e terapeutica.

 

Capisco che considerare la pedofilia un orientamento sessuale a sé permetterebbe di considerarla del tutto normale, perché

questo è coessenziale al concetto di orientamento sessuale.

 

Tuttavia non si possono creare e moltiplicare ad libitum gli orientamenti sessuali e men che mai sulla base dell'età

dei soggetti desiderati: allora chi concupisce vegliarde e magari le stupra (come accade) costituirà

un quarto orientamento e perché non un quinto quello del ragazzo giovane cui piacciono i daddies.

 

Ne converrei anche, non fosse che la linea di confine che tracciamo tra le diverse interpretazioni è e rimane una scelta culturale, basata sul momento storico nel quale ci troviamo.

 

Ad esempio, sappiamo tutti che nella nostra realtà il genere è riconducibile a due sole varianti: maschio e femmina.

Per alcuni Nativi Americani i generi erano 4. Chi ha ragione?

 

A mio avviso nessuno. Ogni teoria che riassume o semplifica la realtà è sempre falsificabile, e resta appunto una teoria.

 

Io non ho problemi ad accettare o meno la pedofilia come orientamento sessuale, anche se mi trovo molto d'accordo con ciò che afferma Hinzelman ("definire questo strano fenomeno come orientamento sessuale contraddice l'idea di orientamento, che dovrebbe non esaurirsi in una attrazione così delimitata ed al contempo svilisce, guarda caso, la componente omosessuale dell'attrazione").

 

Ciò che ho molta più difficoltà ad accettare è una pedofilia eterosessuale o omosessuale. Non si può ragionare in termini di orientamento legati ad una specifica preferenza verso una particolarità (l'età).

 

O si parte dall'assunto (che ho precedentemente esposto) che la pedofilia sia qualcosa di simile ad un orientamento sessuale, oppure si arriva ad ipotizzare che la pedofilia sia un qualcosa che può essere trasversale ad entrambi gli orientamenti, senza per questo potersi definire in base ad essi.

 

Tertium non datur  :sisi:

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Se assumiamo che omosessualità, eterosessualità e pedofilia (nell'accezione di attrazione verso i pre-pubere) sono tre diversi

orientamenti sessuali

 

Alexarcus, sono d'accordo con quanto dici nel resto del tuo post, ma non su questa possibile ammissione, che è esclusa dalla

psicologia clinica, scientifica e terapeutica.

 

Capisco che considerare la pedofilia un orientamento sessuale a sé permetterebbe di considerarla del tutto normale, perché

questo è coessenziale al concetto di orientamento sessuale.

 

Tuttavia non si possono creare e moltiplicare ad libitum gli orientamenti sessuali e men che mai sulla base dell'età

dei soggetti desiderati: allora chi concupisce vegliarde e magari le stupra (come accade) costituirà

un quarto orientamento e perché non un quinto quello del ragazzo giovane cui piacciono i daddies.

 

Ne converrei anche, non fosse che la linea di confine che tracciamo tra le diverse interpretazioni è e rimane una scelta culturale, basata sul momento storico nel quale ci troviamo.

 

Ad esempio, sappiamo tutti che nella nostra realtà il genere è riconducibile a due sole varianti: maschio e femmina.

Per alcuni Nativi Americani i generi erano 4. Chi ha ragione?

 

A mio avviso nessuno. Ogni teoria che riassume o semplifica la realtà è sempre falsificabile, e resta appunto una teoria.

 

Io non ho problemi ad accettare o meno la pedofilia come orientamento sessuale, anche se mi trovo molto d'accordo con ciò che afferma Hinzelman ("definire questo strano fenomeno come orientamento sessuale contraddice l'idea di orientamento, che dovrebbe non esaurirsi in una attrazione così delimitata ed al contempo svilisce, guarda caso, la componente omosessuale dell'attrazione").

 

Ciò che ho molta più difficoltà ad accettare è una pedofilia eterosessuale o omosessuale. Non si può ragionare in termini di orientamento legati ad una specifica preferenza verso una particolarità (l'età).

 

O si parte dall'assunto (che ho precedentemente esposto) che la pedofilia sia qualcosa di simile ad un orientamento sessuale, oppure si arriva ad ipotizzare che la pedofilia sia un qualcosa che può essere trasversale ad entrambi gli orientamenti, senza per questo potersi definire in base ad essi.

 

Tertium non datur  :sisi:

 

La pedofilia è un orientamento che si può suddividere in due orientamenti: girl love e boy love.

È un orientamento perché molto spesso i pedofili sono attratti solo dai bambini e dagli adulti no.

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Ne converrei anche ...

 

Scusa, Alexarcus, non riesco a capire bene il tuo post. Se vuoi affermare il relativismo universale delle culture puoi anche farlo

ma noi ora stiamo parlando in termini occidentali, stiamo parlando infatti di «psicologia», «omosessualità», «eterosessualità»,

quindi il nostro discorso si muove già di per sé all'interno di un orizzonte determinato e dato e lascerei perdere quello che avviene

in altre culture magari non contemporanee. A Roma le «nozze sacre» erano tra un giovanotto o un uomo e una bambina di 7 anni,

con tanto di penetrazione. Già, d'accordo. Ma ora non c'entra.

 

Quello che io ho voluto dire è una cosa molto semplice: i pedofili sono o eterosessuali o omosessuali (o bisessuali). Tutto qui.

 

Questo è un punto da cui non ci si può allontanare. A differenza di Licantropo tenderei a credere (senza averne la minima prova)

che ci siano forse più pedofili tra gli eterosessuali, ma questo ora è ininteressante perché non abbiamo dati.

 

La pedofilia è un orientamento che si può suddividere in due orientamenti: girl love e boy love.

È un orientamento perché molto spesso i pedofili sono attratti solo dai bambini e dagli adulti no.

 

 

Licantropo, ti contraddici: un orientamento che si suddivide in due orientamenti...Ti rendi conto che non fila?

 

A parte questo, non si può parlare di «orientamento sessuale» per ogni genere di attrazione, è un uso del tutto

privo di rigore del termine in questione.

 

:sisi:

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Ne converrei anche ...

 

Scusa, Alexarcus, non riesco a capire bene il tuo post. Se vuoi affermare il relativismo universale delle culture puoi anche farlo

ma noi ora stiamo parlando in termini occidentali, stiamo parlando infatti di «psicologia», «omosessualità», «eterosessualità»,

quindi il nostro discorso si muove già di per sé all'interno di un orizzonte determinato e dato e lascerei perdere quello che avviene

in altre culture magari non contemporanee. A Roma le «nozze sacre» erano tra un giovanotto o un uomo e una bambina di 7 anni,

con tanto di penetrazione. Già, d'accordo. Ma ora non c'entra.

 

Quello che io ho voluto dire è una cosa molto semplice: i pedofili sono o eterosessuali o omosessuali (o bisessuali). Tutto qui.

 

Questo è un punto da cui non ci si può allontanare. A differenza di Licantropo tenderei a credere (senza averne la minima prova)

che ci siano forse più pedofili tra gli eterosessuali, ma questo ora è ininteressante perché non abbiamo dati.

 

La pedofilia è un orientamento che si può suddividere in due orientamenti: girl love e boy love.

È un orientamento perché molto spesso i pedofili sono attratti solo dai bambini e dagli adulti no.

 

 

Licantropo, ti contraddici: un orientamento che si suddivide in due orientamenti...Ti rendi conto che non fila?

 

A parte questo, non si può parlare di «orientamento sessuale» per ogni genere di attrazione, è un uso del tutto

privo di rigore del termine in questione.

 

:sisi:

 

 

 

[vedi quote in grassetto]

 

Qui non si sta parlando di un qualsiasi genere di attrazione...

Ma di un genere di attrazione diffuso quanto l'omosessualità: la pedofilia.

 

Quando si parla di eterosessualità e di omosessualità si prende come discriminante il sesso verso cui si è attratti...

Ebbene, perché sarebbe incoerente prendere come discriminante impuberi/puberi?

La pedofilia è l'attrazione per impuberi, ossia chi non ha sviluppato caratteri sessuali. E dal mio punto di vista è un orientamento sessuale quanto l'eterosessualità e l'omosessualità. Essere pedofili non significa "andare a letto coi bambini", ma è proprio una condizione: moltissimi pedofili sono attratti unicamente dagli impuberi...

Per essere più precisi, bisognerebbe includere tra gli orientamenti sessuali anche la zoofilia, ossia l'attrazione sessuale per non-umani ("interspecie")...

Sulla zoofilia se ne parla poco, ma io ho sentito dire che non è solo uno "svago sessuale", ma c'è chi sostiene di avere una "relazione sentimentale" con il proprio animale domestico... certo, a me suona strano, però è una tendenza più diffusa di quanto si pensi...

 

Tutte le altre tendenze sessuali esistenti (come ad esempio la necrofilia o il sadomasochismo) non sono orientamenti sessuali: non si riferiscono al "oggetto" di attrazione, ma alla modalità sessuale (ad esempio violenza nel rapporto) o allo stato dell'oggetto di attrazione (ad es. morto, vivo) o a una parte dell'oggetto di attrazione (esempio: feticismo dei piedi) o un qualcosa che ha che fare con l'oggetto di attrazione (ad esempio feticismo degli indumenti)

Cioè: un necrofilo è omosessuale o etero, pedofilo o non, magari zoofilo...

Un sadomaso idem...

 

Quindi direi che gli orientamenti sessuali per definire la sessualità di una persona sono: etero/omo, pedofilo/non pedofilo, zoofilo/non zoofilo.

Queste sono le cose che caraterizzano l'oggetto di attrazione: l'orientamento sessuale, appunto.

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