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Figli: battezzarli o no per il bene di tutti?


queer

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Via presente e salute futura.

 

Caro Liverpolita,

 

a domanda del Nulla:

 

"liverpool, ma secondo la dottrina cattolica, ai non battezzati il paradiso è completamente escluso? ".

 

rispondi:

 

"Per salvarsi è necessario credere che esiste un Dio, che premia i buoni e castiga i malvagi. Da cristiani ne sappiamo di più su questo Dio, ma sostanzialmente potrebbe essere sufficiente, perchè solo il peccato mortale commesso deliberatamente preclude il paradiso."

 

Ho assai dubbii che codesta sia la dottrina del magistero della Chiesa.

 

E veramente, se tale fosse, sarebbe fatto vano ed inane non solo il sacramento dell'immersione, ma anche l'ufficio stesso della Chiesa, quale interprete del verbo divino e via sicura verso la salute perpetua dell'uomo.

 

Ti ricordo che costantemente nei secoli il genere umano fu ammonito, dal sommo flamine di Cristo e dai suoi ministri, nessuna salute essere fuori della comunione colla Chiesa Romana.

 

Forse oggi alcuni sacerdoti opinano altrimenti, ma non mi pare che la potestà suprema abbia mutata dottrina;  per altro, se la mutasse, a mio giudizio everterebbe le fondamenta stesse della sua autorità sopra gli adoratori di Cristo:

perché concedere ossequio alla Chiesa, rispettare il magistero dei sacerdoti Cattolici, obbedire ai precetti del pontefice Romano e dei suoi vescovi, se i premii, nella vita futura, non saranno dispensati alla virtù sancita dai magistrati sacri, ma alla virtù per sé stessa ?.

 

Anakreon.

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E' vero quello che scrivi Anakreon, ma io mi riferivo ai non cristiani, tenuti ad agire secondo la legge morale naturale evitando il male.

 

io volevo sapere se anche senza battesimo fosse possibile accedere al paradiso. La Chiesa dice di no, vero?

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Guest liverpool

La tua domanda, caro Nulla non è molto semplice. Secondo la dottrina della chiesa il battesimo è necessario per la salvezza in quanto incorpora alla comunità di salvezza, la chiesa, che è in terra anticipo e profezia di ciò che tutta l'umanità e chiamata ad essere nella sua condizione finale. Conoscere che cosa Dio ha riservato alle persone che rifiutano il battesimo, ma si comportano bene, secondo un cristianesimo "anonimo" beh significa sfiorare il mistero. Si parla anche del "battesimo di desiderio" che corrisponderebbe ad una ricerca profonda di verità e che tuttavia per svariati motivi non si realizza "storicamente". Per ogni essere umano comunque l'essenziale è una condotta secondo coscienza, il sacrario della persona, ove Dio ha scritto la sua legge.

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Ortiche e costanze.

 

Caro Liverpolita,

 

annoti:

 

"E' vero quello che scrivi Anakreon, ma io mi riferivo ai non cristiani, tenuti ad agire secondo la legge morale naturale evitando il male.".

 

Non mi pare che per coloro, i quali non siano Cristiani, le cose mutino molto:

se la Chiesa è la sola via per salute, sia nei Cristiani fuori della comunione sia nei non Cristiani l'errore è tuttavia presente;  anzi, volendo essere rigorosi, quello d'un Cristiano non Cattolico, il quale, pur eleggendo altro tramite, che quello lecito, ha non di meno Cristo a sua meta, dovrebb'essere errore men grave, nel giudizio del nume venturo, che sia quello d'alcuno, il quale, non essendo Cristiano, neppure tenda a quella meta, dove sarà dispensata la salute perpetua.

 

In somma, se Cristo e la Chiesa hanno una qualche utilità, non puoi gettarli alle ortiche per salvare i buoni che li ripudiino o non li conoscano affatto:

un po' di costanza !.

 

Anakreon.

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Uno dei miei crucci maggiori, quando ricordo la mia infanzia;

fu di non proteggere una ragazza a cui ero legatissimo

dalle ingiurie degli altri bambini

quando seppero che non era battezzata.

 

Ah, tornassi indietro!

Ora so che vent'anni non sono passati invano

e che un bambino non battezzato, oggi

vive meglio che in passato.

Ne sono davvero felice.

 

Più tardi, mi decisi a rifiutare

l'insegnamento della religione cattolica

in Seconda Media.

 

Appena si seppe che "non sarebbe stato l'unico"

altre sette famiglie dispensarono il figlio, l'anno seguente.

Non l'avevano fatto prima proprio per evitare

quel senso di solitudine e di condanna

che la Religione riserva agli Atei (e non solo a loro...).

 

Solo diciassettenne mi ritrovai nuovamente l'unico in classe

a rifiutare quella dottrina.

A nulla valsero i tentativi del mio professore di filosofia

di umiliarmi davanti agli altri con quella scusa.

E l'anno seguente, di nuovo, non ero più solo.

 

Riuscire a dare una testimonianza, è importante.

E' importante non farsi piegare dal conformismo o dal bullismo

che la Religione instilla nelle famiglie e nei ragazzi.

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Riuscire a dare una testimonianza, è importante.

E' importante non farsi piegare dal conformismo o dal bullismo

che la Religione instilla nelle famiglie e nei ragazzi.

 

sante parole!!  :heart:

anche a me è stato impedito per anni dai miei di evitare l'ora di cristianesimo proprio con le ragioni del "vuoi essere l'unico?",finchè non hanno avuto sufficiente rispetto delle mie convinzioni e mi hanno fatto smettere quando ho cambiato scuola..sono sempre l'unico ma solo perchè il prete della mia scuola fa tutto fuori che religione,esprime costantemente pensieri di stampo protestante e organizza attività culturali di ogni tipo che tengono viva la scuola,ma più di una persona nella mia classe mi ha detto effettivamente che visto che adesso c'ero io a non fare religione se le cose fossero cambiate e fosse arrivato un insegnate "vero",non c'avrebbero pensato un'attimo a smettere...

non sentirsi soli è importante,in questa e in tutte le cose,sarà banale ma è vero che l'unione fa la forza.

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Guest liverpool

Ortiche e costanze.

 

 

 

 

In somma, se Cristo e la Chiesa hanno una qualche utilità, non puoi gettarli alle ortiche per salvare i buoni che li ripudiino o non li conoscano affatto:

un po' di costanza !.

Anakreon

 

 

 

 

 

Io non salvo nessuno e non condanno nessuno. Per ulteriori ragguagli chiedere al Padreterno

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Casi singolari e regole universali.

 

Caro Liverpolita,

 

annoti:

 

"Io non salvo nessuno e non condanno nessuno."

 

Io tratto, è chiaro, della dottrina del magistero della Chiesa Cattolica, di cui sei ministro:

nulla impedisce che Tu dissenta da quel magistero, ma questa è un'altra cosa.

 

Ammonisci:

 

"Per ulteriori ragguagli chiedere al Padreterno"

 

Senza dubbio:

la dottrina Cattolica si rimette sempre, in ultima instanza, al giudizio del nume né potrebb'essere altrimenti.

 

Non per nulla concede che si siano potuti salvare, benché fossero fuori della comunione Cristiana, alcuni uomini pii verso il dio dei Giudei o, perfino, uomini di virtù eccellente, né Cristiani né Giudei.

 

Tuttavia questi sono casi straordinarii e singolari, che non negano la regola universale, secondo la quale non altrove, che nella Chiesa Romanan è la via alla salute perpetua dell'anima umana, perché solo ad essa Cristo, nella persona del discepolo Pietro, ha concessi gli strumenti per l'assoluzione e per la condanna.

 

D'altronde, ripeto la questione:

se così non fosse, se essere Cristiani, se obbedire al magistero della Chiesa fossero cose superflue e, per essere salvi  nel giudizio del nume venturo, fosse assai essere virtuosi secondo regole comuni a tutto il genere umano in tutti i secoli; perché l'incarnazione di Cristo ?;  perché il patibolo della croce ?;  perché la fondazione della Chiesa sulla pietra di Pietro ?;  perché il comando di predicazione universale ?.

 

Anakreon.

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Guest liverpool

Io non ho detto gentile Anakreon che la rivelazione attestata dal cristianesimo sia superflua. Intendo semplicemente -in conformità con la dottrina- parlare dell'unicità di Dio, del Dio biblico- creatore e Signore di tutto, che ha posto nel cuore di ogni uomo la sua legge. Di conseguenza, anche per chi cristiano non è c'è una salvezza a patto che l'uomo proceda nel suo agire lasciandosi guidare dal buon daimon della sua coscienza. Ripeto: ciò insegna la chiesa. Per quanto dunque riguarda il celeberrimo "Extra ecclesiam nulla salus" dal suo contesto risulta che intenda dire "cognita", fuori della chiesa non c'è salvezza riconosciuta come tale. Se poi nel corso della storia il "cognita" sia rimasto in incognito...beh gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.

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Deduzioni e principii.

 

Caro Liverpolita,

 

la concessione alla potestà suprema ed imperscrutabile del nume è opportuna, anzi, necessaria:

s'intende che, solo per quel che ai mortali è dato conoscere, la salute perpetua dell'anima è riservata a coloro, i quali abbiano rifugio sotto il capace tetto della Chiesa.

 

D'altronde non voglio per ciò rimproverare la Chiesa, perché nega, entro i confini della conoscenza umana, che sia una salute dell'anima fuori di sé e della sua comunione;  anzi, mi pare una dottrina dedotta con rigore razionale dai principii posti e composti.

 

Ma proprio per ciò, che l'argomentazione, se ammettiamo i principii donde muove, è inconfutabile, perché stupire se la dottrina sia conservata ?.

 

In somma:

se Cristo fu dio, se la Chiesa fu da lui fondata per diffonderne il verbo per la salute degli uomini, se la salute perpetua è solo per quegli adoratori di Cristo, i quali ottemperino al verbo di lui;  salva la provvidenza imperscrutabile del dio, che potrebbe altro mai insegnare la Chiesa, se al meno non voglia evertere la causa stessa, per cui essa sia, abbia autorità ed eserciti potestà ?.

 

Anakreon.

 

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Il tema della grazia o della salvezza utraterrena riguarda solo i credenti. Un ateo non si pone questo genere di problemi dal momento in cui non crede. Si occuperà di una salvezza infrastorica e lottera per i grandi vlri -tutto a suo merito- ma non si preoccuperà di ciò che accadrà dopo. Se lo facesse non sarebbe un ateo.

 

Va bene, però non si può neanche dire "Se tu non credi in Dio, vai all'Inferno"!

Se per ipotesi affermiamo che il Dio cristiano è la Verità, qualora un essere umano non abbia avuto l'occasione e la possibilità di credere per l'appunto in Dio, che fa?Dannato?

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Casi e provvidenze.

 

Caro Incorruttibile,

 

domandi:

 

"Se per ipotesi affermiamo che il Dio cristiano è la Verità, qualora un essere umano non abbia avuto l'occasione e la possibilità di credere per l'appunto in Dio, che fa?Dannato?".

Il caso, come annota il Liverpolita, è rimesso all'imperscrutabile provvidenza del nume:

la salute perpetua è nella Chiesa al meno per ciò, che sia dato conoscere ai mortali.

 

Anakreon.

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Guest liverpool

Va bene, però non si può neanche dire "Se tu non credi in Dio, vai all'Inferno"!

Se per ipotesi affermiamo che il Dio cristiano è la Verità, qualora un essere umano non abbia avuto l'occasione e la possibilità di credere per l'appunto in Dio, che fa?Dannato?

 

 

Spero che nessuno dica "Se tu non credi in Dio vai all'inferno" perdinci! Si potrebbe forsi dire "Se ammazzi, rubi, truffi ecc."...ma anche in questo caso non è ammesso fare in conti in tasca all'Onnipotente.

Il credere o il non credere è il cuore che li conosce. E' l'agire che costituisce materia di giudizio. Chi dice di non credere e si comporta come si è comportanto qualche grande uomo/donna che hanno fatto gioire l'umanità, che facciamo? Ce ne vogliamo privare sbattendolo all'inferno? Solo dirlo è peggio che una bastemmia.

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  • 2 months later...
Guest bambolo

Io metterei in Italia un rituale religioso Anti-Battesimo. :asd: :asd: :asd:

 

ZGesù di Nazaret non battezzava i consapevoli di quello che stavano facendo=????

 

La RELIGIONE E' VIOLENZA!

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Se mai avrò dei figli non li bettezzerò nemmeno sotto tortura.

Devono decidere loro in quale dio credere, e io non sono nessuno per pensare per loro.

Non sapete quanto ho odiato la mia famiglia per avermi battezzata, e ora che sono maggiorenne troverò il modo di farmi levare questa cosa che non solo non mi rappresenta, ma m'infastidisce anche un bel po'

 

Cheers!

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No. Niente battesimo.

Io sono stata battezzata. Ho seguito il catechismo dalle suore. Ho fatto confessione, comunione e cresima.

Sono stata costretta a fare confessione, comunione e cresima. Da mia nonna.

Perché "oh, ti prego, falla, mi spezzi il cuore se non la fai".

Questi sono ricatti morali.

Quando ho deciso che no, non sono mai stata cattolica né cristiana e no, non avrei più seguito quella follia collettiva, mi sono resa conto che, se non essere battezzati è difficile, esserlo e tirarsene fuori, dal punto di vista sociale, è anche peggio.

Ma a me in fondo non è mai fregato nulla degli amichetti che mi stavano intorno e dei loro pareri.

Sono sempre andata avanti a testa alta, gli occhi davanti a me ignorando gli altri.

Ed è questo che insegnerò ai miei figli. Rispetto per loro stessi. Per le loro opinioni personali. Credere in ciò che vorranno credere fermamente, senza farsi condizionare dagli altri.

Quando avranno abbastanza maturità metterò loro davanti molti libri. Spiegherò loro molte religioni. Farò ricerche con loro. Se e quando avranno voglia di credere in qualcosa -qualcuno- allora sarò ben felice di accettare ciò che decideranno.

Ma non fino a quando avranno la maturità per ricercare ciò che io ho ricercato prima di loro.

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io si....farei battezzare mio figlio...

quando sarà più grande e maturo, sarà lui a decidere cosa fare della sua vita....se diventare cristiano,ebreo,buddista...non mi interessa...

ma io preferirei farlo battezzare...

non è un vincolo il battesimo...nel momento in cui vieni battezzato(per chi crede ovviamente) ti viene soltanto tolto il peccato originale...nient'altro...

dal mio punto vista non gli reca nessun danno...

ripeto...sarà lui, un giorno, a decidere cosa fare della sua vita...

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non è un vincolo il battesimo...

 

In realtà lo è.

Se non sei cattolico, o almeno non ti consideri più tale, ma sei ancora battezzato fai ancora parte delle liste vaticane.

Questo cosa significa? Che, come la maggior parte degli italiani, continuerai a ingrossare le liste dando alla chiesa quel senso di onnipotenza che le fa dire "oh sì, il 90% degli italiani è cattolico".

No, non è vero. Non lo è. Fanno solo parte delle liste perché i loro genitori, quando loro erano troppo piccoli e non potevano sapere niente, hanno deciso una cosa così importante per loro.

Questo significa anche che, se una persona che si ritiene ormai atea o parte di un'altra religione ma è ancora iscritta alle liste vaticane muore e i suoi famigliari sono cattolici, a meno che non abbia esplicitamente scritto in un testamento (cosa che a 20, 30, 40 anni non credo ti venga in mente di fare) che non vuole un funerale cattolico, possono benissimo richiederlo.

E questa per me è una cosa orribile.

Non sto dicendo che il funerale cattolico è orribile eh, sto dicendo che io non ne vorrei uno.

Per niente.

In più, ora ipoteticamente eh, perché comunque è una cosa abbastanza superata, ma ti riporto a ciò che successe a una coppia cattolica sposata civilmente (quindi non in chiesa ancora) nel 1958:

Un vescovo li definì pubblicamente "peccatori e concubini". Loro persero molti soldi per questa cosa e intentarono una causa contro di lui, ma essendo ancora cattolici e quindi ancora sottoposti all'autorità eclesiastica, la persero.

Perché? Perché il 'Catechismo della Chiesa Cattolica' dice, quoto:

Il rito del battesimo incorpora alla Chiesa e il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere obbediente e sottomesso ai capi della Chiesa.

 

Ora, sinceramente? Tutte le opinioni che volete, tutte le discussioni che volete, ma non venitemi a dire che il battesimo non è vincolante.

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Non sapete quanto ho odiato la mia famiglia per avermi battezzata, e ora che sono maggiorenne troverò il modo di farmi levare questa cosa che non solo non mi rappresenta, ma m'infastidisce anche un bel po'

 

Cheers!

Non ci vuole niente. In passato abbiamo avuto signori topic sulla pratica dello sbattezzo, basta cercarli.

 

PS: GRAZIE ELEDH.

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per Eledh:

 

personalmente non la penso come te...questo perchè ci troviamo su due fronti differenti... :asd:

 

io sono credente,credo in dio e nelle parole del vangelo (tralasciando l'istituzione chiesa)...presa sul serio la religione cristiana è una delle religioni più belle (a mio parere ovviamente,ognuno è libero di pensarla come vuole) che conosco,si basa su concetti quali l'amore,la carità e la misericordia...

e se un giorno diventerò mai padre,spero che mio figlio abbraccierà certi valori(non per forza...se li riterrà delle puttanate fatti suoi)...

come credente quindi è ovvio che ritenga il battesimo un qualcosa che gli possa in qualche modo giovare per la sua vita... (ricordo che il battesimo è stato ''creato'' da Cristo stesso,non dalla chiesa)

una persona che non crede è ovvio che la ritenga una puttanata...

immagino che tu sia atea(correggimi se sbaglio,magari appartieni a qualche altra religione,non so)ed è normale che per te sia una cosa stupida da fare e in un certo senso inutile...  :asd:

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Akira86:

Non ho mai detto che il battesimo è una puttanata. Mai mi azzarderei. Ti ho solo fatto notare che, al contrario di quello che hai detto, se non "moralmente" per chi non crede più nella religione, ma quantomeno legalmente E' vincolante.

 

Ora... Chiarisco un attimo...

A me sta bene il rito del battesimo. Non sono cattolica e non sono cristiana, ma non sono nemmeno atea. Sono Pagana.

Non sono contraria al rito del battesimo in quanto rito in se. Il problema del battesimo cattolico è che, essendo la chiesa un enorme organo religioso, tiene conto di tutte le persone che battezza.

Voglio dire, non è una cosa come magari poteva essere in passato, che si basava solo sulla spiritualità, ora parliamoci chiaro, lo puoi vedere anche tu, credente o no, anche solo per battezzare tuo figlio devi pagare. E non poco.

Non è più una cosa solo spirituale. Si tratta di entrare a far parte di una lista in cui, a meno che non decidi che non vuoi più starci e quindi, per coerenza con te stesso ti ci togli, rimarrai per tutta la vita.

 

Ora, mettiamo caso...

Puro esempio eh, poi tu credi in quello che vuoi e io credo in quello che voglio.

Mettiamo caso che tu battezzi tuo figlio.

Tuo figlio entra quindi a far parte delle liste vaticane.

Quando cresce trova lavoro, non è interessato alla religione, è ateo ormai da anni ma per pigrizia o disinteresse non si è mai fatto togliere da quelle liste vaticane.

Ora, se tuo figlio va a lavorare in Austria o Germania, solo perché fa ancora parte di quelle liste vaticane anche senza più credere in quella religione, verrà tassato.

Il suo stipendio verrà tassato.

Anche se ci lavora per pochi periodi brevi.

Su uno stipendio di 2000€ al mese si può arrivare ad una tassa di 60€.

 

Se io battezzassi mio figlio alla mia religione questo non succederebbe.

Perché? Perché sarei IO a battezzarlo. Non qualche prete o sacerdote o vescovo. Non finirebbe in nessuna lista, perso tra milioni di altri nomi che potrebbero essere usati per qualcosa anche in caso di un suo ripensamento quando diventerà grande a meno che non fa qualcosa per togliersi da quella lista.

Potrebbe non essere usato. Ma anche sì.

 

Ora... Mi chiedo...

Ok la fede. Ok le credenze. Ma davvero, seriamente, dopo aver messo per un attimo da parte il tuo Io spirituale ed iniziando a ragionare un attimo con il tuo Io pratico mi dici che vorresti tutto questo per tuo figlio?

Pur sapendo che così non gli daresti modo di scegliersi il suo futuro da solo dopo essere arrivato ad un'età in grado di capire tutto quanto?

Io so una cosa: non lo vorrei.

Non lo volevo per me, non lo vorrei nemmeno per mio figlio.

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Il Battesimo è sempre un abuso perchè avviene su un bambino non consenziente

ed è un atto che - come ricorda Eledh - avrà delle ricadute sulla sua vita.

 

Teologicamente il battesimo è una cosa piuttosto strana.

Giovanni il Battista diceva che lui battezzava con acqua

ma il Cristo avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco.

(Per questo i Cristiani Copti si fumano le canne per farsi battezzare).

 

Poi però Gesù decide di farsi battezzare da Giovanni,

sembra una specie di favore a suo cugino.

Non si capisce perchè si faccia battezzare, in effetti

Di certo non per mondare il Peccato Originale:

Giovanni non vuole farlo e Gesù risponde in modo strano...

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Poi fa sempre in tempo a sbattezzarsi, come ha fatto di recente il mio migliore amico.

 

 

Ora, sempre nel rispetto delle tue idee eh...

Ma se devi battezzarlo con questa idea potresti anche non battezzarlo con l'idea opposta.

Cioè che poi farebbe sempre in tempo a battezzarsi se lo volesse.

:asd:

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secondo me chi è credente ha tutto il diritto di battezzare il proprio figlio, così come chi è ateo può benissimo non farlo, senza pensare il bambino si sentirebbe diverso tra gli altri: altrimenti dovremmo essere tutti uguali in ogni nostra scelta...sarebbe una idiozia: e poi i sa che i bambini piccoli prendono in giro quelli che si discostano dall'essere comune: i brutti, quelli con le orecchie a sventola, quelli che balbettano, i "ciccioni", gli effeminati...sta nella loro natura.

Però credo che da parte di un credente scegliere di non far battezzare il proprio figlio appena nato, sarebbe un gesto bellissimo, pieno di amore e di rispetto. Ma forse nessuno lo farebbe...

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vorrei rispondere di nuovo a Eledh:

 

sinceramente non sapevo che una persona battezzata potesse avere delle ripercussioni sociali...come nel caso della tassa sullo stipendio...

concordo con te sul fatto che questa cosa è sconvolgente e come al solito si scredita tutto ciò che riguarda la vera spiritualità e il vero senso del cristianesimo...

non ti nego che mi risulta difficile mettere da parte il mio Io spirituale...

ormai la spiritualità fa parte di me,della mia coscenza e del mio di essere...

è tanti anni che mi pongo il problema...come conciliare il mio credo cristiano con quella che è la realtà delle cose?: un'istituzione politica,ipocrita e mentecatta come la chiesa cattolica andrebbe combattuta con tutti i mezzi possibili...eppure non voglio abbandonare quella che è la mia spiritualità...

sento che è una cosa forte,che mi dà coraggio e tante volte mi ha dato la forza di reagire di fronte alle difficoltà...

ora....ti pongo questa domanda....è un consiglio che ti chiedo,non una presa di posizione,in quanto delle volte anche io mi pongo dei problemi a riguardo...

dovrei rinunciare a ciò che io credo e che ritengo giusto,per la maledetta chiesa?dovrei non far battezzare mio figlio perchè a livello sociale ci potrebbero essere dei problemi,rinunciando a qualcosa in cui credo fermamente?

sembrerò all'antica,ma io vivo il rito del battesimo come qualcosa di importante,spirituale e sacro....

 

ps:la cosa che mi hai detto mi ha incuriosito molto(i problemi sociali che comporta il battesimo...)avresti qualche sito che ne parla e su cui posso documentarmi?

grazie!!:asd:

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Akira86:

Mi sembra di capire che tu più che essere cattolico sei cristiano.

Ora capisco cosa intendi quando dici che il tuo Io spirituale è parte di te e che quindi non riesci a scindere le due cose, a molti viene difficile, a me no. Sarà che io sono fatta a compartimenti.

Però ora ti chiedo io una cosa: Appunto perché anche a te non piace la chiesa cattolica apostolica romana... Perché vuoi gettarci in pasto tuo figlio? :roll:

Voglio dire... Ora, non per dire "la mia religione è meglio della tua", ma se io voglio battezzare mio figlio al paganesimo sono IO a farlo. In casa mia. Possono esserci persone presenti come no. E solo IO so che l'ho battezzato. Perché non puoi farlo anche tu?

In fondo se c'è un Dio tu hai diritto di essere ascoltato come ce l'hanno frati, preti, vescovi e papi, no?

Non avrà valore legale, è vero, ma alla fine poi tuo figlio potrebbe scegliere di legalizzare la cosa facendosi battezzare un'altra volta da qualcuno appartenente alla chiesa, se decide di seguire la religione cattolica.

Perché c'è questa "fissazione" di base che TU, persona NORMALISSIMA, spirituale e credente, magari molto più di qualche prete, non puoi battezzare tuo figlio?

E' come quando ti dicono che per pregare devi andare in chiesa.

O che per visitare un morto devi andare al cimitero.

E' una cazzata.

La spiritualità non ha riti che sono stati decisi da Dio o dagli Dei.

La tua spiritualità è parte di te e te soltanto. Quindi perché dovresti imporre a tuo figlio una cosa su cui sei conteso? Perché non puoi semplicemente prenderlo e "presentarlo" a Dio?

Perché alla fine è questo quello che significa il battesimo in sè, no?

Presentare tuo figlio a Dio o agli Dei e chiedere loro di proteggerlo posando un occhio su di lui.

O almeno per me è così.

E questo lo posso fare anche io, senza bisogno di andare in chiesa, pagare e firmare perché venga inserito in una lista che poi causerà più problemi che facilitazioni.

 

Per quanto riguarda il sito potrei rimandarti a qui: http://www.uaar.it/

E' l'associazione di atei e agnostici razionalisti, magari non quello che cercavi, ma appunto perché loro sono "fuori" e vedono la cosa da un punto di vista obbiettivo e non più soggettivo, descrivono le cose in maniera molto chiara, lasciando fuori il fattore spirituale e mettendoci quello pratico e legale.

:look:

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