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Trans e drag.


Priscilla160

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9 hours ago, Krad77 said:

Perché devi denigrare un intero mondo e tirare fuori addirittura la pietà?

Solo alle drag queen è concesso di essere sprezzanti con il prossimo? Lo fanno loro e son tanto divertenti, lo faccio io e divento un hater? 😛 è con autentico spirito drag che mi permetto di giudicarle severamente.

9 hours ago, prefy said:

Mi sento  male :azz:

È perché ho usato la f-word? Comunque sappi che c'è tutto un filone dell'attivismo gaio che rivendica per sé l'uso dei termini con cui un tempo ci denigravano....era prima che facessimo tutti parte del club delle consonanti...

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Saramandasama

Froscio o finocchio al posto di gay.. ci sta!

 

È un filone dell’ attivismo datato. La nuova sensibilità contemporanea usa terminologie più neutre. In ogni caso finocchio ma anche frocio suonano anni ‘90 inizi 2000 massimo 2010

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3 hours ago, Saramandasama said:

La nuova sensibilità contemporanea usa terminologie più neutre. 

Sul tema sono sempre stato all'avanguardia in realtà. Credo di esser stato tra i primi su questo forum ad usare le parole "insertivo" e "ricettivo" per descrivere i due ruoli nella penetrazione...noto con piacere che anche gli studi scientifici ora utilizzano questi lemmi in luogo di "attivo" e "passivo".

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4 hours ago, Saramandasama said:

È un filone dell’ attivismo datato. La nuova sensibilità contemporanea usa terminologie più neutre. In ogni caso finocchio ma anche frocio suonano anni ‘90 inizi 2000 massimo 2010

Va ancora molto in voga presso l'attivismo queer antagonista.

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16 hours ago, Krad77 said:
22 hours ago, schopy said:

Se il mondo non fosse pietoso con i gay nessuno si sognerebbe di parlare di "arte" vedendo queste amabili cialtronate...così come non parliamo di "arte" assistendo allo spettacolo di barzellette nel villaggio turistico.

"pietoso con i gay"? Scusa ma non è meglio dire che è un tipo di intrattenimento che non ti piace e non ha appeal su di te? Perché devi denigrare un intero mondo e tirare fuori addirittura la pietà?

Eh, sì, purtroppo l'ignorante medio oscilla come un pendolo tra questi due concetti:

- Il primo, che sia una cosa banale e facile che tutti possono fare dall'oggi al domani.

- Il secondo, che sia un uomo che si veste da donna, che si ricopra di ridicolo, che lo faccia perché ha delle perversioni sessuali o per misoginia, e tutto il repertorio

.

E' proprio lo stesso tono dei commenti omofobi sotto ai video di Drusilla Foer a Sanremo. Li avete letti? "Guarda sto poraccio di Gianluca Gori come si deve conciare per poter campare"

Perché, sempre nella visione omofoba, machista, di una volta... indossare questi panni è quanto di più infimo un uomo possa fare.

 

Logicamente solo chi ha educato un gusto, maturato da un interesse, può capire e comprendere un intrattenimento di questo tipo, nonché la costruzione e l'arte* che c'è dietro a qualcosa di apparentemente leggero, camp kitsch e via dicendo.

*decine di arti: make up, acconciature, design, abiti, recitazione, scrittura, canto, ballo, ecc. ecc.

E' una forma d'arte peculiare.

Se ascolti musica dodecafonica o osservi un'opera di arte contemporanea e sei un ignorante, ovvio che dici "ma questo lo saprei fare pure io".

Ma se all'osservazione si accompagna uno studio - che generalmente nasce da un interesse, ma se l'interesse non c'è non importa - uno capisce che cosa sta effettivamente osservando o quanto meno lo spessore di quello che sta osservando, che non è da poco.

 

Sono perfettamente d'accordo con Krad77: se è un genere di spettacolo che non interessa e non lo si vuol conoscere, basta fermarsi qui. Se invece se ne vuol dialogare, allora si guardi a degli esempi e si cerchi di capire, altrimenti le idee e le affermazioni che uno fa non valgono nulla.

E non mi puoi confrontare un Picasso o un Kandinsky con uno scarabocchio che potresti fare tu prendendo un foglio e un pennarello.

 

Io parlavo di drag nel vero senso della parola, e lo davo per scontato, madalle ultime risposte ho capito che non era scontato per tutti e qualcuno pensava che la drag fosse chi una mattina si sveglia e decide di andare nel primo locale gay con il rossetto e la parrucca., così, tanto per.

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22 minutes ago, Vivacia3But said:

Perché, sempre nella visione omofoba, machista, di una volta... indossare questi panni è quanto di più infimo un uomo possa fare.

Logicamente solo chi ha educato un gusto, maturato da un interesse, può capire e comprendere un intrattenimento di questo tipo, nonché la costruzione e l'arte* che c'è dietro a qualcosa di apparentemente leggero, camp kitsch e via dicendo.

*decine di arti: make up, acconciature, design, abiti, recitazione, scrittura, canto, ballo, ecc. ecc.

Solo per specificare, io non credo che tutti gli spettacoli di drag siano infimi 😃

Comunque nell'ultimo video da te postato non vedo grande ricerca in fatto di abiti, non vedo scrittura, il canto è in playback e il ballo è limitato ad un paio di passi. Quello che non capite è che nessuno si sognerebbe di "celebrare" uno spettacolo identico a quello messo su da La Wanda se a farlo fosse un'imitatrice donna conciata come Orietta Berti...a quegli eterosessuali a cui piacciono le drag queen, piacciono perché le trovano ridicole, non certo perché ne ammirano trucco & parrucco.

Non occorre tirar fuori paragoni impropri con l'arte contemporanea, e non crediate di fregarmi sul kitsch...ché se mi fate arrabbiare vengo a frugare nei vostri armadi e se trovo UNA SOLA gruccia di ferro ve la do sul fondoschiena! (tanti kissini a chi coglierà la citazione 😁)

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2 hours ago, schopy said:

Solo per specificare, io non credo che tutti gli spettacoli di drag siano infimi 😃

Comunque nell'ultimo video da te postato non vedo grande ricerca in fatto di abiti, non vedo scrittura, il canto è in playback e il ballo è limitato ad un paio di passi. Quello che non capite è che nessuno si sognerebbe di "celebrare" uno spettacolo identico a quello messo su da La Wanda se a farlo fosse un'imitatrice donna conciata come Orietta Berti...a quegli eterosessuali a cui piacciono le drag queen, piacciono perché le trovano ridicole, non certo perché ne ammirano trucco & parrucco.

Non occorre tirar fuori paragoni impropri con l'arte contemporanea, e non crediate di fregarmi sul kitsch...ché se mi fate arrabbiare vengo a frugare nei vostri armadi e se trovo UNA SOLA gruccia di ferro ve la do sul fondoschiena! (tanti kissini a chi coglierà la citazione 😁)

Quando parlavo di omofobi che giudicano il drag in quei termini, spero bene per te che tu non faccia parte di quella schiera.

Il paragone con l'arte contemporanea è proprio e azzeccato, e me lo confermi ancora una volta dicendomi che quella esibizione che hai visto sia banale.

Partiamo intanto dal presupposto che quella è una serata dove Wanda va ed è pagata da qualcuno, non ci va gratis, e già questo ti dovrebbe dire che così banale non è.

Poi non ci vuole molto a capire che la ricerca che c'è dietro a quell'esecuzione apparentemente banale e leggera, il saper creare un'illusione o dare l'idea del personaggio attraverso degli escamotage (non è un'imitazione, attenzione) è qualcosa non solo di molto gradevole e gradito, altrimenti non la chiamerebbero a farlo, ma anche di molto più complesso di quanto possa sembrare agli occhi di uno che non ha mai voluto approfondire l'argoemento.

E qui mi suona un campanellino e mi ricollego a quell'utente che, inizialmente, aveva scritto che la drag è un uomo travestito da donna.

Bene, è  qui la differenza tra drag e trans.

Se anche vogliamo ammettere che la drag è un uomo che si veste da donna, la drag non è un uomo che si veste "solo" da donna, la drag dev'essere  comunque una manifestazione artistica altrimenti non può intrattenere il pubblico, non si può far pagare per salire su un palcoscenico o in un giropizza.

La trans, invece, è se stessa e non deve, salvo casi rari, avere nulla di artistico o di gradevole da esser spettacolarizzato, a meno che a sua volta non lavori nel campo dell'intrattenimento.

Perciò, lo ripeto, questo pensiero che basti ravanare cinque minuti nell'armadio della zia per uscire fuori così... è tutta una fantasia che nasce dall'ignoranza. E spero un giorno lo capirete.

Chissà forse certi uomini si sentono talmente superiori, da pensare di saper far tutto, potenzialmente, e di poter diventare delle divine semplicemente facendosi prestare una gonna lunga e un rossetto.

Per motivi diametralmente opposti, ci sono anche moltissimi ragazzi oggi che, invece, per amore di quest'arte, certamente anche resa mainstream dal programma televisivo Drag Race, provano a intraprenderla in modo banale, senza studio e conoscenze alla base, talvolta scardinando qualche caposaldo, per pigrizia o per inesperienza, ed escono fuori delle drag raffazzonate che si sono tuffate nel glitter cinque minuti prima. E questo è un tema controverso, di cui però non parleremo qui.

Bisogna però fare dei distinguo. Un conto è la drag, un conto è il vestitino di carnevale. Se si vuole parlare di drag è fondamentale non fraintendere il concetto, innanzitutto.

 

Edited by Vivacia3But
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16 minutes ago, Vivacia3But said:

Partiamo intanto dal presupposto che quella è una serata dove Wanda va ed è pagata da qualcuno, non ci va gratis (...)

Forse perché il genere fa sorridere, come si dice in gergo, "grandi e piccini"...e difatti che ho scritto subito dopo che hai postato il video? Che si trattava di una "simpatica interpretazione", anche se non è proprio Shakespeare e il giropizza a Milano Marittima mette un po' di malinconia...ho snocciolato qualche sapida cattiveria proprio a beneficio delle drag che faranno i contest contro La Wanda, che ti credevi? 😂

26 minutes ago, Vivacia3But said:

Chissà forse certi uomini si sentono talmente superiori, da pensare di saper far tutto, potenzialmente, e di poter diventare delle divine semplicemente facendosi prestare una gonna lunga e un rossetto.

Sì, io sono proprio uno di quelli (anche se in cima alle mie aspirazioni non c'è mai stata il drag)

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12 hours ago, schopy said:

 

È perché ho usato la f-word?

Mi scoccia sembrare  pesante o bacchettone ma In realtà  non solo per  quello è per come hai descritto tutta la scena    ... interpretare un f..... ??..... parrucca  e camicia floreale??...ma che tipo di rappresentazione  era? Che razza di regista avevi? Che epoca era: fine anni '70 o inizio anni '80? Soprattutto non ti sei  sentito umiliato?

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48 minutes ago, schopy said:

Forse perché il genere fa sorridere

Ci sono due cose buffe del genere drag.

La pretesa che sia Arte sapersi truccare e cantare in playback: come se fosse qualcosa di più di Zelig

e quella che sia Politica, come se fosse qualcosa di più di un innocuo intrattenimento.

Questo però è un "problema" generale dei gay e non solo di quelli che si travestono:

conosco gente che considera un'arte la sua abilità nei pompini e rivoluzionario farli agli immigrati...

Un po' è anche il nostro bello.

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Sarà un mio limite ma se fare la drag queen è una forma d'arte, io non l'ho mai capita, casomai posso riscontrare, talvolta, qualcosa di "artistico" nel creare outfit, tagliare e cucire abiti., nel truccare, nel saper imitare o ballare ma c'è già un nome per definire tutte queste professionalità 

Edited by prefy
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34 minutes ago, prefy said:

... interpretare un f..... ??..... parrucca  e camicia floreale??...ma che tipo di rappresentazione  era? Che razza di regista avevi? Che epoca era: fine anni '70 o inizio anni '80? Soprattutto non ti sei  sentito umiliato?

Quell'anno portavamo in scena una fumosa rivisitazione del Processo di Franz Kafka, la regista era un'attrice teatrale di buona formazione, già iscritta al partito radicale, che in gioventù era stata amica del mio prof. di lettere, già attivista dei fu DS, scapolo impenitente e autore di un poco fortunato romanzo a tema risorgimentale. Ciascun attore interpretava più di un personaggio (molto democratica come idea, perché nessuno era protagonista assoluto, ma di difficile comprensione per il pubblico) ed uno dei miei ruoli era quello di un surreale poliziotto che arriva a casa di Josef K per arrestarlo senza spiegargli il perché...appunto, una situazione kafkiana. Durante le prove si vede che involontariamente scheccavo, così la regista mi chiese se, dovendo ancora mettere a punto la caratterizzazione del personaggio, mi sarebbe piaciuto accentuare questo tratto un po' gay (nessuno usò parole con la f) o se la cosa mi creasse imbarazzo; per amore dell'arte accettai, pensavamo che il poliziotto queer potesse risultare ancor più straniante nell'economia della scena. Per i costumi non c'era molta scelta, e lì ci ha preso la mano, avevamo questa parrucca riccia e pareva logico dovessi indossarla io 😂

34 minutes ago, Almadel said:

Questo però è un "problema" generale dei gay e non solo di quelli che si travestono:

conosco gente che considera un'arte la sua abilità nei pompini e rivoluzionario farli agli immigrati...

Un po' è anche il nostro bello.

Sì sì, il personale è politico eccetera...santo cielo 😅

Edited by schopy
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13 hours ago, schopy said:

.

È perché ho usato la f-word? Comunque sappi che c'è tutto un filone dell'attivismo gaio che rivendica per sé l'uso dei termini con cui un tempo ci denigravano....

Come anche gli afroamericani con "nigga/nigger", del resto.

Ad ogni modo la discriminazione non necessita di parole dedicate, tabuizzare termini o strutture non ha senso (anzi, si ottiene l'effetto contrario).

Edited by Cesco00
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20 minutes ago, schopy said:

pensavamo che il poliziotto queer potesse risultare ancor più straniante nell'economia della scena.

😁😁oppure  anche una rappresentazione "demograficamente" corretta 

1 hour ago, Almadel said:

e quella che sia Politica, come se fosse qualcosa di più di un innocuo intrattenimento.

Esatto il vestirsi in pubblico con abiti tradizionalmente assegnati al genere opposto cessa di essere un atto politico nel momento in cui diventa forma di spettacolo

Edited by prefy
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3 hours ago, schopy said:

Forse perché il genere fa sorridere, come si dice in gergo, "grandi e piccini"...e difatti che ho scritto subito dopo che hai postato il video? Che si trattava di una "simpatica interpretazione", anche se non è proprio Shakespeare e il giropizza a Milano Marittima mette un po' di malinconia...

Mah, non so dove lavori tu, ti auguro vivamente in posti meno malinconici, che ti devo dire.

 

Ciò che attrae, di uno spettacolo drag, oltre alla bravura, è banalmente la peculiarità di tale spettacolo.

 

E' come la birra. Sarà amara, non sarà uno champagne, ma è unica e piace così.

 

E così le drag queen: quello che fanno (lipsync, balletti, estetica, politica) lo fanno solo loro, in quel modo, e non ci sono forme di intrattenimento uguali. 

 

Tu stai sviando dalle gravi inesattezze che hai detto nei tuoi interventi, così come quell'altro utente che continua a parlare a vanvera pensando che le drag queen siano i suoi amici che goliardicamente si mettono una parrucca per scherzare a qualche festa di carnevale o matrimonio.

 

Ho linkato altri video, commentiamo ad esempio questo:

 

E domando:

1) E' un travestimento "da donna"? Quante donne, anche artiste famose, si presentano sulla scena con capelli bicolore, abitino di tulle rosa di Barbie  e occhiali oversize di Redfoo, con coreografia e 3-4 cambi d'abito con relativi brani?

2) Voi sapreste farlo?  Non basta essere gay e indossare una parrucca, io vi avverto.

Certo, non è la Scala di Milano, è un semplice locale gay italiano di una decina d'anni fa dove si svolge un concorso drag, l'inquadratura è quel che è, i costumi e i ballerini idem.

Ma è un tipo di intrattenimento che trovi solo in questi contesti e fatto dalle drag.

Ecco perché Chiara Ferragni, da Forte dei Marmi, l'estate scorsa, è calata a Torre del Lago come semplice cliente della serata gay che lì vi si svolge, ecco perché Drusilla Foer è nei programmi televisivi di punta, ecco perché RuPaul s'è inventata una minchiata di show da quattro soldi che va avanti da 13 anni e oltre, più di venti stagioni (solo americane) e decine n giro per il mondo, visto che ormai drag race è già alla prima, seconda, terza o quarta stagione in quasi tutti i paesi del mondo.

 

Non ti piacciono le drag queen? Perfetto! 

 

Ma non c'è bisogno di dare sfoggio di tutta questa ignoranza, dai, su.

Edited by Vivacia3But
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19 minutes ago, Vivacia3But said:

Ho linkato altri video, commentiamo ad esempio questo:

 

Ecco, qui ad esempio ci vedo una coreografia 😃 non so ballare, quindi davvero non saprei esibirmi così...

19 minutes ago, Vivacia3But said:

Ma non c'è bisogno di dare sfoggio di tutta questa ignoranza, dai, su.

Ma se ho chiuso un precedente intervento citandoti Mommie Dearest (che è un film cult per molte concorrenti di Drag Race, che si conciano da Faye Dunaway conciata da Joan Crawford e ne ripetono le battute) ti sembro ignorante in fatto di camp...???

Torno a leggere Arbasino che è meglio 🙂

Edited by schopy
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1 hour ago, Vivacia3But said:

le drag queen: quello che fanno (lipsync, balletti, estetica, politica) lo fanno solo loro, in quel modo, e non ci sono forme di intrattenimento uguali. 

e vabbè, allora tocca citare pure a me qualche drag che consoco, apprezzo e frequento.

c'è quella pazza di Silvana della Magliana (è andata a scuola dalla Karl du Pignè, per chi non lo sapesse) colle sue parodie folli

e, per non farvi dire che sono troppo romanocentrico, c'è anche lei, bravissima nel lipsync recitato (che non è facilissimo..) oltre che cantato

 

Edited by freedog
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Dato che finalmente si è capito come mai quell'utente  (Almadel) si affannava a dire certe cose (prendeva come esempi  dei suoi amici che si mettono parrucche di aliexpress per hobby) vorrei puntualizzare un paio di cose che sono state fraintese e non approfondite.

Sempre l'utente Almadel, a un certo punto, ha scritto [probabilmente perché non gradisce quel programma] che le drag "quelle vere" non sono quelle di drag race, ma sono le tante che lui ha visto nei locali tantissime volte, e che poi abbiamo capito non essere vere drag, e da lì tutti i pregiudizi.

Ora, il tema del conflitto tra il drag e drag race esiste, ma bisogna capirlo. 

La messa in onda e il successo di Drag Race, a parte le primissime stagioni, ha avuto delle conseguenze, tra le quali la contaminazione con elementi che non c'entrano col drag tradizionale per come alcuni, in america, lo immaginano, e quindi ad esempio cosplay, drag con la barba, drag in maglietta e pantaloncini, e così via.

Ma drag race mostra tutte le diverse visioni del drag, quelle tradizionali e quelle innovative (che non piacciono alle drag tradizionaliste) coesistono nel programma, talvolta si scontrano, altre volte si crea un dialogo costruttivo.

 

 

Drag Race, per me, è un'ottima occasione per chiunque di conoscere questa forma di intrattenimento, anche perché mostra, per quanto possibile, cosa c'è dietro a una drag che vedi fare un lipsync in un locale. E parlo sia delle storie personali dei partecipanti, sia del lavoro che c'è dietro.

Poi, lo ripeto ancora una volta, se il programma e/o il drag non piacciono, ben venga, non lo si guarda,  e l'argomento si può saltare a pie' pari. Non c'è bisogno di crticare, screditare, tanto più se sono critiche che non portano a nulla di costruttivo e a riflessioni interessanti sull'argomento. E' solo rutto libero.

 

Edited by Vivacia3But
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