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Quanto ha influito il movimentismo gay sul nostro "sdoganamento" sociale?


Iron84

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Io sono un altro che sarebbe di destra se potesse, quindi capisco Iron, credo. 

Il punto per me, però, non è avere idee di destra incompatibili con una sinistra egemonica nel mondo dell'associazionismo. 

Il punto è la mia intolleranza, la mia indifferenza alle questioni ideologiche, il mio nullo senso di appartenenza, la mia scarsissima pazienza, la mia poca plasticità mentale. 

Anche avessi idee di sinistra radicale, non metterei comunque piede in un'associazione con questi presupposti.

Non so se è pure il caso di Iron. 

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11 hours ago, Krad77 said:

La differenza non sta tra partito e movimento (ti pare che uno entra in un partito, porta un'idea e questa diventa programma? E nel movimento non succede perché non è un partito? Non scherziamo)

Rispondevo a Mario; però Krad scusami ma non hai colto il senso della mia distinzione. Certo non si entra in una sezione di partito proponendo un'idea antitetica a quella propagandata dal partito stesso, ma è sufficiente una variazione anche minima nei sondaggi per spingere tanti leader a rivedere le proprie tesi...lo vediamo accadere tutti i giorni, specie in anni in cui le idee sono scarse e si insegue il consenso a qualsiasi costo. Vi è un tema di rappresentanza, codificato se non altro da periodiche elezioni.

Le realtà associative, da cui tanti non si sentono rappresentati, non funzionano così perché hanno un diverso scopo e non hanno lo stesso statuto...per non parlare poi della "comunità LGBT" più o meno inclusiva di cui parli...dov'è? Fisicamente? Quali sono i suoi confini, le sue regole, chi ne sono gli appartenenti...? Non lo sai, perché "Comunità LGBT" è un'entità ben più astratta di "Partito Democratico". "Arcigay", o associazioni gay più contenute, non sono né l'una né l'altra cosa; le sezioni locali avranno un segretario o un presidente, ma di fatto non necessitano della validazione elettorale mia, tua o di Iron per esistere...che la maggior parte degli individui LGBT italiani condivida o non condivida la linea Arcigay, alla stessa Arcigay è quasi indifferente, non così per un partito. L'associazionismo ed i movimenti nascono per "far rumore", supportare nuove istanze e pungolare la politica per ottenere nuovi diritti. Come ricordato da Almadel, la realtà delle associazioni gay italiane è piuttosto varia e il Pride rappresenta, di solito, un momento decisamente ecumenico.

Edited by schopy
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6 hours ago, schopy said:

Certo non si entra in una sezione di partito proponendo un'idea antitetica a quella propagandata dal partito stesso, ma è sufficiente una variazione anche minima nei sondaggi per spingere tanti leader a rivedere le proprie tesi...lo vediamo accadere tutti i giorni,

Ma se sono 3 post che parlo di consenso sulle idee, dai! Chiaramente se un’idea è popolare tra le persone lgbt, il movimento la intercetta. Non ha bisogno di tanti sondaggi perché è molto più collegato alla base… e non deve andare dove tira il vento perché non deve avere i voti dell’elettorato. Quindi può evitare antipatiche ipocrisie che vediamo in politica nonché tanti voltagabbana.

6 hours ago, schopy said:

per non parlare poi della "comunità LGBT" più o meno inclusiva di cui parli...dov'è? Fisicamente? Quali sono i suoi confini, le sue regole, chi ne sono gli appartenenti...? Non lo sai

Non lo so? Ma chi, io?

forse fai una proiezione e non lo sai tu… c’è sempre chi le cose le vede un po’ fumose, pazienza. Ma la comunità la fanno le persone glbt, che si relazionano tra loro. La facciamo anche qui sul forum. Sei qui dal 2009, prima di me, mi fa strano che ti sfugga. Non prenderlo come un attacco però 😄 non vuole esserlo

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43 minutes ago, Krad77 said:

Chiaramente se un’idea è popolare tra le persone lgbt, il movimento la intercetta. Non ha bisogno di tanti sondaggi perché è molto più collegato alla base… e non deve andare dove tira il vento perché non deve avere i voti dell’elettorato.

Chiaramente se un'idea è nuova il movimento la intercetta. Io dico che per quel che ne so potrebbero esserci più gay che la pensano come Iron anziché come me o te...e che nondimeno non troverei sensato che "il movimento" si adattasse alle idee di Iron.

43 minutes ago, Krad77 said:

Ma la comunità la fanno le persone glbt, che si relazionano tra loro. La facciamo anche qui sul forum. 

Se questo a te non pare per lo meno un filo vago...😏 poi sì, io sto qui dal 2009, che era pressapoco il periodo in cui partecipavo a tante manifestazioni in cui parlavamo a nome degli studenti universitari senza alcun mandato, so come funziona "la comunità siamo noi" 😁

Edited by schopy
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1 hour ago, Krad77 said:

Ma la comunità la fanno le persone glbt, che si relazionano tra loro. La facciamo anche qui sul forum.

Quelle persone gay, nel senso di omoeroticamente inclinate, le quali non si relazionano tra loro, non fanno la comunità glbt?

In questo caso quella comunità glbt comprende solo le persone consenzienti tra loro, palesemente in merito ai temi glbt,  od almeno non tanto dissenzienti che non si relazionino neppure tra loro:

ma una tale comunità sembra molto simile ad un'associazione con statuti, programmi od almeno manifesti dove siano definiti principi, regole, strumenti e fini.

D'altronde se l'esempio di comunità è quello del forum e dei suoi avventori, direi che tu abbia in mente una comunità tanto disarticolata, che a pena meriti il nome di moltitudine per pochi elementi comuni accidentalmente aggregata.

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28 minutes ago, Mario1944 said:

una tale comunità sembra molto simile ad un'associazione con statuti, programmi od almeno manifesti dove siano definiti principi, regole, strumenti e fini.

psssttt... ti svelo un segreto, ma non farlo sapè troppo in giro, mi raccomando:

le ass.ni frocie hanno statuti, programmi, principi, regole, strumenti, fini... e, pensa un po', è tutta roba perfino registrata dal notaio!!

ah, perfino i pride hanno i loro bei manifesti di rivendicazioni politiche ogni anno; ce lo sapevi?

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33 minutes ago, freedog said:

psssttt... ti svelo un segreto, ma non farlo sapè troppo in giro, mi raccomando:

le ass.ni frocie

psssttt.... ti svelo un non segreto ermeneutico:  io ho parlato della comunità glbt, come indicata da Krad 77, non delle associazioni frocie.

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Sì ma ragazzi non avete presente il concetto di comunità? La comunità ebraica, la comunità italiana all’estero… sicuramente sul senso di comunità esistono libri interi, ma sentire che non avete idea di cosa io stia parlando, qui su un forum che fa pienamente parte del mio concetto di comunità, visto che non facciamo altro che confrontarci dialogare e consigliarci, fra persone lgbt, su idee ed esperienze, mi risulta un po’… bizzarro.

1 hour ago, Mario1944 said:
3 hours ago, Krad77 said:

 

Quelle persone gay, nel senso di omoeroticamente inclinate, le quali non si relazionano tra loro, non fanno la comunità glbt?

Se tu sei italiano in canada, e non ti relazioni mai con altri italiani, sarai parte della comunità italiani in canada? Difficile. Magari sarai parte della comunità del quartiere, della tua chiesa… ma fare comunità vuol dire mettersi in campo in qualche modo. Isolarsi è proprio il contrario.

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5 minutes ago, Krad77 said:

Sì ma ragazzi non avete presente il concetto di comunità? 

So come utilizzarlo, questo concetto; ma d'altro canto non m'hai risposto quando t'ho chiesto di indicarmela, questa comunità, di definirla un po' più concretamente, perché con esattezza non sai farlo nemmeno tu...se non con un poetico "là dove due gay dialogano c'è comunità" 😊 

15 minutes ago, Krad77 said:

sicuramente sul senso di comunità esistono libri interi, ma sentire che non avete idea di cosa io stia parlando

Come si sa, la filosofia interroga l'ovvio -non sto scherzando-...

Comunque Krad, tranquillo. Io t'ho provocato, non a caso credo, ma poi non è che devi darmi una risposta...solo pensaci un po' su!

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46 minutes ago, Krad77 said:

Sì ma ragazzi non avete presente il concetto di comunità? La comunità ebraica, la comunità italiana all’estero

L'esempio della comunità italiana all'estero è troppo indefinito e lo lascerei da parte.

Interessante invece quello della comunità ebraica:

ma in questo caso ci sono riferimenti abbastanza definiti, perché c'è il culto del medesimo dio in forme di tradizione certa, ci sono regole di comportamento anche fisico, per il cibo particolare, per la circoncisione alla nascita, per le feste celebrate, c'è una comune discendenza da antenati della medesima religione.

Quali sarebbero gli elementi comuni della comunità glbt?:

l'essere una minoranza in materia erotica?

Un po' poco e del resto, come ho già notato, minoranze erotiche come gli zooerasti non sono comprese e lasciamo pure da parte gli innominabili cui forse alludeva Tyrael....

46 minutes ago, Krad77 said:

Se tu sei italiano in canada, e non ti relazioni mai con altri italiani, sarai parte della comunità italiani in canada? Difficile. Magari sarai parte della comunità del quartiere, della tua chiesa… ma fare comunità vuol dire mettersi in campo in qualche modo. Isolarsi è proprio il contrario.

Mi sta pur bene, ma capisci che così la famosa "inclusione" va a farsi benedire e la comunità si riduce assai, pur avendo contorni molto e forse troppo indefiniti.

11 minutes ago, freedog said:

faccio tanta fatica a starvi dietro...

Tranquillo:

puoi pure fermarti.... 😉 

Edited by Mario1944
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Un forum non lo vedo come comunità reale. "Ma ci vediamo fisicamente due volte l'anno, viaggiando centinaia di chilometri!". Ottimo, tanto amore, comunque non una comunità.

Non ho mai sentito senso di comunità in ambiti LGBT. Quelli dei quali ho avuto esperienza erano privi di porta di ingresso, in senso figurato. Ho altre frustrazioni personali al riguardo, ma non sono giustificate o difendibili.

L'associazionismo dà frutti? Credo di sì, i risultati culturali si sentono in modi più o meno sottili e indiretti. Non sento di avere le competenze sociologiche per aggiungere altro.

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3 hours ago, Krad77 said:

Sì ma ragazzi non avete presente il concetto di comunità? La comunità ebraica, la comunità italiana all’estero… sicuramente sul senso di comunità esistono libri interi, ma sentire che non avete idea di cosa io stia parlando, qui su un forum che fa pienamente parte del mio concetto di comunità, visto che non facciamo altro che confrontarci dialogare e consigliarci, fra persone lgbt, su idee ed esperienze, mi risulta un po’… bizzarro.

Molti identificano la comunità glbt con le immagini del Pride in tv (non con il Pride), e si vantano di non farne parte.

Direi che un gay che si sente parte di una comunità deve per prima cosa esporsi in prima persona, mettendoci la faccia e rispettando gli altri membri della comunità stessa.

Dolce e Gabbana non fanno parte della comunità glbt perché, pur dichiarandosi, non hanno mai rispettato le battaglie condotte nel tempo perché forse non le condividevano, e preferivano andare a San Babila a ringraziare il Signore Gesù del loro successo. Ma c'è anche chi nemmeno si dichiara (e non dico coi genitori o sul lavoro, neanche con altri ragazzi gay, e non li cerca oppure li cerca solo per sesso anonimo)

L'Italia purtroppo non è terreno ideale per parlare di queste cose, perché gli ostacoli sono tanti, il clericalismo fa da padrone e l'omofobia interiorizzata è tale da impedire a tante persone, di ogni livello sociale, anche solo di ragionare in modo oggettivo sulle cose, ad esempio su cosa cerca di fare la politica a favore della causa lgbt

Però trovo che, a maggior ragione una volta che uno trova la forza di uscire allo scoperto, dopo che si è accettato, e acquisisce un qualche "peso" sociale, deve per forza documentarsi, capire e fare anche qualcosa per la comunità di cui deve sentire di appartenere, a un certo punto, e per battaglie che, condivise o no, possono migliorare la qualità di vita di qualcun altro e quindi di tutti.

E qui torno anche a quello che ho detto all'inizio del post (prima riga). Il Pride va capito, va visto, conosciuto e poi giudicato in modo equo. Non è più ammissibile che uno dica che il pride è per chiedere diritti, e che se volete i diritti dovete vestirvi ingiaccaecravatta altrimenti non vi accettiamo, ho tanti amici gay MA..., come se gli etero si vestissero sempre incravattati e i gay mai, e prendendo parte a una parata non si può nemmeno dire che il pride sono solo o prevalentemente immagini oscene, ché questa è una pura propaganda omofoba senza aderenza con la realtà

Edited by Artvigor
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3 hours ago, schopy said:

non sai farlo nemmeno tu

Aridaje… sì so farlo, se devo farlo qui scrivo brevemente (anche per mia attitudine personale) e non scrivo un libro intero. Però i libri volendo ci sono, acquistabili.

3 hours ago, schopy said:

Comunque Krad, tranquillo. Io t'ho provocato, non a caso credo, ma poi non è che devi darmi una risposta...solo pensaci un po' su!

Mi sfugge un po’ il significato della provocazione, avrei bisogno di qualche indizio, per pensarci su.

1 hour ago, wwspr said:

 

Un forum non lo vedo come comunità reale. "Ma ci vediamo fisicamente due volte l'anno, viaggiando centinaia di chilometri!". Ottimo, tanto amore, comunque non una comunità.

 

ma nel 2021 non è pensabile che non ci siano connessioni virtuali. La comunità asessuale, con i suoi numeri bassi, si ritrova sul sito asex.com per quel che so. E ci si ritrovano gli asessuali di tutto il mondo. Poi faranno anche i loro raduni, non so, ma intanto la comunità la fanno online. Perfino i quartieri hanno le pagine facebook, e la gente ci entra e scrive, racconta, si confronta.

poi ognuno può dire mi piace, non mi piace, ma la realtà è che si fa comunità anche usando internet 

3 hours ago, Mario1944 said:

Mi sta pur bene, ma capisci che così la famosa "inclusione" va a farsi benedire e la comunità si riduce assai, pur avendo contorni molto e forse troppo indefiniti.

Forse c’è un po’ di confusione sul concetto di inclusione, perché se pensate che voglia dire andare a cercare la gente che vive isolata e non cerca contatti con la nostra comunità, per portarla al bar friendly o alla sede arciglbt, siete fuori strada. Inclusione significa accoglienza di chi vuole entrare, non l’aggancio di chi sta fuori ed è disinteressato alla comunità.

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18 minutes ago, Krad77 said:

Inclusione significa accoglienza di chi vuole entrare, non l’aggancio di chi sta fuori ed è disinteressato alla comunità.

Va bene, ma capisci che così assimili la comunità sostanzialmente ad un'associazione con regole che debbono essere definite da qualcuno  che abbia l'autorità di stabilire chi ed a quali condizioni possa entrare, sia accolto e possa rimanerci, chi no e chi, prima accolto, ne sia poi espulso per indegnità:

l'esempio della comunità ebraica può essere calzante a ciò che intendi, ma è una comunità con regole ed autorità ben definite e stabilite!

Quali sono, dove sono regole ed autorità di questa comunità glbt?

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A me in realtà sembra molto chiaro cosa sia una comunità.

Se sono a Berlino a sento qualcuno parlare italiano, magari lo saluto e ci scambio due chiacchiere:

magari chiedo se sanno dove posso trovare un buon caffè.

A Valencia e alle Canarie ho trovato una comunità italiana molto unita,

abbiamo subito fatto gruppo con degli sconosciuti che lavoravano lì.

A Fuerteventura volevano trovarci un lavoro, così non saremmo dovuti tornare a casa 🙂

 

La comunità gay è uguale.

Ho trovato recentemente un appartamento a un ragazzo che ho visto dieci anni fa a un Pride

e che mi ha ritrovato su Facebook; ho aiutato decine di persone solo perché erano LGBT.

E sono anche stato aiutato - in cambio di nulla - in tantissime occasioni.

Il giorno del mio matrimonio due anziani turisti tedeschi in Piazza delle Erbe

mi hanno sorriso e mostrato il pollice per farmi capire che erano della stessa parrocchia.

 

Per me la Comunità è il gradino sotto dell'amicizia.

Perché funzioni bisogna solo partire con le migliori intenzioni

e ritirare la disponibilità solo con chi ne abusa o dimostri di essere ingrato.

 

Si può benissimo essere gay rimanendo ai margini della Comunità.

Come si può fingere di essere Inglesi quando si incontra un Italiano a Londra...

O si ritiene importante farcela da soli o non si vuole perdere tempo con sconosciuti.

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7 minutes ago, Almadel said:

A me in realtà sembra molto chiaro cosa sia una comunità.

Se sono a Berlino a sento qualcuno parlare italiano, magari lo saluto e ci scambio due chiacchiere:

magari chiedo se sanno dove posso trovare un buon caffè.

Tutto qui?:

molto romantico, direi anche assai nazionalista e per certi versi, ad esempio per la comprensione se ignori la lingua indigena, anche comodo, ma a ben considerare molto indefinito, se non altro perché potresti pur essere incorso in un non italiano che parli bene italiano....

13 minutes ago, Almadel said:

Si può benissimo essere gay rimanendo ai margini della Comunità.

Si, va bene, ma quali sono i confini di questa comunità e soprattutto, chi li stabilisce e ne decreta la comprensione o l'esclusione dei comunitari?

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46 minutes ago, Mario1944 said:

ma a ben considerare molto indefinito, se non altro perché potresti pur essere incorso in un non italiano che parli bene italiano....

E va benissimo, no? Se conosco bene una comunità - perché vi ho molti amici -

potrei anche io sentirmene parte e comportarmi con la stessa sollecitudine.

47 minutes ago, Mario1944 said:

Si, va bene, ma quali sono i confini di questa comunità e soprattutto, chi li stabilisce e ne decreta la comprensione o l'esclusione dei comunitari?

Non stiamo parlando del Movimento: quindi di statuti e di regole condivise.

Parliamo di un senso di appartenenza.

Se vedo un ragazzo con una borsa rainbow sperduto nella metropolitana di una città che conosco bene,

d'istinto gli chiedo se ha bisogno d'aiuto.

E lo stesso vale se lo sento parlare in italiano o se ha in mano un libro del mio scrittore preferito.

La Comunità è una vicinanza istintiva che alcuni di noi hanno per le persone con cui condividiamo qualcosa di importante.

 

Se a te non è mai capitato né di aiutare né di essere aiutato gratuitamente, pazienza.

 

 

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4 hours ago, Krad77 said:

Mi sfugge un po’ il significato della provocazione, avrei bisogno di qualche indizio, per pensarci su.

Non preoccuparti 😊 non intendevo suggerire che l'idea di comunità sia inutile, anzi.

4 hours ago, Krad77 said:

Inclusione significa accoglienza di chi vuole entrare, non l’aggancio di chi sta fuori ed è disinteressato alla comunità.

Bello e in sicura buona fede, anche se capisco perché possa suonare limitante. E questo mi permette di tornare ad @Iron84 cui ora mi rivolgo direttamente: non ho alcuna pretesa di conoscere GIÀ idee e sentimenti di altri ragazzi gay solo perché gay o della maggior parte dei ragazzi gay (potrei dire della "comunità") e, nonostante tutto, non vi è un'autenticità di cui qualcuno partecipa e tu no. Il legittimo, sacrosanto, fastidio provato dalla coppia lesbica cui tieni a far sapere le tue idee sull'omogenitorialità nulla ha a che fare con una generica "diffidenza verso chi non la pensa come noi"...nessuno vuole "squalificarti" perché "non allineato" se è quel che temi (d'altro canto mi par di capire che la socialità gay non ti manchi, sebbene tu non simpatizzi per i gay più "politicizzati").

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8 hours ago, Almadel said:

A Fuerteventura volevano trovarci un lavoro, così non saremmo dovuti tornare a casa 🙂

(Non c'entra ma trovo sia stupendo!)

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6 hours ago, Almadel said:

E va benissimo, no? Se conosco bene una comunità - perché vi ho molti amici -

potrei anche io sentirmene parte e comportarmi con la stessa sollecitudine.

Senza dubbio, ma sposti i confini definitori della comunità italiana in un Paese estero:

non i cittadini italiani od i loro discendenti, ma coloro che parlano italiano ovvero hanno cultura italiana.

Non è la medesima cosa!

6 hours ago, Almadel said:

Non stiamo parlando del Movimento: quindi di statuti e di regole condivise.

Parliamo di un senso di appartenenza.

Infatti, ma per sentirsi appartenere a qualche cosa, è necessario che sia qualchecosa di definito intellettualmente o fisicamente:

ed è appunto sulla definizione intellettuale di comunità gaya che mi pare ci siano parecchie incertezze, sì che non è chiaro chi ne faccia parte e chi stabilisca quali siano le condizioni per farne parte e, se del caso, per esserne esclusi.

Probabilmente il mero desiderio erotico verso una persona del medesimo sesso non è sufficiente, ma forse neppure necessario, posto che alcuno pare comprendere nella comunità anche coloro che sono, come si dice oggi, gay friendly, per non avendo desideri omoerotici:

non altrimenti, si potrebbero considerare, non abusivamente, parte della comunità italiana in un Paese estero, anche coloro che, pur non essendo cittadini italiani o loro discendenti, conoscano bene la lingua e la cultura italiana.

 

6 hours ago, Almadel said:

La Comunità è una vicinanza istintiva che alcuni di noi hanno per le persone con cui condividiamo qualcosa di importante.

Va bene, ma nel caso della comunità glbt qual è o quali sono le cose unanimemente considerate importanti?

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14 minutes ago, Mario1944 said:

nel caso della comunità glbt qual è o quali sono le cose unanimemente considerate importanti?

Auto aiuto reciproco, sorellanza frocia, tutela di interessi comuni (vedi alla voce diritti civili), condivisione di momenti spensierati....

Al volo mi vengono in mente questi; poi certo vanno declinati, strutturati eccetera in dettaglio.

Ma gia' solo questi non mi sembrano scopi secondari

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14 minutes ago, freedog said:

Auto aiuto reciproco, sorellanza frocia, tutela di interessi comuni (vedi alla voce diritti civili), condivisione di momenti spensierati....

Può andare bene come descrizione dei giovamenti che potrebbero avere i comunitari per l'essere considerati parte della comunità, ma la definizione della comunità e delle condizioni per esserne considerati parte, sì che se ne possano trarre i giovamenti indicati, è un'altra cosa.

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Non ci provare: avevi chiesto scopi e finalita' dell'associazionismo frocio.

E la mia risposta era una mini lista di macro temi da dettagliare, approfondire eccetera.

O hai deciso che, siccome l'ho scritta io, non ti deve andar bene a priori?

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1 hour ago, Mario1944 said:

Va bene, ma nel caso della comunità glbt qual è o quali sono le cose unanimemente considerate importanti?

Non capisco cosa c'entri l'unanimità.

Ci sarà chi non si sente appartenere alla stessa comunità delle lesbiche o delle trans;

chi in Germania si vergognerà di venire accostato ai Meridionali e riconoscerà parte della comunità solo quelli della sua Regione.

D'altra parte anche la famiglia che è la comunità più universalmente diffusa è molto elastica:

c'è chi non considere parte della sua famiglia il padre biologico ma il nuovo compagno della madre,

chi continua a considerare suo famigliare l'ex moglie del fratello,

chi rimane in contatto pure con tutti i cugini di secondo e chi solo con alcuni.

Ognuno decide sia a quali comunità si sente partecipe sia quali ne sono i confini.

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2 hours ago, freedog said:

Non ci provare: avevi chiesto scopi e finalita' dell'associazionismo frocio.

No:

sei tu che hai confuse le associazioni con la comunità.

Per le associazioni valgono gli statuti depositati ex lege, ma per la comunità, chi stabilisce quali ne siano i confini, chi siano i comunitari e vigila sulle appartenenze?

2 hours ago, Almadel said:

Ognuno decide sia a quali comunità si sente partecipe sia quali ne sono i confini.

Sono perfettamente d'accordo, ma proprio per ciò non vedo come si possa affermare che vi sia una comunità ben definita glbt che abbia influito sullo "sdoganamento sociale" dell'omoerotismo, ammesso e non concesso che si possa parlare di "sdoganamento sociale" già accaduto.

Suppongo che tu, come Freedog, trapassi agevolmente, se non indifferentemente, da associazione a comunità e da comunità ad associazione, ma sono cose molto diverse e se un'efficace opera "sdoganante" c'è stata, è più verisimile che sia stata delle associazioni, che della comunità, della quale del resto non si sa bene chi siano i comunitari e chi i regolatori.

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8 minutes ago, Mario1944 said:

Suppongo che tu, come Freedog, trapassi agevolmente, se non indifferentemente, da associazione a comunità e da comunità ad associazione, ma sono cose molto diverse e se un'efficace opera "sdoganante" c'è stata, è più verisimile che sia stata delle associazioni, che della comunità, della quale del resto non si sa bene chi siano i comunitari e chi i regolatori.

Esattamente come io suppongo che tu nei decenni non abbia mai varcato la soglia di qsi ass.ne gaya che avesse sede dalle tue parti.

E che quindi stai (stra)parlando di realta' che non hai minimamente bazzicato, nemmeno per sentito dire.

Se vuoi, ti si puo' far la lista di tutti i difetti e i limiti delle ass.ni frocie. Che ci sono  e sono tanti. Beh, in tutto quel che dici  non ne hai azzeccato mezzo manco per sbaglio

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11 hours ago, Almadel said:

 

La Comunità è una vicinanza istintiva che alcuni di noi hanno per le persone con cui condividiamo qualcosa di importante.

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è anche il motivo per cui se esce la notizia che dei teppisti hanno picchiato il presidente di arcigay novara, mi colpisce di più e mi fa soffrire di più della stessa notizia con protagonista il sindaco di novara

4 hours ago, Mario1944 said:

Infatti, ma per sentirsi appartenere a qualche cosa, è necessario che sia qualchecosa di definito intellettualmente o fisicamente:

ed è appunto sulla definizione intellettuale di comunità gaya che mi pare ci siano parecchie incertezze

Se anche fosse così, non ci ha impedito di fare comunità per 52 anni 

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2 minutes ago, freedog said:

Esattamente come io suppongo che tu nei decenni non abbia mai varcato la soglia di qsi ass.ne gaya che avesse sede dalle tue parti.

E che quindi stai (stra)parlando di realta' che non hai minimamente bazzicato, nemmeno per sentito dire.

Abbi pazienza:

io non ho né criticate né lodate le associazioni gaye, che infatti non conosco se non per lontano sentito dire.

Ho solo notato che tra un'associazione legalmente costituita ed una comunità vagamente indicata c'è una grande differenza, soprattutto ai fini dell'accertamento della loro efficacia nell'asserito "sdoganamento sociale" del desiderio omoerotico.

Come ho già detto, mi parrebbe infatti più ragionevole supporre che siano state associazioni ben definite, a prescindere da quanto siano lodate o vituperate, ad operare per lo "sdoganamento sociale";  mentre non vedo quale parte possa averne avuta una comunità che è già difficile da definire intellettualmente e fisicamente.

Con ciò non voglio affermare, perché semplicemente non lo so, che le associazioni abbiano effettivamente operato lo "sdoganamento sociale", se pur sia;   voglio solo notare che in questo caso si tratta di entità ben definite, cui possono essere riferite azioni od omissioni;  mentre la comunità gaya fluttua in una nebbia indifferenziata e le si può dunque riferire tutto o niente ed il contrario di tutto e di niente.

 

9 minutes ago, Krad77 said:

se esce la notizia che dei teppisti hanno picchiato il presidente di arcigay novara, mi colpisce di più e mi fa soffrire di più della stessa notizia con protagonista il sindaco di novara

Ma guarda caso l'Arcigay Novara è un'associazione, non una comunità.... 😉 

10 minutes ago, Krad77 said:

Se anche fosse così, non ci ha impedito di fare comunità per 52 anni 

Se fosse così, avresti fatta comunità per 52 anni con le ombre cinesi!

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