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Quanto ha influito il movimentismo gay sul nostro "sdoganamento" sociale?


Iron84

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7 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Non ce l'ho con Mieli. Mi fa più orrore che chi sia venuto dopo di lui abbia dedicato persino un circolo a cotanto personaggio tossico

e meno male che non conosci il personaggio e non puoi darne giudizi, eh?

non sai un cazzo di lui e hai deciso che è un personaggio tossico perchè l'ha detto qualche leghista de sta minkia?

MA CHE CAZZO DI RAGIONAMENTO CONTORTO E' QUESTO???

Edited by freedog
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5 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Mi fa più orrore che chi sia venuto dopo di lui abbia dedicato persino un circolo a cotanto personaggio tossico

Sai che cosa manca a voi ragazzini? Il senso dell'umorismo. 

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3 minutes ago, schopy said:

Sai che cosa manca a voi ragazzini? Il senso dell'umorismo. 

prima di sparà cazzate almeno s'informasse da chi c'era, diobò...

Edited by freedog
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23 hours ago, Iron84 said:

Per non dilungarmi oltre, la mia riflessione è che la crisi di istituzioni prettamente omofobiche come quella della Chiesa Cattolica, unita con un processo di secolarizzazione della società e la crisi della famiglia tradizionale, abbia aperto a realtà più inclusive e che certe conquiste sono frutto più del cambiamento generico che di un movimento incisivo.

Mi spiace tu non voglia riconoscere (anche, in parte) ai movimenti qualche merito 😕 non ne capisco il senso. I "cambiamenti generici" spesso non accadono per caso; ricordo un'intervista di alcuni anni fa in cui un'ex ministra di destra raccontava di come avesse rivisto le sue posizioni sull'omosessualità dopo un confronto con parlamentari gay. Sarà una sciocchezza tra mille altre, ma sono questi fatti che poi determinano, chessò, la promozione di una campagna mediatica contro l'omofobia, di qui lo spunto per l'inserimento di un personaggio gay in una serie televisiva, poi una discussione in un talk sulle unioni civili, eccetera.

Sembra che tu non colga che se, ipotizzo, il direttore di un grosso quotidiano redige un editoriale sui diritti degli omosessuali è anche perché le associazioni si son fatte il mazzo per organizzare un Pride, e non solo in virtù di una generale secolarizzazione della società. 

Oggi a rappresentarci è rimasto Fedez ma questo è un altro discorso e finiremmo OT.

Edited by schopy
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Bttmfrancis9
7 minutes ago, freedog said:

prima di sparà cazzate almeno s'informasse da chi c'era, diobò...

Che palle. Ma perché per parlare di Napoleone bisogna essere per forza suoi contemporanei? L'ho letto Mieli e lo considero un personaggio tossico. Una minoranza che deve liberarsi dello stigma sociale, va a prendere come simbolo della causa un suicida coprofago e mezzo pedofilo. Lo trovo controproducente. Non sei d'accordo, amen

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28 minutes ago, schopy said:

ricordo un'intervista di alcuni anni fa in cui un'ex ministra di destra raccontava di come avesse rivisto le sue posizioni sull'omosessualità dopo un confronto con parlamentari gay.

cmq la Carfagna adesso è ministra per il sud

23 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

per parlare di Napoleone bisogna essere per forza suoi contemporanei?

se non vuoi un bel 4 meno meno in storia però il capitoletto su di lui minimo te lo devi essere letto (non dico studiato, sia mai ti dovesi affaticare troppo..)

23 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

L'ho letto Mieli e lo considero un personaggio tossico.

dove l'hai letto? cosa hai letto?

o citi fonti & situazioni o tieni il becco chiuso, chè le sentenze sparate a cazzo o per sentito dì da non si sa bene chi non si ponno sentì.

-i libelli dei preti con citazioni estrapolate a cazzo non valgono-

io ti sto dicendo di vederti un biopic su di lui, non mi pare una richiesta impegnativa; biopic che si poteva far meglio in alcuni passaggi, ma che cmq dà un'idea d'insieme del personaggio e del contesto STORICO in cui si mosse sostanzialmente corretta, a quanto mi risulta.

o vuoi accusarmi di torture psicologiche inferte a povero cucciolo indifeso per aver osato consigliarti ciò?

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Bttmfrancis9
17 minutes ago, freedog said:

 

o vuoi accusarmi di torture psicologiche inferte a povero cucciolo indifeso per aver osato consigliarti ciò?

Ma stai a fa tutto te, chi ti ha detto niente. Io non ce l'ho tutta sta vena polemica. Anzi se mi gira bene ascolterò pure il tuo consiglio e guarderò sto biopic. 

Ho letto da internet un po di elementi di critica omosessuale e ho letto molto della sua storia. Non mi piace come persona. Preferisco essere un Busiano xD

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 @freedog Mieli è un personaggio controverso e questo è un fatto.
Sinceramente non è, a mio avviso, una scelta saggia fare di Mieli un simbolo così come non lo sarebbe fare lo stesso di Aldo Busi. Sono personaggi estremamente complessi per poterli etichettare ed anche comprenderli richiede un livello culturale che la stragrande maggioranza delle persone non ha.

Il punto vero è che Mieli parla di un concetto di liberazione molto più ampio e tipicamente respinge i valori borghesi. Personaggi talmente di rottura sono davvero divisivi, Mieli era divisivo, piu che altro si apprezza il suo coraggio di essere se stesso contro tutto ma in sincerità un simbolo antiborghese per gay che ricercano l'accettazione in una società borghese?

QUesto è un dei grandi problemi del movimento che nasce rivoluzionario e finisce che vuole sposarsi in Chiesa.

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Bttmfrancis9
9 minutes ago, Iron84 said:

QUesto è un dei grandi problemi del movimento che nasce rivoluzionario e finisce che vuole sposarsi in Chiesa.

Bravissimo. Anche se forse sono cambiamenti/passaggi naturali. Alla lunga ci si stanca anche di essere rivoluzionari. Andare alla ricerca della provocazione, oggi non ha più senso. Però in effetti si sta scadendo nell estremo opposto

Edited by Bttmfrancis9
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25 minutes ago, Iron84 said:

 @freedog Mieli è un personaggio controverso e questo è un fatto.
Sinceramente non è, a mio avviso, una scelta saggia fare di Mieli un simbolo così come non lo sarebbe fare lo stesso di Aldo Busi. Sono personaggi estremamente complessi per poterli etichettare ed anche comprenderli richiede un livello culturale che la stragrande maggioranza delle persone non ha.

Il punto vero è che Mieli parla di un concetto di liberazione molto più ampio e tipicamente respinge i valori borghesi. Personaggi talmente di rottura sono davvero divisivi, Mieli era divisivo, piu che altro si apprezza il suo coraggio di essere se stesso contro tutto ma in sincerità un simbolo antiborghese per gay che ricercano l'accettazione in una società borghese?

QUesto è un dei grandi problemi del movimento che nasce rivoluzionario e finisce che vuole sposarsi in Chiesa.

mi pare di averlo già scritto altrove, cmq ribadisco il motivo per cui il circolo a Roma si chiama così:

quando fu costituito nel 1983, una volta che scopi, finalità eccetera erano chiari., c'era il problema di darsi un nome

E si scelse di intitolarlo alla memoria dell'ultimo frocio famoso morto suicida (per l'appunto Mieli); uno che a Roma ci avrà messo piede poche volte, visto che era sempre stato molto milanese, in vita & opere.

tutto là, non vi state ad inventare motivazioni astruse per qsa che in realtà fu di un banale clamoroso.

Se volete, siccome sono ancora contemporanei, arzilli & battaglieri (e li conosco pure..), posso citarvi come testimoni di ciò alcuni dei soci fondatori del Circolo di Cultura Omosessuale per confermarvelo.

25 minutes ago, Iron84 said:

movimento che nasce rivoluzionario e finisce che vuole sposarsi in Chiesa.

che nei decenni abbiamo perso la carica eversiva, rivoluzionaria eccetera e ci siamo molto imborghesiti, è un dato di fatto, che vado ripetendo anch'io a loop da almeno una quindicina d'anni; anche 20 mi sa.

ma mi sembra una normale evoluzione delle cose, non mi scandalizza certo

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20 hours ago, Ghost77 said:

Ribadisco che l'essere in un "ghetto" ci rafforzava . Me lo disse in quegli anni pure un conoscente italiano che viveva in UK : "In Inghilterra non c'è più necessità di avere locali dedicati . Ci sono ma ci si va per fare incontri di sesso, qui voi avete questo (indicando il Male Pub, ora chiuso), vi trovate, vi conoscete tutti, ed è bello, su dove vivo io sono tutti soli, ognuno per sè". Ed è quello che abbiamo oggi, infatti . Il "dopoguerra gay" ha lasciato macerie senza ricostruire infrastrutture adeguate a chi sarebbe venuto dopo . Sì, siamo liberi, non necessitiamo più di fare gruppo, e ora ? Ora abbiamo Frisk, abbiamo tutti questi 20enni che vogliono il fidanzato ma non hanno una loro coralità in cui passare la loro post adolescenza e se ne stanno in casa a sognare e ad appassire .

 

La socialità in quanto tale nasce dal bisogno, più siamo autonomi meno siamo sociali, più siamo indipendenti meno cercheremo appoggi.
E'una dinamica umana, resta il fatto che sono pienamente d'accordo con te.
Non è più possibile che la socialità gay sia riassunta nel movimento e in qualche locale di acchiappo, ci vuole di più

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LocoEmotivo

Davvero una bella, bella questione - e ringrazio quel fior fiore di DILF che è @Iron84 per averla condivisa.

Io mi trovo abbastanza d'accordo con l'intervento di @Krad77, e dico "abbastanza" perché non condivido in quel 100% anche se credo si avvicini di molto alla realtà.

On 8/6/2021 at 7:42 PM, Iron84 said:

secolarizzazione

Visto che vuoi giustamente limitarti ai confini nazionali, diciamolo (ché tanto non è un segreto): la nostra è una secolarizzazione a metà, cosa che vale non solo al momento del cambiamento (come le controlotte antidivorzio e antiaborto) ma permane nel sistema e viene istituzionalizzato fino a diventare un irriducibile tassello identitario.

Noi continuiamo ad essere uno Stato sovrano ma non troppo, visti gli ottimi rapporti che ci obblighiamo a tenere con quella realtà piccola come un brufolo e altrettanto purulenta che si trova a Roma ma non è Roma - e non è un caso se il nostro è l'unico Paese dell'Europa Occidentale dove le battaglie LGBT non sono traversali ma spaccano conservatori e progressisti.

Abbiamo provato a fare tanto (a volte faccio anche "troppo", come la legge Merlin) ma non siamo riusciti a secolarizzare il modo di pensare e l'identità nazionale.

Però, vabbè, queste sono cose trite e ritrite.

On 8/6/2021 at 8:08 PM, Bttmfrancis9 said:

Mh non conosco la storia del movimento omosessuale italiano. [... Mario Mieli ...] probabilmente ha fatto più male che bene alla causa. 

Come riesci a far stare insieme entrambe le espressioni?

Su quali fonti ti sei fatto questa idea di Mieli?

E, soprattutto, perché se parliamo di qualcosa ammettendo candidamente di non conoscerla è sempre e soltanto per criticarla? 🤔

23 hours ago, marco7 said:

lo dovete a papa francesco

Io gli devo solo la benzina, a patto che lui porti i cerini.

22 hours ago, Riot said:

l'unico papa è Benedetto XVI

Questione di tale importanza da essere cavalcata solo dalle destre :sisi:

21 hours ago, Bttmfrancis9 said:

Ricordare e celebrare un morto suicida, coprofago (e citazioni a suon di apologia di pedofilia che ci ha lasciato in eredità) lo trovo controproducente

Perché tu sei la tipica voce del Pride in giacca e cravatta.

Tra l'altro, sapresti riportarmi i passi in cui Mieli inneggia alla pedofilia (magari riportandomi l'intero capitolo e non solo la citazioncina che puoi trovare su un post di Facebook)?

E ancora: cos'hai contro i suicidi? Il mio poeta preferito si è sparato a trentasette anni e persino un grande regista si è tolto la vita appena novantacinquenne: sei sicuro che tu sia in grado di gestire la generalizzazione di un fenomeno che coinvolge personalità del calibro di Monicelli e Majakovskij?

E dai, su.

21 hours ago, freedog said:

Falla finiscila

L'affermazione volutamente laconica di @Bloodstar lascia supporre una scarsa stima nella qualità del lavoro (letterario e riflessivo) di Mieldi

Se poi argomentasse, sarebbe il massimo.

20 hours ago, Ghost77 said:

Ribadisco che l'essere in un "ghetto" ci rafforzava

Non ho vissuto quella realtà ma non potrei essere più d'accordo.

Se la ghettizzazione non è totale, è un'ottima cosa: conoscersi e riconoscersi tra simili che affrontano speranze condivisibili e timori riconoscibili è il senso ultimo di ogni raggruppamento, di ogni tribù, di ogni consesso sociale.

20 hours ago, Ghost77 said:

Il "dopoguerra gay" ha lasciato macerie senza ricostruire infrastrutture adeguate a chi sarebbe venuto dopo

(Bellissima definizione, detto tra noi.)

Questo, purtroppo, vale per tutti gli ambiti della nostra società postmoderna e tardocapitalista: l'individualismo occidentale si è evoluto in un decentralizzazione totale, spalmata su tutti i fronti (sia che si tratti di lavoro e annessi diritti che di luoghi di aggregazione).

Ci è stata fornita la possibilità di crearci la nostra propria bolla con la lusinga che sarebbe stata modellata in tutto e per tutto su di noi, e quindi è stato inevitabile che la reazione delle persone (me incluso) sia stata di placida accettazione: di fronte alla comoda prospettiva di non dover più adattarti al mondo circostante, tutti hanno calato le braghe.

Forse questo fenomeno prenderà una nuova strada tra un dieci o quindici anni, e cioè quando coloro che oggi sono i ragazzini intorno ai dieci anni cresciuti a tecnologia e virtualità sociale saranno in grado di fare massa critica e portare a compimento (o smantellare) questo lungo processo.

12 hours ago, Bloodstar said:

Dal mio punto di vista questa è la modernità

Sai quanto detesti doverti dare ragione 🙄

12 hours ago, Bloodstar said:

una sempre maggiore incapacità di scendere a compromessi

È ciò che intendevo quando parlavo di creazione della propria bolla.

9 hours ago, Bttmfrancis9 said:

Anche l'incremento di coming out aiuta tantissimo

Assolutamente, però lo sdoganamento del CO è avvenuto temporalmente dopo le conquiste di visibilità della comunità: prima di un certo punto, i froci semplicemente non esistevano.

8 hours ago, freedog said:

quello che toccherà capire quando tutto questo finirà è se-come-quale sarà la vita sociale che verrà

Diversa e uguale, come sempre.

8 hours ago, Bttmfrancis9 said:

Il problema dei Frisk non è che non riescono a rimorchiare nessuno, ma è che non riescono a ricevere una risposta dal figo apparente

Permettimi: il problema dei Frisk è che non sanno affrancarsi da quel modello di bellezza da cui (a detta loro) sono esclusi per natura.

Se tu non riesci a staccarti della divah che rispecchia la bellezza del momento invece di accorgerti delle mille possibilità appena fuori dal canonico, hai evidentemente interiorizzato questo modello al punto di vederlo in maniera del tutto acritica.

Se avessi tre monete, ti direi: La preponderanza del piccolo.

8 hours ago, Bloodstar said:

testimonianze di prima mano

Sto ancora avvelenato a bestia, quindi non farmi sputare fiele e delusione.

8 hours ago, Bloodstar said:

Chi ha sentito anche solo uno spezzone degli interventi della manifestazione romana a favore del ddl Zan sa di cosa sto parlando

No, ti sbagli: chi ha sentito un solo spezzone degli interventi a quella manifestazione è un uomo fortunato 😅

8 hours ago, Almadel said:

Nei Paesi anglosassoni non saprei se abbia senso fare attivismo

Vista la quantità di testimonianze LGBT che sono riuscite a bucare persino la mia bolla di totale indifferenza nei confronti di queste Olimpiadi, credo che la risposta sia sì.

 

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Quando @Bloodstar dice che il Movimento non ha più nulla dire dice una sacrosanta verità.

Forse a parte le adozioni e le lotte contro l'omofobia ci sono tante cose che ci differiscono non a caso il movimento lesbo ha preso tutta un'altra strada.
Essere tutti sotto la stessa bandiera ci sta ma nello stesso tempo pretendere che LGBT debba riassumere combattere per tutti è riduttivo.
Ci sarà sempre il gay più fuori dagli schemi, quello più borghese, quello più trasgressivo, libertino, ecc come in tutte le cose.

Sarà nella naturale evoluzione che il movimento andrà disgregandosi ma questa disgregazione deve essere guidata e non figlia di faide interne ma legata da motivi ideologici. Ripeto tolte alcune battaglie uniche che ancora ci uniscono, tante altre restano divisive, vedi la maternità surrogata.
ALtrimenti finiremo a parlare del maschile, femminile, fluidità ed altre cose di cui, francamente, penso sia legittimo che a molti non interessino

@LocoEmotivo sulla questione pedofilia di Mieli secondo me si cerca di arrampicarsi sugli specchi quando la sua visione era chiara.

Sul tema si sono pronunciati sia il già citato Busi , Walter Siti ma anche un non proprio sensibilissimo Indro Montanelli.
 

Ora il tabu della sessualità dei bambini è qualcosa di estremamente delicato cui la società non è davvero pronta a parlare e che forse la stessa psicologia non ha trovato in pieno la quadra. Una riflessione che io stesso ho fatto tempo fa ma se la maturità biologica sessuale in molti casi arriva a 10 anni, significa che la natura prevede che bambine o bambini di quell'età siano idonei ad avere rapporti sessuali. Se non fosse cosi si maturerebbe piu tardi.
Tali rifessioni sono terreno scivoloso e Mieli si è lanciato in quel terreno ma forse, per promulgare certe idee ti affidi a personaggi simili o ad altri piu rassicuranti?

Insomma per promuovere l'ideologia fascista cerchi un tatuato ciccione con i muscoli e la faccia poco rassicurante oppure un leader mingherlino, donna e con gli occhi a palla?

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18 minutes ago, LocoEmotivo said:

Io mi trovo abbastanza d'accordo con l'intervento di @Krad77, e dico "abbastanza" perché non condivido in quel 100% anche se credo si avvicini di molto alla realtà.

Sì è una cifra arrotondata ma non mi dà fastidio andare nello specifico. Se ti viene in mente un obiettivo di uguaglianza (…) che non ci ha visto, noi comunità lgbt+, spinta iniziale e motore principale, scrivilo pure.

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LocoEmotivo
18 minutes ago, Krad77 said:

Se ti viene in mente un obiettivo di uguaglianza (…) che non ci ha visto, noi comunità lgbt+, spinta iniziale e motore principale, scrivilo pure

Non credo che riuscirei a trovarne uno neanche mettendomici di buona lena 😉

Tra l'altro, sai benissimo cosa fare di quelle parentesi 🤭

40 minutes ago, Iron84 said:

per promulgare certe idee ti affidi a personaggi simili o ad altri piu rassicuranti

Io non mi affido a nessuno, tant'è che di Mieli non ho parlato se non in quanto figura citata da altri.

Mi dà solo fastidio il discorso "è controproducente" perché ha quel sottotesto da benpensante fintamente ecumenico che proprio non abbozzo.

42 minutes ago, Iron84 said:

per promuovere l'ideologia fascista

Ma infatti, non promuoviamola e lasciamo questi ceffi all'oblio di cui sono degni :sisi:

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18 minutes ago, Iron84 said:

Quando @Bloodstar dice che il Movimento non ha più nulla dire dice una sacrosanta verità.

Forse a parte le adozioni e le lotte contro l'omofobia ci sono tante cose che ci differiscono non a caso il movimento lesbo ha preso tutta un'altra strada.
Essere tutti sotto la stessa bandiera ci sta ma nello stesso tempo pretendere che LGBT debba riassumere combattere per tutti è riduttivo.
Ci sarà sempre il gay più fuori dagli schemi, quello più borghese, quello più trasgressivo, libertino, ecc come in tutte le cose.

Sarà nella naturale evoluzione che il movimento andrà disgregandosi ma questa disgregazione deve essere guidata e non figlia di faide interne ma legata da motivi ideologici. Ripeto tolte alcune battaglie uniche che ancora ci uniscono, tante altre restano divisive, vedi la maternità surrogata.
ALtrimenti finiremo a parlare del maschile, femminile, fluidità ed altre cose di cui, francamente, penso sia legittimo che a molti non interessino

Perché hai tutta questa ansia a volerti sentir dire che il Movimento Gay è stato inutile

e che - se non lo è stato - adesso comunque è inutile;

beh, non ancora del tutto inutile ma dopo il ddl Zan e le adozioni lo sarà di sicuro... :D

 

Ma noi speriamo che diventi presto inutile, per Dio!

Io mica ci godo a stare semrpe in trincea a mangiarmi il fegato!

Non vedo l'ora che i gay possano serenamente essere di destra senza sentirsi in colpa

per il fatto di votare gente che usa il loro voto per umiliarci e deriderci.

 

Il Movimento Gay NON coincide con la Comunità Gay:

ci sono sempre stati quelli che invece di fare una raccolta fondi sull'AIDS o andare a una manifestazione

se ne sono andati fare shopping in centro o a cercare cazzi su Grindr. E' la natura umana.

 

Se è per questo neanche il Movimento Operaio coincedeva con la classe operaia.

E' sempre stato pieni di crumiri che votavano Democrazia Cristiana o MSI.

E pure loro hanno avuto la giornata lavorativa di otto ore: pure se leccavano il culo al padrone.

E pure se dopo una generazione si sono messi a votare Lega.

E' sempre così: il Movimento semina e tutti raccolgono.

 

Il motivo per cui non serve che tu ti senta in difetto è che nessuno lo fa per te.

Le persone si impegnano nelle nobili cause perché ne hanno necessità loro per prime

e se anche chi se ne frega ne trae vantaggio, beh... tanto meglio per loro.

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11 minutes ago, Almadel said:

mica ci godo a stare semrpe in trincea a mangiarmi il fegato

Invece e' sempre stato il mio, di sogno esistenziale, che non ce lo sapevate?

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3 hours ago, Iron84 said:

QUesto è un dei grandi problemi del movimento che nasce rivoluzionario e finisce che vuole sposarsi in Chiesa.

Un po' come le Stelle ora cadenti, che volevano aprire il Parlamento come una scatola di sardine ed ora la tengono ben chiusa per paura che se le mangino gli altri 😉 

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6 hours ago, freedog said:

Vabbe', chi nasce incendiario muore pompiere, si sa da sempre

Vale anche il contrario?:

chi nasce pompiere muore incendiario?

On 8/6/2021 at 7:42 PM, Iron84 said:

Mi chiedevo quanto queste conquiste siano davvero frutto del movimento gay e quanto, invece, di un cambiamento generale dello spirito del tempo.

Lasciando da parte la questione se sia mai stato UN movimento gayo, cui non sa rispondere neppure Almadel, il che pare implicare non sia mai stato;      per quanto attiene alla causa "spirito del tempo", ci sarebbe tuttavia da domandarsi perché lo "spirto gentil" dei nostri tempi abbiano prodotto tale effetto di coonestare un omoerotismo che per millenni da quasi tutte le culture umane note, peraltro con qualche notevole eccezione, fu vituperato come indegno del vivere civile. 

Io ho il sospetto che il motore primo del cambiamento sia stato il mutato giudizio della medicina la quale, prima quella americana nel 1974 e poi quella mondiale nel 1990, obliterò l'omoerotismo dal novero delle malattie mentali:

gli effetti anche giuridici d'un tale riconoscimento scientifico penso siano stati ben più gravi che tutti i lamenti più o meno palesi di coloro che inclinavano al desiderio omoerotico.

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11 hours ago, Almadel said:

Perché hai tutta questa ansia a volerti sentir dire che il Movimento Gay è stato inutile

e che - se non lo è stato - adesso comunque è inutile;

Lo noto anch'io e non capisco; in ciò non è il solo, ma (è una mia congettura) mi sembra che alla base vi sia la necessità di ricordarlo a sé stessi perché si è progressisti e di sinistra MA non si è a proprio agio nelle realtà associative o di movimento.

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LocoEmotivo
1 hour ago, schopy said:

mi sembra che alla base vi sia la necessità di ricordarlo a sé stessi perché si è progressisti e di sinistra MA non si è a proprio agio nelle realtà associative o di movimento

Sì, concordo.
Però credo anche che vi siano in ballo almeno altri due fattori, l'uno strettamente correlato all'altro: il primo, non riuscire a inquadrare correttamente e completamente il passato (esemplificato da quella frase da brivido di @Bttmfrancis9 su Napoleone); il secondo, non riuscire a inquadrare l'eredità del passato nel nostro presente.
Per capire quanto ha influito il boom economico sul nostro tenore di vita dobbiamo necessariamente interrogarci su com'era vivere prima della guerra, così come dobbiamo per forza immaginarci cosa voleva dire spostarsi al tempo delle dogane se vogliamo cogliere l'impatto di Schengen sulla nostra vita.
Ecco: la considerazione "minimalista" di @Iron84 mi sembra pecchi un po' di storicizzazione.

12 hours ago, Krad77 said:

Mmmh ho un brividino

E allora copriti, ché cominci ad avere una certa età :asd:

13 hours ago, Almadel said:

Ma noi speriamo che diventi presto inutile, per Dio!

Sul fatto che le minoranze possano uscire dalla trincea, devo dire che ho moltissime riserve.
Io mi sono affacciato al mondo LGBT dopo che era stato ampiamente "sdoganato" e godo pertanto di una prospettiva non così strutturalmente militante come miei coetanei consapevoli in anticipo né così tranquilla come ragazzi magari appena più giovani di me che però sono già cresciuti in una società ancora più evoluta: di conseguenza, da un lato non posso non vedere la necessità delle nostre battaglie (e la necessità dei vari Pride, checché ne dicano i soliti moralisti del cazzo) e dall'altro non posso immaginare un mondo di perfetta integrazione tra le varie realtà.
Anche perché, a voler fare le pulci, potremmo dire che la realtà omosessuale non è poi così malaccio ma quella trans (tanto per nominare una minoranza della nostra minoranza) non se la passa altrettanto bene: qualora dovessimo ottenere ciò per cui gridiamo, ci sarebbero ancora tante di quelle battaglie da intraprendere che la quiescenza del movimento LGBT mi sembra davvero molto ma molto lontana.

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12 minutes ago, LocoEmotivo said:

dall'altro non posso immaginare un mondo di perfetta integrazione tra le varie realtà.

Perché dici? 🤔 certo noi gay più facilmente trascorreremo buona parte della nostra vita con altri gay, ma frequentare chi condivide certi vissuti con te non mi pare sinonimo di mancata integrazione.

Potersi dichiarare senza temere la reazione altrui, vivere la propria condizione senza vergogna, iniziare ad affrontare la faccenda della genitorialità scorporandola da quel che concerne i metodi riproduttivi: ecco, questi sono buoni esempi di emancipazione, ed è anche a partire da questi che si costruisce un processo di integrazione...che, comunque la si pensi, inizia da noi più che dagli altri.

29 minutes ago, LocoEmotivo said:

non riuscire a inquadrare correttamente e completamente il passato  (...) non riuscire a inquadrare l'eredità del passato nel nostro presente 

È anche comprensibile, e lo trovo tutto sommato un peccato veniale; mi interrogo però sulle motivazioni dell'opener, che apre un topic proprio per evidenziare che l'associazionismo o il movimentismo non sarebbero serviti quasi a nulla...perché esattamente???

Io inizialmente mi vergognavo d'andare ai Pride perché, nonostante fossi dichiarato con molti e già avessi avuto diverse esperienze, temevo un momento di "esposizione" troppo marcata, temevo mio padre mi vedesse su un giornale con uno striscione in mano (ancora dovevo dichiararmi e già storceva il naso quando mi vedeva alle manifestazioni degli studenti), temevo che la cosa non sarebbe stata capita da molte persone cui pure ero affezionato, in breve ero un po' vigliacco su tutta questa linea...però non è che per questo ritenessi inutile o controproducente il Pride. Iron non sosterrebbe mai che il '68 sia stato inutile o inefficace per mutare i costumi della società nel suo complesso, in quel caso non parlerebbe di anonimo spirito del tempo per spiegare la secolarizzazione...al contrario lo fa se si parla di mutata accettazione dei gay...vabbè, contento lui 😅 da esterno trovo tutto molto buffo.

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2 hours ago, LocoEmotivo said:

E allora copriti, ché cominci ad avere una certa età :asd:

Senti carooo… c’è gente che farebbe carte false per arrivare alla mia età nel modo in cui sono io! 🤘🏻

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4 hours ago, LocoEmotivo said:

la considerazione "minimalista" di @Iron84 

La considerazione minimalista di Iron è frutto del suo tempo e del nostro tempo, e si rende interprete del fatto che moltissimi omosessuali di destra oggi in Italia si sono ritrovati con un cestino di diritti giuridicamente riconosciuti e con una scodella di accettazione sociale in più, senza aver mosso un dito, spesso senza nemmeno essersi esposti nel loro privato. E' quindi urgente cercare di risolvere la dissonanza cognitiva che deriva da questo. Negare il fatto che le rivendicazioni politiche di questi due/tre decenni siano state fondamentali e anzi indispensabili per il processo di emancipazione sociale, è in effetti un modo eccellente per sciogliere la dissonanza cognitiva, perché permette agli omosessuali di destra di riconfluire direttamente nell'alveo di ciò che pensano e dicono ufficialmente le destre moderate nel periodo di "dopoguerra gay": i diritti lgbt sono una cosa "octroyée", cioè concessa dall'alto per larghissima benevolenza di un'autorità paziente che avrebbe ben voluto occuparsi di altre priorità, ma si è scomodata per tacitare un futile capriccio.

E' un problema di psicologia interna delle persone estroflesso in rivisitazione della realtà collettiva. Molto interessante.

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Sarò ot credo ma vorrei condividere sta cosa che mi ha molto colpito 

Sto guardando il film documentario the death and life of marsha p.  johnson su netflix e in una scena si parla di due ragazze trans aggredite e una uccisa (a suon di pugni) l'aggressore rischia dai 5 ai 25 anni però davanti il tribunale ci sono pochi attivisti e uno dei fondatori (di un movimento)  dice per ottenere il matrimonio c'erano tantissimi gay per ottenere giustizia quasi nessuno...

Edited by Tyrael
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28 minutes ago, Tyrael said:

Sarò ot credo ma vorrei condividere sta cosa che mi ha molto colpito 

Sto guardando il film documentario the death and life of marsha p.  johnson su netflix e in una scena si parla di due ragazze trans aggredite e una uccisa (a suon di pugni) l'aggressore rischia dai 5 ai 25 anni però davanti il tribunale ci sono pochi attivisti e uno dei fondatori (di un movimento)  dice per ottenere il matrimonio c'erano tantissimi gay per ottenere giustizia quasi nessuno...

Tu hai mai fatto parte di associazioni LGBT e/o hai manifestato in qualche occasione?

Se a uno non piace fare dell' attivismo o relazionarsi con gruppi di persone che condividono lo stesso orientamento, o non interessano alcuni temi, per qualsiasi motivo, e ce ne possono essere anche di validissimi, va bene.

Però che almeno non si metta a criticarlo, da fuori e in maniera superficiale e gratuita, perché altrimenti sembra la volpe che non arriva all'uva, o comunque che abbia qualcosa di ancora irrisolto dentro di sé.

Per fare un esempio: se a me non serve o non interessa il matrimonio egualitario, non ridicolizzo l'istituto in sé o quei gay ai quali piace o serve, come fanno molti gay di destra o cattolici, ma semplicemente appoggio la battaglia perché è una questione di civiltà e di diritti umani.

Edited by Artvigor
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