Jump to content

L' annoso problema di "dove"andare"


Dover2015

Recommended Posts

4 minutes ago, freedog said:

un tipo pericoloso

Un tipo pericoloso che viene sputtanato ha un motivo in più per crearti un sorriso artificiale sull'addome . I centri anti stalking qui funzionano molto bene, anche coi maschi, hanno un supporto psicologico che ti suggerisce come muoverti e come rispondere, e mandano le forze dell'ordine . Esperienza vista coi miei occhi . Magari in Lazio non funzionano queste cose e ci si deve affidare alla giustizia privata, non so, comunque sia è giusto essere pronti a una reazione boomerang .

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 118
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • freedog

    24

  • Almadel

    21

  • Ghost77

    16

  • Sokka99

    16

Top Posters In This Topic

Posted Images

metalheart
10 minutes ago, Almadel said:

Sei tu che "convenientemente interrompi gli aneddoti"

e ti fermi solo al "pessimo inizio" trascurando il "lieto fine".

La vita invece è lunga e non si ferma solo alle parti difficili.

"La vita" non è neanche due o tre storie non verificabili riportate da un terzo su un forum, e non tutti i contesti sono semplicemente "Iran" o semplicemente "Londra"

Possiamo almeno dire che oggi abbiamo gli strumenti per incoraggiare una persona a fare coming out, se proprio siamo sicuri al 100% che è SEMPRE meglio essere dichiarati e che è un passo che va fatto per stare meglio, anziché fare outing? Lasciamo stare il preside quando avevi 18 anni, oggi a un uomo di 69 anni come il topic opener fai un outing riportando alla moglie e ai figli questo topic, oppure prima ci parli? E possiamo dire che fare outing perché si è convinti di fare la cosa giusta nel lungo termine per la persona è molto diverso dal farlo perché la si vuole sputtanare nel breve termine o perché "se vieni a letto con me devi aspettartelo (?)"? 

Link to comment
Share on other sites

8 minutes ago, Bloodstar said:

Però Almadel, tu desideri molto avere una famiglia, fare il pranzo della domenica etc. Questo ti ha fatto passare sopra ai loro outing e ai loro comportamenti orrendi. 

Per molti di noi, invece, avere un buon rapporto con le proprie madri infami non né è una priorità né una cosa auspicabile.  

Ergo, se anche le cose fossero andate alla tua maniera, i bilanci non sarebbero positivi per forza e per tutti.

Ora mi dirai che io scrivo questo perché ho subito pochi outing da mia madre, però amen.

In verità a me non cambierebbe un cazzo mandare tutti a fare in culo

come ho fatto supperggiù per un decennio della mia vita.

(Fidati, non farmi fare calcoli. Sono pessimo con le date.)

 

A me piace avere un rapporto normale coi miei genitori per motivi che esulano dal loro comportamento passato.

(L'unico mio limite sono i miei zii paterni, che hanno fatto una raccolta fondi per pagare l'avvocato al fascista che ci ha pestati:

lì proprio non sono riuscito a mostrarmi conciliante. Quando ci ho provato i risultati sono stati così assurdi da essere un buffo aneddoto)

 

Non so cosa intendi quando dici "Se le cose fossero andate alla tua maniera".

Cioè? Se avessi avuto il coraggio di fare quello che invece ho subito? Sarebbe questa "la mia maniera"?

O invece se me ne fossi totalmente fregato e avessi cercato di avere una vita a prescindere da loro?

Magari sarei finito a Copenaghen a 25 anni per paura di venire scoperto (alcuni miei amici lo hanno fatto)

e forse in Danimarca sarei stato mantenuto da un harem di slave biondissimi

e avrei guardato con sufficienza a chi si arrabatta per andare d'accordo con la suocera.

 

Come ho già detto sappiamo quali sono le conseguenze delle nostre scelte,

ma non sappiamo come sarebbe andata se avessimo fatto scelte differenti.

Link to comment
Share on other sites

9 minutes ago, Almadel said:

"Se le cose fossero andate alla tua maniera".

Grandi contrasti e poi riappacificazione. Tutto qua.

 

23 minutes ago, Ghost77 said:

Magari in Lazio

come in Ascoli?

Link to comment
Share on other sites

5 minutes ago, metalheart said:

"La vita" non è neanche due o tre storie non verificabili riportate da un terzo su un forum, e non tutti i contesti sono semplicemente "Iran" o semplicemente "Londra"

Tu puoi non fidarti di quello che scrivo io, ma io per forza mi devo fidare della mia esperienza.

Non è che a promuovere la "cultura del coming-out" io ci guadagni qualcosa:

non vengo pagato un tot per ogni gay dichiarato che c'è in Italia.

7 minutes ago, metalheart said:

Possiamo almeno dire che oggi abbiamo gli strumenti per incoraggiare una persona a fare coming out, se proprio siamo sicuri al 100% che è SEMPRE meglio essere dichiarati e che è un passo che va fatto per stare meglio, anziché fare outing?

Io non sostengo la "cultura dell'outing" per molti motivi che ho già spiegato.

Ho solo detto che i Paesi che l'hanno promossa (come la Gran Bretagna) stanno molto meglio dell'Italia

e che le persone che lo hanno subito stanno molto meglio di quelle che stanno ancora "in the closet".

9 minutes ago, metalheart said:

oggi a un uomo di 69 anni come il topic opener fai un outing riportando alla moglie e ai figli questo topic, oppure prima ci parli?

Infatti non ho mai detto che bisognerebbe fargli outing.

Io ci ho messo 14 anni a farmi accettare dai miei:

ti pare che gli possa prospettare di stringere i denti fino a 83 anni?

12 minutes ago, metalheart said:

E possiamo dire che fare outing perché si è convinti di fare la cosa giusta nel lungo termine per la persona è molto diverso dal farlo perché la si vuole sputtanare nel breve termine o perché "se vieni a letto con me devi aspettartelo (?)"? 

Non credo che ci sia davvero qualche buon samaritano gay

che faccia outing per fare un favore a chi lo subisce.

Credo che l'outing venga fatto sempre come forma di vendetta.

In ogni caso credo sia un'evenienza piuttosto rara:

qui sul forum sono pochissimi a dire di averlo fatto o subito.

 

Link to comment
Share on other sites

11 minutes ago, Almadel said:

Credo che l'outing venga fatto sempre come forma di vendetta.

In ogni caso credo sia un'evenienza piuttosto rara:

qui sul forum sono pochissimi a dire di averlo fatto o subito.

Beh, mi pare di aver testé narrato un outing fatto per autodifendersi da uno psicopazzo tossico nonché leggerissimamente bipolare .

E continuo a pensare che L. abbia fatto la cosa giusta a sputtanarlo.

Anzi, se quel tipo dovesse contattarvi su Grindr (ammesso che continui a girare x l'Italia con le sue conferenze sovraniste e no vax), scappate di corsa!

-fine msg di pubblica utilità-

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

metalheart
11 minutes ago, Almadel said:

Non credo che ci sia davvero qualche buon samaritano gay

che faccia outing per fare un favore a chi lo subisce.

Credo che l'outing venga fatto sempre come forma di vendetta.

In ogni caso credo sia un'evenienza piuttosto rara:

qui sul forum sono pochissimi a dire di averlo fatto o subito.

La storia dei benefici in prospettiva e della riconoscenza da parte di chi viene 'svelato' (scusate ma non so come si dica, 'outato'?) suona infine come una giustificazione che si dà a quella schadenfreude da sputtanamento, se allora "nessuno" in realtà fa outing a fin di bene, come lasciavi intendere aver fatto anche tu

E l'outing non è per nulla un'evenienza rara, scusa, solo su questo forum nella sezione dei coming out forse un quarto buono dei post in realtà non è sui coming out, ma sugli outing subiti. E ovviamente non viene sempre fatto come ferma di vendetta, solo in questa pagina trovi un esempio di un outing fatto per sbaglio, cosa che capita spesso

Link to comment
Share on other sites

@Almadel, lo vedi bene anche tu, che appunto puoi dire che la tua storia è finita bene proprio perché è cominciata male.

A tutti piace sentire l'epos del ragazzo maltrattato dal mondo che poi si è vendicato nel modo migliore di tutti, ossia vivendo felice. E bada, sono contentissimo che la storia abbia un lieto fine.

Io invece ho un rapporto splendido con i miei genitori, i miei amici, i miei colleghi e superiori, coi quali sono dichiarato. Invece con i giovani-e-meno-giovani del paesello dove sono cresciuto ho un rapporto piuttosto freddo, fatto di indifferenza, malcelato disprezzo (da parte mia) e diffidenza e sospetto (da parte loro), ma comunque bene o male pacifico. Il fatto che occasionalmente in vacanza da quasi un decennio mi si veda passeggiare col biondissimo di cui sopra è tollerato solo nella misura in cui il nostro stato sentimentale e civile rimane nascosto.

Stiamo parlando di gente estremista che si riteneva più cattolica del papa quando ne contestava le direttive (durate pochissimo) sulla chiusura delle chiese, e continuava a far di testa sua. In 1.1km di strada in mezzo ai campi.

Spiegami quali libertà avrei nello sganciare la bomba, là, in un posto che visito due volte l'anno se non ci sono pandemie in corso, solo perché i miei genitori sono troppo asociali per desiderare un posto migliore. Spiegami quali conseguenze pratiche positive ne trarrei nel lasciar loro in mezzo al gossip. Dai, fammi sapere dov'è questo dente malato, dimmi che disagio interiore provo inconsapevolmente se ritengo che forse non sia una cosa così intelligente raccontare a Toni Fraccagraspe, classe 1985, dieci anni di scuola dell'obbligo, una vita tra la betoniera e il bar del patronato davanti alla chiesa, alza prima le mani e poi la voce, il conteggio delle persone a cui l'ho buttato in culo quando lo incrocio mentre va a cenare all'evento sociale dell'anno: la sagra di San Felice.

Allora vedi quello che io ti dico è che in fin dei conti mi sembra che sia a te che a me faccia piacere evitare di prenderci dei cartoni dalla gente che non ci tollera, e che la visione bianco-e-nero che proponi - mi spiace - non si applica a tutti, né il tuo vissuto indubbiamente rocambolesco può farsi modello delle realtà in contesti assolutamente non altrettanto entusiasmanti che probabilmente non hai mai visto nemmeno col binocolo. Ciascuno si faccia i suoi conti.

Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, blaabaer said:

Spiegami quali libertà avrei nello sganciare la bomba, là, in un posto che visito due volte l'anno se non ci sono pandemie in corso, solo perché i miei genitori sono troppo asociali per desiderare un posto migliore. Spiegami quali conseguenze pratiche positive ne trarrei nel lasciar loro in mezzo al gossip. Dai, fammi sapere dov'è questo dente malato, dimmi che disagio interiore provo inconsapevolmente se ritengo che forse non sia una cosa così intelligente raccontare a Toni Fraccagraspe, classe 1985, dieci anni di scuola dell'obbligo, una vita tra la betoniera e il bar del patronato davanti alla chiesa, alza prima le mani e poi la voce, il conteggio delle persone a cui l'ho buttato in culo quando lo incrocio mentre va a cenare all'evento sociale dell'anno: la sagra di San Felice.

Anche ammettendo che tu non avresti nessun vantaggio a farlo

(a dire che sei sposato ovviamente, non a quanti lo hai buttato nel culo:

non fingere che sia una questione di discrezione sulla tua vita sessuale)

so benissimo chi ne trarrebbe vantaggio: Milena Fraccagraspe, la figlia trans di Toni.

 

Lo stigma di "fratello del frocio" che ha avuto il mio fratellino gli è servito per empatizzare

con una "ragazza" che giovanissima ha avuto il coraggio di confessargli di essere un trans.

E -  aperto il vaso di Pandora - tempo qualche anno altri due teppisti della sua compagnia si sono dichiarati come bisex.

Lui di conseguenze positive non ne ha avute di certo, suppongo meno di quelle che ne ho avute io:

ma i suoi amici hanno trovato un ambiente accogliente, dove certe battute non si potevano fare

e dove certi stili di vita venivano difesi senza compromessi.

 

E in tutto questo l'ho lasciato praticamente da solo, perché lui era un adolescente che viveva coi miei

mentre io era sempre chissà dove e con la mia famiglia avevo meno a che fare possibile.

(E - come ho detto - manco ero stato io a sganciare la bomba, è tutta farina della loro indiscrezione).

Col senno di poi però posso dire che quei tre iniziali coming-out (poi divenuti cinque) siano dovuti

anche alla situazione imbarazzante nella quale un adolescente etero si è ritrovato.

 

Nessuno di noi è votato al martirio.

Né tantomeno nessuno di noi vuole che a martirizzarsi siano le persone che amiamo.

Solo che le "conseguenze pratiche positive" non sono sempre e solo PER NOI.

A volte sono anche per persone che non conosciamo e che ci ringraziano dopo molti anni,

al punto che davvero vorrei essere io ad "aver sganciato la bomba",

così mi sentirei meno in imbarazzo quando mi fanno i complimenti per il mio coraggio (che in realtà non ho avuto).

 

Link to comment
Share on other sites

metalheart
12 minutes ago, Almadel said:

Anche ammettendo che tu non avresti nessun vantaggio a farlo

(a dire che sei sposato ovviamente, non a quanti lo hai buttato nel culo:

non fingere che sia una questione di discrezione sulla tua vita sessuale)

so benissimo chi ne trarrebbe vantaggio: Milena Fraccagraspe, la figlia trans di Toni.

Questa è finalmente un’ammissione dell’ovvio: ok, non è vero che un outing è sempre positivo per chi lo subisce nel lungo termine, è invece vero che il contesto fa la differenza, però almeno poi lanci un messaggio alla figlia trans di Tony, forse, ammesso che arrivi, e ammesso che sia davvero trans. Così si lascia definitivamente la parte “invasione nella vita privata di una persona”, indifendibile, e ci si concentra sul “significato politico” dell’outing. E soprattutto non stai neanche descrivendo un outing, stai descrivendo un coming out da parte di blaabaer, molto molto diverso. Scusa la domanda, ma tu faresti outing a blaabaer, nel suo paesino? Cosa ti impedisce esattamente di farlo, se sei sicuro che poi tra anni ti ringrazierà?

Link to comment
Share on other sites

Per piacere, che non passi l'idea che non so quali siano le conseguenze sociali della visibilità.

Però anche qui non sono d'accordo: l'ambiente accogliente al quale potrei contribuire, l'esempio eccetera, son cose che funzionano solo ed esclusivamente se abito lì. Non funziona se ti fai vivo due volte l'anno quasi per sbaglio: in quel caso diventi il pervertito che non si fa neanche vedere e guarda che diventi come quello là.

Non è visibilità se ti vedono col binocolo.

In tutto ciò ci tengo a specificare che non è che i vantaggi dell'essere dichiarati non li vedo - anzi.
Penso che sia giusto incoraggiare e aiutare la gente ad aprirsi con quante più persone possibili.

I presupposti che rifiuto sono esattamente quelli che ho citato nel primo post che ho scritto, e cioè che l'outing non è affatto un favore che fai alla gente, e che non è vero che essere dichiarati a tutti sia sempre, in ogni caso, l'opzione migliore che ti fa vivere meglio

30 minutes ago, Almadel said:

il mio coraggio (che in realtà non ho avuto).

comunque anche qui c'è una narrazione che puoi vedere come accurata oppure smontare

Nel senso che il fatto che non sia stato tu per primo a fare coming out lo puoi ben sentire come "mancanza di coraggio". Sicuramente è così in tantissimi casi, eh

Io questo rammarico lo sento solo con alcuni amici delle superiori (giusto un paio) coi quali ho poi perso i contatti.

Per le altre persone a cui non sono dichiarato (appunto il paesello) a me sembra solo "buon senso".

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, blaabaer said:

Per le altre persone a cui non sono dichiarato (appunto il paesello) a me sembra solo "buon senso".

...oppure che non te ne può fregà di meno di loro (il che ci sta tranquillissimamente, eh; sia chiaro)

3 hours ago, Ghost77 said:

Un tipo pericoloso che viene sputtanato ha un motivo in più per crearti un sorriso artificiale sull'addome

beh, un soggetto strafatto a quei livelli non penso sia in grado di farti un solco sul tuo viso come una specie di sorriso; ciò non toglie che ritengo molto più salutare stargli a debita distanza...

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, metalheart said:

ma tu faresti outing a blaabaer, nel suo paesino?

ma peraltro se lo facesse non è che cadrebbe il mondo - appunto per ribadire che non è vero che a "noi" che non siamo dichiarati con tutti la prospettiva di esserlo è inaccettabile.

io scelgo bene quali compromessi accettare e quali no. Per esempio, mio marito mi può accompagnare ovunque, là.
Ma anche: fuori dal paesello non me ne frega più niente, se mi vedono a Padova (~20km di distanza) mentre limono con qualcuno, cazzi loro, che guardino.

E pensate, nessuno - neanche il vicino mio coetaneo che insiste che siamo amici e che ci invita alle grigliate - mi ha mai chiesto dove ci siamo conosciuti, cosa fa lui di lavoro, eccetera.

Ah, ma dunque sanno ma fanno finta di niente? Mistero. Questo era il livello anche prima che lo conoscessi: il ragazzo che dici essere tuo amico passa un anno in Norvegia e al ritorno gli chiedi "com'è andata?" ma prima che possa rispondere ribatti con "eh ma è sempre buio là, vero, si suicidano tutti" [n.b. questo in giugno] e cambi argomento e inizi a fargli un pippone sulle verdure che hai nell'orto. A quel punto altro che mørketid, volevo suicidarmi io, là, sul posto.

E questo è praticamente l'unico col quale ho ancora la parvenza di un rapporto.

L'outing - o l'essere dichiarato - sarebbe estremamente sconveniente e metterebbe me e la mia famiglia in una posizione molto scomoda.

Non so se si capisce allora quale sia il contesto.

Il disagio proviene dal dover vivere in un ambiente chiuso e arretrato, che per carità sicuramente una quindicina di anni fa ha influito tantissimo sulla scoperta e l'accettazione della mia sessualità, ma che percepirei anche da eterosessuale. Lo stesso ambiente del quale, pur col bene che le ho voluto, ha fatto parte anche mia nonna. Ma a differenza dello scenario "harem a Copenaghen", io all'estero non ci sono finito per paura di essere scoperto come gay.

Io ho trovato un equilibrio che va benissimo per me, che funziona, che non mi crea disagi, che non disturba nessuno. E non certo per inerzia, pigrizia o mancanza di coraggio: me lo sono ritagliato a forza in un ambiente che mi era ostile fin da quando ero bambino. Personalmente in questo non mi sento di accettare né narrazioni alternative in cui prendo il ruolo di quello che potrebbe essere libero e felice ma non lo è ancora, né discorsi paternalistici nemmeno da chi alla prova oggettiva del traumometro può dire di avere un vissuto più traumatico del mio

Edited by blaabaer
Link to comment
Share on other sites

20 minutes ago, blaabaer said:

E pensate, nessuno - neanche il vicino mio coetaneo che insiste che siamo amici e che ci invita alle grigliate - mi ha mai chiesto dove ci siamo conosciuti, cosa fa lui di lavoro, eccetera.

qui però più che una situazione da velato è una di quelle "don't ask, don't tell";

e tu m'insegni che non è la stessa cosa!

Link to comment
Share on other sites

@freedog ma quello è semplicemente il mio caso, e come vivo io una situazione particolare. Se avessi continuato ad abitare nella stessa zona e mi fossi trovato un compagno dell'area, forse le cose sarebbero andate diversamente, o forse no. Se l'anno prossimo oltre al marito mi presentassi in visita pure con un figlio, le cose cambierebbero ancora. Capisci? È un equilibrio che riesco a mantenere per le semplici circostanze, non c'è alcuna ragione di principio dietro. Le considerazioni che faccio sono di natura pratica.

È proprio per il numero incalcolabile di variabili in gioco che non mi sento di espormi con affermazioni categoriche quali: è sempre un dente marcio.

Altro esempio- non ricordo se hai nominato tu questo punto o qualcun altro, comunque salta fuori abbastanza spesso nel forum: il caso degli uomini che hanno una moglie e dei figli, che scoprono (o che magari hanno sempre saputo) di essere attratti dagli uomini.

Ora, se qualcuno mi dice che vive questa situazione con disagio, io gli credo. Non è cerco di convincerlo che le cose vanno benissimo così per forza. Se si trova incastrato in una situazione che non gli permette di vivere in modo pieno, completo, libero, felice eccetera, si cercherà di aiutarlo ad uscirne.

Però io gli credo anche se mi dice che ha trovato un equilibrio nel separare la sua vita familiare da certi aspetti della sua vita sessuale, e che riesce in questo modo ad avere sia la botte piena, sia la moglie. Se, quando e come spostare questo equilibrio ad un altro, non sta a me.

Io peraltro non mi sono mai fatto particolari problemi ad andare a letto con uomini sposati né con uomini né con donne, non capisco proprio da dove venga l'astio che spesso si sente in giro verso questa categoria di persone. O magari intuisco da dove venga, ma non riesco a farlo mio

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, blaabaer said:

Io peraltro non mi sono mai fatto particolari problemi ad andare a letto con uomini sposati né con uomini né con donne, non capisco proprio da dove venga l'astio che spesso si sente in giro verso questa categoria di persone.

beh, la situazione dell'eterno amante semiclandestino è antica quanto la froceria;

pensa solo che quello che un classico gay-themed come Le fate ignoranti è un film che ormai ha 20 anni (gosh...)

anche per questo ho sempre cercato di evitare tresche con "eterocuriosi", magari sposati e con prole

Link to comment
Share on other sites

3 minutes ago, metalheart said:

Questa è finalmente un’ammissione dell’ovvio: ok, non è vero che un outing è sempre positivo per chi lo subisce nel lungo termine, è invece vero che il contesto fa la differenza, però almeno poi lanci un messaggio alla figlia trans di Tony, forse, ammesso che arrivi, e ammesso che sia davvero trans. Così si lascia definitivamente la parte “invasione nella vita privata di una persona”, indifendibile, e ci si concentra sul “significato politico” dell’outing. E soprattutto non stai neanche descrivendo un outing, stai descrivendo un coming out da parte di blaabaer, molto molto diverso. Scusa la domanda, ma tu faresti outing a blaabaer, nel suo paesino? Cosa ti impedisce esattamente di farlo, se sei sicuro che poi tra anni ti ringrazierà?

Senti, è blaabaer che mi ha parlato di un suo possibile CO nel paesino.

Prima di questo io stavo solo parlando di outing, quindi chiedi a lui.

A lui outing non lo potevano fare come lo hanno fatto a me,

perché - a differenza mia - poteva dividere "vita familiare" da "vita gay"

studiando prima in città e poi all'estero, mentre io me ne sono quasi sempre rimasto nel mio quartiere 🙂

Quando "non puoi scappare" l'outing prima o poi arriva: si tratta solo di aspettare.

 

Perché mi ripeti domande a cui ho già risposto, varie volte?

Io non farei outing proprio a nessuno,

per lo stesso motivo per cui non ti toglierei un dente cariato a forza

neanche se tu ne avessi davvero bisogno.

Perché sono cazzi tuoi.

Non perché penso che non sia un'ottima idea, ma perché sono cazzi tuoi.

Non perché penso che la tua vita peggiorerebbe, ma perché sono cazzi tuoi.

 

Non farei outing a Blaabaer nel suo paesino NEPPURE se nella mia sfera di cristallo

avessi visto con assoluta certezza che la cosa salverrebbe la vita alla dolce Milena Fraccagraspe:

piuttosto di non prendermi un tale fardello di responsabilità, mi farei i cazzi miei.

 

Spero che l'enfasi sui cazzi miei sia sufficiente. 🙂

Link to comment
Share on other sites

L' outing  nei confronti di un omofobo non è vendetta, o cattiveria;

è un atto assolutamente legittimo e opportuno. Doveroso anzi, per difendere la "comunità" dalle sue idee e azioni. 

Altro ovviamente è  un "velato" che nn faccia propaganda, o peggio!, anti gay.  Quella è una libera scelta, da rispettare.

Ps: io in questo periodo sto godendo delle miserie, umane e sanitarie, dei novax,  anzi,rectius, dei nocovid!, che si contagiano e ammalano...  😇

Link to comment
Share on other sites

una nota / correzione biografica, che non cambia nulla del discorso ma giusto per precisare:
non ho mai diviso la "vita gay" da quella in famiglia; anzi i primi coming out li ho fatti proprio ai miei, e loro hanno subito accolto il mio primo fidanzatino, lasciandoci pure indisturbati a fare quello che dovevamo fare nella mia cameretta

ma ok non c'entra nulla, era solo per mettere i puntini sulle i

Link to comment
Share on other sites

53 minutes ago, blaabaer said:

una nota / correzione biografica, che non cambia nulla del discorso ma giusto per precisare:
non ho mai diviso la "vita gay" da quella in famiglia; anzi i primi coming out li ho fatti proprio ai miei, e loro hanno subito accolto il mio primo fidanzatino, lasciandoci pure indisturbati a fare quello che dovevamo fare nella mia cameretta

ma ok non c'entra nulla, era solo per mettere i puntini sulle i

Ma infatti quando dicevo che fai bene ad utilizzare il sistema don't ask don't tell col vicinato pensavo proprio a questo

Link to comment
Share on other sites

metalheart
3 hours ago, Almadel said:

Perché mi ripeti domande a cui ho già risposto, varie volte?

Io non farei outing proprio a nessuno,

per lo stesso motivo per cui non ti toglierei un dente cariato a forza

neanche se tu ne avessi davvero bisogno.

Perché sono cazzi tuoi.

Non perché penso che non sia un'ottima idea, ma perché sono cazzi tuoi.

Non perché penso che la tua vita peggiorerebbe, ma perché sono cazzi tuoi.

Scusa, forse mi sono perso qualche post, però i benefici sicuri al 100% e il feedback positivo al 100%, riportati dalle persone che conosci che hanno subito outing, suonavano comunque come un'approvazione. Invece credo che sia giusto concordare su questo: non si fa. Se sei d'accordo anche tu, non c'è molto su cui discutere.

E siamo d'accordo anche su un'altra cosa: un outing non ha sempre effetti benefici nel lungo termine e non tutti sono poi "riconoscenti". E comunque, le persone che tutto sommato non si pentono di averlo subìto con molta probabilità non è che sono contente per l'outing, sono contente perché sono out, ed è una grandissima differenza, non è l'outing a essere così positivo al punto che tu lo definisci un "regalo", è l'essere dichiarati che è bello, e c'è un altro modo per essere out, molto meno traumatico, ed è il coming out. Prova magari a chiedere a queste persone che conosci se non avrebbero preferito dichiararsi da soli. Se non hanno il gusto per il dolore o per l'umiliazione, è probabile che ti rispondano di sì, che avrebbero preferito fare coming out.

E il dente cariato, per favore, non c'azzecca nulla. Se, che ne so, tua nonna avesse un dente cariato fino alla necrosi al polpo, a un ascesso, a infezioni di non so che tipo e tu fossi un odontoiatra, saresti un sadico e forse anche responsabile a non estrarle a forza il dente oppure a farla trattare a forza, e al diavolo i "cazzi tuoi". In realtà un dente cariato non è mica come un'omosessualità clandestina, e l'outing non è decisamente una cura comprovata, che però neghiamo all'interessato perché "non vogliamo farci i cazzi suoi". Non facciamo outing alle persone perché, oltre a non essere cazzi nostri, non è affatto detto che sia vissuta così male l'omosessualità di nascosto, né che l'outing sortisca effetti positivi. Non c'azzecca proprio per nulla anche per tantissime altre ragioni.

Edited by metalheart
Link to comment
Share on other sites

@castello qui si parlava di outing in generale, se lo fai ad un omofobo ci può anche stare, dipende da cosa si intende per omofobo visto che, in base all'ambiente prima o dopo tutti verremo bollati di essere omofobi.

Detto ciò Anna è sposata con Antonio, il quale da anni vorrebbe fare sesso con lei ma questa non prova più interesse in lui e nel sesso. Hanno due figli, lei è una madre appagata, ha un lavoro che le piace ed una vita sociale interessante che condivide con il marito con cui mantiene un rapporto di affetto e condivisione.
Antonio va a mignotte, Anna non lo sa ma diciamo che non si è mai posta il problema con chi scopasse il marito.

Antonella la vicina idealista sa che Antonio frequenta delle prostitute e quindi per amicizia e stufa di vedere la povera Anna tradita glielo dice. Cazzi suoi no?
Come diceva Blablabar ognuno raggiunge i propri equilibri e se quell'equilibrio gli dona una serenità chi dice che  quella serenità non è vera?

Ognuno accetta un compromessi nella vita, quindi chi dice quale ipocrisia sia accettabile o quale no? E soprattutto forse che chi vive out non accetta compromessi o hanno tutti vite felici?

Come dice Woody Allen "Basta che funzioni"

Link to comment
Share on other sites

6 minutes ago, Iron84 said:

dipende da cosa si intende per omofobo

Beh, oggi vi ho raccontato un case history concreto; al posto di L. credo che tutti ci saremmo comportati come lui ed avremmo fatto outing allo psicopazzo.

O no?

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, Iron84 said:

Antonella la vicina idealista sa che Antonio frequenta delle prostitute e quindi per amicizia e stufa di vedere la povera Anna tradita glielo dice. Cazzi suoi no?
Come diceva Blablabar ognuno raggiunge i propri equilibri e se quell'equilibrio gli dona una serenità chi dice che  quella serenità non è vera?

Beh, chiediamolo ad Anna: no?

Magari è pure contenta che il marito vada a prostitute,

magari quei cento euro al mese che il marito sottrae al bilancio familiare

possono essere molto più utili a una famiglia del Terzo Mondo.

Magari le dice pure: "Sisi, lo so bene Antonella. Siamo una coppia aperta".

 

Quello che tu descrivi non è un "compromesso".

Un compromesso è: tu vai a prostitute e io gioco al lotto.

Se mi tieni nascosto qualcosa, io i compromessi non lo posso fare.

 

I motivi per cui non raccontiamo ad Anna di suo marito sono tre:

il primo è che ci immedesimiamo in Anna e al suo posto non vorremmo saperlo

il secondo è che ci immedesimiamo in Antonio e al suo posto non vorremmo venire sputtanati.

Il terzo - e secondo me più importante - è che non vogliamo essere responsabili delle vite degli altri.

"E se Anna poi si butta sotto un treno? Se ammazza Antonio? Per carità, non voglio sia colpa mia".

 

 

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...