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Social network, sorveglianza e decentralizzazione


sugar85

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11 minutes ago, Hinzelmann said:

Supponiamo che sia stata anche una decisione giusta e tempestiva ( su questo c'è polemica ma è un elemento accidentale ) resta il fatto che l'amministratore delegato di una società commerciale ha preso una decisione che un tempo sarebbe stata riservata ad una autorità pubblica e che potrebbe prenderla anche contro un politico di un paese diverso dal proprio

Secondo me c’è un equivoco di fondo, ho sentito anche Mentana esprimersi in questi termini, e mi ha fatto arrabbiare. Poi noi scriviamo su un forum che ha un admin e quindi dovremmo sapere come funziona esprimersi su una piattaforma di proprietà.

Non è che un amministratore di Twitter oggi si sveglia e decide di censurare un politico... anche se sarebbe legittimo! Chi possiede una piattaforma o uno spazio virtuale, decide chi può starci dentro e chi no. Se domani compro il dominio www. Krad.it, e decido di inserirci una piattaforma per chi vuole passare a scriverci come utente, posso tenere fuori chi voglio. Pago io, è come se fosse casa mia, ci entra chi voglio io, tengo fuori chi voglio io.

Piattaforme come Twitter e Facebook però non fanno questo. Proprio perché vogliono lasciare uno spazio pubblico accessibile a chi voglia, ma non privo di regole, ci sono delle policy pubbliche, una serie di regolamenti che chi utilizza la piattaforma è tenuto a rispettare (come su questo forum). Nessuno può postare, per dire, il proprio pene su Facebook, né io né il presidente, perché va contro una policy di Facebook che è pubblica e consultabile. Non è che se lo fa Trump sia meno censurabile, o goda di speciale incensurabilità.

È molto tempo che si parla di fake news e del peso che hanno, quindi le piattaforme inseriscono regole di fact checking. Trump da mesi parla di brogli senza averne alcuna prova. Viene quindi censurato un presidente che afferma cose gravi, che sono in grado di sobillare una massa di persone tra cui alcuni sono anche armati, come abbiamo visto, senza avere alcun tipo di prova a sostegno delle cose gravi che dice... se non “è così come dico io e le fake news vengono da tutti gli altri”. Non è un presidente censurato arbitrariamente, perché esiste una policy di Twitter. È un presidente censurato perché le sue affermazioni di grande peso non passano il fact checking.

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18 minutes ago, Hinzelmann said:

Però non puoi negare che delle società private abbiano censurato il profilo di un presidente e questo non ha molto a che vedere con il pluralismo informativo è una cosa diversa

Sì, io trovo però che la faccenda sia più articolata di così. Il presidente degli Stati Uniti trascorre un'infinità di tempo a twittare, e già questa è un'anomalia; Twitter è un gioco, che raggiunge centinaia di milioni di utenti, ma un gioco rimane. Che si dica che l'account è stato chiuso perché Trump implicitamente avvallava delle violenze è una foglia di fico, l'account gliel'hanno cancellato non appena è stata formalizzata l'elezione di Biden. Trump mi spaventa, non mi spingo ad affermare che sia il mandante morale dell'assalto al Campidoglio, ma la tardiva decisione di bloccarlo sui social mi sembra poco consona alla gravità della cosa. Avrei preferito si fossero mossi più rapidamente con la procedura di impeachment...e non mi rassicura affatto sapere che non sarà alla Casa Bianca durante l'insediamento il 20 gennaio 😅

2 minutes ago, Krad77 said:

È un presidente censurato perché le sue affermazioni di grande peso non passano il fact checking.

Tu e Hinz vedete il dito e non la luna. È un ex presidente censurato nel peggior momento per capire quali saranno le mosse dei prossimi dieci giorni.

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1 minute ago, schopy said:

Sì, io trovo però che la faccenda sia più articolata di così. Il presidente degli Stati Uniti trascorre un'infinità di tempo a twittare, e già questa è un'anomalia; Twitter è un gioco, che raggiunge centinaia di milioni di utenti, ma un gioco rimane.

Secondo me è anche più semplice di così: twitter non è un servizio pubblico

È stata una decisione di Trump utilizzare una piattaforma di proprietà di terzi

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@blaabaer cazzarola, sono 2 cose diverse! Fruire è una cosa, interagire è un'altra

Come dire che mentre si corre non si può cucinare; eh, grazie. 

Solo che non c'è bisogno di un social per parlare dei libri o dei film che ci piacciono, io l'ho faccio da sempre e manco li uso

Bisognerebbe chiedersi perchè si sente il bisogno di parlare di ogni singola cosa che si fa o si pensa o di cui ci si interessa e rendere il tutto pubblico in tempo zero 

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8 minutes ago, blaabaer said:

Secondo me è anche più semplice di così: twitter non è un servizio pubblico

È stata una decisione di Trump utilizzare una piattaforma di proprietà di terzi

Certo, se tutto però fosse così lineare Trump l'avrebbero dovuto espellere già da molto...comunque sia, visto che fin qui era stato tollerato, trovo si potesse attendere che il Congresso si esprimesse su di lui prima di farlo fuori dalle app.

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5 minutes ago, Rocco88 said:

@blaabaer cazzarola, sono 2 cose diverse! Fruire è una cosa, interagire è un'altra

Come dire che mentre si corre non si può cucinare; eh, grazie. 

Il fatto è che sono d'accordo al 100%. Ma anche con @Hinzelmann eh

Probabilmente mi spiego male io, a me sembrava una cosa molto semplice

Forse l'equivoco deriva dal fatto che abbiamo letto il post in questione ( https://lamacchinadesiderante.org/sorveglianza-e-decentralizzazione-disamina-critiche/ ) dando importanza a parti diverse?

8 minutes ago, Rocco88 said:

Bisognerebbe chiedersi perchè si sente il bisogno di parlare di ogni singola cosa che si fa o si pensa o di cui ci si interessa e rendere il tutto pubblico in tempo zero 

questa è una visione dei social che riconosco come reale per qualcuno ma che per esempio non corrisponde minimamente al mio feed su facebook

La fetta dei miei contatti facebook che condividono cose a nastro è minuscola, irrilevante. Anzi mi piacerebbe trovare ogni tanto qualche foto, pensiero, eccetera di gente che per soli motivi geografici non vedo mai. Pensa che è da un anno che mi sforzo di far lo stesso (e non mi riesce molto bene)

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11 minutes ago, Krad77 said:

Secondo me c’è un equivoco di fondo, ho sentito anche Mentana esprimersi in questi termini, e mi ha fatto arrabbiare.

Guarda che però se ne discute a 360° non è venuto in mente solo a Mentana

Il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha espresso la sua "perplessità" per la decisione delle piattaforme di bandire il presidente americano. Con lui il capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber, e il ministro francese dell'Economia, Bruno La Maire

ttps://www.agi.it/estero/news/2021-01-11/mossa-social-contro-trump-illegittima-dice-ue-10977574/

9 minutes ago, blaabaer said:

È stata una decisione di Trump utilizzare una piattaforma di proprietà di terzi

Ovviamente io come proprietario di una TV ho degli obblighi che conseguono al fatto che prima esiste una legge che sostiene che sono anche il concessionario di un servizio pubblico

Tuttavia se il mezzo è nuovo un dibattito relativo al fatto se debba essere o non essere un servizio pubblico e in cosa consisterebbe eventualmente questo servizio pubblico mi pare che ci stia e non possa che essere preliminare al varo di una eventuale legge

Poi magari concludiamo che è un bene che tutto rimanga così ma non è che esistano le tavole di Mosè per stabilire cosa debba essere un servizio pubblico

 

 

 

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11 minutes ago, blaabaer said:

questa è una visione dei social che riconosco come reale per qualcuno ma che per esempio non corrisponde minimamente al mio feed su facebook

Sei fortunato! I miei contatti su fb erano praticamente tutti così, infatti alla fine avevo smesso di seguirli tutti u.u era da esaurimento 

Edited by Rocco88
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1 hour ago, Rocco88 said:

Bisognerebbe chiedersi perchè si sente il bisogno di parlare di ogni singola cosa che si fa o si pensa o di cui ci si interessa e rendere il tutto pubblico in tempo zero

Io fino a qualche anno fa utilizzavo anobii che è anche quella una forma di social network, però dedicata esclusivamente alla lettura. Per me era molto divertente usarlo perché ad esempio sfogliando le librerie virtuali di utenti che avevano gusti simili ai miei potevo trovare degli spunti di lettura poi mi piaceva leggere le recensioni altrui; tant'è che a volte se ero indeciso su cosa leggere di cercare le recensioni *esclusivamente* negative. Paradossalmente riuscivo a schiarirmi le idee anche così, per dire: se la critica più diffusa a un libro era che fosse "troppo crudo" allora lo prendevo. E piaceva anche a me scrivere recensioni nella speranza che qualcuno leggendole decidesse di scambiare opinioni con me. Non so, non ho mai pensato di chiedermi perché sentissi il bisogno di fare questa cosa

Edited by Renton
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Ma il fatto è che io, che non copro alcuna carica pubblica, in tv non ci vado se non ci sono accordi preliminari. Un social network è diverso. Non so esattamente cosa una Merkel o un Breton mi dimostrino di capire del funzionamento orizzontale di questo tipo di piattaforme, nel momento in cui mi dicono che è problematico bannare Trump da twitter - qui sottintendo che non lo sarebbe se twitter bannasse me per gli stessi motivi. Non penso che la vastità del pubblico che ascolta possa essere un criterio per decidere cosa è censurabile e cosa no; se però su questo punto siamo in disaccordo mi interesserebbe sentire un parere diverso dal mio

Twitter a quanto ho capito non ha bannato gli account istituzionali (@POTUS per esempio), ma quello personale di Trump. Nel momento in cui tu separi usando due account diversi (e pure qui ci furono polemiche tempo fa) il tuo ruolo pubblico da quello privato - in cui fai mera propaganda - non vedo proprio cosa ci sia di sbagliato nel ban.

Anzi, la vera critica che farei a twitter è di non essersi mossi prima. Non è stato fatto semplicemente perché bannare il Presidente degli Stati Uniti è problematico, ma di violazioni ce n'erano già state a iosa

Poi non so se vi rendete conto che delle persone sono morte per questi scherzi

Edited by blaabaer
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3 minutes ago, Demò said:

arretramento dei diritti individuali e collettivi

"Arretramento" rispetto a quando?

Oggi se incito alla lotta armata su Twitter mi bannano, è vero.

Questo può sembrarmi una brutta lesione ai miei diritti diritti individuali:

d'altra parte lo fanno anche se parlo di Lager per i gay, se bestemmio o se metto la foto di un cazzo duro.

Te lo concedo: è un vero schifo ed è un problema molto grave per molti estremisti, omofobi, blasfemi e pornografi.

 

D'altra parte una volta dovevo fare dei ciclostili di nascosto per invitare alla rivoluzione

e quando la polizia mi prendeva mi pestava come il baccalà mantecato

e "Morte ai Froci", bestemmie e cazzoni li potevo scrivere solo nei cessi.

Non me le pubblicava il Corriere della Sera e non le vedevano potenzialmente

migliaia di persone in tutto il mondo solo condividendole.

10 minutes ago, Demò said:

Fino a che l'Europa consente a grandi società straniere di influenzare il proprio dibattito interno (o il proprio commercio) senza ristabilire condizioni di concorrenza e senza esercitare un chiaro controllo legale e giudiziario sui limiti del loro potere, siamo alla mercé di interessi molto differenti 

Io non ho nulla in contrario a nazionalizzare i social network,

ma ho come la sensazione che se il controllo fosse dato allo Stato invece che a un privato,

il livello di censura sarebbe molto peggiore.

 

A oggi mi sembra che più che la censura il problema siano le fake news.

L'idea che ci sia un'organizzazione terroristica convinta che la Sinistra USA stupri i bambini per avere la vita eterna

mi impensierisce molto di più rispetto a sapere che l'account di Trump (come quello di molti miei amici bestemmiatori) sia stato bloccato.

 

Sarò benaltrista io, ma mentre noi sprechiamo pagine e pagine per criticare l'estrema sinistra USA per gli asterischi,

l'estrema destra USA assalta armata il loro Congresso e noi ci preoccupiamo solo di dire che il tizio vestito da gnu è un bonazzo.

E mentre un multimiliardario cerca di sovvertire la democrazia negli Stati Uniti

noi ci preoccupiamo solo che altri multimiliardari gli tolgano una delle infinite tribune dalle quali può parlare.

 

Non potremmo un attimo rivedere le nostre priorità?

Non è che dobbiamo per forza essere tutti di sinistra,

ma mi pare che la nostra indulgenza per la destra ci stia un po' sfuggendo di mano.

 

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5 minutes ago, Almadel said:

 

Oggi se incito alla lotta armata su Twitter mi bannano, è vero.

Questo può sembrarmi una brutta lesione ai miei diritti diritti individuali:

d'altra parte lo fanno anche se parlo di Lager per i gay, se bestemmio o se metto la foto di un cazzo duro.

 

No Twitter il porno lo passa ^^ non passa su Facebook 

 

8 minutes ago, Almadel said:

noi ci preoccupiamo solo di dire che il tizio vestito da gnu è un bonazzo

Ma non credo proprio che ci preoccupiamo di dire solo questo di fronte all’invasione del congresso dai...

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5 minutes ago, Almadel said:

Non potremmo un attimo rivedere le nostre priorità?

Non è che dobbiamo per forza essere tutti di sinistra,

ma mi pare che la nostra indulgenza per la destra ci stia un po' sfuggendo di mano.

Se Twitter non avesse permesso a Trump di sproloquiare magari non staremo messi come adesso; tuttavia, vista la delicatezza del momento, avrei atteso che le acque si calmassero prima di escluderlo dai social.

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1 minute ago, schopy said:

tuttavia, vista la delicatezza del momento, avrei atteso che le acque si calmassero prima di escluderlo dai social.

Non possiamo stupirci però che un amministratore delegato scelga il momento più opportuno per la sua azienda

Intendo che è nella logica delle cose che guardi all'apertura dei mercati di borsa e non eventualmente alla possibilità che qualcuno spari a Biden il giorno dell'insediamento

Il partito democratico per dire pare abbia deciso di rallentare l'impeachment a fra 100 giorni, quindi avrebbe sposato la tua linea di far calmare le acque

 

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1 minute ago, schopy said:

Se Twitter non avesse permesso a Trump di sproloquiare magari non staremo messi come adesso

appunto, anche la scelta di lasciar correre per anni apre ad una serie di responsabilità

e infatti siccome nessuna delle due possibilità (censurare o no) è esente da critiche, twitter si è mossa in modo ambiguo, sì ma no, ti metto il tag "è una cazzata" ma mesi fa a un provvedimento del genere jack dorsey il giorno dopo disse "non si fa così"

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Beh ha atteso non solo l'ultimo atto di una presidenza durata 4 anni, non solo che Trump perdesse le elezioni, ma anche che rompesse con Mike Pence cioè il suo vice, che aveva il compito istituzionale di formalizzare l'esito del voto

 

 

 

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Intendo che è nella logica delle cose che guardi all'apertura dei mercati di borsa 

Se era questo a cui pensavano hanno toppato in pieno 😁

41 minutes ago, Demò said:

3) abbiamo bisogno di piattaforme digitali europee che concorrano con quelle statunitensi almeno sul mercato europeo, come fanno Russia e Cina 

È una cosa cui si doveva pensare già anni fa...mi pare che PlanetRomeo sia tedesco, conta? 😅

43 minutes ago, Demò said:

4) gli stati uniti hanno molte leve per tenere a bada Facebook e Amazon,  di base se vogliono domattina li costringono a cedere interi settori di attività, noi non possiamo 

È esattamente quel che vorrebbe fare Trump in settimana...non ne avrà il tempo, fortunatamente.

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59 minutes ago, Demò said:

il dibattito politico deve essere sottoposto alle leggi dello stato ed al controllo dei giudici: non si può delegare ad aziende private (che peraltro hanno aspettato 20 giorni prima della decadenza per censurare)

Mi sembra un po’ fumosa come posizione. Il dibattito politico a casa tua è sottoposto alle leggi di casa tua. Che possono anche essere: qui non si fa dibattito politico. Io per anni sono stato su un forum dove, semplicemente, era vietato parlare di politica. E gli utenti rispettavano la regola. Qui se domani lux decide che non si parla di ecologia, non si parla di ecologia.

La situazione è complicata da due fattori: Twitter blocca l’account personale di Trump, non quello istituzionale potus (president of the United States). Poi se Twitter gli blocca l’account, niente gli vieta di continuare a esprimersi su altre piattaforme, che sia tiktok o quella di cui non mi ricordo il nome che hanno colonizzato i repubblicani più estremi in usa. Non è che Trump sceglie un dibattito pubblico: ha scelto di stare su Twitter e dovrebbe stare alle regole di Twitter in teoria.

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25 minutes ago, schopy said:

Se era questo a cui pensavano hanno toppato in pieno

Direi semmai che le loro preoccupazioni di tenere un profilo basso erano giustificate, che non era per fare un favore all'estrema destra o a Trump se hanno aspettato 4 anni, ma perchè sapevano che una decisione di alto profilo avrebbe INEVITABILMENTE aperto il dibattico pubblico e politico sulle loro prerogative aziendali

Con inevitabili ripercussioni di mercato

Non arrivo a dire che l'8 Gennaio 2021 è stato l'11 Settembre delle piattaforme digitali, ma certamente fino alla fine hanno sperato che Trump non li costringesse a dover prendere una decisione, politicamente condivisa ( sono tutti democratici ) ma aziendalmente temuta

Quel che proprio non potevamo pretendere è ciò che avresti desiderato tu e cioè che in aggiunta la dilazionassero o tirassero in lungo per mesi per far raffreddare le acque,  perchè è un periodo di tempo che sui mercati equivale ad un'agonia, mentre in politica è una normale pausa di raffreddamento

 

 

 

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Saramandasama
3 hours ago, Almadel said:

"Arretramento" rispetto a quando?

Oggi se incito alla lotta armata su Twitter mi bannano, è vero.

Questo può sembrarmi una brutta lesione ai miei diritti diritti individuali:

d'altra parte lo fanno anche se parlo di Lager per i gay, se bestemmio o se metto la foto di un cazzo duro.

Te lo concedo: è un vero schifo ed è un problema molto grave per molti estremisti, omofobi, blasfemi e pornografi.

 

D'altra parte una volta dovevo fare dei ciclostili di nascosto per invitare alla rivoluzione

e quando la polizia mi prendeva mi pestava come il baccalà mantecato

e "Morte ai Froci", bestemmie e cazzoni li potevo scrivere solo nei cessi.

Non me le pubblicava il Corriere della Sera e non le vedevano potenzialmente

migliaia di persone in tutto il mondo solo condividendole.

Io non ho nulla in contrario a nazionalizzare i social network,

ma ho come la sensazione che se il controllo fosse dato allo Stato invece che a un privato,

il livello di censura sarebbe molto peggiore.

 

A oggi mi sembra che più che la censura il problema siano le fake news.

L'idea che ci sia un'organizzazione terroristica convinta che la Sinistra USA stupri i bambini per avere la vita eterna

mi impensierisce molto di più rispetto a sapere che l'account di Trump (come quello di molti miei amici bestemmiatori) sia stato bloccato.

 

Sarò benaltrista io, ma mentre noi sprechiamo pagine e pagine per criticare l'estrema sinistra USA per gli asterischi,

l'estrema destra USA assalta armata il loro Congresso e noi ci preoccupiamo solo di dire che il tizio vestito da gnu è un bonazzo.

E mentre un multimiliardario cerca di sovvertire la democrazia negli Stati Uniti

noi ci preoccupiamo solo che altri multimiliardari gli tolgano una delle infinite tribune dalle quali può parlare.

 

Non potremmo un attimo rivedere le nostre priorità?

Non è che dobbiamo per forza essere tutti di sinistra,

ma mi pare che la nostra indulgenza per la destra ci stia un po' sfuggendo di mano.

 

Il tizio vestito da gnu è un bonazzo vale la lettura di tutto il thread!

 

 

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45 minutes ago, Hinzelmann said:

Direi semmai che le loro preoccupazioni di tenere un profilo basso erano giustificate, che non era per fare un favore all'estrema destra o a Trump se hanno aspettato 4 anni, ma perchè sapevano che una decisione di alto profilo avrebbe INEVITABILMENTE aperto il dibattico pubblico e politico sulle loro prerogative aziendali

Con inevitabili ripercussioni di mercato

Non arrivo a dire che l'8 Gennaio 2021 è stato l'11 Settembre delle piattaforme digitali, ma certamente fino alla fine hanno sperato che Trump non li costringesse a dover prendere una decisione, politicamente condivisa ( sono tutti democratici ) ma aziendalmente temuta

sarà..

a me invece sembra un atteggiamento tanto ipocrita, quello di Zuck 6 co:

per anni theDonald è stato la loro gallina dalle uova d'oro che ha portato followers a mazzi, proprio (o nonostante, fai tu) la quantità di cazzate, bugie & fregnacce assortite che ha SEMPRE scritto.

adesso, tutt'assieme si sono accorti che va contro le loro policy aziendali? Azzo! ben svegliati, eh...

ma dove son stati finora? nel bosco a  fà compagnia alla bella addormentata?  è finito l'effetto della damigiana di valium che hanno buttato giù o cosa?

dai su, questi l'etica manco sanno che vuol dì, sò interessati solo a alzà quattrini

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Quel che proprio non potevamo pretendere è ciò che avresti desiderato tu e cioè che in aggiunta la dilazionassero o tirassero in lungo per mesi per far raffreddare le acque,  perchè è un periodo di tempo che sui mercati equivale ad un'agonia, mentre in politica è una normale pausa di raffreddamento

No no, Twitter ha perso il 12% dopo aver fatto fuori Trump. Fossi stato il loro amministratore delegato prima di prendere questa decisione avrei reso pubblica la mia intenzione chiedendo a Biden e Harris di esprimersi pubblicamente al riguardo.

53 minutes ago, freedog said:

dai su, questi l'etica manco sanno che vuol dì

Su questo ti do ragione, però mi sembra che stiano facendo malino anche per alzare quattrini...troppi pochi filosofi in CDA 😄

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MicFrequentFlyer

 

50 minutes ago, schopy said:

No no, Twitter ha perso il 12% dopo aver fatto fuori Trump.

 

5 hours ago, Hinzelmann said:

Intendo che è nella logica delle cose che guardi all'apertura dei mercati di borsa e non eventualmente alla possibilità che qualcuno spari a Biden il giorno dell'insediamento

 

Non credo sia stata un'azione mirata alle borse, ma a pararsi il c**o adesso che tutti i committee incaricati di legiferare su argomenti attinenti ai tech giants saranno chaired da membri del partito democratico. C'è anche da dire che Twitter ha iniziato a prendere azioni contro Trump da un po' di tempo (anche se nulla di forte come un ban). Mi scandalizza piu l'assenza di Google con il suo tubo. 

Comunque secondo me era doveroso e solo in ritardo. Twitter e Facebook hanno politiche ben precise e se uno incita all'odio ci devono essere delle conseguenze. A dire il vero lo scandalo è che la conseguenza non sia un minimo proporzionale al seguito di una persona. Se Peppino con 12 followers fa il fascista non ha lo stesso effetto di una persona con 500k followers. Ma paradossalmente Peppino verrà più facilmente zittito.

 

5 hours ago, Almadel said:

L'idea che ci sia un'organizzazione terroristica convinta che la Sinistra USA stupri i bambini per avere la vita eterna

mi impensierisce molto di più rispetto a sapere che l'account di Trump (come quello di molti miei amici bestemmiatori) sia stato bloccato.

Pienamente d'accordo. Ci sono anche già teorie secondo cui il video in cui Trump dice che ci sarà una transizione di potere e condanna l'attacco al Congresso sia in realtà una montatura del deep state. 

 

PS: mi ero perso tutta la discussione qui e avevo appena aperto un evidentemente ridondante topic su social media e politica, soz!

Edited by MicFrequentFlyer
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1 hour ago, Saramandasama said:

tizio vestito da gnu è un bonazzo vale la lettura di tutto il thread!

Questo avrà cambiato mille lavori e vuo fare l'attore,  volete dirmi che non ci sono suoi porno in giro? Che saltino fuori!

42 minutes ago, schopy said:

no, Twitter ha perso il 12% dopo aver fatto fuori Trump

Perché trump ha per Twitter un peso ben maggiore che per Facebook,  essendo meno diffuso di quest'ultimo 

2 hours ago, Krad77 said:

Il dibattito politico a casa tua è sottoposto alle leggi di casa tua. Che possono anche essere: qui non si fa dibattito politico. Io per anni sono stato su un forum dove, semplicemente, era vietato parlare di politica

Certo che avete una visione della proprietà privata che neanche cavour e i liberali del 1800, scusami kraddino 

Alla fine tv e giornali alcune regole le devono rispettare (poche e sbagliate) Facebook e gli altri social sono molto più invasivi e meno controllati

3 hours ago, schopy said:

esattamente quel che vorrebbe fare Trump in settimana...non ne avrà il tempo, fortunatamente.

Scemo lui, doveva pensarci prima

Oggi mi raccontavano che 3 o 4 anni anni fa affittare un container per importare merce dalla cina costava 1300 euro

Ora , siccome gran parte dei container sono di proprietà statunitense,  con la scusa di revisionarli per ammaloramenti ce ne sono decine di migliaia fermi in usa, quelli che circolano arrivano a costare 19.000 euro e più per 1 viaggio, spesso più della merce stessa, altro che dazi!

 

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9 minutes ago, Demò said:

Questo avrà cambiato mille lavori e vuo fare l'attore,  volete dirmi che non ci sono suoi porno in giro? Che saltino fuori!

Mio marito ha cercato i suoi porno SUBITO.

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1 hour ago, Demò said:

Certo che avete una visione della proprietà privata che neanche cavour e i liberali del 1800, scusami kraddino 

I cinque stelle non hanno i loro domini e le loro piattaforme? Rousseau e beppegrillo.it... non li usano per dibattito politico e propaganda? Le regole gliele ha date qualcuno o con il fatto che pagano loro se le mettono loro? Sono spazi dove c'è un dibattito politico democratico aperto a tutti... oppure entri solo a certe condizioni e se non sei allineato al movimento come vogliono loro, sei fuori?
E' una mia visione o la realtà di quello che succede (e succede già da anni)?

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15 hours ago, Almadel said:

Io non ho nulla in contrario a nazionalizzare i social network,

ma ho come la sensazione che se il controllo fosse dato allo Stato invece che a un privato,

il livello di censura sarebbe molto peggiore.

Sensazione verace....

Del resto non è una cosa ignota, perché è quello che accadeva in Italia quando c'era solo la RAI TV e tanto più quando c'era un solo canale:

la moltiplicazione si ebbe solo con le TV del Berlusconi.

E' chiaro che la moltiplicazione degli strumenti di comunicazione moltiplicò le comunicazioni e soprattutto i comunicanti, portando sulla scena televisiva tutte le opinioni possibili ed immaginabili, anche quelle che occultare sarebbe stato pudore opportuno piuttosto che censura ingiuriosa;  ma tant'è: 

non si può avere insieme la botte piena e la moglie ubriaca ed il punto intermedio, botte mezzo piena e moglie mezzo ubriaca 😉,  è difficile da stabilire, se pur sia possibile,  e sopattutto è difficile da mantenere.

Quanto al caso di Trump, vorrei ricordare che spesso ci si lamenta che su Facebook, Twitter e simili tutti possano pubblicare di tutto senza ritegno proprio e  senza revisione  di chi offre loro lo strumento di comunicazione:

ora invece ci si lamenta che sia stato censurato Trump, che pure è stato  considerato da molti, anche del suo stesso partito, incitatore di violenza contro l'esito d'elezioni ripetutamente giudicate regolari e contro persone legittimamente elette e legittimamente riunite a congresso, compreso il suo stesso vice, da lui accusato di tradimento.

Si può disputare se le accuse contro Trump siano state esagerate dagli avversari e quanto le sue comunicazioni siano state oggettivamente incitatrici di violenza ed eversive delle istituzioni, ma è difficile non concedere che i proprietari privati dei mezzi di comunicazione usati da Trump siano stati ragionevolmente prudenti censurandolo ad evitare d'essere giudicati conniventi, se non complici, come sarebbero stati ragionevolmente prudenti se avessero censurato chiunque avesse incitate  nel medesimo modo le moltitudini dei suoi fedeli, con la differenza che uno chiunque potrebbe pur essere ignorato dai più, il presidente degli Stati Uniti non è mai ignorato da alcuno.

Edited by Mario1944
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13 hours ago, freedog said:

sarà..

a me invece sembra un atteggiamento tanto ipocrita, quello di Zuck 6 co:

per anni theDonald è stato la loro gallina dalle uova d'oro che ha portato followers a mazzi, proprio (o nonostante, fai tu) la quantità di cazzate, bugie & fregnacce assortite che ha SEMPRE scritto.

adesso, tutt'assieme si sono accorti che va contro le loro policy aziendali? Azzo! ben svegliati, eh...

ma dove son stati finora? nel bosco a  fà compagnia alla bella addormentata?  è finito l'effetto della damigiana di valium che hanno buttato giù o cosa?

dai su, questi l'etica manco sanno che vuol dì, sò interessati solo a alzà quattrini

Quel che a me premeva dire è che una volta che certe decisioni sono di competenza di un amministratore delegato di una società è strutturale il fatto che la valutazione etica e politica sia subordinata a quella sul profitto aziendale e segua una tempistica sua, che è quella dei mercati, della chiusura del bilancio annuale e della resa dei conti ad un consiglio di amministrazione del paese in cui la società ha sede legale.

Dire che tizio o caio sono stati degli ipocriti dal mio punto di vista significa derubricare un problema strutturale a personale cioè - senza entrare più di tanto nel merito - declinarlo in una forma minore ( seppur condito di insulti o prese in giro )

Dire che serve una legge sui "servizi pubblici digitali" non significa "nazionalizzare o statalizzare" ma cercare di regolamentare una attività

1 hour ago, Mario1944 said:

la moltiplicazione si ebbe solo con le TV del Berlusconi.

Anche attraverso la legge Mammì sui servizi radiotelevisivi, che molti ritennero una cattiva legge sul servizio radiotelevisivo perchè consentì a Berlusconi di trasmettere in diretta su tutto il territorio nazionale e mantenere la posizione dominante sul mercato pubblicitario, in cambio di ben pochi obblighi di servizio pubblico

Ma certo non fu una legge liberticida

In realtà il pericolo più concreto è che un eventuale digital services act si riveli una legge debole ed inidonea

 

 

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