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Decadenza culturale.


Mario1944

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18 minutes ago, marco7 said:

Quando e' iniziato il declino culturale ed economico dell'italia ?

io sospetto col fascismo e poi l'italia non si e' piu' ripresa.

dalla seconda metà degli anni 70 dalla crisi petrolifera dato che prima c'è stato il famoso boom economico con i suoi strascichi grazie sia all'effetto della ricostruzione e sia alle politiche che oggi definiremmo "troika" o quasi. C'è anche tanta retorica secondo me per quanto riguarda il famoso "Piano Marshall" dato che per dire per salvare la Grecia sono stati dati più soldi che l'interno Piano Marshall che era una cosa che riguardava tutta l'europa e non solo un paese. 

Edited by SabrinaS
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34 minutes ago, marco7 said:

Quando e' iniziato il declino culturale ed economico dell'italia ?

io sospetto col fascismo e poi l'italia non si e' piu' ripresa.

Perché l'Italia liberale era notoriamente una grande potenza e, soprattutto, un faro delle arti e della cultura.

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4 hours ago, freedog said:

l'appiattimento culturale è uno degli aspetti su cui sento alzare alti lai da sempre.

esempio #2:

a Eco, aggiungo questo Flaiano

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e potrei citarvi anche l'opera omnia pasoliniana, col suo rimpianto per il bel tempo andato, le usanze & costumi della cultura contadina

Edited by freedog
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A contribuire al declino culturale del paese è stato senza dubbio determinante il ruolo dei media a partire in particolare dagli anni '90 

Il berlusconismo e in generale l' "americanizzazione" del sistema mediatico hanno portato ad una regressione e un appiattimento culturale spaventoso

Questa decadenza non è affatto un fenomeno recente, va avanti da decenni 

5 hours ago, paraspera said:

Non solo normalizzazione della mediocrità, ma odio verso gli esperti e i competenti.

Chi sono questi esperti e competenti? 

Faccio fatica a trovarne nel contesto italiano. La mediocrità è normalizzata perché in primis i presunti esperti e competenti che dovrebbero orientare il dibattito pubblico sono di una mediocrità senza precedenti. 

Se ne salvano al massimo alcuni relativi all'ambito medico-scientifico

Edited by Uncanny
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L’Italia è in costante declino da tempo immemorabile, nonostante ogni tanto si illuda di tornare a contare qualcosa.

Vedi l’autarchia e il ritorno all’Impero romano (evidentemente quello devastato dai barbari) duceschi, finiti poi con la guerra civile, la debacle militare ed economica, o i periodi in cui Craxi faceva a gara di dimensioni del pene con Francia e Inghilterra, o il nuovo miracolo italiano promesso dallo psiconano.

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L'Italia è in declino culturale dagli anni Ottanta

e il suo declino è il declino dell'egemonia comunista nella cultura del Paese.

Siamo improvvisamente passati da Pasolini ai Vanzina, da Feltrinelli a Berlusconi,

da Cesare Pavese a Moccia, da Gian Maria Volontè a Lino Banfi, da Andrea Pazienza a Forattini:

da Vittorio De Sica a Christian de Sica.

 

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Una volta davo la colpa del degrado culturale al "grillismo", dove per grillismo non necessariamente intendo tutto quello che fa riferimento al M5S in senso stretto, ma proprio ad una popolazione incolta e stupida che non riconosce il valore dell'autorità culturale.

Sì, una volta la pensavo così.

Poi c'è stato il COVID-19.

Ok, seriamente: per cominciare, gli italiani, alla resa dei conti, si cacano sotto ed hanno un rispetto sacro per l'autorità e per "gli esperti". Il problem è chi sono questi esperti, e donde gli viene questa autorità. Ad uno schiocco di dita di Conte tutti i giornali del paese si sono allineati e hanno eliminato qualsiasi possibilità di critica. Tutti gli "esperti" hanno iniziato a cagare molto fuori dal vaso, mescolando la propria competenza scientifica con le proprie opinioni politiche. Alcuni di questi esperti che invocavano la "linea dura" di Conte, peraltro, erano gli stessi che a Gennaio dicevano di non preoccuparsi che non era niente, e ad Aprile farneticavano di mascherine in spiaggia sperando di essere credibili. Il Corriere e Repubblica, giornali allineati a Sinistra e quindi buoni, hanno iniziato a martellare ossessivamente su ogni cazzo di morto o di oscillazione nell'Rt che si verificasse in Germania o in Svezia perché questi paesi adottavano un metodo di lotta diverso dal Modello Italiano® che il mondo ci invidia (gli è stato dedicato un meme di discreto successo), sempre rivestendo tutto dell'appoggio degli esperti e del Comitato Scientifico... e parliamone, di questo Comitato, che a quanto pare ha suggerito una stronzata come obbligare la gente a non uscire se non per andare in luoghi chiusi, quando il posto più sicuro dai contagi era all'aperto, e non ha avuto nulla da ridire sull'idea di rendere i mezzi pubblici più sicuri riducendone le corse, ergo aumentandone l'affollamento.

Dopo aver visto tutto questo, devo dire, ho iniziato a guardarmi indietro a far caso molto di più a come coloro che rappresentano "l'autorità" dal punto di vista culturale e dell'informazione, ovvero accademici e giornalisti, facciano da molto tempo un uso così dilettantesco se non attivamente in malafede della propria autorità da averla di fatto minata da dentro. Certo, oggi Salvini bolla a priori chiunque lo critica come comunista, ma in vent'anni di berlusconismo abbiamo avuto un'Italia in cui i media berlusconiani lo incensavano e quasi tutti i giornali e il ceto intellettuale lo dipingevano come il demonio in terra, di fatto politicizzando all'estremo tutto il discorso culturale. Una parte politica ha preteso di avere dominio sulla cultura, ha politicizzato la cultura... e così le ha fatto perdere autorevolezza. Il tutto mentre di certo a Destra della cultura non ci si preoccupava troppo.

Ok, non sono affatto un grillino, un populista, un sovranista... Ma come cazzo si fa a chiedere alla gente di fidarsi degli esperti e dei competenti, quando gli esperti ed i competenti sono questi qui? O perfetti incompetenti, o schifosamente di parte politica e incapaci di tenere le due questioni un minimo separate, o tutti e due. E se mi si vuol dire che gli esperti possono anche sbagliare, così come possono avere delle opinioni politiche, mi va benissimo; ma allora non puoi pretendere che la gente gli vada dietro ciecamente. Da un lato è vero che certe parti politiche hanno fatto dell'odio verso gli esperti una cifra stilistica, ma dall'altro è vero pure che altre parti politiche fanno un uso spudorato, opportunistico e manipolatore dell'opinione di sedicenti esperti.

No, il problema non è affatto partito dal basso, dal popolo canaglia ignorante che non si fida degli esperti. Il problema è che gli esperti hanno speso tutto il patrimonio di credibilità che avevano, e dunque nessuno li ascolta più. Il grillismo è una deriva tragica, ma della quale è difficile lamentarsi, specie ai "piani alti", senza che sembrino lacrime di coccodrillo.

Edited by FreakyFred
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11 hours ago, wwspr said:

Ho l'impressione che molti italiani soffrano di scarsissima autostima e che cerchino di proteggere il proprio ego negando il rispetto verso gli esperti. Ascoltare le posizioni di chi ne sa più è una minaccia verso l'autostima di chi ha un ego fragile.

È un fenomeno trasversale osserverei; non credo faccia molta differenza per tanti trumpiani negli Usa...

5 hours ago, Almadel said:

L'Italia è in declino culturale dagli anni Ottanta

e il suo declino è il declino dell'egemonia comunista nella cultura del Paese.

Condivisibile in parte; ma la responsabilità non sarà - anche - di una sinistra che, via via più smarrita, aveva sempre meno da dire? La "corona" dell'egemonia culturale la sinistra se l'è tolta da sé.

Un po' in controtendenza rispetto al parere comune, io ritengo che invece, mediamente, oggi siamo tutti più culturalmente preparati di cinquant'anni fa. Voi non vi sentite più colti dei vostri nonni? Non credete di aver letto e studiato più di loro...?

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Il problema, semmai, è "cosa" abbiamo studiato; inevitabile - come vorrebbe una certa vulgata - che una scuola più aperta e meno selettiva favorisca anche maggior approssimazione. Se alle elementari ancora ci picchiassero sulle nocche delle dita per ogni congiuntivo errato e se contestualmente si abolissero gli obblighi scolastici fino ai 16 anni di certo chi poi prosegue con gli studi sarebbe più severo con sé stesso anzitutto...ma è immaginabile, in tempi tanto democratici? Quando ormai si dispensano certificazioni di disturbo da deficit dell'attenzione come il pane? Non si penalizzerebbero situazioni di oggettivo disagio a favore di chi invece può permettersi mezzi di formazione suppletivi?

 

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21 hours ago, Iron84 said:

E invece si, strafalcioni linguistici sono all'ordine del giorno e sinceramente trovo molto più grave sbagliare una pronuncia o una parola di lingua inglese che in teoria è una lingua viva che usi tutti giorni, che sbagliare una desinenza di un detto di qualche politico o scrittore latino morto da millenni.

Non vedo perché l'errore nell'inglese debba essere più grave che quello nel latino o quello nel tedesco più grave che quello nel greco antico:

 

On 7/17/2020 at 3:40 PM, Mario1944 said:

il latino è padre dell'italiano, non solo formale, e conoscerlo almeno scolasticamente è utilissimo, se non indispensabile, per un'adeguata conoscenza dell'italiano, delle altre lingue neolatine ed anche delle altre lingue europee che si strutturarono sul latino.

il problema non è il campo dove vai errando, ma l'errare perché pretendi d'entrare in un campo che non conosci.

O forse l'antichità della materia lava ogni difetto di cognizione?

21 hours ago, Iron84 said:

E' il paramentro che tutto sommato è sbagliato così come dire che senza il latino non si può conoscere l'italiano ma per favore!

E chi l'ha mai affermato?;   altro infatti è affermare:

On 7/17/2020 at 3:40 PM, Mario1944 said:

il latino è padre dell'italiano, non solo formale, e conoscerlo almeno scolasticamente è utilissimo, se non indispensabile, per un'adeguata conoscenza dell'italiano, delle altre lingue neolatine ed anche delle altre lingue europee che si strutturarono sul latino.

 

21 hours ago, Iron84 said:

Sto leggendo un libro interessantissimo sulle culture turche dell'Asia centrale, i famosi paesi stan, paesi sperduti che la maggioranza delle persone del mondo, anche di cultura medio alta ignorano l'esistenza. Eppure culle di importanti civilità, calderoni culturali della via della seta, melting pot imprescindibili assolutamente ignorate dalla nostra fissa eurocentrica assolutamente parziale.

Non si può conoscere tutto: "se possuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria" 😉 , ma questo non giustifica l'ignoranza nelle materie che dovremmo conoscere se non altro perché in esse pretendiamo metter lingua.

21 hours ago, Iron84 said:

in un gruppo di insegnanti sostenevo l'inutilità del liceo classico

Già questo ci colloca su rive diverse.... 😉 

21 hours ago, Iron84 said:

Qua ci indignamo solo per i congiuntivi sbagliati

Non mi pare che qua (nel forum intendi?) ci s'indigni per i congiuntivi sbagliati;  peraltro, in una lingua che abbia questi modi verbali, l'errore nel loro uso può implicare non tanto un difetto cognitivo formale, quanto un difetto cognitivo sostanziale, posta la differente funzione modale del congiuntivo rispetto all'indicativo, la lingua essendo prima un veicolo d'idee, che di suoni.

18 hours ago, Aspis said:

Mario, caro, rimpiangi sempre i bei tempi passati quando i frosci erano seri(?) e acculturati ma dovevano nascondersi?

Se il palesarsi implica un palesarsi buffonesco ed incolto, meglio nascondersi....,  ma ciò non vale solo per i "frosci".

13 hours ago, wwspr said:

Il topic starter crede che riportare una locuzione latina in modo erroneo sia degrado,

Indizio di degrado.... considerati luogo, tempo, circostanze ed autori.

 

13 hours ago, wwspr said:

. L'istanza stessa alla base del topic è degrado culturale: spingere lo studio del latinorum e non prevedere uno straccio di information literacy, questo è il volto dell'ignoranza oggi.

Ho fatto anche un esempio di mal uso della logica od almeno dell' "italorum"....

In ogni caso il problema non è in quale materia erri, ma la natura dell'errore.

 

 

Edited by Mario1944
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10 hours ago, Almadel said:

L'Italia è in declino culturale dagli anni Ottanta

e il suo declino è il declino dell'egemonia comunista nella cultura del Paese.

Un'egemonia che, nonostante la grande fioritura, non seppe creare degli epigoni.

 

4 hours ago, schopy said:

Un po' in controtendenza rispetto al parere comune, io ritengo che invece, mediamente, oggi siamo tutti più culturalmente preparati di cinquant'anni fa. Voi non vi sentite più colti dei vostri nonni? Non credete di aver letto e studiato più di loro...?

Anche io ne sono convinto. Il problema è che quaranta anni fa uno poteva tranquillamente fare la sua vita anche essendo un mezzo analfabeta, nessuno se ne sarebbe mai accorto. Oggi, se vogliamo ancora essere considerati degli occidentali progrediti, ci sono richieste cose molto più difficili e specifiche e quindi i nostri limiti finiscono per spiccare luminosamente.

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Se si parla di egemonia culturale dovete paragonare l'italia agli altri paesi.

dire che ora gli italiani medi sono piu' colti di 50 anni fa dice poco in quanto cio' e' avvenuto in tutte le nazioni.

e l'egemonia culturale e' data da pochi nella vetta e non dalla media del popolo. Vi e' inoltre una differenza tra essere veramente colto e essere considerato tale da altri. (OT: chi se ne frega di quel che pensano gli altri !)

Edited by marco7
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Non si parla di egemonia ma di decadenza culturale di un paese

Io direi che la peculiarità italiana stia nel fatto che la Democrazia Cristiana aveva il potere, ma dopo gli anni '50 per non dare l'impressione di coincidere con un regime autoritario o il regime autoritatario precedente, lasciò ad una opposizione che si sapeva non poteva sostituirla, una certa egemonia culturale.

Altra peculiarità, a meno di non accogliere la tesi di destra che la colpa di ogni decadenza, compresa quella culturale, è del '68 è che se noi datiamo la decadenza culturale del paese a partire dagli anni '80, questa decadenza culturale non ha coinciso con una fase di disordini sociali, ma al contrario con una distribuzione di benessere superiore alla nostra capacità produttiva, finalizzata a spegnere il conflitto sociale

 

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9 hours ago, FreakyFred said:

e parliamone, di questo Comitato, che a quanto pare ha suggerito una stronzata come obbligare la gente a non uscire se non per andare in luoghi chiusi, quando il posto più sicuro dai contagi era all'aperto, e non ha avuto nulla da ridire sull'idea di rendere i mezzi pubblici più sicuri riducendone le corse, ergo aumentandone l'affollamento.

Questo è un esempio d'illogicità che ricondurrei alla decadenza culturale, anche se forse non tutti concorderanno che la correttezza logica sia cultura:

ma, se non è cultura, che mai è?

Ineffetti penso che anche un ignorante di medicina, qual io sono ad esempio, avrebbe facilmente potuto argomentare che, se i medici consigliavano distanze tra le persone a ridurre il pericolo di diffusione dell'infezione, massimamente per chi stesse in luoghi chiusi,  le corse dei mezzi pubblici sarebbero dovute essere accresciute di numero e non diminuite, affinché meno vi s'accalcassero le persone;    non altrimenti, per la medesima ragione mi meravigliai che si riducesse l'orario d'apertura dei pochi negozi con licenza di lavorare  ed in particolare degli alimentari, dinanzi ai quali infatti si formarono lunghe code di clienti in attesa d'entrare.

9 hours ago, FreakyFred said:

E se mi si vuol dire che gli esperti possono anche sbagliare, così come possono avere delle opinioni politiche, mi va benissimo; ma allora non puoi pretendere che la gente gli vada dietro ciecamente.

Questo è un bel problema, ma anche qui la cultura direi che possa avere voce in capitolo, posto che la coltivazione, cioè la cultura, dell'animo implica anche un certo discernimento sapienzale intorno all'apparente oggettività inossidabile delle conoscenze pur considerate scientifiche, discernimento che dovrebbe permettere di esprimere, in senso strettamente etimologico, dalle opinioni degli esperti in una certa materia quanto può essere ragionevolmente approvato e quanto può essere non meno ragionevolmente dubitato, se non altro per i dissensi che si manifestino tra gli esperti stessi.

Infatti un "andare dietro ciecamente" a qualcuno, chicchessia, non penso possa essere mai annoverato tra le manifestazioni d'una pur mediocre cultura di sé....

Ma qui forse indulgo troppo al mio incoercibile scetticismo 😉 

Edited by Mario1944
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10 hours ago, FreakyFred said:

No, il problema non è affatto partito dal basso, dal popolo canaglia ignorante che non si fida degli esperti. Il problema è che gli esperti hanno speso tutto il patrimonio di credibilità che avevano, e dunque nessuno li ascolta più. Il grillismo è una deriva tragica, ma della quale è difficile lamentarsi, specie ai "piani alti", senza che sembrino lacrime di coccodrillo.

La politicizzazione dell'autorità è soltanto una parte del problema. Nella scienza non dovrebbe nemmeno esistere autorità, si dovrebbe dare voce sempre a comunità di esperti, non al singolo. Perché è ovvio che ti può capitare fra le mani l'"esperto" che:

  • si è comprato le lauree; 
  • soffre di manie di grandezza;
  • è completamente idiota (non ricordo il nome del nobel che negò l'esistenza dell'HIV);
  • e anche, come dici, che politicizza la sua posizione scientifica, trasformandola in opinione faziosa.

La responsabilità è allora anche e soprattutto di un sistema giornalistico che non sa fare il suo lavoro e delle organizzazioni scientifiche che non sanno mostrarsi unite e capaci di fare una divulgazione chiara, semplice e compatta.

Al di là di questo, continuo a ritenere che esista una avversione culturale nei confronti di chi è qualificato e, in senso lato, nei confronti di chi ha successo, cosa che si aggiunge a tutte le altre legittime osservazioni.

Edited by wwspr
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Non c'era bisogno certo del Covid per intuire che il M5S è più un effetto che una causa, bastava riflettere sul fatto che un fenomeno complesso come la decadenza impegna almeno due decenni per prodursi, inoltre di tutti i fenomeni sociali complessi noi vediamo i sintomi più che le cause, che restano molto difficili da individuare

Diciamo che a volte ci si fa trascinare dallo spirito polemico, soprattutto in politica e non solo

Gli esperti...ma insomma io ho scritto per anni su questo forum che fior di esperti di diritto erano venduti e sostenevano leggi incostituzionali, la Corte Costituzionale mi ha dato ragione, mi fa piacere che altri se ne accorgano ( meglio tardi che mai )

 

 

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22 minutes ago, wwspr said:

Nella scienza non dovrebbe nemmeno esistere autorità, si dovrebbe dare voce sempre a comunità di esperti, non al singolo. 

Ma ragazzi, occorre decidersi; in Cina di Covid parlava sempre & solo una sola voce...vogliamo la pluralità di pareri? Ci teniamo pure la caciara

1 hour ago, Bloodstar said:

Il problema è che quaranta anni fa uno poteva tranquillamente fare la sua vita anche essendo un mezzo analfabeta, nessuno se ne sarebbe mai accorto.

No, non dirmi che oggi da mezzo analfabeta non puoi comunque trovare un'occupazione...insomma, io lavoravo in una banca ed ero tra i pochi che leggeva qualcosa di diverso dal sole24ore o dalla gazzetta dello sport 😄 riconosco però che i colleghi giovani erano mediamente molto più colti dei cinquantenni.

10 minutes ago, Hinzelmann said:

Gli esperti...ma insomma io ho scritto per anni su questo forum che fior di esperti di diritto erano venduti e sostenevano leggi incostituzionali, la Corte Costituzionale mi ha dato ragione, mi fa piacere che altri se ne accorgano

Hinz sei sprecato 

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1 hour ago, wwspr said:

Nella scienza non dovrebbe nemmeno esistere autorità,

Forse intendi: 

"un'autorità assoluta ed indiscutibile",

perché un'autorità deve esistere per forza, pena una moltiplicazione indifferenziata d'opinioni parimenti valide ovvero un "ricominciare dall'inizio dell'esperienza scientifica umana"  a cura ed onere d'ogni singolo scienziato....

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12 minutes ago, Mario1944 said:

"un'autorità assoluta ed indiscutibile"

Ma nessuno si propone come indiscussa autorità...e difatti la confusione dovuta alle tante diverse opinioni dei medici in questi mesi, su cui hanno sguazzato televisioni e carta stampata per aumentare introiti pubblicitari e tirature, è davvero conseguenza del fatto che in questo pazzo mondo contemporaneo l'autorità indiscussa non è riconosciuta più a nessuno in particolare 😊

11 hours ago, FreakyFred said:

Ma come cazzo si fa a chiedere alla gente di fidarsi degli esperti e dei competenti, quando gli esperti ed i competenti sono questi qui?

Come immagini dovrebbe parlare un esperto o cosa ritieni dovrebbe sostenere? Comunque non mi mettere sullo stesso piano "accademici" e "giornalisti"...tanti giornalisti se han preso il diploma è già tanto 😅

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1 hour ago, schopy said:

Hinz sei sprecato 

Più che altro all'epoca mi si diceva di essere obnubilato dal mio "antirenzismo", questa mi pare fosse la diceria corrente

 

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2 hours ago, Mario1944 said:

se i medici consigliavano distanze tra le persone a ridurre il pericolo di diffusione dell'infezione, massimamente per chi stesse in luoghi chiusi,  le corse dei mezzi pubblici sarebbero dovute essere accresciute di numero (...)

Su questo non ci piove; ma decidere quali negozi aprire o chiudere, o quante corse far fare ai bus, non è mai stato di competenza medica...piuttosto dei politici che non avevano ben capito come declinare i consigli dei vari comitati tecnici. Ma il problema di molti politici non è l'impreparazione culturale, piuttosto la manifesta stupidità.

1 minute ago, Hinzelmann said:

Più che altro all'epoca mi si diceva di essere obnubilato dal mio "antirenzismo", questa mi pare fosse la diceria corrente

Mica io 😁

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1 hour ago, Mario1944 said:

a moltiplicazione indifferenziata d'opinioni 

Ogni affermazione scientifica deve essere dimostrata, e i fatti non sono opinioni, quindi non dovrebbe esistere un'autorità scientifica la cui voce abbia più valore dei fatti.

2 hours ago, schopy said:

Ma ragazzi, occorre decidersi; in Cina di Covid parlava sempre & solo una sola voce...vogliamo la pluralità di pareri? Ci teniamo pure la caciara

I tecnici non sono politici. L'OMS ha preso decisioni politiche corrotte, i vari Burioni fanno affermazioni che vanno oltre il dimostrato e il dimostrabile. In un mondo ideale i tecnici offrono dati oggettivi e i politici prendono decisioni soggettive su quella base. E questo in alcuni casi non ha funzionato nell'emergenza COVID. Quindi dovremmo avere una voce singola ma collegiale di natura tecnica, successivamente interpretata dalla politica.

33 minutes ago, schopy said:

Su questo non ci piove; ma decidere quali negozi aprire o chiudere, o quante corse far fare ai bus, non è mai stato di competenza medica..

Esatto.

Edited by wwspr
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Le persone veramente acculturate e intelligenti che non vuol dire abbiamo per forza una laurea più o meno blasonata per dire di solito lasciano il paese per andarsene all'estero così come quelli che invece hanno tanti titoli di studio (o anche chi ha una idea e vuole creare qualcosa). Siamo mediamente più acculturati dei nostri nonni è vero, ma siamo amministrati da degli ignoranti in cui il popolo si identifica e la scuola non garantisce alcuna ascesa sociale. "il nostro capitano"... "l'avvocato del popolo" etc... (che a me è sempre parso tipo "l'avvocato di paese, quello che ha fatto gli studi nel paesino figlio dei signori feudatari" oppure anche una sorta di messia a cui implorare la salvezza) che uno di noi preso a caso sarebbe comunque un ministro o un presidente del consiglio migliore. La Castelli, la Manzo... Di Maio, Di Battista, Salvini, Giorgia Meloni... gente che non brilla né per titoli che per capacità, avete mai sentito un loro discorso in parlamento? Imbarazzanti. Però a molti piacciono e si sentono rappresentati. Vedono in essi una loro proiezione.

Gran parte della popolazione non ci tiene all'inclusione, alle culture che si intrecciano, siamo una popolazione di vecchi impigriti a cui non frega assolutamente niente di migliorare o mettersi in discussione. Molti giovani invece di rinnegare il passato dei propri genitori e dei propri nonni come naturale che sia danno loro appoggio. Spocchiosi e palloni gonfiati come noi non ce ne sono in UE. Basta accendere la televisione. Programmi che non sono neanche trash ma imbarazzanti e notiziari e talk politici da due lire tutto il giorno ininterrottamente e messe del Papa e programmi di rievocazione dei favolosi anni 70 e 80 e in cui si parla di personaggi morti da 50 anni e passa (tipo quando si parla di Tenco e compagnia bella), parliamo ancora del matrimonio di Albano e Romina Power e della Lecciso accanto a come incassare i bonus del governo nelle riviste di gossip e trash. Anche lo showbiz italiano non ha una minima internazionalizzazione. La credibilità italiana all'estero è bassissima anche nelle istituzione europee. Se dopo questi giorni di discussioni a livello europeo permettono all'Italia di spendere soldi in cazzate la prossima volta voto direttamente la Meloni o non ci vado proprio a votare. 

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Edited by SabrinaS
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51 minutes ago, Hinzelmann said:

Più che altro all'epoca mi si diceva di essere obnubilato dal mio "antirenzismo", questa mi pare fosse la diceria corrente

 

Perché gli esperti di diritto sono dei tecnici, che possono dare un giudizio esclusivamente sulla "buona scrittura" di una legge in senso tecnico, ma non hanno più autorità di me o di mia nonna a esprimersi sui contenuti. 

L'esperto di diritto che mescola le due questioni rientra, invece, nella medesima fattispecie dell'esperto di COVID che mescola l'epidemiologia con le misure politiche prese da un certo governo. Ed in effetti, considerato lo sforzo decennale profuso dalla Sinistra nel far fuori Berlusconi per via giudiziale, visto che alle urne non ci si riusciva, non testimonia certo in favore di una gioiosa eccezione a quanto ho detto in favore di magistrati e giuristi, che forse la propria autorevolezza agli occhi della popolazione se la sono giocata peggio di chiunque altro e senza possibilità di rimedio.

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6 minutes ago, FreakyFred said:

Perché gli esperti di diritto sono dei tecnici, che possono dare un giudizio esclusivamente sulla "buona scrittura" di una legge in senso tecnico, ma non hanno più autorità di me o di mia nonna a esprimersi sui contenuti

PREGO??? Corte costituzionale, never heard?😁

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37 minutes ago, wwspr said:

i fatti non sono opinioni, quindi non dovrebbe esistere un'autorità scientifica la cui voce abbia più valore dei fatti.

Be' la fai molto facile, perché i fatti debbono pur essere interpretati e comunque sia la loro percezione non è necessariamente corretta o, meglio, non è necessariamente corretta l'interpretazione della loro percezione.

E' inevitabile dunque che ogni uomo, compresi gli scienziati, si fidi e confidi fino a prova contraria nell'autorità di coloro che l'hanno preceduto pena, come ho già scritto, sopra il ricominciare dall'inizio dell'esperienza scientifica o addirittura umana  a cura ed onere d'ogni singolo  uomo o scienziato.

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1 minute ago, schopy said:

PREGO??? Corte costituzionale, never heard?😁

Allora, facciamo piazza pulita di questa sciocchezza: se ti esprimi su quello che una legge dice o implica, tu stai facendo politica. Non puoi invocare l'imparzialità del tecnico e dell'esperto nel momento in cui ti dici a favore o contro di una legge, non funziona così. Infatti, per fare un esempio su tutti, la CC attese molto convenientemente l'esito del referendum costituzionale prima di esprimersi sull'Italicum, e non certo perché in effetti quel referendum alterasse direttamente il profilo di costituzionalità della legge, ma semplicemente perché il clima politico ovviamente influenzava il giudizio di opportunità politica legato a quella particolare sentenza.

Quello che alcuni qui (wink wink) hanno cercato di fare è quello che da sinistra si cerca di fare da anni, fallendo, ovviamente: delegittimare l'avversario politico sul piano di competenza ed expertise. In effetti ai tempi del referendum vedere tutti questi "tecnici" entrare in quel modo a gamba tesa su un tema politico mi puzzava molto; adesso col COVID-19 ho visto che la stessa cosa la fa tranquillamente anche un virologo od un epidemiologo, e inizio a scorgere un tema più vasto.

Il tema più vasto è che quando si dice che "la cultura in Italia è di Sinistra" si dice una cosa vera, ma ci si scorda che se è pur vero che il ceto intellettuale può orientarsi nel senso politico che preferisce, per esso svendersi completamente ad una certa causa e appoggiare acriticamente una certa parte comporta un dispendio mostruoso della propria credibilità.

Va bene mettere cultura nella politica, ma questo significa anche mettere politica nella cultura, sfortunatamente.

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3 minutes ago, FreakyFred said:

Il tema più vasto è che quando si dice che "la cultura in Italia è di Sinistra" si dice una cosa vera, ma ci si scorda che se è pur vero che il ceto intellettuale può orientarsi nel senso politico che preferisce, per esso svendersi completamente ad una certa causa e appoggiare acriticamente una certa parte comporta un dispendio mostruoso della propria credibilità.

Questa è una sciocchezza colossale; a destra non mancano certo i mezzi materiali per promuovere determinate idee...i destrorsi lo facciano e non vengano a frignare sostenendo che se lo fanno "minano la loro credibilità".

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