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WOW! Siete diventati ministri dell'istruzione. Ora dovete fare la riforma. La prima cosa che fai è .....? [ROLE PLAY]


SabrinaS

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Cazzo! Siete diventati ministri dell'istruzione. Dovete fare subito una riforma. Quali sono le prima cosa o la prima cosa che fate?

Più lingue? Meno lingue? Abolizione dei licei? Tutti promossi e addio maturità? High School all'americana? Risp. 

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Telefono agli ex ministri dell'istruzione dei Paesi coi migliori risultati (credo Corea del Sud e Finlandia)

e offro loro 5 milioni di euro per pensare insieme a una riforma della scuola italiana

basata sul sistema dei loro Paesi e la applico l'anno seguente.

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Rassegno le mie immediate dimissioni. Perchè le mancate riforme sono solo la foglia di fico di questo Paese - come di altri - ed il vero problema sono i suoi abitanti.

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8 hours ago, Almadel said:

Telefono agli ex ministri dell'istruzione dei Paesi coi migliori risultati (credo Corea del Sud e Finlandia)

e offro loro 5 milioni di euro per pensare insieme a una riforma della scuola italiana

basata sul sistema dei loro Paesi e la applico l'anno seguente.

Bisogna capire quali obiettivi ci si dà perchè la formazione è qualcosa che va visto a 360 gradi. Faccio un esempio, il sistema educativo orientale è molto sistematico, competitivo e selettivo. L'obiettivo è formare studenti preparati in ambiti disciplinari specifici.

In Italia abbiamo un sistema orientato alla formazione personale di carattere culturale (licei) e quella dei tecnici, infine abbiamo una versione semplificata dei tecnici che sono i professionali . In ogni sistema la scuola deve occuparsi oltre la formazione della cura del sistema sociale, se selezioni troppo crei dispersione e la dispersione è un problema perchè la scuola gioca anche il ruolo centro di aggregazione sociale.
Inoltre la legislazione scolastica italiana è all'avanguardia nell'inclusione e nella cura della disabilità, ci investiamo tanto e si fa anche tanto, troppo. Troppo perchè i contesti dei normodotati aiutano tantissimo i disabili ma non sempre, in alcuni casi questi ultimi, spiace dirlo diventano un problema per la formazione. Sulla bilancia cosa vince la necessità dell'inclusione o il diritto alla formazione? Qui rientra una nostra formazione di matrice cattolica che fa prevalere la prima sulla seconda, cosa che in nessun altro paese del mondo avanzato adopera questa scelta anche perchè esistono centri specializzati che spesso da noi mancano.

Insomma quello che voglio dire che il vero problema della scuola italiana è il suo essere multitasking e non sviluppare una precisa identità. Molti docenti, preparatissimi si sentono più educatori professionali, il loro obiettivo è più recuperare il ragazzo difficile che dare la migliore formazione possibile agli altri studenti. Hanno torto?

La scuola italiana sopperisce alle tante mancanze dello stato sociale nostrano che a delegato a lei ed alle parrocchie compiti che invece spetterebbero agli enti locali che lo fanno poco e male delegando il tutto a servizi discontinui di cooperative sociali

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Prima cosa elimino tutte le ore settimanali di educazione fisica e religione (non servono a nulla ed esistono giá gli sport e catechismo). Al loro posto inserisco educazione civica fin dalle elementari in modo da insegnare a vivere civilmente ai più piccoli, soprattutto trattando il tema del bullismo.

Negli ultimi due anni di superiori inserirei dei laboratori dove insegnare a tutti a fare le faccende di casa e prepararli a vivere da soli o comunque aiutare in casa (andrebbe fatto in famiglia ma spesso non accade). Cosa poi molto importante è fare corsi sulla sicurezza sul lavoro, spiegare la busta paga, il 730 e tutte queste cose per preparare al mondo del lavoro.

In Italia finite le superiori si ha l'impressione di non aver imparato niente, ora come ora.

 

Cosa importantissima: abolire la scelta delle superiori dopo la terza media. A quella etá non si può sapere cosa si vuol fare da grandi. Unirei medie e superiori in una unica fascia di 5 anni concentrata su materie generali e poi fare scegliere che indirizzo specifico prendere.

 

 

 

Queste sono le cose più importanti secondo me.

Edited by faby91
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20 minutes ago, faby91 said:

Cosa importantissima: abolire la scelta delle superiori dopo la terza media. A quella etá non si può sapere cosa si vuol fare da grandi. Unirei medie e superiori in una unica fascia di 5 anni concentrata su materie generali e poi fare scegliere che indirizzo specifico prendere.

Sì, questo è sempre stato un mio pallino. Io organizzerei addirittura un sistema imperniato su corsi generali obbligatori, che tutti devono seguire, e corsi "avanzati", che uno studente può scegliere, all'interno di una rosa più o meno ampia,  in base alle proprie inclinazioni.

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Superiori di 4 anni anziché 5 per poi accedere alle università in linea con tutti gli altri studenti d’Europa e del mondo. Tanto i test invalsi dimostrano che la scuola superiore italiana è così obsoleta, fatta di insegnanti vecchi che puntano tutto sul nozionismo e sull’apprendimento a memoria, che quell’anno in più non serve a una mazza. Se credete in qualche eccezionalismo del sistema scolastico italiano e volete tenere i 5 anni siete parte del problema

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La questione non sono i 4 o i 5 anni, secondo me, su quelli si può discutere e vedere cosa fare. Il problema sono i programmi e come vengono insegnati. Alla fine, nella migliore delle ipotesi uno esce dalle superiori veramente preparato solo in una o due materie perché ha beccato un paio di professori preparati e volenterosi.

D'altronde, come si può andare avanti con l'inglese che è quasi sempre insegnato come fosse una lingua morta (come giustamente diceva Davy in un'altra discussione), la matematica che viene insegnata come scollegata dalla realtà, la letteratura  trattata in maniera sciatta, sulla storia è melgio che taccio, altrimenti divento volgare... potrei andare avanti per ore.

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1 hour ago, faby91 said:

 Cosa poi molto importante è fare corsi sulla sicurezza sul lavoro, spiegare la busta paga, il 730 e tutte queste cose per preparare al mondo del lavoro.

Questo già si fa abbondantemente ed è obbligatorio da diversi anni. Il 730 si fa in tutti gli istituti tranne che nel liceo come giusto sia.

Edited by Iron84
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Per le universita':

introdurre un sistema con cui si abolisce l'uni per tutti gratis e si incentivano finanziariamente invece gli studenti migliori. E' inutile avere le universita' piene di studenti e professori mediocri.

anche i professori vanno scelti tra i migliori e incentivare i prof buoni esteri a venire in italia dando loro ottime condizioni per fare ricerca nei loro campi. Licenziare i prof assunti per nepotismo, simpatie varie e non per meritocrazia.

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Per le universita':

introdurre un sistema con cui si abolisce l'uni per tutti gratis e si incentivano finanziariamente invece gli studenti migliori. E' inutile avere le universita' piene di studenti e professori mediocri.

anche i professori vanno scelti tra i migliori e incentivare i prof buoni esteri a venire in italia dando loro ottime condizioni per fare ricerca nei loro campi. Licenziare i prof assunti per nepotismo, simpatie varie e non per meritocrazia.

Pensa che in Italia si sostiene l esatto inverso perché abbiamo un numero basso di laureati.

Che poi l uni non é gratis per tutti in Italia

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Non è gratis per un cazzo. Io, fra università e conservatorio pubblici, pago una quantità di tasse invereconda.

2 minutes ago, Iron84 said:

Pensa che in Italia si sostiene l esatto inverso perché abbiamo un numero basso di laureati.

Ci sarà qualcuno che ora dirà che abbiamo comunque troppi laureati umanistici.

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Corea del sud e Finlandia è come dire, acqua e olio o sole e luna

Cioè sono due sistemi totalmente agli antipodi l'uno dell'altro, in uno divise-pene corporali fino al 2011-segregazione sessuale-competitività assoluta mirata al superamento dei test standardizzati con le scuole private,nell'altro niente voti fino a 14 anni si valutano i miglioramenti personali e l'impegno a prescindere dalle statistiche tutto è gratis etc.

E' certamente utile sapere che esistono dei sistemi scolastici così "estremi" e "distanti" fra loro, però temo che poi si torna al punto di partenza

Nessuno dei due sarebbe replicabile in Italia, quello Finlandese presuppone l'insegnante "per vocazione" ( da noi per molti fare l'insegnante è l'unica opportunità per trovare un lavoro non una vera scelta e in aggiunta continuiamo a non riuscire neanche a fare i concorsi...vedi le ultime infornate di Renzi e Conte ) una scuola interamente pubblica e gratuita non scelta dai genitori ma assegnata dallo stato ( cozzo totale e frontale con cattolici e familisti ) e si potrebbe andare avanti...la scuola Coreana praticamente è l'Inferno dello studente 😀

 

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2 hours ago, faby91 said:

inserirei dei laboratori dove insegnare a tutti a fare le faccende di casa e prepararli a vivere da soli o comunque aiutare in casa

chissà perchè ho subito collegato st'idea a nicky & @Fladimiro71

23 minutes ago, Hinzelmann said:

da noi per molti fare l'insegnante è l'unica opportunità per trovare un lavoro non una vera scelta

mettici pure che al 90% il corpo docente è al femminile, i prof maschi sono pochissimi, e spesso di meterie tecniche

25 minutes ago, Hinzelmann said:

continuiamo a non riuscire neanche a fare i concorsi...vedi le ultime infornate di Renzi e Conte

considera che, col fatto che l'età media delle prof tende ormai ad essere molto alta (dal 92 -blocco assunzioni nel pubblico- in poi credo ci sia stato solo UN concorso a cattedre) e che quelle di ruolo c'hanno l'assurda rpetesa di andà in pensione arrivate ai 67 anni, sò anni che si va avanti solo con nomine annuali:

conosco parecchia gente che da 15-20 anni ogni anno s'è girata tutta Roma per andà in scuole diverse, è arrivata al punto di non poterne più e ha mollato l'insegnamento.

oppure continua, ma sta completamente scoglionata

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1 hour ago, Iron84 said:

Questo già si fa abbondantemente ed è obbligatorio da diversi anni. Il 730 si fa in tutti gli istituti tranne che nel liceo come giusto sia.

Ah ottimo. Io ho finito di studiare dieci anni fa e non si faceva. 

40 minutes ago, freedog said:

chissà perchè ho subito collegato st'idea a nicky & @Fladimiro71

Ehm.. non ho idea di chi sia uu

Edited by faby91
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L'ultima riforma scolastico-universitaria italiana integrale è del 1923, ad opera di Gentile e del regime mussoliniano, fate voi i vostri conti. L'unico provvedimento di nota fu la liberalizzazione degli accessi universitari nel 1969.

La riforma Gelmini è stata un disastro, secondo me.

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10 primi cambiamenti da attuare nella prima settimana di ministero:

1 per accedere all'insegnamento ristabilire il sistema concorsuale: ogni anno il concorso magistrale (Elementari e Materne messe insieme compongono una parte assolutamente maggioritaria dei posti d'insegnamento in Italia) un anno sì e un anno no concorsi per scuole medie inferiori e superiori.

2 l'insegnamento delle lingue straniere si svolge obbligatoriamente in lingua. Conseguentemente deve cambiare l'insegnamento universitario. I nomi stessi delle materie devono essere non in italiano ma in lingua straniera. Conseguentemente nei concorsi di accesso all'insegnamento la piena padronanza della lingua, parlata e scritta, è conditio sine qua non per accedere al concorso stesso.

3 Sono riconosciuti come abilitanti anche i diplomi di grado superiore rilasciati dagli Istituti stranieri in italia (Goethe Institut, Centre Culturel français, Cervantes, etc) e nelle Università straniere.

4 inserire la Musica sia sotto forma di Musica che sotto forma di Storia della musica almeno nei Licei.

5 potenziare l'insegnamento della Storia dell’Arte e inserirlo in tutte le Scuole medie superiori.

6 5 anni di Liceo o Istituto di scuola media superiore diviso in 2+3, con Licenza alla fine del biennio e Diploma alla fine del triennio, con relativi esami ovviamente.

7 ristabilire gli esami di riparazione a settembre.

8 mettere fine alla dittatura dei pedagogisti e all'idea che esista un super-sapere pedagogico o psico-pedagogico che debba presiedere a tutti gli altri. Licenziare tutti i pedagogisti in perenne congedo al Ministero dell'Istruzione e rimandarli a insegnare. Il Ministro si avvale del consiglio di esperti appositamente di volta in volta interpellati. 

9 abolire il Liceo psico-pedagogico e creare un Liceo magistrale

10 la laurea triennale cambia il nome in Baccellierato, la laurea magistrale cambia il nome in Laurea. Il Baccellierato conferisce il titolo accademico di baccelliere, la Laurea quello di Dottore.

 

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57 minutes ago, Isher said:

la laurea triennale cambia il nome in Baccellierato, la laurea magistrale cambia il nome in Laurea. Il Baccellierato conferisce il titolo accademico di baccelliere, la Laurea quello di Dottore.

Ma anche così non avrebbe senso. Almeno per quanto riguarda le discipline umanistiche, il sistema 3+2 in Italia non funziona minimamente, finisci solo che ti fai 5 anni invece che i vecchi 4. Puoi anche chiamarlo Baccellierato, ma ti ritrovi sempre con un pezzo di carta triennale che è la quintessenza dell'inutilità. 

In tutto il mondo, oltretutto, sono dottori solo quelli col dottorato di ricerca...

1 hour ago, Isher said:

4 inserire la Musica sia sotto forma di Musica che sotto forma di Storia della musica almeno nei Licei.

Anche questo non ha molto senso. Non ci saranno mai né le competenze né le risorse per insegnare musica decorosamente. Se proprio ci stanno due lire da spendere allora buttiamole su altre materie (italiano, matematica, inglese).

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1 hour ago, Isher said:

10 primi cambiamenti da attuare nella prima settimana di ministero:

1 per accedere all'insegnamento ristabilire il sistema concorsuale: ogni anno il concorso magistrale (Elementari e Materne messe insieme compongono una parte assolutamente maggioritaria dei posti d'insegnamento in Italia) un anno sì e un anno no concorsi per scuole medie inferiori e superiori.

 

C'è sempre stato un sistema misto dalla notte dei tempi, in realtà da 20 anni lo negano e ogni due tre anni fanno una deroga per un motivo semplice. Servono i precari in quanto, al Nord, chi ha le conoscenze per insegnare non si butta in una scuola per 1500 euro al mese soprattutto se "uomo e capofamiglia". Ma insomma un ingegnere informatico ce lo vedete ad insegnare facendosi il culo per un concorso impegnativo, dovendo sgobbare su centinaia di pagine di legislazione scolastica e pedagogia, per 1500, paga che gli darebbe qualsiasi azienducola appena entrato. Ok la vocazione ma parliamoci anche chiaro, sono le donne ad accontentarsi di più per aver più tempo da dedicare alla famiglia.
Quindi finiamola con sta stora della selezione, si selezione quando la domanda è alta e paradossalmente non vi rendete conto che la domanda per insegnamento è alta solo al sud.

Quote

3 Sono riconosciuti come abilitanti anche i diplomi di grado superiore rilasciati dagli Istituti stranieri in italia (Goethe Institut, Centre Culturel français, Cervantes, etc) e nelle Università straniere

Tecnicamente l'equipollenza del valore legale dei titoli intraUE è riconosciuta dai trattati. Parli di abilitazione all'insegnamento? In tal caso sono contrario altrimenti qualsiasi bilingue potrebbe salire in cattedra.

Quote

5 anni di Liceo o Istituto di scuola media superiore diviso in 2+3, con Licenza alla fine del biennio e Diploma alla fine del triennio, con relativi esami ovviamente.

O il diploma o il liceo, sono due concetti diversi

Quote

8 mettere fine alla dittatura dei pedagogisti e all'idea che esista un super-sapere pedagogico o psico-pedagogico che debba presiedere a tutti gli altri. Licenziare tutti i pedagogisti in perenne congedo al Ministero dell'Istruzione e rimandarli a insegnare. Il Ministro si avvale del consiglio di esperti appositamente di volta in volta interpellati. 

ahahahh sarei d'accordo ma non lo diciamo troppo ad alta voce

Quote

9 abolire il Liceo psico-pedagogico e creare un Liceo magistrale

Non esiste ne l'uno nè l'altro da circa una decina d'anni. Adesso abbiamo il Liceo delle scienze umane che è un liceo senza latino ma con la psicologia o il Liceo della sceinze umane ad indirizzo economico che è un liceo senza latino ma con il diritto e l'economia

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1 hour ago, Iron84 said:

Servono i precari in quanto, al Nord, chi ha le conoscenze per insegnare non si butta in una scuola per 1500 euro al mese soprattutto se "uomo e capofamiglia".

aggiungici anche che i precari, a differenza dei titolari di cattedra, NON ricevono stipendio per i periodi di ferie e/o malattia, ma son pagati solo per le ore passate in aula (o nella didattica a distanza)

1 hour ago, Iron84 said:

Non esiste ne l'uno nè l'altro da circa una decina d'anni. Adesso abbiamo il Liceo delle scienze umane che è un liceo senza latino ma con la psicologia o il Liceo della sceinze umane ad indirizzo economico che è un liceo senza latino ma con il diritto e l'economia

m'hai anticipato, stavo per scriverlo io

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1 hour ago, Iron84 said:

Non esiste ne l'uno nè l'altro da circa una decina d'anni. Adesso abbiamo il Liceo delle scienze umane che è un liceo senza latino ma con la psicologia o il Liceo della sceinze umane ad indirizzo economico che è un liceo senza latino ma con il diritto e l'economia

Abolirei anche questi. Inutili, e ibridi, non formano e non preparano a niente.

2 hours ago, Bloodstar said:

Ma anche così non avrebbe senso. Almeno per quanto riguarda le discipline umanistiche, il sistema 3+2 in Italia non funziona minimamente, finisci solo che ti fai 5 anni invece che i vecchi 4. Puoi anche chiamarlo Baccellierato, ma ti ritrovi sempre con un pezzo di carta triennale che è la quintessenza dell'inutilità. 

In tutto il mondo, oltretutto, sono dottori solo quelli col dottorato di ricerca...

Anche questo non ha molto senso. Non ci saranno mai né le competenze né le risorse per insegnare musica decorosamente. Se proprio ci stanno due lire da spendere allora buttiamole su altre materie (italiano, matematica, inglese).

In Europa quello che noi chiamiamo Laurea triennale si chiama baccellierato, con terminologia inglese o francese. Da noi la Laurea (quadriennale, Vecchio Ordinamento, o quinquennale, nuovo Ordinamento) conferisce il titolo di dottore dalla notte dei tempi: questo va bene e può rimanere, mentre se c'è una cosa che non ha senso è conferire il titolo di "dottore triennale"...Il dottorato di ricerca conferisce da noi il titolo di dottore di ricerca, che è titolo diverso da quello di dottore, e anche questo può andare bene.

Chi ti ha detto che un diplomato di Conservatorio non ha le competenze per insegnare Musica? Esistono peraltro anche i laureati in Musicologia, in DAMS, che possono insegnare benissimo Storia della musica. 

2 hours ago, Iron84 said:

O il diploma o il liceo, sono due concetti diversi

Dopo il primo biennio post-Medie, si acquisisce la Licenza: è un primo livello di formazione superiore che andrebbe codificato e riconosciuto, naturalmente anche ai fini del riconoscimento giuridico nell'impiego. Dopo il quinquennio. Liceo o Istituto Tecnico o Professionale che sia,  si acquisisce il Diploma (che sostituirebbe la retorica dizione "diploma di maturità"). Terminologia più semplice, e creazione di due gradi nell'istruzione secondaria superiore.

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8 minutes ago, marco7 said:

Forse il problema principale della scuola italiana non e' il nome dei titoli che conferisce.

Esatto, qui ci si concentra sempre sulla forma e mai sulla sostanza. Possono riformare la scuola italiana anche mille volte, il problema non è la scuola, ma la cultura e la disoccupazione.

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1 hour ago, Isher said:

Chi ti ha detto che un diplomato di Conservatorio non ha le competenze per insegnare Musica? Esistono peraltro anche i laureati in Musicologia, in DAMS, che possono insegnare benissimo Storia della musica. 

I diplomati non hanno alcuna competenza in storia della musica. I programmi di storia nei conservatori sono ridicolmente antiquati, praticamente oggi ci ritroviamo ancora a fare gli esami su programmi ideati quasi centro anni fa. Non scherzo, eh, la base della materia è veramente ancora  definita da un regio decreto di Sciaboletta degli anni '30. 

I laureati in musicologia spesso non hanno una formazione musicale sufficiente e questo è un grave handicap se si vuole parlare seriamente di musica. 

Oltretutto conservatori e università non comunicano e non sono concepite né concepibili delle collaborazioni. 

Su questa base, a chi la faresti insegnare la materia? Finiresti per buttarla in mano ai soliti disperati scarsamente preparati che la sceglierebbero come ripiego pur di avere un posto pubblico.

Edited by Bloodstar
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37 minutes ago, Serpente said:

... il problema non è la scuola, ma la cultura e la disoccupazione.

La svizzera e' un paese che non vive di cioccolata, cucu, e formaggio ma di prodotti ad alto valore aggiunto. Si prendono cioe' delle materie a basso valore e da esse si creano materie ad altissimo valore tipo farmaceutica, orologi di lusso, industria delle macchine.

ora io non so esattamente di che vive l'italia. Io suppongo vive di prodotti a valore aggiunto minore tipo manifattura di vestiti, turismo e simili.

bisogna decidere se si vuole chi in futuro l'italia continui su questa tradizione o se si riindrizzi verso nuovi settori. In base a quel che serve bisogna indirizzare le scuole.

se si vive di turismo, moda e simili e' inutile avere moltissimi laureati in altri settori. Le scuole di qualsiasi tipo siano devono salire di livello, e' sempre utile essere bravi in quel che si fa.

Edited by marco7
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11 minutes ago, Bloodstar said:

I diplomati non hanno alcuna competenza in storia della musica. I programmi di storia nei conservatori sono ridicolmente antiquati, praticamente oggi ci ritroviamo ancora a fare gli esami su programmi ideati quasi centro anni fa. Non scherzo, eh, la base della materia è veramente ancora  definita da un regio decreto di Sciaboletta degli anni '30. 

I laureati in musicologia spesso non hanno una formazione musicale sufficiente e questo è un grave handicap se si vuole parlare seriamente di musica. 

Oltretutto conservatori e università non comunicano e non sono concepite né concepibili delle collaborazioni. 

Su questa base, a chi la faresti insegnare la materia? Finiresti per buttarla in mano ai soliti disperati scarsamente preparati che la sceglierebbero come ripiego pur di avere un posto pubblico.

Sei troppo snob. Ma lo sei in modo vacuo, e il solo fatto che tu dia dei "disperati" a tuoi colleghi diplomati non ti fa onore. Conosco e ho conosciuto decine di diplomati di conservatori, ottimi insegnanti di musica. Io stesso sono diplomato in Pianoforte, corse decennale vecchio ordinamento, e ho insegnato 5 anni educazione musicale nelle medie, e credo di averlo saputo fare. Per il resto...luoghi comuni. Vieni a casa mia, a Roma, ti faccio incontrare un mio amico 23enne diplomato in pianoforte, siediti ad ascoltarlo mentre suona. E non sa solo suonare, sa anche parlare, e sì, conosce bene la Storia della musica.

 

57 minutes ago, marco7 said:

Forse il problema principale della scuola italiana non e' il nome dei titoli che conferisce.

Certo che no, ma ci sono nomi e titoli ridicoli, che andrebbero razionalizzati. E visto che abbiamo riformato l'università italiana su sostanziale imitazione della struttura europea, converrebbe trovare un'adeguazione tra la nostra e quella.

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1 minute ago, Isher said:

Sei troppo snob

Poco ma sicuro.

 

1 minute ago, Isher said:

corse decennale vecchio ordinamento

Un altro mondo. Hai studiato in conservatorio il doppio di quanto si studia ora, tanto per dirne una. 

 

3 minutes ago, Isher said:

Vieni a casa mia, a Roma, ti faccio incontrare un mio amico 23enne diplomato in pianoforte, siediti ad ascoltarlo mentre suona. E non sa solo suonare, sa anche parlare, e sì, conosce bene la Storia della musica.

Se suona bene ed è pure intelligente e preparato, perché dovrebbe infognarsi nell'insegnamento musicale? Chi glielo fa fare? 

(comunque anche lui è un vecchio ordinamento se a 23 anni è diplomato).

Cazzate a parte, ma seriamente pensi che un esamino striminzito da 12 CFU, su dei programmi che ancora ti gabellano Puccini come il vertice della musica moderna, possa essere sufficiente per andare a insegnare? Non ti sembra ingiusto nei confronti di chi fa un'università vera?

 

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3 minutes ago, Bloodstar said:

Un altro mondo. Hai studiato in conservatorio il doppio di quanto si studia ora, tanto per dirne una.

Lo so...

3 minutes ago, Bloodstar said:

Poco ma sicuro.

Ho cercato di farti capire che non tutti i tipi di snobismo mi convincono... Ci sono diversi tipi di snobismo. 

 

4 minutes ago, Bloodstar said:

Se suona bene ed è pure intelligente e preparato, perché dovrebbe infognarsi nell'insegnamento musicale? Chi glielo fa fare?

Per tante ragioni. 1 Meglio che la disoccupazione 2 meglio che farsi mantenere 3 Gli piace, e lo sa fare. 4 Pur essendo un ottimo pianista (10 e lode e Menzione d'Onore, che non si dava da anni....), pur dando concerti, non ha modo né possibilità di campare con la carriera concertistica 

 

7 minutes ago, Bloodstar said:

Cazzate a parte, ma seriamente pensi che un esamino striminzito da 12 CFU, su dei programmi che ancora ti gabellano Puccini come il vertice della musica moderna, possa essere sufficiente per andare a insegnare? Non ti sembra ingiusto nei confronti di chi fa un'università vera?

Secondo te la Sapienza è un'università vera, o falsa? Perché alla Sapienza c'è un corso di Laurea in Musicologia, il cui livello complessivo, proprio perché pretende di essere un Corso di Laurea, non è superiore a quell'Esame di Storia della musica nei conservatori che tu tanto disprezzi. Con professori che hanno competenze insufficienti, e spesso copiano dalle tesine dei loro migliori iscritti. Ti prego di credere che non parlo per sentito dire.

Seriamente, quando questa buriana sarà finita, se passi per Roma, vieni a suonare a casa mia (tu suoni uno strumento a fiato, mi pare) e io ti faccio sentire il mio amico pianista, che è pure carino e simpatico... Poi vi interrogo io in Storia della musica^^

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6 minutes ago, Isher said:

Secondo te la Sapienza è un'università vera, o falsa? Perché alla Sapienza c'è un corso di Laurea in Musicologia, il cui livello complessivo, proprio perché pretende di essere un Corso di Laurea, non è superiore a quell'Esame di Storia della musica nei conservatori che tu tanto disprezzi. Con professori che hanno competenze insufficienti, e spesso copiano dalle tesine dei loro migliori iscritti. Ti prego di credere che non parlo per sentito dire.

Ho avuto la sfortuna di inzaccherarmi sia con Santa Cecilia sia col dipartimento di Musicologia della Sapienza. 

Sono entrambi completamente inadeguati. Il conservatorio perché fermo all'anteguerra e senza nessuna vitalità, l'università perché pullulante di gente incompetente e senza adeguata preparazione. Volevo darlo l'esame di musicologia I alla Sapienza, quando ero al  secondo anno, ma sono scappato sconcertato dalle prime lezioni. Ho una mezza idea anche di chi sia il professore a cui tu alludi.

 Quando parlavo di università vere non pensavo proprio al DAMS o a musicologia. 

7 minutes ago, Isher said:

Seriamente, quando questa buriana sarà finita, se passi per Roma, vieni a suonare a casa mia (tu suoni uno strumento a fiato, mi pare) e io ti faccio sentire il mio amico pianista, che è pure carino e simpatico... Poi vi interrogo io in Storia della musica^^

Potrei anche accettare l'invito, ma potrebbero volare gli stracci conoscendomi.

Edited by Bloodstar
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