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George Floyd e #BlackLivesMatter


Serpente

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1 hour ago, Paedicator1987 said:

Sul fatto del negro non lo evito proprio perché me lo chiedono quelli che distinguono per il colore della pelle, sia pure pro colore nero.

Ma smetti di rompere il cazzo, va' va'...😄 se vuoi continuare a partecipare vedi di cambiare tono.

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Paedicator1987

Non volevi ignorarmi?

Comunque il tono che uso non me lo censuri tu.

Semmai me lo censura un moderatore sempre che sia un tono insultante, ma mi sembra che qui i toni insultanti siano sempre stati di altri, te compreso, non certo miei.

45 minutes ago, blaabaer said:

seeh l'oreal perché io valgo.

No certo. 

Per te come dovrebbe essere invece?  L'Oreal perché sono negro o perché sono bianco?

Vedi tu dove sta il razzismo!

45 minutes ago, blaabaer said:

Questa comunque davvero la lascio a chi ha più voglia perché ho la certezza che partendo da presupposti inconciliabili nessun tipo di dibattito che potrebbe venirne fuori sarebbe utile a nessuno

No invece a qualcuno sarebbe utile.

A chi vuole capire chi distingua il valore di una persona secondo il colore della pelle e chi no.

Edited by Paedicator1987
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56 minutes ago, blaabaer said:

Tutta sta fatica per arrivare finalmente a... quello che scriveva Deul nell'articolo originale, in pratica
https://www.volkskrant.nl/columns-opinie/opinie-een-witte-vertaler-voor-poezie-van-amanda-gorman-onbegrijpelijk~bf128ae4/
Non ha detto, per esempio, cose tipo "Rijneveld è troppo bianca per tradurre Gorman" - come poi è rimbalzato altrove perché ci piace metterla giù così.
Ha denunciato - come nell'intervista video del mio primo post qui, semicit. "non dico che non vada bene una persona bianca, mi chiedo perché non vada mai bene una donna nera" - come gli autori neri nei Paesi Bassi siano metodicamente ignorati, e magari almeno qui ci stava farsi due domande.
Piazzo qui la googletraduzione (non ho voglia di mettermici) di alcune parti dell'articolo; il grassetto eccetera è mio

A me risulta che la questione identitaria sia centrale nel discorso di Deul, dice che una nera sarebbe stata più adatta a quel ruolo e avrebbe reso il messaggio "più potente" (cosa di cui non vedo il motivo, tanto più in relazione ad una traduzione)

E perché "attaccare" Rijneveld e il fatto che sia bianca? 

È lo stesso discorso delle critiche agli attori etero che interpretano personaggi gay 

Esiste un problema di mancanza si opportunità per gli attori gay dichiarati? Sì, talvolta. Ma la soluzione non può essere prendersela con gli attori etero che interpretano personaggi gay 

Allo stesso modo in questo caso esiste un problema di mancanza di opportunità per i poeti neri nei Paesi Bassi? Diciamo di sì, anche se bisognerebbe dimostrarlo. Ma anche qui non ha senso prendersela con i poeti bianchi che traducono poeti neri. Cosa che non fa altro che far passare l'idea che un nero vada tradotto da un nero e che un bianco vada tradotto da un bianco 

Te la prendi con il sistema in generale, sempre e non solo quando salta fuori che una poesia scritta da un nero non sia tradotta da un nero. Altrimenti i fraintendimenti te li vai a cercare, non che tutti capiscono tutt'altro e poi te ne esci con "eh no, ma io volevo dire"

"Non dico che non vada bene una persona bianca, mi chiedo perché non vada mai bene una donna nera" è riferito al settore e non alla specifica traduzione di Gorman o di altri poeti neri. Sarei curioso di sapere se direbbe "non dico che non vada bene una persona bianca" anche in riferimento a questi casi, ho qualche dubbio 

Edited by Uncanny
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7 minutes ago, Paedicator1987 said:

Comunque il tono che uso non me lo censuri tu

È che non capisco il senso di questa maleducata ostinazione...contento tu 😊 ti immaginavo perso a studiare l'idraulica dell'antica Roma. 

1 minute ago, Uncanny said:

Allo stesso modo in questo caso esiste un problema di mancanza di opportunità per i poeti neri nei Paesi Bassi? Diciamo di sì, anche se bisognerebbe dimostrarlo

È un discorso un po' diverso secondo me...i poeti che realmente vivono della loro scrittura si conteranno sulle dita di una mano anche nei Paesi Bassi, non è qualcosa di statisticamente rilevabile in modo inequivocabile. Più che di opportunità lavorative qui è in ballo un'opportunità di visibilità, di pubblicità; anche "montare il caso" occorre a creare un certo hype attorno alla vicenda, auspicando di vendere finalmente qualche copia in più di 😅

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AndrejMolov89
3 hours ago, Paedicator1987 said:

E la riconquista nera di spazi bianchi non è un'esemplificazione spettacolare di razzismo?.

Riconquisti perché sei negro, non conquisti perché vali, negro o bianco che tu sia.

E' chiaro o devo fare un disegno? (magari non del simbolo dell'euro, ma di quello del dollaro)

Grazie per il consiglio, ma mi piace scialacquare.

Sul fatto del negro non lo evito proprio perché me lo chiedono quelli che distinguono per il colore della pelle, sia pure pro colore nero.

Paedicator sei un personaggio tossico. Ma non solo, sei anche un imbecille di prima categoria. Fatti un favore, non umiliarti ulteriormente e cerca altri lidi, tipo una discarica, per esprimere quegli escrementi che chiami legittima opinione 🙂 scusa dovevo tradurre i toni educati degli altri due.

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3 hours ago, Uncanny said:

esiste un problema di mancanza di opportunità per i poeti neri nei Paesi Bassi? Diciamo di sì, anche se bisognerebbe dimostrarlo.

non ho motivo di dubitarne ma ok

3 hours ago, Uncanny said:

non ha senso prendersela con i poeti bianchi che

infatti se l'è presa con la casa editrice

Scusate ma quando Gorman (o il suo team) era "entusiasta" di qualcosa allora andarle contro era un reato morale, mentre se Rijneveld è d'accordo nel tirarsi indietro (e pure ne approfitta per scriverci una poesia per spiegarlo) allora dobbiamo insistere? Boh

3 hours ago, Uncanny said:

Te la prendi con il sistema in generale, sempre e non solo quando salta fuori che una poesia scritta da un nero non sia tradotta da un nero. Altrimenti i fraintendimenti te li vai a cercare, non che tutti capiscono tutt'altro e poi te ne esci con "eh no, ma io volevo dire"

"Non dico che non vada bene una persona bianca, mi chiedo perché non vada mai bene una donna nera" è riferito al settore e non alla specifica traduzione di Gorman o di altri poeti neri. Sarei curioso di sapere se direbbe "non dico che non vada bene una persona bianca" anche in riferimento a questi casi, ho qualche dubbio 

Ho i miei dubbi anch'io. Io per esempio non lo farei. Ma d'altra parte io faccio pure parte di quei radicali faziosi che non vanno all'etero pride o alle manifestazioni per i diritti degli uomini
(comunque Deul non ha ritrattato nulla, mi pare.)

Comunque penso che più di così non ci possiamo avvicinare, mi accontento
- e ne approfitto per scusarmi se ho a volte alzato i toni

@AndrejMolov89 grazie. Più che toni educati veramente non ho voglia di imbarcarmi in una discussione in cui l'obiettivo di un'uguaglianza che non c'è viene usata come pretesto per ignorare le disuguaglianze presenti

Una cosa fantastica, abbiamo risolto tutti i problemi del mondo così

2 hours ago, schopy said:

anche "montare il caso" occorre a creare un certo hype attorno alla vicenda, auspicando di vendere finalmente qualche copia in più

esattamente, infatti ora pur senza nessun lavoro di traduzione il nome di Rijneveld ha fatto il giro del mondo lo stesso

 

Edited by blaabaer
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Paedicator1987
17 hours ago, AndrejMolov89 said:

Paedicator sei un personaggio tossico. Ma non solo, sei anche un imbecille di prima categoria.

Sì va bene sono la riedizione di Hitler per parte di padre e del KuKluxKlan per parte di madre.

E l'imbecille sarei io!

Un poco di moderazione anche negli insulti no eh?

Se non altro perché chi insulta dimostra scarsa o nulla capacità dialettica.

 

17 hours ago, blaabaer said:

non ho voglia di imbarcarmi in una discussione in cui l'obiettivo di un'uguaglianza che non c'è viene usata come pretesto per ignorare le disuguaglianze presenti

Le disuguaglianze presenti - innegabili - non puoi pensare che si risolvano invertendo i termini della disuguaglianza.

Se uno merita non può essere posposto SOLO perché è di pelle bianca e bisogna lasciare spazio a chi è di pelle nera.

Lo stesso chiaramente vale per le donne, ma anche per i gay.

Non mi sentirei per niente apprezzato se mi preferissero a un etero SOLO perché i gay sono discriminati e io sono gay.

E' evidente che è sempre razzismo anche se con i termini invertiti!

 

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ecco questi a differenza del caso Rijneveld mi sembrano folgorati

Qui pare che lo stop sia arrivato però dagli agenti di Gorman. Si è scoperto il perché?

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1 hour ago, metalheart said:

Non per buttare altra benzina su questo fuoco chiamato @Uncanny, ma avete letto dei recenti sviluppi del Gorman-gate? Questa volta Catalogna

Sono un fuego come Eleni

Comunque non c'è molto da dire e non ho neanche voglia di dire, quindi godetevi Eleni e andate in pace 

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Paedicator1987
On 3/14/2021 at 3:08 PM, metalheart said:

Ci manca solo che aggiungano il colore dei capelli, la forma della pettinatura, il modo di vestire...

Che poi non si capisce perché tante storie su un traduttore.

Fosse un attore si potrebbe anche capire.

Se è un personaggio che nella storia è di pelle scura e di origine africana, farlo interpretare da un attore di pelle bianca e di lineamenti europei (caucasici come dicono gli americani) o vicevera, sarebbe una forzatura ridicola.

Ma guardare il colore della pelle di un traduttore è un'assurdità e dimostra un razzismo alla rovescia.

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  • 1 month later...

Certo da voi..... Rivendicare i diritti per non essere discriminati  per le proprie scelte sessuali ma di facto essere razzisti , bravi coerenza 0. Tra l'altro il titolo di questa discussione è associata ad un evento estremamente tragico. Che schifo. 

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2 hours ago, Yelsin007 said:

Certo da voi..... Rivendicare i diritti per non essere discriminati  per le proprie scelte sessuali ma di facto essere razzisti , bravi coerenza 0. Tra l'altro il titolo di questa discussione è associata ad un evento estremamente tragico. Che schifo. 

Scusa ma... ? 

Spiegati poiché non si capisce che cosa intendi dire, con chi ce l'hai? 

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  • 2 weeks later...

La Lockheed Martin, la più grande industria militare al mondo (60 miliardi di fatturato annui) e principale contraente militare degli USA, manda i suoi dirigenti e dipendenti in campi di rieducazione per maschi bianchi di 3 giorni di modo che possano decostruire la loro "white male culture" ed espiare il loro "white male privilege".

Si inizia dagli esercizi di libera associazione fra "white male" e una lista di parole che include "old, racist, privileged, reactionary, anti-women, angry, Aryan Nation, KKK, guns, guilty".
Si passa alla domanda "What’s in it for white men?" fra le cui risposte troviamo "I [will] have less nagging sense of guilt that I am the problem”.
Si procede poi a definire le radici della "white male culture" che includono tratti come “rugged individualism,” “a can-do attitude,” “hard work,” “operating from principles,” and “striving towards success” che sono definiti come devastanti per le donne e le minoranze.
Si conclude con l'invito a ripetere e internalizzare 168 dichiarazioni di "white male heterosexual privilege".

Bisogna dirlo ai marroncini che vivono in Medio Oriente. Saranno felicissimi di sapere che le bombe che vengono sganciate loro addosso sono prodotte da tizi che hanno decostruito ed espiato il loro "white male heterosexual privilege". 

https://twitter.com/realchrisrufo/status/1397627960052502528

 

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ma è legale costringere i lavoratori a fare una cosa del genere negli USA?

O è volontaria almeno? In quel paese del terzo mondo servirebbe la CGIL

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e pensare che in certe cose come la sicurezza dei cantieri in usa sono più avanti di noi,comunque in ultima analisi nessuno sposa un dato lavoro.

Io in uno dei miei 17 lavori si cominciavano a fare orari di emme e me ne sono andato.

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Generalmente sono obbligatori, rientrano fra i vincoli contrattuali. L'alternativa è il licenziamento.

Gli "unconscious bias training" (così vengono chiamati) vengono anche imposti nelle agenzie governative statali e federali, nelle scuole e nelle università (pubbliche e non). Non solo da aziende private. Possono essere decisioni interne o esterne stabilite a livello normativo/legislativo.

"Anti-racism or anti-bias training aims to uncover our racism for us, forcing us to explicitly (and publicly) confess and confront it. White people, including those who fought (or thought they fought) for racial justice, may think they know themselves, but the trainers know better. Dissent, much less resistance to reeducation, is simply denial, an expression of “white fragility.” The demands of anti-racism trainers are nonnegotiable. So, as mandatory training sessions proliferate in schools, government agencies, and private workplaces, litigation is inevitable. It’s already begun."

Questo come prevedibile sta portando alle prime reazioni e alle prime cause intentate. Come nel caso di William Clark, ragazzino che si è rifiutato di partecipare ad un "social justice training" obbligatorio nella sua scuola superiore e a cui per questo è stato minacciata la negazione del diploma. Secondo i contenuti di questo training William in quanto avente pelle chiara (nonostante sia meticcio) e in quanto cristiano è categorizzato come "oppressor" e possessore di un "inherent belief in the inferiority of others". Da ciò seguiva la pretesa che William confessasse i suoi privilegi di fronte a tutti..

In questo caso parliamo di una charter school, una specie di scuola paritaria. In contesti prettamente privati, che siano aziende o scuole, dubito che ci sia modo di reagire considerando quanto gli USA siano terzo mondo sui diritti sociali e la regolamentazione dei privati, che sono lasciati liberi di fare un po' quel che vogliono. 

https://www.tabletmag.com/sections/arts-letters/articles/wendy-kaminer-race-bias-training

https://www.educationnext.org/critical-race-theory-collides-with-law/

Edited by Uncanny
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metalheart

Nulla di così scandaloso, credo. I dipendenti della Lockheed o della Raytheon saranno abituati da anni a questi training sempre più estremi, in realtà sono quasi tutti uomini bianchi ai quali non importa nulla di tutto ciò, cioè, se devono prestarsi a queste cose chissenefrega, annuiranno durante tutto il webinar senza problemi. Hanno una missione più alta, si tingono di arcobaleno o ascoltano due cagate sulla whiteness e poi tornano al lavoro, quindi non capisco perché affliggersi in questo modo per i dipendenti della Lockheed, stanno benissimo

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certo,magari  fanno i dispiaciuti e poi quando vanno a casa sul pick-up con motore V8 e l'adesivo dietro "support our troops and our fetus" (citazione griffin) ascoltano nell'autoradio johhny rebel e sul vetro dietro hanno la "dixie"

Ma non è altro che fare "buon viso a cattivo gioco" come diceva giustamente chi? Era uno dei tanti attori da film gangster ambientati a chicago.

 Personalmente non so e forse non voglio prendere una posizione estrema,per me il bias è solo la corrente che va tarata su un registratore a cassette per ottimizzare la registrazione,e nel mio lavoro non viene chiesto.

 

Edited by busdriver
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13 minutes ago, metalheart said:

Nulla di così scandaloso, credo. I dipendenti della Lockheed o della Raytheon saranno abituati da anni a questi training sempre più estremi, in realtà sono quasi tutti uomini bianchi ai quali non importa nulla di tutto ciò, cioè, se devono prestarsi a queste cose chissenefrega, annuiranno durante tutto il webinar senza problemi. Hanno una missione più alta, si tingono di arcobaleno o ascoltano due cagate sulla whiteness e poi tornano al lavoro, quindi non capisco perché affliggersi in questo modo per i dipendenti della Lockheed, stanno benissimo

Non ho motivo di affligermi per i dipendenti della Lockheed nello specifico, la mia prima reazione alla lettura di tale notizia è stata una bella risata unita ad un'intensificazione del mio antiamericanismo. 

Non è meravigliosamente grottesco il fatto che la più grande industria militare al mondo, fra una loro bomba sganciata qua e là nel mondo su gente non esattamente bianca, si dedichi poi a questo genere di training? Solo gli USA sono in grado di regalarci simili perle. 

Trovo semmai raccapricciante il caso del ragazzino punito dalla sua scuola per aver rifiutato di confessare e fare ammenda dei suoi privilegi. 

Edited by Uncanny
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metalheart
10 minutes ago, Uncanny said:

Non è meravigliosamente grottesco il fatto che la più grande industria militare al mondo, fra una loro bomba sganciata qua e là nel mondo su gente non esattamente bianca, si dedichi poi a questo genere di training?

No...? Pure se produci bombe, in America, devi garantire ai tuoi dipendenti un ambiente quanto più progressive, diverse, inclusive eccetera. O ci aspettiamo che vadano controcorrente e rivendichino una cultura del lavoro tossica, maschilista, vecchia scuola e "bianca"? No, hanno pure loro la stanza del divertimento con le bibite gratuite e il biliardo, e adesso le loro risorse umane illuminate dopo questo training staranno addobbando il carro armato da far sfilare al pride. E' un'altra cultura, noi non possiamo capire

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Per uncanny

Bè i privilegi "in genere" danno spesso fastidio anche quando sono poca cosa. Mi ricordo la mia adolescenza quando si cominciava alla "corsa allo stereo" e magari avere un secondo registratore per farsi "le cassette" .

Io la cultura "tossica" proprio non la digerisco ma come dico sempre,fuori dal cancello di casa mia non mi compete. 

Per metalheart

L'america è totalmente un altra cultura e sta a una mente più o meno precisa prendere da ogni cultura solo quello che piace. Per esempio certi tipi di rock americano sono molto validi e sulla neve se non fosse per loro andremo ancora con i quattro lamine. E non dimentichiamoci la bmx...una grezzata tecnicamnte avanti anni luce

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4 minutes ago, metalheart said:

E' un'altra cultura, noi non possiamo capire

Credo sia questo il punto; certo a noi non può non suonare superficiale, quindi capisco Uncanny ma solo fino ad un certo punto, perché terrei le cose distinte: se qualcuno lavora in un'industria bellica deve pure essere prepotente e maschilista? Se si fa un po' di training per civilizzarlo su determinati temi non è comunque un bene?

A me quel che lascia perplesso è questo approccio un po' "facile" degli statunitensi, ma pazienza...mi lascia più perplesso l'obbligo di "confessione di privilegio", ma l'istruzione in Usa non è mai stata granché curata...

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Se uno lavora in un'industria di armamenti deve essere stronzo.

come se uno lavora per chi produce sigarette, infatti mia sorella ha lavorato per le sigarette ed e' stronza marcia.

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21 minutes ago, marco7 said:

Se uno lavora in un'industria di armamenti deve essere stronzo.

come se uno lavora per chi produce sigarette, infatti mia sorella ha lavorato per le sigarette ed e' stronza marcia.

Puro cartesianismo ticinese. 

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Questa storia del fare ammenda dei propri privilegi è seriamente una puttanata che giusto i fiocchi di neve sjw posso seriamente ritenere come un'idea geniale.

Se la cosa si limitasse all'America che è la patria del no-sense farei spallucce, è solo che il nostro è un paese di poser quindi la cosa si fa preoccupante per un domani.

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metalheart
2 hours ago, schopy said:

quindi capisco Uncanny ma solo fino ad un certo punto

Bisognerebbe capire quali sono le priorità per Uncanny: i "marroncini" che cita, che muoiono in medio oriente sotto le bombe made in USA, oppure le "vittime", incluso in futuro lui, di questa cultura woke ossessionante? Se è un pacifista e le aziende produttrici di armi sono da sempre nel suo mirino, al punto che neanche vola perché pure Boeing, Airbus e chissà quante altre ci sono dentro, allora ok, mi scuso, però dati i suoi post passati mi sa che l'unica azienda che ammazza marroncini che gli abbia mai dato minimamente fastidio sia proprio quella che ha fatto i corsi sulla whiteness e che in qualche modo vede come una minaccia... imho è più grottesco questo

Edited by metalheart
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2 hours ago, schopy said:

se qualcuno lavora in un'industria bellica deve pure essere prepotente e maschilista? Se si fa un po' di training per civilizzarlo su determinati temi non è comunque un bene?

Parliamo di critical race theory, l'apotoesi del progressismo SJW stelle e strisce.

Da un lato vieni costretto a questi training così che ti venga inculcata l'idea che tu sia un oppressore privilegiato in quanto maschio bianco, dall'altro produci bombe che ammazzano persone e opprimono davvero.

Suvvia, un minimo di obiettività e meno cerchiobottismo. La contraddizione è palese.

Hai un pene e una carnagione chiara = oppressore privilegiato brutto e cattivo
Produci bombe per ammazzare essere umani in giro per il mondo = che bello, bene bravo bis

33 minutes ago, metalheart said:

Bisognerebbe capire quali sono le priorità per Uncanny: i "marroncini" che cita, che muoiono in medio oriente sotto le bombe made in USA, oppure le "vittime", incluso in futuro lui, di questa cultura woke ossessionante? Se è un pacifista e le aziende produttrici di armi sono da sempre nel suo mirino, al punto che neanche vola perché pure Boeing, Airbus e chissà quante altre ci sono dentro, allora ok, mi scuso, però dati i suoi post passati mi sa che l'unica azienda che ammazza marroncini che gli abbia mai dato minimamente fastidio sia proprio quella che ha fatto i corsi sulla whiteness e che in qualche modo vede come una minaccia... imho è più grottesco questo

Sono sempre stato piuttosto esplicito nel condannare il militarismo e l'imperialismo, statunitense e non solo. Ho parlato di complesso militare-industriale e di come è emerso e di teoria della permanent war (che immagino tu non conosca neanche). Credo di essere fra i più espliciti a proposito sul forum

Provocazione deboluccia, ritenta

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1 minute ago, Uncanny said:

Da un lato vieni costretto a questi training così che ti venga inculcata l'idea che tu sia un oppressore privilegiato in quanto maschio bianco, dall'altro produci bombe che ammazzano persone e opprimono davvero.

I training occorrono per integrare -molto tardivamente- bianchi e neri in una società che da sempre è un melting pot; per il resto gli statunitensi già da un secolo ritengono meno evoluti di loro tutti gli altri Paesi del mondo...io capisco perché tu ci vedi del cerchiobottismo, ma riesco ad intuire anche perché per loro abbia un senso.

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