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George Floyd e #BlackLivesMatter


Serpente

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Topic di approfondimento e riflessioni sull'uccisione dell'afroamericano George Floyd da parte della polizia statunitense e sul movimento antirazzista e africano globale del #BlackLivesMatter. Mentre in USA hanno assalito le statue perlopiù appartenenti a generali e politici schiavisti (e razzisti) degli Stati Confederati del Sud, in Europa sono avvenute le prime dimostrazioni pacifiche ma anche atti violenti, come l'abbattimento della statua del mercante di schiavi e filantropo britannico Edward Colston a Bristol e l'imbrattamento e l'etichetta "razzista" a quella del primo ministro Winston Churchill a Londra, nel Regno Unito; l'imbrattamento delle statue del re Leopoldo II in varie città del Belgio; in Italia i no global hanno imbrattato quella del re Vittorio Emanuele II a Torino; le prossime saranno quelle di Cristoforo Colombo (a Barcellona aveva avuto una mezza idea di rimuoverla)? Nella mia provincia ce n'è una, nella sua valle natia, che difenderò con le unghie e con i denti da questo delirio antistorico (dato che quasi tutti i grandi personaggi non era politicamente corretti col metro di giudizio di oggi). Poi c'è anche chi giustamente scende in strada contro il razzismo ed elenca i casi di brutalità poliziesche in vari Stati UE. Cosa ne pensate?

https://it.euronews.com/2020/06/09/chi-sono-i-george-floyd-d-europa-poveri-emarginati-e-disabili-morti-dopo-un-arresto

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  • schopy

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Ho letto che hanno vandalizzato anche una statua di Gandhi a Londra per via delle sue posizioni razziste

Nel frattempo il sindaco Khan ha istituito una commissione per stabilire quali monumenti e statue rimuovere da Londra

La furia iconoclasta da progressismo americano becero avanza imperterrita e sta contaminando anche l'Europa 

Trovo in generale che l'americanizzazione che stiamo subendo, nel dibattito e nel filtro attraverso cui vengono analizzate le dinamiche sociali, sia assolutamente aberrante e tossica

Non siamo gli USA, società di un degenerato da far rabbrividire

Sostengo le proteste qui in Europa finché non diventano pretesto per importare la retorica da progressismo becero americano (come le stronzate sul privilegio, apoteosi delle identity politics), per vandalizzare monumenti e in generale americanizzarci come ho visto fare. Altrimenti faccio in fretta a sfanculare e diventare ostile 

Ah manifestazioni ovviamente mantenendo le distanze, non come hanno fatto quei buontemponi a Bologna. Plauso invece ai manifestanti a Torino

Edited by Uncanny
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FreakyFred
28 minutes ago, Uncanny said:

Sostengo le proteste qui in Europa finché non diventano pretesto per importare la retorica da progressismo becero americano

Troppo tardi. 

28 minutes ago, Uncanny said:

La furia iconoclasta da progressismo americano becero avanza imperterrita e sta contaminando anche l'Europa 

Trovo in generale che l'americanizzazione che stiamo subendo, nel dibattito e nel filtro attraverso cui vengono analizzate le dinamiche sociali, sia assolutamente aberrante e tossica

Hai colto il punto.

Ovviamente in Europa abbiamo il razzismo. Ma non è la stessa cosa che in USA. Abbiamo avuto l'Olocausto, loro no, quindi se vogliamo abbiamo fatto pure di peggio, e abbiamo i Salvini, le Le Pen... 

Ma non abbiamo avuto la schiavitù fino al diciannovesimo secolo. Non abbiamo il pervasivo "sistema razzismo" americano, e non perché siamo europei brava gente, ma semplicemente perché non abbiamo la stessa pervasiva presenza di questa comunità di "oppressi". Africani in Italia in buona sintesi non ce ne sono. Certo, con quei pochi che ci sono siamo parecchio razzisti, ma è un fenomeno che rimane per forza confinato.

Banalmente, non siamo gli USA.

Il vandalismo verso la statua di Colston altro non è che uno sfacciato plagio culturale dagli USA. 

In USA c'è questo famoso dibattito sui monumenti confederati. Possiamo senz'altro dire che è sciocco voler distruggere statue storiche, ma siamo generosi e riconosciamo anche questo: che di monumenti confederati in USA ne costruiscono ancora oggi. Non è una battaglia ideologica combattuta a senso unico dai SJW, è proprio uno scontro che da loro esiste. Non c'è niente da fare, con quella parte della loro storia gli Stati Uniti non riescono a farci pace; e d'altro canto è anche vero che è abbastanza recente per loro.

Da noi, chiaramente, non esiste nulla del genere: la schiavitù non c'è stata, e le tragedie del razzismo del Novecento le abbiamo dovute elaborare in un altro modo: Berlino è stata rasa al suolo, non c'era più niente su cui dibattere se lasciarlo in piedi o meno, mentre in Italia tutto ciò che restava del fascismo è stato ri-funzionalizzato e l'atteggiamento predominante è "chissene di chi l'ha fatto". 

Ma noi dobbiamo per forza importare questa battaglia culturale che si fa negli USA, niente, non possiamo farne a meno. Se non lo facciamo siamo arretrati.

Ma noi non abbiamo monumenti confederati, non avevamo schiavi, il Regno Unito, quella perfida monarchia dittatoriale, li aveva aboliti già da tempo. Qual è la cosa che ci va più vicino? Mi immagino il copycat-SWJ che va a cercarsi su internet se c'è una cazzo di strada, di ponte, di fontanella, che sia stata dedicata a qualcuno che aveva fatto cose discutibili. Ah, eccolo lì! Colston! Ha costruito mezza Bristol, ma una delle sue attività era tratta di schiavi. Ok, è morto 300 anni fa, il doppio della guerra di secessione. Ok, la statua è lì da centoventicinque anni,  non da una cinquantina. Ok, la statua lo commemora come filantropo, non certo per il suo ruolo nel mercato degli schiavi, mentre i monumenti confederati celebrano effettivamente i generali nell'atto di cercare di tenere in piedi il sistema schiavista. Ok, in realtà è una situazione che non si può minimamente paragonare. Ma niente, oh, dobbiamo copiare per forza. Giù le statue!

E contrariamente agli USA, da noi il successo lo si è ottenuto immediatamente. E come mai? Sarà perché quelli non sono più temi sensibili, e di Colston non gliene fotteva un cazzo a nessuno?

Edited by FreakyFred
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3 hours ago, Serpente said:

in Italia i no global hanno imbrattato quella del re Vittorio Emanuele II a Torino

Briganti da rinchiudere nelle Nuove. Viva VERDI. 

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per non parlare di Ramsess II quando ha sconfitto gli Ittiti a Qadesh, nel tempio di Abu Simbel ci sono i disegni degli schiavi trasportati in egitto con le corde al collo. Andava affondato grazie alla diga di Assuan e non smontato e ricostruito 64metri piu in alto in una montagna artificiale per salvarlo dall'acqua.

per non parlare del fatto che i nubiani venivano usato come schiavi e come guardie oltre che la zona del sudan depredata dell'oro da parte dei faraoni egiziani.

per arricchire le loro belle piramidi da maschi cishet

piramidi maschiliste e falliche chiaramente, più alta.. piu prestigio.

Per non parlare dei greci erano una massa di pedofili, fondiamo le nostre radici in una società pedofila e maschilista patriarcale, va asfaltato tutto subito. 

va fatto un centro commerciale, ma non va usato per non essere global e poi lasciare che venga vandalizzato giustamente per farci delle case del popolo. 

Edited by SabrinaS
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6 hours ago, FreakyFred said:

Da noi, chiaramente, non esiste nulla del genere: la schiavitù non c'è stata, e le tragedie del razzismo del Novecento le abbiamo dovute elaborare in un altro modo: Berlino è stata rasa al suolo, non c'era più niente su cui dibattere se lasciarlo in piedi o meno

Detto così è sbagliato è innegabile che secondo criteri moderni Leopoldo II è stato un genocida e si conta che fra i 5 ed i 15 milioni di Congolesi morirono a causa dei lavori forzati imposti loro dal dominio coloniale belga.

Se l'America ha il problema della schiavitù, non ha però il problema del colonialismo, mentre Leopoldo II rappresenta anche simbolicamente la versione europea del problema del razzismo, cioè la spartizione coloniale dell'Africa durante il periodo dell'imperialismo di fine 800 di cui fu promotore e realizzatore

E' vero che la liquidazione di fascismo e nazismo copre una parte significativa del problema, per l'Italia la repressione coloniale in Libia ed Etiopia avvenne durante il fascismo, ma il nostro colonialismo fu molto tardivo e costituiamo una eccezione...la decimazione dei boscimani in Namibia è imputabile al padre di Goering morto nel 1913 non al nazismo

Certo è chiaro che la rabbia del Afroamericani per la resposabilità europea nella tratta degli schiavi, riguarda i discendenti di coloro che furono deportati in america prima del Congresso di Vienna, nel caso di Bristol la rabbia si è estesa alle comunità caraibiche ivi residenti, per i residui imperiali inglesi in quell'area geografica, ma non riguarda in prima battuta gli Africani che sono immigrati qui nel periodo postcoloniale, o gli europei che non vivono più in paesi coloniali

 

 

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9 hours ago, Ghost77 said:

Briganti da rinchiudere nelle Nuove. Viva VERDI. 

ah, sti giuovinastri d'oggidì, che non hanno nessun rispetto per il glorioso Padre della Patria!!!

ma dove andremo a  finire, signora mia?

Edited by freedog
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3 minutes ago, Hinzelmann said:

Ma come hanno fatto ad imbrattare la statua di Vittorio Emanuele II ?

Non è quella, è una statua che si trova al Palazzo Civico, imbrattato anch'esso

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Saramandasama

Poche storie: il mondo risarcisca il popolo africano e afroamericano aprendo le porte dell’Europa e attuando e politiche non discriminatorie in USA!

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Condivido al 100% questa riflessione da parte di uno storico letta su Facebook 

-

CRITERIO MORALE, CRONOLOGICO O RAZZIALE?

I fatti li conosciamo tutti, ma penso che in pochi abbiano provato ad approfondire davvero la questione. In questo momento, anche il sindaco di Londra, Sadik Khan, ha creato una commissione per decidere quali statue eliminare e quali vie rinominare in nome dei valori che vogliamo permeino la nostra società. Non dubito che altri seguiranno il suo esempio, quindi sono curioso di conoscere i criteri discriminanti: perché è necessario rimuovere questa o quella statua rispetto a un’altra?

Il discorso se sia ammissibile che folle inferocite buttino in acqua la statua di uno schiavista e importante personaggio della storia inglese è, in questo caso, marginale. Quando la rabbia ammanta una protesta, specie se questa è dovuta all'omicidio in diretta commesso da un poliziotto, è difficile chiedere moderazione. 

Sulla questione delle istituzioni e dei media, invece, possiamo entrare nel dettaglio. 

Immagino che molti storici si stiano facendo la stessa domanda, ma in questi tempi, in cui le reazioni di pancia regnano sovrane e trasversali (istituzioni, media, ecc.), nessuno ha voglia di esporsi in prima persona. 

Torniamo, quindi, al titolo di questo breve intervento. In base a quale criterio si procederà alla rimozione delle statue? I tre che ho individuato possono essere utilizzati singolarmente o congiuntamente, ma portano comunque a una selezione quasi impossibile e inevitabilmente segnata da tendenze iconoclaste.

Se seguiamo il criterio morale, e quindi iniziamo a rimuovere le immagini celebrative di ogni personaggio non in linea con i valori attuali, non ci poniamo, in sostanza, alcun limite. Se consideriamo solo gli schiavisti, possiamo eliminare il 90% dei politici dal XIX secolo fino all'Antico Egitto. Badate bene, si arriva con estrema facilità a tutti i monarchi inglesi e primi ministri inglesi, francesi, spagnoli, portoghesi fino a prima dell’età moderna. Se parliamo di altri argomenti sensibili, come il razzismo, ci sarebbe tabula rasa delle statue di filosofi e pensatori dello stesso periodo, a partire da Voltaire. E non tocchiamo nemmeno l’argomento pederastia e pedofilia, perché non basterebbero venti anni per buttare giù tutti i busti dei filosofi greci. 

Posti di fronte a questo rischio, alcuni opinionisti e politici prestati alla storiografia hanno alla necessità di affiancare un criterio cronologico a quello morale. Ma chi decide fino a che punto spostare indietro l’asticella del discrimine temporale? Arriviamo alla Regina Vittoria, a Cromwell o a Enrico VIII? 
E soprattutto, chi sceglierà quelli che devono decidere? 

Il criterio razziale è, a mio avviso, quello più assurdo. In pratica, alcuni pensano che la rimozione debba riguardare solo determinati personaggi, ossia i maschi bianchi. Se utilizziamo il solo criterio morale e parliamo di schiavismo, c’è infatti la possibilità di inserire nel novero praticamente ogni sovrano e pensatore dell’area islamica (dove lo schiavismo è stato praticato per più tempo e ha coinvolto più persone rispetto alla tratta atlantica), indù, cinese e giapponese, ma anche la maggior parte dei personaggi delle americhe pre-coloniali e dell’africa sub-sahariana pre-coloniale. Sì, perché dall’Impero del Ghana al Regno Etiope, lo schiavismo (e l’uccisione immediata dei prigionieri di guerra) era qualitativamente peggiore di quello islamico o di quello europeo. Se parliamo poi di misoginia, omofobia e altre tematiche attuali, il c.d. Occidente è stato sempre il primo ad accettare e dare piena voce a determinate battaglia. D’altronde, basta chiedere a un ragazzo omosessuale se preferirebbe vivere in Canada o in Arabia Saudita o in Zimbabwe. 

Ma ci sono anche altre considerazioni da fare. La statua di un filosofo o di un politico che ha dato molto a un singolo paese o al mondo - in termini progresso intellettuale, istituzionale o sociale – ma che aveva posizioni sul razzismo o sullo schiavismo in linea con il paradigma dell’epoca in cui è vissuto, che fine dovrebbe fare?

Solo poche ore fa, in Virginia, una statua di Cristoforo Colombo è stata divelta, data alle fiamme e poi gettata in un lago (vedi immagine sotto).

Infine, sottolineo come ci siano già stati molti casi di distruzione di statue nel corso della storia. Durante la Rivoluzione Francese, non caddero solo teste umane, ma anche di bronzo. E i più giovani di voi ricorderanno o avranno visto le immagini di quelle di Stalin in alcuni paesi dell'ex-URSS, di Saddam Hussein, ecc. Anche qui da noi, le immagini celebrative di Mussolini sono state giustamente rimosse o distrutte alla fine della II Guerra Mondiale Tuttavia, si è sempre trattato di rimozioni cronologicamente molto vicine al momento dell'erezione della statua e dovute alla completa rottura con l'ordinamento istituzionale precedente. Adesso, non mi sembra ci siano i presupposti per una uno smantellamento completo dell'assetto istituzionale inglese, francese o dell'UE. Al massimo si parla della polizia di Minneapolis, ma bene presto si renderanno conto anche lì di quanto sia stupido anche solo immaginare qualcosa di simile. 

Come vedete, sui tre criteri si intersecano anche altri temi che apportano ulteriore complessità alla trattazione dell’argomento. 

Inoltre, sono pienamente cosciente del fatto che molti soggetti (tra quelli che vorrebbero buttare giù anche S.Pietro e la Moschea Blu) non leggeranno neanche la metà di quello che ho scritto per un pregiudizio enorme nei miei confronti, visto che sono un maschio bianco eterosessuale, sebbene il mio esame del DNA abbia rivelato che al 60% sono un misto di sangue ebreo sefardita, askenazita e berbero.

Vi chiedo la cortesia di mantenere toni civili, di non insultarvi a vicenda e di ricordare che il progresso dell’umanità non potrà mai partire dal razzismo o dalla parcellizzazione dell’umanità stessa in una serie infinita di minoranze. 

Come scrisse Mazzini: 

“L'Umanità, ha detto un pensatore del secolo scorso, è un uomo che impara sempre. Gl'individui muoiono; ma quel tacito di vero ch'essi hanno pensato, quel tanto di buono ch'essi hanno operato, non va perduto con essi: l'Umanità lo raccoglie e gli uomini che passeggiano sulla loro sepoltura ne fanno loro pro. Ognuno di noi nasce oggi in una atmosfera d'idee e di credenze, elaborata da tutta l'Umanità anteriore: ognuno di noi porta, senza pur saperlo, un elemento più o meno importante alla vita dell'Umanità successiva.

L'educazione dell'Umanità progredisce come si innalzano in Oriente quelle piramidi alle quali ogni viandante aggiunge una pietra. Noi passiamo, viandanti d'un giorno, chiamati a compiere la nostra educazione individuale altrove; l'educazione dell'Umanità si mostra a lampi in ciascun di noi, si svela lentamente, progressivamente, continuamente nell'Umanità.”

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Quando in questi anni anche su questo forum parlavo di politicamente corretto estremizzato, SJW, identity politics di matrice americana e della loro influenza nefasta sul contesto socioculturale europeo comunque parlavo esattamente di questo

Di furia iconoclasta, di retorica da progressismo americano becero come quella del privilegio (con conseguente orizzontalizzazione del conflitto sociale) e in generale tutte le stronzate di matrice postmodernista partorite dal mondo accademico sociologico americano

Stronzate che ora dominano il dibattito americano e si stanno sempre più insinuando anche qui, con gli ultimi eventi che ne hanno dato una notevole accelerazione

Poi ti ritrovi a leggere idioti che scrivono cose del genere come "risposta" e formula per mettere a tacere, in questo caso rivolta a chi criticava l'abbattimento della statua di Colombo. Esattamente la retorica bambinesca del progressismo americano

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Comunque ho letto che stanno strumentalizzando le manifestazioni di BLM per chiedere la cancellazione degli accordi di Minniti con la Libia. Se è così ritiro immediatamente il mio sostegno 

Edited by Uncanny
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5 hours ago, Hinzelmann said:

Detto così è sbagliato è innegabile che secondo criteri moderni Leopoldo II è stato un genocida e si conta che fra i 5 ed i 15 milioni di Congolesi morirono a causa dei lavori forzati imposti loro dal dominio coloniale belga.

Se preferisci dirlo in un modo diverso...

Il colonialismo è sicuramente una delle grandi eredità dell'Europa al mondo, a è chiaro che l'impatto sociale interno di schiavizzare una popolazione "a casa sua" e rapirla invece per portarla a casa propria è completamente diverso. In UK non hanno dovuto fare una guerra per abolire la schiavitù; in USA l'hanno dovuta fare perché c'era mezza nazione che aveva un'economia basata tutta sugli schiavi. Dopo che l'hanno abolita, comunque la cosa non è stata digerita da molti, e i neri sono rimasti in molti casi sistematicamente emarginati e discriminati.

Alcuni dei monumenti confederati in USA, difatti, sono vecchi di pochi decenni. Per loro è una questione, evidentemente, ancora attuale.

E noi imitiamo.  

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5 minutes ago, FreakyFred said:

In UK non hanno dovuto fare una guerra per abolire la schiavitù

No, ma hanno rinunciato malvolentieri all'impero per averne fatte due

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30 minutes ago, Hinzelmann said:

né direi pakistani

A Londra sì, ma suppongo lo sapessi già, quindi forse non ho capito cosa intendessi direi qui.

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2 hours ago, Hinzelmann said:

E anche vero che se tieni molto alle tradizioni imperiali britanniche magari non dovresti eleggere sindaco di Londra un Pakistano

Sì lo avevo già detto, evidentemente gli elettori londinesi non hanno ritenuto prioritario eleggere un sindaco che difendesse la loro tradizione imperiale

Altrimenti non avrebbero eletto un Pakistano

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Esatto, infatti è proprio questo che ci dà la misura di quanto tutto ciò sia solo uno scimmiottare gli USA. Tant'è che questa battaglia contro le statue, che in sé sarebbe notevole solo per ridicolaggine, ha subito trovato terreno fertile con Khan. Perché in Europa è un finto problema, una pagliacciata, non avrebbe senso neanche farlo il dibattito; le uniche proteste arrivano dai poveracci come il sottoscritto che principalmente piangono la distruzione di testimonianze storiche. Non gliene frega niente a nessuno di Colston, probabilmente nessuno avrebbe mai saputo chi era, non fosse stato per la protesta. Per contrasto in USA intorno ai monumenti confederati c'è proprio scontro ideologico attivo. 

Edited by FreakyFred
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AndrejMolov89

Sfortunatamente ho una bolla fatta da dementi. Se si vuole rimuovere un personaggio esplicitamente "negativo" dal contesto pubblico, al di la'  del fatto che sia al quanto difficile decidere chi e cosa, si dovrebbe rimuovere la testimonianza storica e conservarla. IMHO, la distruzione di statue ha l'effetto contrario: porta il personaggio nel dominio politico - e quindi alterazioni ad arte del personaggio da parte da ambe due le parti che si danno battaglia - e contemporaneamente rendono l'atto unicamente valido per la protesta. E' un azione idiota e controproducente e distraente.
Ora, il motivo per cui si e'  fatta la protesta : violenza della polizia e razzismo non e' piu' il punto focale dell' attenzione mediatica, ma si parla di vandalismo o meno o della storicita' dei personaggi rimossi a forza: ottima mossa per mandare in vacca la rabbia di una societa' oppressa dal razzismo sistemico puntando i riflettori su cagate.

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Bullfighter4

Purtroppo anche questa volta le proteste ( giustificate se indirizzate verso la brutalità della polizia in USA) stanno diventando un minestrone senza capo ne coda e le ramificazione spesso non hanno nessun senso.

Il problema qui in USA e’ causato dall’aver scopato sotto il tappeto troppe ingiustizie di tipo razziale per troppo tempo. Chissenefrega se ci sono statue di schiavisti erette secoli fa,  al più metteteci una targa e una spiegazione di chi sta gente fosse, che magari qualcuna impara anche qualcosa. Ma come ha puntualizzato Freaky, qui le statue le continuano ad erigere anche adesso.
 

 


 

8 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Sfortunatamente ho una bolla fatta da dementi. Se si vuole rimuovere un personaggio esplicitamente "negativo" dal contesto pubblico, al di la'  del fatto che sia al quanto difficile decidere chi e cosa, si dovrebbe rimuovere la testimonianza storica e conservarla. IMHO, la distruzione di statue ha l'effetto contrario: porta il personaggio nel dominio politico - e quindi alterazioni ad arte del personaggio da parte da ambe due le parti che si danno battaglia - e contemporaneamente rendono l'atto unicamente valido per la protesta. E' un azione idiota e controproducente e distraente.
Ora, il motivo per cui si e'  fatta la protesta : violenza della polizia e razzismo non e' piu' il punto focale dell' attenzione mediatica, ma si parla di vandalismo o meno o della storicita' dei personaggi rimossi a forza: ottima mossa per mandare in vacca la rabbia di una societa' oppressa dal razzismo sistemico puntando i riflettori su cagate.

Esatto. Anche qui negli USA l’abbattimento delle statue onestamente dovrebbe essere una non notizia. La vera notizia è che troppa gente è stata ammazzata dalla polizia e archiviata come “ malore”. In Italia avete un paio di episodi alla Cucchi, qui c’è ne sono a dozzine e per fortuna che qualcuno ha filmato il tutto. Provate a immagine cosa sia successo per decenni quando i cellulari non esistevano...

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3 hours ago, Uncanny said:

anche qui da noi, le immagini celebrative di Mussolini sono state giustamente rimosse o distrutte alla fine della II Guerra Mondiale Tuttavia, si è sempre trattato di rimozioni cronologicamente molto vicine al momento dell'erezione della statua e dovute alla completa rottura con l'ordinamento istituzionale precedente.

Direi che basta questo.
E' una stronzata senza precedenti andarsela a prendere con figure storiche per essere stati persone del loro tempo.

5 minutes ago, Bullfighter4 said:

Ma come ha puntualizzato Freaky, qui le statue le continuano ad erigere anche adesso.

Il problema al massimo è questo.

13 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Ora, il motivo per cui si e'  fatta la protesta : violenza della polizia e razzismo non e' piu' il punto focale dell' attenzione mediatica, ma si parla di vandalismo o meno o della storicita' dei personaggi rimossi a forza: ottima mossa per mandare in vacca la rabbia di una societa' oppressa dal razzismo sistemico puntando i riflettori su cagate.

E su questa che è un'altra sacrosanta verità che accade sistematicamente quando o c'è chi butta dentro cose a caso approfittando del caos generato da determinate situazioni politiche sperando di spuntarla o chi lo fa con l'intendo appunto di mandare all'aria l'intera questione buttandola appositamente sul grottesco per far perdere consensi.

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AndrejMolov89
3 minutes ago, nowhere said:

Direi che basta questo.
E' una stronzata senza precedenti andarsela a prendere con figure storiche per essere stati persone del loro tempo.

Il problema al massimo è questo.

E su questa che è un'altra sacrosanta verità che accade sistematicamente quando o c'è chi butta dentro cose a caso approfittando del caos generato da determinate situazioni politiche sperando di spuntarla o chi lo fa con l'intendo appunto di mandare all'aria l'intera questione buttandola appositamente sul grottesco per far perdere consensi.

Infatti, il problema e' IMHO sembra un mondo fatto di simboli pregnanti ed eterni. Nel senso la statua dello schiavista a Bristol e' semplicemente un oggetto di arredamento urbano per il 99.9% della popolazione umana. Il rimanente e' storico e sa chi e', piu' una percentuale teorica di estimatori del suo essere schiavista.
Alla fine dei salmi, certi atti delle manifestazione nascondono il voler applicare i cultural studies alla realta'.

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Bullfighter4
24 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Infatti, il problema e' IMHO sembra un mondo fatto di simboli pregnanti ed eterni. Nel senso la statua dello schiavista a Bristol e' semplicemente un oggetto di arredamento urbano per il 99.9% della popolazione umana. Il rimanente e' storico e sa chi e', piu' una percentuale teorica di estimatori del suo essere schiavista.
Alla fine dei salmi, certi atti delle manifestazione nascondono il voler applicare i cultural studies alla realta'.

E infatti invece di parlare della gente abusata e ammazzata dalla polizia, si finisce col parlare di statue. 

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31 minutes ago, nowhere said:

Direi che basta questo.
E' una stronzata senza precedenti andarsela a prendere con figure storiche per essere stati persone del loro tempo.

Il problema al massimo è questo.

E su questa che è un'altra sacrosanta verità che accade sistematicamente quando o c'è chi butta dentro cose a caso approfittando del caos generato da determinate situazioni politiche sperando di spuntarla o chi lo fa con l'intendo appunto di mandare all'aria l'intera questione buttandola appositamente sul grottesco per far perdere consensi.

Brava, vedi che a volte scrivi cose sensate?

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