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Anche io voglio raccontare il mio CO anche se non c'entra una mazza qui


Hazel226

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11 hours ago, Hazel226 said:

Questo mi ha fatto riflettere, perché mi rendo conto che progressivamente sto assumendo comportamenti sempre più rischiosi, sia online che in real; credo di coltivare il segreto desiderio di subire un outing perché da una parte non ho il coraggio di fare coming out, ma dall'altra sono al limite della sopportazione, non ne posso più

Devi farti coraggio per il coming out, perché non potrai nascondere la cosa a lungo.

Prima cominci prima arriverà - passata la tempesta - il supporto dalla tua famiglia.

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1 hour ago, marco7 said:

Tutto quello che si mette sul web sia che sia pubblico o 'solo' per amici ha il potenziale per diventare pubblico e di vasta diffusione.

le cose private e che devono rimanere tali e' meglio non condividerle sui social e su 'profili privati'.

Ma quanto è grottesca sta cosa detta proprio da te?

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4 hours ago, metalheart said:

Il tuo amico è stato particolarmente sfigato. (Che gente di merda, comunque, anche tra quella di cui ti fideresti).

L’unico consiglio che posso darti è di vivere, e nella possibilità qualcosa vada storto come al tuo amico, di avere un supporto emotivo/economico. Ma nella stragrande maggioranza delle volte, secondo me alla gente in fondo non interessa proprio, per fortuna

Sì, è stato sfortunato, c'è tutta una serie di circostanze differenti. Intanto l'ambiente: la sua famiglia è di stampo cattolico fascioleghista, è molto più oppressiva, gli pone un sacco di limitazioni in base al sesso, ecc. Infatti il sospetto è che sia stato un amico dei suoi genitori a pensare di informarli. Poi lui è più giovane di, soffre di depressione, è alla loro mercè. Oltretutto loro credono irragionevolmente alle teorie riparative, non solo per quanto riguarda l'identità di genere ma anche per quanto riguarda l'orientamento, infatti lo avevano già spedito dallo psichiatra anni fa per quello. Ieri, in piena notte, mi ha mandato un messaggio di addio, fortunatamente l'irreparabile non è successo, ma capisco la situazione.

Tuttavia non riesco a non pensare che forse a lungo andare questo si rivelerà un bene, perché il coming out avrebbe dovuto farlo comunque, e tutto questo gli ha tolto il peso di doverlo fare. E i suoi non avrebbero reagito in modo diverso al suo coming out, solo perché sarebbe provenuto da lui. Almeno secondo me. Quindi è come se tutto questo avesse accelerato i tempi.

1 hour ago, marco7 said:

Tutto quello che si mette sul web sia che sia pubblico o 'solo' per amici ha il potenziale per diventare pubblico e di vasta diffusione.

le cose private e che devono rimanere tali e' meglio non condividerle sui social e su 'profili privati'.

Questo lo sappiamo, tuttavia io fondamentalmente non credo che abbia sbagliato, perché quantomeno i social, i profili privati, ecc., ti permettono di rimanere in contatto con persone nella stessa situazione. Un comportamento totalmente safe è anche un comportamento che ti isola secondo me, con tutte le conseguenze che ne derivano, sia dal punto di vista psicologico che pratico. Ad esempio, è difficile sapere a chi rivolgersi in situazioni di crisi come questa se non conosci nessuno e vivi la tua situazione in completa solitudine.

Inoltre non è che stesse nascondendo un qualche reato.

1 hour ago, Almadel said:

Devi farti coraggio per il coming out, perché non potrai nascondere la cosa a lungo.

Prima cominci prima arriverà - passata la tempesta - il supporto dalla tua famiglia.

Io non so bene cosa pensare, i miei parenti sembrano soffrire di cecità selettiva. Io all'inizio avevo paura a fare qualsiasi cosa, convinto com'ero che ogni piccola cosa mi rivelasse, invece poi ho capito che qualsiasi cosa io faccia loro sembrano non accorgersene nemmeno, anche se ce l'hanno sotto il naso. A questo punto penso che potrei anche andare alle riunioni di famiglia col packer e nessuno ci farebbe caso. Un giorno mi sono messo a spiegare a mia madre esattamente cosa significava "uomo trans" con tanto di dettagli sul percorso e lei mi ha guardato e mi ha risposto "ah, va be', non m'interessa".

Quindi: davvero non potrei nasconderlo a lungo? A volte ho l'impressione che invece potrei nasconderlo davvero indefinitivamente.

 

P.s. Ma mi togliete una curiosità, ma voi le descrizioni sui profili non le guardate proprio mai? O.o

Edited by Hazel226
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46 minutes ago, Hazel226 said:

Quindi: davvero non potrei nasconderlo a lungo? A volte ho l'impressione che invece potrei nasconderlo davvero indefinitivamente.

Quello che dici non significa nascondere qualcosa ma fare finta di niente, c'è una bella differenza. 

I tuoi genitori magari sono del genere che, pur avendo intuito tutto, preferirebbero non affrontare mai il CO del figlio. Magari preferirebbero che tu non gli parlassi mai di nulla e che tutto restasse a livello di non detto. Magari nell'immediato sarebbe una situazione meno dolorosa di un CO andato male con tanto di sbroccate e sceneggiate ma a lungo andare è comunque logorante. 

Edited by Bloodstar
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1 hour ago, Hazel226 said:

Quindi: davvero non potrei nasconderlo a lungo? A volte ho l'impressione che invece potrei nasconderlo davvero indefinitivamente.

Ovviamente mi riferivo ai baffi.

E al gigantesco tatuaggio di Thor a cavallo di un capodoglio

sopra alle cicatrici della mastectomia.

1 hour ago, Hazel226 said:

P.s. Ma mi togliete una curiosità, ma voi le descrizioni sui profili non le guardate proprio mai? O.o

C'è un momento in cui certi gay si svegliano

e sanno che devono succhiare un cazzo prima dell'alba

o gli scoppierà la testa. E lo faranno: che tu abbia un cazzo o meno.

:D

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3 hours ago, Hazel226 said:

Io non so bene cosa pensare, i miei parenti sembrano soffrire di cecità selettiva. Io all'inizio avevo paura a fare qualsiasi cosa, convinto com'ero che ogni piccola cosa mi rivelasse, invece poi ho capito che qualsiasi cosa io faccia loro sembrano non accorgersene nemmeno, anche se ce l'hanno sotto il naso. A questo punto penso che potrei anche andare alle riunioni di famiglia col packer e nessuno ci farebbe caso. Un giorno mi sono messo a spiegare a mia madre esattamente cosa significava "uomo trans" con tanto di dettagli sul percorso e lei mi ha guardato e mi ha risposto "ah, va be', non m'interessa".

Quindi: davvero non potrei nasconderlo a lungo? A volte ho l'impressione che invece potrei nasconderlo davvero indefinitivamente

Ma sai che sono quasi basito? ...in primis mi scuso perché mi ero perso questo tuo topic perché iniziato prima del mio ritorno sul forum, ma ora ho recuperato!
Dicevo che sono quasi basito perché leggendoti qui e altrove, you look so fierce honey! Non che il fatto che tu stia affrontando il periodo del CO ti renda meno "fierce", assolutamente, ma non so perché ero convinto che lo sapessero anche i marciapiedi! Nella mia testa eri già dichiaratissimo... sarà che non riesco a pensarti se non come un uomo gay come tutti noi quindi mi "dimentico" che per il tuo CO c'è qualcosa in più da spiegare. 

La cecità selettiva della famiglia potrebbe anche essere motivata dal non volerti forzare, no? La risposta di tua mamma mi farebbe pensare di no, ma può anche essere che non ne parlino pur avendo sotto gli occhi tutti i segnali in quanto "famiglia non pronta" di un "figlio non pronto".

3 hours ago, Hazel226 said:

P.s. Ma mi togliete una curiosità, ma voi le descrizioni sui profili non le guardate proprio mai? O.o

Io sono di quelli che li leggeva fin troppo... li analizzavo fino a convincermi che qualcosa non andava e non scrivevo più al tizio in questione! Altro modo per scantonare e sfuggire alla mia insicurezza di fondo!

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3 hours ago, Bloodstar said:

Quello che dici non significa nascondere qualcosa ma fare finta di niente, c'è una bella differenza. 

I tuoi genitori magari sono del genere che, pur avendo intuito tutto, preferirebbero non affrontare mai il CO del figlio. Magari preferirebbero che tu non gli parlassi mai di nulla e che tutto restasse a livello di non detto. Magari nell'immediato sarebbe una situazione meno dolorosa di un CO andato male con tanto di sbroccate e sceneggiate ma a lungo andare è comunque logorante. 

A volte ho proprio questo sospetto, cioè che abbiano capito tutto tranquillamente ma li imbarazzi parlarne e quindi preferiscano far finta di niente. Altre volte invece temo sia una di quelle classiche situazioni in cui c'è solo l'illusione che ci sia tolleranza, poi in realtà quando le cose vengono dette chiaramente scoppia un casino.

38 minutes ago, Almadel said:

Ovviamente mi riferivo ai baffi.

E al gigantesco tatuaggio di Thor a cavallo di un capodoglio

sopra alle cicatrici della mastectomia.

Allora scusa XD certo, magari il CO si potesse fare dopo il problema "baffi", sai che bello

Ultimamente ti trovo la voce un po' cambiata, che sta succedendo?

E' un'impressione, madre.

35 minutes ago, AndreDgl said:

Ma sai che sono quasi basito? ...in primis mi scuso perché mi ero perso questo tuo topic perché iniziato prima del mio ritorno sul forum, ma ora ho recuperato!
Dicevo che sono quasi basito perché leggendoti qui e altrove, you look so fierce honey! Non che il fatto che tu stia affrontando il periodo del CO ti renda meno "fierce", assolutamente, ma non so perché ero convinto che lo sapessero anche i marciapiedi! Nella mia testa eri già dichiaratissimo... sarà che non riesco a pensarti se non come un uomo gay come tutti noi quindi mi "dimentico" che per il tuo CO c'è qualcosa in più da spiegare. 

La cecità selettiva della famiglia potrebbe anche essere motivata dal non volerti forzare, no? La risposta di tua mamma mi farebbe pensare di no, ma può anche essere che non ne parlino pur avendo sotto gli occhi tutti i segnali in quanto "famiglia non pronta" di un "figlio non pronto".

Non saprei che dire, magari è più facile apparire "fierce" con persone che non sono imparentate con te.

Non so, a volte mi danno certe risposte. Talvolta ci litigo su questi argomenti, anche non parlando direttamente di me. Penso che se capissero che mi fanno sentire implicato non dimostrerebbero altrettanta superficialità. A meno che non lo facciano apposta, per scoraggiare il CO appunto.

38 minutes ago, Almadel said:

C'è un momento in cui certi gay si svegliano

e sanno che devono succhiare un cazzo prima dell'alba

o gli scoppierà la testa. E lo faranno: che tu abbia un cazzo o meno.

:D

Ah, ecco, tutto chiaro adesso :D

35 minutes ago, AndreDgl said:

Io sono di quelli che li leggeva fin troppo... li analizzavo fino a convincermi che qualcosa non andava e non scrivevo più al tizio in questione! Altro modo per scantonare e sfuggire alla mia insicurezza di fondo!

Ok :D 

Solo che io non volevo entrare sul tritacarne anche perché pensavo di ricevere solo offese, invece quelli che mi scrivono il profilo non lo cagano neanche.

I migliori (e le migliori) restano comunque quell* che lo leggono e poi mi scrivono "Ho letto il profilo, ma quindi cerchi trans?"

MA SEI SERI*? VA BE' TI AMO E TUTTO MA LO STESSO TI CHIEDO SEI SERI*? ❤️ 

Edited by Hazel226
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46 minutes ago, Hazel226 said:

A volte ho proprio questo sospetto, cioè che abbiano capito tutto tranquillamente ma li imbarazzi parlarne e quindi preferiscano far finta di niente. Altre volte invece temo sia una di quelle classiche situazioni in cui c'è solo l'illusione che ci sia tolleranza, poi in realtà quando le cose vengono dette chiaramente scoppia un casino.

Essere pronto al CO significa sentirsi preparato ad affrontare entrambe le possibilità

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4 hours ago, Hinzelmann said:

Essere pronto al CO significa sentirsi preparato ad affrontare entrambe le possibilità

Ha senso. Io sono combattuto ancora. Penso si sia capito

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14 hours ago, marco7 said:

Come commentano i tuoi genitori se si parla di gay e lesbiche in tv ? Positivamente, negativamente o non dicono mai nulla sul tema ?

I miei non sono propriamente omofobi, sono i classici tipi di provincia che sanno bene che l'omofobia è sbagliata ma sotto sotto sperano che non capiti nella loro famiglia. 

In ogni caso vorrei ricordare che il succo di quello che gli devo comunicare non è che sono gay ma è che voglio fare la transizione, quindi l'assenza di omofobia non è una garanzia di una buona reazione.

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39 minutes ago, Bloodstar said:

Lapsus?

Andrebbe letta per intero la frase... Pensavo si comprendesse il concetto ma se non si capisce lo rispiego.

Non sono persone "violentemente" omofobe. Non si esprimono in maniera "aggressiva". 

Non sono come i genitori di quel mio amico che è stato portato dallo psichiatra, non siamo a quei livelli.

Ma per i miei standard non li considero "alleati". 

Per dire. Non è che sostengono che gli omosessuali siano malati o cose del genere. Ma se in tv si menziona una donna che ha due figli gay, mia madre commenta "tutti e due, poverina". Poi però ci tiene a far sapere che le fa piacere invitare il prozio e il suo compagno, perché non ha "niente contro, lei".

E' quel tipo di omofobia, un po' imbarazzata e latente.

 

Edited by Hazel226
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16 minutes ago, Saramandasama said:

Utero e il resto dell’apparato?

A dire il vero io non ho mai neanche pensato che fosse opzionale; perché che io sappia, dopo qualche anno di terapia ormonale, evitare l'isterectomia è caldamente sconsigliato in quanto può comportare delle complicazioni mediche. Quindi VA fatta, poi non so se ci siano casi in cui è stata evitata ma per le informazioni che ho io  è uno step necessario. Quindi sì.

@AndreDgl ma a dire il vero non è che mi dia fastidio rispondere a queste domande tecniche, però vorrei anche risposte alla domanda che avevo fatto lol.

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1 hour ago, Hazel226 said:

E' quel tipo di omofobia, un po' imbarazzata e latente.

Pensavo ti fossi scordato un "non". Pensavo fosse una situazione del tipo: dicono che a loro non frega nulla e invece sotto sotto  sperano ardentenente che la cosa non li riguardi mai. Questa è, ad esempio, l'ottica dei miei genitori. 

Invece mi pare di capire che non è solo un fatto di ipocrisia, un po' di ostilità si manifesta comunque. 

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51 minutes ago, Hazel226 said:

 

@AndreDgl ma a dire il vero non è che mi dia fastidio rispondere a queste domande tecniche, però vorrei anche risposte alla domanda che avevo fatto lol.

Mi riferivo più alla forma che alla sostanza della domanda... 

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2 hours ago, Bloodstar said:

Pensavo ti fossi scordato un "non". Pensavo fosse una situazione del tipo: dicono che a loro non frega nulla e invece sotto sotto  sperano ardentenente che la cosa non li riguardi mai. Questa è, ad esempio, l'ottica dei miei genitori. 

Invece mi pare di capire che non è solo un fatto di ipocrisia, un po' di ostilità si manifesta comunque. 

Mettiamola così, vista l'omo(lesbobitrans)fobia che vedo manifestarsi anche in forma piuttosto violenta (dal punto di vista fisico e psicologico) attorno a me, nella famiglie delle persone che conosco e non solo, non mi sento di paragonare i miei genitori, un po' perché non vorrei dare l'impressione di fare la vittima di stocazzo quando ci sono altre persone che stanno peggio di me, un po' perché forse non riesco a giudicare in modo totalmente obbiettivo la mia famiglia.

Però sì, a dire il vero io nei miei genitori, soprattutto in mia madre, vedo molto perbenismo di facciata, ma poi nel privato una chiusura mentale evidente da alcuni discorsi che talvolta sfuggono senza previa riflessione.

Quantomeno non ne vanno fieri: diciamo che sono abbastanza coscienti di loro stessi da evitare certe uscite in pubblico. Io però se sento lo stesso.

Comunque siamo molto indietro con la comunicazione. Praticamente una volta su tre che vedo mia madre mi ripete che dovrei sbrigarmi a procreare. Glielo avrà detto diecimila volte che non lo farò. Lei risponde "ma tu DEVI". Boh. Non è che sia chissà che pena ripeterlo ogni volta, ma mi domando se mi ascolti o meno. Secondo me non mi prende minimamente sul serio quando parlo. Sarà dure spiegarle cose ben più serie di questa, visto che fa semplicemente finta che quello che non le piace io non l'abbia detto.

Ma va be', sto andando fuori tema. Mi chiedevi dell'omofobia. C'è una cosa che non ho mai raccontato qui perché ero in negazione. Quando avevo circa 15 anni mi presi una cotta per una ragazza del mio paese. Una cosa totalmente platonica che non dissi a nessuno. Tuttavia a casa mi ero messo a disegnare un suo ritratto. Solo per me. Ricordo che mia madre lo trovò. Ricordo fece un sorrisino forzato davanti a me e poi se ne andò in un'altra stanza e si mise a piangere. Mi fece veramente tanta rabbia la sua reazione, però mi fece anche sentire parecchio umiliato. Buttai il disegno e feci finta che nulla di tutto ciò fosse mai successo.

 

Edited by Hazel226
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A sto punto mi pare chiaro che tua madre @Hazel226 ha represso l'evidenza e continua a farlo. Per questo ti chiede di figliare.

se non la metterai a confronto diretto con la dura realta', tua madre non si svegliera' mai.

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6 hours ago, AndreDgl said:

Mi riferivo più alla forma che alla sostanza della domanda... 

In gergo tecnico si parla di demolizione dell’apparato genitale. Che stai a puntualizzare, cazzo!

@Hazel226

Ci sono molti che non demoliscono. Vedi il caso di chi pur transitando ha figli.

 

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@Saramandasama Uhm... Credo ci sia un misunderstanding. Devi pensare la transizione come spalmata su tanti anni (in verità su tutta la vita, ma ora parlavo solo degli interventi chirurgici).

Come ti dicevo, l'isterectomia è un intervento che fai dopo tot anni di terapia ormonale. Non subito. Finché quel momento non arriva, a meno che a terapia ormonale non sia stata portata così avanti da averti reso irrimediabilmente sterile, sei ancora in tempo per tentare la gravidanza; quindi puoi decidere di sospendere gli ormoni per un certo lasso di tempo, attendere il ritorno del ciclo (talvolta si rende necessario assumere ormoni femminili per questo), e procreare. Ma, a meno che uno non decida di detransizionare, dopo la gravidanza riprende ad assumere testosterone come prima, quindi la terapia procede, e a un certo punto l'utero andrà tolto.

In altre parole: non è che i padri trans sono persone che "hanno deciso" di non fare l'isterectomia; sono semplicemente diventati padri prima di farla.

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Ma perche' prima o poi l'utero va tolto ? Tanto mica lo si vede, sta all'interno del corpo.

quanti anni hanno i figli degli uomini trans piu' vecchi che esistono ? Queste faccende ormonali del padre in gravidanza hanno ripercussioni sull'orientamento sessuale dei figli da adulti ?

credo di aver letto che certi sostengono che le madri cis etero con piu' testosterone in gravidanza hanno piu' probabilita' di avere figli gay, ma non so se sia vero.

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Just now, marco7 said:

Ma perche' prima o poi l'utero va tolto ? Tanto mica lo si vede, sta all'interno del corpo.

Non è assolutamente per una questione estetica; è una questione medica. La terapia ormonale a lungo andare danneggia l'apparato riproduttivo (si atrofizzano le ovaie, ecc) e possono sorgere complicazioni quali tumori ecc., quindi è per motivi di salute che si rende necessaria l'isterectomia.

Per quanto riguarda la domanda che hai posto dopo: oddio, penso di no; sospendi la terapia ormonale per svariati mesi apposta per ritornare ad avere valori compatibili con la possibilità di una gravidanza, quindi non credo, ma mi posso anche sbagliare visto che non me ne è mai importato un fico secco di sapere questa cosa.

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 Non se lo hai già visto... ma questa mamma mi ha colpito tanto... soprattutto per la lucidità con cui ha raccontato luci e ombre del suo processo di accettazione della figlia, senza nascondersi dietro al perbenismo e al fatto che è tutto sempre rosa e fiori.

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Sì, l'ho visto.

Grazie per averlo riproposto perché così colgo l'occasione per esprimere un po' di pensieri che mi girano in testa da giorni, visto che altrove ho paura a parlarne, temendo di scatenare dei flame.

Io queste cose proprio le odio.

Forse neanche io riesco a capirne esattamente tutti i motivi, ma ti assicuro che vedere questo tipo di video, o leggere questo tipo di testimonianze riesce solo a farmi incazzare

Mi riferisco ai casi in cui i genitori, i parenti, gli amici della persona transgender si mettono al centro del discorso e parlano di loro stessi, del loro percorso di "accettazione"; di come sia stato difficile e doloroso per loro, di quanto abbiano sofferto ma alla fine ce l'abbiano fatta a far fronte al "problema", spesso (quasi sempre) ammantandosi, involontariamente o meno, di un'aura di santità, in virtù del fatto che non hanno rifiutato la persona in questione dopo il suo coming out

Succede anche nei gruppi di confronto a tematica trans, dove ci si confronta sul percorso. Ogni tanto compare "la madre", "la sorella", "la/il partner", si presenta, o meglio, si annuncia come tale e inizia a parlare di sé e delle sue percezioni personali. Non posso farci nulla: mi irrita.

Tanto più che spesso condiscono il racconto con aneddoti che fanno rabbrividire. Qui neanche tanto: la madre racconta "solo" di aver spesso ripetuto alla figlia: non puoi giocare a queste cose, non puoi stare con le altre bambine, ecc... Che è comunque una violenza psicologica totalmente insensata e ingiustificabile, a prescindere che tua figlia sia o meno transgender. Però ho letto anche di peggio. Ricordo una madre che raccontò di come, non riuscendo a ottenere una confessione spontanea dal figlio, lo avesse praticamente aggredito fisicamente, per denudarlo a forza, così da scoprire che sotto la t-shirt portava un binder.

Questa è violenza domestica. E' abuso. Con che diritto fai una cosa del genere a tuo figlio, solo perché sospetti sia transgender. 

E si giustificava dicendo: "se non l'avessi fatto, non l'avrei scoperto".

E continua il discorso come se nulla fosse, parlando di come poi abbia "accettato". E io riesco a leggere soltanto: "guardate che brava madre che sono, praticamente una santa".

Purtroppo non riesco minimamente a empatizzare con queste cose. Riesco solo a empatizzare col ragazzo che ha subito l'aggressione dalla madre ed è stato spogliato contro la sua volontà. Con il suo disagio, l'umiliazione derivante dalla violazione della sua intimità e della sua privacy. Se nascondeva di essere transgender, è perché non era pronto a dirlo. Dovrebbe essere un suo diritto nascondere il binder sotto i vestiti. Come è considerato diritto di tutti nascondere qualsiasi altro capo intimo. Vorrei capire come si sarebbe sentita questa donna se qualcuno l'avesse aggredita e spogliata, solo perché voleva sapere che reggiseno portava sotto.

Così come guardando questo video riesco solo a pensare alla ragazza, ridotta a presenza sullo sfondo, una persona che neanche parla, a cui non si chiede nulla, perché la madre deve poter dire al mondo quanto brava è stata come madre, a riuscire a sopportare una tale disgrazia.

Attualmente per me è così. Queste cose mi disturbano. C'ho una voce nella testa che riesce a dire solo "falla finita, piantala, cristo, smettila di mettersi al centro di questa cosa, che non sei tu il centro, ridate il focus a quella povera ragazza che sta dietro e che avete completamente silenziato". Probabilmente se riuscissi a passarci sopra riuscirei anche a trarne qualcosa di utile, ma per ora non ci riesco.

E so che non è così per tutti, molte altre persone transgender reactano con piogge di cuoricini, rispondono "brava!", "complimenti!" , "adottami!"

Io capisco che molti abbiano proprio genitori di merda, e che molti si taglierebbero la mano per una madre che "non li caccia a calci in culo da casa disconoscendoli e diseredandoli"

Ma questo si chiama semplicemente "essere decenti"

Il ruolo di un genitore, di un parente, ecc. dovrebbe essere semplicemente quello di non essere una scopa nel culo, di non essere un ostacolo nei confronti di una persona a loro vicina, il cui percorso NON LI RIGUARDA 

Edited by Hazel226
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