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La scomparsa dei locali gay


Bloodstar

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Bullfighter4
17 minutes ago, Iron84 said:

Premesso che io ho tanti amici gay e che non metto in dubbio quello che dici tu.
Dico solo che ce la caviamo da soli, non penso però che tutti hanno avuto la pazienza che ho avuto io in questi anni di farmi un giro di amici gay, vivendo a Milano ho dovuto cominciare da zero.
Ecco se fosse stata la mia città probabilmente non avrei fatto tutto questo sbatti e mi sarei "accontentato" dei miei amici etero e di qualche gay che mi sarebbe capitato di incontrare.

Si socializza anche senza associazioni, però, ripeto quello che sottolineo che manca un punto di aggregazione gay soprattutto di carattere sociale e culturale che non sia legato a circoli di cultura gay, disco, cruising e bar.

 

 

Capisco cosa dici, ma penso che sia molto difficile anche farsi amicizie “vere” per un eterosessuale che si sposta in un’altra città.Sopratutto ad una certa età.

Io ho notato che ci sono compagnie di amici gay molto affiatate che sono abbastanza scettiche dall’accogliere a braccia aperte nuovi “ amici”. Non so se lo scetticismo nasca dalla paura che alcune dinamiche interne cambino, oppure dal fatto che non si vuole dare abbastanza tempo a qualcuno di ambientarsi in un circolo di amici nuovo.

Io penso che la maniera migliore di farsi nuove amicizie sia conoscere una persona in uno dei soliti luoghi ( bars, etc) e poi essere introdotto in un gruppo che fa altre cose. 

 

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48 minutes ago, Iron84 said:

Premesso che io ho tanti amici gay

e su, ste frasi lasciale al primo Casini di passaggio!!

-me fanno venì un'orticaria che levete proprio!!-

48 minutes ago, Iron84 said:

Si socializza anche senza associazioni, però, ripeto quello che sottolineo che manca un punto di aggregazione gay soprattutto di carattere sociale e culturale che non sia legato a circoli di cultura gay

mmmhhh... qui sei un filo contraddittorio, mi sa..

come può un punto -possibilmente fisso- di aggregazione lgbt essere scollegato a qualche circolo di cultura lgbt?

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si auspica la presenza di locali di Men having sex with Men senza che questi si riconoscano come gay e quindi nella storia del movimento LGBT però senza che sia una sauna o un cruising bar. Un locale di.... eterocuriosi. :uhsi: 

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Certo, anche io ti giudicherei una "brutta persona" il giorno in cui farai a dormire in hotel il tuo uomo

E io che pensavo che le brutte persone fossero altre! Bene così ahahahahha.

Che poi la cosa più divertente è che io conosco una marea di gay non out, anche a Milano, non out in famiglia come me intendo e non sto parlando di ventenni che non sono solito frequentare. Talmente tanti che alla fine dobbiamo essere proprio delle persone orribili.
Questo è un atteggiamento tipico dei vegani verso chi mangia carne.
Che poi non mi sentirei nemmeno di dire che i vegani abbiano torto, i vegani sbagliano il metodo.
 

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mmmhhh... qui sei un filo contraddittorio, mi sa..

come può un punto -possibilmente fisso- di aggregazione lgbt essere scollegato a qualche circolo di cultura lgbt?

Rispondo a te ed a @Bloodstar, questa è la mia idea ovviamente da prendere con il beneficio dell'inventario. Non ho la presunzione di sapere tutto nè tantomeno di criticare un percorso di sacrifici e di attivismo che hanno fatto persone come Almadel o tu. Semplicemente cerco di trovare soluzione a delle problematiche che sono emerse in questa discussione che a mio avviso sbaglia l'obiettivo cui prendersela cioè i frocial.

Esempio le attività culturali che crea un gruppo associativo LGBT sono sempre connesse all'argomento omosessualità quando ci sono, cinema, libri, teatro ecc. A Milano è così, l'Arcigay di Napoli sinceramente è più legato a discussioni, confronti e promozione sociale. Tutte iniziative bellissime ma non sufficienti.
Nel senso che forse da loro non ci si può aspettare di più ma manca, mi sembra evidente, un luogo di ritrovo gay che non sia il semplice bar o frocial.
Quindi la mia proposta sarebbe incentivare gruppi organizzati LGBT, anche con tesseramento, che però si occupino di altro principalmente attività di socializzazione con gay e non per gay. Questo non andrebbe in contrapposizione con l'associazionismo classico però andrebbe ad integrare.
Per quanto io abbia cercato tanto di socializzare con persone come me mi fa ridere quando leggo di tantissimi gay che cercano amici e voi gli consigliate i gruppi arcigay.

Mamma mia avessi io conosciuto in quel contesto due stronze come quelle lelle chiattone che mi sono capitate davanti, altro che omofobia interiorizzata! A prescindere dalla frequentazione,quella è relativa e soggettiva, davvero un ragazzo  che vuole aprirsi al mondo gay rischia di ritrovarsi coinvolto in un ambiente che alla fine rappresenta solo una piccola parte del mondo gay.
Insomma secondo me vanno coordinate tante piccole attività perchè c'è un DISPERATO bisogno di socialità gay specie qui a Milano, ed il successo di eventi sporadici buttati giù su internet ne è la prova. E sto parlando di Milano ma nella provincia sono sicuro sia ancora maggiore questa esigenza.

Quote

Capisco cosa dici, ma penso che sia molto difficile anche farsi amicizie “vere” per un eterosessuale che si sposta in un’altra città.Sopratutto ad una certa età.

Io ho notato che ci sono compagnie di amici gay molto affiatate che sono abbastanza scettiche dall’accogliere a braccia aperte nuovi “ amici”. Non so se lo scetticismo nasca dalla paura che alcune dinamiche interne cambino, oppure dal fatto che non si vuole dare abbastanza tempo a qualcuno di ambientarsi in un circolo di amici nuovo.

Io penso che la maniera migliore di farsi nuove amicizie sia conoscere una persona in uno dei soliti luoghi ( bars, etc) e poi essere introdotto in un gruppo che fa altre cose. 

Questo è verissimo ma davvero non capisco come si possa conoscere qualcuno ad un bar.

Questo modo di socializzare è davvero impossibile per me che pure sono una persona socievole. Magari un utente come Bloodstar si sente a disagio in certe situazione, è più timido e non socializza proprio anche perchè con uno sconosciuto che beve birra ma cosa devi dirgli a meno che non vuoi scopartelo?

Premesso che il discorso gruppi è relativo, io sono una persona aggregante e come dice @Almadel non hai idea di come ti capisco sul discorso delle critice che ci si becca quando si vuole organizzare qualcosa! Ed è vero che le persone superata una certa età diventano totalmente incapaci di relazionarsi con gli altri pur desiderandolo. E' una cosa che mi irrita profondamente ed alla fine ho dovuto anche allontanare persone piacevoli ma che non sapevano stare in gruppo. Tra cui un ex forumista cui ho un bellissimo ricordo ma che proprio non sapeva venire incontro alle esigenze che non fossero le sue. Probabilmente perchè era un tipo effettivamente già troppo impegnativo per se stesso.

Sul discorso del fare amicizia sia difficile superati i trenta anni ti dico che è vero ma più che altri richiede impegno ed energia ma  mentre sembra normale dedicare sacrifici per amore e famiglia, gli amici devono essere una cosa comoda. Ogni rapporto umano richiede energia.

Edited by Iron84
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34 minutes ago, Iron84 said:

E io che pensavo che le brutte persone fossero altre! Bene così ahahahahha.

Che poi la cosa più divertente è che io conosco una marea di gay non out, anche a Milano, non out in famiglia come me intendo e non sto parlando di ventenni che non sono solito frequentare. Talmente tanti che alla fine dobbiamo essere proprio delle persone orribili.
Questo è un atteggiamento tipico dei vegani verso chi mangia carne.
Che poi non mi sentirei nemmeno di dire che i vegani abbiano torto, i vegani sbagliano il metodo.

Io ci soffrivo ovviamente ad avere fidanzati non out, ma la mia politica era quella di non darlo a vedere.

Perché se fai la predica a qualcuno ottieni sempre l'effetto opposto.

In questo campo la migliore strategia è sempre la pazienza.

39 minutes ago, Iron84 said:

Quindi la mia proposta sarebbe incentivare gruppi organizzati LGBT, anche con tesseramento, che però si occupino di altro principalmente attività di socializzazione con gay e non per gay.

Ce ne sono di tre tipi: sportivi, musicali e dedicati ai giochi da tavolo.

(Per quanto in questi ultimi gruppi io proponga sempre il mio gioco da tavolo sui cruising bar degli anni '90 :D)

Il problema è che per organizzare queste cose devi avere degli spazi e per averli devi pagare un affitto:

un'associazione nuova di questo tipo o si appoggia ad Arcigay o organizza anche dei party per autofinanziarsi...

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1 hour ago, Iron84 said:

Semplicemente cerco di trovare soluzione a delle problematiche che sono emerse in questa discussione che a mio avviso sbaglia l'obiettivo cui prendersela cioè i frocial.

Ti consiglio di rileggere bene la discussione perché qui nessuno ha incolpato i frocial (ci sono però altri 241 topic qui che lo fanno, se ne stai cercando) ma semmai ci poniamo la domanda se ci sia qualcuno che li sta utilizzando per tenere la sua sessualità in una scatola segreta "perché tanto non fa più nessuna differenza e siamo tutti uguali". Non è una questione di frocial network, direi lo stesso se chiusa la serata con la compagnia etero, all'una di notte andassero ai bagni della stazione.
 

1 hour ago, Iron84 said:

Mamma mia avessi io conosciuto in quel contesto due

Iron tu sei carino e anche intelligente però qui ti dai la zappa sui piedi da solo dai

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io incolpo anche i frociaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaal perché non vendono solide realtà come roberto carlino ma sogni

Edited by SabrinaS
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15 minutes ago, Krad77 said:

Iron tu sei carino e anche intelligente però qui ti dai la zappa sui piedi da solo dai

Ringrazia che per una volta non ha scritto "Comuniste!!1!!1!" e incarta e porta a casa :D

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Bullfighter4
3 hours ago, Iron84 said:

 

Questo è verissimo ma davvero non capisco come si possa conoscere qualcuno ad un bar.

Questo modo di socializzare è davvero impossibile per me che pure sono una persona socievole. Magari un utente come Bloodstar si sente a disagio in certe situazione, è più timido e non socializza proprio anche perchè con uno sconosciuto che beve birra ma cosa devi dirgli a meno che non vuoi scopartelo?

Premesso che il discorso gruppi è relativo, io sono una persona aggregante e come dice @Almadel non hai idea di come ti capisco sul discorso delle critice che ci si becca quando si vuole organizzare qualcosa! Ed è vero che le persone superata una certa età diventano totalmente incapaci di relazionarsi con gli altri pur desiderandolo. E' una cosa che mi irrita profondamente ed alla fine ho dovuto anche allontanare persone piacevoli ma che non sapevano stare in gruppo. Tra cui un ex forumista cui ho un bellissimo ricordo ma che proprio non sapeva venire incontro alle esigenze che non fossero le sue. Probabilmente perchè era un tipo effettivamente già troppo impegnativo per se stesso.

Sul discorso del fare amicizia sia difficile superati i trenta anni ti dico che è vero ma più che altri richiede impegno ed energia ma  mentre sembra normale dedicare sacrifici per amore e famiglia, gli amici devono essere una cosa comoda. Ogni rapporto umano richiede energia.

Ok, ti faccio un esempio pratico, e in prima persona.

6 o 7 mesi fa io e mio marito siamo al bar dove andiamo di solito. E’ un gay bar dove alla sera c’è molta gente ( relativamente parlando, dato che è’ abbastanza piccolo), ma al pomeriggio ci vogliono qualche ora dall’apertura per popolarsi.

Domenica pomeriggio, beer bust, io e mio marito siamo seduti al bancone, e ci sono solo altri 4 clienti ( 3 del pomeriggio). Conosciamo bene il barista, non conoscevamo le altre persone. Un tipo si siede vicino a mio marito e dopo un po’ inizia ordina da bere e inizia a parlare col barista dicendo che aveva miracolosamente trovato parcheggio davanti al bar. Mio marito, solito cagacazzi, si gira e gli inizia a dire che non dovrebbe bere se guida. Invece di prendersi un vaffanculo, il tipo spiega che tanto non Berra più di una birra. Come ti chiami, di dove sei, ah davvero...Alle 7 di sera e svariate birre dopo siamo andati tutti e tre a mangiare in un ristorantino lì vicino, mio marito ha obbligato il tipo a lasciare la macchina li e prendere i mezzi pubblici. La settimana dopo lo rivediamo e ovviamente si inizia a parlare...siamo invitati ad andare in un altro bar lì vicino e lui si aggrega. Gli proponiamo di venire con noi un paio di settimane dopo che andavamo fuori città per il weekend...adesso è’ diventato parte del nostro giro di amicizie ( tra l’altro ha 41 anni ed e’ closeted, dato che viene da una famiglia di origine palestinese e si fa le paranoie a fare CO. Che poi se i tuoi non hanno ancora capito che sei frocio se a 41 anni non hai la ragazza, non l’hai mai avuta,...ma vabbè)

Ovviamente le 4 chiacchiere al bar non finiscono col trovare amicizie che durano, ma è una maniera realistica di conoscere qualcuno senza altri fini.

 

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davydenkovic90

Credo che si debba un attimo contestualizzare. (Rispondo a @Bullfighter4)

Io la domenica alle tre del pomeriggio - come prassi - sono col mio ragazzo in piazza santa Caterina a mangiare il gelato. La cosa mi soddisfa al punto che non mi interesserebbe proprio prendere la macchina e fare 15 km appositamente per andare nella squallida marina di Torre del Lago, dove potrei trovare una realtà di bar gay simile a quella che hai descritto tu, e dopo esserci andato una serie di volte, farmi qualche amico.  A Torre del Lago, di domenica pomeriggio,  andrei piuttosto al lago, dove c'è la casa di Puccini,  ecc. Oppure in spiaggia o sulla passeggiata di Viareggio.

L'Italia sarà piena di difetti ma a differenza di molte realtà straniere, è bello anche solo camminare per strada, pure nelle città medio-piccole, perché alzi gli occhi e c'è sempre qualcosa da vedere, e i luoghi di ritrovo sono pur sempre le vie del centro, le piazze, le scalinate, le gelaterie. Sia di giorno che di notte, a partire dall'universitario fuorisede per arrivare ai nonni coi nipotini, e noi gay non è che siamo creature aliene, siamo pur sempre italiani e siamo cresciuti con queste abitudini.

Inoltre, gli amici conviene trovarli in luoghi che uno potrebbe frequentare abitualmente. Se io vado al gay bar o in discoteca e attacco bottone, 9 volte su 10 sarà con uno che nel tempo libero spesso e volentieri gravita attorno a quei luoghi e gradirà tornarci.  Se per me stare seduto a un tavolino a bere tutte le domeniche è noioso, o se presentarmi alle 23 a Torre del Lago col rossetto e i tacchi non fa parte dei desideri, inutile che attacchi bottone con qualcuno che il sabato sera non fa altro. 

Poi, a quanto mi risulta, le discoteche gay negli ultimissimi anni sono di gran moda fra gli etero (per tanti motivi: sono informali, diverse. ecc.) A me è capitato anche di uscire in comitive etero che hanno poi proposto, a un certo punto della serata, di andare in un locale gay (nella mia zona). Infatti, anche se non seguo molto, non mi risulta che i locali gay siano particolarmente in crisi, come tipo di divertimento. Forse sarà vero che i gay ci vanno di meno perché non sono più indispensabili per gli incontri, ma la popolazione generale, secondo me, ci va molto di più. Il gestore di un locale (gay) credo che guardi ai numeri e alla clientela e non alla sessualità dei clienti. 

Trovo un po' "raro" - diciamo così - che un gay millennial, accettato, dichiarato e risolto, che è stato in locali gay e sa un minimo di cosa si tratta, poi li eviti solo perché li percepisce come ghettizzanti. Se gli piace quel tipo di musica, intrattenimento, feste, ecc. ci andrà e si divertirà, se la vita mondana non è il suo forte e preferisce stare a casa a dipingere o a leggere un libro, farà quello senza per questo sacrificare una qualche forma di socialità gay che può trovare lo stesso in altri modi

 

Edited by davydenkovic90
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15 minutes ago, Almadel said:

Voglio menare il marito di Bullfighter4:

se dovesse essere troppo grosso per me comprerò un mazza da baseball.

io il marito di bull me lo immagino come il principe di bel air però obeso 

 

 

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Bullfighter4
26 minutes ago, davydenkovic90 said:

Credo che si debba un attimo contestualizzare. (Rispondo a @Bullfighter4)

Io la domenica alle tre del pomeriggio - come prassi - sono col mio ragazzo in piazza santa Caterina a mangiare il gelato. La cosa mi soddisfa al punto che non mi interesserebbe proprio prendere la macchina e fare 15 km appositamente per andare nella squallida marina di Torre del Lago, dove potrei trovare una realtà di bar gay simile a quella che hai descritto tu, e dopo esserci andato una serie di volte, farmi qualche amico.  A Torre del Lago, di domenica pomeriggio,  andrei piuttosto al lago, dove c'è la casa di Puccini,  ecc. Oppure in spiaggia o sulla passeggiata di Viareggio.

L'Italia sarà piena di difetti ma a differenza di molte realtà straniere, è bello anche solo camminare per strada, pure nelle città medio-piccole, perché alzi gli occhi e c'è sempre qualcosa da vedere, e i luoghi di ritrovo sono pur sempre le vie del centro, le piazze, le scalinate, le gelaterie. Sia di giorno che di notte, a partire dall'universitario fuorisede per arrivare ai nonni coi nipotini, e noi gay non è che siamo creature aliene, siamo pur sempre italiani e siamo cresciuti con queste abitudini.

Inoltre, gli amici conviene trovarli in luoghi che uno potrebbe frequentare abitualmente. Se io vado al gay bar o in discoteca e attacco bottone, 9 volte su 10 sarà con uno che nel tempo libero spesso e volentieri gravita attorno a quei luoghi e gradirà tornarci.  Se per me stare seduto a un tavolino a bere tutte le domeniche è noioso, o se presentarmi alle 23 a Torre del Lago col rossetto e i tacchi non fa parte dei desideri, inutile che attacchi bottone con qualcuno che il sabato sera non fa altro. 

Poi, a quanto mi risulta, le discoteche gay negli ultimissimi anni sono di gran moda fra gli etero (per tanti motivi: sono informali, diverse. ecc.) A me è capitato anche di uscire in comitive etero che hanno poi proposto, a un certo punto della serata, di andare in un locale gay (nella mia zona). Infatti, anche se non seguo molto, non mi risulta che i locali gay siano particolarmente in crisi, come tipo di divertimento. Forse sarà vero che i gay ci vanno di meno perché non sono più indispensabili per gli incontri, ma la popolazione generale, secondo me, ci va molto di più. Il gestore di un locale (gay) credo che guardi ai numeri e alla clientela e non alla sessualità dei clienti. 

Trovo un po' "raro" - diciamo così - che un gay millennial, accettato, dichiarato e risolto, che è stato in locali gay e sa un minimo di cosa si tratta, poi li eviti solo perché li percepisce come ghettizzanti. Se gli piace quel tipo di musica, intrattenimento, feste, ecc. ci andrà e si divertirà, se la vita mondana non è il suo forte e preferisce stare a casa a dipingere o a leggere un libro, farà quello senza per questo sacrificare una qualche forma di socialità gay che può trovare lo stesso in altri modi

 

Io rispondevo a Iron che chiedeva come si fa a conoscere e possibilmente fare amicizia con qualcuno  in un bar. Gli dovevo dire di andare a camminare per strada? Non ho assolutamente detto da nessuna parte che sia ne l’unica, ne la maniera migliore.

Ovvio che se non vai al bar( legittimissimo) farsi amici al bar e’ ovviamente impossibile. 

Il punto è che se non hai problemi ad iniziare a parlare con uno sconosciuto in una situazione che ovviamente facilita il tutto ( in un gay bar sai già il suo orientamento), farsi nuovi amici gay non è impossibile. Guarda che anche all’estero la gente cammina per strada, va nelle piazze, sulle spiagge, etc. Se tu volessi farti nuove amicizie gay fermi qualcuno a caso nella piazzetta del paese? Ti fermi a parlare con quelli che conosci già, perciò non ho capito minimamente cosa ci azzecchi questo quadretto romanticizzato della vita di paese italiana dato che succede (quasi) ovunque nel mondo. Il discorso del baretto tranquillo dove si può parlare lo avevo usato perché ovviamente in una discoteca o in un disco pub parlare e’ quasi impossibile. 
 

Io onestamente non ho mai avuto nessun problema conoscere gente è farmi amici in situazioni molto diverse. Forse se uno non riesce a farsi amici la colpa e’ anche un po’ sua...

27 minutes ago, Almadel said:

Voglio menare il marito di Bullfighter4:

se dovesse essere troppo grosso per me comprerò un mazza da baseball.

Lo vorresti menare perché lui non vuole che la gente guidi ubriaca, o così perché ti ispira? 😉 Tra l’altro a lui piace bere, solo che non vuole che la gente finisca senza patente o in galera.

Dal poco che ho visto nelle tue foto, portane due di mazze. Non ti facevo così violento però...😘

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6 minutes ago, Bullfighter4 said:

Dal poco che ho visto nelle tue foto, portane due di mazze. Non ti facevo così violento però...😘

Posso portarne anche tre: ho il pene prensile come la coda di un lemure.

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Bullfighter4
1 minute ago, Almadel said:

Posso portarne anche tre: ho il pene prensile come la coda di un lemure.

L’immagine non è’ proprio appetitosa ma sicuramente , da appassionato di natura e dintorni, sarebbe interessante osservarlo. ma...non mi hai risposto perché vuoi menare mio marito. 

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10 minutes ago, Bullfighter4 said:

L’immagine non è’ proprio appetitosa ma sicuramente , da appassionato di natura e dintorni, sarebbe interessante osservarlo. ma...non mi hai risposto perché vuoi menare mio marito. 

Perché odio i cagacazzi. 🙂

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Bullfighter4
1 minute ago, Almadel said:

Perché odio i cagacazzi. 🙂

Mi sembra giusto. Lui comunque non insiste se il malcapitato non da corda, però normalmente nessuno gli risponde male. Si allontanano intimoriti 😉

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Bullfighter4
1 minute ago, Almadel said:

Quanto è grosso? Bastano tre mazze da baseball o devo mettermi in culo anche una motosega?

Non una cosa esagerata. 183 per 115kg. Comunque non ti vedo proprio come un attaccabrighe. Secondo me vuoi solo una scusa per metterti la motosega nel culo.

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10 minutes ago, Almadel said:

Perché odio i cagacazzi. 🙂

vuoi essere l'unico rappresentante della categoria?

-questa te la sei chiamata..-

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Bullfighter4
1 minute ago, freedog said:

vuoi essere l'unico rappresentante della categoria?

-questa te la sei chiamata..-

Non volevo essere sgarbato, Almadel mi da l’idea di essere un altro di quelli che potrebbe attaccare bottone con chiunque ed ovunque.

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