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Michela Murgia su Franco Battiato e Madonna


Serpente

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12 hours ago, Hazel226 said:

Al contrario mi viene da chiedermi se ci siano, tra le righe, indizi di quello che celava dentro. Difficile che non ci fossero: non sono il tipo da dividere l'opera dall'autore anche per questo, però so bene che altri lo fanno.

In effetti se ci si pensa Rousseau che ha scritto Emilio, un testo di pedagogia fondamentale, non ha cresciuto nessuno dei suoi figli, e Foucault, che ha speso gli ultimi dieci anni di vita a parlare prima di sessualità e poi di parresia (necessità di dire il vero) non s'è mai esposto sul fatto di essere malato di Aids, né a mia memoria ha fatto un coming out pubblico...non si tratta di comportamenti criminali in questi casi, al più riprovevoli, però certo rivelativi di una qualche dissonanza cognitiva.

12 hours ago, Bloodstar said:

Scavando è sempre finito che trovavo qualcosa di quantomeno fastidioso o censurabile, e spesso ho trovato proprio delle cose orrende.

Capita; credo anch'io come te però che sia sciocco privarsi del piacere di una buona lettura o un buon film perché gli autori sono state persone equivoche...ancora fatico a capire Franzen quando afferma di trovarsi a disagio di fronte ad un Caravaggio perché probabilmente ha ucciso un uomo. Insomma, non riusciamo ad andare un po' più in là della posizione dicotomica tutto o nulla...?

Edited by schopy
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Hinzelmann

Ogni lettore ha anche diritto ad 1 idiosincrasia

Certo sarà per forza di cose una eccezione alla regola generale che è l'opposta, se un gay che ha visto morire il compagno di AIDS non è in grado di confrontarsi con la discussione sulla malattia di Foucault, lo possiamo comprendere ; ma non possiamo per questo rinunciare a comprendere e leggere Foucault

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13 minutes ago, Hinzelmann said:

ma non possiamo per questo rinunciare a comprendere e leggere Foucault

Io non la vivo come rinuncia; se sento l'impulso di buttare il volume contro il muro piuttosto mi dico "non sono mica obbligato a leggere proprio i suoi libri".

Per esempio, per quanto riguarda la Bradley che citavo prima, a volte scriveva scene "morbose" che, non conoscendo l'autrice, potevano ingenuamente essere prese come simboliche, per dire. Adesso, sapendo cosa faceva nel privato, le leggo in un altro senso e penso che abbia inserito subdolamente le sue inclinazioni spacciandole per simboliche. Non le voglio più leggere. Non sento di rinunciare a nulla, onestamente.

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34 minutes ago, Hinzelmann said:

 non possiamo per questo rinunciare a comprendere e leggere Foucault

Non volevo suggerirlo; d'altro canto, ho già letto talmente tanto Foucault....

 

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Hinzelmann

Beh io intendevo che sarebbe una rinuncia a livello collettivo, anche nel caso di personaggi MOLTO scomodi come la Bradley

E' chiaro che la posizione personale di Foucault sull'AIDS è molto meno disturbante delle accuse sessuali alla Bradley, peraltro se non ricordo male estese pure al marito Stiamo parlando di una coppia omo-lesbo che ha fatto dei figli, ma lui intratteneva rapporti sessuali con minorenni ( e fin qui si potrebbe accettare ) e lei con la figlia-bambina

E tuttavia la Bradley ha scritto molti romanzi lesbici, lui un saggio sulla pederastia greca

 

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2 minutes ago, Hinzelmann said:

E tuttavia la Bradley ha scritto molti romanzi lesbici, lui un saggio sulla pederastia greca

Che culo, eh. Ma c'era bisogno di testimonial del genere? 

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1 hour ago, Hinzelmann said:

E' chiaro che la posizione personale di Foucault sull'AIDS è molto meno disturbante delle accuse sessuali alla Bradley, peraltro se non ricordo male estese pure al marito.

Ehm sì la differenza è abissale direi...Foucault può non aver agito in modo coraggioso, ma la Bradley e il marito hanno compiuto abusi piuttosto gravi. 

1 hour ago, Hinzelmann said:

Stiamo parlando di una coppia omo-lesbo che ha fatto dei figli, ma lui intratteneva rapporti sessuali con minorenni ( e fin qui si potrebbe accettare ) e lei con la figlia-bambina

E tuttavia la Bradley ha scritto molti romanzi lesbici, lui un saggio sulla pederastia greca

Certo è più disturbante l'abuso sulla figlia, ma non vorrei soprassedere nemmeno sui reati sessuali del marito sui figli altrui. 

1 hour ago, Hinzelmann said:

Tuttavia non possiamo cancellarli, esistono...

Molto sfocati, nascosti dalle nebbie di Avalon...certo io che li conosco poco ora non sento una gran voglia di leggerli 😅 

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5 minutes ago, schopy said:

Certo è più disturbante l'abuso sulla figlia, ma non vorrei soprassedere nemmeno sui reati sessuali del marito sui figli altrui. 

Credo che il punto sia la difesa della Murgia dell'opera di un'autrice icona del femminismo,

un po' come chi ci chiede di valutare il Montanelli giornalista e storico a prescindere dalla sua biografia.

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11 minutes ago, Almadel said:

Credo che il punto sia la difesa della Murgia dell'opera di un'autrice icona del femminismo

...mettiamola così: guardo ancora i film di Roman Polanski, che continuo a ritenere un grande cineasta, non credo apprezzerei una sua pellicola in cui facesse più o meno esplicita apologia di reato su minori 😊 

 

Non conosco Bradley, nel senso che non ho mai letto i suoi fantasy; nemmeno io credo che i suoi libri vadano messi al rogo comunque.

Edited by schopy
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Hinzelmann
58 minutes ago, schopy said:

non vorrei soprassedere nemmeno sui reati sessuali del marito sui figli altrui. 

Mi sono espresso in modo sintetico, certamente per il reato per cui Lui è stato condannato ( è morto durante la carcerazione ) trattandosi di un 12nne non è il caso di soprassedere neanche alla luce della legislazione italiana, questo reato fu compiuto fra la separazione ed il divorzio dei due, tuttavia la Bradley viveva nella stessa strada intratteneva ancora rapporti con lui e sapeva dal 1964 che lui aveva ripetuti rapporti con minorenni, uno noto con un 14nne mentre convivevano ed altri neanche lo sapremo mai.

Poi tutte queste discussioni e distinzioni sono cadute nel momento in cui siamo venuti a sapere - dopo la sua morte - che lei in prima persona aveva abusato della propria figlia.

Non intendevo certo dire che si possono abusare i figli degli altri...

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23 minutes ago, Hinzelmann said:

Mi sono espresso in modo sintetico

Era chiaro 😂 ho scoperto che la figlia ora, comprensibilmente, osteggia il matrimonio gay e l'adozione di bambini per coppie omogenitoriali, sostenendo che tutta la cultura LGBT promuoverebbe una precoce sessualizzazione dei bambini. Una storiaccia insomma 😕

7 minutes ago, Serpente said:

Ma come Mario Mieli non è un testimonial più accettabile per il movimento LGBT italiano...

Eh, non è davvero la figura più "presentabile" con tutta quella difesa della pederastia...in quel che ho letto di suo comunque non racconta di aver avuto rapporti con bambini. Possiamo ipotizzare si sia trattato di affermazioni provocatorie da "gli anni 70 generano mostri".

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2 minutes ago, schopy said:

Eh, non è davvero la figura più "presentabile" con tutta quella difesa della pederastia...in quel che ho letto di suo comunque non racconta di aver avuto rapporti con bambini. Possiamo ipotizzare si sia trattato di affermazioni provocatorie da "gli anni 70 generano mostri".

Non si è mai macchiato di "reati" Mieli, ci mancherebbe, ma la sua morale era disgustosa e se poi pensiamo a come si è suicidato, un martire di se stesso.

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Be, il suicidio è triste ma non è una colpa; nemmeno mangiare merda è una colpa...pubblicare un testo in cui si promuove la sessualizzazione dei bambini è per lo meno "molto controverso".

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@schopy tra l'altro secondo la testimonianza della figlia pare che la madre sostenesse idee simili. Comunque c'è poco da dire: lei e il marito erano due pedofili conniventi l'uno con l'altro. Un incubo.

P.s. ma la conoscevate già o ve l'ho fatta scoprire io? 

 

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22 minutes ago, schopy said:

Be, il suicidio è triste ma non è una colpa; nemmeno mangiare merda è una colpa...pubblicare un testo in cui si promuove la sessualizzazione dei bambini è per lo meno "molto controverso".

Tutto diventa "politico" di un personaggio che ha fatto della politica la sua vita... certo, una politica controversa.

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@Hazel226 la conoscevo di nome perché mia madre era una grande fan de Le nebbie di Avalon...eviterò di raccontarle la biografia dell'autrice per non traumatizzarla. 

Edited by schopy
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Mario Mieli rientra all'interno di una dialettica sulla sessualità che con le battaglie LGBT hanno poco a che vedere.

Se oggi fosse ancora vivo non farebbe discorsi tanto diversi dai sessantenni gay odierni, non me lo vedo in prima linea per i matrimoni gay, per le adozioni, per la gravidanza surrogata o altro.
Tutto ciò sarebbe stato la negazione di un anticonformista, solo leggendolo in quest'ottica si può comprendere la idea e le sue provocazioni .

Insomma vittima di sicuro di omofobia e di se stesso, giusto ricordarlo ma ci sta che il movimento oggi lo ritenga improponibile.

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2 minutes ago, Iron84 said:

Insomma vittima di sicuro di omofobia e di se stesso, giusto ricordarlo ma ci sta che il movimento oggi lo ritenga improponibile.

Tanto da dedicare uno dei più importanti Circoli LGBT della Capitale al suo nome, che tutto era tranne che romano, era milanese DOC e pure ebreo.

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FreakyFred

Diciamo che con Lovecraft si parla di separare l'uomo dall'arte, con Mieli si tratta di separare il teorico dalla teoria, ed è un pochino più delicato farlo.

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29 minutes ago, Saramandasama said:

E del razzismo di Lovecraft, ne vogliamo parlare?

Possiamo eccepire che l'opinione aberrante sia meno grave dell'azione aberrante?

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Saramandasama
23 minutes ago, schopy said:

Possiamo eccepire che l'opinione aberrante sia meno grave dell'azione aberrante?

No!

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Hinzelmann
1 hour ago, Serpente said:

Tanto da dedicare uno dei più importanti Circoli LGBT della Capitale al suo nome, che tutto era tranne che romano, era milanese DOC e pure ebreo.

Si sarebbe potuto anche chiamare "Circolo Pappalardo" :

Il delitto Pappalardo contribuì a rafforzare gli omosessuali romani, rendendoli più coesi e favorendo nuovi rapporti con le istituzioni. In particolare vi fu il primo tentativo di contatto con la questura e le forze di polizia, come testimoniano le parole di Bruno Di Donato, del “Fuori” romano, che sarà il primo presidente del Circolo “Mario Mieli”: «La polizia? Fa poco e male. (…) Invece di difenderci dalle aggressioni ci impauriscono e spesso ci minacciano. (…) Per questo il Fuori ha chiesto un incontro con il Questore di Roma ed ha inviato un telegramma al congresso del sindacato di polizia. Vorremmo che capissero e rispettassero le nostre scelte e facessero anche nei nostri confronti il loro dovere».

Questo delitto è stato la causa scatenante di una riorganizzazione delle varie anime del movimento gay romano che di lì a poco diedero vita ad una struttura unitaria e organizzarono una manifestazione-corteo nazionale nella capitale pochi giorni dopo l'omicidio. La reazione di sdegno e la consapevolezza di dover essere presenti politicamente nella città in modo più puntuale e organizzato, spinse i gay capitolini di varie formazioni a darsi una struttura legale: nacque nel giugno del 1983 il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”. Nel dibattito di quei giorni si discusse anche sulla scelta del nome da assegnare al Circolo, e qualcuno propose di dedicarlo a Pappalardo. Poi la decisione ricadde sul più noto e simbolico nome di Mario Mieli, che si era suicidato pochi mesi prima a Milano.

 

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3 hours ago, schopy said:

..mettiamola così: guardo ancora i film di Roman Polanski, che continuo a ritenere un grande cineasta, non credo apprezzerei una sua pellicola in cui facesse più o meno esplicita apologia di reato su minori 😊 

A me farebbe un effetto migliore se fosse la Murgia

a difendere l'opera di Montanelli e Salvini quella della Bradley.

In modo che possa sembrare una valutazione letteraria e non politica.

Se sono io ad apprezzare Lovecraft o Giovanni Lindo Ferretti o Mishima o Cioran

fa un effetto diverso che se vengono apprezzati da Giusva Fioravanti.

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On 6/4/2020 at 4:09 PM, schopy said:

@Hazel226 la conoscevo di nome perché mia madre era una grande fan de Le nebbie di Avalon...eviterò di raccontarle la biografia dell'autrice per non traumatizzarla. 

Dovresti, invece! È giusto che sappia che non ci si può fidare degli scrittori.

Leggi libri scritti da donne, mi dicevano, non essere sessista, mi dicevano. Leggi la Bradley, leggi la Rowling, vedrai che non ti deluderanno.

 :gh:

(I'm just kidding...)

P.s. Convivo comunque col sospetto che chi riesce a dividere con disinvoltura l'opera dall'autore lo faccia perché in fondo non si sente così tirato in causa dalle malefatte dell'autore. Ad esempio è più probabile che una persona vittima di razzismo mal tolleri l'autore razzista piuttosto che una persona che il razzismo non l'ha mai subito. Insomma, quando qualcosa non ci tocca personalmente è più facile fare i superiori. Non me ne vogliate.

Edited by Hazel226
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