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Quanto l'omosessualità influenza la vostra vita?


Lum

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[modbreak=yrian]Segnalo i topic correlati: Quando e come vi siete scoperti omosessuali?, Omosessuali si nasce o si diventa?, Identità omosessuale, Omosessuali migliori degli etero?, Autoghettizzazione[/modbreak]Idea "rubata" dal blog di Sweet, ma l'argomento mi sembra interessante per una conversazione più ampia:L' "essere omosessuale" è il fulcro della nostra vita? Quello che facciamo, che leggiamo, chi frequentiamo, in che misura è determinato dal nostro essere omosessuali?Nel mio caso, scoprire di essere lesbica non ha cambiato di molto la mia vita, dal punto di vista delle persone che frequento o delle cose che faccio. Mi sono accorta però che sto sviluppando quella che potrei definire "coscienza di classe", nel senso di essere più attenta alla condizione omosessuale, e di voler conoscere meglio altre persone nella stessa situazione, che poi è uno dei motivi per cui mi sono iscritta qui.

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premettendo che io sono bisex...

a me non è cambiato nulla...

ammetto che alcune cose sono cambiate... come Lum mi interesso di più al mondo omosessuale cercando notizie e cose simili... ma per il resto non mi è cambiato nulla... faccio le cose che ho sempre fatto

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alysonmichelle

Credo che se l'essere omosessuale influenzasse la tua vita in pieno allora diventerebbe una forma di schiavismo del proprio essere.

 

Io personalmente non ho mai cambiato le mie abitudini o le mie conoscenze solo per il semplice fatto di essere leccaciuffa. Infondo essere gay non significa essere schiavi di una religione o di un credo mistico, come spesso qualcuno dice è come l'essere "mora" e non credo di certo che se uno è moro influenzi la sua vita a riguardo.

 

Certo è che magari ci si interessa di più a determinati argomenti come film a tema o il conoscere persone "come te" ma questo credo capiti a chiunque abbia un senso della vita intorno a sè.

Infondo se non ci documentiamo su cosa siamo, su quello che potremmo essere e su ciò che i nostri antenati furuno che senso avrebbe stare ancora qui?

Vivremmo in un mondo pieno di menefreghisti egocentrici a non finire

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quoto alyson!! è normale tentare di cercare persone come noi...

ma questo penso valga in tutti i campi...

se a me piacciono i fumetti è normale che cerco persone come me che li leggono...

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Guest Irish Dragon

Mi ha "influenzata" nell'aprire la mente a nuovi campi, nuove amicizie o relazioni, nuove informazioni, nuovi punti di vista... non è il fulcro della mia vita, ma è sicuramente una parte interessante :)

Poi scrivendo su vari versanti, ho preso ispirazione proprio da tante situazioni legate al mondo omosessuale, magari per scrivere, raccontare o semplicemente parlarne... d'altronde è la componente con la quale facciamo i conti più spesso volendo, perché riguarda sfere quasi sempre importanti per la vita di ognuno\a di noi.

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Argh Lum ma mi rubi commenti al blog se sposti la discussione quaaaa :) [e comunque il credit va a Wythe, ha iniziato lei... :D]

Comunque copio-incollo quello che avevo postato lì...

 

Non so quanto sono d'accordo col fatto che essere gay non è il centro della vita di un omosessuale, perché per me probabilmente lo è, molta della mia vita, dei miei rapporti con le altre persone, ecc, sono inevitabilmente influenzati dal mio essere gay... chi scelgo di frequentare, i libri che leggo, i film che guardo, le mie idee religiose. Probabilmente se vivessi in un altro paese dove essere gay è considerata a tutti gli effetti una cosa "normale" forse non mi farei tutti questi problemi, ma per come stanno le cose adesso la maggior parte della mia giornata è volta ad "attività gay" come leggere libri/articoli riguardanti quel mondo o parlare su internet con altre persone di quel tipo di problematiche.

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beh si secondo me è normale essere un pò condizionate dal fatto di essere omosessuali...

io ho conosciuto molta più gente omosessuale... e cerco di interessarmi molto di più a questo mondo!! e come dice aly sono molto più interessata a film di questo tema ecc..

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Credo che l'essere omosessuale (o meglio, l'accettare di esserlo) non abbia affatto condizionato la mia vita. Le persone che frequento son sempre le stesse, i libri che leggo e i film che guardo anche. In un certo senso ero già informata, e mi informavo, sulla condizione gay, come simpatizzante e amica di altri omosessuali. Non credo di interessarmene di piu' o di prendermela molto piu' a cuore in fondo; la scelta religiosa non è stata minimamente influenzata da questo avendo io deciso intorno ai dieci anni che il cristianesimo non è decisamente nelle mie corde.

 

Semmai l'unico condizionamento che riesco a trovarci è il fatto che alcune persone, effettivamente, non le frequenti piu' per loro rifiuto della situazione.

La mia vita non è cambiata in funzione delle mie tendenze sessuali, è cambiata in funzione dell'umanità che mi circonda... e quello capita a tutti, etero od omosessuali che siano.

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non sarà il fulcro della mia vita ma sicuramente è qualcosa che ha lasciato il segno.

 

non starò a dire che "la mia personalità sarebbe stata identica anche da etero" perché direi un'idiozia. poi certo, non frequento locali o persone omosessuali ma è una scelta personale che credo prescinda l'orientamento.

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Ma scusate.. se siete cosi come siete ora è anche perchè siete gay! O avete anche avuto la possibilità di sapere come sareste stati se non foste stati gay? Quindi come fate a dire che il vostro essere omosessuali non ha determinato in gran misura il vostro modo di vivere, di essere e di porvi nel mondo se questo è comunque insito in voi fin dal giorno della vostra nascita?

Nel mio caso credo che sia esattamente il fulcro della mia vita e da quando ho preso coscienza di essere gay ho capito che questo mio lato mi ha sempre influenzato, a partire dall'infanzia. Ho sempre preferito ascoltare certa musica, fare certe conoscenze, vedere certe cose.

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alysonmichelle
Ma scusate.. se siete cosi come siete ora è anche perchè siete gay! O avete anche avuto la possibilità di sapere come sareste stati se non foste stati gay?

 

Ma se tu la metti da un punto di vista "non sono mai stato cosà, è logico che sia così" allora ti appoggio.

 

Ma ti correggo nel dirti che il scoprirsi omosessuali non capita a tutti durate l'adolescenza o ancor prima. Molti si scoprono gay anche in età avanzate (poi io non so come funzioni, a 4 anni sapevo già di appartenera alla compagnia quindi per me non parlo) e non credo che la loro vita sia stata influenza dall'essere gay.

 

Ma, e qui mi riallaccerei a quello che ha detto Sweet (oddio non so più come chiamarti, sto impazzendo :shock: ), se tutti noi avessimo vissuto sin da piccoli in una civiltà che considera i gay "normali" adesso non staremmo neanche qui a porci il problema.

Io fortunatamente sin da piccola ho avuto una visione del gay come qualcosa di normale (visto che mia madre è bisessuale) quindi non mi sono posta molto il problema di vivere la mia vita in funzione al mio essere leccaciuffa.

 

Sarebbe un po come fare questa domanda ad un eterosessuale. Cosa ti risponderebbe?

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Secondo me nessuno si "scopre gay". Uno prende coscienza di esserlo, perchè per me è una cosa insita dalla nascita in ognuno di noi.

 

Quindi il problema che hai detto te secondo me non si pone nemmeno :)

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Ecco, avevo fatto un ragionamento in proposito nel topic delle etichette... Lo amplio qui.

 

Io sono omosessuale. Ok. E' così che io mi presento alla gente? No. E' il mio lavoro, essere omosessuale? No. E' forse un hobby? No. Forse le mie azioni, i miei pensieri, le mie idee sono tutte dovute al fatto che io sia gay? No. La mia omosessualità conta nè più nè meno del fatto che sono basso, o che sono miope, o che sono ateo o che sono un inguaribile ottimista.

 

Pensare che l'omosessualità sia il centro dell'esistenza di una persona è un ragionamento da etero ignorante. Noi lo sappiamo, che abbiamo qualità, difetti e caratteristiche come tutte le persone del mondo, quindi non vedo perchè presumere che un dato come le tendenze sessuali possa essere di importanza superiore al colore dei capelli o ai gusti artistici. Solo gli etero pensano che la nostra unica qualità sia fare sesso con persone dello stesso sesso.

 

Poi, per quanto mi riguarda, l'unica influenza sulla mia vita dovuta alla "scoperta" dell'omosessualità è stato iscrivermi a questo forum e interessarmi più approfonditamente a questa parte di me. :)

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Secondo me nessuno si "scopre gay". Uno prende coscienza di esserlo' date=' perchè per me è una cosa insita dalla nascita in ognuno di noi. [/quote']Secondo me le due cose che hai detto indicano esattamente lo stesso avvenimento Fil, non stiamo a sottilizzare sulle parole che uno usa...

Comunque mi sa che dopo pochi post siamo già finiti fuori tema... almeno sul mio blog il discorso non era "in che modo l'essere omosessuale ha condizionato la vostra vita?" bensì "è giusto che per un omosessuale l'essere omosessuale sia il fulcro della sua vita?" Forse per molti di voi le due domande si equivalgono, ma per me sono due discorsi molto diversi...

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alysonmichelle

Comunque mi sa che dopo pochi post siamo già finiti fuori tema... almeno sul mio blog il discorso non era "in che modo l'essere omosessuale ha condizionato la vostra vita?" bensì "è giusto che per un omosessuale l'essere omosessuale sia il fulcro della sua vita?" Forse per molti di voi le due domande si equivalgono' date=' ma per me sono due discorsi molto diversi...[/quote']

 

C'hai ragione, le due cose sono distintamente differenti ma se per uno l'essere omosessuale non condiziona la propria esistenza di conseguenza non è neanche giusto.

In quanche modo sono fondamentalmente correlate le due affermazioni (sempre che sia falsa la seconda)

 

Pensare che l'omosessualità sia il centro dell'esistenza di una persona è un ragionamento da etero ignorante.

 

Non posso far altro che quotare.

 

Non a caso l'altra sera ho incontrato un amico di una mia amica che ha iniziato a farmi mille domande sul come due donne possano fare l'amore, su come due donne possano stare insieme, su quello che io faccio durante il giorno, su quello che mangio, su quello che leggo, su quello che guardo.

Dopo un po stavo per strippare e tirargli una sediata in testa (grazie a Dio ho un self-control da far invidia a molti :) )

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Scusate, forse ho interpretato io male il topic, ma credo che l'idea iniziale fosse capire se il prendere conoscenza della propria sesualità abbia influenzato le nostre amicizie, le nostre letture e cose cosi' (o no?).

 

 

Riguardo all'omosessualità come centro dell'esistenza di una persona...

 

Ci sono omosessuali per cuo l'omosessualità diventa veramente il fulcro della vita, diventano attivisti, non leggono nulla che non sia scritto da omosessuali o presunti tali, frequentano solo ed esclusivamente omosessuali, cercano in tutto cio' che vedono segni di accettazione o non accettazione per gli omosessuali; che poi questo sia, dal mio punto di vista, un segno di autoghettizzazione è un'altro conto.

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Ma scusate.. se siete cosi come siete ora è anche perchè siete gay! O avete anche avuto la possibilità di sapere come sareste stati se non foste stati gay? Quindi come fate a dire che il vostro essere omosessuali non ha determinato in gran misura il vostro modo di vivere' date=' di essere e di porvi nel mondo se questo è comunque insito in voi fin dal giorno della vostra nascita?

Nel mio caso credo che sia esattamente il fulcro della mia vita e da quando ho preso coscienza di essere gay ho capito che questo mio lato mi ha sempre influenzato, a partire dall'infanzia. Ho sempre preferito ascoltare certa musica, fare certe conoscenze, vedere certe cose.[/quote']

 

Come non quotarti, avrei voluto dirlo io ma leggendo il thread ho trovato già il tuo post perfetto.

Io credo che il prendere coscienza di essere gay sia solo un comunicare ciò alla propria coscienza... ma dentro di noi lo sappiamo già.. solo magari non siamo pronti a prenderne atto.

E quindi il nostro modo di comportarci, le nostre scelte sulle compagnie, il nostro modo di pensare sia sempre stato lo stesso e non sia cambiato quando la parte più esterna del proprio essere ne ha preso atto.

 

spero di non essere stato troppo contorto..

 

ciao

Marco

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Scusate' date=' forse ho interpretato io male il topic, ma credo che l'idea iniziale fosse capire se il prendere conoscenza della propria sesualità abbia influenzato le nostre amicizie, le nostre letture e cose cosi' (o no?).[/quote']

No, appunto... l'idea era totalmente diversa ed era che forse le rappresentazioni nei media degli omosessuali sono malriuscite, perché si tenta di far credere che un omosessuale pensi solo ed esclusivamente al suo essere omosessuale, mentre nella realtà non è così e l'omosessualità è solo UNA delle tante sfaccettature che compongono quella persona.

 

Cito il commento di Wythe che ha fatto partire il tutto:

io sono perplessa perché non c'è modo,in anni ed anni di letteratura e film,di dare ai gay e alle lesbiche un'immagine vera di quello che siamo,e cioè di persone normali.Quando si tratta la tematica gay sembra che l'essere gay sia il fulcro della vita di un omosessuale,mentre la centralità che do io al mio essere gay è la stessa che da un etero al suo essere attratto dall'altro sesso.Forse è questo che fa fallire i tentativi di portare la problematica sul grande schermo o nella letteratura.

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Capito...

e son d'accordo con withe.

 

Il problema pero' è che è vero che esistono anche gay che danno alla loro condizione di omosessuale una connotazione di totale centralità nella loro vita, quasi che il proprio orientamento sessuale sia quasi una religione da seguire.

(per libri film e similia, allargando un poco il topic... semmai li il problema è che o son prodotti/sceneggiati/scritti da etero, o che quando lo sono da omosessuali si tende a volerci infilare tante di quelle tematiche, il tutto quasi per dire: "vedete quanto soffriamo e quanto sia ingiusto" che alla fine ci si ritrova a vedere omosessuali che, per l'appunto, sembrano non essere 'normali')

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U.u secondo me immancabilmente e inevitabilmente l'essere gay ha influenzato parecchio se non totalmente la mia esistenza:i miei gusti,gli argomenti....soprattutto il mio carattere,la corazza che mi sono fatto,è a causa della mia omosessualità e della stronzaggine di certa gente se il mio carattere si è forgiato in un certo modo.....se sono più maturo di molti miei coetanei e via dicendo....e da qui è tutto un concatenarsi...quindi penso di si...l'essere omosessuale ha cambiato totalmente la mia vita ed è diventato il fulcro di essa

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Io penso che bisogna distinguere tra la condizione del gay dichiarato e quello del non dichiarato...

A me non conviene proprio fare coming out in questo momento e in pratica mi sento di vivere quasi una doppia-vita, soprattutto ora che ho un ragazzo fisso da quasi un anno e mezzo. Di conseguenza faccio molte cose di nascosto e sono costretto a raccontare bugie a tutti... Cosa che a volte mi fa star male e mi pesa perchè io di natura sono molto diretto e spontaneo. Ed è anche per questo che non approfondisco mai le mie amicizie con persone etero... Non mi piace nascondermi e mentire ma sono costretto.

Date queste premesse risulta ovvio che la mia vita è totalmente condizionata dal mio essere gay

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uhm allora forse il discorso verte anche sulla questione della visibilità. nel senso che finché un film verrà acclamato o citato come "a tematica omosessuale" allora vi sarà sempre una sottile distinzione dal resto dei film, rendendolo quindi diverso. di conseguenza, qualunque cosa riguardi la "tematica omosessuale" (vita, orientamento, arte, etc) sarà un gran fulcro per chiunque ne faccia parte.

 

il discorso è un po' contorto.

ma sono le 4,30 abbiate pietà.

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L'orientamento sessuale è solo un aspetto della vita e della personalità di un essere umano, fattori esterni fanno sì che questo aspetto venga messo fortemente in risalto nel caso si sia gay o bisex, a causa dei noti pregiudizi, che fanno sì che uno reagisca enfatizzando la propria natura gay, facendo dell'identità gay un blasone di cui andar fieri, una bandiera di libertà e indipendenza, di maggiore consapevolezza di sè. Se tutti accettassero l'essere gay e le coppie gay come una innocua parte della diversità umana, senza omofobie e isterismi da una parte e senza eccessi di ostentazione da parte di alcuni di noi, probabilmente l'identità gay cesserebbe di essere un punto focale. Io leggo di tutto, e non mi limito agli autori a tematica gay, per carità, sarebbe un restringere eccessivamente il proprio ambito di letture (l'unico autore a tematica gay che mi ha conquistato ed entusiasmato come lettore è stato,finora, Ethan Mordden con la sua serie dei "Buddies")

Tornando all'identità gay, la "focalizzazione" è più una giusta reazione a comportamenti altrui che una scelta nostra, IMO

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Ci sono omosessuali per cuo l'omosessualità diventa veramente il fulcro della vita, diventano attivisti, non leggono nulla che non sia scritto da omosessuali o presunti tali, frequentano solo ed esclusivamente omosessuali, cercano in tutto cio' che vedono segni di accettazione o non accettazione per gli omosessuali; che poi questo sia, dal mio punto di vista, un segno di autoghettizzazione è un'altro conto.

 

anche io penso che questo sia un segno di autoghettizzazione!! cosa non condivisa da me...

non sopporto quei gay che lottano tante per avere la parità.. per essere considerati-giustamente- persone normali e poi si ghettizzano nel loro mondo frequentando solo gay e locali a tematica omosessuale...

è troppo bello"cullarsi" in un mondo dove tutti ci accettano...

perdiamo la forza di fronteggiare le vere avversità della vita reale e della società...

 

l essere omosessuale non deve diventare il flucro dominante della nostra vita...

io la vedo così...

deve essere una caratteristica importante ma non dominante

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Ci sono omosessuali per cuo l'omosessualità diventa veramente il fulcro della vita' date=' diventano attivisti, non leggono nulla che non sia scritto da omosessuali o presunti tali, frequentano solo ed esclusivamente omosessuali, cercano in tutto cio' che vedono segni di accettazione o non accettazione per gli omosessuali; che poi questo sia, dal mio punto di vista, un segno di autoghettizzazione è un'altro conto.[/quote']

Sono della tua stessa idea. Del resto le tendenze sessuali non dovrebbero condizionare la vita (extra sessuale) di una persona, che essa sia omosessuale o eterosessuale... Una presunta diversità (generale), se eccessivamente manifestata si fa fastidiosa e quindi è quasi logico che si tenda ad opprimerla.

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Personalmente ho trovato "lo scoprirmi gay" un punto a favore. Ho cominciato a percepire il mondo e le cose da un altro punto di vista. Non devo tutto ciò al fatto che mi piacciono i ragazzi, quanto al fatto che è coinciso con un altro avvenimento importante della mia vita.

Ma per rispondere alla domanda, non credo che il mio essere gay influisca sulla mia vita, in fondo mi piacciono le stesse cose di prima, le passioni sono sempre le stesse...e il mio carattere...il solito. Diciamo che l'essere gay ha fatto emergere altri lati del mio carattere che hanno modificato, e non cambiato, gli altri. Mi sento diverso, ma più forte, perchè è già un traquardo ammettere di essere omosessuale, il grande passo prò arriva quando si ha il coraggio di dirlo in faccia alle persone nella vita di tutti i giorni e non solo a persone che incontri una volta ogni mai.

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  • 3 months later...
†Isa_92†

non per essere ripetitiva ma...come vivete la vostra omosessualità? (parlo anche con i bisessuali ovviamente)

Intendo dire: ad esempio, voi ragazze/ragazzi come vi vedete in confronto alle/agli altre/i ragazze/i eterosessuali? In cosa, esattamente vi sentite diversi?

Per voi l'omosessualità si limita solo ad un gusto sessuale, o (come credo che sia) è qualcosa che va ben oltre le proprie tendenze sessuali?..qualcosa che rappresenta il vostro modo di essere?..raccontate!

E' una cosa molto soggettiva, perciò chiedo il parere di ognuno di voi...

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ahahah domanda da un milione di dollari XD

Per non essere banali e rispondere sempre le solite cose...ho capito che la propria sessualità non è qualcosa da accettare e basta. Sono necessarie successive rielaborazioni per meglio poter comprendere questa parte di se e accettarsi sempre di più...personalmente la mia omosessualità la vivo come una normale variabile della mia persona, che su di essa ha un'influenza relativa seppur centrale...certo questo non significa tenere i due mondi separati...ma semplicemente di essere consapevoli di essere portatori di un'altra "normalità"...non so se mi spiego...

Poi posso dire di essere stato fortunato perchè tutte le persone alle quali ho detto della mia omosessualità sono state in grado di capirmi e starmi vicino nei momenti difficili...penso di aver superato i miei periodi più difficili...al momento...

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