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Quanto l'omosessualità influenza la vostra vita?


Lum

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Bella domanda! Alla prima parte del quesito non saprei proprio rispondere,ma per la seconda ti dico che essere omosessuali secondo me va ben oltre il semplice gusto sessuale. Sono d'accordo con te,mi piace vedere questa situazione come un modo di essere.

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Aladdinsane87

sicuramente essere gay per me significa avere una mentalità e una sensibilità diversa da quella etero..non so spiegarlo, ma mi sento diverso dai miei amici eterosessuali da molti punti di vista (sesso a parte)..il modo di guardare le cose e di giudicarle, le reazioni...tutto..

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quoto con alddinsade...

Essere gay per me non si limita a fare sesso con un uomo.....molte cose vengono viste in chiave diversa.

La mia sessualita la vivo bene.....però da qui a dire che rappresenta tutto il mio modo di vivere è un pò troppo! Non è che tutto quello che faccio, lo faccio perchè sono gay. Ovvio però che certe scelte vengono automaticamente cambiate o scartate......

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cambiapelle

quoto praticamente tutto quelloche e' gia' stato detto.

ora come ora posso dire di vivere la mia omosessualita' in maniera praticamente identica a come un etero vive la sua eterosessualita, certo la strada e' stata lunga e faticosa ma ad un certo punto capisci che stare a compiangerti continuamente chiedendoti quali malefica sciagura ti si e' abbattuta contro non serve a nulla.

comunque e' indubbio che essere gay tocca piu' punti di una persona, non solo il sesso (purtroppo molte persone credono il contrario) ma le varie sfere da quelle sociali, emotive, sentimentali etc etc.

ma dire che siamo diversi e' incorretto (sempre meglio di essere chiamati froci, ma credo che il principio sia lo stesso) infatti nessuno e' uguale all'altro, neanche noi siamo uguali a noi stessi a distanza di annni.

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ma dire che siamo diversi e' incorretto (sempre meglio di essere chiamati froci, ma credo che il principio sia lo stesso) infatti nessuno e' uguale all'altro, neanche noi siamo uguali a noi stessi a distanza di annni.

 

Quoto questa frase di cambiapelle e aggiungo..

 

All'inizio credevo di essere diverso, diverso dalla massa, e questo per me era un problema, un dramma.

Poi grazie a dio ho capito che essere diverso dalla massa non è essere gay, è avere la testa sulle spalle e utilizzare il proprio cervello.

 

Ovviamente l'essere omosessuale non vuol dire essere solo attratti dallo stesso sesso.

Non mi sento di dire che essere omosessuale voglia dire essere più sensibili più questo e meno quell'altro come una lista della spesa, non mi sento di dirlo perchè, sia tra gli omosex che tra gli etero, ci sono soggetti  dotati di più o meno intelligenza, buon senso e sensibilità.

Questo.. alla fin fine.. si riallaccia con quanto detto prima.. siamo tutti diversi, meno male, e dare un taglio netto tra etero e omo non mi pare la cosa corretta.

 

Certo.. forse è più probabile che un gay (quanto odio le etichette) sia più sensibile o più 'aperto', ho detto 'è probabile' non: 'certamente'.

Questo può essere dovuto al fatto che è più facile che ci si sia dovuti scontrare con una realtà, che poi mi sento più di definire fiction, che non ci appartiene.

 

ciao,

Marco

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cambiapelle

permetterei di aggiungere che forse il fatto che taluni di noi siano dotati in una notevole sensibilita' e' collegato al fatto che noi, piu' di altri  abbiamo dovuto  lottare(e lottiamo) contro regole imposte, e ignoranza varia. spesso i nostri corpi sono pieni di ferite (gli etero non hanno alcun bisogno di lottare perche' il loro essere e' universalmente riconosciuito) e non sempre si rimarginano.

 

con tutto quello che certa gente ci fa passare il fatto di essere ''piu' sensibili'' e' il meno che ci puo' capitare!

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The Death Angel

francamente, devo al mio essere gay la mia capacità di elaborare e pensare in profondità: è da quando sono molto piccolo che penso in continuazione, mi autoanalizzo, mi autocritico, elaboro mie supposizioni che poi verifico, insomma, se fossi stato "come gli altri" (e comunque ora che sono un po' cresciuto mi vedo esattamente come gli altri) probabilmente sarei stato un ragazzino spensierato che giocava a pallone e non pensava ad altro. non che ci sia nulla di male, anzi, per molto tempo ho desiderato essere quel ragazzino spensierato, ora però mi riscopro alle volte a percepire le cose un secondo prima delle persone che mi circondano, e forse anche in modo migliore. non mi sto vantando, semplicemente per me essere gay non è andar dietro a un bel ragazzo e basta: è anche avere una piccola dose in più, rispetto agli altri, di ponderazione, e anche di apertura mentale

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io mi setno identica, in tutto e per tutto, agli eterossessuali, ai miei amici e i miei conoscenti, almeno finchè qualcuno non fa notare che sono diversa...

Credo che la diversità sia proporzionale a quanto gli altri ce la fanno vivere e pesare, ma non sono io ad essere diversa, sono alcuni che mi vedono cosi'.

Vivere normalmente, baciare la mia ragazza alla fermata dell'autobus, sentirmi spesso come parte di una minoranza e scoprire che si puo' essere pestati a sangue solo per aver trovato qualcuno da amare e volerlo mostrare al mondo mi hanno insegnato quanto realmente valgano tutti quei sentimenti positivi e tutte quelle azioni generose e gentili che alcuni esseri umani riescono ad avere verso gli altri.

Quindi si, forse sono diversa, ma solo perchè non odio.

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voi ragazze/ragazzi come vi vedete in confronto alle/agli altre/i ragazze/i eterosessuali? In cosa, esattamente vi sentite diversi?

 

non mi sento diversa in niente.. sono uguale ad ogni altra persona sulla faccia della terra solo più figa  :asd:    :sbav:

 

Per voi l'omosessualità si limita solo ad un gusto sessuale, o (come credo che sia) è qualcosa che va ben oltre le proprie tendenze sessuali?..qualcosa che rappresenta il vostro modo di essere?

 

l'omosessualità come l'eterosessualità non si limita al semplice gusto sessuale.. ma si estende principalmente ai sentimenti che ognuno prova per una persona dello stesso sesso o del sesso opposto..

 

non so se rappresenta il mio modo di essere.. però l'omosessualità fa parte di me e preferisco viverlo nel migliore dei modi piuttosto che nascondermi..

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Aladdinsane87

non ho detto che abbiamo più sensibilità e meno altro! :asd:

ho detto che è diversa...dalla sessualità partono molte cose...quindi anche la mentalità cambia...poi è normale che anche tra gay si è diversi..siamo esseri umani non giocattoli fatti in serie (pensavo fosse scontato! :sbav:)

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The Death Angel

non ho detto che abbiamo più sensibilità e meno altro! :asd:

ho detto che è diversa...dalla sessualità partono molte cose...quindi anche la mentalità cambia...poi è normale che anche tra gay si è diversi..siamo esseri umani non giocattoli fatti in serie (pensavo fosse scontato! :sbav:)

 

non è l'essere gay infatti che ha come optional costante quello di donare sensibilità: il fatto è che essere gay porta a percorrere una strada quasi mai facile verso l'autoaccettazione e l'accettazione (e non solo), quindi è normale che uno sviluppi un grande senso di 'giustizia' e una grande sensibilità

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Io vado matto per la mia omosessualità!

Credo sia una delle cose migliori che mi sia capitata!

 

Quando vedo i miei coetanei eterosessuali incastrati in relazioni con persone che non li capiscono e che loro non capiscono, ringrazio la mia natura che ha voluto separarmi precocemente dall'amore delle donne.

 

Vedo la noia negli occhi di lei quando lui guarda la partita, lo sento sbuffare di fronte alle vetrine; ascolto i mille ricatti emotivi, vedo gli incomprensibili sacrifici e le censure della loro vita. Ogni abbandono diventa un fallimento. La propria identità sessuale è una gabbia; il proprio erotismo un segreto e una colpa agli occhi dei figli e della società.

 

Penso a me e al mio ragazzo che scavalchiamo i muri e saliamo sugli alberi per rubare la frutta. Mi vedo mentre giochiamo a biliardo. E dormiamo in stazione. E ci scambiamo i vestiti. E ci ubriachiamo nel parco. E facciamo tutte quelle cose che i nostri amici etero fanno tra loro e da cui le loro ragazze sono escluse: i pensieri, i segreti, le volgarità, le avventure.

 

Amare il proprio miglior amico: rimettere insieme quelle due parti del sentimento che l'eterosessuale tiene divise.

 

Come se non bastasse ammantiamo di eroismo questo nostro amore, che rende la società cattiva quella fiaba di cui siamo protagonisti!

Essere diversi dagli altri ed esserlo in due; fondare la normalità sui nostri sentimenti! Cosa può esserci di meglio?

 

Non saremo mai come la Mamma e il Papà: bambini perduti nell'Isola Che Non C'è, sciolti dai loro errori, impossibili da compararsi; ma allo stesso tempo maturati in fretta da una consapevolezza segreta, da un'ansia di indipendenza, da un'autocoscienza profonda.

 

Abbiamo la Maturità senza il Dovere e la Libertà senza il Diritto: ci sembra di vivere veramente un amore oltreumano....

 

Direi che vivo la mia omosessualità piuttosto bene  :sbav:

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cambiapelle

almadel, gia' sento di amarti :sbav: se leggesse il mio ragazzo  :asd:

 

il punto e' che hai riassunto (si fa per dire) il mio pensiero. ora siamo felici, credo che ce lo siamo meritati.

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†Isa_92†
ma dire che siamo diversi e' incorretto (sempre meglio di essere chiamati froci, ma credo che il principio sia lo stesso) infatti nessuno e' uguale all'altro, neanche noi siamo uguali a noi stessi a distanza di annni

Non intendevo assolutamente dire che un omosessuale sia diverso da un etero,ma mi sembra normale confrontarsi con chi ci è intorno, come un etero si confronta con un gay, o chi è timido si confronta con una persona molto solare ed estronversa, o con una persona timida ma estronversa, o con una timida come lui...è normale farlo, con ogni banale cosa, infatti ho chisto il parere di tutti, perchè è indubbiamente diverso...

Ed è anche ovvio che siamo TUTTI diversi...il mondo è bello perchè è vario, se poi la società non lo accetta, è un altro discorso.

Oggi per essere ok devi essere come tutta la massa, anche nelle cose più banali, faccio l'esempio dei vestiti ( parlando nel mondo dei giovani, ma è un esempio che si ritrova in molte altre cose) se uno, non vuole vestirsi come altri miliardi di ragazzi, quindi con uno stile tutto sia, "è fuori moda", "è out" etc, mentre per essere cosiderato originale, dovresti essere uguale a tutti gli altri...

Dov'è finita la bellezza della diversità? dell'originalità?...niente...

almadel non tutti gli etero sono così ma sono daccordo con te..

Quoto!

Boh, per me l'omosessualita' è un valore aggiunto.

Intendi dire che ti reputi uguale ad un eterosessuale (ovviamente con le tue caratteristiche, il tuo carattere etc) e che quindi "l'omosessualità" è "un valore aggiunto"? XD

Non ho capito esattamente cosa vuoi dire...

 

Moltissime persone dicono che "hanno un sacco di amici gay che sono molto più sensibili, dolci e simpatici di altri etero..." secondo me è una cavolata dire così, perchè è tutto soggettivo...

permetterei di aggiungere che forse il fatto che taluni di noi siano dotati in una notevole sensibilita' e' collegato al fatto che noi, piu' di altri  abbiamo dovuto  lottare(e lottiamo) contro regole imposte, e ignoranza varia. spesso i nostri corpi sono pieni di ferite (gli etero non hanno alcun bisogno di lottare perche' il loro essere e' universalmente riconosciuito) e non sempre si rimarginano.

Anche questo, secondo me dipende, da come chiunque viva questa "lotta" che forse in alcuni casi non c'è stata...

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Mah.. quando leggo argomenti come questi mi viene sempre da sorridere. Forse perchè io non mi ritengo nè diversa nè normale, non vivo pensando 24 ore al giorno alla mia sessualità, non agisco pensando "Ma se sono bsx, devo fare così"..

La sessualità è importante e fa parte di me e del mio intimo, non si può scindere nè analizzare.. la vivo bene nel momento in cui ho un partner e sono felice; la vivo bene nel momento in cui sono da sola e sono felice.

 

Mi sento solo.. io.

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La mia omosessualità è un chiodo fisso, è il pensiero che faccio quando il mio cervello è in stand-by e non ha altra cosa a cui pensare. E' quasi il mio rifugio, il mio essere diversi, qualcosa che mi porterà ad avere una vita molto diversa da quella dei miei amici, quindi qualcosa di innovativo, fuori dagli schemi e quindi affascinante.

 

Secondo me essere gay aiuta molto nell'adolescenza a diventare una persona matura... perché com'è già stato detto, si hanno molto più cose a cui pensare. Guardo i miei coetanei: i loro unici pensieri sono "giocare a calcio", "che cosa faccio stasera", "guarda che gnocca" ecc, e sembrano incapaci di fare un ragionamento astratto o una discussione seria. Certo, non sono tutti così... però la gente che "sa pensare" ha sempre e comunque alle spalle qualche esperienza che la rende molto diversa dagli altri.

 

Mi spiace di essere il primo a non essere d'accordo con Almadel =P tra un ragazzo e una ragazza può esserci un'intesa anche maggiore che tra due ragazzi... personalmente io con una mia amica ho un'intesa straordinaria... ci capiamo alla perfezione, ci completiamo le frasi, facciamo le stesse cazzate e soprattutto abbiamo tra di noi una enorme sincerità, che arriva a dire, se necessario, "come confidente hai iniziato a starmi sui coglioni", e la capacità di accettarlo come una critica costruttiva e senza incazzarsi.

 

Se si riesce a stringere con una persona del sesso opposto un legame come questo, è fatta! Perché donne e uomini hanno spesso due modi diversi e complementari di vedere le cose, e quindi le proprie opinioni possono sempre essere messe in discussione.

 

Morale: è molto diversa l'esperienza eterosessuale da quella omosessuale, ma non riesco davvero a reputarne una migliore dell'altra.

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Caro Odisseo,

io non dubito affatto che con la tua migliore amica tu riesca a costruire una complicità speciale. Dubito invece che per un maschio eterosessuale questa intimità sia possibile o desiderabile.

 

E' uno strano errore credere che una coppia eterosessuale possa essere una trasposizione di Will & Grace....

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freddie mercury
Mah.. quando leggo argomenti come questi mi viene sempre da sorridere. Forse perchè io non mi ritengo nè diversa nè normale, non vivo pensando 24 ore al giorno alla mia sessualità, non agisco pensando "Ma se sono bsx, devo fare così"..
sono dello stesso parere ....io la vivo tranquillamente
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Sono molto curioso su come si riesca a vivere "normalmente" la propria omosessualità.

 

Fondamentalmente perchè il mondo intorno a me non la vive in modo per nulla "normale".

 

Ogni giorno leggo sui giornali dichiarazioni di eminenti personaggi pubblici che condannano o insultano l'omosessualità.

Io non riesco a fare finta di niente; quindi non riesco ancora a vivere "normalmente" la mia sessualità.

 

E poi, anche se non leggessi i giornali e non mi indignassi, avrei intorno a me una serie di discriminazioni o di persone (come la mia famiglia, ad esempio) che non la vivono affatto "normalmente".

 

Certo: potrei dire "me ne frego". Ma non sono proprio capace. E dall'oggettività di questi problemi alla soggettività del "pensarci sopra" il passo è breve.

 

Almeno per me.

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io ho una situazione un po particolare!!! io nn mi accetto e nn accetto la mia sessualità !!! ho provato mille volte a dirmi che sono cosi  ma nn riesco ad accettarmi , mi escludo datutto e da tutti, perche nn mi reputo all altezza degli altri con questo mio problema!!! io chiedo solo una cosa se c è qualcuno che riesce ad aiutarmi ad accettare quello che sono sono molto lieto di ascoltarlo!!! :D:rotfl::zzz:

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Sono gay...e vivo benissimo la mia sessualità. Non sono il tipo represso che si nasconde dietro la propria ombra e che fa di quest'aggettivo un debole, una carenza, un difetto. Sono convinto che gay si nasce e non si diventa, come molti continuano a sostenere. Non ne ho nessuna colpa di esserlo, semplicemente sono cosi...e se lo devo urlare? Beh nn ce ne sn problemi!

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  • 9 months later...

Io vorrei porre una domanda più radicale: l'omosessualità influenza abbastanza le nostre vite?Mi spiego con un esempio. Sabato sera, tornando a casa dopo il Gay Pride, ero giù nella metropolitana. Fino a pochi minuti prima, a San Giovanni, era bello, mi turbava, ma in fondo era 'normale', vedere gay che si abbracciavano e baciavano, 'protetti' dall'eccezionalità della situazione, dal gran numero, dal fatto che quello è un giorno speciale, una volta (sola) all'anno, un po' come le feste dell'Antica Roma in cui per un giorno erano permesse le più bizzarre azioni e scorribande (e peggio).Ero assorto nei miei pensieri e nelle emozioni suscitate dal Pride quanto mi rendo conto che accanto a me, sulla banchina della metro, ci sono omosessuali che parlano - non a bassa voce - di cose omosessuali, ragazzi e persino uomini con i capelli bianchi che sono seduti uno sulle ginocchia dell'altro, che c'à insomma intorno a me una presenza omosessuale significativa, non esibita, ma semplicemente manifestata.Mi sono allora detto che non abbiamo abbastanza coraggio. Iniziare una rivoluzione dei comportamenti. Persone di tutte le età. Creare uno spazio di 'normalità', intendo dire manifestazione di sé, manifestazione semplice, naturale, chiara e inequivoca.Io sono del parere di Almadel: l'omosessualità non è affatto considerata normale o naturale e quindi affettare una presunta ininfluenza di essa sui nostri mondi interiori ed esterni non mi convince per niente. Domando invece se possiamo sopportare di abbracciarci o tenerci la mano o flirtare pubblicamente una volta all'anno (che è, il quarto d'ora d'aria?) e non cercare di farlo di più, più spesso, sempre più spesso.Per me è da qui che deve ripartire il discorso, da cose come queste, dopo che siamo stati 300 mila insieme in una Manifestazione. E dall'altra sera mi domando: l'omosessualità influenza abbastanza la mia vita e la vita che vorrei per me e per gli altri?

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