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Letteratura omosessuale


cambiapelle

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:bua: non per risultare scortese con voi...ma siccome non ho voglia di leggermi 12 pagine(si!sono pigro!  :lol: )...mi potreste consigliare qualche libro?

allora tenete presente:non adoro leggere-ho 17 anni...per il resto scegliete voi...a me piacerebbe qualcosa sui primi amori gay....prime esperienze e incontri...qualcosa di non troppo romantico e sdolcinato...semplice e anche divertente!! :pausa::lol: :Dgrazie

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:bua: non per risultare scortese con voi...ma siccome non ho voglia di leggermi 12 pagine(si!sono pigro!  :lol: )...mi potreste consigliare qualche libro?

allora tenete presente:non adoro leggere-ho 17 anni...per il resto scegliete voi...a me piacerebbe qualcosa sui primi amori gay....prime esperienze e incontri...qualcosa di non troppo romantico e sdolcinato...semplice e anche divertente!! :pausa::lol: :Dgrazie

 

Prova i libri della collana high school di Playground:

http://www.playgroundlibri.it/libri.php?cid=5

 

Mi viene anche in mente Danza Sulla Mia Tomba di Aidan Chambers.

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Anch'io sono alla ricerca di qualche libro sull'omosessualità durante l'adolescenza e ho sentito parlare del fumetto "Non ti avevo nemmeno notato", edito da Playground meno di un mese fa.... La trama mi sembra davvero molto interessante! :D Però prima di comprarlo vorrei sapere se ne vale davvero la pena.... perciò qualcuno di voi che l'ha letto potrebbe darmi un parere, per favore?? :D 

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  • 2 weeks later...

Strano che nessuno abbia ancora nominato Sarah Waters (o mi sono perso qualche post?).

La Waters è una scrittrice inglese famosissima in patria per i suoi romanzi "storico-lesbici". Ha scritto tre libri ambientati in epoca Vittoriana che hanno in comune il tema dell'amore tra donne. Qui in Italia non credo sia molto conosciuta, almeno non dal grande pubblico, ma in inghilterra è considerata una delle migliori scrittrici viventi, a prescindere dalla sessualità delle sue protagoniste.

I romanzi ambientati in epoca vittoriana sono:Carezze di velluto, Affinità, Ladra.

Molto belli sono anche i suoi due romanzi ambientati durante la seconda guerra mondiale, Turno di notte (anche qui sono presenti amori saffici) e L'ospite, che secondo me è il suo migliore, anche se non contiene personaggi omosessuali.

Per quanto riguarda la saggistica non conosco molto, ma ho sempre sentito parlare di Secondo Natura di Eva Cantarella come un testo imprescindibile, per quanto riguarda l'omosessualità nel mondo antico.

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  • 2 weeks later...

Ahaaa sono giusto entrata in questo topic per citare la Waters!!

Mi piace molto come scrive, anche se per ora ho letto solo ''Tipping the velvet '' (carezze di velluto), ... Brownie (e chiunque altro voglia) tu quale altro libro suo, almeno un po'  a tematica, mi consigli?

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Ares88, per quanto riguarda i suoi romanzi ambientati in epoca vittoriana, il mio preferito è Ladra (Fingersmith), un vero e proprio romanzo "dickensiano", ricco di colpi di scena. Poi, rimanendo sempre nell'ambito dei libri a tematica LGBT, a me è piaciuto anche Turno di notte (The night watch), piuttosto diverso dai suoi romanzi precedenti a partire dell'ambientazione (siamo nella Londra post-seconda guerra mondiale), ma comunque molto emozionante.

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Per quanto riguarda la saggistica non conosco molto, ma ho sempre sentito parlare di Secondo Natura di Eva Cantarella come un testo imprescindibile, per quanto riguarda l'omosessualità nel mondo antico.

 

Sì, è un buon testo, anche importante, ed è stato tradotto in inglese (il che vuol dire qualcosa).

Leggitelo, è alquanto scorrevole. Certo, se bisogna farle una critica, c'è a volte una sovrapposizione

ideologica del femminismo, o comunque dell'essere-donna dell'autrice, sulla trattazione dell'omosessualità

maschile.

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  • 2 weeks later...
duedipicche85

Qualcuno di voi ha letto Angeli da un'ala soltanto, di Sciltian Gastoldi? A me ne hanno parlato bene, così me lo sono fatto regalare e ho appena iniziato a leggerlo...

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allora....devo ammettere di non avere realmente una cultura di letteratura gay...però due libri stupendi tratti dalla letteratura classica valgono sicuramente la pena:

la morte a venezia di thomas mann, ed il ragazzo di vetro di nina berberova...

non sono romanzi su ragazzini gay alle prime esperienze, non sono fatti per un pubblico "di nicchia", che ha bisogno di consigli o esperienze altrui...sono due capolavori di letteratura,un po pesanti e non troppo semplici(in particolare la morte a venezia, che è in assoluto il mio libro preferito)-li consiglio a chi non ha problemi a leggere libri un po più impegnati e difficili dei romanzi rosa.

danno moltissimo materiale su cui riflettere.

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un po pesanti

 

O_O

 

Su questa asserzione intorno alla prosa di Mann debbo dissentire con tutte le mie forze; non è affatto 'pesante', sempre che tale definizione sia utile alla letteratura, esprime bensì perfetta adiacenza alle atmosfere di decadenza e putredine morale, dà tramite l'uso del vocabolo e del periodo piena esplicazione di una Venezia che è paradigma di sfacelo e bellezza, di mescenza tra corrotto e mortale, e porta verso un di là da venire non schiuso agli uomini.

D'altra parte, solo in pochi avventati possono giudicare lo stile del buon Thomas meno che perfetto.

 

 

Già che ci sono, mi fiondo e dico, con qualche riserva: Arbasino.

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inutile fare gli splendidi negando l'evidenza.....tutti sono d'accordo riguardo l'incredibile livello di accuratezza e bellezza del suo modo di scrivere,come anche di marcel proust ad esempio....ma dire che questi autori abbiano scritto libri "leggeri" e di facile comprensione e scorrimento è una grossa vaccata...

 

magnifici ed/ma impegnativi!

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La tentazione di rispondere è forte; anche se il capriccio di una volta potrebbe ledere..

 

nutile fare gli splendidi

 

Dove le insegnano di queste formule da conversazione? Sono appropriate, pertinenti e garbate.

 

Ad ogni modo, mi schiero sempre dalla parte opposta. Non sono i libri dei vari Mann, Proust, Céline, Joyce, ad essere complessi, 'pesanti' o di difficoltosa lettura, essi sono anzi lo standard della normalità della letteratura: con le parole di uno più famoso di me, ogni cosa deve essere resa il più semplice possibile, ma non di più. In una parola, non sono le letture manniane ad essere difficili: sono bensì quelle spese su scritti di spessore più esile ad essere semplici (e per questo vuote, o viceversa) in un modo ridicolo.

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di Mann vi consiglio caldamente l'ultima opera, incompiuta, che si intitola

"Memorie del cavaliere d'industria Felix Krull"

un libro di soave leggerezza, anche nello stile

dove aleggia una gaia bisessualità

Felix è il protagonista ideale: giovane bellissimo, intelligente e furbo

pur partendo da una situazione familiare cupa, simile a quella descritta ne I Buddenbrook,

si riscatta attraversando la vita con gioiosa leggerezza

e cogliendo tutte le numerose occasioni che la buona sorte non può fare a meno di sottoporgli

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Il libro a tematica omosessuale a cui sono più legata é senza dubbio Corpi di donne di Matsuura Ryeiko 9spero si scriva così), perché é stato il primo che ho letto.

Consiglio vivamente anche la trilogia di Marie Renault su Alessandro Magno, in particolare il secondo volume, Il Ragazzo Persiano, tutto incentrato sul traingolo d'amore tra Alessandro, il suo compagno Efestione e l'eunuco Bagoa.

 

 

I romanzi ambientati in epoca vittoriana sono:Carezze di velluto, Affinità, Ladra.

Molto belli sono anche i suoi due romanzi ambientati durante la seconda guerra mondiale, Turno di notte (anche qui sono presenti amori saffici) e L'ospite, che secondo me è il suo migliore, anche se non contiene personaggi omosessuali.

Per quanto riguarda la saggistica non conosco molto, ma ho sempre sentito parlare di Secondo Natura di Eva Cantarella come un testo imprescindibile, per quanto riguarda l'omosessualità nel mondo antico.

Sarah Waters piace tantissimo anche a me! Nel mondo anglossassone da qualche hanno le storie saffo-vittoriane vanno molto di moda, ma lei sicuramente é quella che scrive meglio.

Il saggio della Cantarella rimane a tutt'oggi il migliore sull'omosessualità nell'antichità classica, tra l'altro da pochi anni é stato ristampato in edizione economica dalla BUR.

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  • 3 weeks later...
orodeglistupidi

Sono intenzionato ad acquistare un paio di testi a tematica omosessuale, mi piacerebbe sapere se qualcuno li ha letti e il relativo giudizio.

 

Si tratta di

 

Io non so chi sei di Giancarlo Pastore (Instar Libri, 2009)

 

e

 

L'esercito della salvezza di Abdellah Taïa (ISBN Edizioni, 2009).

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  • 4 weeks later...

Qualche post dietro qualcuno aveva parlato dellla trilogia fantasy di Alec di Kerry  delle Flewelling in cui i due protagonisti sono due ragazzi omosessuali. Non sono riuscito a trovarla da nessuna parte perchè fuori catalogo, qualcuno sà dove si possano reperire in italiano?

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'Un uomo solo' di Christopher Isherwood, da cui è stato tratto il film di Tom Ford.

oooh ho visto il film e mi era piaciuto davvero tanto....poi ho comprato il libro ma fino ad oggi mi ero dimenticato di avercelo...adesso che me l'hai ricordato lo leggerò con piacere.cmq il lungometraggio l'avevo trovato proprio bello!

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Riguardo al film trovo azzeccata la recensione di Alessio guzzano

 

Un maturo prof gay inglese negli States, come fu Christopher Isherwood, autore del toccante romanzo all'origine (Adelphi) e di quello da cui fu tratto "Cabaret". Mentre il mondo teme i missili russi a Cuba, lui è disintegrato dalla morte del compagno: non sa sopravvivergli, risvegliarsi al mattino e dal lutto (pagine eccelse). Va al lavoro con la pistola cercando il modo migliore – non il coraggio – per infilarsela in bocca. TomFord, abile 'direttore creativo' di Gucci e poi in proprio, allestisce un impeccabile universo anni '60 attorno a un eccelso Colin Firth, premiato a Venezia: la cotonata Julianne Moore, amica in frustrata deriva alcolica; auto e macchine da scrivere doc; Capote, Hitch, Warhol e la Callas (in scia a "Philadelphia"). Il resto è stile da stilista: scogliere, baci, design, flashback, lacrime e pettorali da spot di D&G (che non è Dorian Gray). Con ricamo di civette al ralenti. Votato alla perfezione dell'accessorio, Ford qui osa riempirlo con oggetti personali. Fallisce. Commuove meno di "Hachiko", ma anche dello sbeccarsi di un portacenere. Un bell'uomo che non deve chiedere mai e ha dichiarato di aver visto se stesso nel protagonista, ribalta il gioco della seduzione prof/allievo del libro. Non ci fa sentire mai posteri di un dolore, solo contemporanei di un poster.

Da City, 18 gennaio 2010

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Ah ah ah, stupenda la recensione di A single man.

In effetti, pure io l'ho trovato di una superficialità e di una "frociaggine" a volte irritanti. Sarà gradevole da vedere, ma chi ci ridà più "Morte a venezia" di Visconti o "Teorema" di Pasolini? Quelli erano intellettuali colti, oggi chi c'è più?

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Qualche post dietro qualcuno aveva parlato dellla trilogia fantasy di Alec di Kerry  delle Flewelling in cui i due protagonisti sono due ragazzi omosessuali. Non sono riuscito a trovarla da nessuna parte perché fuori catalogo, qualcuno sà dove si possano reperire in italiano?

 

Non vengono più ristampati da anni... Forse nella tua città li puoi trovare in biblioteca...

A Torino avevano solo l'ultimo capitolo... Io li ho comprati usati su internet.

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Non mi sono letto tutte e 14 le pagine.. ma i libri di Edmund White li ha citati qualcuno?

Un giovane americano, E la bella stanza è vuota... Più che altro non so se sono stati ristampati, da un po' che non li vedo in libreria. Devo dire che non sempre mi fa impazzire come stile, a volte mi lascia un po' freddo, però certo le tematiche sono attuali, ed è molto realistico in alcuni passaggi...

Come autore gaio o perlomeno simpatizzante, preferisco di gran lunga Cunningham, molto più caldo e avvolgente. Difficile da trovare in un autore americano.. La casa alla fine del mondo, Carne e sangue, Le ore, valgono la pena di esser letti. Forse il primo è quello che mi è piaciuto di più, quel mix di amore e amicizia che pervade il libro lo sento molto vicino alla mia sensibilità.

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Di Edmund White io sto leggendo La sinfonia dell'addio, devo dire con qualche difficoltà e

lentezza, un po' perché la trovo una lettura impegnativa che abbisogna di concentrazione

e di continuità, un po' perché anch'io trovo nell'autore una nota di freddezza, e una narrazione

dettagliata, che fa parte del suo stile, ma non sempre mi sembra necessaria, se non forse a

creare questa oggettività un po' fredda della sua scrittura (il che non è automaticamente un

demerito). Cunningham, beh è certamente molto più caldo e avvolgente e lo preferisco, per

il momento, di gran lunga. Mi sembra che restituisca quei sentimenti di cui un gay ha desiderio,

che ha bisogno di ritrovare in un libro, sentimenti e sensazioni a lungo assenti dalla letteratura

e che per molti aspetti sono quelli che non dovrebbero mancare, oggi, dalla «letteratura omosessuale».

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Edmund White non lo conosco, ma Cunningham mi piace moltissimo e lo consiglio sempre. Trascorsi una bellissima estate in compagnia dei suoi libri qualche anno fa, e quello che mi porto di più nel cuore è sicuramente "Carne e sangue".

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A me Edmund White piace moltissimo, ho avuto l'occasione di conoscerlo di persona a settembre in un festival letterario della mia città e di parlare con lui.

(Gli ho anche fatto CO cosa che lui ha apprezzato)

E' un uomo che nella sua persona riflette la sua scrittura, intelligente, calmo e pacato ma ricco di spunti e riflessioni molto profonde.

E' anche vero che il suo modo di scrivere può non piacere a molti... è lento e si dilunga molto sui piccoli particolari e sulle sensazioni.

Se si leggono i suoi libri non si deve cercare fisicità ma è tutto molto a livello di sentimento e sensazione.

Forse perché sono una femmina e ho una sensibilità diversa o non lo so mi è piaciuto molto il libro "A boy's own story" (in it. Un giovane americano), è un libro autobiografico dedicato alla sua adolescenza, ai suoi primi amori e alle sue prime riflessioni sull'omosessualità. Nonostante sia datato (1982) ha tematiche molto attuali  :P

 

da "A boy's own story" (visto che ce l'ho sottomano vi copio qualche frase  :P )

anche se è inglese credo che si capisca il senso senza che debba tradurre  :P

 

"...I became so vague, so exhilarated with vagueness, precisely in order to forestall a recognition of the final term of the syllogism that begins: If one man loves another he is a homosexual; I love a man..."

 

"I'd heard that boys passed through a stage of homosexuality, that this stage was normal, nearly universal -then that must be what was happening to me. A stage. A prolonged stage."

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riflette la sua scrittura, intelligente, calmo e pacato ma ricco di spunti e riflessioni molto profonde.

E' anche vero che il suo modo di scrivere può non piacere a molti... è lento e si dilunga molto sui piccoli particolari e sulle sensazioni.

Se si leggono i suoi libri non si deve cercare fisicità ma è tutto molto a livello di sentimento e sensazione.

 

 

Hai certamente ragione. E' una scrittura precisa, ricca di sensazioni, dettagli, certamente una scrittura pensata e

preziosa: non si discute il suo valore. Il paragone con Cunningham per un verso può sorgere spontaneo per

un altro verso è abbastanza fuorviante, probabilmente per entrambi. White abbisogna anche di uno stato di calma

e di tempi di delibazione abbastanza prolungati.

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