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Pacs: il punto della situazione


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trikke_e_ballakke

Ecco dove sono finiti quelli dell'arcigay...

 

 

 

FINANZIARIA: ARCIGAY, SCHIAFFO A DIRITTI CIVILI OMOSESSUALI

 

(ANSA) - ROMA, 14 DIC - ''Questa Finanziaria e' uno schiaffo

 

ai diritti civili delle persone e in particolare alla dignita' e

 

alla parita' di diritti di gay e lesbiche''. Cosi' il presidente

 

nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, commenta la scomparsa,

 

dal maxi-emendamento alla legge presentato dal governo, delle

 

risorse per la lotta contro la violenza anti-omosessuale. ''E'

 

svanito nel nulla il riferimento all'orientamento sessuale'', ha

 

detto Lo Giudice commentando l'istituzione dell'Osservatorio

 

nazionale contro la violenza sessuale e di genere.

 

''Per noi si tratta dell'ennesima delusione. Prima il governo

 

ha fatto marcia indietro sulla proposta di estendere ai

 

conviventi l'esenzione, come per i coniugi, della tassa di

 

successione. Poi la promessa di un ordine del giorno che

 

impegnasse il governo a presentare una proposta di legge sui

 

diritti delle unioni civili entro il 31 gennaio 2007 e' stata

 

vanificata dalla presentazione del maxi-emendamento governativo.

 

Infine - ha aggiunto Lo Giudice - la beffa della scomparsa dei

 

fondi contro la violenza anti-gay che rappresenta un fenomeno in

 

recrudescenza nel paese. Il governo cancella cosi' l'unico

 

concreto provvedimento a favore della parita' di diritti di gay

 

e lesbiche che si stava apprestando a varare''.

 

''E' triste - conclude - che in Italia il centrosinistra non

 

sia in grado nemmeno di assumere quei provvedimenti minimi che

 

nel resto d'Europa sono approvati e sostenuti persino dalla

 

destra. A questo punto, non ci resta che rispondere nelle piazze

 

a questa mancanza di sensibilita' e attenzione''. (ANSA).

 

VN

 

14-DIC-06 17:35

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Io trovo assurdo e ridico il fatto che non si riesca ad arrivare ad una conclusione felice per noi!!! Ma questi politici hanno davvero le pigne nel cervello?? Che ci vuole a fare un disegnod i legge sui Pacs, dove noi, in quanto cittadini, ma anche esseri umani, abbiamo riconosciuti i nostri diritti! E' forse un concetto tanto difficile da far comprendere?!

 

:P

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trikke_e_ballakke

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/12_Dicembre/14/berlusconi_pacs.shtml

 

Berlusconi: libertà di coscienza su «pacs» Il leader di Forza Italia lo ha detto durante un incontro con i senatori del suo partito. In precedenza era stato Fini ad «aprire» 

 

 

ROMA - Oggi pomeriggio Silvio Berlusconi, durante un pranzo con i senatori di Fi, è tornato sul tema dei pacs. «Su questo lascio libertà di coscienza», ha spiegato rispondendo ad una domanda di un senatore. «Noi - ha aggiunto secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti - rispettiamo le scelte individuali sui temi morali». Del resto l'ex premier non ha fatto altro che confermare la stessa espressione che usò all'epoca del referendum sulla procreazione asssistita. Anche in quella circostanza la risposta fu la stessa: «Libertà di coscienza». Alcuni giorni fa era stato Gianfranco FIni a chiedere di «deporre la spada dell'integralismo», perchè su questi temi «occorre discutere senza imbracciare la scimitarra dell'ideologia». L'apertura del leader di An alla discussione sui diritti delle coppie di fatto era comunque circoscritta in recinti ben definiti: «Sono contrario - aveva spiegato l'ex vicepremier a Giuliano Ferrara - al matrimonio dei gay, alla deriva di Zapatero, non si può equiparare unione di convivenza con la famiglia».

A contrastare la posizione di Fini erano stati soprattutto i centristi: opinioni non conciliabili con i valori del Ppe, questa la tesi del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. In Forza Italia in questi giorni, invece, sono stati soprattutto i deputati Chiara Moroni e Dario Rivolta a chiedere il riconoscimento delle coppie di fatto. Silvio Berlusconi in passato ha spiegato che «non c'è bisogno di intervenire con la legge con il rischio di indebolire il matrimonio» e si è detto comunque «favorevole ad accordi garantiti dal Codice civile per le coppie di fatto».

BINDI CONTRO CASINI- Intanto la polemica sui pacs oggi ha visto anche una polemica a distanza tra Pierferdinando Casini e Rosy Bindi.

«Il linguaggio di Casini non mi piace e non è un buon servizio alla politica. Di fronte ad un tema così impegnativo, come quello delle unioni civili, che incrocia le diverse sensibilità etiche e il pluralismo culturale del Paese, sono richieste parole limpide e chiare e un atteggiamento di maggiore responsabilità», ha detto il ministro della Famiglia in relazione alle affermazioni del leader Udc, rilasciate durante il viaggio che lo ha portato alla riunione del Ppe, a Bruxelles. Casini si era detto convinto che Prodi non «avrà il coraggio di portare i pacs in Parlamento» e aveva ribadito l'intenzione di realizzare un'intesa con parte della Margherita, su questo tema. «Il governo farà la sua parte per offrire a tutta la maggioranza e a tutta l'opposizione una prima mediazione con un proprio disegno di legge» ha però precisato la Bindi.

14 dicembre 2006

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In queste ora la vera speranza viene dalla destra. Non avrei mai creduto di doverlo dire ma la proposta più equilibrata viene da Cicchitto di Forza Italia che propone il pacs solo per gli omosessuali.

 

Io personalmente sono sempre stato convinto che la soluzione migliore sia la strada olandese: matrimonio per tutti e chi vuole vivere in coppia di fatto va dal notaio (anche se si è in più di due).

 

Questa proposta è quella che più si avvicina alla via olandese e mi auguro che possa essere accolta anche dalla sinistra

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In queste ora la vera speranza viene dalla destra. Non avrei mai creduto di doverlo dire ma la proposta più equilibrata viene da Cicchitto di Forza Italia che propone il pacs solo per gli omosessuali.

 

Di questo passo, resterà forse anche la nostra ultima speranza, sugar! Leggi cosa ha appena dichiarato Mastella:

 

[da repubblica.it]

 

Roma, 12:48

COPPIE FATTO: MASTELLA, VOTERO' CONTRO IN CDM E AL SENATO

"Se il governo se ne occupera' in prima persona, in Consiglio dei ministri votero' contro e a maggior ragione anche al Senato, qualunque sia il testo presentato". E' quanto annuncia il ministro della Giustizia e segretario dell'Udeur, Clemente Mastella, interpellato, nel corso della registrazione della puntata di '8 e mezzo' in onda stasera sul provvedimento per le unioni di fatto. "Meno il governo si impicca su questo - rileva - meglio e'".

 

---

 

Mi piace molto quel "qualunque sia il testo presentato"... alla faccia del programma che ha sottoscritto con l'Unione per presentarsi alle elezioni!

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Beh, questo è il testo del programma dell'Unione sottoscritto dal centrosinistra:

 

unionicivilicg7.jpg

 

Speriamo che l'Unione ora si dimostri civile a tal punto da rispettare le promesse fatte agli elettori.

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Appunto. Ha sottoscritto quelle sette righe che, per poco che fossero (per noi), lo impegnavano di fronte agli elettori e adesso viene a dire che voterà contro "qualunque proposta". Bella roba. Se così fosse. Sarebbe venuto meno il "patto di coalizione" e dovrebbero tornare tutti a casa , cosa che non faranno comunque prima che siano trascorsi due anni e sei mesi di legislatura per poter avere il sostanzioso vitalizio (pensione). Ci sono più di 300 deputati alla prima legislatura, figuriamoci se ci rinunciano...

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Non riusciremo a fare i conti.

Dobbiamo sperare che i Parlamentari di Destra favorevoli ai PACS (che sono una minoranza) siano abbasta da coprire quella minoranza rappresentata dai Parlamentari di Sinistra che sono contrari.

 

Qual'è il margine? Le persone di destra che si salvano eguaglieranno le persone di sinistra che non capiscono un accidente?

 

Uh, lo sapremo presto!

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Guest equalmarriage

In queste ora la vera speranza viene dalla destra. Non avrei mai creduto di doverlo dire ma la proposta più equilibrata viene da Cicchitto di Forza Italia che propone il pacs solo per gli omosessuali.

 

Io personalmente sono sempre stato convinto che la soluzione migliore sia la strada olandese: matrimonio per tutti e chi vuole vivere in coppia di fatto va dal notaio (anche se si è in più di due).

 

Questa proposta è quella che più si avvicina alla via olandese e mi auguro che possa essere accolta anche dalla sinistra

 

Sugar85... Veramente la proposta che più ci avvicinerebbe alla situazione olandese sarebbe proprio il Pacs aperto a tutti. Eventuali Pacs solo per coppie gay e lesbiche ci allontanerebbero per moltissimo tempo da tale obbiettivo, in quanto si porrebbero inevitabilmente in sostituzione del dibattito, nascente, sull'apertura del matrimonio. Non a caso, in Olanda non sono mai state approvate leggi solo per gay... le partnership approvate dal Parlamento olandese nel 1998, ad esempio, sono aperte a tutti quanti, gay o etero che siano. E, non a caso, nessun paese del mondo con le unioni solo per gay, finora, ha mai aperto il matrimonio alle coppie omosessuali. Nessuno. Non ce n'è uno... a parte la Svezia che forse, dopo ben 13 anni (la Danimarca è così da oltre 17 anni!), si sta un po' svegliando ma ancora non si sa se la cosa andrà o no in porto. Non ce n'è uno: ma mai nessun Paese con le unioni solo per gay ha aperto il matrimonio.

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Qual'è

 

Uff, dillo che fai apposta!!!  :rotfl:

 

 

Comunque dopo le dichiarazioni di Berlusconi (libertà di coscienza), già 60 parlamentari di Forza Italia hanno sottoscritto una mozione "anti-pacs" e sanno già che il 70% dei "deputati azzurri" (puffi?) sono con loro. Originale il ritornello della "centralità della famiglia tradizionale"... Mai sentito...

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"Centralità della famiglia tradizionale?" Tradizionale in che senso? A giudicare dal privato del 90% di questi ipocriti, siamo più dalle parti della "famiglia poligamica" che di quella "monogamica".

 

Leggere per credere...

 

(da "Pride" del 6/1/2003)

 

PREDICA BENE, RAZZOLA MALE

di Andrea Pini

 

Ma i parlamentari che si oppongono alle unioni civili in nome della famiglia cattolica tradizionale, nella loro vita privata, che tipo di coppia hanno? Abbiamo fatto un’inchiesta. I risultati? Soprendenti!

 

Unioni civili? No grazie! Questo è lo slogan della maggior parte dei parlamentari italiani, che vogliono così distinguersi dai colleghi europei, vantando un primato di conservatorismo e di anacronismo. Sappiamo che molti Paesi della UE hanno già approvato leggi a favore delle nuove famiglie (9 paesi su 15 riconoscono con diverse modalità le coppie omosessuali), e che il Parlamento europeo ha votato numerose risoluzioni che invitano i Paesi membri a legiferare in questa direzione. Ma i nostri non vogliono sentirne parlare, sordi non solo alle proposte di legge e alle richieste dal basso, ma soprattutto splendidamente ignari dei mutamenti sociali già avvenuti. Coppie omosessuali? Ma scherziamo! La famiglia è un’altra cosa. È cosa nostra!

 

E allora andiamo a vedere in casa loro, vediamo come è fatta la Famiglia con la F maiuscola, quella tradizionale, eterosessuale, cattolicissima, dei nostri burloni parlamentari che si scagliano contro tutti i tipi di unioni civili.

 

Intanto diamo un’occhiata dentro la Grande casa del Transatlantico, cioè il palazzo di Montecitorio. Qui scopriamo che esistono regolamenti per i dipendenti e per i parlamentari, che, fra le altre cose, allargano diritti e assistenze ai familiari dei soggetti interessati. Solo a coniugi e figli? Nossignore, anche a genitori e a conviventi. “Il regolamento della Camera risale al 1992” ci dice l’On. Franco Grillini, “e nel modulo per richiedere assistenza si parla esplicitamente di conviventi. È possibile ottenere una ricca assistenza sanitaria e addirittura la reversibilità del vitalizio (cioè della pensione degli onorevoli, N.d.R) a favore di un convivente. Per dimostrarlo basta uno stato di famiglia che certifica un’anzianità di almeno due anni”.

Mentre il regolamento è stato più volte applicato per convivenze eterosessuali, fino ad oggi non è ancora stato esteso alle coppie omosessuali. Ma domande in tal senso sono già state depositate da alcuni parlamentari gay e la Camera dovrà presto decidere se accettarle.

Nel frattempo però le convivenze gay sono già riconosciute per i famosi Commessi dell’aula, quei signori in uniforme che sedano risse, accompagnano fuori deputati espulsi, portano documenti e guadagnano un sacco di soldi. Per loro il regolamento è più avanzato, così i nostri Commessi sono decisamente più vicini all’Europa!

Insomma, un deputato può tranquillamente votare contro il riconoscimento delle unioni civili e contemporaneamente ottenere il rimborso di un’ampia serie di prestazioni sanitarie (non consentito a noi) per il proprio convivente – purché di sesso opposto.

 

Ma ancora più spregiudicato è il comportamento privato dei nostri eletti riguardo alle scelte familiari a confronto con le posizioni ufficiali di partito.

Qui bisogna distinguere, perché i partiti si pongono su due fronti: contrari Forza Italia, AN, UDC, Lega Nord, Margherita (cioè tutto il centro-destra più i cattolici del centro-sinistra) e favorevoli DS, Comunisti Italiani, Rifondazione, Verdi e Socialisti Democratici (il resto dell’opposizione di centro-sinistra).

Siamo andati a fare una ricerca Ansa (limitandoci agli ultimi mesi) sui comunicati con dichiarazioni anti-unioni civili gay e lesbiche e sono venti i parlamentari che hanno sparato sui matrimoni contro-natura, alcuni con dichiarazioni quasi quotidiane (come quelle dell’On. Pedrizzi di An).

Per la Lega si sono fatti notare Borghezio (indicato anche dai fascisti di Forza Nuova come il loro referente), Calderoli, Bossi, Polledri, Cè, Martini.

Per An, oltre a Pedrizzi, Moscardini, Mantovano, Bonatesta e Storace (che è presidente della Regione Lazio).

Forza Italia ha tenuto un profilo basso con Tajani, Giro e Gentile e i cattolici del centro-destra (UDC) hanno sparato con Buttiglione, Sestini, Tarzia, D’Onofrio, Cutrufo e Giovanardi.

Ma come dimenticare le meno recenti dichiarazioni di Fini, di Casini, di Volontè, della Bindi e di tanti altri?

E come dimenticare che Di Pietro e Rutelli (centro-sinistra) a Strasburgo hanno votato contro l’ennesima risoluzione del Parlamento europeo (15 gennaio 2003) che chiede ai governi “di riconoscere le relazioni extramatrimoniali, anche tra persone dello stesso sesso, e a connettervi gli stessi diritti riconosciuti al matrimonio”?

 

Ma tornando a confrontare vita privata e dichiarazioni politiche dei nostri, non possiamo non far notare la palese contraddizione e la scelta ipocrita di molti.

Bossi ad esempio si è sposato una prima volta e ha avuto un figlio, poi ha avuto tre figli con la donna che solo dopo è diventata la sua seconda moglie. Riassumendo: ha infranto il sacramento cattolico del matrimonio indissolubile, ha convissuto con altra donna in una tipica “unione civile” di quelle che ora condanna, ha avuto figli fuori dal matrimonio e poi si è risposato (ovviamente con rito civile, dato che la Chiesa non accetta di risposare i divorziati e non permette loro neppure di accostarsi al rito della comunione).

Nulla da eccepire in queste lecite scelte private, se non fosse che Bossi è il capo di un partito paladino della famiglia legale, tradizionale e soprattutto cattolica! Ed è contrarissimo a qualsiasi riconoscimento dei rapporti fuori del matrimonio, in particolare di quelli contro-natura.

 

Queste contraddizioni le ritroviamo in tutti i casi seguenti: praticamente nella vita privata di tutti i leader dei partiti contrari alle unioni civili (degli altri).

Berlusconi si è meno esposto in dichiarazioni formali ma è altrettanto contrario a porre all’ordine del giorno la questione, comunque la sua condizione familiare non è molto diversa da quella del Senatur celodurista: infatti il Silvio più famoso d’Italia s’è sposato due volte, ed ha avuto figli in ambedue i casi.

Fini invece si è sposato una volta sola, ma sua moglie è divorziata.

 

Casini si è separato dalla moglie ed ora ha una nuova compagna fissa. Come dimenticare allora il giorno del suo insediamento alla presidenza della Camera, quando l’On. Casini è salito a ringraziare la madonna di san Luca sopra Bologna? Forse quella madonna lo perdonerà… ma mentre Casini concede a se stesso il diritto di cambiar partner dopo una unione “indissolubile”, non concede ai gay e alle lesbiche nemmeno il diritto di arrivare almeno alla prima unione riconosciuta…

Stessa cosa per il Ministro leghista Castelli, separato e risposato.

 

Stessa cosa per La Russa di An, separato, che ha avuto due figli dalla seconda compagna.

O per Daniela Santachè (sempre An) divorziata e con un figlio di sette anni.

 

Oppure per la On. Francesca Martini (Lega Nord), separata con due figlie, che tanto ha protestato pochi mesi fa, all’epoca del Pacs fra Alessio De Giorgi e Christian Panicucci presso il consolato francese a Roma, arrivando a chiedere al governo (ovviamente, senza ottenerlo) d’intervenire presso le autorità francesi.

 

E che dire della giovane deputata del partito cattolico Udc, Dorina Bianchi, che ha un bambino d’un anno e non s’è affatto sposata? Personalmente mi complimento con lei per il suo coraggio, che porta una ventata d’aria fresca nell’ammuffito partito degli ex Dc di destra… ma in quanto a coerenza con il suo partito e con la Chiesa, non ci siamo proprio!

 

L’ufficio stampa del gruppo parlamentare di Forza Italia non ci ha rilasciato dichiarazioni sullo status familiare dei suoi deputati.

 

La Margherita, altro gruppo No-Unioni, sembra dal canto suo un partito più coerente: gli sposati hanno figli e i single no, ma non siamo riusciti a sapere se ci sono divorziati, anche se probabilmente ci sono, come nel resto del Parlamento. Il capo del partito è del resto quel Rutelli ondivago, che nel 1994 venne nella sede del Circolo “Mario Mieli” a Roma a chiedere i voti dei gay per farsi eleggere sindaco, poi si schierò contro il Pride del 2000, passò dalla più redditizia parte del papa, inventandosi un cattolicesimo d’assalto che lo ha portato a sposarsi due volte con la stessa moglie: prima civilmente, quando era libertario, poi col rito cattolico, quando ha deciso che in politica funziona meglio essere cattolici.

Diamo per buone le pubbliche dichiarazioni del resto del centro-sinistra che si è schierato a favore del riconoscimento e quindi più coerentemente può permettersi la forma di famiglia che preferisce. Naturalmente il prossimo (?) governo di centro-sinistra ci svelerà se è una posizione di facciata o si sono davvero convinti che i diritti devono essere uguali anche per i GLT.

 

In conclusione dal nostro esame dello stato civile dei parlamentari italiani possiamo affermare che il modello di famiglia tradizionale è ampiamente in crisi in tutti i partiti italiani, compresi quei partiti cattolici che in politica più si richiamano ai valori cattolici.

La società del Bel Paese è assai mutata, e accanto alle famiglie tradizionali ci sono parecchi tipi di realtà diverse, e questo fenomeno si rispecchia anche per i modi di vivere dei nostri parlamentari.

Probabilmente gli ultimi ad accorgersene saranno Pedrizzi e Mantovano (quel Mantovano che dichiara: “Esiste una costituzione fondata sulla natura, la quale dice che il matrimonio è tra mamma-donna e papà-uomo e che poi ci sono i figli così come il Signore li manda”), ma la famiglia è già cambiata e malgrado fede fondamentalista, falsi moralismi (cioè ipocrisia), pudibonde posizioni da personcine tanto perbene e calcolo politico di bassa lega (o di bassa Lega), anche la legge italiana prima o poi si dovrà adeguare.

E non solo per i parlamentari, ma per tutti i cittadini.

 

Ringraziamo per la collaborazione Maurizio Rumori dell'Ansa

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E' la solita storia...fanno tanto i paladini della giustizia, ma in realtà è meglio se abbandonassero le loro postazioni! L'Italia per colpa loro resta sempre indietro su tutto. I cittadini sono scontenti, non capiscono che il loro operato non va nella direzione giusta?! Quando si decideranno a svolgere bene il loro lavoro...sempre se ne sono capaci! :rotfl:

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[fonte: Repubblica.it]

 

Enrico Boselli critica l'atteggiamento di alcuni esponenti del centrosinistra

«Sui Pacs Berlusconi più liberale di noi»

Il segretario dello Sdi commenta favorevolmente la scelta dell'ex premier di lasciare di coscienza sulla legge in discussione

 

ROMA - Sui Pacs «Silvio Berlusconi appare più liberale di certi esponenti del centrosinistra agli occhi dei cittadini». Enrico Boselli, segretario nazionale dello Sdi, a Bologna per un incontro sul progetto regionale emiliano-romagnolo sulle coppie di fatto, parla dell'indicazione data alla minoranza dall'ex presidente del Consiglio sulla legge che verrà portata in Parlamento in gennaio (Berlusconi ha parlato di liberà di coscienza, ndr) e se la prende con parlamentari che «arrivano nella aule rappresentando il loro credo con la Bibbia». È «inaccettabile - aggiunge - l'unica Bibbia che devono avere in tasca è la Costituzione».

 

La «stragrande maggioranza dei cattolici italiani - va avanti il segretario dello Sdi - è favorevole a questa legge e non è vero che nel mondo laico non ci sono principi, che è un deserto di ideali».

 

La sinistra deve comunque «chiarire ai cittadini in cosa siamo diversi dalla destra, se non siamo in grado di dimostrare quello che facciamo di diverso, veniamo meno a una ragione fondamentale». Sulle unioni di fatto «c'è un accordo nel programma di Governo e lo avremmo voluto un pò più chiaro- conclude Boselli- ma è abbastanza chiaro da da dare agli italiani che convivono senza essere sposati dei diritti». La legge «la aspettiamo da mesi ed è necessario farla in fretta»

 

 

16 dicembre 2006

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Grazie per la notizia!

 

Cito uno stralcio:

 

"Sui diritti degli omosessuali è intervenuto ieri anche il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini: «Non ho alcun pregiudizio ma penso che una coppia di gay non possa essere equiparata ad una giovane coppia nell'assegnazione di un alloggio pubblico».

 

Se non è questo un "pregiudizio", pesantissimo, che cos'altro è? Da un separato, che convive – nel peccato – con un'altra donna, non ci si può aspettare molta coerenza...

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Fassino: «Compagni gay non vi ho tradito»

Dopo le polemiche con la comunità omosessuale,

il segretario dei Ds scrive al Riformista:

«Presto la legge sulle coppie di fatto» 

 

 

ROMA - Sulle unioni di fatto «bisogna discutere senza pregiudizi e con piena disponibilità all'ascolto delle ragioni di ciascuno. Ma per farlo vi prego di liberarvi dall'idea che i Ds e il loro segretario siano condizionati nelle loro posizioni da convenienze politiche o da ansia di legittimazione». Lo scrive il segretario della Quercia Piero Fassino in una lettera sul Riformista intitolata «Cari compagni gay non vi ho tradito». Una missiva per rispondere alla comunità omosessuale della Quercia che lo aveva bacchettato per la sua presa di posizione, contraria alla concessione del diritto di adozione alle coppie gay. A lanciare il sasso è stato il leader di Arcigay, Aurelio Mancuso che ha annunciato di voler stracciare la tessera in polemica con la dirigenza del Botteghino.

 

IL NO ALLE ADOZIONI - Nella lettera al quotidiano arancione Fassino ricorda che «c'è una storia di battaglie laiche e civili che dimostra quanto i Ds credano nei valori di laicità, libertà e rispetto della dignità umana». Conferma l'impegno sulle coppie di fatto («approveremo la legge») perché alcuni diritti «devono essere riconosciuti a coppie di fatto eterosessuali e omosessuali senza alcuna distinzione», ma tiene il punto sulle adozioni alle coppie gay perché «è un fenomeno che investe una complessità e una delicatezza che non si possono liquidare sbrigativamente». «Personalmente - spiega Fassino - ho molte perplessità e non ho maturato fin qui un'opinione favorevole». «La legittima aspirazione di una coppia adulta ad adottare non deve prevalere sull’interesse di colui che viene adottato» conclude Fassino.

19 dicembre 2006

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Mother Fucker

Purtroppo credo che siamo ancora lontani dai pacs,aimè è davvero uan cosa assurda,inoltre hanno anche tolto dalla lotta alle violenze quella per motivi di orientamento sessuale.Che degrado.

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Da rainews24.it:

 

www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=66177

Uno stralcio dell'onorevole Ratzinger (chiamarlo "papa" non sarebbe corretto):

 

"Si aggiunge poi, per l'altra forma di coppie, la relativizzazione della differenza dei sessi -ha aggiunto- Diventa cosi' uguale il mettersi insieme di un uomo e una donna o di due persone dello stesso sesso. Con cio' vengono tacitamente confermate quelle teorie funeste che tolgono ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilita' della persona umana, come se si trattasse di un fatto puramente biologico; teorie secondo cui l'uomo, cioe' il suo intelletto e la sua volonta' , deciderebbe autonomamente che cosa egli sia o non sia. C'è in questo un deprezzamento della corporeita', da cui consegue che l'uomo, volendo emanciparsi dal suo corpo - dalla "sfera biologica" - finisce per distruggere se stesso".

 

---

 

Soltanto e unicamente circonvoluzioni cerebrali da cui traspare un cuore più arido del deserto. Suscita solo una gran pena.

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Vi ricordo che anche in questo topic valgono le direttive suggerite da questo avviso.

Vi prego, dunque, di regolarvi in base alle indicazioni citate:

[...]

Per questo, quando deciderete di aprire un topic che conterrà una notizia, dovrete operare come suggerito qui:

 

- come prima cosa, non copiate l'intera notizia. Procedete, invece, a riportarne una piccola porzione o un sunto da voi prodotto;

- controllate sempre di aver citato la fonte della notizia e di aver indicato il link alla notizia stessa.

[...]

 

Grazie.

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Comunque in questa legislatura non si raggiungerà un bel nulla. Leggevo ieri che Mastella, in consiglio dei ministri, mentre veniva presentata la legge sulla violenza domestica (che è solo un simulacro della legge cazzuta che Zapatero ha fatto approvare in Spagna), ha puntato di nuovo i piedi e ha detto che lui non è disponibile a nessun accordo sulle coppie di fatto.

 

Insomma: 'sta legge nun s'ha da fare!

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trikke_e_ballakke

fonte: l'Espressohttp://espresso.repubblica.it/dettaglio/Roma-13:05/1949125/7Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perche' fanno parte di un'unione e non di una famiglia servira' un intervento legislativo per rimuovere la disparita'". E questo deve valere anche per le coppie omosessuali. Lo dice il leader di An, Gianfranco Fini, in un colloquio pubblicato dal settimanale l'Espresso. "Premesso che il diritto naturale e la Costituzione dicono che l'unica famiglia e' quella fondata sul matrimonio - dice il leader di An - dobbiamo necessariamente prendere atto che nella nostra societa' ci sono forme di convivenza e di unione non assimilabili alle famiglie. La grande maggioranza degli italiani costruisce una famiglia, ma solo un ottuso puo' dire che non esistono altre realta'". "Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perche' fanno parte di un'unione e non di una famiglia - aggiunge Fini - servira' un intervento legislativo per rimuovere la disparita'. Ma aspetto di vedere se davvero il governo presentera' questo disegno di legge. Ho molti dubbi che riesca a farlo". La legge, secondo il presidente di An, deve valere anche per i gay: "Naturalmente - sottolinea - quando parlo di persone mi riferisco a tutti". Alla domanda dell'intervistatore che chiede se ripeterebbe oggi la frase sull'omosessuale che non puo' fare il maestro, Fini risponde: "Certamente, perche' parlai di omosessualita' ostentata. Per un bambino il maestro deve essere una figura serena, equilibrata. La preferenza sessuale e' un fatto privato. Direi la stessa cosa di un maestro che in classe si vantasse di essere Rocco Siffredi". (AGI) (27 dicembre 2006 ore 13.05)

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Politichese e basta, come Fassino o Berlusconi (che tra l'altro è andato in piazza urlando che per lui la famiglia è una!).Io sono disgustato e basta. E questa sinistra non ha nulla di sinistra. Fassino vuole far entrare la margherita nel PSE, assieme a alla Segolene Royale e a Zapatero. Me sembra fattibilissimo no?

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io penso (e spero) che una legge prima o poi la faranno (anche per adeguarsi al resto d'europa)...l'unico problema è il suo contenuto, voglio dire su come agirà il pensiero cattolico e tradizionalista sull' eventuale legge.ma ripeto la faranno (ma questo non significa che bisogna aspettarla come oro colato...bisogna lottare e lottare per averla...e per mantenerla)

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da repubblica.itPACS: BINDI, DDL SU UNIONI CIVILI SARA' UNICO"Il disegno di legge sulle unioni civili sara' unico e sara' quello del governo. E' la sintesi delle diverse sensibilita' che ci sono nel governo e nella maggioranza. La parola poi passera' al Parlamento che e' sovrano". Lo ha detto il ministro della Famiglia, Rosy Bindi, intervenendo ad un seminario sulla salute mentale in Campidoglio. "Stiamo lavorando con il ministro Pollastrini e poi ci sara' un incontro-confronto finale. Il testo che uscira' avra' comunque il mio contributo". Bindi poi ha ricordato che "si sta lavorando su un programma dell'Unione e come previsto non ci sono i Pacs o matrimoni di serie B. Ci limiteremo a riconoscere - ha concluso la Bindi - i diritti delle persone nel quadro di una costituzione che privilegia il matrimonio".---Qualcuno sa qualcosa di più di questo testo?

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No, io di questo testo non so dirti nulla.Ma personalmente credo che ne uscirà una porcheria. E sarà una schifezza di legge, che servirà a discriminare ulteriormente.

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No, io di questo testo non so dirti nulla.Ma personalmente credo che ne uscirà una porcheria. E sarà una schifezza di legge, che servirà a discriminare ulteriormente.
Penso anch'io che ci uscirà un pastrocchio. Ho quasi la sensazione che alla fine se ne salteranno fuori con una legge "ad hoc" alla Svizzera, "riservata" alle coppie gay.Intanto leggo su gaynews.it:"Bruxelles, 9 gen.- Di fronte al crescente numero di matrimoni e unioni di fatto tra cittadini europei di Statidifferenti, l'Unione europea punta a chiarificare il quadro legislativo in modo da determinare quali leggi nazionali sono da prendere in considerazione in caso di dispute internazionali su questioni di diritto familiare o di successione. Il tema è in agenda nel primo Consiglio informale organizzato dalla presidenzatedesca dell'Ue, insediatasi a inizio gennaio, che si terrà da domenica a martedì prossimo a Dresda con la partecipazione dei ministri degli Affari interni e della Giustizia Ue."Il diritto di famiglia varia considerevolmente tra i vari Statimembri dell'Ue. Per esempio, a parte il matrimonio tradizionale, non tutti gli Stati membri prevedono un riconoscimento legale per forme alternative di relazione, per esempio matrimoni tra omosessuali o convivenze a vita tra partner dello stesso sesso",si legge in una nota rilasciata oggi dalla presidenza."La presidenza tedesca ha stabilito l'obiettivo di lavorare verso miglioramenti concreti per i cittadini nella vita di tutti i giorni. Per questa ragione - prosegue la nota - la cooperazione internazionale sui casi di diritto familiare o di successione deve essere migliorata"."Questo non implica un'armonizzazione di legislazioni, ma piuttosto - aggiunge la nota - la definizione di regole riguardo alla giurisdizione internazionale, al riconoscimento eapplicazione di sentenze e per uniformare le norme nei casi in cui le leggi nazionali entrano in conflitto". L'obiettivo è di conseguire "una maggiore certezza legale in questi casi", conclude la nota.Il Consiglio informale di Dresda si occuperà anche di cooperazione di polizia e immigrazione."---Penso che questa preoccupazione sia più che legittima. Con gli anni prevedo un fioccare di cause e ricorsi alla Corte di Giustizia Europea tra gli Stati membri dell'Unione Europea per la mancata "uniformazione" delle norme in tema di unioni civili. Già adesso due cittadini francesi, inglesi o tedeschi, legalmente "pacsati", che si trasferissero in Italia si vedrebbero negati diritti riconosciuti nel proprio Paese di provenienza. Per non parlare delle coppie omo legalmente sposate in Spagna che non otterrebbero la trascrizione dell'atto in Italia. Insomma, mi pare si apra una stagione di caos totale su questo tema se l'Italia non chiarirà il proprio quadro giuridico come sollecita l'Unione Europea.
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L'azione dell'Europa su questo tema può essere molto più incisiva. Invece di perdere tempo a definire le banane di classe a e classe b (non sto scherzando) pensi ad armonizzare i vari diritti nazionali e non solo le leggi sulla famiglia.

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