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Noi poveri gay cristiani


KrarayanDasH999

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Saramandasama

 

 

tanto è vero che potresti anche essertelo sognato!

Sognato o meno, se ti trovi col setto nasale deviato, di psicologico c'è ben poco.

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privateuniverse

Ah be' che adesso siano gli atei a voler convertire, dopo millenni di conversioni forzate rivolte da credenti in un dio contro credenti in un altro....

Un po' di pudore, no?

 

PS: "Ateisti" chi sarebbero?:  i seguaci dell' "ateo"?

 

1) E' vero, ho fatto un'affermazione sbagliata: anche molti cristiani, e altre persone che professano una fede religiosa, vogliono imporre agli altri la propria religione, o costringere coloro che non professano alcuna fede religiosa a vivere secondo i dettami di una religione.

 

E' solo in questa discussione che sono gli ateisti a pretendere prove che nessuno pretende di fornire, né può fornire.

 

Ma anche di questo si è parlato a iosa e non ho alcuna intenzione di impelagarmi in una discussione che so già che non porterà da nessuna parte.

 

L'oggetto della discussione era un problema di una persona, non se fosse giusto, in generale, professare una fede religiosa.

 

 

2) "Ateista", cioè contrario di "teista"; che è come gli atei vengono designati, per esempio, in inglese e in tedesco, anche se non in italiano e in francese.

A me sembra un termine più appropriato, ma so che tanto tu non la pensi così; anche di questo abbiamo già parlato e nessuno dei due cambierà opinione in proposito, quindi è inutile continuare a ripetersi invano.

 

 

PS Sono molto d'accordo con quanto ha scritto @conrad65, ma ho l'impressione che la sua posizione non sia stata capita.

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da un punto di vista razionale è perfettamente lecito sostituire a quella che si considera una favola (che sia cristianesimo, islamismo, ebraismo o altro) un'altra favola, dal punto di vista del ragionamento le cose sono equivalenti tuttavia non lo sono da un punto di vista simbolico e di significato psicologico

 

Infatti:

il problema sollevato da noi cosiddetti atei non è psicologico, ma logico.

Io stesso ho, peraltro concordando con te e discordando da Nayoz, ammesso senza problemi che una religione, specialmente nel senso di credenza in un dio creatore e provvidenziale, può benissimo rendere la vita migliore a molti uomini, perché ad esempio fornisce loro certezze almeno nella vita futura che altrimenti non avrebbero.

 

 

 

 

questo è il motivo per cui alcune religioni si affermano ed hanno subito un largo seguito, ed altre, come quella dei trichechi giganti o del Grande Cocomero, finora non hanno avuto la forza di imporsi

 

Forse perché cocomeri e trichechi non sono universalmente diffusi o meglio perché non sono così importanti presso nessuna cultura.....

In effetti, se consideriamo certe religioni, vediamo corrispondenti non molto diversi da trichechi o cocomeri:

gli Egizi adoravano il dio coccodrillo, il dio cane (il cui culto ai miei tempi era molto diffuso anche tra i militari italiani ;-) ), la dea gatta ecc., gli Indù adorano ancora il dio elefante, tribù africane adoravano e forse adorano ancora i grandi alberi delle foreste e del resto divinità arboree e fluviali erano note anche nell'antichità classica.

 

Comunque la critica razionale al concetto ed all'esistenza di un dio prescinde ovviamente e necessariamente dalle raffigurazioni  più rozze della divinità veicolate dalle religione popolare:

parliamo del dio dei filosofi o almeno dei teologi, non certo di quello dei parenti di San Gennaro!

E del resto sono proprio i filosofi ed i teologi che si sono esercitati vanamente nel tentativo di dimostrare in modo logicamente ineccepibile l'esistenza di dio:

non pretendiamo certo dimostrazioni razionali dal volgo indù sull'esistenza del dio elefante!

 

 

 

 

E' solo in questa discussione che sono gli ateisti a pretendere prove che nessuno pretende di fornire, né può fornire.

 

Veramente sono i credenti che sostengono che nell'esistenza di dio dobbiamo credere fino a prova contraria:

siete voi credenti che esigete da noi, che non crediamo in qualcosa d'indimostrato ed indimostrabile (come tu stesso riconosci!), la prova della NON esistenza di dio o meglio le prove delle NON esistenze delle numerose forme divine escogitate dagli uomini nei millenni (e parlo solo delle forme divine escogitate da filosofi e da teologi, lasciando pure perdere gli innumerevoli dei della gente comune).

 

 

 

 

"Ateista", cioè contrario di "teista"; che è come gli atei vengono designati, per esempio, in inglese e in tedesco, anche se non in italiano e in francese. A me sembra un termine più appropriato

 

Ateo o ateista che tu voglia, rimane il fatto che sono termini che, oltre ad avere una connotazione tradizionale di empietà sacrilega, implicano una negazione di qualcosa, quasi che fossimo noi, che non crediamo nei vostri molteplici dei, a sottrarre senza ragione dimostrata all'umanità una sua preziosa conquista e non piuttosto voi, che invece credete in molteplici dei che tra l'altro si contraddicono l'uno con l'altro, ad aggiungere senza ragione dimostrata entità variopinte i cui benefici nello spiegare l'universo sono a dir poco dubbi e le cui esistenze men che meno necessarie.

 

 

 

 

PS Sono molto d'accordo con quanto ha scritto @conrad65, ma ho l'impressione che la sua posizione non sia stata capita.

 

Anch'io sono d'accordo con Conrad65 e quindi ho l'impressione che la sua posizione non sia stata capita da te ;-)

Edited by Mario1944
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Ma la "povera topic starter cristiana" iniziava:

"Bè, ho 15 anni e mezzo e da un po' ho ammesso a me stessa la mia bisessualità (nonostante dentro di me l'avessi sempre saputo). Non sarebbe davvero un problema per me se non fosse che la mia famiglia, che comprende ben sei zii e un'infinità di cugini-solo dalla parte di mia madre- sono quasi tutti cattolici e... lo sono anch'io!",

 

quindi le sue preoccupazioni dipendono dalla fede sua e dei suoi cari e pertanto il presente off topic non è poi così off.....

 

D'altronde, se la fanciulla ha fede in Cristo nella declinazione cattolica, la sua fede deve estinguere ogni dubbio come intimava Tertulliano:

"curiositatis opus nobis non est post Christum! ( non abbiamo bisogno di curiosità dopo Cristo!)".

Al massimo, in caso di troppi conflitti con la sua gayezza, potrebbe rivolgersi ad un Cristo declinato diversamente dal modo cattolico.

 

Se invece la sua fede incomincia ad incrinarsi ed i dubbi ad affollarsi nella sua mente, per parte mia credo di avere fatto il necessario per aiutarla, ovviamente secondo il mio giudizio, che è quello di uno che non crede nell'esistenza di un dio e tanto meno del dio Cristo, cattolicamente declinato o no.

Edited by Mario1944
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Per il resto, mi sembra veramenente esilarante che si parli di supponenza di noi atei solo e semplicemente perché chiediamo che portiate prove della vostra credenza in un dio.

E che cosa si dovrebbe dire di voi allora che pretendete da noi la prova della non esistenza di un dio?:

 

 

 

VOSTRA? 

Bello mio, ho scritto chiaramente nel topic che sono AGNOSTICO .

 

 

Sei talmente preso dalla foga di affermare che la tua opinione sia l'unica valida, al punto di non leggere proprio ciò che l'interlocutore scrive...un monologo, in pratica.

 

 

Comunque ribadisco ancora una volta il mio pensiero, autoquotandomi... sei un estremista, nè più nè meno dei credenti invasati che danno dei matti a chiunque non creda o sia scettico sull'esistenza nel loro Dio.

 

 

Non è pignoleria, è voler cascare in piedi a tutti i costi, e credere di essere portatore della verità assoluta. In questo un ateo convinto è identico ad un credente convinto...ma si sa che gli estremi spesso si somigliano.
Edited by ben81
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privateuniverse
Veramente sono i credenti che sostengono che nell'esistenza di dio dobbiamo credere fino a prova contraria

 

Sicuramente io non ho mai affermato alcunché di simile.

 

Non mi pare che qualcun altro l'abbia detto, ma puoi sempre citare il punto esatto in cui questo è stato fatto.

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privateuniverse

Tre pagine di offtopic e nemmeno si tenta di rispondere alle preoccupazioni della povera topic starter cristiana...

 

Io in verità l'ho fatto.

 

Le ho suggerito di cercarsi delle alternative, che esistono: sia nell'ambito del cattolicesimo, anche se in contrasto con le posizioni della chiesa cattolica, sia nell'ambito del cristianesimo (non cattoliche).

 

Ovviamente, la topic starter può anche lasciar evolvere le sue posizioni nel senso di smettere di professare una fede religiosa. Questo lo dirà solo il tempo, sono scelte personali.

 

Ma, solo per il fatto che tu sei fra coloro che si sono lanciati nell'ennesima polemica antireligiosa anche in una discussione in cui questo non era il punto, questo non significa che tutti gli altri che hanno partecipato alla discussione si siano comportati come te.

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Sicuramente io non ho mai affermato alcunché di simile (sono i credenti che sostengono che nell'esistenza di dio dobbiamo credere fino a prova contraria n.d.r). Non mi pare che qualcun altro l'abbia detto, ma puoi sempre citare il punto esatto in cui questo è stato fatto.

 

Se affermi, non solo tu beninteso:

sono gli ateisti a pretendere prove che nessuno pretende di fornire, né può fornire.

 

poiché tu stesso riconosci che non si può dimostrare l'esistenza di un dio, necessariamente implichi che la credenza nell'esistenza di un dio valga fino a prova contraria.

E questo del resto è stato esplicitamente detto da altri, quando hanno chiesto la prova della NON esistenza del loro dio:

ciò significa che la loro credenza nell'esistenza di dio vale fino a prova contraria.

 

 

Bello mio, ho scritto chiaramente nel topic che sono AGNOSTICO . Sei talmente preso dalla foga di affermare che la tua opinione sia l'unica valida, al punto di non leggere proprio ciò che l'interlocutore scrive...un monologo, in pratica.

 

Un agnostico dovrebbe astenersi da qualsiasi affermazione in merito e in ogni caso, dato che di esperienze universali, evidenti e quotidiane della divinità non ne abbiamo, agnostico dovrebbe essere chi non esclude astrattamente che possa esserci un'entità che possa essere chiamata dio, ma non ne può accettare la credenza per mancanza di prove:

e questo non mi sembra molto diverso, anzi forse non lo è, dall'atteggiamento di un ateo RAZIONALE (gli atei che adorano un NON DIO non sono atei  o almeno non sono atei RAZIONALI.....).

 

 

Comunque ribadisco ancora una volta il mio pensiero, autoquotandomi... sei un estremista, nè più nè meno dei credenti invasati che danno dei matti a chiunque non creda o sia scettico sull'esistenza nel loro Dio.

 

Mi sembra molto strano che uno che si definisce agnostico mi accusi di essere un estremista, quando io ho sempre detto chiaramente che un ateo, al di là dell'uso spregiativo (pro domo sua per altro.....) della parola fatto dai credenti in un dio, non è un credente in un NON DIO, ma semplicemente uno che non può razionalmente credere nell'esisistenza di un'entità di cui non si danno prove, ma solo speranze e sogni spesso neppure speranze e sogni propri, ma ereditati dagli antenati.

Tra l'altro io sono stato il solo, in mezzo al singolarissimo silenzio di tutti i credenti, che ha difeso la religione dall'accusa di Nayoz di essere una ricerca di falsità:

evidentemente come estremista ateo ho ancora parecchio cammino da fare..... ;-)

Edited by Mario1944
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privateuniverse

Se affermi, non solo tu beninteso:

 

poiché tu stesso riconosci che non si può dimostrare l'esistenza di un dio, necessariamente implichi che la credenza nell'esistenza di un dio valga fino a prova contraria.

E questo del resto è stato esplicitamente detto da altri, quando hanno chiesto la prova della NON esistenza del loro dio:

ciò significa che la loro credenza nell'esistenza di dio vale fino a prova contraria.

 

La logica ti fa difetto.

Questo spiega tutto.

Non ho detto che non si possa dimostrare l'inesistenza di Dio, ma la sua esistenza; quindi la tua deduzione è fallace proprio sotto il profilo strettamente logico.

 

Qui si chiudono i miei interventi in questa discussione; ti lascio a parlare (e darti ragione) da solo.

Edited by privateuniverse
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La logica ti fa difetto.

 

Semmai mi fa difetto l'interpretazione di quello che tu hai voluto dire, non la logica:

non è esattamente la stessa cosa!

Comunque, se ti sei spiegato male o se io ho capito male, basta chiarire......

 

 

 

 

Non ho detto che non si possa dimostrare l'inesistenza di Dio, ma la sua esistenza; 

 

Allora siamo perfettamente d'accordo:

è quello che continuo a sostenere dal principio:  nessuna dimostrazione razionalmente inoppugnabile è mai stata data dell'esistenza di dio e, data la natura stessa del concetto di dio, è difficile credere che potrà mai essere data in futuro.

 

 

 

 

Qui si chiudono i miei interventi in questa discussione; ti lascio a parlare (e darti ragione) da solo.

 

Tanti saluti a casa!

Per la mia solitudine non preoccuparti:

i credenti in dio non mi lasceranno mai solo ;-)

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