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Parigi, assalto islamista al settimanale satirico 'Charlie Hebdo' con morti e feriti


Rotwang

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Ma certamente si può discutere se i vignettisti di Charlie Hebdo abbiano esagerato, forse anche per una personale antipatia contro la religione islamica o contro le tre religioni cosiddette abramitiche o contro le religioni in sé.

D'altronde non è che chi fa satira o commedia e neppure chi fa tragedia, elegia, lirica ecc. sia al di sopra delle leggi e delle regole di convivenza:

ed infatti come chiunque può essere soggetto ad azione legale per ingiurie promossa dall'ingiuriato.

Quindi, se la comunità mussulmana od un singolo mussulmano oppure la comunità cristiana, ebraica ecc. si fossero sentiti offesi da una singola vignetta satirica o da una ripetizione di vignette satiriche, avrebbero  ben potuto procedere a norma di legge contro Charlie Hebdo avendo il diritto dalla loro parte.

 

Mi sembra perciò del tutto sbagliato dire o sottintendere che, poiché secondo molti Mussulmani o Cristiani od Ebrei ecc. quelli di Charlie Hebdo hanno esagerato, allora in qualche modo se la sono cercata:

è un giustificazionismo inaccettabile in qualsiasi comunità pacificamente regolata dalle leggi e, a maggior ragione, in uno Stato di diritto, perché nessuno può farsi giustizia da solo, per quanto offeso ed ingiuriato si possa sentire.

 

Tra l'altro faccio notare che di Charlie Hebdo e delle sue satire non mi pare si sia mai tanto e universalmente parlato come in questi giorni e soprattutto faccio notare che proprio l'ultima vignetta satirica di Charlie Hebdo, la prima dopo la strage, ha suscitato infiammate e tumultuanti reazioni nel mondo mussulmano con tanto di roghi del giornale incriminato, della bandiera francese ed addirittura di chiese cristiane, benché la fede cristiana sia stata anch'essa oggetto della satira di Charlie:

eppure non mi sembra proprio che quell'ultima vignetta sia stata particolarmente feroce o più feroce di molte altre pubblicate nei mesi o negli anni scorsi, anzi!

 

Mi domando dunque se l'indignazione massiva dei Mussulmani contro Charlie Hebdo non sia stata pilolata da gruppi aderenti all'Isis o ad AlQaeda, per accaparrarsi la simpatia delle stesse masse mussulmane, accreditandosi come gli estremi defensores fidei:

insomma forse s'è trattato d'un'abile manovra de propaganda fide!

Edited by Mario1944
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faccio notare che proprio l'ultima vignetta satirica di Charlie Hebdo, la prima dopo la strage, ha suscitato infiammate e tumultuanti reazioni nel mondo mussulmano con tanto di roghi del giornale incriminato, della bandiera francese ed addirittura di chiese cristiane, benché la fede cristiana sia stata anch'essa oggetto della satira di Charlie:

eppure non mi sembra proprio che quell'ultima vignetta sia stata particolarmente feroce o più feroce di molte altre pubblicate nei mesi o negli anni scorsi, anzi!

 

Mi domando dunque se l'indignazione massiva dei Mussulmani contro Charlie Hebdo non sia stata pilolata da gruppi aderenti all'Isis o ad AlQaeda, per accaparrarsi la simpatia delle stesse masse mussulmane, accreditandosi come gli estremi defensores fidei:

insomma forse s'è trattato d'un'abile manovra de propaganda fide!

beh, ma non ti scordare che sti tumulti sono successi in Mali, dove da un paio d'anni c'è l'esercito francese a "controllare la situazione" ed impedire che si crei un'altra zona fuori controllo in mano a simil BokoHaram.

Dettaglio non secondario, credo...

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beh, ma non ti scordare che sti tumulti sono successi in Mali,

 

Ma tumulti si sono avuti anche in Pakistan, in Palestina ecc. e comunque, a parte i tumulti, anche molte autorità islamiche (come quella del Cairo che non è particolarmente estremista) hanno "scoperto"  Charlie Hebdo e l'empietà antiislamica della sua satira:

c'è da domandarsi perché la stessa satira che prima era ignorabile ed ignorata, ora è diventata insopportabile ed insopportata.

 

Ho il sospetto che la punizione dell'offesa contro i sentimenti religiosi e culturali dei Mussulmani c'entri poco o meglio sia solo un pretesto usato da organizzazioni estremistiche per acquisire visibilità e fare proseliti.

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