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mi spiegate sta cosa?


freedog

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Ma era una fiction quella.. o no???

 

Esistono a frotte anche nella realtà, spesso sono studenti fuori sede, o semplicemente gente venuta dal sud al nord per lavoro

 

 

 


Dal punto di vista della nostra discussione però ciò che conta non è l'atteggiamento
personale gradevole o sgradevole, quanto il fatto ( eventualmente ) che quel 3,2%
ricomprende anche persone che non sono del tutto out e quindi i dati andrebbero
letti al ribasso

 

Pardon per l'OT XD ma i dati che hai citato come sono da leggersi? Da quel che capisco hanno segmentato la popolazione secondo due criteri (su base geografica nord-centro-sud e su fascia d'età), e poi hanno rilevato quanti sul totale-classe sono gay dichiarati...dici che quindi un 3,2% sui giovani, al netto del possibile ribasso dovuto al CO parziale di cui si è detto, è troppo basso? 

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Esistono a frotte anche nella realtà, spesso sono studenti fuori sede, o semplicemente gente venuta dal sud al nord per lavoro

 

Per evitare l'infamia del razzismo :) ovvio che vale anche per gli studenti/lavoratori del nord che vanno all'estero e replicano quel comportamento, ho citato l'esempio studente/lavoratore che dal sud viene al nord solo perchè è oggettivamente più raro che uno da nord vada fuori sede in una università del sud - escludendo Roma, anche se al centro tecnicamente XD - e perchè vivendo a Milano è la situazione che ho più volte riscontrato di persona

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Sinceramente credo che sia un troiaio, ma di quelli pesanti, di qualunque sito si tratti! Però c'è anche da pensare a una cosa... Ma tu credi davvero che nei cinema porno ci si andava per fare conoscenza? Nelle saune ci si andava per chiacchierare e per parlare dei propri problemi? Ma davvero? Io credo siano cambiati i luoghi, ma il discorso è sempre lo stesso... Finché all'interno della società l'omosessualità sarà sempre considerata una cosa da vivere sotto un velo, dovremo cercare delle alternative... Cinema, saune o forum.

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D'accordo con freedog. Ma l'impegno politico-sociale, deve essere una spinta che hai dentro di te, a prescindere dall'essere o meno gay, o dall'essere favorevole alle chat o alle associazioni. Purtroppo trasmettere il valore dell'incazzatura non è semplice, ecco.

Per quel che mi riguarda non avessi conosciuto fratelli e sorelle gay incazzosi starei ancora lì a nascondermi e commiserarmi, quindi è un'esperienza che consiglio, ma non è interscambiabile con le chat, le chat le puoi mettere al posto dei locali secondo me.

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@NewComer

 

Siccome stiamo cercando di valutare quanto la situazione in Italia sia migliorata

e quanto no, a mio avviso rispetto al fattore tempo contano più le classi di età.

 

Il miglioramento quantitativo della situazione sarebbe un +0,5 dei giovani rispetto

alle generazioni over 35 ( che diventa +2,4 solo rispetto agli over 65 )

 

Poi è giusto eventualmente il tuo correttivo: se c'è un divario geografico fra zone

non sarà anche vero che ci sono dei CO parziali? Cioè persone che sono gay a

Milano ma non a Reggio Calabria?

 

Questo potrebbe influire sulla qualità della partecipazione alla comunità

 

Perché da un punto di vista pratico sarà difficile che io possa ad esempio fare

l'avvocato gay o lo psicologo gay a Milano in una associazione pubblica, se il

mio CO non è totale ( non che sia un obbligo fare l'avvocato gay o lo psicologo

gay....beninteso, però certo ci sono dei presupposti in mancanza dei quali non

è oggettivamente possibile farlo ) o che possa fare lobbying politico o imprenditoriale

o partecipare a network gay o lgbt

 

Quello che io intendo dire è che alla fine il differenziale geografico potrebbe spiegare

il fatto che io sentendomi libero, vado nei locali, mi fidanzo, magari partecipo pure al

pride ( tanto chi mi vede? ) ma non vado oltre a questo, cioè la mia soglia di partecipazione

si arresta a queste attività

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Ma tu credi davvero che nei cinema porno ci si andava per fare conoscenza? Nelle saune ci si andava per chiacchierare e per parlare dei propri problemi? Ma davvero?

no, anzi!

ho pure scritto che la frase più romantica che si scambiava là dentro era "che c'hai un kleenex?" quando ci si doveva pulire..

il problema è che dovrebbe essere nostro interesse primario togliere del tutto sto maledetto velo di ipocrisia;

ma senza aggregazione tra omosex, sarà ancora più complicato riuscire ad ottenere qsa.

 

E non so quanto il (possibile) solipsismo da chat possa aiutare a creare (o ricreare, fate voi) sta "sorellanza"

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Quello che io intendo dire è che alla fine il differenziale geografico potrebbe spiegare
il fatto che io sentendomi libero, vado nei locali, mi fidanzo, magari partecipo pure al
pride ( tanto chi mi vede? ) ma non vado oltre a questo, cioè la mia soglia di partecipazione
si arresta a queste attività

 

Si si, parte potrebbe essere spiegata così, un'altra parte forse semplicemente nonostante sia dichiarata, abbia una socialità gay etc.. non sente nessuna spinta verso la "cittadinanza attiva", in Italia è abbastanza comune anche al di fuori del mondo gay (io stesso non ho mai partecipato ad una manifestazione, nemmeno quando ero studente al liceo e se ne facevano alla grande XD)

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Certamente gli Italiani in generale ed in questo momento storico

sono poco motivati all'azione politica

 

Le manifestazioni politiche sono poco più che rituali, basta far caso

agli slogan, ci si attiva per 3-4 questioni, sempre le stesse e senza

nessun reale obiettivo politico che non sia il "protestare" per affermare

il fatto di continuare ad esistere politicamente

 

Però va detto che se c'è una categoria che dovrebbe essere motivata

siamo noi gay, che nella sostanza lottiamo per ottenere proprio il riconoscimento

dei diritti di cittadinanza e nella sostanza secondo me siamo anche più motivati

di altri.

 

Io ne faccio più una questione di "qualità" della partecipazione, ovviamente parametrandosi

a ciò che accade o è accaduto nel resto d'Europa

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Io ne faccio più una questione di "qualità" della partecipazione, ovviamente parametrandosi
a ciò che accade o è accaduto nel resto d'Europa

 

In che senso "qualità della partecipazione"?

 

Avevo letto una discussione sempre su questo forum (non mi ricordo il titolo pardon XD) che parlava dell'utilità o meno dei pride, ed una delle questioni che venivano citate era proprio che, ad esempio, l'organizzare un pride come fosse una grande festa in disco veniva da alcuni visto come positivo perchè attira gente, da altri come negativo perchè attira "un certo tipo di gente" - leggasi, gente che viene lì solo per divertirsi ma che alla fine di interesse verso i motivi per cui si manifesta ne ha meno di zero....ti riferisci a questo?

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Il dibattito sul gay pride è solo la dimostrazione del fatto che in Italia 

viviamo in pieno riflusso

 

Perché è la stessa discussione di 14-24 anni fa  che si ripete all'infinito

 

Se noi fossimo progrediti come a Londra, Parigi, Berlino non parleremmo ancora

del gay pride, perché che il pride sia utile sarebbe dato per scontato.

 

A dire il vero io ho già scritto quali sono questi limiti qualitativi qui:

 

 


Questo potrebbe influire sulla qualità della partecipazione alla comunità
 
Perché da un punto di vista pratico sarà difficile che io possa ad esempio fare
l'avvocato gay o lo psicologo gay a Milano in una associazione pubblica, se il
mio CO non è totale ( non che sia un obbligo fare l'avvocato gay o lo psicologo
gay....beninteso, però certo ci sono dei presupposti in mancanza dei quali non
è oggettivamente possibile farlo ) o che possa fare lobbying politico o imprenditoriale
o partecipare a network gay o lgbt

 

Se non esistono CO totali, non esistono associazioni professionali o lavorative gay

come nel resto d'Europa, non esistono gruppi di pressione che possano fare lobbying

politico, non esistono associazioni imprenditoriali di settore, network gay o lgbt come

ne esistono all'estero 

 

Ma il problema non è certo la parata del pride, semmai il fatto che i gay italiani si limitano

solo a quello e poi tornano nei ranghi eterosessuali per il resto dell'anno

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A dire il vero io ho già scritto quali sono questi limiti qualitativi qui:

 

 

Se non esistono CO totali, non esistono associazioni professionali o lavorative gay

come nel resto d'Europa, non esistono gruppi di pressione che possano fare lobbying

politico, non esistono associazioni imprenditoriali di settore, network gay o lgbt come

ne esistono all'estero

 

Ma il problema non è certo la parata del pride, semmai il fatto che i gay italiani si limitano

solo a quello e poi tornano nei ranghi eterosessuali per il resto dell'anno

Grazie per aver specificato, in effetti non avevo capito cosa intendessi per avvocato gay o psicologo gay.

Quindi secondo te se degli/delle omosessuali che fanno parte di qualche casta/lobby utilizzassero il loro status sociale per fare pressione invece che dare battaglia solo come cittadini si otterrebbero maggiori risultati? E in che modo dovrebbero farlo? Mi stavo chiedendo proprio in questo periodo se sia il caso di fare c.o. totale in facoltà prima di cominciare ad occuparmi questioni lgbt con un'associazione studentesca. Io temo di perdere credibilità, insomma come se poi qualsiasi cosa dicessi sul tema non contasse niente perché non sono neutrale. Mi è capitato in passato.

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 Mi stavo chiedendo proprio in questo periodo se sia il caso di fare c.o. totale in facoltà prima di cominciare ad occuparmi questioni lgbt con un'associazione studentesca. Io temo di perdere credibilità, insomma come se poi qualsiasi cosa dicessi sul tema non contasse niente perché non sono neutrale.

scusami, ma qui non t'ho capito: puoi spiegarti meglio per un tardone con principi di artereosclerosi come me?

tnks

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Ritorna al mio intervento #40 ed al link sui 300.000 gay dichiarati di Berlino

 

Federazioni di imprenditori, società sportive, locali esclusivi ( intendendo per ciò

migliori e ricercati anche dagli etero ) gruppi di avvocati e medici e gallerie che 

lavorano per loro, agenzie di viaggi, associazioni di gay anziani e case di riposo, 

diversity managment e federazione gay di manager

 

Questo è quello che è successo altrove

 

Ovviamente è un qualcosa che la mia generazione e le generazioni precedenti

di gay italiani NON sono riuscite a fare...quindi tocca a voi giovani

 

Si parte da studenti, da una associazione studentesca ma con l'idea che l'impegno

deve continuare tutta la vita

 

Sapendo di vivere in una società che ti dirà che un avvocato o uno psicologo gay

perde credibilità 1000 volte di più di un militante gay

 

In fondo che un militante gay, sia gay.....direi sia ovvio e noi non dobbiamo affatto

essere neutrali dobbiamo "vincere"

 

Il problema viene dopo, quando non si è più studenti.

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Ritorna al mio intervento #40 ed al link sui 300.000 gay dichiarati di Berlino

 

Federazioni di imprenditori, società sportive, locali esclusivi ( intendendo per ciò

migliori e ricercati anche dagli etero ) gruppi di avvocati e medici e gallerie che 

lavorano per loro, agenzie di viaggi, associazioni di gay anziani e case di riposo, 

diversity managment e federazione gay di manager

 

Questo è quello che è successo altrove

 

Ovviamente è un qualcosa che la mia generazione e le generazioni precedenti

di gay italiani NON sono riuscite a fare...quindi tocca a voi giovani

 

Si parte da studenti, da una associazione studentesca ma con l'idea che l'impegno

deve continuare tutta la vita

 

Sapendo di vivere in una società che ti dirà che un avvocato o uno psicologo gay

perde credibilità 1000 volte di più di un militante gay

 

In fondo che un militante gay, sia gay.....direi sia ovvio e noi non dobbiamo affatto

essere neutrali dobbiamo "vincere"

 

Il problema viene dopo, quando non si è più studenti.

ma a te ti paga l'ente turistico tedesco per conviverci tutti ad andare a vivere là??

se è così, sappi che ci stai riusciendo benissimo

(vabbè, amnco devi faticare troppo, a dire la verità!!9

 

già prima li invidiavo molto, da quando leggo i tuoi msg sto cominciando a studiarmi le offerte di lavoro per trasferirici lassù col consorte!!

 

Per caso, non è che ci si può sposare anche solo colla residenza?

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ahahah! Comunque l'associazione di cui parlo si definisce apartitica e aconfessionale ma non apolitica, non è un'associazione gay, ma di studenti di medicina, afferisce al forum internazionale degli studenti di medicina di cui fanno parte milioni di studenti di circa cento nazioni del mondo ed è riconosciuto dall'organizzazione mondiale della sanità, che tiene in considerazione i comunicati diramati dal forum, anche quelli sulla popolazione lgbt. Ergo una mini lobby (mini per età dei partecipanti) ora dal cellulare non riesco a mandarvi link delle ultime attività in difesa dei diritti lgbt

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A dire il vero io ho già scritto quali sono questi limiti qualitativi qui:

 

Ah ok, non avevo colto scusa... beh in questo senso sarebbe giusto allora chiedersi, come mi pare si fosse già fatto in una discussione su questo forum, perchè una potenziale lobby importantissima come quella degli stilisti (e del comparto moda in genere) se ne stia in un beato silenzio.

Io vivo a milano, una città che praticamente campa di moda, a destra e a manca si sente dire che uno dei settori trainanti del made in italy è la moda (assieme ad alimentare, design, arredamento e meccanica), a ciò si aggiunga che parliamo di un settore in cui l'essere gay non solo non è un problema ma quasi una regola: sulla carta abbiamo quindi un settore che muove milioni di euro per fatturato, altrettanti verosimilmente per gettito fiscale, in cui non si richiede particolare sforzo per dichiarasi gay....insomma, una potenziale macchina da guerra :D e nella realtà invece la "pressione politica" sta a zero.

 

Scusa la domanda, ma per "riflusso" cosa intendi?

 

 

 


l'associazione di cui parlo si definisce apartitica e aconfessionale ma non apolitica, non è un'associazione gay, ma di studenti di medicina

 

Interessante :) immagino tu non studi medicina in Cattolica allora XD

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Non esiste nessuna lobby gay degli stilisti

 

Non vorrei ricordare male...forse Armani fece CO nel 2000 ( a 66 anni )

Valentino ad oltre 70 ed anche Dolce e Gabbana ( dichiarandosi in contemporanea

cattolici berlusconiani etc. )

 

Ma la cosa è morta lì

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Interessante :) immagino tu non studi medicina in Cattolica allora XD

 

No ma anche la cattolica ha una sede di quest'associazione, (ce l'anno quasi tutte le facoltà di medicina d'italia) e sono tenuti a rispettarne i principi etici e ad impegnarsi anche nelle attività con un risvolto politico quantomeno prendendo posizione come tutti gli iscritti del mondo. Purtroppo i soci attivi sono in molte università una minoranza rispetto al totale.

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Scusa la domanda, ma per "riflusso" cosa intendi?

 

E' che nel 2000 sulla scia dell'entusiasmo del primo Pride di massa

e di alcuni CO - fra cui anche quelli testé citati - ci si illuse che le cose

sarebbero cambiate progressivamente ed in modo lineare

 

Ed invece così non è stato

 

Soprattutto dal 2005 in poi la sensazione è quella di un riflusso

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  • 2 months later...
imalittlemonster98

Sono un puttanaio di puttanieri che cercano solo sesso! Però ho conosciuto un ragazzo che è diventato il mio miglior amico!

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Il mondo delle chat, come già scritto altrove, è lo specchio più limpido del mondo gay a mio parere. Senza la problematica del doversi far vedere per forza, la chat accoglie molti di quelli che mai andrebbero in associazioni o locali gay o gay-friendly, che spesso sono in netta maggioranza rispetto ai dichiarati, quindi io lo considero uno specchio dell'anima gay.

E il risultato che ne viene fuori non è certo edificante: sessuomani cronici, autostereotipati, egoismo, mancanza di rispetto assoluta, superficialità e qualunquismo, razzismo. Questo sono la maggiornanza dei gay in chat come nel mondo; ci sono le eccezioni, ci sono le vie di mezzo ma la maggiornaza da l'impronta a tutto il gruppo.

 

Fare il paragone con cruising o cinema porno...mah, dove sta la differenza sostanziale? Si persegue alla grande solo la soddisfazione personale e stop, prima come ora. Come se entrare in contatto con uno sconosciuto in un parcheggio pubblico sia molto diverso che sceglierlo tra una sfilza di cartelli "scopatemi", "succhio ora", "fotto e rifotto".

 

Sull'associazionismo avrei da dire non poco e per lo più in termini negativi: quelle con cui sono entrato in contatto io, avevano come ossessione centrale l'organizzare feste e party in cui accoppiarsi e la distanza con i problemi che può avere un ragazzo o un adulto gay nella vita di tutti i giorni sono abissali. Come puoi chiedere di fare volantinaggio lgbt a chi non è dichiarato? In automatico, alla risposta "io non vorrei espormi" diventi agli occhi degli associati un cagasotto che non merita rispetto. Niente cura dell'aspetto psicologico, a chi si presenta in difficoltà gli aiuti si limitano a stupidi consigli che mi ricordano il "Cioè". Insomma spesso queste associazioni seguono pochissimi interessi superflui per i gay dichiarati e attivisti, per gli altri zero, insomma sono una cosa per raccogliere una razza di gay e continuare a dividerci in sottogruppi a compartimenti stagni.

 

Alla fine della fiera, credo che i metodi cambino ma i risultati sono uguali, oggi come vent'anni fa.

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Il mondo delle chat, come già scritto altrove, è lo specchio più limpido del mondo gay a mio parere. Senza la problematica del doversi far vedere per forza, la chat accoglie molti di quelli che mai andrebbero in associazioni o locali gay o gay-friendly, che spesso sono in netta maggioranza rispetto ai dichiarati, quindi io lo considero uno specchio dell'anima gay.

E il risultato che ne viene fuori non è certo edificante: sessuomani cronici, autostereotipati, egoismo, mancanza di rispetto assoluta, superficialità e qualunquismo, razzismo. Questo sono la maggiornanza dei gay in chat come nel mondo; ci sono le eccezioni, ci sono le vie di mezzo ma la maggiornaza da l'impronta a tutto il gruppo.

 

Fare il paragone con cruising o cinema porno...mah, dove sta la differenza sostanziale? Si persegue alla grande solo la soddisfazione personale e stop, prima come ora. Come se entrare in contatto con uno sconosciuto in un parcheggio pubblico sia molto diverso che sceglierlo tra una sfilza di cartelli "scopatemi", "succhio ora", "fotto e rifotto".

 

Sull'associazionismo avrei da dire non poco e per lo più in termini negativi: quelle con cui sono entrato in contatto io, avevano come ossessione centrale l'organizzare feste e party in cui accoppiarsi e la distanza con i problemi che può avere un ragazzo o un adulto gay nella vita di tutti i giorni sono abissali. Come puoi chiedere di fare volantinaggio lgbt a chi non è dichiarato? In automatico, alla risposta "io non vorrei espormi" diventi agli occhi degli associati un cagasotto che non merita rispetto. Niente cura dell'aspetto psicologico, a chi si presenta in difficoltà gli aiuti si limitano a stupidi consigli che mi ricordano il "Cioè". Insomma spesso queste associazioni seguono pochissimi interessi superflui per i gay dichiarati e attivisti, per gli altri zero, insomma sono una cosa per raccogliere una razza di gay e continuare a dividerci in sottogruppi a compartimenti stagni.

 

Alla fine della fiera, credo che i metodi cambino ma i risultati sono uguali, oggi come vent'anni fa.

 

Ma se tu a più di trent'anni sei caduto dal pero non avendo idea di come vivere in ambienti LGBT perché dici queste cretinerie? Non meriti rispetto non perché "cagasotto" ma perché vorresti che tutti quanti fossero come te: dei repressi frustrati che anziché prendersela con la società eterosessista e figacentrica se la pigliano con le associazioni gay e con chi vive ciò che è alla luce del sole senza alcuna vergogna (come se fossero tutti malati di sesso travestiti oltretutto) e che hanno profondo rispetto per chi per ovvie ragioni "non si espone" come dici tu, non so quali ambienti tu abbia frequentato, sinceramente mi chiedo se tu abbia mai frequentato qualcosa di vagamente simile ad un'organizzazione LGBT.

Il mondo delle chat è lo specchio più limpido del mondo etero semmai, promiscuo, adultero e sudicio di perversioni di ogni genere mascherato però da qualcosa di bello, pulito e libero da ogni psicosi perché ci hanno insegnato così :) e invece è una realtà da incubo.

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Eri con me a fianco quando ci son stato? non mi ricordo...

 

Secondo: ti fai un pensiero in base alle esperienze vissute, adesso fai 2+2....

 

Terzo: ecco cosa intendevo con mancanza di rispetto tra gay

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perché dobbiamo sempre essere noi del sud, scusa?

 

Ho citato gente del sud venuta a nord perchè io vivo a Milano e quindi ho avuto esperienza diretta di questo tipo di realtà. In secondo luogo perchè, se restiamo entro i confini nazionali, vedo oggettivamente difficile che uno che si voglia allontanare dal nord per motivi di omofobia scelga come di destinazione il sud, rischiando di cadere dalla padella alla brace: al massimo andrà all'estero o si sposterà dalla provincia in una grande città.

 

 

 

Ma se tu a più di trent'anni sei caduto dal pero non avendo idea di come vivere in ambienti LGBT perché dici queste cretinerie?

 

Beh con questo intervento molto pacato hai conferamato un po' la tesi di Efestione7 XD E comunque dire che le chat riflettano il mondo etero più che quello gay mi sembra un po' una bestialità: che gli etero non siano sant'uomini immacolati e fedeli è fuor di dubbio, ma da qui a dire che il "sudiciume" delle chat (comprese le chat gay) sia una sorta di estensione di ciò ne passa, è una tesi fantasiosa (e anche un po' ideologica).

Anche perchè essere orgogliosi di essere gay non vuol dire negare difetti e comportamenti che nella realtà ci sono: i gay sono in media molto più promiscui degli etero. Non sarà vero per il 100% dei gay, ma lo è per la maggior parte. Dire il contrario significa semplicemente mentire. Basta guardare alcuni dati come la durata media delle coppie, che o "muoiono" presto oppure si trasformano in coppie aperte; vedere coppie longeve che non siano aperte nel mondo gay non è certo comune.

Edited by NewComer
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Terzo: ecco cosa intendevo con mancanza di rispetto tra gay

 

Se scrivi stupidaggini e stereotipi non posso certo rispettarti :) goditi il tuo vittimismo.

Edited by Rotwang
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Dire il contrario significa semplicemente mentire. Basta guardare alcuni dati come la durata media delle coppie, che o "muoiono" presto oppure si trasformano in coppie aperte; vedere coppie longeve che non siano aperte nel mondo gay non è certo comune.

 

e ti è mai venuto in mente che questo potrebbe essere un limite delle coppie etero? 

 

Laddove l'elemento sessuale viene sacrificato alla stabilità per ovvie ragioni socio-culturali?

Edited by Demò
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Ma perché i gay finiscono sempre a parlare della promiscuità degli altri gay?

Mio fratello e i miei genitori sono etero, ma non parlano di continuo

degli altri etero che vanno a prostitute o nei locali per scambisti...

 

E' vero, lo so... lo fanno anche gli etero single:

le donne dicono che "i maschi pensano solo a quello"

e i maschi dicono che "le donne sono tutte troie".

I gay single dicono entrambe le cose:

"i gay sono tutte troie e pensano solo a quello".

Amen.

 

Una cosina solo sulle associazione GLBT:

proincipalemente le associazioni producono del materiale informativo e lo distribuiscono

per produrlo servono soldi che si ottengono con le feste e per distribuirlo servono volontari.

Se si vuole solo un'opinione sui propri problemi di coppia (o di solitudine) è meglio il forum.

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Il mondo delle chat, come già scritto altrove, è lo specchio più limpido del mondo gay a mio parere. Senza la problematica del doversi far vedere per forza, la chat accoglie molti di quelli che mai andrebbero in associazioni o locali gay o gay-friendly, che spesso sono in netta maggioranza rispetto ai dichiarati, quindi io lo considero uno specchio dell'anima gay.

E il risultato che ne viene fuori non è certo edificante: sessuomani cronici, autostereotipati, egoismo, mancanza di rispetto assoluta, superficialità e qualunquismo, razzismo. Questo sono la maggiornanza dei gay in chat come nel mondo; ci sono le eccezioni, ci sono le vie di mezzo ma la maggiornaza da l'impronta a tutto il gruppo.

 

Fare il paragone con cruising o cinema porno...mah, dove sta la differenza sostanziale? Si persegue alla grande solo la soddisfazione personale e stop, prima come ora. Come se entrare in contatto con uno sconosciuto in un parcheggio pubblico sia molto diverso che sceglierlo tra una sfilza di cartelli "scopatemi", "succhio ora", "fotto e rifotto".

 

Sull'associazionismo avrei da dire non poco e per lo più in termini negativi: quelle con cui sono entrato in contatto io, avevano come ossessione centrale l'organizzare feste e party in cui accoppiarsi e la distanza con i problemi che può avere un ragazzo o un adulto gay nella vita di tutti i giorni sono abissali. Come puoi chiedere di fare volantinaggio lgbt a chi non è dichiarato? In automatico, alla risposta "io non vorrei espormi" diventi agli occhi degli associati un cagasotto che non merita rispetto. Niente cura dell'aspetto psicologico, a chi si presenta in difficoltà gli aiuti si limitano a stupidi consigli che mi ricordano il "Cioè". Insomma spesso queste associazioni seguono pochissimi interessi superflui per i gay dichiarati e attivisti, per gli altri zero, insomma sono una cosa per raccogliere una razza di gay e continuare a dividerci in sottogruppi a compartimenti stagni.

 

Alla fine della fiera, credo che i metodi cambino ma i risultati sono uguali, oggi come vent'anni fa.

 

Io francamente non generalizzerei in questo modo e non mi azzarderei a trarre conclusioni. Storie d'amore possono nascere ovunque, anche in siti sconci così come al supermercato, idem le amicizie.

 

Eppure è anche un discorso di calcoli percentuali, spesso vanno siti dove in copertina ci sta un signore peloso con il sospensorio oppure un palestrarto in slippini com mezza nerchia da fuori, se si frequentano certi siti è normale che difficilmente troverai Suor Germana a prepararti gli agnolotti oppure semplicemente ragazzi in cerca di amicizia.

Nel tempo un sito come gayromeo è diventato un riferimento, una  community molto attiva quindi non è raro trovare persone ben disposte a non ridurre tutto a un pompino in autogrill però l'origine del sito denota altro e quindi non può essere un vero termine di paragone.

 

Sull'associazionismo mi piacerebbe frequentarlo, certo se non si è dichiarati è un ostacolo ma quello è un problema un luogo che nasce per socializzare e fare politica attiva non può rinchiudersi in quattro mura.

 

Su una cosa concordo in pieno, sulla mancanza di validi progetti di sostegno psicologico, a 20 anni li ho anche cercati ma solo a Roma esistava qualcosa a Napoli nulla (cosa che oggi ho fatto abbondamente presente), se avessi avuto qualcuno che mi avesse aiutato in quel momento forse mi sarebbe stato tutto piu semplice.

Forse è vero tra un party e una manifestazione bisognebbe badare anche a queste cose ma viva dio che ci sono almeno loro.

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