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CO dei minorenni: è giusto?


il Re del nulla

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Lunastorta123

Ma no, per fortuna esistono anche persone intelligenti, aperte e comprensive.

Se lo stronzo di turno andasse a dire in giro una cosa del genere senza il tuo consenso, e quindi a questo punto diventerebbe "outing" potrebbe anche pigliarsi una bella querela sai da parte tua sai?

Alla mia età no, fidati. Forse pochissimi ma sono davvero rari.

Addirittura la querela? D: wow

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nulla osta.

anche se credo non sia impossibile, ma raro, che un quattordicenne possa rivelare a se stesso, prima ancora che alla sua famiglia o ai suoi eventuali amici, la propria omosessualità.

 

salvo eccezioni, credo si possa convenire sul fatto che, di solito, un essere umano che abbia da poco messa alle spalle, in sostanza, la sua infanzia, potrà sì anche avere già sperimentato sulla propria pelle i primi turbamenti erotici verso chicchessia: dubito, però - soprattutto nel caso che questo chicchessia avesse avuto poi le fattezze di un altro essere umano del suo stesso sesso - avrà, questo quattordicenne, la capacità di fare chiarezza su se stesso e sulla propria sessualità al punto da poter rientrare un giorno a casa da scuola e dire a sua madre che ha un figlio gay.

non è una regola, ma è più facile che si faccia CO con un minimo di esperienza alle spalle.

 

ovvio, qualcuno potrà ribattere che ha scoperto di essere gay già sui banchi delle elementari, quando non prima: ma, forse, un conto è scoprirlo, un conto è saperlo.

senza dimenticare che, se anche un ragazzino ritenesse di avere già sufficientemente chiare le idee in testa al riguardo fino ad azzardarsi, con nonchalance o illuminata ingenuità, a non farne alcun mistero a (un altro) chicchessia e cominciando, per di più, dai propri genitori, probabilmente questi ultimi banalizzerebbero la cosa riducendola a un curioso aneddoto intorno alla crescita del loro così bizzarro figlio... a meno che, ovviamente, non si parli di una famiglia il cui grado di cultura o apertura mentale non sia tale da riuscire a dare il giusto peso alle parole del ragazzino, usando nei suoi confronti tutta la sensibilità che la circostanza (purtroppo ancora) richiede; o, ancora, di una famiglia la cui arretratezza mentale, viceversa, non induca questa stessa a lavare i cosiddetti panni sporchi insieme, però, con tutto il bambino...

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il Re del nulla

@redelnulla spiegati meglio per "non per come si vorrebbe che fosse", perche' non si e' capito.

 

Ad ogni modo e' risaputo che il meridione e' piu' omofobo del centro-nord. 51% contro il 35% (percentuale altissima a mio parere) e i dati risalgono a settembre 2013.

 

Un altra cosa. Generalmente chi e' effeminato e' gay. Sono rari i casi in cui e' vero il contrario.

 

Ah certo, perché tu naturalmente credi ciecamente al 1000x1000 ai sondaggi pilotati no?

 

E' risaputo che il Sud è più omofobo? E perchè? E come lo sai, chi te l' ha detto? Per caso hai vissuto qualche anno qui o hai avuto esperienze?

 

Per come si vorrebbe che fosse è riferito innanzitutto al fatto che spesso le varie associazioni che dovrebbero in teoria occuparsi della formazione propongono un tipo di educazione che spiega la sessualità e non  l' affettività, e poi lo fanno in maniera tale da fare in modo che tu debba identificarti con la visione che ti danno loro, o per come loro stessi concepiscono l' omoaffettività.

 

Insomma manca l' obiettività scevra da ogni condizionamento personale.

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Nello stesso in cui vivi tu.

Ma visto che questa discussione ti ha particolarmente preso perché non ci parli un po' del tuo CO e di come lo hai vissuto e lo vivi?

No evidentemente giri col paraocchi! <_<

 

Perchè dovrei raccontare qui il mio c.o.? Sarebbe decisamente OT ma credo sia solo una provocazione no?

Ahahahahh fatta da un trentenne non dichiarato!! Lool

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il Re del nulla

Stamattina ho letto la prima pagina del topic e stavo per rispondere alla discussione (in modo abbastanza contrariato relativamente alle tue dichiarazioni), ma mi sono trattenuto dicendomi che in fondo neppure io a 17 anni avevo ancora avuto il coraggio di fare CO.

Tornato a casa da scuola ho fatto CO, e ora posso risponderti con maggiore consapevolezza: sta alla maturità di ciascun individuo decidere quando farlo, e dipende dai sentimenti che prova, dal suo carattere e dall'ambiente in cui vive (aggiungo purtroppo, per certi casi). Quello dell'età è un fattore relativo. L'unico rischio è l'incomprensione, non essendo forse capaci di esprimersi nel migliore dei modi. Ma se uno è impulsivo a 14 anni è probabile che lo sia anche a 18.

Quello che mi ha spinto oggi a non rimandare il coming out è stato il fatto che procrastinando non sarebbe cambiato nulla, anzi, probabilmente sarebbe stato anche più difficile.

 

Per quanto riguarda la questione della famiglia, credo che quando si tratta di dire la verità la serenità del singolo valga più di tutto, e nonostante con queste confessioni ci si possa anche fare del male, sta alla famiglia, e sopratutto all'amore che ciascuno prova per gli altri mitigarne gli eventuali effetti nefasti.

 

Senza dubbio che la serenità del singolo sia fondamentale, ma se questa serenità riuscissimo a trasmetterla anche in famiglia magari impegnandoci un po' noi figli nel tentare di mitigarne eventuali effetti nefasti?

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il Re del nulla

@Re Del Nulla

Io pagherei per vivere a Catania, invece di abitare in un paesino di 15000 abitanti...

Riguardo alla differenza nordici e meridionali, io ho abitato per sette anni e sono nato in Piemonte e ti posso garantire che c'è un abisso a confronto con la Sicilia. Con ciò non voglio dire che il nord sia meglio del sud, perché ognuna ha delle sue particolarità: la Sicilia è la regione del verde e dell'azzurro ed ha dei paesaggi bellissimi (il mare e l'Etna *.*), mentre il Piemonte, pur essendo il pisciatoio d'Italia (piove spesso), ha paesaggi montuosi straordinari. La differenza sta nello stato di civiltà, perché io oggigiorno entro a contatto con un società che è abituata a buttare le carte per terra con strade piene di buche, a non rispettare le file al MC Donald's, a non mettere il casco quando si guida uno scooter e tante altre cose...mentre in Piemonte, per esempio, queste cose non esistono, se devo essere modesto, ma non significa che sia superiore!

Se ancora facciamo differenze, l'Italia non sarà mai unita e inoltre mi sale il nazismo a sentire ancora "polentoni" e "terroni", perché dimostriamo come siamo un popolo di ignoranti che si fa comandare da dei cretini!

 

Si vabbè, adesso abbiamo scoperto che il Nord è l' Eden sulla Terra, ok crediamoci...

 

Non dovrebbe salirti il nazismo quando leggi "polentoni" e "terroni": noi meridionali lo diciamo poco e solamente per modo di dire anche un tantino scherzoso se vogliamo, loro invece con malizia e una certa frequenza e sempre con un sottofondo disprezzo qualche volta anche malcelato. 

 

Tu forse per il fatto di avere vissuto in Piemonte hai un po' rinnegato le tue origini?

Edited by il Re del nulla
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il Re del nulla

Sono le singole persone che fanno la differenza non il nord o il sud.

Io vivo a Milano da sei anni e vi posso garantire che il grado di inciviltà è alle stelle.

Nella mia zona, hanno dovuto eliminare molti bidoni della spazzatura poiché la gente invece di fare la differenziata, creava delle piccole discariche di qualsiasi cosa intorno a questi raccoglitori. Poi non parliamo della cacca dei cani...

L'unico episodio di omofobia della mia vita lo ho subito a Milano.

 

Meno male che c' è qualcuno che dice le cose come stanno veramente, e cioè che la Polentonia non è il paradiso terrestre.

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il Re del nulla

 

 

 

E no, la famiglia non è sacra, perché la famiglia è formata da individui che ti ritrovi accanto senza averli scelti alla nascita e, in quanto esseri umani, possono avere le loro pecche e i loro difetti, sbagliare e inoltre  potrebbero essere proprio dei pessimi individui.

Sono i genitori a dover tutelare un figlio, non il figlio a doversi annullare per far dormire sogni tranquilli ai genitori, altrimenti non ti metti a fare il genitore ma ti compri un gatto.

 

Per te e per molti altri la famiglia non è sacra.

 

Poi però quando ad un certo punto delle vostre vite vi renderete conto che a parte loro siete completamente soli nella vita (non fate affidamento alcuno sulle amicizie, quelle vanno e vengono continuamente e non sono punti fermi, non potranno mai e poi mai volerci bene come ce ne vogliono mamma e papà) saranno augelli senza zucchero!

 

Il figlio non si deve annullare per accontentarli, ma cercare di farli riflettere e portarli con lui a ragionare.

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il Re del nulla

No evidentemente giri col paraocchi! <_<

 

Perchè dovrei raccontare qui il mio c.o.? Sarebbe decisamente OT ma credo sia solo una provocazione no?

Ahahahahh fatta da un trentenne non dichiarato!! Lool

 

Veramente non sarebbe OT, anche altri utenti stanno raccontando un po' di fatti loro sai?

No nessuna provocazione, le provocazioni le vedi soltanto tu.

Edited by il Re del nulla
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ah, bis.

 

fermo restando che lo stivale, dalla pelliccia al tacco, difetta non poco in fatto di civiltà, posso capire, @ilRedelnulla, cosa ti ha spinto a sottolineare la difficoltà che il vivere in sicilia, ancora nell'anno duemilaquattordici, può comportare, e non soltanto per un omosessuale, ma - direi - per una donna addirittura: ho vissuto per un po' a catania e ho avuto modo di toccare con mano quel certo maschilismo tipico di noi meridionali in virtù del quale i ruoli destinati all'uomo e alla donna non si discostano, in molti casi, dai luoghi comuni di un rozzo moralismo, cattolico e falsamente benpensante, che secoli e secoli e secoli di arretratezza o sfruttamento tramandano.

 

però, quanto ai tuoi nobili propositi di figlio, nei confronti della tua famiglia d'origine, ti suggerirei un più sereno distacco.

d'accordo la riconoscenza nei confronti di chi ti ha messo al mondo ma, da un certo punto in poi, è bene che la nostra vita ce la si porti tutta sulle proprie spalle, fuori dall'ovile.

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il Re del nulla

ah, bis.

 

fermo restando che lo stivale, dalla pelliccia al tacco, difetta non poco in fatto di civiltà, posso capire, @ilRedelnulla, cosa ti ha spinto a sottolineare la difficoltà che il vivere in sicilia, ancora nell'anno duemilaquattordici, può comportare, e non soltanto per un omosessuale, ma - direi - per una donna addirittura: ho vissuto per un po' a catania e ho avuto modo di toccare con mano quel certo maschilismo tipico di noi meridionali in virtù del quale i ruoli destinati all'uomo e alla donna non si discostano, in molti casi, dai luoghi comuni di un rozzo moralismo, cattolico e falsamente benpensante, che secoli e secoli e secoli di arretratezza o sfruttamento tramandano.

 

però, quanto ai tuoi nobili propositi di figlio, nei confronti della tua famiglia d'origine, ti suggerirei un più sereno distacco.

d'accordo la riconoscenza nei confronti di chi ti ha messo al mondo ma, da un certo punto in poi, è bene che la nostra vita ce la si porti tutta sulle proprie spalle, fuori dall'ovile.

 

Mi sa che non hai afferrato bene la questione:

 

non sono stato io a sollevare il finto problema di un' ipotetica omofobia in Sicilia come se da noi ce ne fosse più che in ogni altra parte d' Italia, il problema se lo è posto un' altro utente, non io.

 

Hai vissuto un po' a Catania? E per quanto tempo, il tempo di una settimana di vacanza?

 

Per quanto tu possa avere vissuto in Sicilia (anche se non mi convinci molto) non potrai mai saperne quanto di uno che c' è nato e vive da sempre.

Personalmente sto molto bene qui e non ho niente da dire sul nostro stile di vita, siamo esattamente come in Italia, sono i polentoni che vogliono a tutti i costi trovare differenze.

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il Re del nulla

Veramente è OT e ho giá un topic sui miei coming out che non ripeto qui.

 

Ciao, a domani e pensami stanotte, che c' ho il cervello che comincia a fare fumo! :girlwacko:

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Senza dubbio che la serenità del singolo sia fondamentale, ma se questa serenità riuscissimo a trasmetterla anche in famiglia magari impegnandoci un po' noi figli nel tentare di mitigarne eventuali effetti nefasti?

Ho forse negato questa possibilità?

Portare la serenità nella famiglia significa che la famiglia in un modo o nell'altro ti accettarti appieno per come sei. Anche se un ventenne facesse CO in una famiglia molto omofoba e tradizionalista, nonostante la sua maggiore età è improbabile che riesca a "trasmettere la propria serenità (ma quale?)".

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Mi sa che non hai afferrato bene la questione:

 

non sono stato io a sollevare il finto problema di un' ipotetica omofobia in Sicilia come se da noi ce ne fosse più che in ogni altra parte d' Italia, il problema se lo è posto un' altro utente, non io.

 

Hai vissuto un po' a Catania? E per quanto tempo, il tempo di una settimana di vacanza?

 

Per quanto tu possa avere vissuto in Sicilia (anche se non mi convinci molto) non potrai mai saperne quanto di uno che c' è nato e vive da sempre.

Personalmente sto molto bene qui e non ho niente da dire sul nostro stile di vita, siamo esattamente come in Italia, sono i polentoni che vogliono a tutti i costi trovare differenze.

 

calmino, eh.

 

ho vissuto a catania in diversi periodi della mia vita, non per il tempo di una vacanza.

 

ho abitato, cioè, a catania. vissuto, studiato, lavorato.

ho pulito la cenere dell'etna dai balconi delle mie stanze, ho dovuto ogni volta puntualmente convincere il proprietario di casa di turno a darmi una stanza in un appartamento magari abitato da soli ragazzi (le chiamano case "miste"), e ho conosciuto anche ragazze della più profonda provincia che studiavano a catania per poi tornare, nel fine settimana, dai loro genitori e dai loro fidanzati.

e qui mi fermo. perché di correre il rischio di sprecare il fiato, proprio non mi va.

 

ovvio: non si fa di un'erba un fascio. e, ovvio pure, non si tratta di fare un trito e becero paragone tra nord e sud.

semplicemente, la mia esperienza è che la vita al sud comporti, per un omosessuale e - ripeto - per una donna addirittura, una serie di difficoltà culturali e ambientali che, più su, non si riscontrano.

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Ah certo, perché tu naturalmente credi ciecamente al 1000x1000 ai sondaggi pilotati no?

 

E' risaputo che il Sud è più omofobo? E perchè? E come lo sai, chi te l' ha detto? Per caso hai vissuto qualche anno qui o hai avuto esperienze?

 

Per come si vorrebbe che fosse è riferito innanzitutto al fatto che spesso le varie associazioni che dovrebbero in teoria occuparsi della formazione propongono un tipo di educazione che spiega la sessualità e non  l' affettività, e poi lo fanno in maniera tale da fare in modo che tu debba identificarti con la visione che ti danno loro, o per come loro stessi concepiscono l' omoaffettività.

 

Insomma manca l' obiettività scevra da ogni condizionamento personale.

Ah mi dispiace per te ma e' la verita' e non lo dico io ma le statistiche. Come anche la situazione per la donna del sud e' diversa da quella del nord.

 

Comunque sono nato a Salerno e ci torno praticamente ogni anno giù.

Potrei star qui a riportare esempi di quello che pensano i miei parenti (campani/calabresi) sulla famiglia ecc. Ma verrebbe fuori solo la verità, ovvero che su certi aspetti (famiglia,donna e omossessualita'), il sud e' ancora legato a pensieri conservatori. Basta pensare che il sud era l'area geografica della democrazia cristiana.

Comunque, nessuno sta dicendo che il sud faccia schifo o che deve sprofondare (anche perche' per citare un libro, "non c'e' nord senza sud"), ma solo che sotto alcuni aspetti pecca di incivilta'.

 

Un'ultima cosa in riferimento all'ultima frase. non si puo' convertire un etero in un omossessuale, come non si puo' convertire un omosessuale in un etero. Forse questo ancora non l'hai capito.

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il Re del nulla

Per quanto mi riguarda la discussione termina qui, ho letto quasi tutti i vostri post e non c' è più niente da dire, l' argomento si è esaurito.

 

Consiglierei al pubblico di gay-forum di spostarsi invece su un altra discussione a mio parere molto più interessante, quella dell' utente "StevenRob" sull' occulto e di cosa ne pensate.

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Consiglierei al pubblico di gay-forum di spostarsi invece su un altra discussione a mio parere molto più interessante, quella dell' utente "StevenRob" sull' occulto e di cosa ne pensate.

 

direi che è un consiglio OT.  :laugh:

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  • 2 weeks later...
OtreblaBlue

mmh.. poi dipende anche in che modo lo dici e per che scopo.. se lo usi per farti figo o per scherzare .. o se veramente vuoi farlo sapere alla gente che ti circonda..

io ho fatto coming out prima a qualche mio amico e amica e poi a mia madre .. per fortuna cn lei è andata bene , mi accetta .. siamo più uniti di prima e mi dà consigli.. ovviamente ci ho riflettuto prima di dirlo .. a lungo ... mi dà molti consigli :) 

Io lo dico con naturalezza perchè .. si insomma.. io sono così , nn è colpa di nessuno.. ma prima son sempre che friggo, che nn riesco a dir niente .. insomma .. son io xDD 

per mio padre aspetterò :)

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Il problema e che essere gay non è una colpa. Lo è essere omofobi o dissimulatori o al contrario simulatori (anche se devo ancora capire con che logica uno fingerebbe di essere gay…)

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Da un lato si ritiene che sia una cosa talmente "tragica"

che andrebbe vietata per legge, dall'altro talmente "ridicola"

da essere una "moda" ( una moda che dura da tanto visto 

che si cita un articolo del 2005 che parla di noti "adolescenti

gay" che fecero CO all'epoca....come Cecchi Paone o Pecoraro

Scanio e Scalfarotto XD )

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Secondo me per fare CO una persona deve semplicemente sentirsi pronta.. è certo che a 13 anni

non credo sia opportuno, d'altronde non si è bene al corrente delle situazioni e nel corso degli

anni le cose potrebbero anche cambiare, ed è per questo che io aspetterò almeno i 18 anni se non di più..

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Io eviterei di pormi questi paletti già adesso, ma in effetti non conosco la tua situazione in famiglia… resta il fatto che così facendo rischi -anche una volta maggiorenne- di rimandare anche più di quanto avessi prestsbilito.

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Più che altro non capisco, se si è eterosessuali non ci sono limiti di età per dimostrarsi tali mentre se non si è eterosessuali è bene arrivare ai 18?

Che a questo punto si vieti a tutti i minorenni di avere un'affettività e delle pulsioni sessuali prima dei 18.

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