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Rapisce un neonato davanti alla madre, nomade arrestata a Ponte Mammolo


ben81

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Io mi sono stancato. Sinceramente, non posso assolutamente affermare di essere stanco degli insulti, perché ho fatto l'errore sia strategico che morale di aver insultato anche io stesso, però, non credo di non aver usato qualcosa di diverso del buon senso e ciò che ritengo giusto in assoluto. Non ritengo gli zingari portatori del male, come non condivido personalmente la loro cultura e dia maggiore rispetto unicamente alla civiltà. Sono sicuro di non aver affermato che gli zingari siano della brava gente a priori, ma tendo a volerlo valutare a posteriori e non capisco le accuse di buonismo che mi sono state fatte. Ho denunciato un aspetto puramente logico e di ragionamento che ritengo fortemente xenofobo, a prescindere ovviamente dal comportamento degli zingari, non credo che la soluzione della problematica relazionale con loro passi attraverso queste derivazioni così xenofobe fatte a cuor leggero. Non me la sento di dire l'opposto, perché sinceramente il problema va' studiato a fondo, e bisognerebbe assolutamente studiare realmente i risvolti delle relazioni non univocamente rivolte alla nostra società, ma anche nella loro. Credo che l'invito principale, prima di assentarmi da questo topic sia semplicemente di ricercare un minimo, valutare e confrontarvi magari con persone che hanno avuto esperienze positive, così come posso fare altrettanto con le persone che ne hanno ricevute negative. Non credo che valutare una persona a prescindere dalla sua etnia e a posteriori di ciò che fa, sia fondamentalmente qualcosa che vada verso l'idea del buon zingaro, e sinceramente mi sono impegnato a descrivere le mie riflessioni: sfortunatamente non sono molto bravo a trattenermi e se ho offeso qualcuno, me ne dispiace, non si dovrebbe tenere una discussione in questi termini e sono uno tra i primi ad aver sbagliato. 

Molto probabilmente se avessi espresso senza alcune provocazioni i miei pensieri la discussione si sarebbe focalizzata sulle mie riflessioni, mi dispiace di aver mandato in vacca questa discussione. 

Non sei stato certo tu ad aver usato toni aggressivi e aver quindi peggiorato il livello della discussione... 

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Interessante intervista.

Non mi sembra molto proficuo andare avanti con la discussione visto che da qualche pagina si è tramutata in sfogo insultante dove non ci si prende la briga di riconoscere le proprie parole passate.

Di fare sangue amaro non conviene a nessuno, nell'eventualità che tornino interventi costruttivi sarò stimolato a ritornare, per il momento direi che lascio questo topic da dove era partito, in una fucina di razzismo e bullismo. Vi auguro che la vita vi fornisca situazioni che possano stimolare le vostre sinapsi.

E vi auguro anche di scopare perché mi sembra di sentire Bossi che ostenta il suo fallo adamantino, e se non potete anche una buona sega vi rimette in pace col mondo.

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Fra l'altro - ed è del tutto incidentale  rispetto al valore

dell'intervista - il gay rom ci dice che la madre ha messo

al mondo 12 figli, tanto per ribadire l'ovvio, cioè la mancanza

di ogni motivazione a rapirne altri...

 

Molto interessante il passaggio:

 

La comunità rom ti può accettare se sei gay. Però alcuni dicono: “Anche

se sei così ti puoi ugualmente sposare. Poi puoi avere un’altra vita, te la fai

fuori dal campo, perché quella vita lì non si porta nel campo.

 

Che è una problematica molto simile alle nostra

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AndrejMolov89

Infatti, l'ho trovata molto interessante quella parte, suppongo che non stigmatizzino l'omosessualità in quanto tale, ma abbiano un concetto utilitaristico del matrimonio eterosessuale. Cioè, tu devi sposarti, fare dei figli e poi sei libero di fare quello che tu ritieni utile per te. E' simile alla mentalità giapponese, in un certo senso: dai un figlio alla comunità, poi scopati anche il termosifone

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Dalla serie "fallo ma lontano dalla famiglia". Si fa ma non si dice.

Solo che se a fare certi ragionamenti discriminatori nei confronti dei figli é una famiglia italiana viene automaticamente (e giustamente dico io) tacciata come omofoba; se invece a fare quel ragionamento sono delle famiglie alloctone allora il tutto viene liquidato con un " è la loro cultura"... ovvero fate compassione per quanto siete faziosi.

 

P.s. come dico sempre "esportiamo cervelli ed importiamo buzzurri".

Edited by ben81
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unmondomigliore

beh leggendo l'intervista viene fuori un fatto inquietante : i matrimoni vengono ''combinati'', anche se non c'è amore fra le due persone, anche se uno dei due è omosessuale, perché l'importante è sfornare tanti figli, come hanno fatto le madri ed i nonni. Questo fatto fa riflettere che tanto aperti verso gli omosessuali non sono e per giunta quando gli viene chiesto se l'omosessualità è un tabù nella sua comunità - lui risponde di sì.

Comunque non c'è da stupirsi : più è alta la fertilità femminile materna, più sono i figli (in questo caso addirittura 12), più è alta la probabilità che ci sia almeno uno omosessuale. 

Edited by unmondomigliore
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AndrejMolov89

Sai ci sono più livelli di comprensione, Ben81, non credo che tu giudicheresti bene moralmente la società dell'antica Roma, ma potresti trovarla comunque interessante, perché c'è la curiosità di vedere come funziona. Io ho mostrato interesse solo per quel lato, è logico che dalla mia prospettiva non posso che condannare questo atteggiamento: ma ripeto, per me era interessante dal punto di vista culturale e di conoscenza, non perché sia affetto da qualsivoglia liquidazione morale. Se fossi inglese farei discorsi analoghi sulla società italiana, ma è logico che quando sono io lo zingaro, inglese o italiano, mi ritrovo immerso in tutti i pro e i contro della società in cui vivo, e quindi emotivamente mi sento "leso". Chiarito il concetto?

Io posso provare interesse per un aspetto della cultura spagnola che ritengo sia ingiusto, ma è un interesse del tutto diverso dalla liquidazione morale (per esempio la Corrida, a me potrebbe interessare come si è sviluppata questa tauromachia, che significato ha, e presumibilmente vorrebbe avere all'interno della cultura spagnola, come viene recepita dalla massa, però questo mio interesse puramente determinato dalla mia curiosità, non è mischiato magari per l'amore della razza di bovini, potrei essere un'animalista convinto, ma conoscere tutto di quell'aspetto culturale).

Se mi dicessi: saresti contro a questo tipo di comportamento sociale? ti direi, sì, cazzo se lo sono. Ti cito un esempio nostrano: i matrimoni d'onore e il ruolo della donna nella cultura veneta o italiana di 50 anni fa. Parlando spesso con mia nonna, ho avuto delle notizie primarie su come non poteva lavorare, su come dovesse lavorare in nero per mantenere la famiglia, e su come era costretta ad una vita a metà strada tra serva e cittadina con dei doveri, ma senza diritti: io provo interesse per questa tipologia di società, non perché non la consideri esecrabile dal punto di vista etico, ma proprio perché conoscendo i meccanismi, riesco a capire da dove deriva un determinato pensiero, e comportamento di mia nonna, ma è logico che io condanni una società simile in tutto e per tutto, che non la ritengo vedendola dalla mia sensibilità qualcosa che non deve riproporsi più, oppure come qualcosa che non deve ritornare: io ripudio la società italiana di un tempo e l'attuale, e rifiuto categoricamente molti aspetti di determinate culture, seppur nutra un certo fascino da studioso verso le stesse. Non credo che se tu conosci un archeologo appassionato della società della toscana del 1500, gli faccia questi discorsi, perché sarebbe idiota, oppure perché riconosceresti cosa significa quell'interesse, implicitamente.  

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Di fare sangue amaro non conviene a nessuno, nell'eventualità che tornino interventi costruttivi sarò stimolato a ritornare, per il momento direi che lascio questo topic da dove era partito, in una fucina di razzismo e bullismo. Vi auguro che la vita vi fornisca situazioni che possano stimolare le vostre sinapsi.

 

Ti auguro di non avere a che fare nella vita reale con certi gitanos e rom. Finché le cose non toccano il proprio orticello è facile dare fiato alla bocca.

 

Ma qual è il senso di mettere un'eccezione di zingaro gay?Già sono super retrogradi tra etero, il primo bacio nelle famiglie più tradizionali coincide con la presentazione delle famiglie e la richiesta di matrimonio. Se volete fare i fighi almeno informatevi bene sulla cultura gitana e non con interviste di parte che descrivono mondi patinati irreali o rari.

 

Specifico che bisogna differenziare tra gitanos (zingari 'civilizzati') rom (zingari nomadi e poverissimi), ma qui trovate una manciata di video del mondo reale:

 

http://www.youtube.com/watch?v=opyJ7Xo77UQ

http://www.youtube.com/watch?v=1yY6ga1-JOI

http://www.youtube.com/watch?v=9RIFFMEFxh4

http://www.youtube.com/watch?v=aQacWk_L9RA

http://www.youtube.com/watch?v=YUcWIxWsWCk

http://www.youtube.com/watch?v=Mia5cHreg1k

 

Ovviamente il taglio è meramente da notizia, quindi sono "casi limite", ma non trovo su youtube gli spezzoni di programmi che mostrano la cultura quotidiana dei gitanos. Comunque un'idea spero ve la facciate...se non capite qualche video vi faccio il sunto..

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AndrejMolov89

Io avevo pubblicato quell'articolo perché lo ritenevo interessante, non aveva nessun pro e contro.
Era qualcosa in più per stimolare la discussione, l'ho trovato per sbaglio perché mi incuriosiva di conoscere il rapporto con l'omosessualità di queste persone. 

 

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beh leggendo l'intervista viene fuori un fatto inquietante : i matrimoni vengono ''combinati'', anche se non c'è amore fra le due persone, anche se uno dei due è omosessuale, perché l'importante è sfornare tanti figli, come hanno fatto le madri ed i nonni. Questo fatto fa riflettere che tanto aperti verso gli omosessuali non sono e per giunta quando gli viene chiesto se l'omosessualità è un tabù nella sua comunità - lui risponde di sì.

Comunque non c'è da stupirsi : più è alta la fertilità femminile materna, più sono i figli (in questo caso addirittura 12), più è alta la probabilità che ci sia almeno uno omosessuale. 

 

A quanto sembra il concetto di matrimonio loro è in buona parte assimilabile a quanto accadeva nelle classi più agiate della società italiana ed in generale europea qualche decina di anni fa, era una sorta di patto per sigillare un'alleanza fra due famiglie.

Due cose mi sembrano però cambiare, qui si parla di cerimonie il cui riconoscimento è ufficioso ed interno ai popoli romanì per cui non hanno implicazioni legali e secondariamente a differenza della nostra società non vengono stigmatizzati i rapporti fuori dal matrimonio ma anzi riconosciuti.

Questo mi fa intendere che il matrimonio romanì assolva ad una funzione del tutto diversa rispetto alla nostra concezione.

Tutto questo senza apporre nessun giudizio alla situazione, semmai con la voglia di approfondire un mondo a noi ignoto, come ha giustamente detto greed.

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unmondomigliore

A quanto sembra il concetto di matrimonio loro è in buona parte assimilabile a quanto accadeva nelle classi più agiate della società italiana ed in generale europea qualche decina di anni fa, era una sorta di patto per sigillare un'alleanza fra due famiglie.

Due cose mi sembrano però cambiare, qui si parla di cerimonie il cui riconoscimento è ufficioso ed interno ai popoli romanì per cui non hanno implicazioni legali e secondariamente a differenza della nostra società non vengono stigmatizzati i rapporti fuori dal matrimonio ma anzi riconosciuti.

Questo mi fa intendere che il matrimonio romanì assolva ad una funzione del tutto diversa rispetto alla nostra concezione.

Tutto questo senza apporre nessun giudizio alla situazione, semmai con la voglia di approfondire un mondo a noi ignoto, come ha giustamente detto greed.

certamente non voglio giudicare la situazione, anzi sono d'accordo con quanto scrivi. Però non vorrei che quell'articolo diventasse una base per dire che i rom sono tolleranti e non omofobi come dice il giudizio popolare. Come hai detto stesso tu, stanno anni indietro non solo per usanze ma anche per mentalità e non sembrano voler cambiare. Penso che ilromantico, con i suoi links, abbia un po' chiarito la situazione, e la differenza fra gitanos civilizzati e quelli meno.

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Come hai detto stesso tu, stanno anni indietro non solo per usanze ma anche per mentalità e non sembrano voler cambiare. Penso che ilromantico, con i suoi links, abbia un po' chiarito la situazione, e la differenza fra gitanos civilizzati e quelli meno.

No, io non ho detto che stanno anni indietro, ho detto che probabilmente la concezione del loro matrimonio è in parte simile a quanto avveniva nella società passata italiana.

Essendo una popolazione fortemente isolata sia per scelta propria che per obbligo esterno non mi stupisce il fatto che conservino ancora ben radicate usanza e mentalità.

E questo di per sé non è affatto un male, ma bisogna saper discernere fra aspetti culturali degni di essere conservati e aspetti da modificare e rivedere fortemente.

Dopotutto anche gli italiani non mi sembra ci stiano riuscendo benissimo, stiamo diventando una succursale americana e distruggendo le nostre realtà particolari, ad eccezione di alcuni difetti che ci teniamo stretti. Nessuno è perfetto e tutti siamo migliorabili.

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unmondomigliore

No, io non ho detto che stanno anni indietro, ho detto che probabilmente la concezione del loro matrimonio è in parte simile a quanto avveniva nella società passata italiana.

Essendo una popolazione fortemente isolata sia per scelta propria che per obbligo esterno non mi stupisce il fatto che conservino ancora ben radicate usanza e mentalità.

E questo di per sé non è affatto un male, ma bisogna saper discernere fra aspetti culturali degni di essere conservati e aspetti da modificare e rivedere fortemente.

Dopotutto anche gli italiani non mi sembra ci stiano riuscendo benissimo, stiamo diventando una succursale americana e distruggendo le nostre realtà particolari, ad eccezione di alcuni difetti che ci teniamo stretti. Nessuno è perfetto e tutti siamo migliorabili.

su questo concordo...ed aggiungo, oltre al fatto che stiamo diventando una succursale americana, stiamo anche diventando una succursale musulmana. Questo - per me è un grande male - e non perché l'italia dovrebbe mantenere un'identità cattolica (io sono ateo), ma perché l'islamismo, essendo una religione estremista e violenta (soprattutto verso gli omosessuali), non dovrebbe diffondersi in Europa. 

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Fra le due colonizzazioni passano diversi ordini di grandezza, però sicuramente non gioisco quando le proprie credenze religiose vengono utilizzate per assoggettare altre persone e privarle della propria libertà.

 

P.S. Per inciso, seguire per filo e per segno la dottrina cattolica potrebbe essere molto estremista e violento, ma ciò non vuol dire che tutti i cattolici lo siano (fortunatamente).

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sono, come voi, italiana: nata e cresciuta a Napoli, prima di poterla fuggire, preciso pure.

 

e, non so voi, ma io qualche anno in giro per l'Europa, nell'ultimo decennio, l'ho vissuto. e in città come Marsiglia, Liverpool, Berlino, posso dire che, senza eccezioni, ogni volta che, scambiando quattro stentatissime chiacchiere in una lingua non mia con qualcuno del luogo, durante la mia permanenza, è venuto fuori dalla spicciola conversazione il fatto di essere "italiana", questo fatto si è puntualmente meritato, in pochi battiti di ciglia, da parte del mio interlocutore, la seguente esclamazione, a mo' di esilarante commento: 'ah... Berlusconi!'.

 

c'è di certo una ragione, per così dire storica, ossia il ventennio berlusconiano, a giustificare ampiamente la reazione immediata dei miei interlocutori europei nei confronti della mia cittadinanza: non di meno, la cosa, per questo, non mi è sembrata sciocca.

 

diamine, è vero, sulla mia carta d'identità c'è scritto che sono "italiana" ma non è che, per questo, la mia persona deve patire, fuori dalle patrie galere, inevitabilmente, lo sbeffeggio, da parte del primo venuto, originato - ripeto: puntualmente - dalla mia, del tutto casuale, involontaria o fatale, consanguineità nazionalistica con il più longevo e incapace presidente del consiglio della storia d'italia.

 

e mi sono fermata a 'Berlusconi!'. ai fini del mio discorso, però, avrei potuto decidere di perdere qualche minuto ad elencare gli altri, successivi, simpatici luoghi comuni piovutimi addosso, in giro per l'europa, per il solo fatto di essere nata in un luogo piuttosto che in un altro - se non fosse che sono certa ci possiate anche arrivare benissimo da voi, e senza il soccorso di alcuna particolarmente alata fantasia ('mafia', uno su tutti... per non dire le solite cose suscitate dal fatto di essere, poi, non soltanto italiana, ma pure nata int'a città d'a pizza e 'o mannulino, di maradona e d'a camorra...).

 

mi potreste far notare che tutto questo non vuol dire un bel nulla: qui si discute infatti, potreste farmi notare, qui si discute se sia il buonismo evanescente di alcuni ingenui o semplicemente convinti idealisti tra voi a improvvisare una legittima difesa dell'etnia dei rom oppure, invece, se non sia una realistica presa di coscienza della minaccia insita nella loro presunta propensione alla delinquenza, da parte di più oculati e meditabondi forumisti, a spingere il discorso verso una giustificazione del razzismo, o dell'odio, nei confronti della stessa etnia di cui sopra.

 

tanto più che l'analogia italia=berlusconi è matematicamente errata o di tutt'altro ordine di quella, prevista per i rom, ossia zingari=ladri. berlusconi, infatti, fino a prova contraria, tutto è tranne che un aggettivo... anche di questo mi rendo conto, perciò: del resto, più facilmente, avrei potuto dire soltanto 'mafiosi', e il cerchio sarebbe stato stato chiuso, magari, qualche paragrafetto fa. ma è 'Berlusconi!' che mi dicevano, subito, tutti. e forse, sì, 'Berlusconi!' è di fatto l'esempio attualmente più eclatante del pre-giudizio nei confronti degli italiani (o un concentrato di tutti i più spregevoli luoghi comuni sull'italiano cosiddetto medio).

 

ragionare per luoghi comuni può avere un senso soltanto se ci si mantiene su un livello molto superficiale di comprensione o di conversazione. se, invece, si tratta di capire cosa ci sia di vero e cosa ci sia di non vero in un luogo comune, il discorso deve procedere senz'altro con molta più cautela.

 

"i rom vengono qui soltanto per delinquere", "è giusto che i rom se ne vadano fuori dalle palle", "i rom sono feccia", "i rom sono sporchi e cattivi", "i rom sono ladri", "i rom sono ladri persino di bambini": ma davvero chi lo sostiene crede sia possibile arrivare a una generalizzazione così esaustiva, o comprensiva di tutta la popolazione rom stanziatasi in italia?

senza nemmeno scomodare una questione antropologicamente seria come il "razzismo", io domando ai sostenitori delle suddette convinzioni: se anche uno soltanto tra i rom stanziatisi in italia non fosse così come lo dipingete e sono certa che sarete onesti dall'ammettere come plausibile vi sia almeno una singola eccezione tra loro, credete sia giusto continuare a liquidare la questione della loro convivenza con noi con un definitivo: tutti fuori dai coglioni!?

 

i cosiddetti 'realisti' potranno, ovvio, dire anche a me che, se mi capitasse di essere derubata da un rom, col cavolo che starei qui a dosare e soppesare con cura le mie ben misere parole intorno alla sua etnia... beh, questo è ovvio, e non ho difficoltà ad ammetterlo: a me, se è per questo, per esempio, è bastato essere rapinata da un teppistello napoletano alla tenera età di quattordici anni per essere, a vita, condannata dal trauma a temere tutti i teppisti che scorrazzano, a tre su un vespino, tra i vicoli della mia città natale... però, non è che, ammettendo questo, non mi riesca razionalmente di comprendere che odiare chi ti ha fatto o ti fa del male, chi ha commesso o commette un'ingiustizia nei tuoi confronti, chi ha attentato e attenta alla tua libertà, non comporta, a rigor di logica, la conseguenza o addirittura la necessità di odiare coloro che hanno generato colui che mi ha fatto o mi fa del male, coloro che hanno generato colui che ha commesso o commette un'ingiustizia nei miei confronti, coloro che hanno generato colui che ha attentato o attenta alla mia libertà e, così via, a ritroso, tutta la loro stirpe.

 

è un fatto, poi, prima che un'argomentazione a favore di quelli che sostengono l'appropriatezza di una comparazione tra la categoria sociale degli omosessuali e la categoria sociologica dei rom, che: vale oggettivamente, per i rom, lo stesso discorso che vale per qualsiasi altra minoranza rilevante politicamente, delle quali la storia, la storia fatta dagli uomini e dalle donne che l'hanno vissuta come quella fatta da quelli e da quelle che l'hanno poi tramandata, testimonia essere state oggetto di una secolare quando non millenaria persecuzione. perciò, pur confessando pacificamente la mia estraneità di fatto al movimento lgbt come a qualsiasi altra forma di attivismo o militantismo politico (e aggiungo: purtroppo), credo che la storia sarebbe meglio se, ogni tanto, ci insegnasse qualcosa...

 

ve ne frega una ceppa, di questo? liberi. ma non è che, con i rom fuori dalla vista, l'italia sarebbe un posto più vivibile.

dite invece di sì? siete certi che si respirerebbe meglio? che l'aria sarebbe più pulita? che il degrado che trasuda da ogni millimetro della stazione di ponte mammolo, forse, sparirebbe in un magico baleno a vista d'occhio?

un problema di meno comunque, almeno, magari direte.

 

prossimamente, magari, allora arriveremo a cancellare dal suolo italico le tracce di quale altra categoria dell'osceno? dei clandestini, perché un fuori di testa africano ha spaccato la testa a tre persone in una strada di milano - eh già, dei consumatori di droga, perché il figlio della vicina di casa di mia zia ha cercato di strangolarla pur di rubarle un mucchietto di soldi - eh già, dei froci, semplicemente perché mi stanno sul cazzo e delle lesbiche, così, perché mi fanno schifo?

 

infine: tutte le tortuose vie di alcuni commenti solo per contestare che una notizia è più credibile se la sua fonte è questo giornale piuttosto che quest'altro oppure per denunciare l'infondatezza di ogni notizia letta su questo come su qualsiasi altro giornale oppure, ancora, per sostenere che di leggere un giornale non me ne frega niente dal momento che, ogni giorno, se ne sentono di notizie così e, dietro notizie così, non c'è che un'esigenza, ossia quella di de-formare l'opinione pubblica tirandola tanto da questa come da quest'altra parte... 

 

ragazzi, non conosco personalmente alcun rom. quello che ne so, della loro cultura, non è il frutto di un'esperienza vissuta, bensì soltanto mediata dai libri e dai media. ma, quando ho letto la notizia, prima ho pensato: "eccoli accontentati, tutti quelli che li vogliono fuori dalle palle, se non addirittura morti". poi, che avrei di certo preferito leggere che tutte le avide merde incravattate che fanno i loro porci comodi nel parlamento italiano sono state derubate in un sol colpo di tutti i loro zozzi averi e quindi denudati come vermi da un gruppuscolo di rom, fino ad andare a fare in culo, lontano, fuori dalle palle, magari in qualche paesucolo sperduto di quello spettro di terra chiamata romania.

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Sai ci sono più livelli di comprensione, Ben81, non credo che tu giudicheresti bene moralmente la società dell'antica Roma, ma potresti trovarla comunque interessante, perché c'è la curiosità di vedere come funziona. Io ho mostrato interesse solo per quel lato, è logico che dalla mia prospettiva non posso che condannare questo atteggiamento: ma ripeto, per me era interessante dal punto di vista culturale e di conoscenza, non perché sia affetto da qualsivoglia liquidazione morale.

 

Peccato che il topic non si intitoli "paragoni tra culture antiche e passate", oppure "paragone tra culture progredite e culture non progredite": il topic parlava di un evento criminoso accaduto giorni fa a Roma: quindi è palese che il tuo mega off topic era teso, come da copione quando non avete argomenti, a sviare la discussione dal tema principale, ed, al contempo, a cercare attenuanti all'ignobile donna che ha rapito quel bambino.

Comunque ci penso io a riportare il tema in topic, posto un altro articolo che ha seguito il primo che ho postato:

 

 

 

Parla la madre aggredita in metro

«Ecco come quella donna mi ha rubato il bambino»

 

 

di Laura Bogliolo

 

 

Stringe forte Giuseppe, lo coccola, lo rassicura. «Mai più nessuno proverà a portarti via da me» sussurra a quel fagottino di otto mesi avvolto in una tutina blu. In un piccolo appartamento all’ultimo piano di una palazzina a Vicovaro, si prova a dimenticare la paura. «Lo ha preso per un piedino e lo ha tirato verso di lei». Lo choc. «Non capivo cosa stesse accadendo, è successo tutto in pochi secondi». La rabbia. «Quella donna continuava a tirare verso di sè mio figlio». Poi il crollo: «Non capivo più niente, mi sono accasciata su una panchina».

 

Giovanna Crielesi, 36 anni, lunedì scorso si trovava nella stazione di Ponte Mammolo, a Roma.

«Ero con mio figlio Giuseppe, dovevamo prendere il pullman per tornare a casa, a Vicovaro. Ero andata a trovare il mio compagno, Antonio, il papà di Giuseppe: fa il pizzettaio in un ristorante in centro e spesso rimane a dormire a Roma. A Giuseppe mancava il papà, diceva «papo, papo» così ho deciso di andare a trovarlo. Nel pomeriggio, verso le 17, sono andata nella stazione di Ponte Mammolo per prendere il pullman per tornare a casa».

 

Poi cosa è successo?

«Ho deciso di cambiare Giuseppe prima di affrontare il viaggio verso Vicovaro: sono andata nella sala d’attesa della stazione e l’ho adagiato su una panchina, lo avevo fatto già tante altre volte. Avevo visto quella donna entrando in stazione, mi fissava, non mi piaceva. Ho iniziato a cambiare Giuseppe e all’improvviso l’ho visto scivolare via sulla panchina: quella donna gli ha afferrato un piedino, un calzino si è tolto, sono stati istanti di terrore. Mi ha strappato via mio figlio con forza, sono riuscita a riprenderlo mentre lei continuava a strattonarlo».

 

Ha visto la donna avvicinarsi?

«No, ero chinata verso mio figlio, ho visto soltanto un braccio che si allungava e che trascinava via Giuseppe per un piedino. Ho reagito d’istinto, ho ripreso Giuseppe, mi sentivo svenire e ho sentito gridare: erano due ragazzine che avevano visto tutto e sono intervenute».

 

Cosa hanno fatto le due ragazze sedicenni?

«Mi hanno aiutata, sono riuscite a fermare la donna. Poi sono arrivate le guardie giurate che hanno bloccato la donna e chiamato i carabinieri che sono subito arrivati e che mi hanno aiutato tantissimo. Vorrei fare un appello: incontrare le due ragazze per abbracciarle, sono state degli angeli. Stavo male e non ho potuto ringraziarle».

 

La donna, di nazionalità bulgara, risulta residente in un campo nomadi a Striano, provincia di Napoli, ora è in carcere. La perdonerà mai?

«Mai, non voglio più sapere niente di lei, non voglio neanche vederla, né conoscere i motivi di quel gesto. Le forze dell’ordine mi hanno detto che alle 13.30 sempre nella stazione di Ponte Mammolo aveva provato a prendere un altro bambino che stava su un passeggino. Sa cosa si prova a vedere il proprio figlio portato via? Lo sa? Ci si sente morire, ho ancora gli incubi».

 

Come sta Giuseppe?

«Ha paura, ogni tanto piange, lo devo prendere in braccio per farlo tranquillizzare. Spero possa dimenticare tutto molto presto. Pensi sempre che non possa succedere a te».

 

Cosa prova?

«Provo rabbia, paura, non riesco a smettere di piangere: devo scuotere la testa per smettere di vedere lo sguardo di quella donna. E voglio dire a tutte le mamme di stare attente, di non distrarsi neanche per un secondo, di non lasciare mai i propri bimbi. È un’esperienza orribile: nessuno merita di perdere il proprio figlio».

 

Giovedì 14 Novembre 2013 - 08:07

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Novembre - 00:06   Fonte: Il messaggero    http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/ponte_mammolo_metropolitana_neonato_mamma_rapimento_arresto/notizie/357690.shtml

 

 

C'è tanto di nome, cognome e foto della mamma del bimbo (cosi' come anche nome e cognome della giornalista che ha raccolto la testimonianza): visto che fate tanto i finti scettici solo per cercare a tutti i costi un alibi che non esiste, se avete dubbi sull'accaduto perchè non la contattate facendole presente che "su internet" avete letto articoli che mettono in dubbio la vicenda, oppure che in fondo la rapitrice va capita, in quanto probabilmente era fuori di testa... non potrei immaginare la risposta, anzi si, e probabilmente non sarebbe di vostro gradimento...

 

 

 

 

 

stiamo anche diventando una succursale musulmana. Questo - per me è un grande male - e non perché l'italia dovrebbe mantenere un'identità cattolica (io sono ateo), ma perché l'islamismo, essendo una religione estremista e violenta (soprattutto verso gli omosessuali), non dovrebbe diffondersi in Europa. 

Lo sai che ti sei appena inimicato i dhimmi di tutto il forum?

Puoi criticare ed offendere tutte le religioni liberamente, da quella cattolica a scientology, passando per i testimoni di geova, ma se critichi l'islam hai finito, sei solo uno sporco razzista. :D

Edited by ben81
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ragionare per luoghi comuni può avere un senso soltanto se ci si mantiene su un livello molto superficiale di comprensione o di conversazione. se, invece, si tratta di capire cosa ci sia di vero e cosa ci sia di non vero in un luogo comune, il discorso deve procedere senz'altro con molta più cautela.

 

"i rom vengono qui soltanto per delinquere", "è giusto che i rom se ne vadano fuori dalle palle", "i rom sono feccia", "i rom sono sporchi e cattivi", "i rom sono ladri", "i rom sono ladri persino di bambini": ma davvero chi lo sostiene crede sia possibile arrivare a una generalizzazione così esaustiva, o comprensiva di tutta la popolazione rom stanziatasi in italia?

senza nemmeno scomodare una questione antropologicamente seria come il "razzismo", io domando ai sostenitori delle suddette convinzioni: se anche uno soltanto tra i rom stanziatisi in italia non fosse così come lo dipingete e sono certa che sarete onesti dall'ammettere come plausibile vi sia almeno una singola eccezione tra loro, credete sia giusto continuare a liquidare la questione della loro convivenza con noi con un definitivo: tutti fuori dai coglioni!?

 

 

Ho volutamente omesso tutta la parte in cui portavi l'esempio di berlusconi perchè parlare anche qui di berlusconi lo trovo patologico oltre che off topic, e lo dico da elettore di tutt'altro schieramento.

 

Andiamo invece al tuo esempio sull'eccezione rom: si, certo che esistono eccezioni, ci saranno certamente rom che lavorano e vivono regolarmente, ma in % quanti? Ecco che siamo appunto davanti all'eccezione che conferma la regola: la regola per i rom è vivere in accampamenti abusivi, di espedienti, di furti, di accattonaggio, ed in spregio alle leggi ed alle regole. e non lo dico io, ma basta fare un giro in qualunque città.

 

Mentre per il delinquentello in vespa che citavi, e che ti ha derubata a Napoli, anche possiamo parlare di eccezione, eccezione che conferma la regola secondo la quale la maggior parte dei napoletani vive in maniera onesta.

 

Premesso che io non giudico la gente in base a dove viene o al colore che ha, ma in base al come si comporta, qui nessuno ha detto indiscriminatamente "TUTTI fuori dai coglioni": per come la penso io dovrebbero andare fuori dai coglioni quelli che non si adeguano al vivere onesto e civile del paese ospitante.

Vieni qui a fare la badante, a lavorare in fabbrica, a fare le pulizie, a fare il muratore, in maniera onesta, e ti cerchi una sistemazione senza vivere di espedienti o sperare nell'assistenzialismo? Sei il benvenuto. Vieni qui a vivere di espedienti, a rubare, a far elemosinare i bambini, a costruire baracche sotto i viadotti, a rubare ed incendiare cavi per ricavarne il rame (tutte pratiche diffusissime tra i "nomadi"? Fuori dai coglioni. 

Edited by ben81
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AndrejMolov89

(ok, non c'entra niente, ma Bastian, scrivi veramente bene :D)
Ben81, non lo so, o non sono capace di scrivere oppure mi spiego male. Se fosse stato solo constatare una tragica notizia, avremo parlato della povera madre, ma i post introduttivi e i tuoi, sono andati a focalizzarsi sulla figura del rom. 
Per quanto riguarda l'islamismo e la religione mussulmana denuncio unicamente gli aspetti che ritengo più xenofobi. Come se io accettassi la religione mussulmana in toto, o altro, la reputo violenta, ma reputo violenta anche le altre potenzialmente. Bisogna ricordarsi che in quegli stati non esiste una netta separazione tra stato e religione, voluta o non voluta? Dipendente dalla cultura, non so rispondere, però non vedo la necessità di parlare di temibili invasioni islamiche.

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Mi limito a dire che quell'articolo più che fare informazione fa spettacolarizzazione di una vicenda drammatica.

Come sentire i giornalisti della televisione di stato andare dinanzi le vittime ancora in stato confusionale e chiedere:

- Cosa vorrebbe dire all'uomo che ha violentato ed ucciso suo figlia?

- Ma guardi appena ho l'occasione lo invito a prendere un caffè, così facciamo quattro chiacchere e mi racconta il suo perché del suo gesto.

 

Esiste un motivo perché abbiamo superato (forse) l'idea di farci giustizia da soli ed il giudizio e la condanna debbono venire da giurie presunte imparziali.

Il motivo è che molti genitori vorrebbero la pena di morte per lo stupratore della figlia ma un popolo civile e progredito come quello che tenta di descrivere ben81 riconosce che la soluzione di pancia non è quella migliore.

 

P.S. Greed ha ragione, scrivi veramente bene Bastian e non sentivo un italiano così bello da molto tempo, specie su un forum.

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Ho volutamente omesso tutta la parte in cui portavi l'esempio di berlusconi perchè parlare anche qui di berlusconi lo trovo patologico oltre che off topic, e lo dico da elettore di tutt'altro schieramento.

 

Mentre per il delinquentello in vespa che citavi, e che ti ha derubata a Napoli, anche possiamo parlare di eccezione, eccezione che conferma la regola secondo la quale la maggior parte dei napoletani vive in maniera onesta.

 

Premesso che io non giudico la gente in base a dove viene o al colore che ha, ma in base al come si comporta, qui nessuno ha detto indiscriminatamente "TUTTI fuori dai coglioni": per come la penso io dovrebbero andare fuori dai coglioni quelli che non si adeguano al vivere onesto e civile del paese ospitante.

 

Vieni qui a fare la badante, a lavorare in fabbrica, a fare le pulizie, a fare il muratore, in maniera onesta, e ti cerchi una sistemazione senza vivere di espedienti o sperare nell'assistenzialismo? Sei il benvenuto. Vieni qui a vivere di espedienti, a rubare, a far elemosinare i bambini, a costruire baracche sotto i viadotti, a rubare ed incendiare cavi per ricavarne il rame (tutte pratiche diffusissime tra i "nomadi"? Fuori dai coglioni. 

 

non ho parlato di berlusconi, ben81: ho parlato di luoghi comuni, e cercando di attenermi a quel po' di cui posso aver fatto realmente esperienza in fatto di luoghi comuni.

e, se è off topic parlare di luoghi comuni, dopo una sarabanda di insulti non troppo ragionati e, in alcuni casi, vomitati al solo fine di rendere manifesta più l'antipatia di uno nei confronti di un altro che non un semplice punto di vista sull'argomento, tra una fazione e l'altra di questa discussione, prometto farò del mio meglio, ora, per non pisciare fuori dalla tazza.

 

il delinquentello sul vespino che scorrazza indisturbato per le vie di napule non è, purtroppo, un'eccezione, fidati. non che sia la norma o che il numero di quelli a cui appartiene sia la maggioranza della popolazione ai piedi del vesuvio, ma non la definirei nemmeno una minoranza, figuriamoci un'eccezione. 

 

scrivi, poi, che non giudichi la gente in base a dove viene o al colore che ha, ma in base al come si comporta (beato te che ne hai facoltà), che nessuno ha detto qui "TUTTI fuori dai coglioni" (non tu, ma alcuni sì) e che pensi dovrebbero andare fuori dai coglioni quelli che non si adeguano al vivere onesto e civile del paese ospitante. bene.

innanzitutto: il paese, in questo caso ospitante, è l'italia: e dire sia onesto e civile, non so a te, non so a voi, a me fa ridere, e ridere molto amaramente.

secondariamente: se nessuno ha detto che "tutti" i rom devono andare fuori dai coglioni e se soltanto quei rom venuti qui per delinquere devono andarlo, non pensi che anche la nutrita schiera di incivili signori del nostro 'belpaese' dovrebbero precederli? e, poi, non pensi che, se fosse possibile distinguere i buoni dai cattivi e, dunque, ripulire la faccia della Terra dai secondi, sarebbe semplice allora, come giocare a risiko, anche condurre fino al suo termine la lotta, invece eterna, del bene e del male, del giusto contro l'ingiusto, della pace contro la guerra... un rom che mette piede nel nostro paese, in base a quale diritto, poi, lo cacceresti? come distingui, tra i rom, la pecora nera che darà le sue rogne dal rom che è, invece, "un'eccezione"?

 

infine, scrivi: Vieni qui a fare la badante, a lavorare in fabbrica, a fare le pulizie, a fare il muratore, in maniera onesta, e ti cerchi una sistemazione senza vivere di espedienti o sperare nell'assistenzialismo? Sei il benvenuto. Vieni qui a vivere di espedienti, a rubare, a far elemosinare i bambini, a costruire baracche sotto i viadotti, a rubare ed incendiare cavi per ricavarne il rame (tutte pratiche diffusissime tra i "nomadi"? Fuori dai coglioni. 

il fatto è che questa distinzione, in linea di principio, è condivisibile ma, nei fatti, mi spieghi come si fa a ritenerla capace, da sola, di impedire al rom "cattivo" per esempio di rubare, prima ancora che il furto sia accaduto? o forse la tua domanda non conteneva in sé già la risposta?

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ragazzi, non conosco personalmente alcun rom

 

Scusa eh, ma allora che cavolo parli a fare??? Bisogna conoscere REALMENTE le cose prima di poterne parlare e soprattutto difenderle. E' evidente che non li conosci affatto e la tua visione è limitata a quei campi rom che vedrai da lontano e quella manciata di zingari che circolano per strada. RIPETO anch'io quando vivevo in Italia avevo una visione BEN più tollerante, in Spagna è impossibile non averci a che fare. Ce ne sono MOLTI di più in strada, a volte decidono di stabilirsi pure sotto casa e disturbano e sporcano da far paura. Poi ci sono i gitanos, zingari 'civilizzati' che parlano solo spagnolo (una loro 'variante') e sono l'incubo di qualsiasi vicino. Potremmo dire che sono un po' come qualsiasi teppistello di periferia: (in genere) maleducati, retrogradi, ignoranti, razzisti, machisti. Il punto è che solo una misera parte di ragazzi di periferia è teppista (e tra l'altro tirare fuori un discorso del genere ai giorni nostri mi sembra alquanto ridicolo e offensivo), ma un gitano soggetto sempre a un certo tipo di cultura retrograda e machista crescerà quasi sempre in un certo modo.

 

Il discorso di Berlusconi poi non l'ho capito. Non capisco quale terribile dramma possa essere se qualcuno fa la battuta idiota di "Eh berlusconi... Italia?Pasta, pizza... Mafia!", a me l'hanno fatta di rado, ma non ci ho mai trovato nulla di offensivo anzi mi divertiva ridimensionare tutto e far capire tra le righe che era una battuta noiosa. Per caso in Italia nessuno direbbe a uno spagnolo "ah torero...paella, flamenco.."? Sono battute idiote che molte volte vengono dette più per rompere il ghiaccio e risultare 'simpatici', ma di offensivo non ci trovo nulla. 

 

Io poi vorrei ricordare che il Mondo è diviso in Nazioni e queste hanno frontiere. In teoria non c'è nessun obbligo ad ospitare tutti gli immigrati perché il suolo appartiene allo Stato e non è una 'Terra promessa' di tutti. In Spagna ad esempio per evitare i continui scavalcamenti di molti immigrati stanno decidendo di mettere delle lame tra le reti al fine di dissuaderli a non giocarsi la vita inutilmente. Una cosa barbara sostiene molta gente, ma loro in teoria non dovrebbero scavalcare quelle reti e lo Stato è libero di proteggere le sue frontiere come meglio crede, se vuoi entrare utilizza metodi LEGALI. 

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@Ben81

"quando non avete argomenti"

 

Come non abbiamo argomenti ?

 

Questa è la barzelletta del secolo...XD

 

Abbiamo detto a chiare lettere che la leggenda nera sugli zingari

che rapiscono bambini è una mistificazione totale

 

Che poi tu ne dubiti perchè sostieni volessero rapire te a 8 anni

e questo fatto ti ha shockato è un altro paio di maniche

 

Rispetto al caso singolo abbiamo linkato una fonte che chiarisce

il contesto del fatto, la persona in questione era in evidente stato

di confusione mentale, tanto è vero che in sede di convalida di arresto

il difensore d'ufficio dichiara

 

La storia di Anka Georgieva Serafinova, dai figli morti in Bulgaria al tentato rapimento di Ponte Mammolo
Alla luce delle dichiarazioni della mia assistita ed in base alla testimonianze

raccolte dagli operatori che si trovavano sotto la stazione Ponte Mammolo al

momento del fatto siamo pronti a chiedere una perizia psichiatrica per Anka

Georgieva Serafinova".

 

La persona in questione davanti al giudice ha ammesso di aver toccato

il piede del bambino e di aver detto "è il mio bambino", non ha ammesso

invece di essere scappata, in ogni caso non è esattamente il comportamento

di un Sardo dell'Anonima Sequestri ( tanto per ragionare per stereotipi )

 

E' il comportamento di una povera pazza a cui son morti tre bambini in

un incendio in Bulgaria e che è stata lasciata dal marito...

 

Magari verrà anche condannata e si farà anche tutta la sua galera

vorrei sapere quale italiano se la farebbe in condizioni analoghe

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Scusa eh, ma allora che cavolo parli a fare??? Bisogna conoscere REALMENTE le cose prima di poterne parlare e soprattutto difenderle. E' evidente che non li conosci affatto e la tua visione è limitata a quei campi rom che vedrai da lontano e quella manciata di zingari che circolano per strada. RIPETO anch'io quando vivevo in Italia avevo una visione BEN più tollerante, in Spagna è impossibile non averci a che fare. Ce ne sono MOLTI di più in strada, a volte decidono di stabilirsi pure sotto casa e disturbano e sporcano da far paura. Poi ci sono i gitanos, zingari 'civilizzati' che parlano solo spagnolo (una loro 'variante') e sono l'incubo di qualsiasi vicino. Potremmo dire che sono un po' come qualsiasi teppistello di periferia: (in genere) maleducati, retrogradi, ignoranti, razzisti, machisti. Il punto è che solo una misera parte di ragazzi di periferia è teppista (e tra l'altro tirare fuori un discorso del genere ai giorni nostri mi sembra alquanto ridicolo e offensivo), ma un gitano soggetto sempre a un certo tipo di cultura retrograda e machista crescerà quasi sempre in un certo modo.

 

Il discorso di Berlusconi poi non l'ho capito. Non capisco quale terribile dramma possa essere se qualcuno fa la battuta idiota di "Eh berlusconi... Italia?Pasta, pizza... Mafia!", a me l'hanno fatta di rado, ma non ci ho mai trovato nulla di offensivo anzi mi divertiva ridimensionare tutto e far capire tra le righe che era una battuta noiosa. Per caso in Italia nessuno direbbe a uno spagnolo "ah torero...paella, flamenco.."? Sono battute idiote che molte volte vengono dette più per rompere il ghiaccio e risultare 'simpatici', ma di offensivo non ci trovo nulla. 

 

Io poi vorrei ricordare che il Mondo è diviso in Nazioni e queste hanno frontiere. In teoria non c'è nessun obbligo ad ospitare tutti gli immigrati perché il suolo appartiene allo Stato e non è una 'Terra promessa' di tutti. In Spagna ad esempio per evitare i continui scavalcamenti di molti immigrati stanno decidendo di mettere delle lame tra le reti al fine di dissuaderli a non giocarsi la vita inutilmente. Una cosa barbara sostiene molta gente, ma loro in teoria non dovrebbero scavalcare quelle reti e lo Stato è libero di proteggere le sue frontiere come meglio crede, se vuoi entrare utilizza metodi LEGALI. 

 

va bene, ilromantico, sicuramente hai avuto modo di provare sulla tua pelle l'intollerabile o inaccettabile prossimità di zingari e gitanos accanto a te e al tuo orticello, e molto più di quanto non sia capitato a me, nel mio, va bene, non si discute.

anche se questo non dovrebbe autorizzarti a deridere, credo, la mia capacità di esprimere un'opinione, dal momento che coltivo quotidianamente il mio giudizio, e ragionando spesso persino più del dovuto, e dal momento, pure, che in un confronto, via internet come fuori, per la strada, metto persino in conto, pensa, di riconoscere nel punto di vista espresso da un altro una valida prospettiva da cui guardare, sotto una luce nuova, una determinata cosa ...

 

l'aneddoto su 'Berlusconi!' non alludeva a un "dramma" o a un'"offesa", patito o ricevuta da me medesima, all'estero, ogniqualvolta mi è stato ripetuto quello che a me, ripeto, veniva puntualmente ripetuto: semplicemente, come del resto ho scritto, metteva l'accento (o, almeno, ci provava) sulla superficialità in cui sguazzano, facendo quasi i morti a galla, certi luoghi comuni (o certe "battute idiote", come le chiami tu) e sulla sciocchezza di ragionare per categorie, e loro relative acquisite certezze, come se dietro queste categorie, o questi gruppi socio-politicamente determinati, non ci fossero uomini e donne in carne e ossa, ognuno unico, al di là del discorso circa la cultura o la barbarie del loro mondo di appartenenza.

 

può essere non condivisibile, ma io penso che dire a uno spagnolo, appena conosciuto, "ah, torero!" sia sciocco quanto il commento sulla metro di un uomo che, alla vista di una rom che tiene in braccio il suo neonato, storcendo il naso, borbotta la sua "civile" disapprovazione cercando consenso tra i passeggeri, invece quasi del tutto indifferenti... ovvio, non penso di nessuno qui, che sostiene la fondatezza, provata e comprovata a spese sue, dei pregiudizi sulle comunità rom e dunque la necessità, per le "nazioni", di chiudere loro le "frontiere", sia il qualunque ignorante di turno che stigmatizza un suo simile, un essere umano come lui, perché non ne comprende o non ne accetta il modo di stare al mondo.

penso, però, che la teoria della presunta superiorità di una razza nei confronti di un'altra (implicita nella difesa, a cuore aperto, del tuo angolo di mondo dall'incubo dei rom) sia basata su fatti realmente accaduti. e a me, che non conosco personalmente alcun rom (non ci ho mai scambiato chiacchiere e non ho mai mangiato con loro), questi fatti mi fanno venire il dubbio che io, piccola io, non possa venire a capo di una questione così delicata, così complessa, qual è l'uguaglianza tra gli esseri umani o il diritto di un popolo di abitare una terra...

 

uguaglianza: vecchio concetto, vuota cifra dell'idea di umanità, non nominarlo nemmeno, magari penserai. ma, del resto, anche le "nazioni" e le "frontiere" di cui parli lo sono: entrambi concetti datati e decaduti, sconfessati dall'incapacità atavica dei governi europei-occidentali o occidentalizzati nell'adeguare la realtà alle leggi... tanto che, ormai, ne sfornano di leggi, fanno una legge dopo un'altra, e non sulla base di princìpi fondamentali e inalienabili, piuttosto nel tentativo di stare dietro e di ordinare, di volta in volta, una realtà - quella del mondo umano, la cui direzione invece, sempre più sfrenatamente, sfugge ad ogni chiara comprensione. 

(ma questo sì: è off topic).

 

scrivi infine: "se vuoi entrare, utilizza metodi LEGALI" e non fa una piega. 

mai sentito parlare di diritto alla libertà dei migranti, di tutela delle minoranze linguistiche e culturali, del diritto a un alloggio adeguato, di salute, di istruzione e di lavoro? e lo sai che la nostra italietta si è già data da fare, tra sgomberi ed espulsioni, per l'"emergenza nomadi" in perfetta violazione dei diritti umani sanciti dal diritto internazionale?

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@Hinzelmann

Si certo, il singolo caso, una povera donna da compatire perchè ha perso dei figli, la scheggia impazzita di una cultura laboriosa e soprattutto rispettosa delle regole e della legalità... ma piantatela, mentite sapendo di mentire al solo fine di trollare e difendere l'indifendibile, a meno che davvero viviate al paesello o chiusi nella vostra stanzetta... in ogni caso fate solo figure patetiche da gente faziosa e/o fuori dal Mondo.

 

@bastian

Che ti piaccia o no i confini esistono, cosi' come esistono stati e nazioni... visto che reputi l'italia brutta e cattiva prova ad andare senza permesso di soggiorno in Usa, in Australia, ma anche in un paese come la Russia, snocciola la tue storielle pisellove sul "siamo tutti fratelli", "dove c'è mangiare per noi ce n'è per tutti" e poi dimmi se non ti rimandano in Italia a calci, sempre che non ti mettano dentro per immigrazione clandestina.

Sul diritto ad un alloggio, alla copertura sanitaria, all'istruzione ed al lavoro. che ogni paese pensi ai propri cittadini, se non te ne sei accorta il nostro paese è economicamente allo sbando, la disoccupazione è ai massimi storici, ed i diritti sopra non sono quindi garantiti nemmeno ai cittadini italiani, figurati se possono essere garantiti agli ospiti, ospiti spesso entrati addirittura illegalmente.

Sul distinguere chi cacciare tra chi è entrato regolarmente, la selezione sarebbe semplice: fuori dai coglioni tutti coloro che hanno compiuto reati, espulsi immediatamente ma per davvero, non come ora che gli danno un foglio di via e chiaramente questa gentaglia, invece di andarsene,  si inventa un nuovo nome e torna a delinquere.

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AndrejMolov89

 

 


@Hinzelmann
Si certo, il singolo caso, una povera donna da compatire perchè ha perso dei figli, la scheggia impazzita di una cultura laboriosa e soprattutto rispettosa delle regole e della legalità... ma piantatela, mentite sapendo di mentire al solo fine di trollare e difendere l'indifendibile, a meno che davvero viviate al paesello o chiusi nella vostra stanzetta... in ogni caso fate solo figure patetiche da gente faziosa e/o fuori dal Mondo.

Sto cercando di mantenere un certo livello di pace, per risponderti, ma è difficile, mi sembra di giocare a scacchi con un piccione. 
Allora ricapitoliamo questo piccolo post:

ma piantatela, mentite sapendo di mentire al solo fine di trollare e difendere l'indifendibile

 

Stiamo difendendo il singolo caso? No, mi pare di averlo espresso chiaramente precedentemente, ma evidentemente non mi leggi o fai le orecchie da mercante. Però, se permetti, tu hai usato il singolo fatto per estendere una serie di giudizi sull'intera etnia degli zingari (ricordo che è difficile scindere cultura dall'etnia), e sostanzialmente hai apposto il concetto di: ladri di bambini, che usano per le elemosine. Sfatata la leggenda con dati esterni, successivamente è stato evidenziato che la suddetta era un po' scentrata, guarda un po', per i motivi che ti avevo esposto una ventina di post fa, ma anche quelli squisitamente ignoranti o riflessi da una sorta di visione distorta del buonismo che a parer mio possiedi, che a quanto pare si configura chi non è razzista, è buonista. Ora fatti i puntigliosi sul fatto in sé, hai rincarato la dose sull'etnia zingari e apponi la tua esperienza come discriminante per classificare le nostre riflessioni su questo tuo modo di esporre i concetti al quanto rocambolesco, come merdate. Altra cosa, ora dal tuo commento hai dato il concetto di indifendibile: lo hai dato alla zingara, al singolo caso, che hai usato strumentalmente per esperimere il frutto della tua indiscutibile esperienza, oppure indifendibile perché è zingara? Immagino che vi sia una sospensione dei diritti umani ad hoc a seconda degli umori.

in ogni caso fate solo figure patetiche da gente faziosa e/o fuori dal Mondo.
 

Può essere, partiamo da una prospettiva diversa della tua, la faziosità è causa dello sguardo con cui si osservano le cose. Ma ci dovrebbe essere un terreno comune su cui discutere, alcuni principi assoluti su cui le nostre riflessioni dovrebbero basarsi, e su cui bisognerebbe sempre basarsi, e come ben sai, sono i diritti umani, ma anche lo stato di Diritto, che mi pare tu stia implicitamente attaccando. 
 

Ho cercato di essere educato. Tu non cerchi neppure di essere educato, offendi personalmente le persone e soprattutto togli ogni possibilità di dialogo. Non che io abbia avuto in passato un atteggiamento diverso nei confronti di alcuni utenti, però, ho cercato di migliorare l'atteggiamento nei tuoi confronti come per altri, e mi becco sempre dell'idiota, del fazioso o del patetico. Sei maleducato, non ci sono altre parole per definirti. Abdichi il rispetto quando ti pare e piace, ma al contempo ti ritieni moralmente superiore, ma va be', sono affari tuoi. ^^ Adieu

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@bastian

Che ti piaccia o no i confini esistono, cosi' come esistono stati e nazioni... visto che reputi l'italia brutta e cattiva prova ad andare senza permesso di soggiorno in Usa, in Australia, ma anche in un paese come la Russia, snocciola la tue storielle pisellove sul "siamo tutti fratelli", "dove c'è mangiare per noi ce n'è per tutti" e poi dimmi se non ti rimandano in Italia a calci, sempre che non ti mettano dentro per immigrazione clandestina.

Sul diritto ad un alloggio, alla copertura sanitaria, all'istruzione ed al lavoro. che ogni paese pensi ai propri cittadini, se non te ne sei accorta il nostro paese è economicamente allo sbando, la disoccupazione è ai massimi storici, ed i diritti sopra non sono quindi garantiti nemmeno ai cittadini italiani, figurati se possono essere garantiti agli ospiti, ospiti spesso entrati addirittura illegalmente.

Sul distinguere chi cacciare tra chi è entrato regolarmente, la selezione sarebbe semplice: fuori dai coglioni tutti coloro che hanno compiuto reati, espulsi immediatamente ma per davvero, non come ora che gli danno un foglio di via e chiaramente questa gentaglia, invece di andarsene,  si inventa un nuovo nome e torna a delinquere.

 

 

 

I-TALIAAAAAANIIIIIIIIIII! 

 

 

[breve compendio del post 116 di Ben81 sul topic "Rapisce un neonato davanti alla madre: nomade arrestata a Ponte Mammolo"]

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Ah ecco, quindi l'aver parlato di una realtà tristemente nota a chiunque abbia una vita fuori dal virtuale, ovvero che i nomadi vivono principalmente di espedienti, di accattonaggio, di furti, ed avervelo ricordato, é adesso, dopo essere stato accusato di razzismo, anche motivo di essere tacciato di maleducazione. A questo punto sarò maleducato per davvero: chi nega certe situazioni o é un troll, o é una persona faziosa, o sta sotto droghe, o beve, o non ci sta con la testa, o vive in un mondo di fantasia, o semplicemente é una persona idiota. Lascio a voi la scelta dell'opzione che piu' si addice al vostro caso. In ogni caso siete personaggi immaturi ed insulsi, con i quali non e' possibile instaurare un dialogo da persone adulte. Anzi, quando si affrontano tematiche serie, che non siano cagate di moda o argomenti futili, date veramente il peggio, dimostrando la vostra pochezza intelletuale e di argomenti. Grazie a voi e alle vostre trollate questo forum sta diventando, giorno dopo giorno, un autentico cacatoio, come accade con il precedente. Probabilmente siete gli stessi personaggi che erano di la, stupido io che perdo pure tempo a rispondervi...

Edited by ben81
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AndrejMolov89

 Diciamo che ho delle opinioni su come si dovrebbe trattare il problema. Opinioni che tu non hai mai neppure preso in considerazione continuandomi a dare dell'imbecille. Posso dimostrare solo che un determinato zingaro vive di espedienti e furti solo dopo i fatti e dopo la loro comprovazione, non posso farlo per una fantasmagorica proprietà del popolo gitano a priori, altrimenti scado nella xenofobia e nel razzismo. 
Ed è un fatto. Ora, l'unica questione che si applica nella pratica è effettivamente l'incompatibilità tra una cultura e un'altra, capire se quest'ultima seppur nella sua incompatibilità non genera alcun effetto negativo reale, o meno. Non mi limito ai singoli casi, come fai tu per estendere il tuo odio bilioso verso ciò che non è italiano. Tu fai determinate considerazione a "cuor leggero", non posso accettare personalmente un simile atteggiamento, perché è molto più pericoloso di uno zingaro con un coltellaccio, per queste considerazioni gli zingari sono stati messi nei campi di concentramento, e solo una persona priva totalmente di senso storico fa le spallucce e fa simili considerazioni su un'etnia. Io condanno la tua superficialità e il tuo a-priorismo, non metto in dubbio che io non abbia sufficiente esperienza, e credo che sia umanamente difficile, dato l'imprinting culturale, considerare l'atto di un singolo immigrato come a sé stante, e non rappresentativo di tutti gli immigrati (perché è questo, generalmente, i difetti del singolo, sono i difetti di tutti coloro che non sono italiani). E' questo che personalmente ritengo molto negativo, sia ai fini della discussione, sia ai fini proprio del vivere civile. Ripeto basarsi su alcuni principi di base, non è farsi prendere per il cretino, ricorda la massima di un grande filosofo, Popper "Bisogna essere intolleranti, con l'intolleranza, se si vuole che la tolleranza soppravviva" (l'ho rimaneggiata, non la ricordo a memoria) ed è principalmente su ciò che baso le mie riflessioni, che sia Ben81 o un islamico o uno zingaro ad essere intollerante o con me, o con un cinese o con Ben81 io farò sempre osservazioni in merito. 

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