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Veganismo


Cradle

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@ 77  hai ragione , l'articolo è estremamente di parte. D'altronde il titolo del topic parla chiaro .. :P 

 

Inoltre , per quanto riguarda me e le motivazioni che mi hanno spinto a fare questa scelta , non ho mai amato la carne (ho sempre mangiato solo due tipi di animali prima di diventare vegano , sia perché erano gli unici che più o meno gradivo , sia perché mi dispiaceva mangiare altri tipi di carne - tanto per dimostrare l'ipocrisia tipica della maggior parte degli onnivori-). 

 

Per quanto riguarda il voler trovare alternative ai cibi di derivati animali , che siano latticini , dolci , miele etc.. non fa parte di tutti i vegani questa smania. Alcuni lo fanno solo per far fronte al fabbisogno di Ca. 

 

Per finire, molti vegani hanno un'ottima salute proprio perché godono di un benessere psichico oltre che fisico. Noi siamo contenti di non mangiare carne , di rispettare la natura e gli animali e di poter constatare che tutto funziona nel migliore dei modi.

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Hinzelmann

Secondo me, se la propria dieta implica una serie di carenze nutrizionali

( se è vero intendo ) è giusto cercare delle alternative per integrarla.

 

Altro discorso se si imita il cibo che ci si è proibito, per aspetto e sapore

non sarei sicuro sia un comportamento di estrema gravità, o più grave di

altri...però certo è palesemente contraddittorio.

 

Il cibo ha anche un gusto, un sapore...ed è anche culltura, non è solo

nutrimento. Bisogna ammettere che, fra il non mangiare carne ed il non

entrare più in una pasticceria...c'è una grossa differenza.

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FreakyFred

In un'altra sede, un vegano mi ha appena risposto all'obiezione che, numeri alla mano, non è affatto vero che i vegani facciano morire meno animali degli altri (questo è un fatto abbastanza intuitivo, non si uccide un animale solo nutrendosene, ma anche e direi soprattutto competendo con esso per le risorse, e tutti gli uomini questo lo fanno), dicendo che almeno gli animali morti non passano per la sua bocca. 

Sono sempre più confortato nella mia teoria sulla tanatofobia XD

Edited by FreakyFred
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@FreakyFred

 

sembra che tu faccia una battaglia contro i vegani.

 

io penso che la produzione di carne contribuisce bene a distruggere l'ambiente (credo sia paragonabile al traffico motorizzato).

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A me affascina l'idea che un mangiatore di carnivori

uccida molti meno animali di un Vegano.

Praticamente ogni scatoletta di tonno salva centinaia di seppie...

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FreakyFred

Marco77, non sempre le cose sono quelle che sembrano :)

Diciamo che sono un demistificatore per natura. Quando ho davanti a me qualcuno che vanta di agire mosso da grandi ideali, mi piace far vedere come in effetti dietro c'è qualcosa di molto più prosaico e discutibile, talvolta perfino meschino. 

C'è una ragione anche politica di questo mio atteggiamento: i "grandi ideali" sono usati per giustificare comportamenti forti e talora oppressivi, in virtù di qualcosa di più grande; è in agguato contro di me l'accusa di cinismo, ma se ci pensate anche i "valori non negoziabili" della Chiesa sono semplicemente meschine nevrosi mascherate da nobili ideali.

Ribadisco, non ho nulla contro le nevrosi di per sé. Ma se ne vedo una che si veste da grande ideale io DEVO "smascherarla", è un esercizio continuo per me e lo trovo quasi moralmente doveroso (al che mi auguro invece che qualcuno si chieda quale motivo pragmatico o quale nevrosi si nasconda dietro il mio parlare di "dovere morale" XD).

A me preme soltanto mostrare, in questo caso come in tutti i casi, che non c'è nessuna grande ideale o scopo superiore. Un po' mi diverte anche :) 

Altrettanto ovviamente, se un vegano sente il bisogno di sentirsi un eroe, è chiaro che il mio mostrare che non lo è per lui sarà un affronto, ma in caso contrario non dovrebbe sentirsi avversato. Allo stesso modo, la Chiesa sente come proprio il bisogno di mostrarsi la guardiana della grandezza oltremondana, e finché vuole sentirsi grande, avvertirà ogni decostruzione come una spallata alla sua autorità. E lo è...

Edited by FreakyFred
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@FreakyFred

 

dovresti innanzitutto spiegare o definire cosa è una nevrosi.

Edited by marco77
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@FreakyFred, non serve una mente granché illuminata per capire

che la tua ostilità verso ogni forma di idealismo

nasconde il tuo disagio per la mancanza di "grandi valori".

 

Una mancanza questa niente affatto negativa,

se non fosse che ti genera questo disagio.

Potevi essere un Anarchico coi fiocchi,

ma questo avrebbe significato portare il peso

di parole come "libertà" che - mettendoti a disagio -

hai prontamente sostituito con "evidenza scientifica".

 

Da qui nasce la tua antipatia per il Veganismo:

l'idea che qualcuno faccia una scelta etica per te è innaccettabile

e - poiché tale scelta sfiora le tue competenze in biologia -

diventa automaticamente la chiave di volta della tua nevrosi.

(Usano per giustificare la loro etica proprio il discorso

che tu usi per nascondere la tua assenza di valori umani)

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FreakyFred

Marco77: Per quello basta Wikipedia, direi, o no? ;)

 

Almadel: La tua è una lettura possibile, ma a mio parere non del tutto esatta. Chiaramente è vero che io manco di "grandi valori", ma d'altro canto i grandi valori sono maschere per "grandi passioni", o altrettanto bene di "grandi nevrosi", come abbiamo visto. Preferisco che le mie nevrosi siano aperte, e fra l'altro non mi riesce di convincermi che le mie nevrosi siano grandi ideali, malgrado ci provi; sono in effetti consapevole di non avere "grandi ideali". 

Punto tutto, consapevolmente, su di me; e non è la mancanza di grandi ideali che sento. Semmai i grandi ideali sono la spia di una passione forte, che spesso insieme ad un intelletto deboluccio (non nel senso di "stupido", ma di incapace di imporsi sulla passione) riesce a mascherarsi da ideale universale. Non è quel risultato che mi attira, ma mi attira molto la componente "grande passione". 

La parte della nevrosi invece non mi attira, ne ho già a sufficienza. 

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@FreakyFred

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Nevrosi

 

non capisco quel che scrive wikipedia cosa c'entri col discorso che facevi dove usavi la parola nevrosi.

 

per wikipedia una nevrosi è un conflitto che riguarda la sfera sessuale e che c'entra col tuo discorso. 

 

la mia impressione è che tu parli spesso a vanvera.

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Hinzelmann

No la nevrosi non è un conflitto che riguarda la sfera sessuale

un nevrotico può essere fobico ansioso, ossessivo etc. alcuni

sostengono che alle spalle di questo disturbo vi sia un conflitto

psichico con un desiderio inaccettabile ( ma è una ipotesi sulle cause

non una descrizione del disturbo )

 

Detto questo è chiaro che sostenere che il veganesimo

sia in sè un sintomo nevrotico, non può certamente essere

una affermazione simpatica o da buttare là alla leggera.

 

Anche se va riconosciuto che le cose scritte da FreakyFred

sono interessanti, non quattro cose scritte a vanvera...

 

Certo razionalmente il veganesimo non regge ed è un discorso

abbastanza chiaro, l'uomo può certamente decidere cosa mangiare

e cosa non mangiare, a differenza degli animali.

 

Non si può dire che l'uomo sia necessariamente onnivoro

anche se non può essere totalmente vegano....visto che

va allattato ed una dieta vegana è innaturale per un bambino

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Icoldibarin

Più che il consumo di carne è il nostro sistema economico che fa schifo, è incentrato sulla dominazione e sulla sofferenza degli esseri umani e degli altri animali. Diventare vegani non ritengo elimini le sofferenze degli altri animali, sopratutto se si perdura per il resto a condurre una vita "occidentale". Mi preoccuperei poco della lana quando in Cina viene messa in equilibrio precario la salute dei lavoratori, dei loro vicini e del loro ambiente (non umani ovviamente compresi) per la produzione della nostra "ricchezza". Isolarsi da questo sistema è praticamente impossibile, arginarlo e opporsi per contribuire il cambiamento è invece possibile e meritevole di apprezzamento.

Vedendo le variegate definizioni il mio obiettivo è diventare flessitariano e prediligere alimenti di cui conosco con buona approssimazione la provenienza. Purtroppo questo al momento è spesso difficile vivendo insieme ai miei genitori.

 

 

 


Non ce ne stan di cazzi; i vegani sono immuni al tumore.

Direi proprio di no ti invito ad un informazione più consapevole rispetto a queste leggende metropolitane, è invece più credibile l'inversa proporzionalità fra il consumo di carne ed il rischio di tumori a colon ed intestino.

Ad ogni modo buona parte lo farà il tuo DNA, svariati uomini dalle rette abitudini sono morti presto mentre il buon Ozzy è ancora in buona salute dopo aver mangiato pipistrelli e aver tirato su di tutto (diglielo a lui, che sembra abbia un DNA vicino a quello del Pan Neanderthal...)

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@Hinzelmann

 

su wikipedia: "Ogni nevrosi, secondo la teoria freudiana, ha alla base un conflitto irrisolto riguardante la sfera sessuale."

 

mi disse di guardare su wikipedia.

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Per tutti quelli che mi stanno addosso: non ho più commentato per il semplice fatto che la mia era un'affermazione detta molto alla leggera. Perdonatemi, ricontrollo spesso le mie risposte, ma a sto giro mi è sfuggita un'affermazione un po' spinta. La avete presa come se avessi voluto farne un dogma. Benissimo, mi fa piacere che abbiate i vostri dati, i vostri studi e le vostre sicurezze siano rimaste integerrime e non siano state smentite da questi folli che sostengono che i tumori abbiano svariati modi che possono essere integrati alle cure tradizionali.

 

Avete finito oppure per riempire questa discussione di altre risposte devo dire qualche altra banalità?

 

Mangiare i pomodori fa cagare a spruzzo come un idrante! Ingoiare fa bene perché lo sperma contiene zinco! Mangiare la cipolla fa puzzare le ascelle!

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FreakyFred

Marco77, ti risulta che io abbia parlato di teorie freudiana? A me bastava la definizione. Ciò che è scritto dopo è anch'esso interessante, chiaramente; io qui mi riferisco principalmente alla questione del rapporto con la morte, che rispetto al sesso fa ancora più paura. Penso che ci sia, spesso, non necessariamente sempre, nel veganismo un rapporto non sano con la morte. Per questo non puoi "mangiare un cadavere". Le piante metabolizzano cadaveri, i batteri pure, un sacco di animali pure ... perché noi no? Nel cadavere non c'è niente di impuro se non lo si lascia decomporre e marcire. Ma se leggi la Bibbia troverai interessanti nozioni sulla questione dell' "impurità" del cadavere. 

Ovviamente non c'è solo nevrosi, c'è l'altro tema che toccavo nel rispondere ad Almadel: spesso un grande ideale universale è una maschera sociale per una grande passione personale (o anche per una nevrosi, che poi è anche quella un'ardente "passione"...). Ma il passaggio da una grande passione personale ad un grande valore sociale non è scontato, anzi, le due cose non sono collegate a meno che quella passione non sia universalmente (o quasi) condivisa dalla popolazione. L'autoconservazione è un valore sociale perché tutti condividono questa passione (quasi, in realtà, infatti si vuole introdurre l'eutanasia per tutelare quelli che non condividono questa passione). Il terrore della carne morta però NON E' DIFFUSO. 

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@FreakyFred

 

io penso che la maggior parte dei vegetariani e dei vegani lo sono perchè non vogliono mangiare gli animali non per non mangiare cadaveri come tu dici ma per non uccidere gli amici animali. quando scoppiò lo scandalo della carne di cavallo nelle lasagne in inghilterra & co io capii poco che c'era di scandalizzarsi. alla fine non vedo una gran differenza tra mangiare la vacca o un cavallo, sono entrambi mammiferi. che si scandalizzava invece la differenza evidentemente la vedeva come se da noi vendessero cani morti da mangiare nei supermercati. il fattore culturale è certamente importante. I cinesi mangiano anche cani, da noi è impensabile. 

 

e chi è vegetariano o vegano non concepisce l'idea di mettersi a mangiare carne. io sono vegetariano e è una cosa fuori dal mio mondo che io possa ricominciare a mangiare animali. ho smesso 29 anni fa e se ricominciassi penso mi farei sensi di colpa o qualcosa del genere.

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FreakyFred

In questi casi dunque il problema della morte si... come dire... dilaziona. Diciamo che tu non vuoi avere a che fare con la nozione di morte al livello più generale, non si presenta nella forma del disgusto ma in quella del senso di colpa. Fondamentalmente, rimuovi la nozione che tu ammazzi animali (perché li ammazzi anche ora, credo questo sia abbastanza intuitivo) con l'elaborazione "ma li ammazzo in maniera più indiretta". La maggior parte della gente si ferma al livello di elaborazione "ma non li ammazzo io in persona", tu vai un gradino oltre in questo senso. Se sei vegetariano, vuol dire che non sei neanche arrivato al livello più alto di.... vogliamo dire dissociazione? Allontanamento? Il vegano fa di più; tu sai che li ammazzi lo stesso ma ti contenti di allontanare l'idea, il vegano vuole DAVVERO convincersi che non ammazza proprio animali, la vuole eliminare. Il fruttariano è la dimostrazione che ancora non fa abbastanza... mentre è facile dimostrare che anche il fruttariano non ha fatto tutto quello che poteva...

L'uomo è anche passione e irrazionalità. Chiaramente questa reazione non è razionale, ma ormai penso sia bel chiaro che non critico l'irrazionalità per sé. Con Almadel poco fa si discuteva della mia, quella mi irrita molto di più di quella degli altri onestamente :P

 

Noto solo ora: 

è invece più credibile l'inversa proporzionalità fra il consumo di carne ed il rischio di tumori a colon ed intestino.

 

Attenzione: carne ROSSA, COTTA. Non sono riscontrate correlazioni (anzi, alcune volte correlazione negativa) con consumo di pesce e carni bianche o non elaborate. 

Edited by FreakyFred
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@FreakyFred

 

queste sono fantasie tue.

 

un vegetariano partecipa alla produzione "industriale" di carne se mangia latticini e uova.

 

un vegano non vi partecipa e non ammazza nessun animale per alimentarsi. il resto sono frottole tue.

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FreakyFred

Va be', dai, restiamo sulla realtà, però, quello è fondamentale. Per mantenere i campi coltivati si ammazzano le pesti, e quante se ne ammazzano. E si distruggono habitat animali, e anche potenziali pascoli per altre creature, quindi non diciamo sciocchezze, TUTTI gli umani ammazzano animali per alimentarsi. E in verità tutti gli animali ammazzano altri animali, anche le mucche: si nutrono infatti di risorse che potrebbero essere usate da altri animali per nutrirsi. Se non ci si rende conto di questo purtroppo è chiaro che non si può ricostruire un barlume di analisi razionale sulla cosa. 

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Trovo in realtà affascinante anche l'idea

che il Veganismo derivi dal terrore dei cadaveri.

 

Finora non ho mai trovato un Vegano

capace di dirmi: "Sì, sono Vegano perché non voglio creare sofferenza,

quindi mangerei volentieri un animale ucciso da un incidente,

dalla vecchiaia, da una malattia o da un altro predatore".

 

Di fronte a un simile Vegano proverei sincero imbarazzo;

perché mi sembrerebbe più coerente che nevrotico.

A meno di non trovarmi di fronte a un Vegano che lo fa per prevenire il cancro al colon...

 

Credo che - come @@FreakyFred - io non sia capace di accettare realmente

NESSUNA delle motivazioni che i Vegani danno dei loro comportamenti.

Non credo che mangerebbero il cervo ucciso dall'automobile,

né il coniglio se anche la fame nel mondo fosse sconfitta;

né il tacchino se fosse dimostrato che non provoca il cancro.

Credo che non lo farebbero perché provano schifo.

(Per lo stesso motivo insomma per il quale io non mangio il formaggio

o il fratello del mio ragazzo non mangia il pesce o altri non mangiano verdura)

 

Se mi chiedete "perché non mangi il formaggio?"

Vi risponderò: "Secrezioni mammarie infettate e parzialmente decomposte? Mai!"

Per questo comprendo bene l'approccio dei Vegani.

Semplicemente per me NON è uno stile di vita, ma un disturbo alimentare.

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@FreakyFred

 

mangiare carne significa anche far coltivare una superficie in cereali e altri vegetali molto maggiore di quel che richiede un'alimentazione vegetariana. semplicemente perchè gli animali vanno nutriti. anche l'inquinamento dovuto alle loro cacche e pipi non è da sottovalutare perchè vivono in spazi ristretti e la produzione delle scorie di tutti gli animali è notevole. le mucche inoltre producono parecchio metano che contribuisce bene a far aumentare la temperatura dell'atmosfera della terra.

 

è chiaro che anche un vegano che cammina a piedi nudi su un prato schiaccerà camminando qualche insetto che forse muore ed è pure chiaro che anche a coltivare zucchine qualche insetto verrà ucciso dai coltivatori ma sembra che tu mischi i discorsi e cambi la realtà a tuo comodo. gli insetti che vengono uccisi per coltivare il cibo degli animali d'allevamento sono di sicuro molto maggiori di quelli uccisi per coltivare il cibo di un vegano. ma questo discorso è assurdo e interessa solo te.

 

gli habitat distrutti per coltivare il cibo di un vegano sono di sicuro minori di quelli distrutti per coltivare il cibo di un carnivoro.

 

@Almadel: io sono vegetariano e se devo scegliere tra un piatto vegetariano e un piatto con carne di un animale morto per vecchiaia o ucciso da un predatore o da un incidente scelgo il piatto vegetariano. non ho desiderio di mettermi a mangiare carne anche se questa carne è morta non ammazzata.

 

non capisco questo processo che state facendo ai vegani. affari loro se non mangiano prodotti animali e perchè vi accanite contro di loro ? che fastidio vi danno se hanno fatto una scelta diversa dalla vostra ? mah.

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Hinzelmann

Noi possiamo decidere cosa mangiare, ma possiamo anche permettercelo

ed è ben singolare il fatto che potendo permetterci tutto o quasi tutto, finisce

spesso che ci permettiamo di escludere una serie di alimenti.

 

Il mio non vuole essere un commento moralistico: siete dei ricchi schizzinosi....

aveste veramente fame, superereste le vostre avversioni.

 

Certamente i vegani sono una invenzione del benessere, stop

 

Però pensiamo al povero cuoco, che rischia di dover contemperare allo

stesso tavolo 5 avversioni e 3 diete....sicuramente è qualcosa di nuovo

ed è qualcosa di inconcepibile in Africa, dove la dieta unica del villaggio

è data da ciò che culturalmente ed empiricamente quella comunità ha

selezionato come fonte di nutrimento reperibile al minor costo, cioè TUTTO

IL POCO che è disponibile

 

Il loro cibo è il nutrimento ottimale disponibile, il nostro è diventato gastronomia

ed è certamente un progresso

 

Da qui la necessità del vegano di negare il fatto che la gastronomia

sia un progresso, per poter giustificare una distruzione culturale, tecnica

e del piacere del gusto...senza precedenti nella storia dell'umanità.

 

Nel caso poi del crudismo....si tratta di retrocedere al neanderthal

 

Mi sembra un aspetto drammaticamente sottovalutato, ma è presente

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Certamente i vegani sono una invenzione del benessere, stop

 

più che del benessere io direi che sono una reazione alla società in cui viviamo. 100 o 200 anni fa i vegani erano di sicuro pochissimi ma la maggior parte delle persone mangiava la carne forse una volta la settimana e non 1-2 volte al giorno come accade oggi nei paesi occidentali per molte persone.

 

a casa mia c'era carne tutti i giorni e un'insistenza nel farmela mangiare da parte dei miei genitori che mi disturbava molto. se ci fosse stata carne solo due volte la settimana non credo sarei diventato vegetariano a 16 anni.

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FreakyFred

 

gli habitat distrutti per coltivare il cibo di un vegano sono di sicuro minori di quelli distrutti per coltivare il cibo di un carnivoro.

 

 

In realtà uno studio recente ha fatto molto arrabbiare i vegani portando interessanti cifre che dimostrerebbero che a causa dei vegani muoiano PIU' animali. Ed è chiaro anche che quasi tutti i luoghi comuni vegani sono campati in aria: anche se spesso non viene fatto, i pascoli possonoe ssere benissimo riciclati infinite volte con una gestione oculata. Dicevo, spesso non viene fatto, ma neanche viene fatto con i campi coltivati.

D'altro canto è una questione del tutto irrilevante. Il grosso dell'impronta ecologica non dipende dal fatto che ti mangi una mucca in più o in meno, e soprattutto se davvero la vita animale fosse così importante non sarebbe ammissibile farne fuori neanche una. Posso benissimo supporre di ammazzare dieci mucche in più o dieci mucche in meno di un vegano. Vogliamo contare i decilitri di sangue? Guardate che vi svelo un segreto: gli animali sono mortali, quindi la mucca morirà anche se non te la mangi tu. E non avrà una vita particolarmente lunga, gli animali più fortunati vivono fino a riprodursi, menopausa e morte nel mondo animale sono sostanzialmente sinonimi. 

L'unico argomento che usano i vegani è che loro di animali ne ammazzerebbero "di meno". Come dicevo, secondo alcuni studi ne ammazzano di più, ma se sono "di meno" allora sicuramente non sono molti di meno, saranno una decina all'anno forse, all'atto pratico è assolutamente un nulla; e inoltre "non uccidere" non equivale a "salvare". Certo sono assolutamente d'accordo che sia facilitata l'ILLUSIONE di aver fatto un qualche nobile gesto, attaverso l'ALLONTAMENTO dello spettro della morte animale: Freaky Fred li uccide con le proprie mani. Almadel o chissà chi non li uccide con le proprie mani, ma si nutre delle loro carni morte. Marco77 non si nutre neanche delle loro carni morte, quindi non è costretto a pensare che due mesi dopo quella mucca in natura muore lo stesso per qualche malattia. Un qualche Y che è addirittura vegano si convince di non avere impronta ecologica, quindi figurati con quanta facilità si dimentica della morte. Non stiamo neanche davvero a CONTARE gli animali morti, è probabile che avremmo delle sorprese ma nulla di sconcertante visto che comunque come europei abbiamo un'impronta ecologica che è per tutti mastodontica. Il fatto che interessa alle persone non è mettersi a contare gli animali morti, siamo tutti ben consapevoli che è un approccio assurdo e in termini della causa vegana anche controproducente. Piuttosto sono tutti gradini di allontanamento rispetto alla "presenza della morte".

Edited by FreakyFred
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Hinzelmann

 

 


a casa mia c'era carne tutti i giorni e un'insistenza nel farmela mangiare da parte dei miei genitori che mi disturbava molto. se ci fosse stata carne solo due volte la settimana non credo sarei diventato vegetariano a 16 anni.

 

Il figlio di un vegano potrebbe lamentare di essere stato costretto a mangiare

broccoli fino a 16 anni

 

Un genitore non dovrebbe MAI ricattare il proprio figlio o proiettare su di lui le

proprie ossessioni alimentari, ma vale per ognuna di esse 

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Mercante di Luce

Quello che mi colpisce dei vegetariani/vegani è questa certezza nel parlare quasi sempre priva di fonti.

In più mi fa un certo effetto questo inalberarsi alla minima critica, qua mi pare che nessuno abbia negato la libertà di seguire una dieta vegetariana/vegana, tutte le critiche sono state rivolte alle giustificazioni che vengono create.

 

 


mangiare carne significa anche far coltivare una superficie in cereali e altri vegetali molto maggiore di quel che richiede un'alimentazione vegetariana. semplicemente perchè gli animali vanno nutriti. anche l'inquinamento dovuto alle loro cacche e pipi non è da sottovalutare perchè vivono in spazi ristretti e la produzione delle scorie di tutti gli animali è notevole. le mucche inoltre producono parecchio metano che contribuisce bene a far aumentare la temperatura dell'atmosfera della terra

Credi che l'uomo consumi tutto il cereale/altro vegetale coltivato?

Di quel che si coltiva ciò che l'uomo può digerire, non essendo erbivoro, non è che una minima parte.

Il resto indovina un po' dove va? Ma nelle pance di quegli animali che riescono a digerire quelle fibre altrimenti inutili per noi!

Il metano è indubbiamente un gas serra molto potente, ma è anche un'ottima fonte d'energia e non è un caso che utlimamente ci sia una grande attenzione verso gli impianti a biomasse.

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@@Mercante di Luce

 

l'uomo sceglie di coltivare quanto cereale vuole coltivare e quel che si coltiva viene coltivato in base a criteri economici, non quanto cereale serve ai vegani e alle mucche.

 

il metano prodotto dalle mucche esce dal loro ano e se ne va nell'aria e non può essere recuperato per essere bruciato. il biogas prodotto con scarti agricoli viene prodotto in modo separato e diverso dal metano prodotto dalle mucche.

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@Hinzelmann

 

sono d'accordo che un genitore non dovrebbe far seguire il proprio regime alimentare al figlio ma dare la piena libertà al figlio di scegliere cosa mangiare. se avessi un figlio non avrei il desiderio che mio figlio fosse vegetariano. alla fine non vedo perchè dovrei fargli fare una cosa che lo isola un po' socialmente. non desidererei neppure però che lui mangi carne 2 volte al giorno. sarebbe lui che dovrebbe scegliere che mangia, sempre però in un regime alimentare equilibrato e sano.

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Mercante di Luce

l'uomo sceglie di coltivare quanto cereale vuole coltivare e quel che si coltiva viene coltivato in base a criteri economici, non quanto cereale serve ai vegani e alle mucche.

 

il metano prodotto dalle mucche esce dal loro ano e se ne va nell'aria e non può essere recuperato per essere bruciato. il biogas prodotto con scarti agricoli viene prodotto in modo separato e diverso dal metano prodotto dalle mucche.

Punto 1: Non ho espresso una critica sulla quantità di cereale coltivato, ma sul fatto che del cereale oggi coltivato l'uomo può consumarne solo minima parte, che sia vegano o meno. E la parte che non riesce a digerire, dunque che è inutile mangiare, è il fieno.

Punto 2: Non sto parlando del biogas prodotto da scarti agricoli, ma di veri e propri sistemi di raccolta del gas dalle stalle ed è inesatto che non possa essere recuperato dall'aria (soprattutto quando è in concentrazione relativamente alta).

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@@Mercante di Luce

 

1. non so quanto si possa effettivamente digerire del grano / pane che mangiamo. la polenta (mais) ad esempio non viene certo assorbita tutta, però le fibre vegetali fanno molto bene all'intestino.

 

2. non sapevo di questo recupero in aria di biogas nelle stalle. quando le mucche stanno al pascolo però (come in allevamenti bio più naturali degli allevamenti in stalla) non si può recuperare nulla del metano che producono penso.

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