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Amore, Chat e Monogamia Gay


GianGian

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privateuniverse

Nel problema trattato, non me la sentirei di consigliare a un ragazzino

di "tenerselo stretto altrimenti non troverà mai un fidanzato".

Lo trovo un consiglio da "porcone" in cerca di culetti stretti da aprire

o da "sfranta" che non vuole avere troppa concorrenza.

 

Scusa, non ho proprio capito.

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privateuniverse

Se ho capito cosa intendi, neanch'io darei un consiglio del genere, perché sono del parere che, anche se non c'è fretta, certe cose vadano fatte a tempo debito.

 

Ma da qui ad essere molto promiscui ce ne corre: est modus in rebus.

 

Ad ogni modo, non è che se sei promiscuo avrai difficoltà ad avere una relazione monogamica. Perché accontentarsi di uno spuntino una volta ogni due giorni quando puoi fare un pranzo luculliano tre volte al giorno?

 

Caso mai, avrai difficoltà a mantenerla, immagino (se non sei in coppia aperta, ovvio; ma devi trovare qualcuno che poi ci voglia stare, in coppia aperta con te, non sono mica tutti come me).

Edited by privateuniverse
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No, secondo me ha meno possibilità di avere una relazione monogamica di lunga durata.

 

Perché, se prima ha avuto centinaia di partner, troverà più difficile praticare la monogamia.

 

Non solo: se è arrivato a 30 anni senza riuscire a costruire una relazione stabile (escludiamo sempre ipotetiche persone che vivono in posti demograficamente svantaggiati, come isole e piccoli centri sperduti) evidentemente il problema non era solo negli altri; se parliamo di centinaia di partner occasionali, non potevano essere tutti brutti, cattivi, e superficiali.

In pratica torniamo a parlare dei famosi singles per scelta...degli altri.

Comunque, nell'ottica di chi cerca una storia, è molto piu' interessante un ragazzo che ha avuto 3 esperienze, piuttosto che uno che ne ha avute 300, proprio perchè l'aver avuto troppi partner è segno del fatto che nessuno lo abbia ritenuto valido per costruire qualcosa di duraturo.

Funziona esattamente come quando si compra un'auto usata: leggere sul libretto troppi proprietari precedenti non è mai un buon segno, che fa calare il prezzo e l'appetibilità della stessa; la domanda che sorge è "perchè tutti se ne sono voluti disfare"?

Edited by ben81
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Mi convince di più la posizione di @ben81...

 

Ma più del numero di partner è l'assenza di relazioni che mi metterebbe in sospetto.

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Rispetto all'ipotesi che la coppia uomo-uomo fosse per un complesso di

ragioni ( genetiche, antropologiche, sessuologiche ) meno idonea alla durata

abbiamo visto che qualcosa non torna: le coppie donna-donna durano di meno

( certamente non di più ! )

 

Anche il dato che che esistono più coppie gay non può essere sottovalutato.

Evidentemente per quanto possa essere alto il numero di gay indisponibili a

rapporti di coppia stabili ( ipotizziamo pure siano molti più degli etero ) pare che

in ogni caso sia più alto il numero di lesbiche indisponibili.

 

Torna un tema che io avevo introdotto all'inizio: l'apparenza.

 

Perchè i gay non nascondono affatto la possibilità del sesso promiscuo

anzi la mostrano tutta e però pare che questo non costituisca un danno.

Evidentemente tenere certe cose sotto il tappeto non giova...meglio forse

polemizzare discutere di continuo su questa possibilità, rispetto a far finta

che non esista. Insomma fra gay in coppia di sesso si discute...e forse si risolve

più di quanto non accada ad altri.

 

Un altro dato interessante è la capacità dei gay di andare oltre le differenze

sociali, etniche, anagrafiche....in questo sono forse facilitati dal fatto di non

poter-dover corrispondere a forti aspettative sociali ( sei gay quindi sei libero

da pressioni su chi sia il partner e come debba essere la coppia "giusta" )

 

Aspettative che forse le lesbiche hanno interiorizzato, ma senza trarne vantaggio

anzi si potrebbe ipotizzare con danno.

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Anche il dato che che esistono più coppie gay non può essere sottovalutato.

Evidentemente per quanto possa essere alto il numero di gay indisponibili a

rapporti di coppia stabili ( ipotizziamo pure siano molti più degli etero ) pare che

in ogni caso sia più alto il numero di lesbiche indisponibili.

 

Beh ma gli uomini gay e che si definiscono tali sono in assoluto più numerosi delle donne lesbiche (molto più numerosi). Mi pare abbastanza ovvio che le coppie lesbiche siano di meno, per una questione di numeri.

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Le coppie lesbiche sono proporzionalmente ancora meno delle lesbiche

dichiarate, cioè lo sono al netto del loro numero presunto, ovviamente

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Ma dici questo riferendoti sempre agli studi sulle unioni civili di cui parlavate?

 

Perché se il tutto si basa su quegli studi a me non sembrano sufficienti per fare affermazioni del genere. O comunque per affermare con tanta sicurezza che le coppie lesbiche siano meno o che durino meno.

 

Bisognerebbe fare uno studio molto più ampio e mirato. Perché una coppia può benissimo stare insieme senza sposarsi. E una coppia può stare insieme senza che le sue componenti siano dichiarate all'esterno delle mura domestiche.

 

Inoltre studi fatti su altri paesi (soprattutto se scandinavi) secondo me possono dare risultati anche molto discordanti con eventuali studi che si potrebbero fare in Italia. Perché abbiamo due culture molto distanti, soprattutto riguardo ai ruoli della donna e dell'uomo nella società.

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Non sono studi sono statistiche e di fronte ai dati statistici

ufficiali non si sfugge.

 

Si può ipotizzare che le lesbiche non formalizzino la loro coppia

e che vi siano più coppie lesbiche non dichiarate o non formalizzate

ma a parte il fatto che già questo sarebbe un dato negativo è chiaro

che una coppia non formalizzata o addirittura nascosta è per sua natura

una coppia precaria, che non convive etc. ( cioè non è un aspetto neutrale

rispetto ad una valutazione di durata della relazione )

 

Infine non è detto che le lesbiche non siano semplicemente in maggior

numero singles...rispetto ai gay.

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Mi convince di più la posizione di @ben81...

 

Ma più del numero di partner è l'assenza di relazioni che mi metterebbe in sospetto.

 

 

In effetti si, sarebbe ugualmente "sospetto" sia l'avere avuto centinaia di partner occasionali, senza stranamente mai trovarne uno giusto, che non averne mai avuto nemmeno uno.

Una persona che vive in una società ampia, come può essere una metropoli, e che sia valida, alla fine, sui grandi numeri, un compagno altrettanto valido lo trova per forza...poi se uno non ha nulla da offrire è un altro discorso...

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Io non voglio sostenere che le lesbiche singles siano di meno (o di più).

Dico solo che dai dati statistici sulle sole unioni civili non ci si ricava il dato: "la coppia gay dura di più di quella lesbica". Perché appunto non tutti legalizzano la propria unione. Al massimo si può dire che l'unione civile gay dura più di quella lesbica (specificando anche in quali paesi ciò avviene).

E si concordo anche io che è un dato negativo una coppia che si nasconde, ma comunque può esistere e va contata se si parla di numeri.

 

E poi ripeto il concetto cambiando termine da "studio" a "studio statistico" (che era quello che intendevo con studio nel post precedente, ma son stata poco precisa). Uno studio statistico fatto in un paese scandinavo non può essere esteso ad una situazione generale ovunque. Soprattutto non in Italia.

 

Non ho nessun dato per sapere quali siano le coppie che durano di più: lesbiche, tra gay o tra etero. Dico solo che non mi sembra corretto trarre le conclusioni che hai tratto tu sulle coppie lesbiche dai dati che attualmente si hanno. Dato che dovremmo prendere in considerazione altri dati, oltre ad un dato statistico sulle unioni civili. Certo è un dato di partenza e molto rilevante, ma non il solo.

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E' lo stesso dato che useremmo per gli etero, un dato oggettivo

ufficiale, basato su atti formali e non interviste....ed i paesi sono

stati citati ( Svezia Norvegia UK Olanda )

 

Mi spiace ma la tua obiezione mi pare inefficace, più interessante

sarebbe capire cosa ostacola la coppia lesbica piuttosto che cercare

di scansare la discussione relativizzando i dati

 

Trovo singolare il fatto che in questo topic i gay si ostinano a discutere

di qualcosa su basi infondate e le lesbiche si sottraggano invece alla

discussione che sarebbe fondata.

 

Beninteso sono dati che stupiscono pure me...io avrei creduto che

le coppie lesbo fossero meno, ma durassero mediamente di più.

 

Tuttavia non è così: sono meno e durano meno

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Trovo singolare il fatto che in questo topic i gay si ostinano a discutere

di qualcosa su basi infondate e le lesbiche si sottraggano invece alla

discussione che sarebbe fondata.

 

Piu' probabilmente le donne non intervengono perchè oggi è ferragosto, e soprattutto di solito non sono cosi' malate di tecnologia come noi da portarsi tablet e netbook in vacanza.

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Ma nessuno si sottrae a niente. Le lesbiche attive in questo forum sono pochissime. Le poche attive probabilmente nemmeno si sono rese conto di essere state chiamate in causa. E dato che il post iniziale è rivolto prevalentemente agli uomini, molte non si sono accorte del fatto che si chiedesse loro un'opinione.

 

Continuo a ribadire che questi dati non dicono che le coppie lesbiche durano meno. Dicono che in quei paesi che hai citato le unioni civili tra lesbiche durano meno.

E tu trai la conclusione che le coppie lesbiche sono meno e durano di meno e io continuo a non essere d'accordo con te sul fatto che da quei dati puoi trarre questa conclusione. E' vero che è lo stesso dato che useremmo per gli etero, ma per gli omosessuali secondo me questo dato non è sufficiente.

L'unione riconosciuta tra coppie dello stesso sesso è una cosa davvero recente e circoscritta alla minoranza dei paesi.

L'unione tra persone del sesso opposto esiste da ben più tempo e credo che non ci sia paese al mondo che non la riconosca.

Per questo secondo me non possiamo usare gli stessi dati che usiamo per gli etero. Perché partiamo da basi totalmente diverse.

 

Del resto non voglio scansare la discussione su cosa ostacola la coppia lesbica.

Se parliamo di Italia la coppia lesbica probabilmente è fortemente ostacolata dalla società maschilista in cui viviamo.

Se parliamo di Svezia allora si potrebbe ipotizzare che le lesbiche svedesi siano più indipendenti dei gay svedesi e che nel caso di problemi nella coppia riescano a prendere una decisione di divorzio con più facilità rispetto agli uomini.

 

Le chiavi di lettura sono infinite.

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Se parliamo di Svezia allora si potrebbe ipotizzare che le lesbiche svedesi siano più indipendenti dei gay svedesi e che nel caso di problemi nella coppia riescano a prendere una decisione di divorzio con più facilità rispetto agli uomini.

 

Secondo me, anche in Italia, le donne sono più risolute quando è il momento di troncare una relazione, sia essa etero o omosex.

Gli avvocati divorzisti dicono che, nelle coppie etero, sono quasi sempre le donne a prendere la decisione di divorziare ...

Edited by wasabi
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Interessante l'articolo linkato da privateuniverse che dice "The notion that committed same-sex relationships are “atypical, psychologically immature, or malevolent contexts of development was not supported by our findings,” said lead author Glenn I. Roisman, PhD."

Proprio perché ci si deve basare sui dati e non su certi preconcetti riguardo i gay.

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Non posso fare quote, ma volevo rispondere a ben81 su un intervento della precedente pagina. Mi sa che hai preso un granchio, la mia famiglia è pienamente legale in Spagna. Non capisco cosa c'entrano gli amici o i cugini...:)

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privateuniverse

Interessante l'articolo linkato da privateuniverse che dice "The notion that committed same-sex relationships are “atypical, psychologically immature, or malevolent contexts of development was not supported by our findings,” said lead author Glenn I. Roisman, PhD."

Proprio perché ci si deve basare sui dati e non su certi preconcetti riguardo i gay.

 

Attenzione: la citazione parla di "committed relationships", mentre il discorso verte su quel che viene prima.

 

Avendo perso contatto con la letteratura sull'argomento, io non so dire se gli studi statistici relativi alla Svezia e alla Danimarca citati su wikipedia riguardino un numero di coppie adeguato, e non ne conosco altri relativi ad altri paesi. Detto questo, a me sembra che le considerazioni esposte da Madoka siano valide (e, in maniera più sintetica, un po' le avevo anticipate anch'io), anche se è senz'altro possibile che le lesbiche abbiano una minore propensione dei gay ad avere relazioni stabili (la cosa mi sorprenderebbe perché, per quel che ne sapevo io, non era così, ma forse avevo informazioni sbagliate o le cose sono cambiate, chi lo sa).

 

Piccola nota a margine.

 

In effetti si, sarebbe ugualmente "sospetto" sia l'avere avuto centinaia di partner occasionali, senza stranamente mai trovarne uno giusto, che non averne mai avuto nemmeno uno.

Una persona che vive in una società ampia, come può essere una metropoli, e che sia valida, alla fine, sui grandi numeri, un compagno altrettanto valido lo trova per forza...poi se uno non ha nulla da offrire è un altro discorso...

 

Io starei attento a saltare alle conclusioni sul non aver mai avuto relazioni. Certo, la reazione istintiva di fronte a una persona che non ne abbia mai avute è quella che dici tu, e chi ha avuto una vita affettiva povera di relazioni (cioè, ne ha avute poche o nessuna, anche andando avanti con gli anni) magari non ne ha avute per motivi che denotano tare di vario tipo.

 

Però, non dimentichiamo che stiamo parlando di casi personali; i motivi per cui ci si ritrova ad aver avuto poche, o nessuna, relazione, possono essere tanti, anche in una grande città; e non necessariamente chi è solo è una persona "tarata".

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Se parliamo di Svezia allora si potrebbe ipotizzare che le lesbiche svedesi siano più indipendenti dei gay svedesi e che nel caso di problemi nella coppia riescano a prendere una decisione di divorzio con più facilità rispetto agli uomini.

 

Mi pare poco plausibile che le stesse lesbiche che si ipotizza meno propense a formalizzare

una coppia siano poi più decise nel por fine alla stessa relazione, per un temperamento più

volitivo.

 

A meno che non si chiarisca che sono più individualiste dei maschi gay o forse più

portate a pretendere una coppia "perfetta" e quindi maggiormente portate ad essere

insoddisfatte o a cercare soddisfazione altrove ( sia nel lavoro, che tradendo la propria

compagna etc. ) ci vuole cioè una aggiunta di interpretazione

 

I dati statistici sono semplicemente tutte le unioni registrate agli uffici nei relativi

paesi e tutti i divorzi da quando esistono dei registri, prima di unioni e poi di unioni

civili e matrimoni da quando vengono introdotti i matrimoni

 

Diciamo che la serie storica dei dati è più breve nel caso della Gran Bretagna

mentre è cospicua in Olanda Norvegia e Svezia

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@Hinzelmann, alle lesbiche non importa nulla

di quello che fanno le altre coppie lesbiche.

Cosa che - sfortunatamente - sembra fondamentale

quando si parla di gay...

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Pare che però non gli giovi...se le loro coppie durano meno

 

( al di là del fatto che i gay parlando continuamente di coppie tendano a dire

delle banalità....rischio che certamente non si corre se si tace Lol )

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In effetti io ho sempre considerato il semplice desiderio sessuale molto meno pericoloso per la stabilità di una relazione di altri fattori, al punto che, quando mi è capitato di avere una relazione, ho sempre messo in chiaro che non mi sarebbe importato se il mio partner avesse fatto sesso occasionale, purché lo sapessi (per me non ha importanza, non sono mai stato sessualmente vorace).

 

C'è poi un secondo elemento che in queste discussioni si tende a trascurare, al di là delle polemiche

teoriche sulle altre coppie o sulle coppie in generale, poi nella pratica il gay è pragmatico quando si

passa a considerare la propria coppia.

 

Cito questo passaggio di private, perchè ci ritrovo discorsi sentiti molte volte, ricorrenti, ma il discorso

potrebbe allargarsi al ruolo sessuale ( moltissimi gay sono disponibili a modificarsi o limitarsi nel ruolo )

e a tantissimi altri aspetti non solo sessuali ; c'è cioè una dinamica che conosco molto meno fra lesbiche,

ma che in ambito gay è nota e contrappone in modo produttivo la propria coppia alle altre coppie.

 

Ovviamente su un forum una parte del discorso si perde perchè si parla meno di se stessi, rispetto

ad una discussione ristretta fra amici o conoscenti e certamente la parte in cui si parla di altri risulta

"antipatica" se si tarpa l'altra parte del discorso ( ma nella realtà ci sono entrambi gli aspetti )

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Però, non dimentichiamo che stiamo parlando di casi personali; i motivi per cui ci si ritrova ad aver avuto poche, o nessuna, relazione, possono essere tanti, anche in una grande città; e non necessariamente chi è solo è una persona "tarata".

 

 

Ho lasciato volutamente da parte le persone tarate, con gravi problemi mentali, come anche quelle con gravi problemi fisici, problemi oggettivi che chiaramente limiterebbero la loro vita sentimentale, e limitiamoci alle tante persone sane ma sgradevoli: chiarito cio', e fatto questo distinguo, una persona sana che vive in una grande città non dovrebbe aver problemi nel trovare un/una partner che faccia per lei.

In sincerità, tutti i tardoni e le tardone single che ho conosciuto, o erano persone intrattabili ed insopportabili (persone che peraltro avevano problemi non solo nel trovare dei partners stabili, ma anche nel trovare e mantenere vive delle amicizie), o erano persone che avevano pretese troppo alte o troppo settoriali, tipo un mio amico, ragazzo normalissimo, che però a suo dire non si fidanza se non trova un ragazzo da copertina, pancia con la tartaruga, alto 1,90, spalle larghe, ecc. ecc.

A tal proposito quante volte sul forum abbiamo letto commenti superficiali di gente superficiale che ha ammesso di scartare i ragazzi in base ad una dentatura non perfetta, o in base ad errori ortografici in chat o via sms,solo per citare i topic piu' clamorosi in fatto di idiozia?

Ecco, certi personaggi sono ampiamente rappresentativi della seconda categoria sopra citata, ovvero quelli che vogliono troppo (spesso peraltro offrendo a loro volta molto poco), e non stringono niente...

Le due categorie sopra citate finiscono assieme per arricchire le fila dei famosi singles per scelta...si, per scelta di chi, a causa dei loro atteggiamenti o delle loro pretese assurde, non se li caca di striscio.

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Se ti riferivi al mio intervento non mi giustificavo, ma argomentavo.

Cosi' chiarisco il mio pensiero, oltre a soddisfare i fissati con la lunghezza :D

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Mi interessa molto il discorso che s'è sviluppato in merito all'affidabilità dei soggetti "di seconda mano".

 

Una volta su GayRomeo un tizio mi chiese apertamente con quanta gente avessi fatto sesso, e alla mia risposta "Dovrei mettermi a contarli, se vuoi lo faccio. Perché ti interessa?" rispose che gli era sufficiente sapere che dovevo contarli per ricordarmi quanti fossero per poter dire che non gli interessavo dal momento che non era interessato a persone che avessero avuto troppi partner sessuali.

Lungi da me l'irritarmi per la situazione, gli chiesi incuriosito le ragioni di questa sua selezione, e lui rispose molto semplicemente che andava bene averne avuti due o tre per fare esperienza, ma che lui con uno che se ne era fatti di più non voleva stare.

 

Potrebbe essere questo un esempio utile alle tesi che alcuni di voi hanno espresso?

 

Ho 23 anni e faccio sesso con gli uomini da quando ne avevo 17, ho avuto molti partner sessuali e non l'ho mai nascosto o tentato di nasconderlo.

Con quei partner sessuali per la maggiore ci ho solo fatto sesso, e solo in 4 o 5 casi mi sono dimostrato propenso a una relazione stabile e mi son beccato un due di picche.

Ho avuto due storielle-cotta, una a 17 anni, la prima in assoluto, e l'altra un paio d'anni dopo, d'estate, durate un mese scarso entrambe.

Ho avuto due relazioni, durate rispettivamente 7 e 9 mesi, entrambe concluse per ragioni di coppia e non per necessità di uno dei due di riprovare il sesso libero. La prima l'ho chiusa io, la seconda pure, ma solo perché l'altro non aveva il coraggio o la lucidità per rendersi conto che non mi amava.

La prima era la prima anche per l'altro, e la seconda era la terza per l'altro.

Ora sono in una relazione che dura da 10 mesi, senza dare segni di malessere o cedimento, viviamo tranquilli e innamorati. Lui prima di me ha avuto solo un'altra relazione e dando un'importanza emotiva al sesso ha una storia di incontri sessuali che è agli antipodi con la mia.

Non l'ho scelto questo, ma perché ho trovato con lui un'intesa che mi ha colpito da subito e che conserviamo ancora.

I ragazzi per strada li guardo, come li ho sempre guardati da single o da impegnato, ma attualmente essendo impegnato in una coppia che assieme abbiamo deciso essere monogama, non ho la minima intenzione di tradire il mio ragazzo, non fosse altro per il rigetto che proverei verso me stesso sapendo di aver tradito la sua fiducia e la mia parola.

 

10 mesi di fedeltà non saranno niente paragonati agli anni di fedeltà di altre persone, ma qualche domanda mi viene spontanea.

E se l'unica ragione per la quale una persona tradisce fosse da ricercarsi nel suo essere un soggetto che non tiene in forte considerazione la fiducia altrui e il senso di una promessa o di un accordo?

E ancora: è possibile invece che lo faccia semplicemente perché non provi reale attaccamento al proprio partner o magari perché non provi reale preoccupazione per le conseguenze emotive che il suo comportamento avrebbe sul partner?

Oppure: è possibile che lo faccia perché il suo concetto di relazione non richiede una considerazione grande quanto quella attribuitagli dalla media (o da quella che siamo convinti essere la media) del sentire comune?

 

È possibile che il suo aver fatto sesso con 300 o 3 persone, in sostanza, non influenzi minimamente la sua capacità di gestire una relazione monogama senza evaderne? Ed è possibile che il suo aver avuto 1 o 10 relazioni non influenzi minimamente la sua capacità di gestire una relazione monogama di lunga durata?

 

E riguardo alle "coppie che si sfasciano", dal momento che da come vengono espresse determinate opinioni mi sembra di aver percepito una certa apprensione in merito, mi chiedo: e se l'unica ragione per cui alcune delle coppie monogame si sfasciano a causa di un tradimento sia da ricercarsi nel fatto che non erano coppie adatte a sopravvivere a quel tradimento? E lo stesso ragionamento si potrebbe riproporre per le coppie monogame che passano a coppie aperte: e se fosse la normale evoluzione di quelle coppie? Che cambia tra questo e una coppia che si sfascia per sopravvenuta noia o dispersa attrazione sessuale?

 

EDIT

Ci tengo a precisare che quando parlo di "unica ragione per cui tradisce", ne parlo al netto della naturale istinto del maschio ad avere più partner sessuali per massimizzare le possibilità di sopravvivenza genetica. Quell'istinto lo considero un dato di fatto, come pure l'istinto alla gelosia, atto ad assicurarsi il monopolio sulla femmina e quindi la certezza di paternità. Entrambi istinti che esistono anche negli omosessuali seppur privati del loro senso primitivo, almeno finché intesi in questi termini.

Edited by Woland_88
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C'è una discussione che faccio da lungo tempo con i miei pochi veri amici gay da lunga data (20 anni e più):

Ma i gay sono più liberi (di andare a zoccolegg..... in giro) perchè sono gay e quindi è una questione di 'natura' o semplicemente perchè sono più liberi ed anche gli etero potendo farebbero lo stesso?

 

Mi spiego e spero anche di essere contraddetto perchè mi farebbe piacere: di una decina di amici che ho e di molte centinaia che nel tempo sono passati tra conoscenze estemporaneee e non tra chat, amici e conoscenti io di coppie gay che da tempo stanno felicemente e stabilmente insieme e che non si cornificano volutamente o anche in accordo ne conosco solo due .. come mai ?

 

Eppure tutti in Chat che cercano il grande Amore, il non solo sex, il rispetto, le unioni civili ... etc. etc. etc.

 

Vi giro la domanda e attendo lumi e il vostro modo di vedere la cosa...

 

credo sia dovuto al fatto di essere maschi. Il maschio è, di solito, maggiormente promiscuo. Metti piu maschi assieme, a cui piace lo stesso sesso, ed ecco che il baccanale e servito! :)

Naturalmente il ragionamento non è cosi banale, ci sono tante differenze però, di fondo, la causa dovrebbe essere il sesso della persona.

 

Discorso interessante da rigirare alle ragazze lesbiche...magari possono smentire questa mia tesi

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(@Woland_88, tu già rientri nella mia statistica

di "gay che hanno avuto molti partner e sono monogami"

e di "monogami che non mi rompono il cazzo perché sono in coppia aperta" :D)

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Una volta su GayRomeo un tizio mi chiese apertamente con quanta gente avessi fatto sesso, e alla mia risposta "Dovrei mettermi a contarli, se vuoi lo faccio. Perché ti interessa?" rispose che gli era sufficiente sapere che dovevo contarli per ricordarmi quanti fossero per poter dire che non gli interessavo dal momento che non era interessato a persone che avessero avuto troppi partner sessuali.

Lungi da me l'irritarmi per la situazione, gli chiesi incuriosito le ragioni di questa sua selezione, e lui rispose molto semplicemente che andava bene averne avuti due o tre per fare esperienza, ma che lui con uno che se ne era fatti di più non voleva stare

Mah non mi sembra un discorso che possa essere diffuso, quantomeno io l'ho sentito poco o niente.

Lo paragonerei a uno che su gayromeo ti dice: ho un fetish per i piedoni, amo solo dal 40 in su, tu porti il 37? Allora con te non ci voglio stare.

Da quello che scrivi dopo, Woland, mi sembra che il tuo percorso di vita sia stato bello, positivo e sanissimo. Chi non ti vuole non ti merita!

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