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Bisogno di consigli


Marcolino2

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Marcolino2

Ciao a tutti. Sono un ragazzo di 30 anni e so di essere gay dal 10 anni.purtroppo vivo in un paese del sud dove la mentalita' delle persone e' poco gay friendly e non conosco nessuno che e' gay (dichiarato). Il mio problema e' che ho entrambi i genitori malati che hanno bisogno di cure. Sono anni che purtroppo trascorro il mio tempo tra lavoro (precario ovviamente),medici ed ospedali e ho veramente poco tempo per me.non ho molti amici e nella mia vita non ho mai avuto un fidanzato.cotte ovviamente si' ma sempre per amici etero a cui ovviamente non ho detto nulla anche perche' non avrebbe avuto senso.vi scrivo perche' e' da qualche giorno che sento il bisogno di fare coming out.il problema pero' e' che questo causerebbe sicuramente dolore ai miei genitori che hanno gia' i loro (abbastanza importanti) problemi di salute.l'altro giorno mio padre piangeva per le sue condizioni di salute.che senso avrebbe dargli un altro dolore?per me il coming out sarebbe liberatorio ma causerebbe troppo dolore a persone che gia' soffrono. Non so che fare anche se la mia situazione mi fa stare male. Vorrei una vita normale con una persona da amare, nulla di piu'. ad ogni modo per me scrivere su questo forum e' stato gia' un piccolissimo passo per auto accettarmi.

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è una situazione difficile e mi spiace tanto per quanto stai vivendo

io credo che fare c.o ai tuoi genitori, ora come ora, non sia così fondamentale in quanto se ritieni che subirebbero un duro colpo forse è meglio bypassarli

ciò di cui hai bisogno è svagarti e aprirti col mondo, vivere i 30 anni non appresso alla tua famiglia (lo so è brutto da dire).

non so che tipo di cure stiano ricevendo i tuoi genitori ma non puoi neanche privarti della tua vita

c'è la possibilità di infermieri e badanti ma so che il costo può essere pesante da sostenere...

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se proprio senti che per i tuoi genitori sarebbe un peso insostenibile al momento, salta il passaggio del coming out con i genitori; in fondo non c'è una scaletta da seguire. Parlane prima con un amico o un'amica oppure semplicemente comincia a prendere una boccata d'aria e a vivere. Certo se il tuo desiderio è quello di vivere una vita tranquilla e con una persona che ti ama al tuo fianco i tuoi genitori prima o poi qualcosa dovranno sapere, ma non c'è fretta, ora pensa a te. L'importante è trovare un modo di conoscere persone come te e parlare, parlare tanto; ci pensa poi il tempo mentre parli a sistemare un pochino le cose; un po' il tempo e un po' il tuo impegno, ovvio niente succede così per miracolo :)

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Marcolino2

Ciao kripto. Ti ringrazio. E' vero. A 30 anni dovrei vivere la mia vita ma i sensi di colpa sono tanti.ho la sfortuna di essere figlio unico il che rende la situazione ancora piu' complicata.E' per questo motivo che in questi anni ho cercato di dedicarmi alla mia famiglia. I miei problemi sono sempre venuti in secondo piano.ho cercato di dare il massimo pretendendo forse troppo da me stesso. Sono riuscito anche a laurearmi preparando gli esami nelle sale di' aspetto degli ospedali.devo dire pero' che negli ultimi mesi le cose vanno un po' meglio per i miei.forse e' anche per questo che ho deciso di iniziare a fare i conti con me stesso e cercare di capire se poso uscire da questa situazione stagnante. In me pero' sta nascendo sempre piu' prepotentemente il desiderio di c.o. Non credo che con i miei avro' il coraggio di farlo.stavo pensando di dirlo ad una mia amica che potrebbe aver gia' capito tutto. In questi anni non mi ha mai chiesto nulla sulla mia vita sentimentale forse perche' intuiva tutto e non voleva mettermi in imbarazzo. Vorrei trovare le parole giuste e dirle con sincerita' chi sono veramente. So che per molti utenti di questo forum forse risultero' patetico perche ho 30 anni e mi trovo in una situazione che molti hanno vissuto da adolescenti. Purtroppo per me le cose non sono state facili in questi anni e non lo sono tutt'ora. Sono pero' piu' ottimista perche' anche se in ritardo sto cercando di capire un po' meglio me stesso.

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Concordo con Krypto... credo tu debba ritagliarti i tuoi spazi; certo, è ammirevole e giusto che tu ti stia dedicando alla famiglia però non puoi rinunciare a vivere la tua vita per loro. Prova a conoscere gente via internet o cerca luoghi di incontro/arcigay lontani dalle malelingue del tuo paesino... e fai bene a parlarne con questa tua amica, che ti potrebbe supportare in questa tuo percorso di piena accettazione di quello che sei.

So che per molti utenti di questo forum forse risultero' patetico perche ho 30 anni e mi trovo in una situazione che molti hanno vissuto da adolescenti. Purtroppo per me le cose non sono state facili in questi anni e non lo sono tutt'ora. Sono pero' piu' ottimista perche' anche se in ritardo sto cercando di capire un po' meglio me stesso.

Non penso assolutamente che tu sia patetico, anzi! ogni persona ha i suoi tempi nell'accettazione di sé e tu hai anteposto la felicità degli altri alla tua. Io ho un po' meno anni di te, però anch'io per lungo tempo ho rimandato il discorso "omosessualità" e "coming out" a data da destinarsi. Arriva un momento però in cui si sente la necessità di svelarsi, di far cadere la maschera... per alcuni arriva subito, per altri dopo un bel po'.. l'importante è che arrivi!:) Ora devi essere coraggioso e affrontare di petto la situazione - con tutta la cautela del caso ovviamente! viviamo una volta sola!

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Marcolino2

Si' e' vero Richard: arriva un momento in cui c'e bisogno di far cadere la maschera. Penso che a me stia arrivando. sara' dura ma ne ho passate talmente tante...voglio cominciare a vivere la mia vita ma per farlo ho il bisogno di dirlo almeno alla mia amica che spero possa darmi una mano.lei e' una ragazza sensibile e spero che mi possa capire.

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Ciao Marcolino2,

ho 34 anni e mi sono accettato da poco. Ho seguite per qualche anno mio padre tra cure e ospedali... non ero ancora sicuro di me, e purtroppo non ho mai potuto parlare con lui di questo.

Ascolta i consigli che ti hanno dato, confidati con la tua amica. L'averlo detto a qualcuno ti può aiutare a vivere meglio la cosa. Basta una persona perché non sia un segreto totalmente tuo. Se non senti il bisogno, non dirlo ai tuoi genitori; ma ti assicuro che l'averlo detto a qualcuno ti aiuterà a sentirti più "leggero" anche senza parlarne con i tuoi genitori (non dire "dagli un dispiacere", non essere pessimista!).

Complimenti per la forza di volontà che ti ha fatto laureare in condizioni difficili e auguri per tutto.

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Marcolino2

Ciao scorza.ho deciso che giovedi' (quando la mia amica ritorna dalle vacanze) provero' a dirglierlo. Ho bisogno di liberarmi di questo peso. Spero di riuscirci e di trovare le parole giuste. Secondo me pero' lei gia' sa o quanto meno lo intuisce. In questi anni, ad esempio, il suo fidanzato non ha mai mostrato segni di gelosia. Eppure io, soprattutto in passato, la chiamavo spesso e trascorrevo molto tempo con lei. Forse la mia amica gli ha detto di non preoccuparsi perche' ero "innocuo" e non potevo costituire motivo di gelosia. comunque questo forum e tutti voi mi state dando una mano non indifferente e per questo vi ringrazio.

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Marcolino2

Grazie per l' incoraggiamento.per ora voglio aprirmi con la mia amica.poi si vedra'.ho anche un altro amico ma per adesso preferisco di no.con gli amici maschi penso che sia più difficile e poi ho brutte esperienze. Quando ero alle medie un mio "amico" disse ai miei compagni che mi piacevano i cartoni da " femmine" (creamy e Mila e shiro). Non immaginate neppure quante battute ne sono seguite. Anche perche' a scuola ero abbastanza bravo e questo poteva essere un motivo per attaccarmi. Sono stato isolato per 3 annii e additato come "frocio" ( scusatemi per il termine ma molti mi insultavano cosi')Fortunatamente al liceo ( in un altro paese) le cose sono cambiate. Al liceo pero' ero confuso, non sapevo se mi piacevano le ragazze o i ragazzi. Non ho mai detto nulla ai miei compagni di classe che comunque mi hanno voluto bene e non mi hanno mai chiesto perche' non frequentavo come loro le ragazze.anzi spesso per coinvolgermi nei loro tornei di calcio ( in cui sono una schiappa)'mi facevano fare l'arbitro o il portiere. Purtroppo questi ragazzi ora vivono lontano e ci sentiamo qualche volta tramite fb o email. Sono stati sempre rispettosi di me. I ragazzi del mio paese, invece, secondo me mi considerano un alieno e sono gli stessi che alle medie mi hanno fatto male ( non in senso fisico ma psicologicamente, che forse e' peggio).

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Marcolino2

Oggi devo dire che mi sento un po' meglio, anche perche' ho letto molti post su questo forum. Purtroppo non mi sono mai confrontato con ragazzi gay e questo mi manca.condividere le paure e le proprie emozioni puo' essere veramente d'aiuto. Nel frattempo ho deciso di svagarmi un po' e di respirare, cercando di evitare inutili sensi di colpa. Avete ragione voi: non si puo' rinunciare a se stessi e a vivere la propria via. Purtroppo gia' ho perso troppo tempo. Mi sento poi un mezzo imbecille perche' ho rimandato troppo questi momenti. Sto cercando di accettarmi ma soprattutto vorrei essere accettato per quello che sono. Purtroppo non sono stato molto fortunato nella vita ma ho sempre lottato per gli altri e ora e' arrivato il momento di lottare anche per me. Sara' difficile e forse doloroso ma e' un cammino che devo assolutamente intraprendere. Mentire mi fa male e mi sento "sporco".il mio desiderio piu' grande e' che mio padre lo sapesse e mi accettasse. Forse lo fara' o forse no ma per ora voglio cominciare con la mia amica perche' per adesso esporrei i miei sicuramente ad ulteriori problemi.prima che mio padre si ammalasse era un padre fantastico. Ora, col la malattia, e' molto cambiato.sarà per il dolore, sarà per le terapie o per le numerose medicine ma ha continui sbalzi d'umore e non e' piu' il padre di tanti anni fa. A volte mi abbraccia e mi dice che mi vuole bene, a volte invece e' quasi offensivo nei miei confronti e pertanto il c.o. potrebbe compromettere questo altalenante rapporto. Voglio procedere a piccoli passi ma voglio farlo.sono deciso ad andare avanti perche' ho diritto ad essere felice.spero che anche con vostri consigli e con le vostre esperienze possiate dare una mano a questo "caso disperato"

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Forse ripeto solamente quello che ti hanno detto gli altri utenti, ma non sentirti assolutamente patetico: hai raggiunto il limite e hai deciso che per stare bene devi dire a qualcuno che sei gay; hai trovato una persona di cui ti fidi a cui vuoi dirlo. Stai facendo un passo molto importante e credo sia una comune aver paura (io ho avuto paura quando ho fatto coming out) e dubbi. Secondo me dopo averlo detto alla tua amica starai meglio, la tua omosessualità diventerà qualcosa di più "reale" anche solo per il semplice fatto che ci sarà qualcun altro oltre te che saprà di questa cosa. Anche solo sentirsi liberi di poter fare un apprezzamento su un ragazzo con qualcun altro è davvero liberatorio. Facci sapere come andrà!

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Marcolino2

Si' vi faccio sapere. E grazie per gli incoraggiamenti. Ne ho bisogno. Non avrei mai pensato di poter arrivare a tanto. Un po' per i problemi familiari di cui vi parlavo un po' per il mio carattere ho cercato sempre di non affrontare me stesso. Ma non si puo' vivere sempre nell'ombra. Fino a qualche settimana fa mi sembrava di percorrere un tunnel senza uscita, ora intravedo un po' di luce.

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Allora, innanzitutto benvenuto nel forum!

 

Poi, riferendomi alle tue parole:

So che per molti utenti di questo forum forse risultero' patetico perche ho 30 anni e mi trovo in una situazione che molti hanno vissuto da adolescenti.

sappi che, per quanto mi riguarda, ho pensato a tutto tranne al fatto che tu sia "patetico", anzi, hai la mia più totale stima per tutto ciò che hai raccontato ed in particolare per essere riuscito a laurearti in condizioni così difficili. Complimenti.

 

Non voglio essere ripetitivo e concordo con tutto quanto ti è già stato detto. Anche nel mio caso ad un certo punto non sono più riuscito a tenermi "tutto dentro" e sono esploso: prima con un mio caro amico (tra l'altro non l'avevo programmato) e poi con la mia più cara amica (questo invece sì che l'avevo preparato). Insomma, è stato più forte di me, le parole sono quasi uscite senza controllo perché ormai spingevano così forte per venir fuori che nulla avrebbe potuto fermarmi. Per esperienza personale, ti dico che si sta veramente meglio. Certo, io sono stato fortunato, non sempre le reazioni sono positive ed è questa paura ad essere un po' come "il disturbo di fondo" di ogni CO. Tuttavia, se la tua amica ti vuole veramente bene, vedrai che il vostro rapporto sarà addirittura più solido ed autentico di prima. Io ho scritto i dettagli dei miei due CO nella sezione relativa, se sei curioso vai a vedere, sono sicuro che ti darà un pizzico di coraggio in più e magari ti farai quattro risate per il commento veramente spassoso che ha fatto la mia amica xD

 

Sappi anche che il solo fatto che ci siano due persone a me care che mi conoscono per ciò che sono davvero mi trasmette un'immensa sensazione di serenità: viviamo una volta sola, non possiamo passare la nostra vita fingendo di essere ciò che non siamo, no?

 

Forza e coraggio, spero che tutto vada per il meglio :)

Edited by gardus
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Marcolino2

Ciao gardus.grazie per i consigli. Si', leggero' i tuoi c.o per farmi un po' un' idea. Ma anche tu sei un matematico, come mi pare di aver capito?

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-- off topic

 

Ma anche tu sei un matematico

 

AH!! UN COLLEGA :dancer: MI-TI-CO (da leggere alla "Homer Simpson")

Sì, hai capito bene, sono un matematico :-)

(scusa, in che senso "come mi pare di aver capito"? se hai letto la mia presentazione era abbastanza chiaro :P)

 

fine off topic --

Edited by gardus
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Marcolino2

Ciao gardus, no purtroppo non ho letto la presentazione ma un tuo post in cui difendevi l' importanza della scienza e della matematica. Solo un matematico avrebbe fatto una "difesa" cosi

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Marcolino2

Ragazzi, oggi per la prima volta (era ora finalmente) sono riuscito a parlare piu' liberamente. Una collega solo un po' piu' vecchia' di me mi ha chiesto dove sarei andato in vacanza e io le ho detto che non potendomi allontanare molto da casa per via dei miei genitori sarei andato qualche weekend a Gaeta o a San Salvo al mare. E lei mi ha chiesto con chi. Le ho risposto che purtroppo non avevo un ragazzO (si noti la o) e che sarei andato da solo (in passato non avrei mai usato il maschile e la parola " ragazzo" ma avrei detto "persona giusta" invece di ragazzo). E lei mi ha detto " al mare ci sono tanti ragazzi carini e magari trovi qualcuno che ti piace"...che ne dite ? Mi sento gia' un po' meglio nel poter parlare piu' liberamente...ad ogni modo dovro' parlare giovedi' con la mia amica perche' ho bisogno di sfogarmi e di esprimere le mie emozioni su cosa mi sta accadendo..spero solo che i colleghi non lo vengano a sapere perche' tra loro ci sono persone che in passato facevano discorsi non proprio eleganti sui gay...

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Marcolino2

Grazie a questo forum in 3 giorni sono riuscito a capire tante cose. A me e' sempre mancato il confronto con altri ragazzi gay come me. Spero che mi possiate dare una mano perche confrontandomi con voi sto imparando che non c'e da aver paura di se stessi e che non si puo' vivere nell'ombra di una non-vita.grazie di cuore.

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Be', complimenti davvero. E complimenti alla collega, con una risposta così naturale penso ti sia stata di molto aiuto.

Un unico, piccolo, consiglio se non vuoi che altri colleghi lo sappiano: dille che la cosa deve rimanere tra voi... rischi che vedendoti cosi spigliato nel parlare di ragazzO lei pensi che la cosa possa essere di dominio pubblico. (non credo, ma tanto per essere sicuri...)

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Marcolino2

Si' gia' ci avevo pensato. Domani lo faro'.oggi sinceramente mi e' venuto cosi' spontaneo usare la parola "ragazzo" e la sua risposta cosi naturale che non ho pensato a dirglielo subito. Ad ogni modo penso che lei abbia intuito tutto ma e' sempre bene chiarirlo.purtroppo io non ho un buon rapporto con le persone di sesso maschile, nel senso che mi relaziono piu' difficilmente con colleghi e amici maschi. Con le ragazze invece riesco ad essere piu' rilassato e ad aprirmi di piu'.al lavoro passo molto tempo con le colleghe mentre poco con i colleghi. Ad ogni modo anche tra i colleghi uomini ci sono persone piu' aperte ma trovo piu' difficile aprirmi con loro.

 

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Ciao Marcolino,

il tuo topic si intitola 'Bisogno di consigli' ma non penso che te ne servano molti altri, in questi giorni ne hai avuti e hai già preso delle ottime risoluzioni.

Devo dire che il tuo topic mi ha colpito, forse perché sono anche io uno dei tanti smalltown boy (ti consiglio il video omonimo se non lo conosci, e di leggere il testo) d'italia. Cresciuto in un paesino in campagna di poche anime, ho sempre avuto quel 'qualcosa' che parecchi (non tutti) riconoscevano come diverso, o proprio finocchio. Non mi hanno mai pestato né mi sono successe cose altrettanto sgradevoli, ma certo qualche risatina, presa in giro o qualcuno che si allontanava. Beh, a esser onesti, la vita di paese riservava anche cose più piacevoli come alcuni ragazzini della mia strada che erano dei furbetti e pronti a coinvolgermi con del sano divertimento a sfondo erotico... Ad ogni modo dopo i 14 anni già non ne potevo più e volevo solo andarmene (come dice la canzone, run away turn away run away turn away run away) ma ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco e aspettare. Fortunatamente c'era il liceo che mi teneva lontano dal paesino per cinque e più ore al giorno, ma anche così è stata dura.

A differenza di te ho avuto due genitori che erano in buona salute, gran lavoratori (anche se non si sono arricchiti) e che non mi hanno negato il loro sostegno nell'iniziare un percorso universitario, così dopo la maturità tanti saluti...

Ma non è che poi ho raggiunto la felicità appena arrivato in una nuova cittadina, ce ne è voluto di tempo per aprirmi, diventare consapevole che potevo essere me stesso con gli amici (anche io mi sono sempre trovato un po' più a mio agio con le amiche femmine), per trovare i ragazzi giusti con cui cercare di iniziare una storia. E in quel tempo ho cercato di darmi da fare, aprirmi alle amicizie e alla cultura e a tutto quello di buono che offre la vita universitaria, nell'intento di arricchirmi sempre di più, convinto che più sei ricco dentro, più potrai dare all'uomo che ti amerà.

Santo cielo non volevo ammorbarti con la mia storia, ho pensato che condividerla ti avrebbe fatto piacere... magari sbaglio!

La faccio breve... alla fine ho trovato un ragazzo fantastico, e ora sono 6 anni che vivo una storia che mi rende molto felice. A volte anche a me capitava di pensare che ci ho messo troppo ad arrivarci, quel tempo sprecato di cui parli anche tu, eppure... credo che sia un pensiero sbagliato, abbiamo le nostre vite con i nostri tempi e i nostri modi, è inutile pensare potevo farlo prima (che poi chissà se è vero); l'importante è che, una volta che una cosia sia maturata in noi, non voltarle le spalle per paura, ma seguire la direzione in cui ci porta, con un po' di coraggio, voglia di mettersi in discussione, voglia di stare meglio e, se possibile, il sorriso sulle labbra.

Ciao a presto ;)

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Marcolino2

Ciao krad77, grazie per la tua testimonianza.in molte cose che hai detto mi ci ritrovo...purtroppo essere uno smalltown boy gay al sud e' faticoso. Qui sono tutti pettegoli pronti a crocifiggere la persona piu' debole. E le tristi esperienze di bulliamo psicologico delle medie sicuramente mi hanno segnato. Ora a 30 anni sono ovviamente piu' forte ed e' anche che per questo motivo sto cercando la mia strada. Per quanto riguarda i consigli...spero che continuiate a starmi vicino perche' le vostre testimonianze e i vostri suggerimenti mi stanno aiutando tantissimo. Molto piu' di quanto immaginiate.

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Le ho risposto che purtroppo non avevo un ragazzO (si noti la o) e che sarei andato da solo (in passato non avrei mai usato il maschile e la parola " ragazzo" ma avrei detto "persona giusta" invece di ragazzo). E lei mi ha detto " al mare ci sono tanti ragazzi carini e magari trovi qualcuno che ti piace"...che ne dite ?

 

Cosa dico? Bhè, magari esagero, ma per me hai fatto un passo da gigante! Enorme. Hai fatto il tuo primo CO. Te ne rendi conto? :-)

 

E poi chissà, magari la tua collega ha ragione!!

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Marcolino2

Ciao gardus! Si' e' stato il mio primo CO, non voluto, inaspettato e naturale. A volte le cose all' improvviso vanno meglio di quelle in cui ci si pensa per ore e ore. Poco fa ho detto a questa collega di non dire nulla. E lei mi ha risposto che ovviamente non dira' nulla ai colleghi. mi ha detto pure che pero' altri sospettano che sono gay. Perche'? Lei mi ha detto che sono l'unico uomo che porta le polo di colore rosa, fucsia e viola e che non mi ha mai visto con abiti scuri ma sempre colorati...sinceramente non ci avevo mai pensato.insosso ovviamente abiti maschili. E' vero, sempre colorati ma mai troppo vistosi...mah...non so che dire. A me il nero non piace.... E poi mi ha detto che sono l' unico maschietto educato. Ha aggiunto che lei mi stima per la mia professinalita' e mi ha detto che sono una brava persona.sinceramente tutti questi complimenti non me li aspettavo. Mi sono commosso e sono scoppiato in lacrime...meno male che non mi hanno visto quegli orsi di colleghi...altrimenti sai quante battutacce da caserma.?

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mi ha detto pure che pero' altri sospettano che sono gay.

 

Ah, i sospetti... io li lascierei con i loro dubbi, se li definisci "orsi" capaci di "battute da caserma" in quanto a sensibilità forse lasciano a desiderare, non vorrei che poi subissi attacchi di mobbing. Forse hai beccato proprio la collega giusta a cui dirlo (da quanto scrivi sembra chiaro che puoi fidarti di lei e quello che ti ha detto deve averti fatto molto piacere), ora prova a confidarti con la tua amica. Vedrai che le parole usciranno da sole ;)

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Marcolino, ora ho letto la tua discussione. Posso dirti quello che ti hanno detto in tanti: PENSA ANCHE A TE STESSO. Sicuramente eviterei il CO in famiglia vista la situazione, ma gia che almeno la tua collega sappia di te è un'ottima cosa. Dillo pure all'altra tua amica avrai almeno qualcuno con cui sfogarti e ti sarà d'aiuto in tutta questa situazione!

PS: il mio concetto di patetico è ben altro! Ti stimo per come stai affrontando la situazione!

In bocca al lupo e facci sapere!

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Marcolino2

Grazie per il supporto ragazzi. Ad ogni modo i colleghi sono persone di mezza eta' molto provinciali e non molto aperti. Questa collega era la piu' giovane e forse anche per questo ha capito. Con i colleghi (maschi) ho un ottimo rapporto professionale nel senso che mi stimano per il lavoro. Rapporti fuori dal lavoro ovviamente nulli. Parliamo poco della vita privata. C' e' solo un collega molto gentile che mi vuole veramente bene perche' dice che ho l'eta del figlio e gli faccio tenerezza. C'e anche da dire che mostro meno dei trent'anni che ho.se indosso una t-shirt o qualcosa di piu' casual mi scambiamo per un ventenne ( e questa cosa mi fa incavolare ogni tanto). Altra svolta: sono appena tornato da Campania, un grosso centro commerciale in Campania dove ho comprato dei vestiti ultra fighi e ho cambiato look ai capelli...ogni tanto ci vuole un po' di sano shopping ed era un po' che non lo facevo. Insomma piano piano voglio iniziare a vivere la mia vita.

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