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Dislivello Culturale


Zell

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Quella e' una somma d idettagli, non un singolo dettaglio.

Ma poi non e' nemmeno plausibile paragonare l'estetica o il carattere di una persona, che sono le caratteristiche principali di ognuno, con il dettaglio del saper scrivere correttamente o meno.

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dreamer, con attraenza ti sei giocato tutte le possibilità che avevi con me! Inizio scherzando, spero sia chiaro, ma in effetti voglio dare un taglio diverso a quanto scritto parecchi post fa. Anzitutto non credo che nessuno tronchi una discussione per uno o più errori banali o meno: sarebbe da psicopatici. In realtà il metro del "presunto" dislivello (in effetti uno può essere corretto nello scrivere, ma povero di lessico e di idee) può essere un criterio, magari anche un po' inconscio, che, superate certe soglie di tollerabilità, ci fa vedere sotto una luce diversa un potenziale partner. Ogni atteggiamento rigido sarebbe frutto di una mente un po' troppo contorta! Questo, almeno, è quanto penso e quanto vale per me. Non vorrei, insomma, che quanto da me scritto in precedenza mi mettesse sotto la strana luce del professorino rompicoglioni che fa le pagelline e se non dà la sufficienza, magari stiracchiata, non si sofferma più di tanto. Non sono così (idiota mi verrebbe da aggiungere) almeno lo spero fortemente!

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La cultura non serve quasi a niente, molto spesso (e molto banalmente) le persone più colte - cioè piene di nozioni - sono pure le più stupide ed incapaci di ragionare e di produrre idee brillanti. Generalmente si finisce col ragionare con le idee degli altri, a parlare con le parole degli scrittori, a pensarla come Kant o Hegel, dimenticandosi della propria persona. Sì, la troppa cultura fa diventare dei libri ambulanti. Libri pur scritti in maniera confusa, perché la mente umana non è un computer, e le stesse nozioni si alterano e si deformano.

 

Apprezzo mille volte di più l'umile gente della terra o quelli con la quinta elementare, che magari non sanno parlare al congiuntivo e condizionale, ma che conoscono la sostanza delle cose in maniera immediata e naturale. E' molto più importante parlare dei propri sentimenti, per esempio, che non discorrere della concezione dell'amore per Platone o per qualcun altro (senza nulla togliere al povero Plato), e poi non sapersi leggere dentro, perché dentro ci sono soltanto tante belle e inutili conoscenze da manualistica di serie b.

 

Io non mi trovo con gli stupidi. Ma troppo spesso gli stupidi più insopportabili sono quelli che sanno tante cose.

Ed in questo quoto Almadel quando dice che in fin dei conti quello che è determinante è la condivisione di passioni e interessi, indipendentemente dalle proprie conoscenze culturali.

 

 

Sono d'accordo.

E' importante condividere gli stessi interessi, tuttavia credo che tra gli interessi in comune debba esserci come minimo qcosa anche a livello culturale.

Insomma, è un po' triste leggere un libro e non poter dire al proprio partner "che bello! dovresti leggerlo"... perchè magari lui non legge e non leggerà mai.

 

Poi è ovvio che ci sono persone molto colte ma che mancano di sensibilità, di tatto, di intelligenza, se vogliamo intendere con intelligenza il saper guardare oltre, l'avere una mente aperta. La cultura non è necessariamente sinonimo di intelligenza.

 

A me piacciono le persone stimolanti, quelle con cui condividere gli interessi, con cui fare certi discorsi. Poi che siano laureati o con la terza media, che siano avvocati o contadini a me non interessa, l'importante è che mi arricchiscano e che io possa arricchire loro.

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dreamer, con attraenza ti sei giocato tutte le possibilità che avevi con me! 

DOH!  :P

In realtà il metro del "presunto" dislivello può essere un criterio, magari anche un po' inconscio, che, superate certe soglie di tollerabilità, ci fa vedere sotto una luce diversa un potenziale partner. Ogni atteggiamento rigido sarebbe frutto di una mente un po' troppo contorta! Non vorrei, insomma, che quanto da me scritto in precedenza mi mettesse sotto la strana luce del professorino rompicoglioni che fa le pagelline e se non dà la sufficienza, magari stiracchiata, non si sofferma più di tanto.

Non capisco: non scarteresti un partner per la sua intelligenza/cultura ma vederlo sotto una luce diversa non è lo stesso concetto rigirato in maniera diversa?

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Molto banalmente, più che il dislivello culturale, trovo che a far la differenza possa essere soprattutto la differenza di interessi e di "empatia", la capacità di "capirsi" più in generale ad influire sull'interazione

 

Resta il fatto che un sms ricolmo di coniugazioni del verbo avere prive di "h" o qualche congiuntivo sbagliato scagliato nel discorso con la violenza di un calcio rotante, possono avere effetti simili a quelli del bromuro  :P

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Uhm, argomento spinoso, ma mi va di rispondere ugualmente dopo aver letto gran parte delle risposte precedenti.

 

Anch'io sono un po' pignola quando si tratta degli errori ( o orrori? ) ortografici, specialmente se la conoscenza avviene prima su internet e di seguito dal vivo. Non nascondo che se mi ritrovassi a conoscere una persona in chat e mi rendessi conto che commette errori banali come la H, oppure frasi incomprensibili, oppure e soprattutto ABBREVIAZIONI tipo perché-ke-e quant'altro, il mio interesse nei suoi confronti scenderebbe notevolmente fino a sfiorare il suolo.

 

Dal vivo certe carenze grammaticali si notano più difficilmente, almeno che la persona non riesca a costruire una frase che sia una. Se mi rendo conto che con questa persona c'è un buon livello di intimità e commette errori madornali mi permetto di farglielo notare, se invece mi rendo conto che il suo sbagliare è dato da un disinteresse totale nel concentrarsi a far bene allora, anche in questo caso, perdo totalmente interesse.

 

Può capitare a tutti di sbagliare, specialmente su internet se si è abituati a scrivere velocemente, ma non sopporto coloro che, una volta che gli hai fatto notare l'errore, non si correggono e rispondono in maniera altezzosa "vabbe che importa tanto mi hai capito uguale!"

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Comunque il correggere errori altrui e' un comportamento profondamente maleducato ed altezzoso, ovvio quindi che chi viene corretto replichi con disappunto.

Detto questo, la domanda clou: mettiamo che incontraste a persona bella, affettuosa, simpatica, brava a letto, insomma piena di pregi, ma incapace di scrivere ed esprimersi senza commettere errori: la accettereste, o la scartereste per un cazzata del genere?

Se la risposta e' la seconda, prevedo tanta solitudine futura; farete probabilmente la fine di alcuni miei amici, che ad oltre 40 anni stanno ancora aspettando l'uomo perfetto, che ovviamente non troveranno mai, perche' non esiste. D'altra parte "chi e' causa del suo mal..."

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Direi che la perfezione non esiste, e siamo tutti d'accordo... Ma il grado di affinità con una persona è dato da tante cose, tra cui anche la cultura.

Se trovo una persona che scrive male, mi viene da pensare che legga poco, per esempio. E per esperienza mia difficilmente mi troverò bene con una persona che legge poco, non perché sia stupida o altro, ma solo perché evidentemente abbiamo interessi diversi (e al 90% anche mentalità diverse).

Infine, se proprio vogliamo, il mondo è pieno di persone splendide, buone e quant'altro... Solo che, semplicemente, non vanno bene per noi (noi generico, si capisce).

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Per quanto personalmente mi riguarda..non mi reputo una persona superficiale,eppure anche io provo, di fronte agli orrori grammaticali, l'effetto-bromuro descritto da Wolf  :sisi:

Non scarterei certo l'amicizia di una persona che non sa scrivere, ma suvvia....a scrivere correttamente io ho imparato entro la fine della terza media, ed è così che dovrebbe essere! Non c'entrano nè lauree nè diplomi...ed è fondalmentalmente vero, come dice qualcuno, che è più unico che raro trovare persone clte con mille interessi culturali che non sappiano scrivere...

L' uomo o la donna ideali non esistono di certo, e ci deve essere buon cuore, affetto e sensibilità in una persona (per quanto riguarda l'aspetto estetico,  mi è totalmente indifferente) e affiatamento sessuale etc etc....ma sarà un caso che le persone di cui sono stata più presa fossero anche di - per lo meno - buona cultura e dai mille interessi? E non era cultura vuota ed enciclopedica....insomma, per me è essenziale questo aspetto, sarò impopolare ma non ipocrita....

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Comunque il correggere errori altrui e' un comportamento profondamente maleducato ed altezzoso, ovvio quindi che chi viene corretto replichi con disappunto.

Detto questo, la domanda clou: mettiamo che incontraste a persona bella, affettuosa, simpatica, brava a letto, insomma piena di pregi, ma incapace di scrivere ed esprimersi senza commettere errori: la accettereste, o la scartereste per un cazzata del genere?

 

Mah, sinceramente le persone che pensano di sapere sempre tutto non mi piacciono, e non mi ritengo una persona del genere, infatti se faccio notare un errore lo faccio notare con delicatezza, non di certo infamando e dandogli dell'ignorante. Poi sta a quella persona decidere se far prevalere l'apprendimento o l'orgoglio, e sinceramente chi fa prevalere l'orgoglio non ha la mia stima.

 

Se questa persona è bella ( fisicamente? ), affettuosa, simpatica, sessualmente affine, cerco di fargli capire l'importanza di usare un linguaggio decente e rispettoso della propria lingua, sempre con la stessa delicatezza di cui parlavo prima, se poi questa persona decide di impegnarsi nello scrivere e nel parlare bene, altrimenti è più forte di me, perdo d'interesse.

 

Naturalmente il discorso cambierebbe totalmente nel caso questa persona fosse straniera.

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  • 2 weeks later...

Certo che se basiamo la perfezione di un rapporto o una conoscenza solo dal livello culturale di una persona allora siamo apposto, non credete che questa sia un po di discriminazione? e se pure il mondo gay è discriminatorio siamo apposto, noi dovremo essere i primi che non giudicano le persone, ma a quanto vedo qua è tutto il contrario. Non giudico mai una persona dal suo livello culturale e specialmente un ragazzo con il quale vorrei cercare magari di avere una relazione, perchè avrà sicuramente altre qualità che io magari non possiedo e che ai suoi occhi possono risultare mie mancanze culturali!! Guardiamo il nostro giardino prima di controllare quello del vicino!!!

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Direi che la perfezione non esiste, e siamo tutti d'accordo... Ma il grado di affinità con una persona è dato da tante cose, tra cui anche la cultura.

 

 

 

Si concordo.

Ovviamente se diventa un limite e la persona vuole ugualmente stare con me perché ha altre caratteristiche che incontrano il mio favore, a quel punto si dialoga e si tenta di far capire le differenze, comunque conta il livello culturale.

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jokerthewarrior

Direi che il livello culturale è importante eccome. Non dico che è necessario che ci siano tanti interessi in comune però io ritengo necessario avere accanto una persona con cui sia bello parlare e confrontarsi.

Supponiamo di avere la persona perfetta citata qualche post fa e che questa sia intellettualmente carente. Credo che le direi che la nostra storia non ha un futuro. E sarebbe la verità perché la bellezza svanisce nel tempo, la bravura a letto anche. E quando tutto il resto sfiorisce cosa resta? Una persona con cui non potrei parlare.

Questo non significa cercare la perfezione ma cercare una persona che sia compatibile intellettualmente e caratterialmente con me.

 

Obiettivamente è difficile far convivere un uomo acculturato ed un analfabeta. La differenza notevole sarebbe fonte di disagio per entrambi.

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Quoto chi dice che un'affinità intellettuale oltre che caratteriale è molto importante!!! Però, per esempio, a volte conta di più la curiosità e la voglia di imparare cose nuove.... cioè persone anche molto colte che però non sono interessate a imparare cose nuove o non sono 'curiose' nei confronti delle passioni e degli interessi dei partner... alla fine fanno cadere i gioielli di famiglia comunque....

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Però il topic non discuteva di affinità intelettuale e caratteriale, ma di dislivello culturale riferendosi in particolare a persone incapaci di scrivere o parlare senza commettere errori.

 

Un partner può magari sbagliare i verbi e non conoscere la grammatica ma, nonostante ciò, condividere con noi le stesse passioni, gli stessi interessi, e gli stessi ideali.

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Si lo so che si discute di dislivello culturale. La mia era una considerazione circa due possibili situazioni:

1. Persona con un livello culturale elevato, che ha letto e studiato tanto. Proprio a causa della sua cultura, comincia ad avere un'idea di cosa sia culturale e cosa no, oppure si crea dei pregiudizi su determinati argomenti basandosi sulle sue conoscenze. In questo caso, nonostante un buon livello culturale, non può essere intellettualmente stimolante per me. Non so se mi sono spiegato.... Provo a ri-parafrasare un po'??... Mettiamo una persona con una forte cultura letteraria... Proprio a causa della sua impostazione culturale comincia a provare disinteresse per ciò che non rispecchia il suo canone di classico o di culturalmente "degno" e quindi "snobba" una parte di prosa e poesia...in questo caso per me la persona non è stimolante o mi porta comunque a una perdita di interesse a lungo andare.

2. Persona con un livello culturale poco elevato, ma con forte curiosità e apertura mentale/capacità di mettersi in discussione. In questo caso, anche se non conosce il post-modernismo in letteratura, magari accetta volentieri di leggere dei libri del filone. Allora la persona in questione mi risulterà molto stimolante.

Ho fatto l'esempio della letteratura, ma vale per qualunque altro campo del sapere.

 

Per quanto riguarda la conoscenza della lingua italiana.....allora, è vero che la prima impressione dipende molto anche da questo, però poi tendo a valutare comunque il modo di esprimersi e di capire il motivo per cui... si storpi un po' questa bella lingua. Per esempio può capitare che influenze dialettali abbiano la loro importanza (e la cosa magari può anche risultare interessante o divertente e quindi non causarmi fastidio). Altre volte può essere rilevante il mezzo con cui si comunica (e-mail, sms, telefonata, chattata, etc...). Ammetto comunque che un buon uso della lingua italiana, fa un ottimo effetto su di me.... Esattamente come, però, aulicismi non necessari finiscono per risultare sgradevoli...

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simply_dreamer

il dislivello culturale c'è in chat, nel forum e anche nei locali. insomma in tutti i posti frequentati da gay. credo che se una persona ti interessa per il suo modo di porsi e di ragionare, tu non debba far caso ad un H mancante, o ad una scarsa cultura di base, ma occorre dargli il giusto peso. insomma se una persona ti piace, fregatene del livello culturale e vedi come vanno le cose, secondo me.  ;) zellino

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Guest CelebritySkin

Premetto che non ho letto tutto il topic , ma solo la parte iniziale .

Io mi domando da dove nasca tutta questa supponenza.

Ma l'hai mai visto scrivere con una penna e non attraverso un mezzo tecnologico?

Credo che solo allora potrai dire se è così ignorante

Di certo quest'episodio mostra la tua superficialità , almeno in questo caso, nella scelta del partner.

Se hai tali criteri selettivi, mi permetto di consigliarti di conoscere bene una persona e solo dopo  mettercisi insieme, evitando di  lamentarsi a posteriori .

Scusa se i toni potrebbero sembrarti duri ma sono una persona diretta e poi è tardi !  :)

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io mi sono sempre reputato un ignorantone di prima categoria a scuola. Durante i compiti in classe mi facevo passare il compito dal mio copagno di classe. Alcune volte in chatt mi capitava quello che si stupiva se mi dimenticavo di scrivere il verbo avere senza H.....  :) Io c'ho sempre riso sopra... perché secondo me non sta mica bene una persona così.

 

Ora, io ho un bagaglio culturale praticamente vuoto (se mi chiedi quando è stata la prima e seconda guerra mondiale.... ti chiedo: ma de che stai a parlà?!?). Non me ne vergogno perché per me quello che conta in una persona non è la sua cultura quanto più il tipo di persona che ho davanti. Per me puoi essere anche il più acculturato di questo mondo ma se mi stai sulle palle (non mi riferisco a te, sto facendo un esempio generale) mi puoi dire anche la divina commedia a memoria... non ti calcolo proprio. Io sono un tipo che a scuola non ha mai studiato per scelta e perché mi mancava la voglia... soprattutto per quello!!! :). Però quello che è più triste secondo me è che ci sono persone che provengono da una famiglia non particolarmente adagiata e che per questo motivo non ha potuto permettere un' istruzione coi contro co***oni al proprio figlio e tu facendo così gli fai pagare una colpa che non ha.... ora non voglio fare il melodrammatico però... se ci pensi bene...

Io sono sempre cresciuto in borgata.... a me viene spontaneo parlare in romano (non troppo eccessivo). Il mio compagno, invece, è l'opposto di me... ha fatto il classico, ha una buona padronanza della lingua ecc ecc... ma quando ci siamo conosciuti in chatt non ci siamo essi a pensare quale fosse il nostro livello culturale!

 

Il mio consiglio: apriti un pò di più con le persone.... una persona con poca cultura non è detto che non abbia nulla da offrirti in cambio ;-) Se poi per te la cultura è la cosa principale che cerchi in una persona... allora appoggio il tuo pensiero.

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  • 1 month later...

Salve a tutti!

[...] tendo a scartare immediatamente i ragazzi anche se magari potrebbero essere belle persone. Non ci posso fare niente ma coniugazioni dei verbi sbagliati e sopratutto H sbagliate mi fanno accapponare la pelle...

D'altro canto se noto che una persona è troppo cervellotica ha troppi interessi culturali e artistici tendo a comportarmi nel medesimo modo e la scarto.

 

Guarda: io il mio ragazzo l'ho conosciuto parlandoci su MSN.. è uno che, per farti capire, non importa se devi scrivere "ce" o "c'è" o "cioè", lui nel dubbio scrive sempre c'é XD la cosa mi dava fastidio all'inizio. Inoltre, gli piace l'arte, che non è una cosa malefica per me, ma gli piace proprio TUTTA, che è una cosa che non concepisco, invece XD

Però lo amo.

 

Credimi, certe cose non contano, gliela puoi anche insegnare tu la grammatica.. XDXD

 

P.S.: per essere chiaro: io non sopporto di vedere errori di grammatica, ho un talento nello scovarli ovunque XD ma veramente, anche a me fanno una certa impressione. Però bisogna anche pensare che quella è una caratteristica di quello che appare della persona e, come tale, può cambiare nel tempo. Quindi, a mio parere, non è molto determinante, almeno, non come le idee di fondo di una persona, o il carattere..

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ho letto la maggior parte delle risposte precedenti, e mi è sorto un dubbio: alcuni hanno scritto di prediligere chi ha una "cultura" superiore o almeno uguale alla propria. Sul superiore mi soffermerei. Mi sembra un controsenso, voi scartate chi ha una cultura inferiore alla vostra, ma pensate che una persona con una cultura superiore alla vostra non scarti voi.

 

Ovviamente quanto scrivo è provocatorio. Ma come vi sentireste se questo accadesse a voi? Se chi vi interessa vi dicesse "guarda ti scarto perchè non sai la differenza tra Monet e Manet" e magari voi in chat avete schiacciato il tasto sbagliato.

 

La cultura è un insieme di cose, non può essere ridotta al nozionismo o all'uso scorretto della grammatica. Certo, forse ad alcuni gli errori fanno lacrimare gli occhi, ma io credo di fondo che chi ha scartato per "inezie" (si passatemi il termine) evidentemente trovava la persona poco interessante nel suo complesso.

E per "poco interessante" intendo il tutto a un livello puramente soggettivo, perchè chi non è interessante PER noi non vuol dire che sia poco interessante in assoluto, ma questo è un altro discorso XD

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della cultura a livello nozionistico non mi importa

ma è essenziale che la pensi come me, nel modo di vivere, viaggiare, affrontare la vita

 

però non deve concordare al 100% perché di un soldatino obbediente non me ne faccio niente

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Beh penso che tutti preferiscano una persona che abbia lo stesso nostro modo di vedere la vita...qui però non si parlava nè di interessi, nè di comportamenti, nè di cultura a livello di nozioni; c'ea invece gente che ha detto di "scartare" anche la sola conoscenza di persone che commettono errori nello scritto o nel parlato, parametro un tantino piu' superficiale di quelli sopraccitati.

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  • 2 weeks later...
privateuniverse

Ho letto parecchi interventi interessanti.

Devo dire che la risposta alla domanda è né sì, né no. Non penso che cercarsi un partner sia come fare una lista della spesa. Le persone sono qualcosa di diverso dalla somma di loro singole caratteristiche, ed è l'insieme che conta. A me dà fastidio quando ho a che fare con gente che ti fa una serie di domande e, a seconda della risposta, commenta "bene" o "male". Le domande si fanno per conoscere chi si ha di fronte e per capirlo, per cercare un terreno d'intesa; non sono un esame.

Ho sempre avuto la reputazione di una persona colta, ma al livello culturale del mio interlocutore ci faccio caso relativamente perché è un elemento fra tanti. Contano anche, forse persino di più: il buon carattere, il senso dell'umorismo, la capacità di ridere (anche di sé stessi, anche di me) e di far ridere e, più in generale, la capacità di entrare in comunicazione con il proprio interlocutore. Ho sempre avuto amici e conoscenti il cui livello culturale era molto differenziato, dalla terza media in su, e la differenza non l'ha mai fatta il titolo di studio o la massa delle nozioni, e neanche la cultura nel senso più alto del termine, quanto l'empatia e la capacità di creare degli spazi comuni di interlocuzione, che hanno a che fare più con il carattere e con l'atteggiamento nei confronti del mondo e delle persone che con la cultura in senso stretto. Ho conosciuto persone coltissime ma, al tempo stesso, dogmatiche, prepotenti, irremovibili e impermeabili a qualunque cosa si potesse dire loro, incapaci di prendere in considerazione come valido, anche solo in parte, qualsiasi punto di vista che non fosse il loro; e persone non colte, che sbagliano sia quando parlano sia quando scrivono, ma molto più interessanti.

Certo, la cultura aiuta: con una persona colta puoi trovare molti interessi in comune, se ne hai di quel tipo; ma noi siamo le relazioni che creiamo con gli altri, non abbiamo un'identità fissa e immodificabile. Quasi nessuna conversazione, neanche la più banale, mi lascia uguale a com'ero prima; un interlocutore che abbia la stessa disponibilità sarebbe l'ideale.

Che poi, possiamo parlarne quanto ne vogliamo, ma le regole dell'attrazione sono sempre misteriose. Nessuna delle persone che mi sono piaciute corrispondeva a un mio tipo ideale.

 

 

PS In questa discussione, diversi tra coloro che hanno dichiarato di non tollerare orrori di ortografia o persone con un basso livello d'istruzione, nello scrivere questo, hanno fatto errori grammaticali anche gravi; altro che ortografia.

Meno spocchia, ragazzi.

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ma a me sembra che succeda più spesso l'esatto contrario, cioè gente che snobba chi ha interessi culturali considerati spesso con una certa sufficienza...

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privateuniverse

ma a me sembra che succeda più spesso l'esatto contrario, cioè gente che snobba chi ha interessi culturali considerati spesso con una certa sufficienza...

 

Colgo la palla al balzo.

Devo dire che mi stupiscono tutte queste esigenze riguardo alla "cultura" delle persone che si conoscono.

Per esperienza personale, in chat mi è capitato di sentirmi dire, più di una volta, che ero "diverso dagli altri", che "le conversazioni con me non erano le classiche conversazioni frocie", che, a differenza degli altri, "sembrava che non scrivessi la prima cazzata che mi veniva in mente, ma che dicessi cose che avevano un senso" (si badi bene: non si parlava di fisica teorica).

Il contatto è caduto subito dopo, al punto che, ormai, considero frasi del genere un inconfondibile segnale premonitore del fatto che al mio interlocutore non interesso.

Diciamola tutta: a nessuno, se non a un'esigua minoranza, frega minimamente se il proprio interlocutore è colto oppure no, qualunque cosa si dica. Lo dico senza astio: l'importante è rendersene conto.

Bisogna smetterla di prendere per oro colato quel che dicono le persone; quel che vogliono si capisce da cosa fanno, da come si comportano.

Dietro questa presunta attenzione per il livello culturale io ci vedo molta spocchia, molta presunzione, molta pretesa di guardare dall'alto in basso, molto essere schizzinosi, molta voglia di mettersi su un piedistallo per sparare giudizi sugli altri.

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Capita solo se rimorchiate in chat;

dal vivo è difficile fare queste distinzioni.

 

quoto. oh, mi trovo spesso d'accordo con Almadel, anche se non lo conosco.

secondo me le persone vanno conosciute.

in ogni caso, bisogna cercare di andare un po' oltre al fastidio iniziale.

se poi la persona è valida, bene. altrimenti arrivederci e grazie.

Mattia

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