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Casi di discriminazione e violenza a scuola


SweetKissInTheNight

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DemonedellAurelio
Scuola choc/Roma, bimbo autistico costretto a leccare la pipì dalla maestraCommentate voi, per me è allucinante, è allucinante.---
No scusate, ma queste cose mi fanno bollire il sangue e farebbero diventare un pugile ammazza donne anche ghandiOra se voi foste la madre del bambino, cosa fareste alla ragazza?1) niente2) la mettereste sotto con un camion e una volta acciaccata tornate indietro per vedere se l'avete presa bene, tipo pasta all'uovo.3) la aspettate all'uscita della scuola con la banda della magliana 24) la giustifichereste (dare motivazioni)5) vi affidareste alle efficientissime e velocissime leggi/processi italiani per avere una adeguata punizione6) chiedete un risarcimento7) altro (da specificare)
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  • panna.stracotta

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Fonte: TGCom"Palermo, punisce alunno: denunciataObbligato a scrivere "sono deficiente"Potrebbe costare molto cara la punizione inflitta da un'insegnante di una scuola media di Parlemo a un alunno che aveva vietato a un coetaneo l'ingresso nel bagno dei maschi dicendogli "Tu non puoi entrare, sei gay, sei femmina". La professoressa l'ha obbligato a scrivere cento volte "Sono deficiente" su un quaderno, ma è stata denunciata dai genitori e ora rischia due mesi di carcere per abuso di mezzi di correzione.Protagonista della vicenda è un ragazzo dodicenne, un giovane "molto vivace" considerato un "leader" dai coetanei dell'istituto. Secondo la ricostruzione dei fatti, tutto sarebbe nato da una bravata nei bagni, qualche parola di troppo e il classico atteggiamento da "bullo". "Non puoi entrare qui, sei gay, sei femmina", aveva detto il ragazzo, sbarrando l'ingresso della toilette per uomini a un compagno, ma la frase è giunta alle orecchie della 56enne professoressa di Lettere che, per condannare l'episodio, non ha esitato e ha punito il dodicenne obbligandolo a scrivere su un quaderno "Sono un deficiente".Immediata la replica del padre del ragazzo che si è rivolto ai carabinieri per denunciare il fatto solo dopo aver detto alla docente: "Mio figlio sarà anche deficiente, ma lei è una c...". Poi il processo, con rito abbreviato davanti al gup Piergiorgio Morosini, e la richiesta di condanna del pm Ambrogio Cartosio nei confronti dell'insegnate.Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano. "Non esiste una regola generale per i docenti che si trovano davanti a un atto di bullismo - ha spiegato - . L'unica cosa da fare è non ignorarli. Alcuni docenti preferiscono affrontare il comportamento aggressivo con ironia spiazzando il ragazzo. Ma questo non può funzionare sempre''.In ogni caso, se la punizione per il ragazzo sarebbe dovuta servire a migliorare le sue nozioni di ortografia, di sicuro non è servita a molto. Il giovane, infatti, ha scritto per cento volte "sono deficente", omettendo la "i"."Mi domando se merita più ceffoni il padre del bullo o il figlio...

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DemonedellAurelio

lo ho spiegato molte volte...anche se la gente dice che sono cinico, in italia CONVIENE RUBARE, UCCIDERE e COMMETTERE CRIMINI.Se uno reagisce -> eccesso di autodifesa (anche con un cazzotto) -> tu che sei il criminale passi dalla parte della ragione (poi semmai vi racconto tra le infinite storie, quella di mia madre aggredita ma sarebbe inutile) esempio "il gioielliere padano" che ha sparato a un rapitore.Se lo ammazzi, allo stato non interessa perchè hai ucciso una pedina del sistema, fai SUBITO patteggiamento e riduzione di un terzo della pena, alla fine te la cavi con un anno o magari NIENTE -> arresti domiciliari (SONO SUCCESSE STE COSE) "tipo il re di savoia VITTORIO EMANUELE (ha ucciso un 19enne) tanti anni fa" male che va, ti inventi la pazzia e chiedi infermità come "la strage di erba"Se vai sotto processo, ti inventi le peggio cazzate per rimandarli e li mandi in prescrizione :berluskadocet:Se uccidi, fai non meno di 3 appelli (come qualunque processo), riduzione di pena, sconti, indulgenze, e arresti domiciliari. Tanto allo stato non interessa il singolo. Se rendi invalido una persona LO STATO TI SI INGROPPA e ti condanna sicuro, perchè lo stato deve pagare la pensione all'invalido.SE COPIAVI UN CD nel governo berluska, rischiavi MULTE e GALERA, dato che EVADI TASSE, capisci che non conveniva prendere un cd copiato MA ALL'ASSURDO conveniva uccidere chi aveva un cd originale? avevi meno problemiVanna marchi ha tirato su un impero ricattato, minacciando le persone. Poverina? si è fatta un paio d'anni di carcere. Ora è fuori e fa la vita da pluri milionaria. Niente sequestri. benvenuto in italiaPerchè tutto questo? perchè la maestra ha fatto una cosa INTELLIGENTE DA DIO. Ma ovviamente i criminali in italia vincono, lo stato li tutela. Altro che Gotam city e batman(scusate il piccolo sfogo, ma ste cose danno il volta stomaco)

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onestamente ha fatto bene... in questo caso quantomeno...insomma non ha fatto violenza fisica come altre maestre finite sul giornale ultimamente (dai tagli sulla lingua a stampe in faccia a presunti abusi e cose simili)gli ha fatto scrivere sono deficiente ... e sinceramente non aveva tutti i torti a farglielo scrivere :)

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RichardIII

Ringrazio sentitamente le parti in causa, che contribuiranno alla difficile lotta di due pregevoli avvocati per arrivare anche stavolta a fine mese.

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questa volta ha ragionissima la prof, quando avevo sentito la notizia a metà (senza sapere il tipo di punizione o il reato commesso) ho istintivamente preso le difese del ragazzo, ma ora che vada a quel paese con il padre! :)

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Evvvai questa professoressa!!!! Il bullismo contro i gay è una cosa tremenda, logora dentro e merita punizioni esemplari. Adesso Potranno dire che sto deficiente ha subito un trauma, un danno psicologico, un'umiliazione troppo grande. Ma l'umiliazione di scrivere 100 volte la verità (:)) nn è neanche paragonabile a quella subita ogni giorno da tanti ragazzi a causa dei moltissimi deficenti senza "i" ke frequentano le nostre scuole...

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http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41Il bullo e l'aguzzinaMASSIMO GRAMELLINIVa bene mandare i professori in galera, ma non si farebbe prima a chiudere le scuole? Luoghi antiquati in cui sopravvivono esemplari come l’insegnante siciliana che ha costretto un allievo a scrivere sul quaderno per cento volte «Io sono un deficiente». Fortuna che c’è un giudice, a Palermo, e ha chiesto due mesi di carcere per l’aguzzina. Sì, chiudiamole, queste camere di tortura dove si proibisce a un povero fanciullo di dare simpaticamente del «finocchio» a un compagno, ribadendo il concetto con dovizia di particolari e di immagini. Quel talento aveva le carte in regola per sfondare in televisione e un domani in Parlamento, se solo la sadica istitutrice non fosse intervenuta a ingabbiarne la creatività dentro un castigo umiliante. E nel caso in cui il «finocchio» si fosse poi fatto del male, come in un’altra scuola qualche tempo fa? Che domande: sarebbe stato giusto accusare la prof di non aver saputo prevenire la tragedia. Scuole con professoresse simili non si possono tenere aperte un giorno di più. Di bizzarria in bizzarria, sono arrivate a costringere un giovanotto vivace e appena un po’ razzista ad autoinsultarsi per iscritto. Vogliono il ripristino delle punizioni corporali? Bene hanno fatto i genitori della vittima a risponderle per le rime. «Nostro figlio sarà un deficiente ma lei è una c...» E benissimo ha fatto il pubblico ministero che ha incriminato l’insegnante a non ritenere punibile la parolaccia di mamma e papà, considerandone l’alto valore educativo. Datemi retta: è meglio chiuderle, queste scuole. Soprattutto perché quel ragazzino fa la seconda media e ha scritto per cento volte «Io sono un deficente» senza la i.
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LadyVanHelden

non ci si deve stupire poi che gli insegnanti si tengono molto sulle loro quando accadono certe cose...se i genitori idioti non la smettono di prendere le difese di figli del genere a sto punto tanto vale che se li tengano a casa ( per quello che imparano) . E le istituzioni si dovrebbero vergognare come dei ladri.

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Guest Irish Dragon

Non mi piace l'atteggiamento della professoressa (a volte sarebbe meglio parlarne per non suscitare reazioni ancora più aspre in questi piccoli bulli), ma sicuramente è stata più "zelante" di tanti professori che chiudono gli occhi di fronte a episodi simili o peggio, li fomentano\avallano.No comment poi sul padre e la frase: "mio figlio sarà anche un deficiente, ma lei è una c...", dove c'è solo che da chiedersi la provenienza delle frasi omofobiche e degli atteggiamenti da bullo...

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è vero, forse è una punizione esagerata, ma il ragazzino ha esagerato, e i genitori hanno dimostrato soltanto di essere al suo livello.

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Non mi rispecchio a fondo nella scelta dell'insegnante. Far scrivere una cosa del genere per cento volte su un quaderno ad un alunno che si rende responsabile di atti di bullismo, non credo insegni egli a rispettare il prossimo. Più probabilmente la cosa verrà presa come una ripicca dal ragazzino. L'umiliarlo come si è fatto, potrebbe configurarsi come un abuso di potere da parte della docente. Però, ridimensionerei la gravità del metodo correttivo applicato. Al tempo andavo io alle medie, ho saputo di episodi ben più gravi, al seguito dei quali non son scattate certo denunce (tutt'al più, si è arrivati a chiedere un incontro genitori-prof, cosa che anche in questo caso non sarebbe stata male, prima di procedere ad ogni altra decisione).Anche oggigiorno, non fosse per il fatto va abbastanza di moda da parte dei media, andare a caccia di queste notizie, non so se la cosa sarebbe finita sotto i riflettori dell'opinione pubblica. La componente omofoba della violenza, qui passa in secondo piano (non dico giustamente, ma l'impressione è questa).Bisognerebbe conoscere di preciso come sono andate le cose. Come mai i genitori della parte offesa, non hanno mosso un dito? O almeno non trovo riportate loro dichiarazioni.Se hanno chiesto i danni i genitori del bulletto, non sarà che stanno mirando proprio a scucire della grana alla tipa? E lei, se di rimando s'è sentita dare della "c..." (cogliona?), perchè a sua volta non chiede risarcimenti?Io proprio avessi dovuto far scrivere qualcosa sul quaderno al tappo, l'avrei punto in diverso modo... Tipo? L'omofobia può esser segno di omosessualità latente.Invece adesso, vedendo che i genitori si sono schierati a spada tratta dalla sua parte e la prof è chiamata a rispondere lei del suo operato, capirà di essere nel giusto. Non sono nè per i genitori che avallano sempre le boiate dei figli e li viziano, nè per quelli che gli danno addosso a prescindere, nè per quelli che li ignorano e se ne lavano le mani.Essere educatori oggi, certo non è facile, con questo clima d'isteria generalizzata che si respira: se vuoi veramente tentar qualcosa per migliorare le cose, devi esporti, non star a badare alle regole da osservare derivanti il ruolo ricoperto.In fondo, se lo avesse fatto sospendere, non lo avrebbe danneggiato maggiormente, senza insegnargli comunque nulla?Fossi stato nei panni del vessato? Non mi avessero fatto accedere al bagno, dopo aver speso qualche minuto a farli ragionare, non raggiunta una soluzione, gliel'avrei fatta sulle scarpe. Alla prima reazione, una capocciata sulle gengive. Ci sarebbero state delle conseguenze anche per me? Ok, mi sarei dichiarato responsabile e pronto a difendere le mie scelte. E' capace così in zucca all'altro qualcosa gli sarebbe entrato. Sennò pazienza: ad ogni reiterata violenza fisica e/o psicologica, una corrisposta aggressione commisurata. :)

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Ma è mai possibile che una professoressa sia lei tanto «deficiente» da infliggere una punizione così arretrata, formalistica, priva di spessore, insomma tale da essere facilmente contestata e ridicolizzata?Ha ragione Takuya: il ragazzo rischia ora di sentirsi ingiustamente perseguitato e gli sarà facile assolversi di ciò che di sbagliato ha fatto. La prof, purtroppo, avrà ottenuto l'effetto contrario a quello sperato.

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Secondo me il punto non è tanto il fatto che la punizione sia o meno efficacie. Il punto è che la punizione nella scuola italiana non è più legittima anzi porta un'insegnante che ne fa uso a 2 mesi di condanna. Una follia reale.Non commento nemmeno i genitori del ragazzo che sono degli idioti. Se mio fratello fa una cosa del genere dopo che ha finito gli esercizi di scrittura se la deve vedere a casa con punizioni serie... altro che difesa in tribunale.

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Ma è mai possibile che una professoressa sia lei tanto «deficiente» da infliggere una punizione così arretrata, formalistica, priva di spessore, insomma tale da essere facilmente contestata e ridicolizzata?Ha ragione Takuya: il ragazzo rischia ora di sentirsi ingiustamente perseguitato e gli sarà facile assolversi di ciò che di sbagliato ha fatto. La prof, purtroppo, avrà ottenuto l'effetto contrario a quello sperato.
Isher, per una volta non sono d'accordo con te.Innanzitutto se la professoressa avesse scelto una forma di punizione diversa, e magari con più spessore, avrebbe patito conseguenze probabilmente persino peggiori. Io i professori ormai li vedo come una specie protetta: sono attaccati dai genitori-mafiosi che non sopportano di sentirsi dire che i loro figli non sono gli esseri perfetti che loro si illudono siano.Magari la frase "sono deficiente" non era esattamente la scelta migliore. Questo è vero. Ma che la professoressa abbia deciso di agire, sfidando i genitori-mafiosi, è già un evento in sé. Io, al posto suo, avrei avuto paura. E il fatto che rischi la galera prova che avrei avuto ragione ad avere paura.Per la seconda cosa che dici: non vedo come un episodio del genere possa essere traumatico per il bullo. Il bullo probabilmente era già di suo uno di quei ragazzini vittimisti difesi in tutto dai genitori. Allora non mettiamo più insufficienze ai ragazzini, se no poverini vengono traumatizzati. Quanti ragazzini si sentono "ingiustamente perseguitati" per dei voti bassi che in realtà sono dovuti solo al fatto che non studiano? E' un caso esattamente parallelo a questo, solo che per una volta non sono coinvolti voti. Niente di nuovo sotto il sole quindi.Personalmente da ex alunna bullata io avrei pianto di gioia se uno qualsiasi dei miei professori si fosse preso la briga di dire anche solo una parola in mia difesa. Per questo motivo ammiro oltre ogni misura questa professoressa per aver fatto quello che di solito non si fa: prendere una posizione decisa. Spero che riceva delle lettere di sostegno sia se finisce in carcere sia se la scampa.
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Isher, per una volta non sono d'accordo con te.
Io invece sono d'accordo con quasi tutto quello che tu hai detto. Com'è possibile? E' che io sono saltato subito alla conclusione, e la mia era una conclusione pessimistica. Vuoi vedere, mi sono detto, che adesso si scatena la critica alla punizione un po' troppo formalistica (scrivere 100 volte una certa cosa apparteneva alla tecnica magistrale della scuola di 50 anni fa, credo) e che questa punizione, in virtù di un facile 'ribaltone', sleale naturalmente, non avrà effetto?Ma forse sono stato troppo pessimista. Se ci rifletti, però, un po' pessimista lo sei anche tu...Tu temi addirittura che una punizione con maggiore spessore, che andasse più a fondo, avrebbe sortito proteste ancora maggiori e chissà come sarebbe finita...Evito ogni commento a questo nostro (giustificato) pessimismo perché vorrei evitare di deprimermi definitivamente!Sono d'accordo con quanto dici sul cordone genitorial-corporativo, spesso mafioso; sul fatto che i professori hanno perduto la funzione docente, e non osano giudicare; e naturalmente sul fatto che la vittima del bullismi si sentirà meno ignorata e più protetta. D'accordissimo poi sul coraggio della donna. Ha preso una decisione, e' andatacontrocorrente, solo, per me, poteva avere più fantasia nello scegliere il modo in cui "punire" il ragazzo: ieri sera ero di malumore e non le ho riconosciuto quel che bisognava.PS: non volevo sottintendere che il ragazzo rimarrà traumatizzato, però; volevo dire, proprio al contrario, che furbescamente si attaccherà alla punizione un po' ottocentesca (astutamente presentata come vessatoria) per mettere in difficoltà la professoressa.
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Ha fatto benissimo la professoressa ad agire!!Dovrebero farlo tutti i professori con i bulli!!Io per fortuna sono sempre stato una sorta di fanatico del tai chi mentale e quindi per quanto da piccolo fossi un po' timido rivolgevo con serena tranquillità la forza dell'idiota in questione contro di lui quindi non ero il tipo da bullizzare, anzi, sono andato nei guai un paio di volte alle elementari con le insegnanti per aver difeso alcuni amici...Però, e questo però è grande come una casa, il tipo di punizione dell'insegnante non va bene...Sono daccordo con chi dice che in questo modo non solo l'insegnante perpetra una sorta di atto di bullismo, ma appunto lascia aperto ai genitori (che spesso sono direttamente responsabili della "bullosità" dei figli) di contrattaccare in questo modo patetico e implicitamente incoraggiare il figlio a continuare.Certo è che anche dire "avrebbe dovuto trovare un altro modo" è più facile a dirsi che a farsi perchè in effetti molte altre punizioni avrebbero avuto sicuramente lo stesso minimo effetto.Sicuramente un colloquio molto pesante con i genitori sarebbe potuto servire.

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Io non credo che un colloquio sarebbe servito a molto (vedi la reazione del padre: lei è una c.. etc etc)Non biasimo assolutamente l'operato dell'insegnante.. il problema sta nel fatto che si è scontrata con la stupidità di due genitori che hanno difeso a denti serrati il proprio figlio, e ingiustamente.. fosse stato mio, il figlio, avrei risposto all'insegnate: "ha fatto bene, mio figlio è un vero deficiente"..E sapeste quante volte ho sentito dire, da genitori in difesa dei propri figli: "sono ragazzi", " è normale che facciano così"..ma cosa è normale?? mah..

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Guest Irish Dragon
PS: non volevo sottintendere che il ragazzo rimarrà traumatizzato, però; volevo dire, proprio al contrario, che furbescamente si attaccherà alla punizione un po' ottocentesca (astutamente presentata come vessatoria) per mettere in difficoltà la professoressa.
E' questo il problema.Il bullo che viene peronato dal genitore, si sente solo che giustificato e spronato a ripetere quanto fatto... se invece il ragazzo venisse punito in maniera mirata e non atta a fargli scrivere per tot volte "sono un deficiente", certo non ci si potrebbe appellare ai metodi troppo severi, né il preside di turno potrebbe dissociarsi dal provvedimento preso.Sono la prima ad essere contenta per la scelta "drastica" della professoressa, ma non concordo col metodo.
Certo è che anche dire "avrebbe dovuto trovare un altro modo" è più facile a dirsi che a farsi perchè in effetti molte altre punizioni avrebbero avuto sicuramente lo stesso minimo effetto.Sicuramente un colloquio molto pesante con i genitori sarebbe potuto servire.
Certo, ma nel dubbio è meglio non lasciare spiragli aperti e dar modo a dei genitori che rispondono in quella maniera, di criticare una scelta che alla fine è solo "l'estremo rimedio" di fronte ad atteggiamenti che nascono principalmente in famiglia.Poi la tendenza al dire: "ma mio figlio è solo iper attivo\ma non può essere", è a dir poco frequente... purtroppo.
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Anch'io ho qualche dubbio sul metodo...sarebbe stato meglio fari scrivere al bullo una spiegazione del perchè il suo comportamento era riprovevole.

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Io non credo che un colloquio sarebbe servito a molto (vedi la reazione del padre: lei è una c.. etc etc)
Hai ragione, però se avessero reagito così senza quella specifica punizione sarebbero stati loro nel torto inequivocailmente, mentre in questo modo un buon avvocato può girare la questione come vuole...
Certo, ma nel dubbio è meglio non lasciare spiragli aperti e dar modo a dei genitori che rispondono in quella maniera, di criticare una scelta che alla fine è solo "l'estremo rimedio" di fronte ad atteggiamenti che nascono principalmente in famiglia.
Sono d'accordo.
Anch'io ho qualche dubbio sul metodo...sarebbe stato meglio fari scrivere al bullo una spiegazione del perchè il suo comportamento era riprovevole.
Ecco, questa opzione non sarebbe stata una cattiva idea secondo me... ovviamente con voto...Forse a lui non sarebbe interessato più di tanto, ma per dargli qualcosa da scrivere almeno in questo caso magari qualche cosa sarebbe passato nella sua piccola testolina...Però in effetti il problema parte dai genitori o dalla situazione familiare (i bulli sono spesso bullizzati a loro volta da altri o lo sono stati in passato...) e corre fino all'omertà del sistema scolastico che, se pubblico non gliene frega niente, se privato, fino a quando ci sono soldi che entrano non si otterrà mai facilmente un risultato, quindi di cambiamenti se ne devono fare molti e in trasversale per occuparsi di questi problemi...
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Il problema è che secondo me non ci sono metodi correttivi adeguati a questo genere di situazione. Purtroppo, ormai tutto è in mano alla famiglia, che con i suoi atteggiamenti iperprotezionisti va a giustificare sempre il figlio, a scapito della sua corretta educazione. Il fatto di costringerlo a scrivere "sono un deficiente", o di fargli scrivere le ragioni per cui aveva sbagliato, oppure di sanzionarlo con una sospensione o con misure disciplinari simili, non serve per far meditare il ragazzo sull'errore commesso, almeno fino a quando il potere sull'educazione viene lasciato unicamente alla famiglia, che in questi ultimi anni non solo tende ad essere iperprotezionista, ma in questo caso si ritrova guidata da un emerito coglione :bah:E' difficile, ma bisognerebbe trovare un metodo per adeguare gli strumenti correttivi e consentire alla scuola di incidere maggiormente sulla formazione dei ragazzi, e nel contempo proteggerli un pochino di più dagli attacchi esagerati di certi genitori...

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  • 2 weeks later...

Le nuvole coprono il sole a Milano ed ecco arrivare un po' di luce da questa bella notizia! :heart: Bueno! Sono contento che si sia risolta bene per lei!!Spero che diventi un "precedente" importante che spinga anche altre scuole/insegnanti a reagire perchè dalle notizie che si leggono sugli episodi di bullismo più o meno gravi e sulle risposte minime da parte delle istituzioni scolastiche in alcuni casi c'è davvero da rimanere allibiti... :heart:

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